Il dibattito sui social relativamente a quella che potrebbe essere la prossima riforma delle pensioni é più vivo che mai, specie dopo l’incontro deludente tenutosi tra Governo e sindacati lo scorso 27 luglio, ove non solo non sono emerse le intenzioni dell’esecutivo circa il post quota 100, ma non sono stati nemmeno preventivati una successiva serie di incontri per proseguire con il tavolo di confronto sul tema previdenziale. Dunque i sindacati hanno fatto sapere, Landini, leader della Cgil, in primis che o arriveranno per settembre risposte serie oppure si procederà attraverso mobilitazioni in quanto la tematica pensioni resta troppo importante per essere messa in secondo piano.
Nel mentre però le affermazioni che giungono dal Presidente INPS, Pasquale Tridico, relativamente alla quota 41 ,una delle misure proposte da Cgil, Cisl e Uil, non sembrano far bene sperare. Tridico ha parlato altresì di Quota 100, la misura speriemntale voluta fortemente dalla Lega ed in scadenza tra pochi mesi. I dettagli emersi dalle sue parole:
Riforma pensioni 2021, Tridico si espone su Quota 100 e 41: tutto da rifare?
Il Presidente dell’Inps in un’intervista rilasciata al Messaggero torna a parlare di Riforma Pensioni, nello specifico si espone su quota 100, e non nasconde le proprie riserve su una misura, che a suo dire, “non sembra che abbia prodotto l’auspicato ricambio generazionale” e si espone altresì sulla quota 41 e su quanto stanno proponendo i sindacati.
A detta di Tridico infatti, anche la quota 41 non sarebbe l’opzione giusta per parlare di flessibilità, in quanto é una forma di rigidità, non va bene per le donne o pe ri gravosi, oltre ad essere eccessivamente cara come misura. Così il Presidente Inps: “i sindacati dicono di volere la flessibilità e propongono Quota 41 ma questa in realtà è una forma di rigidità, come del resto lo era Quota 100. Se si stabilisce una quota senza differenziare rispetto a lavori concreti e carriere viene fuori una misura iniqua. Quota 41 è iniqua ad esempio per le donne o i gravosi, oltre a essere molto costosa per il bilancio dello Stato”.
Riforma pensioni 2021, Tridico: quota 41 rigida e troppo costosa
Poi Tridico passa ad analizzare i costi che la misura richiederebbe, “fino a 9 miliardi l’anno, partendo da oltre 4 subito”, una cifra, tra le righe, considerata esagerata giacché appunto non terrebbe comunque in considerazione diverse categorie.
La soluzione per riformare la Legge Fornero post quota 100 vi sarebbe, ma non passerebbe affatto per la quota 41, per Tridico andrebbe rafforzato l’Ape sociale, allargandone le maglie: “facendo entrare altre categorie degne di protezione, ma sulle base dell’effettiva gravosità delle singole mansioni. E questo all’interno di un sistema contributivo che ormai è la regola”
Poi é tornato a parlare anche della sua visione di flessibilità che si allontanerebbe però da quelal proposta dai sindacati, e che prevedrebbe una sorta di uscita in due tempi: ” Nella visione della flessibilità io avevo proposto anche un doppio canale, uscita a 63 anni con la quota contributiva mentre la pensione completa scatterebbe ai 67. Un meccanismo del genere porterebbe sostenibilità per i conti pubblici e flessibilità”.
Voi cosa ne pensate al riguardo, concordate o meno con le sue parole? Fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti del sito.
Pensionipertutti.it grazie alla sua informazione seria e puntuale è stato selezionato dal servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.
Secondo me, anche 41 anni sono troppi !
I giovani non arriveranno quasi mai a 41 anni di contributi.
solo pensare di dividere la pensione a 63 e dopo a 67 anni e a dir poco vergognoso,solo a pensarlo,visto che per salvare una nota banca ( bps) hanno trovato subito 10 miliardi,41 anni sono gia tantissimi,visto anche i tantissimi disoccupati con 30-38 anni quando va beneTridico fa gli interessi di stato e di draghi che guarda caso e un banchiere,x ultimo dai 63 ai 67 quanti non ci arriveranno prendendo essendo divisa una pensione da fame
Vorrei comunicare al signor Tridico che in PAESE CIVILE CHI HA 41 ANNI DI LAVORO E DI CONTRIBUTI ED È DISOCCUPATO da oltre 4 anni DEVE AVERE IL DIRITTO DI AVERE LA PROPRIA PENSIONE SENZA PENALIZZAZIONI !!! Questi “poveretti” il lavoro non lo troveranno mai più e non possono essere dissanguati con il pagamento di centinaia di migliaia di euro di contributi volontari per inseguire “impossibili” pensioni anticipate !!! È INDECENTE !!! È VERGOGNOSOOOOO !!! ATTENZIONE CHE SE NON SI CAPISCONO QUESTE COSE BASILARI SI RISCHIA UNA RIVOLTA SOCIALE. ED È CERTO CHE LA PAZIENZA È DEFINITIVAMENTE FINITA!!!
SINDACATI ATTENZIONE !!!! È LA VOSTRA ULTIMA OCCASIONE PER ESISTERE E FARE CONCRETAMENTE QUALCOSA !!!
QUOTA CONTRIBUTIVA ??? NON SCHERZIAMO COL FUOCO !!! SVEGLIA SIGNORI !!! IO CI HO FATTO FARE I CONTI DAL PATRONATO ! FATEVELI FARE ANCHE VOI !!! EBBENE CHI HA INIZIATO A LAVORATE NEL 1980 PRENDEREBBE UNA PENSIONE DEL 50% RISPETTO ALL’ULTIMA BUSTA PAGA !!! RIPETO 50% !!! .. TI DAREBBERO LA METÀ RISPETTO A QUANTO PRENDI ORA !!! SIGNORI SVEGLA !!! QUESTA PROPOSTA CON IL CONTRIBUTIVO HA UN SOLO NOME : FURTOOOO !!!!!! SINDACATIIIIIII NON FACCIAMO USCIRE PROPOSTE INDECENTI !!! È CERTO CHE SE AGLI ITALIANI DOPO 41 ANNI DI LAVORO GLI RUBI I PROPRI SOLDI.. A BREVE AVRAI IL PAESE CHE ESPLODE !!!
Cari cittadini ormai siamo nel mese delle ferie.
Riposate, divertitevi se potete poi a settembre aspettiamo nel’ immediato una mobilitazione da parte del sindacato.Se ciò non succede tutti dico proprio tutti dare disdetta immediata della tessera sindacale (non preoccupatevi che con quello che mediamente costa una tessera sindacale 200,00 euro anno in caso di bisogno oggi ci sono avvocati del lavoro che con poco + di 300,00 euro possono fare e anche meglio qualsiasi richiesta che uno a bisogno).Se avviene la mobilitazione bene spero tanto di vedere Roma ingolfata dai lavoratori se ciò non succede sono convinto che le forze sindacali dovranno cambiare registro perchè senza tessere è uguale a morire di fame.Vedrete saranno loro i primi a scendere in piazza quando non ci saranno + lavoratori che pagano il loro reddito annuo
QUOTA 41
Andate a sentire sul “tubo” con titolo “Luigi Di Maio (M5S) presenta quattro possibili ministri: ‘Sono un patrimonio per il Paese” cosa diceva il sig. Tridico sulle pensioni intervistato da Floris nel 2018.
Nello specifico dal minuto 7:10, alla fine conclude dicendo “mi sembra ragionevole pensare che una persona dopo aver lavorato 40 anni possa andare in pensione”. Che dire molto coerente con le attuali affermazioni…….
Si, si però i Soldi per chi vogliono loro li trovano e li sprecano sempre ,e poi si stupiscono Perché noi odiamo la politica e il Governo senza mancare di rispetto a nessuno visto che loro ci calpestano e ci usano come zerbini!!!
Proposta Tridico: bocciata.
Apprezziamo l’impegno ma non la sostanza e lo rimandiamo a scuola ma quella vera a fianco di un lavoratore. Prima capisce che dopo 40 anni di lavoro si ha diritto alla pensione prima si merita il posto che ricopre. Mi piacerebbe portarlo una settimana in fabbrica per insegnargli il lavoro, forse dopo aver lavorato fianco a fianco riuscira nell’impresa di formulare una proposta + attinente alla realtà e più vicina ai lavoratori con la consapevolezza di cosa significa lavorare.
Cominciamo a ridurre la quota Fornero gradualmente, da 42 e 10 mesi a 42.
Si deve andare per gradi.
Un passo alla volta, conti alla mano.
Si deve comunque fare qualcosa per mandare in pensione chi ha versato contributi per oltre 41 anni, mi sembra corretto e giusto nei confronti di tutti i lavoratori che sono a un passo dalla pensione.
“Aridaje”… i soldi per le pensioni non ci sono… però in questi giorni si è deciso di spendere 50 milioni per lo studio di fattibilità sullo stretto di Messina. Sono quasi 40 anni che se ne parla e di soldi ne sono stati buttati per questa iniziativa, ma la cosa che mi fa imbestialire è che si decide di spendere senza aver deciso se farlo. Bisogna iniziare a ragionare nel modo corretto. Prima si decide se si vuole farlo o no questo ponte. Se la decisione è positiva si investe in studi di fattibilità e si prosegue , diversamente non si buttano i soldi a mare.
E noi continuiamo a lavorare fino alla morte…
È la proposta di Tridico ad essere iniqua. Ad esempio io che sono nato nel 1960 e che lavoro da 42 anni di cui 30 da pendolare secondo il dottor Tridico dovrei andare in pensione a 63 anni e solo con il contributivo fino al compimento dei 67. In pratica peggiorando, e di molto, la già scandalosa legge Fornero… Il gioco delle tre carte lo vada a fare nei vicoli intorno alle stazioni, non a casa nostra…
Francesco ai colto nel segno.
E’ tra queste pieghe che si nasconde la fregatura che, guarda a caso, colpisce tutte le persone che hanno iniziato a lavorare da giovani. In pratica noi dobbiamo lavorare fino alla morte mentre i fannulloni se ne possono stare a casa con il reddito di cittadinanza o peggio con lo stipendio da Navigator.
TRIDICO, questa fregatura se la poteva risparmiare. Ma mi faccia il piacere…..
Buona la riforma Tridico che consente a chi non ce la fa più di accedere alla pensione a 63 anni con la quota contributiva e il restante a 67 anni. Per lo meno in questo modo la pensione non viene penalizzata , basta attendere.
Buona la riforma Tridico che permette a chi non ce la fa più di accedere alla pensione a 63 anni con la quota contributiva e il restante a 67 anni. La pensione in questo modo non viene penalizzata , basta attendere.
Caro tridico quota 41 va fatta anche per tutti i fragili io ho 104 personale in situazione di gravità e 67% di invalidità e nn rientro nei fragili vergognatevi io ho iniziato a lavorare a 14 anni e 10 mesi ho 38 anni di contributi enn ce la faccio più vergognatevi
“E intanto i giorni passano, E i ricordi sbiadiscono, E le abitudini cambiano …….”
e pian piano chi ha lavorato 41 anni arriva ai fatidici 43 e un mese (sempre che non cambino nuovamente le regole) e si avvicina sempre più alla dipartita.
L’inps risparmia e così ci si assicura il pagamento
– delle pensioni d’oro intoccabili per diritto acquisito,
– delle pensioni dirigenti pubblici INPDAI e INPDAP e INPS,
– delle pensioni ed assegni dei parlamentari e loro eredi,
– delle pensioni dei dirigenti provinciali, regionali, pensioni dei professori ecc.
– dei cospicui stipendi dei dirigenti pubblici (Tridico lo sa’)
e qui mi fermo…
Proposta Tridico meglio che niente. Quota 41 considerata troppo onerosa, proposta Tridico non la vogliono i sindacati tanto loro si beano già dei loro stipendi e compensi, e così potranno tranquillamente trovare tutte
le scuse per non fare nulla e i vari Cazzorla si fregano le mani.
Sono stato in malattia molto probabilmente sto combattendo con un tumore alla prostata, è venuto il medico fiscale dell’INPS, siccome accuso forti bruciori e devo continuamente recarmi in bagno, questo signore mi dice che posso tranquillamente rientrare al lavoro perché per un po’ di bruciori cosa vuoi che sia, tanto in Italia siamo tutti buonisti, allorché gli ho risposto “veramente i buonisti sono quei pochi fessi che lavorano e che mantengono il carrozzone Italia”, non mi ha più risposto.
proprio cosi’, si lavora per mantenere chi sta bene e percepisce il reddito di cittadinanza…
Caro sig. Marco, sinceramente non ho più voglia di essere preso in giro da contabili di parte e servi di poteri forti.
Tenga presente che tra i tanti motivi per cui l’INPS dichiara insostenibilità delle proposte legittime dei lavoratori di andare ancora in vita in pensione ci sono i costi delle pensioni d’oro intoccabili per diritto acquisito, le pensioni dei molti enti privati in fallimento confluite nell’INPS, le pensioni dei dirigenti pubblici INPDAI e INPDAP confluite nell’INPS (che fine ha fatto la posta di giro che lo stato avrebbe dovuto versare nelle casse dell’istituto privato?), pensioni ed assegni dei parlamentari e loro eredi.
A questo va aggiunta la precarizzazione del lavoro dei giovani che non solo negli ultimi anni hanno visto decrescere la loro capacità di avere un reddito dignitoso, ma non hanno potuto dare al mondo del lavoro un ricambio generazionale ne contribuire alla previdenza sociale con il loro contributo.
Questi giovani non potranno mai avere una pensione dignitosa.
Noi lavoratori abbiamo contribuito e versato fatica e sudore per pagarci la nostra pensione ma altri se ne stanno godendo i frutti.
Mi spiace ma avendo ormai superato i 41 anni di versamenti sono stanco di essere preso in giro da questi lestofanti.
Cosa ne penso? Penso che per certi ruoli, oltre alle competenze (tutte da dimostrare) servirebbere anche altri requisiti quali ad esempio avere un vissuto alle spalle, conoscere la materia ed aver toccato con mano per capirne la vera essenza. E faccio alcuni esempi:
Secondo me per poter diventare ministro del lavoro devi aver lavorato nel privato per almeno 10 anni. (se non erro l’attuale ministro non ha mai lavorato alle dipendenze). Ma anche personaggi come la Fornero, e chi prima di leinon hanno mai lavorato nel privato. Però decidono sulla pelle degli altri senza conoscere fino in fondo cosa stanno facendo.
Possibile che in italia funzioni tutto al contrario?
Visto che siamo in vena di proposte creative ne faccio una anch’io.
– 40 anni di lavoro : diritto alla pensione immediata – principio che deve valere per tutti, politici compresi.
Come risparmiare…..
– riduzione delle pensioni dei dirigenti statali, quadri, politici, giudici, senatori, sindacalisti, ecc. non possono essere superiori a 3.000 euro netti mese.
– riduzione dei stipendi dei dirigenti statali, quadri, politici, giudici, medici ecc. non possono essere superiori a 3.000 euro netti mese. (Tridico anche il suo compenso deve essere ridimensionato).
– eliminazione di tutti i benefici elargiti ai politici.
– eliminazione reddito di cittadinanza
– chiusura alitalia
– chiusura monte dei paschi.
– chiusura CONTRATTI NAVIGATOR
– recuperare soldi x scandalo mascherine dai responsabili
– recuperare spreco denaro per banchi scuola – individuando i responsabili.
MI FERMO QUA MI SA CHE BASTANO PER TORNARE AI 35 ANNI.
Giusto da un altro classe 62👍
Pienamente d’accordo ! Bravo . La lista potrebbe allungarsi a metri. Per chi vuole farci credere che i soldi non ci siano è meglio che taccia. BASTA dire menzogne !
Ma pensate che gli italiani siano tutti dei polli che credono ormai a quella favola dei costi impossibili ?
La situazione è insostenibile! E’ pazzesco che per un caso come il mio, oltre 61 anni di età, 42 anni di contributi, 6 mesi di preavviso da dare e NON sapere ad oggi cosa succederà al 1/1/2022. Siamo governati da incapaci, fannulloni e gente che non è capace di programmare neppure le loro tasche e invece governano uno Stato ! Com’è possibile che a distanza di soli pochi mesi non c’è una proposta sul piatto da discutere, ma solo dichiarazioni inutili dei soliti nullafacenti. Ma si poù governare in questo modo ?
Andatevene a casa e lasciate che le leggi dello Stato vengano promulgate da gente eletta in base a delle proposte, poi saranno i cittadini a scegliere. Non è possibile chedecisioni così importanti per la vita dei cittadini siano lasciate “allo sbando” in mano a dei malfattori incapaci .
In pensione con quota 41 si sarebbero in giro troppe persone giovani e magari in salute in giro… troppo tempo a disposizione a studiare e a documentarsi e quindi in grado di rompere i co… oni a tutti sti magna magna sulle nostre spalle…
Ma come fa una persona a dire che quota 41 non è una proposta equa???
Dopo 41 anni di contributi TUTTI i lavoratori DEVONO avere il diritto di scegliere di andare in pensione.
E lo devovo anche dopo aver superato i 62 anni di età.
L’equità che forse intende Tridico , ammesso che venga veramente dal cuore, la può benissimo fare proponendo flessibili i 41anni e permettendo giustamente in base al lavoro usurante, di poter uscire molto prima di aver fatto 41 anni di lavoro.
Altrimenti che equità sarebbe se chi fa un lavoro che Tridico considera non usurante, è costretto a stare incollato fono a 63 o 64 anni magari dopo averne fatti 44 di lavoro?
Ma è così difficile da comprendere?
I costi? Non prendete in giro le persone. Quando volete i soldi ci sono e anche tanti.
Basta vedere per il reddito di cittadinanza cosa succede.
Prof. Tridico mi permetta di osservare che lei si ostina a non ammettere che i lavoratori dopo 41 anni di versamenti hanno diritto alla pensione. Bisogna partire da questo capo saldo per costruire tutte le altre ipotesi di pensionamento. Bisogna prendere coscienza che 41 anni di contributi non sono briciole, sono una vita dedita al lavoro. Lei certamente come tanti altri professori, non arriverà mai a versare tanto. Perchè insiste nel nascondere questa verità. La sua proposta, seppur creativa, crea molte preoccupazioni nei lavoratori facendoli così invecchiare precocemente. Una curiosità come riesce a conciliare la pensione per la classe politica nella sua proposta? Come verrà suddivisa. Mi scusi se mi ripeto ma dopo 41 anni le persone vanno mandate in pensione.
C’è una frase scritta dal dottor Perfetto in risposta a un commento di uno di noi nel merito dei requisiti attuali (Monti-Fornero) per pensione di vecchia e anticipata anche in relazione alla pandemia Covid. Frase che riporto virgolettata, e che penso sia bene leggere e rileggere visto che ciascuno di noi continua a proporre la sua individuale soluzione.
“C’è una cosa importante che mi preme farle presente, sig. Massimo Candy: usi con grande prudenza la frase “Riforma Strutturale”, perché il concetto di “Riforma Strutturale” che ha in mente l’Europa potrebbe non piacerle affatto.
Sappiamo fin troppo bene che fine ha fatto la Grecia con l’applicazione di “Riforme Strutturali”.
Con questo non voglio dire che ci si debba rassegnare al ritorno ai requisiti delle Legge Fornero, ma che addirittura qualcuno pensi di tornare a requisisti del 2008 la vedo fuori dal mondo.
Fuori dal MONDO ??? E di quale MONDO stai parlando ?? Quello pre o in COVID ??? Perchè se non l’avessi ancora capito il MONDO è cambiato…..ma tu da che parte stai ?? Ciascuno di noi continua a proporre la sua individuale soluzione ???? Ma l’hai letta la proposta dei sindacati ???? Il Dott. Perfetto….non ha ancora capito che il MONDO è cambiato, come la speranza di vita…..altro che GRECIA…..
<<>>>
Il ragionamento è complesso ma allo stesso tempo semplice e dimentica di sottolineare due considerazioni fondamentali
1) •gli stessi adeguamenti non sono effettuati nel caso di diminuzione della speranza di vita, salvo recupero in sede di adeguamento o di adeguamenti successivi
2) Per gli anni dal 2022 in poi le due linee si sovrappongono in quanto si è fatta l’ipotesi ottimistica che i tassi di mortalità (e conseguentemente la speranza di vita) tornino ad essere quelli previsti prima della pandemia da COVID-19
Cioè “prevedono” di NON ADEGUARE per LEGGE nel caso di diminuzione della speranza di vita, e INPS fa delle OTTIMISTICHE ma non richieste ipotesi, ritenendo che il COVID-19 sparisca di colpo e dal 2022 i tassi di mortalità tornino a quelli prima della pandemia.
Quindi la realtà racconta che in un anno siamo tornati all’aspettativa di vita di 10 anni fa e fanno gli OTTIMISTI su quale principio ? Sulla PELLE delle persone ? Il COVID invece ci dovrebbe insegnare che è tutto drammaticamente da riconsiderare mettendo al primo posto la “fragilità” del lavoratore con i suoi diritti e non andare dietro a numeri, bilanci, previsioni statistiche al solito fallimentari.
E siccome il MONDO è CAMBIATO anche il Sistema Pensionistico deve cambiare e siccome siamo tornati alla speranza di vita di 10 anni fa, torniamo indietro a 10 anni fa esattamente al pre-fornero senza aspettare neanche un minuto….
Pensione di VECCHIAIA a 65 ANNI
Uscita FLESSIBILE anticipata a partire dai 62 anni, sempre se hai lavorato 41 anni.
I soldi ci sono, i soldi ci devono essere…perché il sacrificio di 120.000 morti di COVID non deve essere vanificato e il risparmio per le CASSE INPS di circa 12 miliardi in dieci anni, deve servire per restituire dignità a chi vuole pensionarsi da vivo, anche perché il popolo con la vergognosa legge-fornero ha già fatto risparmiare circa 22 MILIARDI alle Casse dello Stato dal 2012 al 2020.
Lascio al Dott Perfetto ogi possibile risposta, temo che ne avrà da dire parecchie di cose…
Erica questa è una risposta “indiretta” al Dott.Perfetto che volevo pubblicare in risposta alla sua ultima considerazione nell’altro post, ma che non avete pubblicato…..Non credo qui riesca a leggere questo mio ultimo commento
Io non mi sono rivolto a Lei e non ho mai scritto che sia Lei a pensare di ritornare ai requisiti del 2008.
Ho citato un virgolettato dove Lei compare e pertanto non lo ho voluto alterare.
Ma nei post che si leggono, molti sono i commenti che rimandano a quegli anni, ovvero 40 anni di versamenti quasi a sollecitarne la situazione, io credo illudendosi.
Il Covid non centra nulla in questo discorso!
Ribadisco, e lo lascio capire nel mio post, che dal 2011 sono cambiate, pensionisticamente parlando molte cose ma che è con questa data che il sindacato si dovrà confrontare, non accettare.
Pensare di ritornare al 2008 la intenda come 40 anni di contributi e pensione col sistema retributivo. Un periodo storico per le pensioni, fuori dal mondo, visti i 500 miliardi di debito pubblico in più che potrebbero far pensare alla Grecia.
Saluti
Ha perfettamente ragione Sign. Massimo. Possiamo tranquillamente chiamarla ACCISA SULLA PENSIONE !
È verissimo, l’aspettativa di vita DATI ISTAT di maggio 2021 SI È ABBASSATA DI QUASI UN ANNO E MEZZO! SAREBBE DISONESTO E VERGOGNOSO NON RICONOSCERLO! Purtroppo questo Stato utilizza metodi indecenti “da regime” per appropriarsi .. trattenendosi il più possibile denaro non suo, accantonato e sudato dopo un’intera vita al lavoro. DEL RESTO PER UNO STATO SENZA SCRUPOLI.. A PRESCINDERE DALL’ ASPETTATIVA DI VITA CHE SI È ABBASSATA QUESTA NON È ALTRO CHE UN’ ALTRA TASSA “IN PIÙ ACQUISITA..”SENZA RITORNO”. COME DICEVO ALL’INIZIO.. PIÙ O MENO COME LE ACCISE SULLA BENZINA.
il gioco è semplice: fare proposte per dividere le persone e chi comanda se la ride; è giusta la proposta tridico: si dai 62 anni; se dite che è giusta dai 63 anni allora non avete capito un beneamato cazzo; chi 2 volte inculati come noi del 1960; ma fatemi il piacere………………. ve ne dico io un’altra: -61 e 41; 62 e 40; 63 e 39; 64 e 38; e visto che l’aspettativa di vita è calata di ben oltre 1 anno e che gli uomini vivono 3 anni in meno delle donne 41 per tutti…. e magari il tetto massimo a 66 anni; svegliatevi sindacati vi state giocando il vostro futuro
BASTAAAA !!! NON SE NE PUÒ PROPRIO PIÙ !!! I SESSANTENNI DISOCCUPATI DA 4 ANNI, CON 41 ANNI DI LAVORO E DI CONTRIBUTI ALLE SPALLE DEVONO POTER ANDARE IN PENSIONE SENZA PENALIZZAZIONI E PALETTI !!!
IL LAVORO NON LO TROVERANNO MAI PIU’ ! PER LORO È UN PERIODO TERRIBILE E DIFFICILISSIMO DIMENTICATI DA TUTTI !!! NON CAPIRLO È INDECENTE COME È INDECENTE E INCIVILE CHIEDERGLI DI PAGARE ANCORA “UNA MONTAGNA” CONTRIBUTI VOLONTARI PER INSEGUIRE UNA PENSIONE ANTICIPATA IMPOSSIBILE !!!
Io penso che togliendo i senatori a vita le macchine blu i porta borsa e le pensioni agli eredi degli attuali senatori guadagneremmo tantissimi soldi da poter mandare in pensione dignitosamente i veri lavoratori italiani, noi italiani che lavoriamo una vita intera facendo grandi sacrifici abbiamo senza remore e nemmeno sconti diritto a una pensione dignitosa al 100% praticamente vogliamo andare in pensione a 62 anni con lo stipendio lo meritiamo tutto, quindi fate bene i calcoli . Grazie e buona serata
magari quota 101 o 102; credo che sia sostenibile ma l’europa non vuole; quota 41: se era sostenibile quota 100 con 38 non 10 anni fa ma quest’anno aumentiamo di 3 anni e lei mi dice che non è sostenibile; la verità è un’altra: ricatto UE: ti do i soldi del ricovery found ma non tocchi le pensioni; ritorna la legge fornero; e l’europa è felice; i nostri governanti dicono all’europa : sissignore; peccato che non pagano loro: paga la povera gente che muore prima di andare in pensione; veniamo alla sua proposta presidente TRIDICO: bella ma contiene un problema: a noi del 1960 lei ce la mette nel culo per la seconda volta: quest’anno con la quota 100 con il minimo dei 62 anni, l’anno prossimo con il minimo a 63; Come dire: quelli del 1959 2 opportunità; quelli del 1960 2 volte inculati; cosa le costa farla partire dei 62 anni? pochissimo e poi consideri che è talmente rischiosa per la gente che pochissimi l’accetteranno ; anche perchè si tratta di aspettare 5 anni per la parte retributiva; potrebbe sempre dire: non era giusto per quelli nati nel 1960 già fregati 1 volta; io l’opportunità gliel’ho data, sono loro che non l’hanno accettata; sia furbo presidente tridico, ce la conceda; poi ognuno di noi farà i suoi calcoli e dirà: non mi conviene, aspetto; oppure dirà: scappo via, ne ho le palle piene. Un quesito alla dott.ssa Venditti: grazie per lo spazio che ci dà; per curiosità: ma questi commenti vengono letti per esempio dal presidente Tridico o rimangono nel vuoto?
Arrampicarsi sugli specchi per far finta di fare qualcosa senza in realtà fare nulla. Quota 41 sarà anche rigida (ma si può anche renderla flessibile,basta volerlo),ma rende giustizia ai tanti che come me lavorano ininterrottamente da 40 anni e hanno la brutta sensazione che con i nostri soldi facciano festa in molti ma non noi di certo.
Sono d’accordo con la proposta di Tridico,uscita a 63 anni con il contributivo per poi raggiungere il retributivo o misto a 67.
Sono d’accordo perché ho 64 anni e svolgo un mestiere stancante,sono davvero stremata .
Quota 41 troppo rigida? E iniqua? Manderanno forse in pensione a 64 anni con 36 di contributi e chi ha lavorato 41 anni no perché non raggiunge i 64 anni? Deve aspettare i 42 anni e 10 mesi + 3 mesi di finestra! Questo non è iniquo, vero Tridico? Mi chiedo perché non si ha l’onestà di ammettere che l’Inps è sempre stata gestita alla garibaldina, senza prospettiva e ora fanno pagare il conto a noi del 1960 che stiamo lavorando da 4 decenni + 1 anno. Ma andate a pascolare, va!
Tanto per cominciare sarebbe buona cosa ricordare che lo scalone che vedrà la luce il 1 gennaio del prossimo anno non è stato creato dalla legge Fornero ma dalla creazione della quota 100 che, essendo a tempo, al suo termine riporta tutto come era prima senza aver minimamente intaccato l’impianto della Fornero a cui invero è rimasta attaccata la restante platea dei lavoratori con più anni di età o con più anni di contributi.
Per quanto riguarda la rigidità e i costi della quota 41 per adesso sappiamo solo quanti miliardi è costata quota 100 che per tre anni ha bloccato qualsiasi intervento sulle pensioni ed ha permesso, questa si, di elargire una pensione stra-anticipata a chi aveva solo 38 anni di contributi. Non dimentichiamoci che questi lavoratori percepiranno per ben 5 anni un reddito non da lavoro, rispetto a chi, soggetto ancora alla Fornero, continuerà a lavorare e versare contributi.
La proposta Tridico, se pur per qualcuno interessante, ha la diabolica malvagità di far dimenticare che un quota 100 con 62-38 riceve già adesso la pensione spettante tutta intera, mentre un ipotetico 63-41 ( già, …. perchè un anno in più ? ), dovrebbe attendere 4 anni percependo un reddito tutto contributivo fino ai 67 della Fornero, quindi un reddito pari se non addirittura inferiore ad un quota 100 con soli 38 anni, perdendo rispetto a questi centinaia di euro tutti i mesi per 4 anni.
Tridico !! Lo dica chiaramente. Con la sua proposta i prossimi pensionati saranno chiamati a recuperare la spesa sostenuta per l’iniqua quota 100.
La spesa di 9 miliardi all’anno ci sarebbe stata comunque se tutti i possibili fruitori rientranti nella quota 100 avessero aderito al pensionamento stra-anticipato e il ricambio generazionale sarebbe avvenuto comunque mandando in pensione i più anziani o quelli con più anni di contributi. Tutto il resto sono chiacchere da politici consumati e intellettualmente disonesti.
Avete mai lavorato 40 anni da saldatore? Provate anche solo 1 mese in luglio a 56 anni poi mi dite che ne pensate di quota 41.
Io penso che per certi lavoro dopo 41 anni di contributi è giusto uscire di scena e tentare di godersi il meritato riposo. 67 anni sono improponibili
Avevo letto che nel 2022 ci fosse la quota 92 con 62 anni e 30 di contributi volevo sapere se viene fatta
Io dico e ripeto che, in mancanza di meglio, la proposta di Tridico di un “doppio canale” mi sembra la più giusta e sensata sotto ogni aspetto. Essa è sostenibile per i conti pubblici e per le casse previdenziali (altrimenti non sarebbe stato proprio il Presidente dell’INPS a proporla). Permette inoltra a chi ne ha la necessità di ritirarsi 4 anni prima, con una penalizzazione solo temporanea. Mi sembra un compromesso accettabile per tutte le parti in causa.
Si potrebbe migliorare va, bene doppia quota ma, si parte a 62 anni introducendo il 50℅ di retributivo e si incrementa di un 10℅ ogni anno così a 67si avrà il 100℅
La proposta di Tridico per l’ uscita a 63 deve valere anche per i già disoccupati se il licenziamento è dipeso da fallimento o cessazione attività dell’azienda .
A me va bene anche la proposta di Trofico, perché ha 65 anni e con 36 di contributi sulle spalle , voglio poter uscire dal lavoro , anche ha costo di prendere metà pensione ora e metà ha 67 anni.
Concordo com il doppio canale..essendo facoltativo..mi pare democrático..
Andate a lavorare vi divertite alle spalle dei lavoratori.
Vergogna.. dobbiamo eliminare la.Casta..poi molte cose saranno possibili.
Ok Tridico 63 quota contributiva 67 pensione completa
Ma cosa vuol dire che quota 41 è iniqua per le donne???? Allora mandatemi in pensione prima!!!! Io ho 55 anni e 40 di contributi, dovrei andare a che età secondo il Sig. Tridico. Per non parlare della classificazione dei lavori ritenuti usuranti….. dopo 40 anni di lavoro tutti i lavori sono gravosi e usuranti e ti ritrovi a ” impasticcarti” la mattina per toglierti i dolori e poter lavorare! Ma che ne sanno quelli seduti a tavolino (sindacati compresi ) di queste cose . Mettiamo una soglia alle pensioni più alte, togliamo un po’ di privilegi in giro e vedi quanti soldi saltan fuori!
Non sono d accordo con Tridico ulteriore ennesima beffa. Ma possibile che uno dopo aver dato per 41 anni allo stato debba sentirsi dire che per donne non va bene? Io ho 61 anni e 40 di servizio mi va bene eccome TRIDICO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Francamente mi trovo d’accordo con Tridico. L’ipotesi di dividere la pensione in due quote non mi dispiace (contributiva a 63, retributiva a 67) può essere la soluzione che può garantire un’uscita a chi non ce la fà più o a chi lo desidera, ad un’età tutto sommato decente. La penalizzazione sarebbe solo temporanea.
Del resto sono previste anche altre ipotesi di pensionamento anticipato per il lavori gravosi e usuranti; lasciamo anche a chi non rientra in queste categorie la possibilità di uscire prima della vecchiaia (67 anni).
Sig. Marco, ma Lei ci è o ci fa’ ? Ci vuole spiegare, tanto per cominciare, perchè con 41 anni di contributi dovrei accettare di andare con 63 quando con la quota 100 sono riusciti ad andare con 62 e con solo 38 anni di contributi ? Ci vuole spiegare perchè con la quota 100 prendono già adesso la pensione piena, retributivo + contributivo, ed invece i futuri pensionati dovrebbero accettare fino ai 67 anni di perdere per 4 anni centinaia di euro ogni mese per avere il solo contributivo ? Il suo commento spiega esattamente il danno provocato da quota 100. Un grandissimo caos futuro. Come ho sempre affermato e certamente non sarò mai contraddetto: ” Non ci sarà mai più una norma tanto vantaggiosa e iniqua come la quota 100. Questi ultimi non hanno nemmeno avuto una penalizzazione temporanea come Lei chiede per se stesso. Cos’è, masochista Lei ?
Caro Franco la motivazione l’ha data Tridico: non ci sono i soldi per quota 41.
Sono d’accordo che la delusione per chi è stato ad un soffio dalla fruzione di quota 100 è davvero pesante, ma se questo deve essere (naturalmente mi auguro di no) meglio una soluzione alla Tridico che i 67 anni. Non mi reputo un masochista, ma un realista che cerca di sopravvivere ad uno tsunami permanente nel mondo previdenziale.
L’importante che la riforma sia definitiva e non provvisoria e permetta una pianificazione seria del proprio futuro.
Non ci sono i soldi per quota 41?
Attualmente si va in pensione con 42,10 (maschi) oppure (41,10). Com’è possibile che per anticipare di pochi mesi servano tutti i miliardi di cui parla Trofico? Mi sembra ridicolo. Vorrei vederli questi calcoli.
Tridico
Essere realisti non vuol dire essere contenti di essere presi in giro. La proposta Tridico taglierebbe per 4 anni centinaia di euro dalle tasche di chi ha 41 anni sul groppone. Chi invece ha versato solo 38 anni sta prendendo la pensione piena e spettante. Non basta aver lavorato di più e versato di più, ti vogliono dare anche meno. Lo capisce ?
Ma la gravosita’ delle pensioni d’oro non la guardano mai, non è possibile che non ci siano soldi e si pagano pensioni di oltre 5000 euro, e non sono poche.
Caro presidente Tridico,
Non capisco questo suo accanimento nei confronti delle persone che hanno iniziato a lavorare presto. Diciamo i nati dal 1960 al 1970. Perchè insiste nel volerli far lavorare piu degli altri? Non le bastano 41 anni di contributi sapendo che già son tanti e che le future generazioni non potranno lavorar così tanto.
Su via un po’ di buon senso e di giustizia ci vuole nel formulare proposte, indipendentemente dall’immediato costo.
Lei quanti anni Lavorerà? (ovviamente sappiamo tutti che un anno di lavoro dei suoi vale circa 8 anni di paga di un comune operaio).
Cosa ne penso? Condivido il pensiero di Tridico che “quota 41 non sarebbe l’opzione giusta per parlare di flessibilità”, infatti deve essere considerato il traguardo finale di lavoro oltre il quale le persone devono ritirarsi o essere fortemente penalizzate per restare al lavoro e mi permetto di chiedere a lui come ad altri professori, Ma Lei con quanti anni di lavoro intende andare in pensione?, abbiate almeno il coraggio di rispondere sinceramente.
Poi nei ragionamenti inserisce il costo dell’operazione che parrebbe elevato per le casse INPS: “fino a 9 miliardi l’anno, partendo da oltre 4 subito”. (vero è che i contributi sono stati versati per intero e per 41 anni). Rispondo dicendo semplicemente che se i costi sono così elevati è perchè ci sono un sacco di lavoratori che hanno raggiunto 41 anni, oppure c’è qualcosa che non torna nei numeri esposti. Chiedo una gentilezza possiamo conoscere quante sono le persone che matureranno i 41 anni di lavoro nei prossimi 10 anni. 2022 N— 2023 N– ……. 2031 N.. ecc
Infine mi permetto di dire al dott. Tridico di provare a passare 8 ore in fabbrica a fianco di un operaio per capire di cosa stiamo parlando. Scommetto che poi affronterà il problema pensione da un ottica diversa.
Io penso che dividere in 2 tempi la pensione sia una grandissima c..zz a!
Io ho iniziato nel 1980 e mi avevano traguardato i 35 anni per la pensione…oggi grazie ai parassiti che si sono succeduti in tutti questi anni ( e che purtroppo continuano) alle spalle dei lavoratori , ne ho lavorato quasi 40 non so ancora quanti me ne aspettano ancora… è una vergogna !!! ( per non dire di peggio..)
Le mancano 3 anni alla Fornero
Ma fatemi il piacere…l’iniquità ci sarà sempre perché è impossibile accontentare tutti ! Quota 41 riduce solo di 1 anno e 10 mesi il requisito che è poco più del 4%. Sarebbe comunque un piccolo riticco della fornero…neanche questo siamo in grado di ottenere ? Quando questa è stata applicata aumentanto a dismisura l’età pensionabile mica si sono fatti degli scrupoli sti sciacalli … i conti per le pensioni vanno male, ma quelli per le loro vanno sempre bene vero ? Maledette sanguisughe
Inizierei a togliere la finestra di tre mesi
Sarei d’accordo con le due quote chiaramente se l importo della prima parte della pensione sia diciamo così dignitoso. Sono anche d’accordo sull ampliamento della platea dei lavori usuranti. Includere il fisioterapista che non è da meno dei maestri d asilo, anzi…
OCCHIO SINDACATI QUA’ VI GIOVATE TUTTO, STATE MOLTO ATTENTI PERCHE’ LA CLASSE OPERAIA (QUELLA VERA) QUESTA VOLTA NON VI PERDONA C’E’ IN GIRO NELLE FABBRICHE ARIA DI BURRASCA………SINCERAMENTE NON VORREI ESSERE UN SINDACALISTA DI UNA FABBRICA ………….
Buongiorno a tutti, dicono di voler creare posti di lavoro, al contrario ci tengono in giacenza forse sperando in una soluzione diversa in alternativa alla nostra ipotetica pensione, chissà.. tutte, purtoppo per loro.. le persone defunte, non crano una risorsa per i futuri pensionamenti? come potrà mai esserci un ricanbio generazionale se all’ungheremo sempre la minestra? si è già contribuito anche troppo! sarebbe giusto dare spazio ai giovani e collocarci a riposo perchè così è veramente indecente non ecquo per i lavoratori con il rischio di inconprensioni tra gli ultimi; cordiali saluti.
p.s. i nostri nipoti i nostri figli desiderano la nostra compagnia, non una foto ricordo.
Questi ci prendono i contributi alla fonte senza chiederli, per cui fanno quello che gli pare
E’ esattamente questo il PROBLEMA!!!
Quota 41 non deve essere l’unica via di uscita, deve essere anche accompagnata dall’uscita dai 62 anni con minimo 20 anni di contributi.
Per quanto concerne 63 con contributiva e poi 67 con mista mi fido 0.