Riforma pensioni 2022, ultime: verso il contribuivo per tutti?

Martedì a Palazzo Chigi vi sarà l’incontro con i sindacati per parlare della riforma delle pensioni, le idee che continuano a circolare post quota 100 non sono delle migliori. Lo scopo dell’esecutivo se si esclude la quota 102 per un solo anno sembrerebbe quella di un ritorno graduale alla Fornero o una sorta di flessibilità in uscita anticipata dai 62 anni che prevedrebbe però un ‘pegno’ da pagare, piuttosto cospicuo, da parte dei lavoratori che aderiranno all’opzione. Infatti pare che il Ministro Orlando stia optando per un’uscita dal lavoro dai 62 anni d’età con l’assegno calcolato però interamente col contributivo. I dettagli e le paure dei lavoratori.

Riforma pensioni 2022, l’unica strada per anticipare è un sistema contributivo per tutti?

Da molti è stata ribattezzata ‘opzione tutti’, proprio perché la penalità a cui si andrebbe incontro per poter uscire anzitempo dal lavoro ricorda molto la penalità a vita a cui vanno incontro le donne che hanno deciso di optare per l’opzione donna, che prevede il ricalcolo dell’assegno con il solo metodo contributivo ed un taglio che va dal 25-30%.

Lo stesso ministro Orlando avrebbe nelle sue ultime dichiarazioni affermato che lo scopo sarebbe quello di puntare ad una maggiore flessibilità in uscita come richiesto dai lavoratori cercando però di mantenere la sostenibilità.  Così Orlando: “Tornare al contributivo non significa necessariamente tornare alla Fornero com’era: lo sforzo che si può fare è mantenere l’impianto contributivo, ma costruire elementi di flessibilità che consentano di evitare alcune rigidità e andare così incontro ad alcune delle istanze del sindacato”.

Ma il sindacato è davvero questo che vuole? Chiaramente no, ed è per questo che nell’incontro di Martedì Cgil, Cisl e Uil faranno di tutto per chiarire le loro posizioni, l’idea è sempre quella di puntare sulla flessibilità in uscita dai 62 anni, sui 41 anni senza limiti anagrafici per i lavoratori che hanno alle spalle 41 anni di contributi versati, una pensione di garanzia per i giovani, ed una maggiore valorizzazione del lavoro di cura ai fini previdenziali per le donne.

Riforma pensioni 2022, Sindacati sul ‘piede di guerra’

Landini nei giorni scorsi a vari media ha ricordato l’importanza dell’incontro di Martedì asserendo : “Potremo portare le nostre proposte di riforma chiederemo maggiore flessibilità e tutele per giovani, donne e fragili ed è necessario intervenire sul sistema puramente contributivo che senza correttivi rischia di non stare in piedi»”.

Dalla loro i lavoratori sembrano dividersi in chi sostiene che il contributivo potrebbe essere un’opzione temporanea ed alternativa per raggiungere anzitempo la pensione e chi si dice completamente contrario al ricalcolo contributivo dell’assegno che vivrebbe come ‘l’ennesima beffa’ . L’apertura ad un compromesso del nostro lettore Beppe pare ricordare un po’ l’idea di fondo della proposta Tridico, in pensione dai 62 anni con la sola quota contributivo a cui si aggiungerebbe la parte retributiva una volta raggiunti i 67 anni, egli infatti asserisce: “ Bisogna attivare il pensionamento a partire dai 62 anni col contributivo fino ai 42 anni e 10 mesi (per chi li raggiunge prima dei 67 anni), e poi anche il retributivo; chi non raggiunge i 42,10 prima dei 67, dovrebbe prendere il retributivo al raggiungimento dei 67 anni. Per chi rientra nel solo contributivo, dai 62 anni avrebbe già la pensione totale (comunque inferiore al retributivo o misto). Poi è necessario inserire tutte le misure a tutela delle categorie disagiate. Per costituire, nell’ambito del sistema contributivo, qualcosa che possa garantire una futura pensione per i giovani bisogna: aumentare i salari (tanto e a prescindere); diminuire la tassazione a carico dei lavoratori; aumentare i contributi obbligatori; rendere totalmente libera e detassata la contribuzione volontaria in qualsiasi forma ed entità, in aggiunta alla contribuzione obbligatoria. È inoltre indispensabile separare totalmente la previdenza dall’assistenza. Si potrebbe anche fare di meglio. Intanto sarebbe utile che l’inps calcolasse (al 31.12.21), per ogni iscritto, in base ai contributi versati, anni di versamento e sistema di calcolo, della rata pensionistica che prenderebbe se potesse andare in pensione al 01.01.22, con il calcolo degli adeguamenti col passare del tempo: in questo modo si potrebbe avere una base di partenza per programmare gli eventuali futuri pensionamenti. Sarebbe anche da inserire, perlomeno nelle aziende dove è possibile, il pensionamento part-time da abbinare a nuove assunzioni: il pensionato part-time riduce le ore di lavoro percependo uno stipendio ridotto da parte dell’azienda, e con le ore mancanti che vengono pagate dall’inps, in abbinamento indifferibile all’assunzione di un giovane”

Dall’altra parte vi sono tanti che la pensano con Don che rivolgendosi ai sindacati ed all’incontro che dovranno avere Martedì a Palazzo Chigi, dice: “ Non accettate mai, e poi mai, il contributivo secco. Dal misto non si esce con colpi di spugna di questo genere, a gente con 35 anni in su di contributi.
Noi abbiamo già avuto, con le riforme Amato, Dini, Fornero, le nostre batoste! La mia generazione ha già dato!”.

Voi vi sentite più vicino alle considerazioni di Beppe o a quelle di Don? Insomma pur di anticipare di qualche anno la quiescenza sareste disposti al ricalcolo dell’assegno col metodo contributivo o a queste condizioni meglio la Fornero ‘tutta la vita’? Fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti del sito.

Pensionipertutti.it grazie alla sua informazione seria e puntuale è stato selezionato dal servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.

83 commenti su “Riforma pensioni 2022, ultime: verso il contribuivo per tutti?

  1. Dopo aver ascoltato l rsito fella riunione governo sindacati del 16 novembre la prospettiva è un tavolo per superare la legge fornero per le pensioni con avvio a dicembre e dirituta di arrivo nelDef del marxo 1922 mi domando che senso ha una quota 102 temporanea per un anno tanto valeva lasciare la quots 100 prr un altro anno perché lo stesso lo Stato risparmia mi auguro che questa proposta venga letta da un parlamentare o da qualche vertice sindacale!

  2. Bruno ma sei mandato da Draghi e Brunetta per sparare queste eresie di portare a tutti il contributivo fino a 67 anni…abbi un po’ di rispetto per la gente che ha iniziato a lavorare a 14 anni …tu probabilmente sei rimasto in spiaggia a prendere il sole fino a 30 anni e ora vuoi salvare le casse dell’INPS col mio sedere !!!!! Ma per favore

  3. Draghi inneggia la Fornero ed al Quirinale. Quiindi non credo che sia disposto ad una trattativa con i Sindacati. Una proposta: quota 102, oramai visibile a chiunque, con i requisiti dell’età e dei contributi sommati? Senza nessuna penalizzazione.

  4. Attenzione a come si usa la parola flessibilità in uscita !!!! La Fornero non va peggiorata altrimenti stiamo parlando dell’ennesimo fallimento del sindacato e una riduzione drastica dell’assegno!!!! Per alcuni lavoratori disoccupati la proposta Tridico potrebbe essere interessante considerando una soglia minima economica nel periodo contributivo e poi accostare il retributivo altrimenti rischiamo pensioni da fame per 5 anni sino al raggiungimento dei 67 !!!! Per quanto riguarda l’anticipata Fornero dei 42 anni e 10 mesi per gli uomini e un anno in meno per le donne assolutamente non va toccata con il solo ricalcolo contributivo ma mantenere il sistema misto !!!! Allargare la platea dei lavori usuranti a quota 41 e non solo all’Ape social questa è un’enorme ingiustizia !!!! Una riflessione va fatta anche per i giovani….i giovani sono i nostri figli !!!!!
    Scusate se ironizzo ma i nostri gestori del portafoglio Inps si sono accorti della truffa di 15 milioni di euro fatta da un’associazione a delinquere con il reddito di cittadinanza ???? Questi ci allungano le pensioni di 3 mesi con finestre strane e poi regalano fior di quattrini a persone fantasma !!!!
    W l’Italia e speriamo in un sindacato che ritorni a fare gli interessi di noi lavoratori !!!!

  5. L’opzione del calcolo solo sul retributivo va bene solo a patto che sia una libera scelta.
    In questo caso non ci dovrebbero essere paletti sull’età anagrafica ma unicamente su un minimo di anni di contribuzione (diciamo 30/35?): sarebbe una specie di opzione donna allargata a tutti e con meno paletti.
    Il vincolo dell’età anagrafica su un calcolo puramente contributivo è, a mio parere, quantomeno fuori luogo visto che l’assegno risultante terrebbe conto sia dell’ammontare totale dei contributi versati che dell’aspettativa di vita.
    Questa opzione “contributiva pura” sarebbe utile per esempio a chi, non più giovane, rimane senza lavoro e potrebbe almeno contare su un assegno pensionistico.
    A parte questa opzione contributiva pura, è sicuramente necessaria una seria riforma pensionistica che come base di partenza potrebbe essere quella auspicata dai sindacati (41 anni di contributi o 62 anni di età).

    1. Buongiorno .Purtroppo “una libera scelta” è una pura chimera , si fa come vogliono loro ,chiamiamola imposizione soft .Poi mi scusi ,perche’ se è possibile andare con il misto e percepire qualcosa in piu su l’assegno una persona deve rinunciarci?Le pensioni che si percepiranno ,almeno per la stragrande maggioranza si aggirano con importi di 1200/1500 euro al mese ,se va avanti con il contributivo si perde circa il 30% ,le sempra poco?Per finire e la saluto cordialmente ,anticipata tipo con 41/42/43 anni di Lavoro non sono assolutamente pochi e non ci regalano assolutamente NIENTE .

  6. Ricapitolando:
    1. I diritti acquisiti valgono solo per la casta e i fortunati che l’hanno “scampata”; i diritti acquisiti dei lavoratori futuri pensionati, vengono invece regolarmente calpestati
    2. Chi fa proposte di aumento dell’età lavorativa o riduzioni di spesa pensionistica (vedi contributivo puro) spesso è già andato in pensione con le vecchie regole.

    Troppo facile imporre sacrifici agli altri, dopo aver goduto privilegi che oggi ci si sogna.
    La tanto sbandierata mancanza di sostenibilità non può essere un problema di pochi. Se mancano i fondi devono essere penalizzati tutti, anche chi è già in pensione, specie quelle più scandalose di politici e dirigenti.
    Meglio togliere “poco” a tutti che “tanto” ai soli futuri pensionati.
    Questa è la peggiore delle ingiustizie.
    Se il problema sono i diritti acquisiti, beh allora questo deve valere per tutti.
    Tutti possono recriminare che con regole diverse da quelle iniziali avrebbero potuto programmare diversamente la propria vita.
    Lo scandalo è cambiare le regole in corso senza tenerne conto e senza un minimo di equità.
    Non mi aspetto nulla da questa gentaglia, basta guardare tutte le porcate fatte fino ad oggi.

    Di sicuro ci hanno fottuto per bene…ci hanno indottrinato fino al punto da farci supplicare di mantenere l’odiata Fornero… vi rendete conto?

    Macelleria sociale…se non fossimo tutti anestetizzati da questo finto benessere ci sarebbero i presupposti per una rivoluzione.

  7. Buonasera a tutti.Purtroppo la cosa brutta è , che tutti noi , possiamo scrivere di tutto , queste persone se ne strafregano e vanno avanti , come le macchine che preparano le strade prima di asfaltarle , puoi anche gridare che una persona ci sta finendo sotto , guardano solo per loro.
    Buon Lavoro.

  8. quell’avvocato che in tv difende i vitalizi dei garantiti ovvero la casta ritiene che il pregresso non si tocca. Sono d’accordo a tal fine ribadisco all’avvocato anche considerando i miei studi in giurisprudenza pregressi che noi abbiamo firmato un contratto con 35 anni di contribuzione. Quindi anche i nostri diritti acquisiti con retributivo non si toccano o sbaglio?

  9. Io ho 61 anni. 32 anni di contributi maturati fino al 2013. Ho perso il lavoro a 53 anni e da allora mi mantengo con lavori a prestazione occasionale ed al superamento dei 5.000,00 euro LORDI annui applico la quota inps a mio carico. A me starebbe bene andare in pensione a 62 anni con il contributivo, almeno avrei una base fissa, su cui contare per il mio mantenimento.

    1. Io ho 61anni e 35 di contributi ma con opzione donna non posso andare in pensione perché mi tolgono i figurativi delle maternità, meno male che la chiamano opzione donna, fare figli ti penalizza

  10. …quota 100, quota 102, opzione donna, precoci, usuranti….. hanno diviso la classe dei lavoratori per imperare. E stanno avendo un enorme successo.

    1. È proprio quello che ho sempre pensato. Dividere la classe dei lavoratori, la cosiddetta guerra tra poveri, è la strategia vincente della classe politica per sottomettere il popolo alla ratio dominante, cioè quella di fare si che homo hominis lupus. Educare il singolo a coltivare il proprio orticello.

  11. Vedremo se questi Sindacati oggi saranno capaci. Le decisioni (del Governo) sulla riforma delle pensioni diverse da 62 anni di età anagrafica e 41 anni di contribuzione senza limiti di età si devono subire e non condividere ! Si è partiti con 62 anni di età anagrafica e 41 anni di contribuzione senza limiti di età, e da li non ci si deve muovere !
    ……ma questo Sindacato dove potrà mai andare…..non hanno ancora imparato che i licenziamenti si subiscono e non si negoziano a tavolino figuriamoci una trattativa sui pensionandi !

  12. SINDACATI E POLITICI, VI PREGO PENSARE ANCHE AI DISOCCUPATI ULTRASESSANTENNI DI LUNGO CORSO CHE NON HANNO NESSUN REDDITO. VEDETE DI FARLI ANDARE IN PENSIONE A 63 ANNI SENZA PALETTI DI DATE E IMPORTI. GRAZIE.

  13. Certo che veramente sembra di essere nei gironi Danteschi chi non è potuto andare con quota 100 perché a fine 2021 gli mancava pochi mesi ai 38 nel 2022 arriva ai 38 ma non arriva ai 64 anni per quota 102 ma veramente il governo è perfido verso i pensionati di oggi …mentre dava le baby pensioni negli anni 90 vergogna….oggi chissà cosa si inventeranno ancora …ma penso anche niente Draghi vuole tornare alla fornero e far morire i futuri pensionati prima di andare in pensione così si risolleva le casse dell inps …

  14. Tra 41 e 42 10 mesi ci sono 22 mesi.
    Il covid nel 2020 con 130000 morti ha ridotto l’aspettativa di vita in Italia di 1,2 anni.
    Per non uscirne sconfitto il sindacato dovrebbe trattare su questo e non sull’età e sul sistema di calcolo. Da moltii anni qualsiasi cambiamento sulle pensioni è andato a sfavorire i lavoratori, sarebbe un bel segnale di fiducia ottenere anche solo qualche mese.

  15. Perché perdere i periodi retributivi? Perché i diritti acquisiti valgono solo per deputati e senatori? Basterebbe decurtare solo la parte contributiva mancante ai 67 anni. Mi sembrano logico

    1. Giusto, dovrebbero annullare anche i diritti acquisiti di deputati e senatori. Purtroppo i Sindacati non stanno dalla nostra parte. Chi paga siamo sempre noi.le pensioni baby sono state una vergogna unica, 19 anni 6 mesi e un giorno, gente che si gode la pensione da quando aveva 40 anni. Vergogna

  16. Si prenda in considerazione la proposta Tridico, su base volontaria, NON imposta senza altre alternative. In questo momento, per molti, appare come la proposta più favorevole. Per esempio per chi è entrato tardivamente nel mondo del lavoro, chi ha avuto carriere discontinue, chi ha perso il lavoro in età avanzata e non riesce a ricollocarsi. Chiedo con forza ai sindacati di appoggiare ANCHE la proposta Tridico, che in fin dei conti è migliore del solo contributivo così come, pare, sarà proposto dal Governo.

  17. Mai rinunciare al contributivo (o al misto): chi va in pensione nel 2023 con 42anni/10 mesi rischia di perderci quasi il 30% (mentre chi va nel 2022 mantiene il retributivo/misto), e magari si sta già pagando le volontarie da tempo calcolando un montante che adesso verrebbe scippato (una sorta di esodati economici…). Chi matura i requisiti Fornero nell’arco di prossimi 2/3 anni con il sistmea retributivo o misto deve poterlo ancora sfruttare!

  18. I sindacati ed i politici si devono interessare anche dei disoccupati ultrasessantenni che hanno già versato almeno 20 anni di contributi. La situazione economica e sociale sta peggiorando ogni giorno e come viene dato il reddito di cittadinanza, per equità, anche i disoccupati hanno diritto ad un reddito.
    Quindi a 63 anni dovete dare una pensione sulla base dei contributi versati non applicando i paletti assurdi di date e importi.

    1. Condivido con Lei Massimo!
      Perché il paletto dei 18 mesi nei 36 precedenti la cessazione del rapporto di lavoro? A 63 anni non è facile trovare lavoro è già tanto se riesci a lavorare 3 o 4 mesi a stagionale…personalmente ho lavorato 30 anni di seguito da unica azienda, poi disoccupata, poi perdita di un rene e poi lavori part time o Voghera ma sempre stagionalmente, totale 34 anni di contributi. Se sono sufficienti 30 anni di contributi e ne ho 34, perché chiedere 18 mesi ????? Paletto senza senso!

    2. Mi sembra giudiziosa la proposta di Tridico: chi vuole può restare fino ai 67 anni, ma bisogna anche dare la possibilità a chi non ha più intenzione di continuare, di potersi ritirare sapendo che tale scelta ha un costo in retribuzione ma ha un beneficio sulla propria vita.

  19. Se c’è una legge deve essere uguale per tutti,, vale a dire ricalcolare le pensioni già erogate dal sistema retributivo convertirle col sistema contributivo, vuol dire pagare le pensioni in base ai contributi realmente versati, per una distribuzione più equa e giusta per tutti i contribuenti, senza differenze

    1. Esatto se a parità di condizioni ci sono differenze lo stato non è più uno stato di diritto. Vale anche per i politici che sarebbe ora che prendessero la cittadinanza italiana anche nelle condizioni giuridiche

    2. Concordo. Sarebbe ora che venissero calcolate le pensioni in essere esattamente come quelle future.
      Al momento ci sono italiani di serie A (i pensionati con i loro diritti acquisiti) serie B i 50/60 enni che già hanno pagato tanto ma avranno comunque una pensione anche se misera, serie C i giovani precari e serie Z coma è detta la loro generazione gli attuali studenti.
      Perchè non fare un sistema di calcolo che valga per tutti? Perchè i tutelati di oggi (baby pensioni, pensioni d’oro e retributivi pieni per non parlare del 50% delle pensioni erogate a chi ha versato meno di 20 anni di contributi) non possono fare un qualche sacrificio a favore dei loro figli o nipoti?
      Ma considerando che molti pensionati lavorano e tolgono opportunità a chi è disoccupato fa capire quanto solidarietà hanno.
      Che nazione immorale ed individualista è mai questa?

    3. sono d’accordo con Bruno, se da adesso in poi ci saranno solo pensioni contributive, devono essere ricalcolate col CONTRIBUTIVO anche TUTTE LE PENSIONI ATTUALMENTE IN ESSERE, questo sarebbe un metodo EQUO.
      Posso garantire che molti la pensano come me. Verificate per curiosità voi stessi (ovviamente chiedetelo ai lavoratori e ai giovani ma non ai pensionati).
      Inoltre sono d’accordo con DON, i Sindacati non dovrebbero accettare compromessi così penalizzanti dal punto di vista economico a danno dei lavoratori, tanto più che la quota RETRIBUTIVA E’ SEMPRE Più RIDOTTA.

  20. Qualsiasi cosa uscirà dal cilindro, non deve peggiorare la Fornero, altrimenti restiamo così.
    Beppe, ma ci sei o ci fai ?

  21. E’ inutile stare ancora a parlare, capisco lo sfogo di tutti, ma alla fine i problemi rimangono ugualmente, anzi …..
    La causa del male ormai lo conosciamo tutti, a piccoli passi vanno avanti, se non succede nulla rincarano la dose pensando che siamo un popolo di inetti, incapaci di reagire ai loro voleri: ebbene hanno ragione, d’altronde se abbiamo questi cialtroni è perchè lo meritiamo.
    “Ogni popolo merita quello che ha”

  22. Buonasera a tutti .Facendo in calcolo con il simulatore , sistema misto, andando con la Fornero con 42 e 10 mesi , percepiro’ un assegno di circa 1400 euro al mese.Ora dico , se applicassi al calcolo il contributivo puro e da come si dice si perde il 30% circa , ridico, ma queste persone si sentono bene??
    Buon Lavoro.

  23. Buongiorno; dico buongiorno perché mi sono svegliato alle 18,00. Ho dormito 2 ore e trenta circa, perché devo affrontare la notte al lavoro dalle ore 22,00 alle 06,00. Stamattina mi sono svegliato alle cinque per fare la mattina di lavoro fino alle 14,00 , ieri pomeriggio avevo lavorato dalle 14,00 alle 22,00. Ho 41 anni di contributi e a febbraio compio 62 anni. Il mio lavoro e considerato attività i sicurezza ma io sono considerato soggetto fragile rispetto al COVID, vista l’età, ma perfettamente funzionale nel mio lavoro. Mi domando, ma una persona per andare in pensione a quale autorità terrena o Celeste si deve Votare. Grazie per avermi permesso di esporre la mia posizione . Il giudizio sia di chi leggerà . Spero che domani il governo prenda decisioni non penalizzanti per chi lavora da una vita ed ha cresciuto il figli con impegno e sacrificio. Non deludeteci ulteriormente. Grazie.

  24. È una vergogna che arrivi uno come Draghi e si alzi e se ne va dal tavolo con i sindacati.. Mai il contributivo! Mai! Che presa in giro! Lavoriamo per pagare le baby pensioni e le pensioni d’oro non si toccano! Mi vergogno di essere italiana. Nessuno difende i lavoratori! Però si al reddito di cittadinanza! Che schifooooo!
    Lasciare il misto a chi spetta.. I sindacati si facciano valere e non si facciano umiliare dall’uomo delle Banche..

  25. Buonasera mi sa che io sono uno di quelli abbastanza sfigati naspi finita il 5 marzo 2021 fatto domanda di pensione anticipata/Precoce perché rientravo in quel tipo di pensione, mancavano 2 mesi al compimento dei 42,10 mesi il patronato mi ha fatto quel tipo di domanda di pensione anticipata/Precoce ad oggi 15 Novembre 2021 non ho ancora ricevuto nulla io detto dalla sede inps sono in pensione dal 1 Luglio ,io come tanti stiamo aspettando che il Governo stanzi i Fondi per questo tipo di pensione, speriamo che si sbrighino buona sera a tutti.

  26. Ho 57 anni e 40 anni e 6 mesi di contributi e non so quando andrò in pensione mi parlano della legge sui precoci ma non ci fanno sapere che bisogna essere invalidi o Carige o altro questa sono le leggi dei Compagni della sinistra secondo me Berlinguer si starà rivoltando nella tomba

  27. CHE NON TOCCHINO NULLA DELL’ ANTICIPATA DELLA FORNERO !!!!!!! PER CARITÀ !!!

    COME CI SIAMO RIDOTTI ! A SUPPLICARE DI NON CAMBIARE UNA RIFORMA CHE TI “ANTICIPA” LA PENSIONE DOPO 43 ANNI E UN MESE !!! .. CHE TRISTEZZA ! È SINCERAMENTE IMBARAZZANTE !!!

    MA COME SI FA A PARLARE CONTRIBUTIVO .. CERCHIAMO DI ESSERE SERI E PER FAVORE, SVEGLIATEVI E FATEVI FARE DUE CONTI !!! TUTTO CON IL CONTRIBUTIVO PER CHI HA INIZIATO A LAVORARE NEGLI ANNI 80 VORREBBE DIRE ANDARE A PRENDERE UNA PENSIONE CHE È LA METÀ, IL 50% DELLO STIPENDIO CHE SI PRENDE ORA !!! UN FURTO INDECENTE .. NON SCHERZIAMO !!

  28. Buonasera a tutti. La cosa più ignobile che ci possa essere è il ricatto .Si il ricatto, si fa più bella figura a lasciare le cose come stanno , ovviamente parlo per me e rispetto le scelte di altre persone .Come si fa a guardare negli occhi di una persona sapendo di avergli ridotto la pensione , che nessuno gli ha regalato,dopo tanti anni di Lavoro , in nome di una Uscita Anticipata.Non ho parole , che schifo,mi auguro che non accada.
    Buon Lavoro.

  29. Concordo con chi pensa che la giornata di domani servirà solo a programmare un possibile rendez vous per il prossimo anno (chi c’è c’è). Si resta sgomenti come un governo possa proporre (se quello che si legge è vero) un sistema previdenziale che di fatto produrrebbe una classe di poveri, ma come pensano questi scienziati che ci governano che si possa muovere l’economia con sussidi che a mala pena ti consentono di sfamarti se non hai ancora qualche figlio disoccupato a carico. Stupisce la strategia del ricatto: vuoi la libertà? devi pagartela! Si fa cassa sui pensionati e in special modo sui dipendenti di basso medio livello, un dirigente con 4.000 euro di pensione si può permettere il lusso di una decurtazione del 25% perchè con 3.000 euro al mese può vivere benissimo, un impiegato con pensione decurtata da 1.000 a 750 euro magari no, la sinistra italiana oltre a pensare alle elezioni del Presidente della Repubblica cosa fa?! Giustissimo tutelare i lavoratori gravosi ma anche gli altri hanno il diritto di una pensione dignitosa e poi, in una paese con circa 100 miliardi l’anno di evasione fiscale, con quale coraggio si fissano paletti drastici contro i pensionati? Consentitemi, infine, una considerazione: siamo forse l’unico paese al mondo dove a un mese dalla scadenza triennale non si firmano ancora i contratti dei vari comparti, in sostanza saranno firmati e non parliamo di prendere gli arretrati quando già saranno scaduti!! l’OCSE per queste cose tace? CHE SCHIFO DI SOCIETA’ BASATA SOLO SU UNA SPIETATA ECONOMIA DI MERCATO A DANNO DEI PIU’ DEBOLI!

  30. Buonasera, mi rivolgo alle persone a cui piace la proposta Tridico, oltre al fatto che bisognerebbe avere stipendi da favola per poter andare in pensione con il contributivo e riuscire ad arrivare a fine mese, non vi siete mai chiesti cosa potrebbe succedere se al vostro compimento dei 67 anni i nostri futuri governanti dovessero dire, come succede spessissimo, non abbiamo soldi per integrare con il retributivo??

  31. Il contributivo puro è l’unica possibilità di flessibilità, ferma restando l’APE sociale per lavori gravosi ecc.; del resto se va bene per i nostri figli non vedo perché no per noi; anzi noi abbiamo la possibilità di scegliere aspettando i 67 anni, loro no.
    In merito alla penalità del 25/30% due cose: innanzitutto questa penalità riguarda il lordo mentre sul netto sarebbe più bassa; secondo: queste percentuali sono la differenza tra contributivo puro e retributivo puro, ma attualmente nel retributivo puro ci sono solo 300.000 pensionandi circa (fra cui io) mentre la gran parte è già col misto per cui la differenza si abbassa ulteriormente.
    Riepilogando: considerando le scarse risorse contributivo puro senza dubbio purché con 20 anni di contributi minimi.

    1. Secondo me non ha fatto bene i conti perto l’esempio di una mia collega 59 anni e 36 anni di contributi:
      Stipendio circa 2000 euro
      Metodo misto 1500 euro
      Contributivo con opzione donna di cui ha usufruito: 1.000 euro
      Le cifre sono nette.

    2. se sei nel RETRIBUTIVO PURO puoi permetterti di dice certe inesattezze. Io che sono nel MISTO e ho una retribuzione da fame, ho già fatto il calcolo al patronato e con OPZIONE DONNA, come pensione avrei la metà dello stipendio (con 40 anni di contributi): di poco superiore al RdC. Ho un figlio di 20 anni che studia e sono sola, pensi che possa andare in pensione? Ma mio figlio non avrà questi problemi, con piacere gli darò aiuto per “sistemarsi” all’estero, fosse l’ultima cosa che faccio

  32. Uscire a 62 anni tutto con il contributivo e ‘ inaccettabile , un ricatto vero e proprio egli anni di lavoro prima del 1995 che ti fanno rientrare nel misto vanno a farsi benedire?

  33. Siamo alle solite, come volevasi dimostrare. I signori parlamentari la loro pensione non si tocca quello che gli spetta e loro. Noi lavoratori quello che ci spetta e sempre loro. Penso di essere su scherzi a parte… No questo signore che Cossiga ha definito…..ha buttato giù la maschera con dietro tutti i parlamentari che loro i diritti acquisiti non si toccano i nostri diritti ne fanno quello che vogliono. I sindacati guai se fate toccare la parte retribuita…. DOVETE FARE I SERI DIVIDERE L’ASSISTENZA DALLA PREVIDENZA, POI NE PARLIAMO….

  34. …si siedono al tavolo della trattativa in giacca e cravatta togliendosi rigorosamente il basco da operaio e stanno lì seduti….con il basco in mano.
    Non aspettiamoci nulla, nessuna illusione.
    Buona serata a tutti.

  35. Si dovevano aver già fatto scioperi, cortei, manifestazioni prima di sedersi al tavolo di domani 16 novembre 2021 ore 17,30 ! Sarà un incontro inconcludente, prenderanno tutti tempo, sigle sindacali comprese. Governo e Sindacati hanno “messo in piedi” solo un bel teatrino. Se ne parlerà nell’autunno del 2022 quando saremo a ridosso di scadenza quota 102 !
    Domani quello che potrebbero portare a casa come risultato sarà il benestare per l’iscrizione obbligatoria ad una forma di previdenza complementare dopo 6 mesi con la formula silenzio-assenso per il lavoratore non iscritto.
    E LA FARANNO PASSARE I SINDACATI COME UNA CONQUISTA ED IL GOVERNO COME UNA CONCESSIONE ! Fine del teatrino.

  36. Io sono col contributivo puro. Per me andrebbe strabene andare in pensione a 62 anni perché sono al limite delle mie forze

  37. Basta riflettere per capire che è meglio un contributivo a 62 che la povertà. Facoltativo e chissenefrega delle decurtazioni! Perché forse i 500 EUR. del RDC sono forse meglio? Se poi riesci a prenderli! Io insisto che si è persa la ragionevolezza.

    1. FORSE NON HAI RIFLETTUTO ABBASTANZA, 62 ANNI CON IL CONTRIBUTIVO E’ GIA’ LA POVERTA’ A MENO CHE TU NON GUADAGNI 3000 EURO AL MESE ED ALLORA TI PUOI ACCONTENTARE DI 2000 EURO MA CHI GUADAGNA 1300/1400 EURO AL MESE PRENDEREBBE SI E NO 1000 EURO

  38. queste persone che decidono non hanno il minimo pudore; come si fa a dire: ti lascio andare a 62 anni basta che ricalcoliamo tutto con il sistema contributivo, in pratica il 25-30% in meno; altrimenti vai con la legge fornero con i 42 anni e 10 mesi ; pazzesco, non c’è limite all’indecenza

    1. Antonello 61 Concordo pienamente, non hanno limiti all’indecenza dopo una vita di lavoro il ricatto é servito: vuoi uscire prima dal lavoro tutto contributivo altrimenti fai la Fornero 42 e 10 mesi per loro i diritti sono acquisiti per noi no. Mi auguro che i sindacati domani non si calino le braghe e siano rimovibili sui diritti acquisti e tanto sofferti da noi lavoratori. Dopo 41 anni di lavoro é un diritto poter andare in pensione e lasciare spazio ai giovani.

    2. Sono d’accordo e chi trova conveniente il solo contributivo bisogna vedere per quali condizioni personali lo trova meglio. In una situazione di naufragio meglio un asse che galleggia piuttosto che affogare ma non per questo l’asse rappresenta la condizione giusta per la navigazione. Per chi ha contribuzione piena ultraquarantennale come si fa a non capire che il solo contributivo è un furto. E’ un furto finanziario perchè porta via il 25÷30% dell’assegno onestamente guadagnato ed è un furto morale perchè chi decide non è soggetto alla stessa legge che applica. Quando non si è soggetti alla stessa legge del sovrano non si è cittadini ma sudditi.

  39. Certamente… e tra un po’ faranno altre riduzioni…. perche’ nessuno e’ in grado di andare oltre le parole. La prova la vediamo con il lasciapassare.

  40. Credo che la proposta Tridico sia la migliore tra le possibili. Introduce flessibilità e preserva la quota retributiva e mantiene i conti in ordine. Riscatto laurea gratuita per i giovani, tutele per i giovani, rafforzare pensione integrativa e tutele lavori usuranti. Questa è la mia semplice opinione personale.

  41. precoce del 1960 disoccupato con 41 anni di contributi NON HO PIU NIENTE DA DIRE NE PENSARE
    MA POSSIBILE CHE UNA PERSONA A 61ANNI ANCORA NON SA QUANDO POTRA ANDARE IN PENSIONE
    E TUTTO SI DECJDE IN UNA RIUNIONE DI UN ORA DOMANI 16 NOVEMBRE CHE MASSA DI SFIG…..
    E PURE LI PAGHIAMO

  42. Sono molto amareggiata, ho 37 anni , 11 mesi di contributi e 62 anni di età
    Non riesco ad andare in pensione per fine anno con quota 100 perché mi manca un mese di contributi, la cosa assurda è che non posso neanche versare volontariamente quel mese mancante
    È veramente una vergogna!!!!!!

  43. CHI HA DATO A DATO, CHI HA AVUTO HA AVUTO, Mandiamo a casa tutti i politici, e ci facciamo governare direttamente dall’europa. Ricalcoliamo le pensioni a tutti coloro che prendono + di 3000 euro mese in base a cio’ che hanno versato. Così facendo eliminiamo molte spese, eliminiamo un sacco di cialtroni che fanno solamente i loro interessi, gli stipendi e le pensioni le facciamo uguali x tutti in europa.

    1. no, devono essere ricalcolate tutte le pensioni , non solo quelle superiori ai 3.000,00 Euro, altrimenti succede come l’ultimo tentativo di richiesta di contributo alle pensioni alte: fanno ricorso per discriminazione. Invece ricalcolandone tutte ci sarebbe più equità e sarebbe a prova di ricorso.
      Penso che sia proprio questo che vuole l’Europa quando dice che deve essere abbassato il costo per le pensioni se vogliamo avere i soldi del PNRR

  44. In merito al pensionamento anticipato con il calcolo integralmente “contributivo”, credo sia una vera ingiustizia. Accettarla da parte dei sindacati significherebbe sancire la nascita di una nuova categoria di poveri, ossia i pensionati. “La soluzione migliore è quella di Beppe, ossia accettare la proposta dello stesso Presidente dell’INPS, che ne ha evidenziato la sicura sostenibilità. Quindi anticipo a 62 anni con la sola parte contributiva, e percepire poi, al raggiungimento dei 67 anni, la parte retributiva. In questo modo la penalizzazione sarebbe soltanto momentanea. L’unica penalizzazione ( se così la si vuol chiamare) deriverebbe dal mancato versamento di contributi previdenziali per i 5 anni determinati dall’uscita anticipata a 62 anni anziché 67.
    Credo che tale proposta possa accontentare le parti, ossia, flessibilità in uscita con penalizzazione solo momentanea per i lavoratori e sostenibilità della misura da parte dell’istituto previdenziale.
    Cordialmente.

    1. Sono perfettamente d’accordo… Ma la domanda è : perché a parte Grillo, NESSUNO degli attori in campo, sindacati. Governo, confindustria esponenti di partito etc,,, ha mai parlato o proposto la riforma Tridico??
      Sotto ci sono ragioni politiche che tutti ci nascondono,,,,
      Penso, checché ne dicano i sindacati questa opzione sarebbe presa e accettata da un sacco di gente, e questo qualcuno non lo vuole… Probanbilmente perché se se ne va chi ha 63 anni che sa il lavoro, difficile sarà sodstituirlo in breve tempo con un giovane che lo sappia sostituire. Saluti

    2. La sua proposta è giusta e intelligente.
      Risolve anche il problema degli ultrasessantenni disoccupati.
      Ma visto che costa poco ed è sensata……non sarà mai approvata.
      Anche perché i sindacati la snobbano…..dicono che sono pochi soldi……
      Pochi soldi peggio che niente?
      A Milano dicono ” piuttost che niente piuttost”
      Sindacati inutili e dannosi.

  45. Mi sembra di impazzire .. nato il 31/12/1959 in pensione con 38 anni con la parte retributiva; nato il 1/1/1960 42 anni di contributi in pensione con il 30% in meno con il contributivo .. ma di cosa stiamo parlando ??

    1. Ho già scritto più volte su questo tema e penso che quanto sta succedendo per i pensionandi degli anni 60 è una situazione inaccettabile e anticostituzionale, stiamo combattendo per un nostro diritto acquisito, mi sembra di essere in un girone dantesco di follia , dove chi cambia e detta le regole ha già il vitalizio in tasca.
      Confermo che con 41 anni di dedizione al lavoro si possa meritare il dovuto congedo.
      I Sindacati e noi lavoratori non dobbiamo mollare perché questo è il momento di dire basta alle modifiche insensate. Negli anni 60_70 queste fastidiose varianti non sarebbero successe. Quota 41 senza se e senza ma. Calatevi nel mondo del lavoro di oggi e capirete perché avvalorare questa proposta.

      1. Sono d’accordo con Silvestro è ora di finirla di cambiare le regole del gioco, si perchè per loro è un gioco, queste persone prendono vitalizi e pensioni da favola e vogliono portarci alla fame, noi che li continuiamo a mantenere e a fargli fare la bella vita.

  46. Se questo Governo avesse un po’ di buon senso farebbe un passo indietro e chiederebbe scusa ai Sindacati ed al mondo intero per aver creato un “mostro”…. cioè l’ambo secco che cita sempre Bombardieri- si perchè la quota 64-38 è ridicola e aggrava la situazione per tantissimi che se non potevano uscire con quota 100 , a maggior ragione non possono uscire con quota 102- i maledetti 38 anni sono un miraggio per tanti, perchè purtroppo in giro di carriere discontinue ce ne sono a bizzeffe- questo per dire che il Governo non ha alcuna intenzione di applicare quella equità che ci dovrebbe essere per sanare la vergogna degli anni addietro, con baby pensionati che si godono la pensione da anni con i contributi di chi è costretto a lavorare fino allo sfinimento- Draghi quante volte ha detto che è il momento di dare e non di togliere… ed ora che fa…. vorrebbe trasformare tutto in contributivo in modo da prendere per la gola chi è allo stremo e magari accetta , pur avendo il “misto” e lo Stato ci guadagna chiaramente- ripeto fino alla morte…. i sindacati devono negoziare l’uscita a 62 anni senza paletti e senza penalizzazioni … ma se le cose si mettono male si negozi per il 2022 l’uscita Tridico a 62-63 anni con la doppia quota o meglio ancora l’uscita Damiano a 62 anni con piccole penalizzazioni , con riconoscimento degli anni retributivi ante 1996 del misto- poi si dia la possibilità di uscire a fine anno a chi raggiunge quota 100 entro il 31 dicembre 2021, senza i paletti 62 + 38, ma a qualsiasi titolo raggiunti …. es. 63+37, 64+ 36 , 65+ 35 etc, considerando anche le mezze quote… es. 64,5+ 35,5, 63,5+36,5 etc- COSI SOLAMENTE SI FAREBBE UNA COSA EQUA E GIUSTA e si darebbe la possibilità a tanta gente di avere giustizia per le carognate viste in questi anni nei confronti dei lavoratori- se le cose andassero male martedi…. SCENDIAMO IN PIAZZA AD OLTRANZA , senza paura e vediamo se IL PASSO INDIETRO LO FANNO O NO !!!!!!!!

    1. Chiaro, Sergio (Cofferati?), non capisco perché i sindacalisti veri non riescono a individuare tra le proposte quelle che guardano all’età di pensionamento 62 (difficile perché quota 100 è stata bocciata), 63 o 64 e trattare sulle penalizzazioni in modo che non siano gravose (sono gli over 60 che devono risanare il debito pubblico?). Perché battersi solo sulle categorie, lavori usuranti che talvolta non si capisce come vengono definiti, forze armate e altri ma stabilire un’età di pensionamento per tutti, chi ha versato più contributi avrà una pensione maggiore. Normale che le donne e chi ha superato i 40 anni di contributi passa anticipare l’uscita dal lavoro rispetto all’età fissata per tutti. Ricordiamo però che si sta puntando ad uniformare l’età media europea che mi risulta 63 anni e se i sindacati ottengono per un lavoratore un’uscita a 58 anni ci dovrà essere un altro che esce a 68, già dobbiamo compensare per molto tempo ancora le categorie agevolate degli anni passati che hanno smesso di lavorare come under 60 se non addirittura under 50. A me con 65 anni e pochi mesi a 38 anni di contributi l’anno prossimo mi dà noia essere circondato da tanti sessantenni non usurati in pensione e vedere chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996 poter decidere se andare in pensione. Saluti e buone trattative.

    2. Io sono sostanzialmente d’accordo con lei.
      Ma i 62 anni per tutti senza penalizzazioni sarebbero cosa giusta ma non la faranno mai.
      Resta in piedi la proposta Tridico che è l’unica in grado di rispondere alla crescente povertà.
      Io sono del 1958 e sono doppiamente discriminato perché ho 12 anni di Cassa dei Ragionieri(OBBLIGATORIA), oltre 22 di INPS + militare e Aspi.
      Fanno le leggi incostituzionali che passano in barba al diritto.

  47. Sicuramente con la ipotesi di Don chi li manca pochi anni ,e non ha una pensione integrativa può prenotare alla mensa della Caritas.Ma io dico dovranno fare le leggi dietro al passo dei lavoratori , noi abbiamo iniziato a lavorare a 15 anni i nostri anziani andavano dopo 35 anni di contributi,che storia si inventano ora…

  48. Bisogna puntare ad avere una penalizzazione che non superi una determinata percentuale nel caso passi l opzione del contributivo, non si può perdere il 25 o 30 per cento, questo il signor Orlando dovrebbe capirlo, anche se fa finta di no.

  49. SICURAMENTE PIU’ VICINI A QUELLE DI DON, NON SI PUO’ CAMBIARE LE REGOLE AD UNO CHE GLI MANCANO 4/5 ANNI AD ANDARE IN PENSIONE CON IL SISTEMA MISTO E DIRGLI CHE PRENDERA 300/400 EURO IN MENO DI PENSIONE, SE LO DICEVANO DALL’INIZIO UNO POTEVA ANCHE DECIDERE DI FARE UNA PENSIONE COMPLEMENTARE MA ADESSO NON GLI RIMARREBBE ALTRO CHE CONTINUARE A LAVORARE.
    NON FACCIAMO SCHERZI, IL CONTRIBUTIVO DOVRA’ ESSERE APPLICATO A CHI GIA’ LO SA DA MOLTI ANNI CHE ANDRA’ CON QUESTO SISTEMA.
    CARI SINDACATI VISTO CHE AVETE OTTONUTO SOLEMENTE LE BRICIOLE O ADDIRITTURA QUELLO CHE LORO VOLEVANO, NON TOCCHIAMO QUESTO TASTO PERCHE’ SALTA LA BAMBOLA

  50. Parlare solo di sistema contributivo non ha senso, tutto dipende sui sistemi di rivalutazione del montante e sui coefficienti di trasformazione in base all’età applicati. Chiaramente con gli attuali sistemi di calcolo le pensioni sarebbero miserevoli e obbligherebbero la stragrande maggioranza dei lavoratori a preferire le pensioni anticipata o di vecchiaia (sperando che a quel punto non siano cambiate le carte in tavola). Quindi o si cambia il sistema di calcolo del contributivo, facendo in modo che i pensionati possano mangiare a casa loro e non alla mensa dei poveri o si applichi, quanto meno, il sistema Tridico. Rivolgo un appello ai sindacati di essere risoluti e intransigenti ma allo stesso tempo realisti: è inutile che portate avanti davanti al Governo proposte come quota 41 per tutti per ottenere solo che Draghi si alzi e se ne vada …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su