Riforma Pensioni 2021 ultime oggi 29 luglio: dibattito su quota 100 e quota 41

Non si ferma il dibattito sulla riforma delle Pensioni, e dopo il nostro editoriale pubblicato sull’incontro tra Sindacati e Governo molti lavoratori ci hanno scritto nei commenti per rilanciare la discussione su come superare quota 100 (che non piace a tutti) e su come fare per semplificare l’uscita dal mondo del lavoro per chi lavora da molto tempo. Vediamo allora i passaggi più interessanti tra quelli che abbiamo pubblicato.

Ultime novità Riforma Pensioni oggi 29 luglio 2021: Quota 100

Roberto ci scrive criticando quota 100, fatta a discapito di quota 41: “Con quota 100 se ne sono andati allegramente in pensione, senza penalizzazioni, lavoratori con soli 38 anni di contributi, mentre altri con 40-41 anni hanno continuato a lavorare (sbeffeggiati talvolta dai primi). Quelle risorse era meglio destinarle in modo più corretto, tagliando equamente per tutti (fino a dove si poteva, in base alla sostenibilità finanziaria)) il limite per la pensione anticipata (anche non arrivando alla Quota 41, ma avvicinandosi). Invece hanno aggiunto un trimestre, su proposta Durigon, per finanziare Quota 100 – oltre al proseguo della perequazione che sarà la prossima ghigliottina per i pensionati (con l’innalzamento dell’inflazione). La vedo male”.

Il lettore Wal, sempre attento e presente sul nostro sito ha risposto: “Io comprendo benissimo chi si lamenta di quota 100 avendo raggiunto 41 anni di contributi e si confronta con la quota suddetta, ovvero con qualcosa che ha permesso a molti di pensionarsi con meno anni di lavoro alle spalle rispetto ad altri. Sarei curioso però di sapere, Lega a parte, se quota 100 fosse stata libera dal vincolo della età, ovvero dai 62 anni, cosa avrebbe comportato in fatto di esborsi INPS? Ma la risposta è facile, quello che comporta la richiesta attuale dei 41 anni senza limite anagrafico! Aggiungo, cosa resta del governo Giallo-Verde: quota 100 o RdC?

Grazie alle due “ bandiere” noto che taluni hanno usufruito di un “regalo supportato da un poco di contributi” alti di un regalo per qualcosa per cui non hanno versato alcun contributo”. Pertanto solo la separazione assistenza – previdenza potrà fare chiarezza sulla sostenibilità o meno delle pensioni erogate in base a contributi realmente versati. Concludo; ci si deve abituare al fatto che chiunque dovesse proporre qualcosa, anche elettoralmente parlando, potrà farlo solo riferendosi alla età prima che al numero dei contributi in quanto ben sanno che alle casse INPS cosi facendo costa meno”.

Riforma Pensioni 2021 ultimissime proposte dei lavoratori

I nostri lettori si sono soffermati poi su altri temi importanti, Andrea ad esempio lancia una proposta: “Era ora che il governo convocasse le parti sociali. Si potrebbe optare per quota 101 a partire da 60 anni e 41 di contributi, 61 anni e 40, 62 e 39, 63 e 38, 64 e 37, 65 e 36, 66 e 35 fino ad arrivare alla pensione di vecchiaia a 67 anni. Non dovrebbe avere un costo eccessivo, favorirebbe il ricambio generazionale ed eviterebbe lo scalone che si viene a creare dopo quota 100.” Voi cosa ne pensate di questa idea?

Il signor Gagliardi lancia un’appello al Governo: “Chiedo ai nostri governanti di apportare una modifica importante per i cosiddetti lavoratori fragili. Nell era del covid non possiamo aspettare 67 anni o 63 per l’ape sociale. Molti di noi hanno un invalidità superiore al 75% o la legge 104 e non possiamo andare in pensione anticipata. Dopo più di 40 di lavoro e con le nostre patologie é doveroso fare qualcosa grazie.

Infine Umberto ci dice la sua idea per le pensioni anticipate: “Occorre rivendicare la facoltà di andare in pensione in un qualsiasi momento del proprio percorso lavorativo con un assegno proporzionato ai versamenti effettuati. Questa è libertà. Il resto sono solo chiacchiere buone esclusivamente a guadagnare tempo”. Come sempre aspettiamo i vostri commenti qui di seguito sull’argomento, per continuare il dibattito su come superare quota 100 e non solo!

48 commenti su “Riforma Pensioni 2021 ultime oggi 29 luglio: dibattito su quota 100 e quota 41”

  1. Quota 41 senza penalizzazioni è troppo onerosa?
    Se non mi fanno andare in pensione a 41 anni ci andrò a 42 e 10 mesi.
    Vorrei che qualcuno mi spiegasse come può un anticipo di 1anno e 10 mesi (per le donne soli 10 mesi) comportare una spesa quale quella ipotizzata dall’INPS.
    Spiegatemelo, da solo non ci arrivo

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  2. Quando aboliranno la schiavitù in questo paese?se non lo faranno dovremmo invertire le parti spogliando i politici di tutto quello che hanno rubato ai lavoratori.

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  3. Interessante la quota 101 dopo i 60 anni proposta dal lettore abbinata ad una riduzione dei 42 anni+ 10 mesi + 3 di finesta ( almeno di un anno a chi ha meno di 60 )

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  4. Date le pensioni ai vecchi 62enni,mandate a lavorare i 20enni col reddito di cittadinanza e subito si sono trovati i soldi,dare le giuste pensioni crea buchi,regalare soldi no?ma fatemi il piacere!!diceva il grande Toto’ liberate posti di la iro scecchiate la forza lavoro,e non veniteci raccontare che a 62 anni si è ancorata giovani,provate a salire su un ponteggio edilizio e a lavorare,oppure a date nei campi e constatate di persona

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  5. Credevo fosse impossibile ma invece si tratta della realtà.
    Nel 2021 i grandi imprenditori non solo possono permettersi quello che i poveri mortali non possono nemmeno immaginare ma addirittura possono andare nello spazio, si, in orbita nello spazio.
    Prima potevano farlo solo gigantesche strutture finanziate dagli stati come NASA, ESA, ecc. e dati i costi enormi, a volte certe missioni venivano rimandate addirittura di diversi anni.
    Oggi no, oggi gli imprenditori possono addirittura influenzare le decisioni degli stati, decidono quante tasse pagare e se pagarle.
    Piccole strutture inginocchiate proprio da questi imprenditori che poi se ne servono per utilizzarle come punti raccolta, in cambio di spiccioli, centesimi.
    L’autonomia delle piccole e medie imprese è stata uccisa, si, perché nessuna può muoversi senza consultare e addirittura servirsi dei servizi di Google, di Facebook o di altre. Tutte sono diventate aziende satellite, in pratica dipendenti di questi mostri senza le tutele dei dipendenti ma con i rischi delle imprese.
    Povero Marx, il tutto l’aveva previsto già nel diciannovesimo secolo e nonostante qualcuno in questo periodo lo abbia rivalutato, nessuno ha mai pensato di fermare questa deriva catastrofica che vede il 50% della ricchezza globale nelle mani dell’1% della popolazione.
    Immigrazione incontrollata, disoccupazione, giovani allo sbando, tutto questo non basta a far sobbalzare qualcuno sulla poltrona, nemmeno i sindacalisti.
    Causa COVID in 10 anni purtroppo si risparmieranno circa 11 miliardi di euro, i soldi destinati a quota cento sono per oltre la metà inutilizzati, già previsti come spesa però non si può fare quota 41, perché in 10 anni costerebbe 9 miliardi…. Ma di cosa parliamo, è facile leggere una volontà politica che va in direzione del fatto che il povero deve essere sempre più sfruttato e il ricco deve essere sempre più ricco.
    Non sarebbe difficile mettere in difficoltà questi giganti, mi rivolgo ai sindacati, basterebbe battere i pugni sul tavolo e annunciare scioperi generali a oltranza. Pensiamo ad Amazon. Niente consegne se non aumenta le tariffe ai corrieri. Tariffe che avrebbero anche l’effetto di far tornare la gente nei negozi.
    Perché non battersi per l’obbligo di far pagare le tasse nel paese in cui si lavora e non al 15% ma esattamente come tutti gli altri.
    Cari sindacalisti, di chi ci dobbiamo fidare? Di Voi??? Discorsi, discorsi e basta…. Sono le Vs. armi di distrazione di massa. In piazza per tutto tranne che per le questioni vitali, cui prodest?
    Forse una risposta può darla il servizio di Report, “ Gli insindacabili”, tutti impegnati a fare gli interessi, di chi? I propri.

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  6. È tutto calcolato,la furbata dei politici è prendere tempo intanto passano anni. E chi aveva 41 ne avrà 43 chi aveva 65 anni ne avrà 67 e tutto sarà risolto andranno avanti cosî ad oltranza se ne fregano delle nostre aspettative ditemi se non sono pezzi di merda?

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  7. Tutti noi futuri pensionati con l’età abbiamo acquisito saggezza ormai tutti andando a votare non facciamo altro che ingrassare le chiappe del politico di turno abbiamo provato a votare a destra a sinistra al centro sopra sotto e ci siamo accorti che mai niente cambiava ora addirittura si peggiora sappiamo che i politici attuali emanano un forte disgustoso odore di merda .possiamo e dobbiamo liberarcene ci manca solo iniziare a farlo il resto verrà da se.

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  8. Hanno capito che i giovani non vogliono lavorare a loro piace cazzeggiare tutto il giorno e fare la movida di notte ed il reddito di cittadinanza gli consente ciò i vecchi lavoreranno fino a l’ultimo respiro è questo che i nostri politici hanno pianificato .e non si vergognano anzi ne vanno fieri.

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  9. Dobbiamo lavorare perché con i nostri contributi pagheranno il reddito di cittadinanza ele pensioni dei politici.che schifo……..

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  10. Credo che dopo 41 anni di servizio sia giusto andare a riposoaltro che pensione anticipata, l Inps piange cassa si continuo,perché non dice quante pensioni in meno elargisce dopo la pandemia.

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  11. Vi ricordo che avevamo detto che dopo quota 100 si faceva anche qualcosa per i “figli delle serve”come il sottoscritto che si poteva andare in pensione con 41 anni di contributi a qualsiasi età dobbiamo pensare un po’ a tutti attualmente lavoratori come il sottoscritto andranno 43 anni di contributi mi sembra tantini ,ho no.

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  12. Mi spiace non vedere qualcuno che pensa alle donne!!!! Hanno svolto praticamente 2 lavori fatto I figli e rinunciato magari al lavoro per forza maggiore e ora nessuno pensa a questo!!! Ma noi come faremo ad andare in pensione con tutti questi anni di contributi???

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    • Parliamo anche dei precoci..quelli che i 41 anni di contributi gli hanno già a 55 o 56 anni di età senza aspettare i 60 o 61 62 anni di età, cioè a coloro che hanno iniziato a lavorare a 15 o 16 anni…grazie

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  13. D’ accordo con Mauro; la riunione governativa = due chiacchiere e un caffè. La prossima, TRA MESI! la facciano di mattina, con pausa pranzo e the delle 17.00; sembrerà una riunione molto più lunga.
    Quanto a noi, troppe idee, troppi progetti personalistici. Non andiamo da nessuna parte così.
    41 senza penalizzazioni o 62 di età! E attenzione agli over 58 disoccupati.!!! Basta questo.
    E diamo la colpa al governo se moriremo al lavoro e i nostri figli disoccupati. Non è una guerra tra noi e loro. Dobbiamo unirci invece nelle rivendicazioni ; vecchi e giovani.
    Speravate nel fratello Mario dragula?
    Speravate nelle promesse elettorali? (Q100 e rdc)?
    Speravate in una sinistra dei lavoratori che non c è più? O negli esperti che si preoccupano di ricevere le loro pensioni (pagate da noi)
    Ci hanno già fregato!!
    Noi del 1960 e piano piano, a seguire, quelli degli anni successivi.
    Paolo 61 anni + quasi 42 di contributi (quota 103!) Ancora al lavoro almeno un altro anno.

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  14. Signori, mettetevi il cuore in pace.
    Si lavorerà almeno 42/43 anni gli uomini e 41/42 le donne.
    La legge Fornero non la cambieranno, ma probabilmente faranno il solito regalino a qualche categoria più in vista al governo.
    Io quasi 57 anni e già 41 versati..
    Andare in pensione ora?
    E cosa faccio dopo dalla mattina alla sera?
    No, preferisco lavorare almeno altri 3/4 anni ed andare in pensione con il massimo possibile.
    Se “tiro le quoia” prima,
    (attenzione il mio lavoro è sulla strada almeno 5/6 ore al giorno)
    Amen …….
    Spero che tutti i denari che non percepirò, vadano spesi in medicinali per i politici che ora ci stanno schiavizzando.
    Un saluto a tutti.

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  15. Buongiorno a tutti, e vero ognuno cerca di portare a casa il suo interesse. Io mi rivolgo a quelle persone che parlano male delle persone che anno sufruito di cuota 100. Dicento che anno iniziato tardi a lavorare e si sono goduti la vita da giovane, in realta non e cosi, ci sono migliaia di persone esempio come me ho iniziato a 14/ 15 anni e non ho i contributi versati mi trovo a 62 anni e appena 36 di contributi. Come la mettiamo!!

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  16. Proporrei alla francese, 62 o al massimo 63 anni di età per tutti, tenendo conto dei contributi versati nella giusta proporzione. Che senso ha andare in pensione a 67 o più anni se ti ammali e non ti puoi godere un po’ la tua vita?

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  17. Dopo i politici e i sindacati mi devo incazzare anche con chi oggi è favorevole alle proposte fatte da età (tanti) e contributi (pochi) in poche parole i quota 100 o quelli che a 62 -63 anni di età non arrivano ad avere neanche 40 anni di contributi.
    No cari se io a 62 -63 anni arriverei con oltre 45 anni di contributi vuol dire (non per tutti) che forse da giovani siete un po come i giovani d’ oggi. Lavoravate 6 mesi e poi 1 anno a cazzieggiare .E poi altri 4 mesi di lavoro e poi 8 mesi a cazzieggiare ancora.
    Quando Negli Stati Uniti, il primo sistema pensionistico fu firmato il 14 agosto 1935 dal Presidente Franklin Delano Roosevel e poi a seguire anche l ‘italia sposo questo metodo si parlava di 35 anni di contributi poi nel 1996 legge Dini si parlava ancora di contributi ( 36) poi scalone MARONI fu invece cambiata la possibilità di poter accedere alla pensione di anzianità anche a un’età inferiore qualora fossero però stati maturati almeno 40 anni di contributi.COME VEDETE SEMPRE DI CONTRIBUTI SI PARLAVA.Quindi per favore lasciamo stare tutte queste variabili legate a età e contributi mandiamo le persone utilizzando un metodo molto semplice .MERITOGRAZIA Bravo tanti contributi puoi andare in pensione

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    • Non sempre chi ha pochi contributi è per libera scelta o poca voglia di lavorare!!! Tante donne sono state costrette a rinunciare al lavoro non avendo aiuti per i figli o hanno svolto lavori in nero….. Perche ‘ penalizzare ancora le donne?? Io dico che deve esserci un’ età 62 o 63 per tutti e poi la pensione sarà in proporzione ai contributi versati!!!

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    • Egregio amico, guardi al sistema pensionistico tedesco prima di dire corbellerie. Lo stress da lavoro è determinato in massima parte dall’età anagrafica e non dagli anni di servizio. Io non stavo a cazzeggiare ma ho cominciato ad avere un lavoro coperto da contribuzione solo a 30 anni per non soggiacere al clientelismo politico che gestisce il mondo del lavoro nella regione in cui vivo. Caro amico quando lei a 18 anni si poteva permettere di comprarsi l’automobile e pensare a fare famiglia io a 28 anni domandavo i soldi del cinema a mio padre. Chi è più usurato io o lei? Finiamola con le disamine basate esclusivamente sui propri interessi personali e dimostriamo, ogni tanto, un poco di solidarietà.

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  18. Magari sarebbe opportuno per chi ha maturato vent’anni di regime contributivo puro con la riforma Dini e cioè dopo il 1995 ed ha raggiunto i fatidici 67 anni dare la possibilità di percepire l’assegno pensionistico almeno a questa età senza limiti minimi di importo, perché si rischierebbe di arrivare alla veneranda età di 72 anni a lavorare solo per qualche spicciolo in più!

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  19. MI MERAVIGLIO CHE ANCORA CI SIA CHI SCRIVE CHE LA QUOTA 101 SAREBBE UNA COSA EQUA, VEDI ANDREA,GIANCARLO,PIERO,GIOVANNI PROBABILMENTE LORO CI RIENTRANO E PENSANO SOLAMENTE AL LORO ORTICELLO, COME QUELLI CHE ERANO CONTENTI DI QUOTA 100
    LE QUOTE CON LIMITI DI ETA’ NON SARANNO MAI EQUE, CI SARA’ SEMPRE QUALCUNO CHE AVRA’ GLI ANNI DI CONTRIBUTI MA NON L’ETA’ E DOVRA’ LAVORARE 2/3 ANNI IN PIU’.
    LA LEGGE EQUA E’ 41 PER TUTTI ED IN ALTERNATIVA 62 ANNI DI ETA’ PER CHI NON HA 41 ANNI DI CONTRIBUTI.

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  20. Sono stanco ,stanco.
    40 anni da metalmeccanico non sono uno scherzo.
    Perchè nei lavori cosiddetti gravosi non è stata inserita la nostra categoria?.
    Perchè siamo troppi? Penso che chi prende decisioni consideri soprattutto la grandezza della platea
    dei beneficiari.

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    • Meglio inserire le maestre di asilo tra i lavori gravosi:ennesimo privilegio tutto al femminile in nome dell’infame politicamente corretto . Opzione donna, 41 e non 42 come i maschietti 60 anni e non 67 ..insomma le femmine scampano di più dei maschietti e se ne vanno pure in pensione prima..ma vada via il culo sindacati politici

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  21. Buongiorno ho 61 anni e non ho contributi per la pensione io quando posso andare in pensione dono malata ho passato la visita per la pensione d’invalidità e mi hanno dato il 67 di punteggio grazie per la risposta

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  22. Gradirei che si parlasse anche dei disoccupati ultrasessantenni di lungo corso che hanno perso il lavoro
    per chiusura o fallimento dell’azienda . Purtroppo non troveranno più un lavoro , non avranno la
    possibilità di raggiungere i 40 anni di contributi e non possono nemmeno aspettare 67/68 anni per
    riscuotere la pensione minima.

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    • Siamo fottuti …perchè pensano solo a chi non ha fatto nulla per decenni magari o sempre… lavorando in nero…..con la scusa che bisogna dare qualcosa a chi ha già 67 anni —-IO capisco che dicono di non avere i soldi ma sono cavolate….I soldi ci sarebbero andrebbe esteso e fissato un importo come reddito di cittadinanza….a chi ha 65 anni e nessuna possibilità di lavorare in nero senza proprietà da ipotecare e senza altre entrate….Se hai case terreni ecc ecc ….li vendi o ipotechi…………ma preferiscono darli a chi ? ai vari formiconi ? Per fortuna ho un buon lavoro e prenderò una discreta pensione…

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  23. Quota 101 è una proposta equilibrata che assicurerebbe equità. Probabilmente bisognerà lottare per ottenerla. Altrimenti sarà necessario fare come i Francesi che hanno ottenuto il mantenimento dei 62 anni per uscire dal mondo del lavoro!

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  24. Mi riferisco alla proposta del Sig. Andrea. Non capisco perché chi come me ha iniziato presto a lavorare debba andare in pensione con quasi 43 anni di lavoro non potendo andare prima perché troppo giovane di età anagrafica! Il quest’anno ho 56 anni e 39 di contributi e per poter andare dovrò lavorare 42 anni e 10 mesi

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  25. Credo che la migliore,.via sia 41 anni di lavoro per tutti,senza limite di età .
    Se lo stato lo permette a tutti i militari di andare a riposo con quarant’anni di servizio, perché i civili di ogni ordine,grado e lavoro devono arrivare a 67 anni, o fare quota 100 con 62 anni?
    Dovete puntare per quota,41senza limite di età per tutti, è l’unica via che serve per fare un cambio di generazione nel lavoro.se L’ Inps non ha soldi dovrà cercare dove perde i soldi (versamenti) di ogni singolo lavoratore,che ogni mese.incassa.
    E pagare il dovuto TFR/TFS a chi esce dal mondo del lavoro non al raggiungimento di 67 anni di età ma dopo massimo sei mesi.
    Lavorare per 41 anni ,una vita e non ricevere i tuoi soldi subito,la dice tanto su chi gli amministra .

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  26. Quota 101 la trovo ragionevole ed equa.Forza sosteniamo.Nel caso di esito negativo ricordiamocelo alle prossime elezioni o protestiamocome hanno fatto in Francia dove hanno mantenuto ilomite di 62 anni!

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  27. ribadisco: la proposta tridico è quella meno onerosa ma dai 62 anni; noi del 1960 l’abbiamo presa già nel culo quest’anno con quota 100 con il minimo a 62 anni; tantissimi hanno la quota ma non hanno il minimo d’età (io quasi 101); l’anno prossimo, ce la rimettete ancora nel culo? attenti a esagerare…………. diceva bud spenser: non c’è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo……………………. avete paure che ci godiamo la pensione per troppi anni? magari muoriamo prima dei 67 anni così risparmiate sulle nostre pensioni…………………….. occhio

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  28. Ottima idea .
    Credo sia un sogno che non si avveri.
    Aver chiamato la Fornero ne è l’esempio.
    Comunque ieri 38 anni di contributi ed oggi 41.Ci rendiamo conto di quante persone che per un giorno dovranno lavorare altri 3 anni(qti ne moriranno non assaporando l’agognata pensione?)

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  29. 41 anni di contributi non è pensione anticipata ma posticipata di un anno. Si dovrebbe far andare in pensione le donne con 41 anni di contributi e gli uomini con 42 anni di contributi.

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    • CHI HA 60 ANNI ED È DISOCCUPATO DA 4 ANNI CON 41 ANNI DI LAVORO E DI CONTRIBUTI ALLE SPALLE DEVE POTER ANDARE IN PENSIONE SENZA PENALIZZAZIONI E PALETTI !!!
      È CERTO CHE IL LAVORO NON LO TROVERÀ MAI PIU’ !!! È INDECENTE IN UN PAESE CIVILE NON FARE ACCEDERE ALLA PENSIONE CHI È IN QUESTA SITUAZIONE DRAMMATICA !!! SINDACATI DOVE SIETEEEEE !!!

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  30. Buongiorno.
    Nella speranza che venga pubblicato e letto specialmente da qualcuno vhe sta trattamdo x quota 41.
    Ho 56 anni e 41 di contributi in tanti della mia classe hanno 40/41 anni di contributi versati e non possiamo andare in pensione.
    Quota 100 gran BOIATA FATTA X FARE PIACERE A QUALCUNO CHE FINO A 20 NON HA FATTO NULLA.
    Anni 80 i governanti x fare alzare il pil dicevano….andate a lavorare c aiutare la famiglia a prendere la casa cosi noi abbiamo fatto e adesso…..
    Se il capo mi tiene finche non ho 60 anni non ci posso andare e li avro 45 anni e oltre di contributi versato con lavoro pesantissimo in camtiere.
    Dovrebbero solo VERGOGNARSI QIESTA CLASSE POLITICA senza distinzione.
    Provino loro a stare 45 anni alla catena di montaggio o in ginocchio in camtieri.
    VERGOGNATEVI.
    solo quota 40 /41 si deve fare altrimenti i giovani quando trovano lavoro e si formano loro famiglia ?
    Sempre sulle spalle dei vecchi???

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    • ma avere 41 anni di contributi a 56 anni di età, significa rientrare nella casistica del lavoratore precoce. Non era una delle possibilità per andare in pensione con i 41 anni di contributi?

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  31. Buongiorno, se dobbiamo subire le regole della Fornero senza possibilità di parola non siamo in una bella situazione. Ma ogni 10 anni di lavoro un anno di contributi in più???? Può essere utile?? Dopo 40 anni si accumulano 44 e tutti fuori con abbondanza.

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  32. Proposta Andrea: quota 101.
    Condivido la proposta, è un compromesso equo per superare la quota 100 con i suoi limiti. Infatti, le discriminazioni evidenti vengono livellate senza gravare eccessivamente nel complesso della spesa pensionistica.

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  33. Qualsiasi sistema con le “Quote” non è equo se gli addendum non sono flessibili. Vincolare l’età ad esempio è molto penalizzante per quelle regioni nelle quali si inizia a lavorare giovani (tipico caso del Veneto, ma non solo), ma ormai si è capito bene che l’obiettivo è quello. Personalmente la questione non mi riguarda più (sono stato pensionato a 43 anni ed 1 mese di contributi, anzi precisamente a 42 anni e 10 mesi, rinunciando all’assegno pensionistico per il primo trimestre – grazie Durigon), ma vorrei far sommessamente notare che con l’attuale proposta Tridico (INPS) qualora si avesse iniziato a lavorare a 15 anni, essendo con essa di fatto abolita la pensione anticipata dei 42 anni e 10 mesi (scontata di un anno per le donne), la prima uscita utile diventerebbe a 63 anni (leggasi 48 anni di contributi: 63-15=48), per di più penalizzata in quanto pagata con il solo calcolo contributivo fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia, attualmente fissata a 67 anni, ma soggetta ad ulteriori incrementi a causa delle speranze di vita (qui mai sospese). Sarebbero con questa proposta invece facilitati i lavoratori che all’età di 63 anni abbiano almeno 20 anni di contributi, e questi per di più godrebbero del calcolo pieno (misto) dopo poco più di 4 anni. Beati loro, ma non mi sembra affatto equo (ma soltanto profittevole per le casse INPS). Inutile aspettarsi una separazione contabile tra previdenza ed assistenza (che sarebbe più che legittima, almeno per chiarire il punto di arrivo degli equilibri del sistema) in quanto (viste le forze in campo) diventerebbe solo una chimera, con la conseguenza di non spingere all’attuazione di misure di mitigazione di un sistema perennemente iniquo.

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  34. BUONGIORNO VEDO DA QUELLO CHE AVETE PUBBLICATO CHE OGNUNO PENSA AL PROPRIO INTERESSE E COSI’ NON SI VA DA NESSUNA PARTE.
    MI SEMBRAVA CHE FOSSIMO ARRIVATI AD UNA MEDIAZIONE DI 62 ANNI DI ETA’ E COMUNQUE CON 41 ANNI DI CONTRIBUTI CHE SONO GIA’ TANTI.
    ANDREA PARLA DI QUOTA 101,61 ANNI CON 41 DI CONTRIBUTI, E CHI NE HA 58 CON 41 DI CONTRIBUTI COSA FA? E CHI NE HA 62 E 37 DI CONTRIBUTI OPPURE 63 E 36 DI CONTRIBUTI?
    COMUNQUE,COME VOLEVASI DIMOSTRARE, LA RIUNIONE DEI SINDACATI CON IL GOVERNO E’ SERVITA SOLTANTO A PRENDERE UN CAFFE’

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