Riforma Pensioni 2023-2024: il rinvio di Quota 103 e le richieste dei Sindacati
Mentre il paese si unisce nel lutto per la recente scomparsa di Silvio Berlusconi, la questione della riforma delle pensioni per il 2023-2024 continua a essere al centro delle discussioni nei tavoli di lavoro. Secondo quanto riferito oggi da “Il Sole 24 Ore” e SkyTG24, arrivano conferme sulla possibilità di un rinvio della Quota 103 anche per il 2024, in attesa di un’effettiva riforma strutturale del sistema pensionistico.
Riforma delle pensioni ultime novità: il possibile rinvio di Quota 103 per il 2024
La Quota 103 rappresenta la forma di pensione anticipata che consente l’accesso al trattamento pensionistico con 41 anni di contributi versati e 62 anni di età. Secondo quanto riportato dalle ultime novità da Sky, questa soluzione soddisferebbe coloro che sono appena mancati per raggiungere i requisiti nel 2023, nonché coloro che raggiungeranno i 41 anni di contributi richiesti l’anno prossimo o che sono nati nel 1962.
Il segretario generale della CISL, Luigi Sbarra, ospite della trasmissione “Agorà” su Rai 3, ha sottolineato che per il sindacato la priorità è adottare provvedimenti e misure finalizzate a contrastare l’inflazione galoppante, al fine di tutelare i redditi dei lavoratori, dei pensionati e delle famiglie. Sbarra ha chiesto alla presidente Meloni di “istituire un organismo di coordinamento a Palazzo Chigi, allo scopo di monitorare e contenere i prezzi e le tariffe, arginare la speculazione, orientare i comportamenti delle famiglie, agevolare il rinnovo dei contratti pubblici e privati e ridurre la pesante pressione fiscale che grava soprattutto su lavoratori, pensionati e famiglie”. Inoltre, ha ricordato che il 26 giugno si terrà un incontro con il governo sulla riforma delle pensioni, invitando il sindacato a cogliere questa sfida del confronto e a ottenere risultati concreti per le persone che rappresenta.
Riforma Pensioni: su Opzione Donna richieste urgenti, Un appello dai sindacati
Pierpaolo Bombardieri, segretario della UIL, ha utilizzato la sua pagina Facebook per richiamare l’attenzione sul confronto avviato mesi fa con il governo sulla questione delle pensioni, il quale si è interrotto improvvisamente. Bombardieri si chiede dove siano finiti gli impegni che erano stati presi durante la campagna elettorale e sottolinea che il sindacato ha presentato proposte concrete unitarie.
La mancata perequazione delle pensioni, avverte, avrà conseguenze negative nel tempo, e già ora è necessario pensare alle future pensioni dei giovani, spesso vittime di lavori precari. Bombardieri sottolinea inoltre l’importanza di ripristinare le condizioni originali per l’Opzione Donna: “Bisogna riportare Opzione donna alle condizioni iniziali. Quanto è stato fatto nei loro confronti è una vergogna! Noi non ci siamo mai tirati indietro al confronto, ma servono risposte urgenti, per Opzione donna 20mila donne attendono risposte!”.
Le proposte di rinvio di Quota 103 e le richieste di interventi urgenti per contrastare l’inflazione, tutelare i redditi e garantire migliori condizioni per le future pensioni riflettono le preoccupazioni e le esigenze degli italiani. Sarà importante osservare l’esito dell’incontro tra il governo e il sindacato il prossimo 26 giugno, nell’attesa fateci sapere cosa ne pensate nei nostri commenti!
Giorgia Meloni, dopo tante promesse, manifestazioni con le donne e rassicurazioni in favore di opzione donna, le è bastato andare al governo per bandire definitivamente l’istituto opzione donna, facendo di un diritto delle donne, confermato di anno in anno una, una copia di APE sociale. Le donne non vedevano l’ora di avere una donna al governo che finalmente perorasse i loro diritti e, invece, è stata ‘scaltra’, una volta avuti i voti ha ‘fregato’ 20000 famiglie togliendo definitivamente quanto spettava loro. A voi riflessioni e commenti.
Meglio dare un sussidio di Stato ai non occupabili o una pensione minima anticipata?
Follia pura!
Si continua a perseverare con le quote, la parola flessibilità è scomparsa dal panorama.
Quota 103 è una misura per soli uomini e le donne? Quante donne raggiungono i 41 anni di contributi? La civiltà di un popolo la si vede da come tratta le donne e questo governo che prova di civiltà sta dando? BISOGNA FARE QUALCOSA DI CONCRETO PER LE DONNE
Sono del 62 e egoisticamente Quota 103 come la avere presentata Voi mi andrebbe bene 🤞🤞🤞🤞🤞🤞🤞🤞
Idem
Io pure, ma di questi non mi fido!
Ribadisco 3 milioni di italiani alla fame, 6 quasi e 20in difficoltà. Fate vobis
Vergogna questo governo spero cada presto sta facendo solo danni opzione donna promessa in campagna elettorale e poi voltafaccia Meloni salvini durigon abolita. Meloni una donna contro noi donne vai a casa
Lo avevo detto che il melone usciva bianco .
Mentre il paese è a lutto per la recente scomparsa e beatificazione, di Silvio Berlusconi, la questione della riforma delle pensioni è totalmente al palo, infatti La Meloni, in una delle comparizioni, ha detto ai giornalisti che, una priorità per il governo, adesso sarà la riforma della Giustizia!! EVVIVAAAAAA!!!!
Un saluto e grazie ai gestori del sito, mi auguro che, anche quest’altro commento, non rimanga nel cassetto in attesa di moderazione.
Speriamo che non sia un’altra dellusione perché con una donna al governo è stata una vergogna con tutte le donne che dovevamo andare avevamo progettato la nostra vita invece siamo rimaste al palo
Come un Ape sociale.
Perché i miei commenti non li pubblicate????
Come già detto e ridetto, per le donne, per andare in pensione anticipata con la legge Fornero, ci vogliono 41 anni e 10 mesi,
se si considera che con la quota 103 si deve aspettare una finestra di 6 mesi per i dipendenti pubblici, che razza di agevolazione è?
Ma mi facciano il piacere …!
Conferno quanto detto dal segr. Bombardieri, aver snaturato Opzione Donna a fine 2022 é stata una vergogna ed una grande cattiveria nei confronti delle donne, il welfare dell’Italia. Ora é diventata tipo Ape Sociale praticamente inaccessibile. Promesse elettorali disattese da una donna al governo, questo fa male. 20000 donne al palo, con un’età dove é pratcamente impossibile ricollocarsi, donne con problemi di salute e/o familiari che peró non rientrato nei duri paletti imposti. É necessaria la proroga vera! Dal 2004 Opzione Donna era sempre stata rinnovata da tutti i governi. La pima volta che una donna diventa presidente del Consiglio, Opzione Donna viene distrutta, nonostante gli slogan, questo non è un paese che considera realmente le donne.
62 anni e 41 di contributi… ok… ma con il 50% in meno dell’ ultimo stipendio ?
State tranquilli che un in modo o nell’ altro , il metodo per iper penalizzare i lavoratori lo trovano !
Mica sono scemi… Loro !
Non credo che dare TOTALE responsabilità a questo governo giovi: i conti italiani sono frutto DI NUMEROSI ANNI DI ERRORI. Serve UNA IMMINENTE RIFORMA DELLE PENSIONI che abbia come priorità LE DONNE MASSACRATE dall’ultima edizione di Opzione Donna E I GIOVANI. Un’equita’ pensionistica bisognerebbe inoltre ritrovarla nella TASSAZIONE A baby pensioni e a PENSIONI sopra UNA CERTA cifra.