Riforma Pensioni 2023-2024: gli scenari nella manovra, da quota 103 a quota 41 e OD

Il governo guidato da Giorgia Meloni sta attualmente delineando le linee guida per la prossima legge di bilancio. Nonostante il testo non sia ancora stato redatto, è importante sottolineare che le risorse finanziarie a disposizione sono limitate. È stimato che le risorse, senza considerare l’adeguamento degli assegni pensionistici all’inflazione, si attesteranno intorno a 1,5 miliardi di euro. Di conseguenza, sembra che l’amministrazione stia contemplando un approccio che prevede la continuazione, per l’anno 2024, delle normative attualmente in vigore, ovvero la Quota 103 e l’Ape Sociale. Addio a quota 41, che rimane in sospeso e che in ogni caso potrà esser fatta soltanto con il calcolo interamente contributivo dell’assegno.

Riforma Pensioni 2023 ultimissime: incontro con i sindacati e proroga di Ape Social e quota 103

Sono programmati due incontri con i rappresentanti sindacali, rispettivamente il 5 e il 18 settembre, allo scopo di presentare e discutere dettagli e contenuti. Alla fine del mese di settembre, attraverso la nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Def), si prevede di ottenere una panoramica più chiara circa le risorse finanziarie effettivamente disponibili. Il primo appuntamento con i sindacati è fissato per martedì 5 settembre. L’agenda di questo incontro si concentrerà principalmente sui temi delle mansioni gravose e della tutela previdenziale per le donne.

L‘Ape Sociale è oggetto dell’attenzione del governo, che non solo sembra orientato a estenderne la validità per un ulteriore anno, ma sta anche valutando l’opportunità di estenderne i benefici ad altre categorie di lavoratori. Mentre si aspetta il momento di apertura della finestra per la presentazione delle domande, programmato per il 30 novembre, diverse opzioni sono ancora in fase di considerazione. Tra le diverse possibilità in esame per potenziare l’Ape Social vi è l’inclusione nella misura anche dei professionisti impegnati in attività gravose e usuranti.

Il governo sta considerando l’opzione di prolungare Quota 103 per un altro anno, permettendo così l’uscita dal lavoro a 62 anni di età e con almeno 41 anni di contributi. Questa mossa potrebbe servire a guadagnare tempo per individuare risorse e soluzioni più efficaci. Secondo un recente report della Ragioneria di Stato, tuttavia, una proroga permanente di Quota 103 comporterebbe un aumento significativo della spesa rispetto al PIL, stimabile in 8,4 punti percentuali rispetto alla situazione regolamentare attuale.

Ultime novità Pensioni 2023-2024: da quota 41 a Opzione donna, cosa potrebbe succedere

Sotto il profilo delle risorse finanziarie, l’opzione di una proroga di un solo anno di quota 103 si presenterebbe come la scelta più conveniente per il governo, con un costo stimato di circa 4 miliardi di euro. Tuttavia, è importante sottolineare che nel lungo periodo, nell’arco di 50 anni, l’investimento complessivo raggiungerebbe oltre 170 miliardi di euro.

Non si può ancora escludere del tutto la possibilità di introdurre una Quota 41 secca (che consentirebbe l’accesso alla pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica), ma questa eventualità verrebbe presa in considerazione solamente a partire dal 2025. Secondo le stime, l’attuazione di tale misura richiederebbe una somma compresa tra 4 e 5 miliardi di euro solo nel primo anno.

Infine l’idea di un nuovo intervento su Opzione donna non è ancora stata completamente abbandonata. Dopo il taglio avvenuto nell’ultima legge di Bilancio, che ha limitato i benefici a categorie specifiche di lavoratrici (come invalide, caregiver e dipendenti di aziende in crisi), il governo sta considerando la possibilità di ampliare ulteriormente il campo di applicazione di questa misura. La proposta principale prevede l’introduzione di un limite anagrafico, potenzialmente fissato a 60 anni di età, senza distinzioni basate sul numero di figli o sull’occupazione lavorativa. Voi cosa ne pensate di questa ricetta per le pensioni del 2024? Fatecelo sapere nei commenti!

66 commenti su “Riforma Pensioni 2023-2024: gli scenari nella manovra, da quota 103 a quota 41 e OD”

  1. il principio delle pensioni dovrebbe essere restituire al lavoratore quanto gli è stato trattenuto, sulla base della speranza di vita residua e quindi la soluzione più corretta è quella di non mettere alcun limite di età per chi sceglie il contributivo secco, fissando un minimo di rendita maturata (altrimenti uno va in pensione a 40 anni con 600 euro e poi chiede sussidi e sconti vari perché ha un reddito troppo basso), mentre paletti e palettini andrebbero per chi vuole la retributiva che – parliamoci chiaro – significa prendere più di quanto uno ha versato, per colpa di politici delinquenti che per raccogliere voti hanno ipotecato a suo tempo il futuro delle generazioni successive. Io raggiungerò fra un mese i 41 anni di contributi grazie al riscatto laurea agevolato e ho scelto con convinzione il contributivo ad esso collegato perché negli statisticamente ultimi 20 anni della mia vita (più o meno) voglio poter guardare in faccia i giovani senza sentirmi un privilegiato a loro spese.

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    • Sicuramente te lo puoi permettere il contributivo secco altri no, e non è giusto cambiare ancora le carte in tavola, chi ha il misto già misero di suo non puoi ridurglielo ancora, senza aver dato l’opportunità di avere una pensione integrativa in passato.

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      • a me col contributivo arriveranno – se confermano quota 103 – 1200 euro netti, non mi sembra che sia chissà quanto, solo che ho sempre risparmiato pensando appunto alla pensione ed evitando uno stile di vita dispendioso, così adesso non ho problemi ad andare con quell’importo. Il retributivo è una truffa nei confronti delle giovani generazioni, quindi prima sparisce e meglio è per loro. I giovani guadagnano spesso poco, con che soldi si possono fare una pensione privata?

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  2. Ma abbassare l’età per la pensione di vecchiaia no???!!!!!
    E’ chiedere troppo andare in pensione prima dei 67 anni?
    Quota 41 o 103, che dir si voglia è una presa per i fondelli!

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  3. Buon pomeriggio! Il mio augurio è che tutte le misure pensionistiche ( Quota 103, Quota 41, Opzione Donna, Ape sociale ecc, ecc ) vengano adottate dal Governo Italiano, a vantaggio di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici. Grazie di cuore a tutti!

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  4. Opzionec donna aveva senso se rimaneva com’era nel 2022. Già ha una finestra di un anno, il 30% in meno dell’assegno, se chiedomo anche 60 anni, evviva legge Fornero.. Persino la prof. Fornero l’avrebbe mantenuta con i vecchi requisiti. Ci stanno prendendo in giro.
    Alla faccia delle promesse elettorali. Che delusione.

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  5. Certo! OPZIONE DONNA è penalizzante… ma non si è obbligati a sceglierla. È importante poter decidere. Se una non ne può più del lavoro, magari pesante, magari lontano da casa, può anche dire che è meglio perdere il 30%..Saluti

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  6. Quota 103 è una misura solo per gli uomini. 41 sono quasi impossibili per le donne. Se portano OD a 60 anni dovrebbero almeno abbassare la finestra. Altrimenti di fatto è a 61 anni e con forte penalizzazione.

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    • Ognuno commenta, analizzando le proposte confuse ed insensate pubblicate periodicamente in diversi articoli: anche volendo proporre soluzioni più accettabili ed intelligenti, non ci sono mai le risorse ed addirittura si paventa, con il consenso dei Sindacati, la proposta di introdurre quota 41con il solo sistema contributivo e forti penalizzazioni sulla pensione.

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  7. L’obiettivo del governo è arrivare alle europee con più voti possibili.
    Il problema è che di risorse finanziarie sono limitate . Lo stato deve destinare le risorse a sanità scuole , pensioni, difesa , assistenza etc. etc. Le risorse sono sempre state limitate, non mi ricordo un solo governo che abbia detto che le risorse ci sono . Altro problema è che il patto di stabilità potrebbe tornare dal 2024 peggiorando la situazione . la differenza tra un governo di destra e di sinistra, in teoria .. è decidere le priorità su come distribuire le risorse ma sia destra che sinistra devono prendere consenso -voti, che è l’unica cosa importante per loro , la politica vive di questo . La priorità per questo governo non sono mai state le pensioni , sono arrivati a cancellare OD forse sentendosi così forti da giudicare idiote tutte le donne italiane . Brutta o bella che si possa definire OD era comunque un diritto e una scelta . Si sentono così forti da promettere una quota 41 senza paletti per poi parlare di quota 41 solo contributiva . Ora stanno andando verso il male minore a loro dire cioè l’estensione di quota 103 che a loro pensare ha il vantaggio di mantenere il consenso attuale al governo . Ma cosa porta tutto questo ?, ad avere al lavoro ultrasessantenni di 63,64,65,66 anni che non arriveranno mai ai 41 per varie cause, che sono stanchi con produttività bassissima anche acciaccati e che tirano avanti tutti i giorni per arrivare ai 67 anni e a lasciare a casa i giovani che potrebbero avere una produttività e una passione per il lavoro molto maggiore . Le aziende se ne fregano e cercano di sfruttare questi anziani come se fossero dei trentenni . Non essendoci il lavoro per i giovani poi si è alzata l’asticella e moltissimi giovani vanno all’università per fare qualcosa … e alla fine le aziende possono così avere una moltitudine di laureati a basso costo da demansionare con lavori che trenta anni fa facevano quelli con la terza media , si ma ora c’è il PC o la digitalizzazione che risolve tutto e giustifica tutto. Spariscono così progressivamente gli artigiani ma anche i dipendenti come i meccanici , gli elettricisti, i saldatori, gli elettroni , i mecatronici coloro che sanno e vogliono fare questi lavori non si trovano + . Insomma alla fine un sistema lavoro – previdenza malato che può portare solamente ad una produttività e innovazione bassissime e ad un declino sempre + evidente.

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  8. L’opzione donna è troppo penalizzante, si perde almeno il 30 % dello stipendio e la cifra è congelata. Tutte le varie opzioni proposte comunque sono disastrose. I soldi per le pensioni non ci sono più, li abbiamo spesi per armi in Ucraina,… Si salvi chi può.

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  9. Gli scenari sono pessimi per non dire di peggio. Ma si sapeva, lo sapevano i sindacati e lo sapevamo noi. Ma il Governo ci ha voluto illudere facendo incontri con i Sindacati che definire non solo inutili, ma controproducenti x chi aveva delle speranze. Siamo in una fase in cui tutto si può dire e non dire, ma quello che si può dire è che nulla è stato fatto ne è stato programmato. Quindi siamo alla spera in Dio, in una fase mistica!

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  10. Quando si dicono questi numeri, bisogna anche vedere ciò che è successo gli anni passati. Cioè se i miliardi previsti, sono stati spesi oppure no. Se non hanno accettato quota 103 la metà degli aventi diritto, c’è stato un risparmio. Ma loro questo non lo dicono .
    Pertanto se dicono 250.000 possono andare con quota 41, in realtà ce ne andranno solo 100.000, pertanto il costo non sarà quello previsto. Le leggi si devono fare così, prevedendo in base ai dati degli anni passati.

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  11. Giorgio anche il sottoscritto scrisse un po’ di tempo fa che il ripetersi non porta da nessuna parte ma il ragionamento alla fine è questo mancano i soldi per attuare le promesse elettorali quindi? Se esistesse un solo uomo al potere e fossi io comincerei con il combattere l’evasione fiscale toglierei i benefici ai parlamentari un taglio a Palazzo Chigi di un centinaio di senatori e onorevoli ( i rimanenti basterebbero) Eliseo insegna per qualcosa d’altro mi farei aiutare da un grande intellettuale come il Dottor Perfetto ( non è piaggeria) e forse qualcosa al nodo pensioni potrebbe migliorare.

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  12. Buongiorno. La mia azienda ha firmato con i sindacati un piano di esodi. Mi hanno fatto un conteggio della pensione il cui importo prevede grossi sacrifici ma ho deciso ugualmente di aderire all’esodo dando le dimissioni e anticipando così di circa 3 anni la mia uscita. Ora sono spaventato perché se ci sarà quota 41, oltre ad avere più di 2 anni di contribuzione in meno che l’azienda, come da accordo, dovrebbe invece versarmi alle condizioni attuali (Fornero 43 anni e 10 mesi), come tutti dicono il conteggio sarà totalmente contributivo così il già risicato assegno si ridurrà ancora e non di poco (ho circa 12 anni in conteggio retributivo). Spero che il governo abbia considerato anche queste situazioni. Ė possibile che l’adesione a quota 41 sia facoltativa e non obbligatoria?

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    • Caro Daniele; intanto hai già firmato oppure no? l’accordo tra azienda e sindacati cosa prevede? poi chiedi se 41 anni diventi obbligatorio o facoltativo; a oggi quota 41 con i 62 anni è l’opzione; altrimenti legge fornero; cosa sarà per il 2024? lo vedremo a Novembre; quota 41 indipendentemente dall’età? ho tanti dubbi, anzi no, certo che non la faranno e se la faranno sarà a condizioni quasi impossibili; per chi comanda esiste solo legge fornero; chiedi i dettagli precisi dell’accordo azienda dove lavori e sindacati; in bocca al lupo e saluti a te e ai gestori del sito

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  13. Sono circa 4 mesi che leggo i commenti di questo sito e di altre piattaforme e sono riuscito a darmi una spiegazione del modo di pensare degli italiani e del perché siamo in questa situazione. Aveva ragione Gaber. E del resto ognuno ha ciò che si merita.

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    • Un governo incapace di fare scelte razionali ed adeguate alle esigenze del lavoratori sempre più delusi e pentiti di avere votato una classe politica propensa ad andare indietro peggiorando lo status quo!!

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    • Quindi a fronte di questo tuo ragionamento , cosa si dovrebbe fare?
      Tacere e andare avanti?
      Questa rubrica permette di esprimere opinioni e dare informazioni.
      Se hai qualche idea, suggerimento etc…..dilla.
      Un grazie ai gestori del sito, almeno ci fate uscire dall’ oblio……

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  14. Secondo l’Istat la soglia minima di povertà varia nel nord Italia tra 760 e 840 euro. Comparate voi con sussidi e pensioni minime

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  15. Aggiungo anche che l’APE Social la dà solo INPS. Se danno la pensione pro quota, anche l’anticipata deve essere non discriminante per le Casse non INPS.

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  16. Dopo il furto introdotto con il paletti di Quota 103 qualsiasi slogan con il quale si riempiranno la bocca con il numero “41” , sarà sempre di più una truffa e sempre di più un massacro.

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    • Certamente non prolungare quota 103 per il prossimo anno sarebbe un vero autogol in vista delle elezioni europee.
      Inoltre, guardando più avanti, sarebbe interesse della maggioranza prolungarla fino al 2026 in modo di riutilizzare nuovamente lo slogan “Quota 41 senza se e senza ma a partire dal 2027 per tutti!!!” in campagna elettorale per le politiche.
      Passati gli anni la gente, purtroppo, dimentica e tanti ricadrebbero nel tranello delle promesse elettorali.
      Un saluto a tutti e un sentito grazie ai gestori del sito

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  17. ma si dai, tutti in pensione a 70 anni con il sistema contributivo, avanti Savoia… anzi toglieteci del tutto la pensione. Siamo quasi arrivati al punto che il nostro misero stipendio dovremo versarlo tutto, direttamente allo Stato. Ringraziamo l’UE, la fornero, e soprattutto i sindacati

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    • E ringraziamo pure il Governo di centro destra Marco, che ha sputato promesse e slogan a tutta birra per appropriarsi dei voti per andare al comando- e quanti pesci hanno abboccato e spero non abboccheranno mai più- l’alternativa potrebbe essere il centro sinistra che almeno a guida Conte hanno messo in campo la 100 e 102, ma sempre con asticella alta- questi castigamatti con la 103 a doppia asticella ci hanno letteralmente massacrati e quindi cari miei….. cosa vogliamo fare? Continuiamo a farci prendere per i fondelli? O vogliamo tentare di ribaltarli con discese in piazza? Ne va della nostra esistenza, di cui costoro se ne fregano altamente.

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      • Sergio, non voglio fare ne polemiche, ne politica, ma Conte ha preso voti con il RdC, soldi nostri distribuiti a pioggia a gente che non ha voglia di fare un fico secco. Noi sessantenni siamo costretti a lavorare fino all’ultimo respiro perchè dicono che non ci sono i soldi per mandarci in pensione e poi questi soldi che noi stiamo versando da circa 40 anni, vengono letteralmente buttati nel water con il RdC ai fanca@@isti.

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        • Marco, il mio non era un encomio per Conte, che sappiamo i danni che ha fatto con ilRdc, ma per sottolineare che se le quote beffa 100 e 102 erano pesanti ed irraggiungibili da tanti sessantenni che per motivi vari hanno iniziato tardi a lavorare….. ora con la quota 103 coi paletti, addirittura si è spostato il traguardo sempre più avanti, costringendo noi ultra sessantenni a rincorrere una meta che diventa sempre più agognata e sempre più ardua da raggiungere, per mantenere e far riposare all’infinito specialmente i 400 mila pensionati che si godono la pensione da 40 anni e più, raggiungendo traguardi impensabili per noi , che dobbiamo sperare nel miracolo di usufruire per una decina d’anni del pensionamento- ma mi chiedo e vi chiedo…… è normale tutto ciò? E ‘ democratico uno stato di cose del genere? Ha il sapore di umanità una rincorsa del genere verso una pensione che si allontana sempre più e che molti probabilmente non la acchiapperanno mai …… per sfinimento!!!!!!

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  18. OPZIONE DONNA. a 60 anni e 35 contributi. Poi ogni donna sarà libera di scegliere. Ci sono donne che non ce la fanno più e vorrebbero la pensione anche decurtata pur di smetterla col lavoro. Altre che preferiranno continuare e raggiungere pensione più alta. Dipende dal tipo di lavoro e condizioni familiari. Saluti

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    • D’accordissimo con Delfina, OD non è la carità che le donne chiedono ma la dignità, la dignità di scegliere se uscire dal mondo del lavoro perché nel frattempo sono caregiver di fatto, senza un attestato di assistente con la 104, perché ci sono anche i genitori anziani non invalidi, incapaci di poter badare a se stessi. O donne esauste che nel frattempo sono state mogli, lavoratrici e madri e si sono sobbarcate il peso di mandare avanti una famiglia. Negare l’opportunità di uscire precocemente, di 7 anni, dal mondo del lavoro lo trovo ingiusto e antidemocratico

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    • certe donne che hanno degli anni in gestione separata sono penalizzate sempre perché comunque se hai anche solo un mese di gestione separata non puoi accedere ad opzione donna… e intanto a loro pensioni d’oro e vitalizi anche per i pronipoti. che paese di m…

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  19. caro giuseppe…posso dirti che sei andato al cuore del problema….il progetto e’ smantellare il sistema previdenziale….come si sta facendo con la sanita’ , l’istruzione e tanti altri diritti civili.
    se questi sono i programmi di “una grande democrazia occidentale” quale riteniamo di essere…posso dire che ci portano a rimpiangere la “dittatura” che questi diritti li aveva istituiti?

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  20. Ma se i nostri governanti la smettessero di prenderci in giro con delle misure pensionistiche alle quali mettano talmente tanti paletti che le rendano impossibili da raggiungere.Ho 63 anni,esclusa da ape sociale perché si disoccupata ma pur avendo 30 anni di contribuzione il mio ultimo contratto di lavoro era a tempo determinato ,per cui io avrei dovuto nei 3 anni precedenti la fine del suddetto contratto ,aver lavorato almeno 18 mesi.Peccato che eravamo in piena pandemia…….Complimenti siete dei geni al governo!!!!!!!

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  21. Caro Luciano tu parli così perché forse hai uno stipendio alto e forse hai pochi contributi prima del 1996… c’è una grande decurtazione che sugli stipendi bassi ti porta ad avere una pensione di €1000. Ti sembra dignitosa dopo 42/43 anni ?

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    • la mia era solo una proposta per rendere una opzione già in essere “per alcuni”, una opzione valida per tutti” …
      non che debba essere l’unica opzione disponibile.
      Concordo con te che non sempre tutti hanno avuto la fortuna di avere continuità nel lavoro e che 1.000€/mese dopo 42 anni di lavoro è inaccettabile

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  22. Buongiorno, allora Q.41 per tutti non è possibile, Q.100 eliminata Q.102 eliminata; almeno che si rinnovi Q.103 come semplice somma tra età anagrafica e anni di contribuzione. ciò per evitare che si arrivi quasi al traguardo e poi puntualmente viene allungato per non arrivare mai. forse questo Governo vuole far coincidere la data della quiescenza con quella del funerale risolvendo così la partita della riforma delle pensioni.

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    • Proprio così Giuseppe, questi ci vogliono portare al funerale senza pensione e pertanto la soluzione che andrebbe bene a tutti, quota 103 senza paletti, la vedo come un miraggio perché questi demoni al governo non hanno né le palle ne la voglia di attuare una simile soluzione- per farlo bisognerebbe metterli alle strette , ma ci vorrebbe il coinvolgimento dei sindacati che ormai sono in uno stato vegetativo con forza uguale a zero- la palla resta a noialtri che dovremmo scendere nelle strade…… altro miraggio!!!!!

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  23. Come volevasi dimostrare ancora provvedimenti temporanei e niente di strutturale. Nel 2025 2026 2027 si inventeranno qualche altra scusa e così lasceranno il cerino in mano al prossimo governicchio che alle pensioni non ci penserà nemmeno… Saluti

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  24. Con gli stipendi attuali e dopo aver lavorato 41/42 anni leggere di eventuali penalizzazioni fa pensare che di democratico in questo paese sia rimasto poco o nulla. Purtroppo il mondo è cambiato in maniera esponenziale in negativo e i social usati in maniera impropria ne sono la prova oggettiva. Quello che ad oggi mi preoccupa maggiormente è un’escalation di violenza giovanile e non a cui nessuno vuole porre un freno e di questo nessun politico ne parla. Povero mondo e meno male che non siamo eterni.

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  25. Nulla da fare… troppo facile affiancare all’anticipata Fornero almeno la soluzione “proposta Tridico” (dai 62/63 anni…senza finestre) che oltre a non incidere sui costi INPS (per quanto comunicato in Aula dallo stesso) risulterebbe la piu “democratica” e introdurrebbe un minimo di flessibilità (si cancellerebbero Ape social, OD ). Alla fine non sarebbe come l’opzione tutti promessa dalla Meloni? Anche se calcolata per un periodo contributiva non dovrebbe essere cmq piu penalizzante di OD e Ape Social.

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    • buon giorno Roberto
      La proposta Tridico prevede di ricevere fino ai 67 anni la pensione contributiva calcolata unicamente sui versamenti successivi a 1-1-1996, mentre una eventuale opzione tutti prevede di convertire la quota retributiva ante 1996 in montante contributivo, e sul totale calcolare la pensione spettante

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  26. Ma se per la legge Fornero è possibile (e quindi sostenibile) l’uscita a 64 anni per i CONTRIBUTIVI, con almeno 20 anni di contribuzione effettiva ed avere un importo dell’assegno pensionistico non inferiore a 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale (circa 1.500 al mese), perchè non estenderla per equità a tutti ?

    Dato che verrebbe fatta la conversione dal RETRIBUTIVO, con evidenti decurtazioni, basterebbe abbassare a 62/63 anni la soglia di ingresso (per far recuperare in parte quanto perso dalla conversione al CONTRIBUTIVO) e magari portare a 30/35 gli anni minimi di contribuzione.

    Sarà poi il lavoratore a decidere se accettarla o no.
    Se vale per i POST 1996, deve poter valere anche per gli ANTE 1996 …

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    • È assolutamente così, a me sta roba fa andare fuori di testa, un’inutile crudeltà da parte di una classe politica inetta e dannosa,di cui si farebbe volentieri a meno. Sconteranno le loro malefatte, prima o poi. Da parte mia solo maledizioni a loro rivolgo!

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    • Il lavoratore a decidere ?
      Ma quando mai…
      Questi stanno massacrando i lavoratori da 40 anni a questa parte, e illudersi che facciano qualcosa di positivo per i futuri pensionati e’ pura illusione…

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  27. La proroga di quota 103 nel 2024 costerebbe 4 miliardi? Ci deve essere un errore, quel costo era attribuito alla quota 41 senza penalizzazioni.
    Vedremo!

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    • no, è vero; alle stesse condizioni vorrebbe dire aprire ai nati nel 1962 ora esclusi; in quegli anni nascevano 1 milione di persone all’anno; loro ragionano così; saluti

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      • SI MA QUELLI DEL 62, la maggior parte ha iniziato a lavorare a 15 anni o 19 il che significa che sono prossimi alla pensione con 43 anni. E’ tutto un bluf per evitare che escano le persone e per riempirsi la bocca di aver fatto quota 41 con almeno 62 anni di eta. Io sono del 62, sono stato penalizzato con la riforma Dini, ho mancato quota 100, ho mancato quota 102, machero’ quota 103 perchè quando compio i 62 anni avrò centrato quota 105.
        Questi furboni fanno di tutto per tenerci legati al lavoro, ogni calcolo o riforma che fanno è ben calcolata e serve a ritardare la pensione alla maggior parte dei lavoratori, dando l’illusione di aver fatto qualcosa di buono e nuovo (che però sarà riservata ad una piccola cerchia di persone) quelli dell’ambo secco.
        TUTTI FURBI….

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        • Caro Aldolivio, mettiamo i puntini sulle i: non hai mancato quota 100; hanno chiuso le porte a noi del 1960 ma tu eri 2 anni distante; quota 102 eri distantissimo perchè hanno alzato a 64 quando noi siamo arrivati a 62 anni ; tu avevi 60 anni quindi distantissimo; pensavi che abbassassero di 3 anni l’età da 64? per me è stata una sorpresa 2 anni in meno ma per bilanciare 3 anni in più di contributi; diciamo che la 1° fregatura sarebbe che facessero quota 104 con i 63 anni l’anno prossimo quando tu arrivi ai 62; sarebbe la 1° volta, non la 3° o 4°; concordo con te nel dire che sono specialisti nel fare i calcoli per fregare la gente; non prendertela; speriamo che mantengano quota 103 ma anche con 63 e 40 oltre a 62 e 41; vedremo; saluti a te e ai gestori del sito

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    • Ormai i costi li sparano come al lancio dei piattelli.
      Solo per i loro vitalizi i costi non esistono o non ne parlano mai.
      4 miliardi , addirittura 70 fra 10 anni ho letto, solo per anticipare di 1 anno per le donne e di 2 anni per gli uomini introducessero quota 41.
      Ben sapendo che trascorsi questi 2 periodi quelle stesse persone sarebbero comunque andate in pensione con la legge Fornero e quindi non sarebbero più un costo da attribuire alla quota 41.
      Per fare gran cassa e dimostrare l’impossibile magari li tengono come costi anche dopo 10 anni che sono in pensione con la quota 41 !

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    • Vero 4 miliardi è x la 41 libera….ma ormai tutti sparano numeri a caso come dicevo giorni fa sembra il calciomercato….103 strutturale è l’unica via di salvezza….se poi fatta con 62 e 41 63 e 40 ecc. Meglio ancora

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      • Esatto, quota 103 andrebbe resa strutturale.
        Però senza senza vincoli o paletti.
        L’APE sociale va sicuramente riveduta e Opzione Donna deve essere ripristinata come in origine

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      • certo beppe ti farebbe comodo. Pensa a quei poveri disgraziati che hanno iniziato a lavorare a 15 anni.. Quelli li sfrutti fino all’osso, non gli riservi alcuna possibilità di uscita anticipata rispetto ai 43 anni di lavoro?

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    • in effetti proroga quota 103 costerebbe 300 milioni per il 2024 ……4 miliardi i politici se li tengono in tasca per i loro vitalizi.

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    • Certamente non prolungare quota 103 per il prossimo anno sarebbe un vero autogol in vista delle elezioni europee.
      Inoltre, guardando più avanti, sarebbe interesse della maggioranza prolungarla fino al 2026 in modo di riutilizzare nuovamente lo slogan “Quota 41 senza se e senza ma a partire dal 2027 per tutti!!!” in campagna elettorale per le politiche.
      Passati gli anni la gente, purtroppo, dimentica e tanti ricadrebbero nel tranello delle promesse elettorali.
      Un saluto a tutti e un sentito grazie ai gestori del sito

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    • Buongiorno Paolo Prof, vedo che ad ogni nuova proposta tutti sono più scontenti, vorrà pur dire qualcosa: se regna sovrana l’ingiustizia (peggio della legge Fornero) dove possiamo andare a finire? Anche se mi mancano 4 mesi all’anticipata Fornero (SIC) penso sempre a tutte le lavoratrici ed a tutti i lavoratori: Un caro saluto. Lilli Reolon

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      • che bella notizia ; tieni duro e poi goditi la meritata pensione; e non fare come quelli che dicono: ora non so cosa fare; gli interessi si trovano se una persona non li ha ma sicuramente li avrai; un saluto a te e ai gestori del sito

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