Pensioni Orlando Ministro

Riforma Pensioni 2021 ultime oggi 13 febbraio: Orlando nuovo Ministro del lavoro

Andrea Orlando è il nuovo Ministro del Lavoro e delle politiche sociali del Governo Draghi. Vediamo chi è e la sua posizione passata in merito alla riforma delle Pensioni. Nato a La Spezia, classe 1969 è già stato Ministro ricoprendo il ruolo di Ministro dell’Ambiente, tutela del territorio e del mare (dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014 nel Governo Letta). Inoltre è stato ministro della Giustizia del governo Renzi, riconfermato nel governo Gentiloni, dal 22 febbraio 2014 al 31 maggio 2018.

Riforma Pensioni 2021: chi è il Ministro del lavoro Andrea Orlando?

Orlando è stato anche deputato del PD nel 2008 dove diventa anche membro della Commissione Bilancio e viene nominato da Veltroni portavoce del Partito Democratico e responsabile del Forum Giustizia del partito. Alle elezioni politiche del 2018 viene rieletto alla Camera e dal 2019 è vicesegretario del Pd. Tra gli incarichi prioritari che lo attendono dovrà decidere subito sulla proroga o meno del blocco dei licenziamenti, oltre il prossimo 31 marzo e sul prolungamento della cassa integrazione Covid per far fronte all’emergenza economica e all’impatto della pandemia sul mondo del lavoro.

Andrea Orlando in passato è intervenuto alcune volte anche nel dibattito relativo alle Pensioni, vi riportiamo per completezza alcune sue frasi sull’argomento, sperando di poter presto intervistare il Ministro per chiedergli la sua attuale opinione sulla riforma delle Pensioni. Andrea Orlando nel 2018 con Cesare Damiano e con la corrente progressista del PD ha illustrato proposte e disegni di legge per superare la legge Fornero, spiegando: “una serie di proposte che, in particolare sul tema del lavoro, intervengono proprio sulle criticità di leggi approvate dal governo Renzi”. Tra i punti principali dei disegni di legge c’era la proproga di Opzione Donna; modificare il meccanismo “infernale” che aggancia l’età della pensione e aspettativa di vita ed il ripristino della pensione di anzianità con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica.

Riforma Pensioni ultime novità: Con Orlando speranze per proroga a quota 100?

Orlando, insieme a Damiano, sempre nel 2018 presentò anche una proposta di quota 100 (simile a quella poi entrata in vigore) che prevedeva un minimo di 64 anni di età e 36 anni di contributi – e prevedeva un’età anagrafica minima di 63 anni da sommare ad almeno 37 anni di contributi per il diritto a pensione.

Inoltre chiese di rendere strutturale l’Ape Social e la nona salvaguardia per gli esodati. Insomma Orlando è da sempre stato favorevole a un uscita anticipata dal mondo del lavoro per superare la Legge Fornero e questo fa ben sperare per trovare nuove soluzioni quando terminerà la sperimentazione di quota 100 a fine anno. Voi cosa ne pensate? Siete contenti di questo nuovo Governo Draghi? Fateci sapere la vostra nei commenti qui di seguito, vi aspettiamo!

13 commenti su “Riforma Pensioni 2021 ultime oggi 13 febbraio: Orlando nuovo Ministro del lavoro

  1. Sono convinto che qualsiasi lavoratore che ha versato contributi per 41 anni, in base alla sua capacita, abbia il diritto di scegliere se uscire dal mondo del lavoro indipendentemente dall’età.
    Occorre tenere presente che ciò favorirebbe il ricambio generazionale permettendo ai giovani di crearsi una stabilità ed un’autonomia economica requisito indispensabile per progettare il proprio futuro.

  2. Buongiorno prima di tutto bisogna intervenire a favore di tutte quei lavoratori che non possono raggiungere i requisiti poichè i 41 anni di contributi sono tanti tenendo conto che magari non si sono potuti accreditare per tante cause /lavoro part time,mobilità, cassa integrazione,licenziamenti dando loro la possibilità di poterli riscattare pagando il meno possibile poi fare in modo di uscire prima dal lavoro a tutti quei lavoratori che lo desiderano dando loro una pensione dignitosa che gli permetta di poter vivere adeguatamente e non morir di fame dopo anni di lavoro.

  3. Se questo e un momento epocale come tutti dicono le parole dette sono dei macigni.Quindi ringrazio anticipatamente il ministro Orlando per 41 anni di contributi a prescindere dall eta. Da domani posso programmare il mio futuro grazie ancora

  4. Quando sono fuori dal governo danno tutti le migliori soluzioni , poi tutto cambia.Già adesso non si parla, si parla ad esempio, di aiuti concreti alle donne lavoratrici madri.
    Vedremo

    Vedremo

  5. è presto per poter giudicare il governo!
    io mi trovo in naspy da 3mesi spero in quota 41 lavoratori precoci!
    spero non cambino la regola attuale!

  6. Bene che pensi che quota 41 va bene.
    Adesso ci aspettiamo che la faccia, tanto più in un periodo terribile per i lavoratori, e non solo, come questo!

  7. 41 anni di contributi pensione per tutti è più che sufficiente in alternativa a quota 100 nonostante la Francia abbia ottenuto i 62 anni di età per andare in pensione. Solo così si potrà andare avanti. QUOTA 41 PER TUTTI.

  8. Orlando dovrà tenere conto dei problemi economici delle imprese a seguito dei danni arrecati dalla pandemia.E necessario garantire almeno la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro a partire dai 62 anni e 37-38 di contributi.Prorogare quindi quota 100 e ridurre i costi dei parlamentari.

  9. Speriamo che il Ministro Orlando, considerate le ulteriori difficoltà intervenute nel mondo del lavoro a seguito del Covid e valutati i dati drammatici dell’incremento dei disoccupati, soprattutto donne, proponga una modifica alla Legge Fornero che riduca i 35 o 38 anni di contributi necessari per Opzione Donna o eventuale quota 100. Sarebbe utile a tal fine finalmente riconoscere un anno di contributi per ogni figlio e calcolare come validi per il requisito minimo, anche i contributi figurativi per periodi di disoccupazione Naspi nel periodo Covid.

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