Riforma Pensioni 2023: calendario dei lavori ufficiale: da quota 41 e 103 a Opzione donna

Il confronto tra il Governo e i sindacati sulla riforma delle pensioni prosegue secondo il calendario stabilito, dopo la ripresa dei negoziati avvenuta il 26 giugno scorso. Al fine di esaminare in dettaglio gli aspetti cruciali della riforma, sono previste due riunioni nel mese di luglio, incentrate sulle pensioni dei giovani e sulla flessibilità in uscita. Inoltre, a settembre, verrà affrontato il nodo dell’Opzione Donna, un tema di grande importanza nel dibattito sulle pensioni.

Ultime news sulla Riforma Pensioni 2023-2024: deciso il calendario degli incontri, via a 3 riunioni tecniche

Precisamente, l’11 luglio si terrà una riunione tecnica sulle pensioni dei giovani, il 18 luglio sarà dedicata alla discussione sulla flessibilità in uscita e il 5 settembre si affronterà il tema dell’Opzione Donna. Questi tavoli tecnici consentiranno alle parti coinvolte di esaminare approfonditamente le questioni chiave relative a ciascun argomento e contribuiranno a definire le future direzioni della riforma pensionistica.

Martedì 11 luglio si terrà il primo incontro dedicato alle pensioni di garanzia per i giovani, in vista della futura riforma delle pensioni, la quale sembra essere rimandata almeno al 2024. L’obiettivo di questo incontro è quello di garantire una sicurezza previdenziale alle nuove generazioni che, spesso, affrontano carriere lavorative caratterizzate da periodi di discontinuità. I sindacati propongono l’implementazione di una pensione contributiva di garanzia, la cui entità sarà comunque correlata ai contributi versati, ma potrebbe contemplare anche l’uso di risorse provenienti dalla fiscalità generale.

Riforma Pensioni 2023: a luglio incontro su flessibilità, da quota 41 a quota 103

Nella giornata di martedì 18 luglio, l’attenzione sarà focalizzata sul tema della flessibilità in uscita, mentre si cominciano a valutare le misure da includere nella prossima Legge di Bilancio 2024. Tra le possibili opzioni prese in considerazione, si discute dell’implementazione di una Quota 41 con il calcolo contributivo della pensione, che potrebbe offrire una soluzione per coloro che desiderano ritirarsi anticipatamente.

Non si esclude nemmeno l’ipotesi di una proroga della Quota 103, che attualmente prevede i requisiti di 62 anni di età e 41 anni di contributi, ed è attualmente la proposta più popolare. Per quanto riguarda l’APE Sociale, sembra probabile una nuova proroga temporanea, sebbene ci siano richieste di rendere questa forma di assistenza pensionistica strutturale, fornita dallo Stato a determinati gruppi vulnerabili della popolazione che hanno accumulato un certo numero di contributi.

Riforma Pensioni 2023 e Opzione donna, tavolo di confronto a settembre

La riunione del 5 settembre sarà incentrata sull’Opzione Donna, anche se sembra che la misura abbia già un destino deciso e potrebbe essere riproposta con condizioni ancora più restrittive. Secondo le informazioni riportate da Il Sole 24 Ore, ci sono attualmente due ipotesi in fase di valutazione.

La prima ipotesi consiste nel mantenere il requisito di età a 60 anni, ma eliminando lo sconto di un anno per ogni figlio (fino a un massimo di 58 anni). La seconda ipotesi è quella di aumentare l’età a 61 o 62 anni. In entrambi i casi, sembra che il requisito contributivo di 35 anni non sia oggetto di discussione.

Ricordiamo infine che si prevede che entro settembre i lavori dell’Osservatorio sulle pensioni, istituito presso il Ministero del Lavoro, siano completati. Questo Osservatorio si occupa di monitorare l’andamento dei sistemi di prepensionamento e del ricambio generazionale, al fine di fornire elementi di valutazione aggiuntivi per le ipotesi in studio e per le misure da inserire nella Manovra 2024 e nella riforma delle Pensioni.

117 commenti su “Riforma Pensioni 2023: calendario dei lavori ufficiale: da quota 41 e 103 a Opzione donna

  1. Non so se la proposta Tridico sia svantaggiosa. Sarebbe comunque un’opzione in piu’. Mi chiedo inoltre se non debba essere riconosciuta la possibilita’ di riscatto per gli anni di liceo. Senza alzare le varie quote.

  2. La QUALITA’ di una Legge si vede dal numero delle eccezioni che poi bisogna aggiungere ….
    Basta contarle per accertare che è una Legge di m… fatta da persone di m. ….

  3. …si discute dell’implementazione di una Quota 41 con il calcolo contributivo ????
    Ma sono impazziti? Per soli 2 anni di anticipo per gli uomini e 1 per le donne sulla Fornero questi politici pretendono di venderci una scelta dove ci rimettiamo dalle 200 alle 400 euro al mese nette dopo 41 anni di lavoro? Ma vi rendete conto che voi con SOLI 4 (quattro) anni e 6 mesi di lavoro da politico in tutta la vita, a 65 anni ricevete 1200 euro di vitalizio?
    VERGOGNA

      1. Hai ragione Don, ma siccome sono tutti finti , compresi i loro tavoli a birre e salsicce, vedrete che piano piano ci sarà una grande festa Fornero…… nel senso che non mi meraviglierei se da gennaio rinforzeranno la Fornero, con uscite a 68 anni e col contributivo per tutti…… e ci faranno la grande festa con ricchi premi e cotillon, vero Landini Sbarra e Bombardieri? SVEGLIAMOCI CHE MALA TEMPORA CURRUNT ET CURRINT

    1. chi ha iniziato a lavorare a gennaio 1996 va in pensione a 64 anni … chi ha iniziato nel dicembre 1995 va in pensione a 68 anni ….
      la Legge è uguale per tutti … vero ?
      ma la colpa è nostra che non facciamo come in Francia

      1. no, caro nick; anche lì c’è il trucco: a 64 anni forse ci andrà 1 su 100 perchè bisogna avere una quota minima di reddito; per tutti gli altri credo i 70 anni ma forse anche di più; fino ad allora? saluti a te e ai gestori del sito

  4. buongiorno
    Sono un isopensionato delle TIM non ho avuto la riduzione del cuneo fiscale
    mi hanno detto che non ne ho il diritto
    mi potreste dira il motivo?
    grazie

  5. Notizia di oggi :
    “Il Consiglio di Garanzia di Palazzo Madama cancella completamente il ricalcolo introdotto 5 anni fa sulla spinta dei 5S: l’importo torna ad agganciarsi allo stipendio anziché ai contributi versati.”

    E’ come se noi lavoratori potessimo dire da domani torniamo tutti al retributivo e cancelliamo il contributivo .
    Meglio non fare commenti mi chiedo solo se la costituzione italiana che dicono essere la + bella del mondo può permettere una tale ingiustizia per il popolo .

  6. Chi mi da conferma.La ragioneria dello stato ha deliberato che fino al 2026 per la pensione di vecchiaia ci vogliono 67 anni
    Qualcuno di questo sito me ne da la riconferma?

    1. caro Carlo; credo anch’io che sia così; un giretto da un patronato credo che sia utile poco prima dei 67 anni; sai però quante cose potrebbero cambiare? saluti a te e ai gestori del sito

  7. Non vorrei essere frainteso sul rispetto che nutro per le donne. D’altro canto lavoro quasi con tutte donne e ritengo siano tutte molto brave e competenti. Detto ciò non capisco in alcun modo quale sia la ratio di O.D.! Le donne devono avere gli stessi diritti degli uomini e ciò passa anche dall’avere gli stessi doveri, perché una disposizione per le sole donne? Occorrerebbe fare almeno anche un’opzione uomo con gli stessi requisiti. Meglio sarebbe una riforma che tolga tutti i piccoli e grandi privilegi (militari, parlamentari, ecc.), che fissi un tetto massimo alle pensioni per ogni pensionato (€ 2.500 netti? Proposta futuristica) e che sia definitiva fino alla fine del mondo. Il primo diritto per donne e uomini è avere un minimo di certezza sul proprio futuro.
    Buona giornata a tutti.

  8. 41 anni sono tantissimi e dopo i sessanta anni di età si comincia ad essere vecchi, molto meno produttivi e meno efficienti. Lasciamo il posto ai giovani; noi sessantenni i contributi li abbiamo versati.

  9. Esito del referendum in tempi di pandemia: in Italia c’è una percentuale di utili idioti che si attesta all’incirca intorno all’80% che tali sono e tali rimangono.
    Si è detto tutto……

  10. come se la gente campasse tutta 100 anni, benissimo e senza acciacchi… ma si dai, evviva, lavoriamo fino a 70 anni che ce ne restano ancora più di 30 da goderci e vivere in perfetta forma fisica e mentale….
    SINDACATI INESISTENTI !!!

  11. Se le persone non capiscono che le cose vanno fatte per tutti e senza aggravi di costo per l’INPS. Allora si potrebbero fare. Lo dico da sempre inutilmente.

    1. Certo… abbiamo da sempre una classe dirigente /politica che persegue sempre gli interessi di tutti i cittadini ed i particolare i piu’ deboli…

    2. Credo che sia il ponzi INPS che mette tutto in un calderone ,assistenzialismo, previdenza e non dice la verità vogliono solo prendere ma fanno fatica a dare quello preso.

  12. Se modificano OD ovvero 62 anni di età e 35 anni di contributi … cambio sesso ! Mi faranno andare in pensione?

  13. Noi facciamolo solo chiacchiere, dobbiamo prendere esempio dai francesi che bloccano tutto malgrado non andranno mai in pensione come noi a 67 anni

  14. Solite perdite di tempo,I problemi sono sempre gli stessi da 50 anni, e non solo in campo previdenziale
    ci vogliono ben altre capacità per cercare di risolverli, per cui è inutile riporre speranze, la politica in Italia questa è ,i requisiti richiesti per farla non sono quelli che noi poveri illusi pensiamo.

  15. Perché Ale “Rita vai via”?
    Perché non si denuncia la gestione pro assistenza dell’INPS a scapito dei nostri soldi nella gestione previdenziale?

  16. Sono un insegnante scuola infanzia. Ho 60 anni e sinceramente non ce la faccio più. Ma ho solo 36 anni di contributi. Con opzione donna non è possibile per il taglio pesante sulla pensione. Lavoro usurante? Si ma non se ne parla più. Sono vedova e non ho nessun aiuto con 2 figlie a carico. Che devo fare? Come faccio a stare ancora nella scuola fino a 67 anni? Il lavoro è molto pesante.

  17. Noi al lavoro dai primi anni 80 .. abbiamo già dato .. ripetutamente derubati e massacrati ! Ora dopo 42 anni e mezzo attendiamo solo i primi mesi del 2024 per scappare via da questo “mondo” di farabutti. Che nessuno provi a toccare l’Anticipata della Fornero ! .. Non saremo più in grado di intendere e di volere !

      1. Bisognerebbe trovare qualche medico che comprenda e che ti metta in malattia per qualche mese, così da non distruggere completamente il fisico.

  18. Come dico da parecchio chi non prende in considerazione la proposta Tridico a costo pressoché inesistente vuol dire che non sa che pesci pigliare.E i nostri attuali politici essendo degli incapaci non sanno proprio cosa fare.Fac59

  19. Schifose le sigle sindacale che anche loro acconsentono quello che vogliono i nostri parassiti politici con i loro stipendi e pensioni d’oro , viva la Francia è infine dico ai giovani di scappare da questo paese di ladri

  20. Ci tengono ancora al lavoro per svuotarci non abbiamo la forza di protestare meglio dosare le forze e non lavorare a costo di farsi contestare.

    1. Scrivete scrivete a Meloni o chi per esso, camera dei deputati ..
      … più siamo meglio è.. per qualche decreto che crei delle possibili uscite in base a criteri meno ristrettivi

  21. Nato nel 1960, ho iniziato a lavorare a novembre del 1984 senza avere avuto mai interruzioni (questa è una fortuna, lo so…). Quota 100 sfuggita per un anno, quota 102 sfuggita perché con i 38 anni di contributi non avevo 64 anni, Quota 103 sfuggita quest’anno e quindi anche il prossimo anno (se sarà prorogata) perché pur avendo superato i 62 anni non ho ancora 41 anni di contributi. Insomma, ormai mi sono rassegnato ad andare in pensione con la Fornero! l’INPS mi indica come data di pensionamento 01/07/2027 ma mi chiedo se alzeranno ancora l’asticella visto che nel 2027 dovrebbe essere ricalcolata la speranza di vita?

      1. Classe 1964 ,ho 36 anni di contributi, con la nuova riforma di Opzione Donna sono stata tagliata fuori.I governanti che prendono la pensione dopo 5 anni + vitalizi, chissà se anche loro hanno l’invalidita del 74% o assistono qualche parente disabile, o sono stati licenziati da un azienda in crisi, x me questi teatranti possono andare a fare in c..o.

    1. Sono nella tua stessa condizione,ho 63 anni e 39 anni di contributi sto rincorrendo tutte le leggi in materia pensionistiche

    2. Penso che qualche problema ci sarà poichè anche se nel luglio 2027 avrai sia i 43 anni di contributi che i 67 di età, c’è da considerare che nel 2026 riparte l’adeguamento alle aspettative di vita che potrebbe aumentarti di altri 3 mesi.
      E, non per ultimo, c’è da considerare che il governo a davanti a se 2 anni per metterci mani e sicuramente peggiorando la situazione attuale.

    3. Beppe, certo che fino a 24 anni te la sei spassata….
      Iop ho iniziato a 15 anni e purtroppo fino ai 22, pur avendo lavorato, non si trovano i contributi..

      1. Spassata non direi, veramente ho studiato senza una lira in tasca, mio padre insegnante, mia madre casalinga e altri due fratelli più piccoli studenti…

  22. Hai perfettamente ragione Giuseppe, io sono nella tua stessa situazione, da ragazzino non hanno voluto assicurarmi e ora sono stanco di lavorare. Sto aspettando con ansia la decisione del governo per un prolungamento di quota 103 per poter andare in pensione nel 2024 con 62 anni e 42 di contributi.

  23. Condivido pienamente con Elio e Sergio la priorità sono gli anziani e le donne poi potrete dedicarvi con tavoli e tavolini ai giovani. Buon lavoro.

  24. Non so perché si deve complicarsi la vita … si va con i 41 anni contributivi e età non esiste ( io a 57 anni ho 41 anni di lavoro ), poi si prende altra fascia età decisa per tutti senza distinzioni essendo che abbiamo voluto la parità dei sessi con i contributi versati … si consiglia di avere una pensionistica a parte per poter sopravvivere.. non riesco a capire dov’è il problema….

    1. Il contributivo e’ molto penalizzante per la maggioranza dei lavoratori dipendenti
      Ovvio che ci saranno fasce di pensionandi a cui non creera’ disagi…
      Ma per chi deve sostenere spese di sostentamento correnti e deve fare affidamento solo all’ entrata pensionistica, e’ un grosso problema.

  25. Ci stanno spingendo alla cosidetta guerra dei poveri, metterci gli uni contro gli altri non fa altro che favorire il loro gioco.
    Dobbiamo essere compatti e lottare per quello che è un nostro diritto. Dopo un
    Numero di contributi o una certa età anagrafica una persona deve poter andare in pensione con una rendita dignitosa, se stiamo a vedere ogni singolo caso non si troverà mai una soluzione.
    Per quanto mi riguarda,ma è solo una mia opinione dopo 41 anni di lavoro o 64 di età una persona dovrebbe avere la possibilità di uscire dal lavoro e percepire una pensione che gli permetta di vivere per quanto gli resta.

    1. È tempo di lavare i panni sporchi in casa propria. Chi accetta l incarico politico di rappresentare il popolo, non deve poi andare a piagnucolare e martoriare la vita già piena di stenti degli elettori più comuni. Di soldi ai vertici e nelle caste ce ne sono ancora troppi e cmq il compito della politica non è quello di annientare diritti già acquisiti del cittadino facendogli sfumare la pensione! La pensione è un diritto che si acquisisce pagando contributi e trattenute stipendiali durante la carriera lavorativa, dunque:
      1. Non condivido assolutamente la richiesta del requisito età. Per es. Se uno decide di fare l operaio a 16 anni, non puoi a lui chiedere anche l anzianità anagrafica per mandarlo in pensione. Al contrario colui che inizia un percorso lavorativo di posizione particolarmente elevata per prestigio e competenza all età di 40 anni, mi sembrerebbe inopportuno vederlo 8n pensione dopo 18 anni di lavoro.
      Tutto questo per dire che l’unica condizione del lavoratore per andare in pensione dovrebbero essere gli anni lavorati, e i 35 anni sono e rimarranno quelli più consoni ad un paese che ha necessità di produrre, creare consumismo (anche grazie ai pensionati che avranno tempo di spendere anche in settori diversi dal settore sanitario),e assicurare un ricambio generazionale nel mondo del lavoro che sappia portare anche innovazione oltre a offrire posti di lavoro ai giovani.
      Concludo con un invito alla part3 politica: ci sono problemi di soldi, mettetevi una mano in pancia risolvete il problema che avete creato aggiustando i riducendo i vostri compensi, accessori, magnificenze pensionistiche.

    2. Si dovrebbe andare in pensione con i 35 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica
      Chi sta seduto e decide, non ha mai lavorato
      Che provino a timbrare il cartellino per 35 anni e poi ne parliamo
      L’età anagrafica non deve incidere
      La promessa della Meloni era:
      Toglierò la Fornirò
      Solo promesse elettorali

  26. Allo stato attuale salvo modifiche future sarebbe già tanta roba un fermo a 42 anni o 67 ,eliminando 10 mesi,cosa raggiungi prima senza penalità ed eliminando la famigerata aspettativa di vita vera mina vagante della Fornero,sarebbe stato più corretto e piu semplice per il nuovo governo senza robodoanti annunci di 41 per tutti attualmente sembra non praticabili per mancanza coperture e a proposito a quando separazione da previdenza e assistenza??se ne parla da anni….

  27. Appunto, ma la pensione In 2 trances che aveva proposto Tridico, che fine ha fatto , forse al governo Meloni non piace ????
    Eppure era a costi sostenibili per le casse dello Stato, e forse l’ unica proposta valida per chi ha il sistema misto, quindi che non ha iniziato a lavorare qualche giorno fa, ma molti e molti anni fa ….. e non vede l’ora di godersi un pochino di riposo, visto che anche la salute inizia a vacillare.
    Ma invece cercano governo e sindacati forme talmente complesse e insostenibili , si spremono talmente troppo il cervello, per concludere niente di buono e risolutivo per i poveri ultrasessantenni che non vedono l’ora di raggiungere la famigerata pensione e il giusto riposo, altro che pensare ai giovani che devono ancora iniziare la lunga strada del lavoro a vita.
    Finora neanche il governo Meloni e Lega stanno soddisfando quello che speravo fosse la volta buona , di vedere un lavoro ben fatto. !!!
    O dobbiamo sperare che si avveri nel prossimo e futuro governo che ci sarà, spero prima dei 5 anni.
    Inoltre, conosco persone che con il nuovo reddito di cittadinanza o inclusione che lo vogliano chiamare, o non spetta o sono tagliati fuori e non hanno alcun sostegno, non trovano lavoro e lo stato non c’ e’ , ma si rendono conto che i parametri sono impossibili e con il caro vita la gente non arriva a fine mese..
    Gli occupabili fino a 59 anni che nessuno assumera’ mai , devono fare i corsi di riqualificazione e danno il sussidio di 350 euro ma solo con un isee di 6000 ?
    Ma ti pare normale ???
    Ma come hanno fatto queste leggi ???
    Con piedi o testa ???
    Grazie per l’ attenzione, siamo sempre più delusi….!!!!!

  28. Ma la banda bassotti non fa più tavoli e tavolate fanno i calendari sai che bello.spero di fare molti brindisi ci lasceranno? spero presto.

  29. La riforma Fornero prevede che per andare in pensione anticipata occorrono 42 anni e 10 mesi di contributi con 62 anno di eta’….per chi invece non li possiede 67 anni bastano.
    Ora divo io….la Fornero e’ stata utile per le vecchie generazioni….ma con quita 41 anni e 62 cosa cambia?
    Anche perche’..41 di contributi oggi non li raggiunge nessuno….forse se lavori sempre a 72 anni….
    Basterebbe invece fissare un’eta’ per le persone che oltre i 63 anni non possono piu’ lavorare…o che abbiano perso il lavoro….a prescindere se hai 15 o 20 eccc di contributi….
    Chi invece ha un lavoro stabile e non usurante puo’ benissimo andare con la legge fornero.

  30. Concordo con il tuo risentimento, soprattutto se penso alla campagna elettorale del ministro Salvini circa la quota 41. Aggiungiamo , poi, la sua pubblica annunciazione, dell’ abbattimento della legge Fornero…..incredibile. Io, oltre ad essere stanco, con 40 di contr./59 eta’ , inizio anche a non sentirmi bene. .Salvatore. porto Torres.

  31. Ho letto i commenti e siamo alla solita guerra tra poveri…
    Se i giovani non trovano lavoro e vengono pagati decentemente i soldi per pagare i vecchi che vogliono andare in pensione non ci sono!
    Inutile prendersela tra di noi, cerchiamo una soluzione.
    P. S.
    Sono una vecchia e vorrei la pensione…

  32. A settembre inizio il trentottesimo anno di insegnamento e a dicembre compiro’ 62 anni, sono stanca!Quando posso andare in pensione?

  33. Buongiorno, vorrei capire come a 50 anni si viene considerati vecchi per cercare un lavoro (non è il mio caso, sono molto più vecchia) e a 60-67 anni si è considerati ancora in forza e produttivi per lavorare, io come tanti per andare a lavorare assumo medicinali, e l’ invalidità è troppo bassa per potersene stare a casa, GRANDE INGIUSTIZIA SOCIALE,pagherete davanti a Dio
    Cate

  34. Salve, io penso che dare indicazioni a sordi e ciechi sia tutto inutile anche perché ormai hanno deciso come farci morire… Poi dulcis in fundo quando sento ho leggo che molto probabilmente la tanta odiata riforma fornero non possono toglierla viene solamente da ridere e ridono anche i gatti. Avete avuto una marea di consensi alle ultime elezioni e alla fine ci fate questo bel regalo? Mah.

  35. Ho 61 con 47 di lavoro, me ne trovo 41 di contributi perché qualche bastardo me ne ha fottuti 6. Sarà anche un po colpa mia che mi sono accorto tardi ma quando sei giovane non vai in cerca di queste cose, resta il fatto che dopo 47 anni di lavoro uno può essere un po stanco. La soluzione per me sono 40 anni di contributi versati e poi basta.

    1. La cosa più giusta è partire da 55 anni di età dove le persone devono avere la possibilità di scegliere se continuare o fermarsi ….e per chi non ha versato contributi a 60 anni …..basta..non viviamo in eterno è giusto che una persona si riposi e si godi la pensione …..e fare entrare i giovani fare un ciclo di vita

    2. 40 anni di contributi Giuseppe? Eh già , così in migliaia che abbiamo iniziato a lavorare dopo i 25 e più anni per motivi di studio e altro che facciamo? Rimaniamo inchiodati sul lavoro ad aspettare i 40 o 41 anni che non arriveranno mai ? qua si è perso il senso della misura e siamo ormai al paradosso più schifoso che ci potesse capitare, cioè che noialtri che siamo vicini ai 67 anni, dobbiamo vedere gente che a 62 può uscire, sol perché non ha studiato ed ha iniziato subito a lavorare- io mi dissocio e sparo a zero su questo meccanismo perverso, che governo, opposizione e inutili sindacati FANNO FINTA DI NON VEDERE – ci vorrebbe la rivoluzione francese con l’aggiunta della ghigliottina, per distruggere una volta per sempre questo tritacarne in cui ci hanno cacciati…..inchiodati fino alla fine ad un misero destino che non meritiamo.

      1. no … chi può uscire a 62 è perché ha cominciato a versare i contributi molto prima di lei.
        Lei, se voleva andare prima in pensione, poteva pagarsi il riscatto della laurea, come hanno fatto in molti.

    3. Giuseppe, non te la prendere, sei sicuramente in buona compagnia. Siamo in molti ad essere nella tua situazione, ai nostri tempi succedeva spesso, inoltre il traguardo era fissato a 35 anni e per questa ragione ci si guardava poco ai versamenti.
      Ciò detto ti auguro tanta salute e di stringere i denti per i prossimi due anni di lavoro.

  36. Per il mio caso mi sembra più che meritata con la quota 103..62 anni e più di 41di contributi…poi non ci metto i 4,5.che o pagato regolarmente e non risulta uno dei pochi casi in Italia…perciò… ora mi merito questo traguardo…

  37. Andiamo tutti col contributivo e nessuno si sentirà derubato di nulla! partendo da 61/62 anni e facciamola finita con tutto il resto che disperde denaro! Ape social ape rosa isopensioni…e via dicendo. Basta! Non ci vuole tanto. Meno dispersioni e più conclusioni!

    1. Mi scusi, ma come fa a dire che è giusto avere una pensione decurtata almeno del 50% rispetto allo stipendio, perché il contributivo è questa cosa qua.
      E sa perché la sua pensione sarà decurtata del 50%? … per pagare le pensioni di chi è andato in pensione prima di lei e con un sacco di agevolazioni.
      DIVERSO SAREBBE SE ANCHE TUTTE LE PENSIONI ESISTENTI FOSSERO RICALCOLATE COL CONTRIBUTIVO

    2. certamente dilloo però a chi ha cominciato a 15 anni a 62 a già collezionato 47 anni di lavoro e per giunta gli vuoi calcolare la penmsione col contributivo.
      ANNNAMOO BENE PROPRIO BENE:::::::::::::::::

    3. Buonasera , ma con il contributivo , che percentuale si perde rispetto al retributivo , per uno che ha fatto 41 di versamenti? Questa è una domanda x chi gestisce questo forum…grazie in anticipo!

  38. Sono una collaboratrice scolastica chiedo se nei lavori gravosi si parla di donne delle pulizie perché noi che siamo chiedo alla Meloni se è giusto che una donna,mamma e nonna debba ancora fare sacrifici ho 66 anni 33 di contributi oltre al lavoro devo fare anche i lavori di casa e mantenere due nipoti perché altrimenti mio figlio dovrebbe pagare una babysitter e voi che fate pensate alla guerra ai profughi ma l’Italia dei nostri nonni che fine ha fatto l’avete distrutta vergognatevi come possono mettere al mondo i figli cosa gli dovrebbero dare da mangiare abbiamo dato tutto anche la salute che volete di più dite che si è allungata la vita ma qui nella nostra regione muoiono anche i giovani i paesi s non esistono più vergognatevi.

    1. Sono d’accordo con la Signora collaboratrice scolastica al 100% Quanto era meraviglioso prima, invece adesso……….. Ho 66 anni ed ho lavorato da quando avevo l’età di 14 anni. Carmelo.

  39. Speriamo almeno per il 2024 ad una proroga della quota 103 con la riduzione della finestra a tre mesi anche x i dipendenti pubblici. E un 2025 41 x tutti senza penalizzazione.

  40. Riassumendo :
    – 41 anni contributiva da discutere
    – OD : 62 anni + 35 contributi tutta contributiva da discutere
    – quota 103 : 62 anni + 41 contributi mista proroga al 2024
    – 64 anni + 20 di contributi per i non misti tutta contributiva
    – 67 anni o 42+10 mesi oppure 41+10 mesi ( donne ) fornero fino al 2026 poi aumenta con la speranza di vita
    – ape 63 anni + 30 0 32 o 33 per i gravosi o disoccupati
    – riscatto laurea light per che sceglie il contributivo e perde il misto
    – giovani non si sa ma sono tutti nel contributivo e arriveranno alla minima a 70 anni .
    – quota 100, 102 per chi ha i diritti acquisiti
    – rita vai in pensione con i tuoi soldi
    – cumulo solo al raggiungimento dei requisiti di pensione
    – gestione separata
    – totalizzazione 18 mesi di finestra
    – revisioni a ribasso coefficienti di trasformazione ogni due anni .

    questo per i lavoratori che ,
    invece per chi è già in pensione

    – aumenti per inflazione
    – pensioni d’oro intoccabili
    – baby pensioni intoccabili
    – vitalizi intoccabili
    – pensioni dei politici con una legislatura

    La conclusione è che mentre noi ultrasessantenni si cercava di raggiungere il momento in cui andare in pensione negli anni ci hanno cambiato le regole costruendo una enorme ingiustizia sociale , col tempo abbiamo visto toglierci i diritti che avevano quelli venuti prima di noi . E i diritti acquisti di quelli che sono venuti prima non si possono toccare perchè basati su leggi valide al momento della validità del diritto . IL meccanismo è stato perverso ma è stato giustificato dallo sfascio progressivo del paese italia governato da incapaci che hanno pensato solo a loro stessi e che stanno cercando di mettere pezze per contenere il malcontento .

    1. Con tutto il rispetto per i giovani che però hanno tutta la vita davanti e tanti governi che si alterneranno, ma vogliamo renderci conto, care Meloni e Calderone, che noi ultrasessantenni altro che vita davanti, ormai ci resta solo una piccola fetta di vita e stiamo ancora qui con l’orologio in mano e con sguardo rivolto a questi inutili tavoli che ogni tanto si tengono e che irrimediabilmente fanno acqua da tutte le parti- noi abbiamo il diritto di essere al primo posto, con precedenza assoluta nei piani del governo , per giustizia sociale per equità di trattamenti, per priorità non più rimandabile……LO CAPITE O NO ? i diritti acquisiti dei baby pensionati e di quelli dorati con le stellette al merito CI HANNO STUFATO….SIAMO ESSERI UMANI E NON BESTIE DA SOMA E CI DOBBIAMO SCROLLARE DI DOSSO QUESTE RIDICOLE PENSIONI CHE DOBBIAMO MANTENERE COL NOSTRO SANGUE FINO ALLA MORTE- LO STILLICIDIO A CUI SIAMO SOTTOPOSTI DEVE FINIRE SUBITO, ALTRIMENTI CI REGOLEREMO DI CONSEGUENZA, A COMINCIARE DAL VOTO , PER POI FINALMENTE PRENDERE CORAGGIO A SCENDERE NELLE STRADE….
      ..È QUESTIONE DI VITA O DI MORTE ORMAI!!!!!!

      1. Sono d’accordo. C’è una cosa che mi lascia basito nel dibattito parlamentare/sindacale. I giovani. Costoro non hanno ancora iniziato a lavorare e discutono della loro futura pensione? Quando arriverà il loro momento se ne discuterà ma adesso le priorità sono altre; persone che con 35/40 di contributi devono essere obbligate a rimanere in pista oltre i 60anni. Mi fermo qui perché potrei scrivere cose che non verrebbero pubblicate

    2. Ale hai fatto una panoramica perfetta. Che aggiungere? Abbiamo solo il voto…e mi pare che la maggioranza degli italiani abbia perso anche questa occasione.

  41. Giovani???? C ‘è un mondo di lavoratori di 60 anni di etá e oltre che state massacrando tra posticipi di riforma, aspettative , quote, riduzioni di assegno . BASTAAAA!!!!
    Fate il vostro lavoro per il quale vi abbiamo eletti e fatelo subito , ORA e senza rubarci altro soldi e anni di vita.

    1. Pare che Landini si sia accorto che lo prendono in giro vabbè ha impiegato solo un paio di anni cosa farà niente ė ovvio .

  42. Siamo tutti nati ad anni 0,
    siamo tutti andati a scuola ad anni 6,
    siamo tutti diventati maggiorenni ad anni 18,
    ecc. ecc.
    democraticamente, dobbiamo tutti andare in pensione ad anni XX.
    Poi a quel punto, chi ha versato di più prende di più e viceversa.
    Decidere di andare a lavorare a 15 anni o a 27 anni, non è un problema dello stato, ma una scelta dell’individuo.
    La pensione NON deve essere cumulabile con reddito da lavoro, è un controsenso.
    Le reversibilità deve essere tagliata, muore il percettore ma non la pensione.
    Giustizia sociale sia.

  43. Con tutti quelli che sono andati in pensione 19 anni sei mesi e un giorno statali chi li mantiene? Chi invece ha iniziato giovane penso che a qualsiasi età dopo 40/41 anni di lavoro e contributi dovrebbe andare in pensione senza penalità. Provate a fare un lavoro con il pubblico. Tutto è cambiato ora molto più pesante. Più vecchio meno sopporti

  44. Ma pensate ai giovani quando ci sono persone che hanno 40 anni di contributi e sono stanchi .
    Ma voi avete donato il cervello in pasto ai maiali .
    Ma andate tutti a fanculo !!!

      1. Io pure visto che con gli stessi anni di contributi molti di retributivo ne hanno avuti molti di più. E anche con meno anni di contributi.

  45. Sarò di parte ma non si possono considerare con la stessa urgenza la pensione per i giovani per i quali faranno in tempo a cambiare 20 governi, con le persone che sono da alcuni anni appese alla speranza della pensione ADESSO.
    Un saluto a tutti

  46. Buongiorno,. Tutte le ipotesi sono sul tavolo, ma perché nessuno ,tranne qualche sindacato, non propone un’uscita da 63 anni in su’? Con quota 41 si tutelano solamente chi ha iniziato a lavorare molto giovane. Però una buona parte di lavoratori ha iniziato dopo i 25 anni di età, e di conseguenza sarebbero danneggiati, dovendo lavorare almeno fino a 67 anni. Una cosa che dovrebbe essere presa in considerazione sarebbe l’età, e non solamente gli anni di contribuzione. Già a 63 anni si è abbastanza stanchi e demotivati per continuare a lavorare. Che qualcuno porti avanti questa proposta,anche con una lieve penalità sulla pensione.

    1. caro michele chi è andato a lavorare a 16 anni non è certo entrato in banca o alle poste o in comune abbiamo fatto lavori umili e in molti casi per necessità familiari non per scelta personale e dopo 41 anni di fabbrica o di qualsiasi altro lavoro umile penso che la pensione ce la siamo guadagnata.
      un saluto

    2. quindi secondo te se uno ha inizato a lavorare a 15 anni deve lavorarne 48 (15+48=63)
      Bella proposta , direi equa.

  47. MAH!!!! vedo tutto da rivedere perché purtroppo queste soluzioni di anticipo pensionistico vanno a toccare dei requisiti che non riguardano i contributi versati e l’età ma vanno a toccare la salute della persona…secondo me le due cose non devono percorrere sulla stessa linea……ognuna deve realizzare una soluzione di pensione diversa e cioè quella contributiva e l’età darà per risultato la pensione da lavoro effettuato al termine degli anni richiesti come ad esempio OPZIONE DONNA con i vecchi requisiti….poi c’è la pensione che vede la salute della persona stessa e quindi questa va data con le due cose messe insieme e cioè i contributi maturati più l’aiuto dato dalla situazione gravosa di salute…….SENZA PALETTI CHE VANNO A DISCRIMINARE LE PERSONE …..

  48. La proposta dell’ex Presidente dell’Inps Tridico circa la flessibilità in uscita che avrebbe avuto un costo basso e sostenibile è stata accantonata dai nuovi governanti in nome di proposte che poi si dice insostenibili per le casse dello Stato ( mi chiedo perchè).
    Si parla esclusivamente di Quote ( fantasiose) che però se utilizzate non tengono conto dei diritti acquisiti,
    che valgono solo per i parlamentari in questo paese.
    Allora mi chiedo se , rispetto alle proposte che si sentono, dobbiamo sperare che non tocchino la Fornero.
    Ps: I tavoli di lavoro si istituiscono quando non si vuole concludere niente.

  49. ho 64 anni, 36 di contributi, quindi anche a 67 anni non riuscirò ad avere i fatidici 41 anni di contributi. Ho un’invalidità del 30% ma non serve a nulla. E’ possibile che mandino in pensione i “giovanotti e le giovani donne” a 62 e 60 anni? Ma a noi, e siamo tanti, non ci pensa nessuno? Grazie per le risposte

    1. quindi io che a 61 anni avrò versato contributi e quindi lavorato per 43 anni (al momento 40 certificati ) dovrei lavorare e versare ancora per altri 9 ( TOT 49 ) per mandare te in pensione che ne hai versato per 39 a 67 anni

      1. Io penso che sarebbe giusto non avere il paletto delle quote, tutto qui
        non è bello vedere persone di 60/62 anni andare in pensione e i 67 enni lavorare. Quello che ritieni giusto per te non deve penalizzare gli altri e viceversa, ognuno pensa solo al suo orticello… Ci vuole, vorrebbe, una riforma il più equa possibile.

        1. Parole sante! Ci mettono gli uni contro gli altri, in una lotta tra poveri che non porta da nessuna parte, divide et impera funziona sempre. Intanto lor signori se la ridono….almeno per ora

        2. Non è bello quello che dici tu come non è bello vedere alla peggio gente di 67 anni andare in pensione con venti di contributi e comunque con meno di 41 o 42. Per inciso quest’ultima condizione, prevista dalla attuale normativa, nel caso dei 20 anni di contributi e dintorni vede un notevole anticipo sul requisito contributivo dai 42 o 43 anni. Che dire, lo stato non fa il suo dovere su nessuna di queste categorie: ne sui pensionati che lavorano generalmente in nero, ne sui scarsamente contribuiti che, soprattutto se pochissimo contribuiti, il nero e l’elusione l’hanno fatto prima della pensione. Chi ci rimette? Gli onesti e gli sfortunati come sempre.

        3. non capisco perchè non ritieni bello che un lavoratore/lavoratrice di 60 / 62 anni raggiunti i requisiti con l’attuale legge in vigore non possa andare in pensione , e non penso che dopo 43 anni di lavoro e versamenti si ” penalizzi “gli altri

        4. e’ bellissimo vedere persone che hanno cominciato a lavorare a 15 anni andare in pensione a 60/62, dopo 45/47 anni di contributi – versati per pagare quelli che non hanno lavorato o hanno lavorato poco.

  50. Quota 103 libera!! Basta paletti!! Non ne possiamo più di lacci, lacciuoli e penalità!! Dopo 40 anni di lavoro ricevere la pensione non è uno scandalo!!

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