Riforma Pensioni 2023: come andare in pensione? Tutte le uscite anticipate

A inizio gennaio 2023 ci saranno delle modifiche ai requisiti per accedere alle varie forme di pensione. La legge di bilancio le apporterà e renderà meno vantaggiosa l’indicizzazione dei più alti assegni al costo della vita. Secondo il Governo, questo porterà a un calo del debito netto di circa 1,3 miliardi di euro nel corso del prossimo anno e di circa 2,7 miliardi in media all’anno nel successivo biennio.

I problemi del Governo relativi alle pensioni

l problema principale, secondo il Governo e la Banca d’Italia, è che la spesa pensionistica in Italia è molto elevata rispetto al Prodotto interno lordo (Pil), ma non è ancora arrivata al massimo teorico. Per questo motivo, le persone di età più avanzata dovrebbero essere incoraggiate a non andare in pensione troppo presto (nel 2022 il 23,5% della popolazione totale ha più di 65 anni, mentre solo il 12,9% ha meno di 14 anni).

Inoltre, c’è un altro problema legato all’indicizzazione, ovvero all’aggancio dell’assegno all’indice del costo della vita come garanzia contro la perdita di potere d’acquisto. I pensionati possono contare su un paracadute (più o meno efficace, ma comunque presente) offerto da un meccanismo automatico di compensazione (o perequazione).

Quota 103 e come andare in pensione nel 2023: tutte le uscite

Per gestire questa situazione, legata all’elevata età media degli italiani, la manovra economica prevede solo per il 2023 la cosiddetta quota 103, che sostituisce la quota 102 (che ha consentito di andare in pensione nel 2022 con almeno 38 anni di anzianità contributiva e 64 anni di età). La quota 102, a sua volta, aveva sostituito la quota 100 in vigore nel triennio 2019-2021 (che permetteva il pensionamento ai lavoratori con almeno 38 anni di contributi e 62 anni di età).

Cosa prevede il cambiamento del 2023? Permette di andare in pensione con:

  • pensione di vecchiaia (a partire dai 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi)
  • pensione anticipata (41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e un anno in più per gli uomini, senza limiti di età)
  • quota 103 (almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi, con un limite superiore di 5 volte il trattamento minimo previsto dall’Inps fino al momento in cui il soggetto ha i requisiti per la pensione di vecchiaia)

Non è possibile cumulare la pensione legata alla quota 103 con redditi da lavoro. Tuttavia, chi ha i requisiti per questa modalità di pensionamento e decide di continuare a lavorare può optare per il pagamento dei contributi sociali a suo carico in busta paga, invece che all’Inps. Questa scelta comporterebbe un salario più alto, ma anche una pensione successiva inferiore (se si continuassero a versare i contributi come lavoratore all’Inps, non cambierebbe nulla.

Pensioni anticipate 2023: Ape Sociale e Opzione donna cambiano

Per quanto riguarda l’Ape sociale (indennità garantita a lavoratori in difficoltà che chiedono di andare in pensione a 63 anni) e l’Opzione donna (fino al 2022 con accesso alla pensione per le lavoratrici con almeno 35 anni di contributi e 58 anni di età se dipendenti, 59 se autonome), saranno ancora disponibili per il 2023, ma con alcune modifiche.

Per l’Ape sociale, verrà introdotta una nuova condizione di accesso legata al reddito e verrà aumentata l’età minima di accesso per le lavoratrici autonome. Per l’Opzione donna, verrà aumentata l’età minima di accesso per le lavoratrici dipendenti: 60 anni di età, ridotti a 59 per le donne con un figlio e a 58 per quelle con almeno due figli. Inoltre, per le lavoratrici è necessario essere in almeno una delle seguenti tre condizioni:

  • assistere da almeno 6 mesi un familiare stretto
  • avere una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%
  • essere state licenziate o lavorare per imprese per le quali è attivo un tavolo di crisi aziendale (in questo caso il requisito anagrafico è di 58 anni, indipendentemente dal numero di figli)

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38 commenti su “Riforma Pensioni 2023: come andare in pensione? Tutte le uscite anticipate”

  1. Pensavo che prendere in giro le persone fosse un qualcosa che non apparteneva a tutta la classe politica ,ma solo a qualcuno x mantenersi la sua poltrona.E invece cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa.41 anni di contribuzione e forse peggiore della legge Fornero , perché oggi non c’è più il boom economico,come negli anni 60/70.Sia dipendenti privati che autonomi ,difficilmente avranno una continuità lavorativa ,solo per i fortunati dipendenti statali sarà possibile accedere alla pensione ad un età decente.Dai 62 massimo 64 ,pensione x tutti con i contributi che è riuscito a versare.,anche prima se ne ha 38/40 .Questa riforma la vedo giusta.Soldi x immigrazione,guerre, pensioni d’oro,riuscite a trovarli,ma per chi lavora e tieni in piedi questo paese scarseggiano sempre.Questa x me sarà l’ultima volta che sono stato a votare,basta sono davvero tutti uguali

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  2. Si parla tanto dei giovani e del lavoro, ma come possono entrare nel mondo lavorativo se questi politici continuano a mettere paletti su paletti… A 62 anni e 41 di contributi???? Ma chi cavolo li raggiunge!!!!!!!!! Chi come me portatrice di Handicap (Augurandomi che venga strutturato Ape Social) deve attendere 63 anni… Ma è assurdo… Davvero pensano che sia facile affrontare la quotidianità…Come vorrei fare due chiacchiere con la Sig. Meloni… Credo che 62 anni e 30 di contributi per le donne possono bastare…

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  3. Nel mio caso Cassa dei Ragionieri. Era obbligatorio e non potevi scegliere Inps. Penso che valga per tutte le casse professionali. Dal momento che la pensione è pro quota dovrebbe esserlo anche l’eventuale anticipata. Grazie per l’attenzione. Io vado da 50& più.

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  4. il titolo è sufficientemente esaustivo; è una battuta ma sarebbe da dire: come riuscire nell’impresa di andare in pensione; adesso vediamo il 19 gennaio che cosa decideranno ma la vedo brutta, saluti ai gestori del sito

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  5. Spero che in molti leggano le ultime dichiarazioni leghiste:

    https://www.italiaoggi.it/news/durigon-entro-gennaio-un-decreto-lavoro-per-piu-flessibilita-e-meno-burocrazia-alle-aziende-202301050950494191

    Addirittura Durigon dichiara che il limite all’assegno fino ai 67 anni, per quota 103, secondo lui è quasi ininfluente ….domanda: se è ininfluente perché non lo tolgono ?? Mi sembra che siano veramente al ridicolo…ben oltre le arrampicate sugli specchi !

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  6. Buongiorno.

    Ma delle indicazioni/imposizioni della Commissione UE e/o OCSE non parla mai nessuno!

    E del debito pubblico?
    Considerato che: il centrodestra promette sempre e poi non mantiene mai, mentre il centrosinistra non promette mai e pertanto non deve mai mantenere.
    Ma allora la colpa è sempre di chi promette?

    Bene! Ammessa, concessa o non concessa la premessa, poiché non sono un conoscitore della storia economica italiana e dunque posso solo prendere spunto da qualche lettura e CITARE; cito quanto qui sotto riportato nel capitolo: – La caporetto finanziaria, I soliti noti, pag. 89 del libro – DEMOCRAZIA VENDESI- di Loretta Napoleoni ed. Rizzoli 2013.

    “Carlo Azeglio Ciampi, governatore della banca d’Italia, l’uomo che sancì la separazione fra Tesoro e banca d’Italia e che portò al raddoppio del debito pubblico nel giro di soli 11 anni, divenne presidente del Consiglio nel 1993 e tale rimase fino al 1994. E’ stato il primo presidente del Consiglio non parlamentare, con interessanti analogie rispetto al governo Monti”….

    To be continued.

    A chi bisogna prestare fede a taluni nostri commenti o a un’economista scrittrice, consulente di governi, tradotta in 18 lingue?

    Saluti.

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    • Buongiorno.

      A integrazione del discorso iniziato.
      Poiché ormai il denaro può aumentare solo attraverso un surplus commerciale o con l’emissione di titoli di Stato (debito) emessi da una banca Centrale.
      Avendo l’armonizzazione monetaria fallito già a partire dallo SME.
      Venuto a mancare il “prestatore d’ultima istanza”, i tassi d’interesse artificiosamente a lungo elevati, hanno portato all’esplosione del debito pubblico italiano “dal 1981 al 1992 raddoppia e passa dal 60 al 120 percento del PIL”.
      Tale è rimasto negli anni e a poco è servito vendere buona parte del patrimonio nazionale mentre ora ci tocca, nuovamente, sperare che il rendimento delle obbligazioni a 10 non torni a salire (attualmente si aggira sul 2,1% in più del corrispondente tedesco).
      Ci risiamo? Speriamo di no!
      Ma la politica, questa settimana, ne parla e noi ben sappiamo di non possedere un’economia e una finanza forte come la tedesca.
      Se il nostro esborso per interessi aumentasse ulteriormente, chi potrebbe escludere il ritorno a quella sudditanza già sperimentata da una riforma pensionistica (2011) impostaci dall’alto?
      Una “Fornero rivista” con un’età minima d’uscita ma collegata a penalizzazioni per ogni mese di anticipo sui 67 validi per la vecchiaia?
      Ovvero una quantità di contributi elevata per tutti coloro che mirassero a un assegno calcolato col metodo misto attuale.
      E le perequazioni? … Mi torna alla mente l’abolizione della contingenza del 92 … che strano!

      Se questo accadesse la colpa si dirà essere in capo a chi ricorre a false promesse, all’aggravarsi del rapporto lavoratori pensionati, o al fatto che il mercato, al di la di qualsiasi governo, non sempre è il miglior regolatore di una economia che si fonda su un debito e un industria spesso in mani straniere.

      Saluti

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  7. Che schifo 65 anni andare ancora in giro armati e correre con la macchina su allarmi
    Come si fa a non vergognarsi di queste leggi
    le guardie giurate non possono e non devono lavorare fino a 67 anni

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    • E io che faccio l’autista con patente professionale più patentino ADR per merce pericolose e il 10-01-2023 compio 67 anni è giusto lo stato mi conosce solo quando a loro le tasse e niente altro buona giornata a tutti

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      • Paolo 56, buon compleanno e tieni duro; manca poco al meritato riposo; non farti venire in mente di continuare, mi raccomando; saluti a te e ai gestori del sito

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  8. Buon pomeriggio! Per quanto riguarda ” Opzione donna”, cosi’ com’ è stata modificata dal Governo, io, da invalida, né trarrei vantaggio. Tuttavia, l’Esecutivo, non potrebbe aiutare anche le lavoratrici che non hanno una disabilità ad accedere più facilmente alla pensione?

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  9. Solo un intervento divino potrà liberarci dal giogo imposto dal potere pluto-giudaico-massonico mondialista e globalista attraverso i suoi biechi e corrotti scherani , i politici e governanti locali di ogni ordine e grado. Per fortuna la Nera Signora va a trovare anche loro ,anche se spesso, purtroppo, con un po’ di ritardo.

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  10. Salve, a proposito di superficialità nel legiferare con conseguenti anomalie e mancanza di equità, invito a leggere l’articolo di Orizzontescuola.it realizzato dopo una mia riflessione su chi supera Q103 e cioè i Q104 per i nati nel 1957. Allego link:
    https://www.orizzontescuola.it/nel-2023-tutti-coloro-che-superano-la-quota-103-sono-gia-in-pensione-o-possono-chiedere-lanticipo-tranne-i-nati-nel-1957/
    Accettiamo anche i sacrifici, ma non l’incompetenza.

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  11. CHE DELUSIONE ! MAI MAI PIÙ UN VOTO !
    Quando uno RUBA si dice che è un LADRO e questo è un governo che con la “SCOGLIA FURTO” di QUOTA 103 dopo 41 ANNI di contributi regolarmente pagati fino all’ultima goccia , con un’ operazione disonesta , schifosa , mai vista , degna dei peggiori strozzini dei peggiori lestofanti , SCIPPA, RAPINA i soldi accantonati di una vita lavorativa ! Una PATRIMONIALE sulle pensioni ! ( .. sulle pensioni nostre .. non le loro !!! ) Vergogna ! Ora sì che “la pacchia è finita” ! La “Signora” e la sua compagine cialtrona hanno disatteso la parola data e tutte le promesse fatte ! Centinaia di migliaia di persone già ora non li voterà mai più ! Ma la vera mazzata ci sarà alle elezioni Europee del 2024 !
    CHE DELUSIONE ! MAI MAI PIÙ UN VOTO !

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    • Sono d’accordo con te ….Anche la Meloni razzola male …anzi bene perché quello che hanno fatto è un vero schifo …sarebbe stato meglio non toccare niente..ma si sa dovevano fare qualcosa per accontentare quel fessacchiotto di Salvini con i 41 e l’altro vendicatore delle pensioni minime. MAI PIÙ UN VOTO…SI CREDONO FURBI MA NON TUTTI GLI ITALIANI SONO FESSI…per non rimetterci dei soldi …che potevano benissimo trovare altrove cosa hanno fatto, hanno rubato …creando sei fasce di rivalutazione delle pensioni andando a rubare poco dai ricchi in quanto pochi e rastrellando tutto dal ceto medio…praticamente hanno preso dai meno poveri per dare ai poveri…ma non sono soldi loro come si permettono? Altra bastardata .. perché non mi devi dare quanto mi spetta se vado via con i 41? Saranno o no soldi miei perché me li devi integrare solo ai 67 anni se supero i 2100 lordi? Ma sono sacrifici miei …o sono vostri? Poi però danno soldi a chi resta sino ai 67…bloccandogli la pensione….come voler dire se vai via ti frego….se non vai via ti frego lo stesso perché ti do una miseria e non ti verso più i contributi . INFATTI NON ANDRA’ VIA NESSUNO. …CHE È QUELLO CHE VOLEVANO RAGGIUNGERE……NON SOLO LA SX ..ANCHE QUESTI SONO DEGLI INCAPACI…NON PENSO CHE ERA COSI DIFFICILE TROVARE ALTROVE LA COPERTURA PER L’ALZAMENTO DELLE PENSIONI MINIME…CHE VANNO ALZATE CERTO MA NON RUBANDO LA MIA CHE LO GUADAGNATA CON VERSAMENTI E SACRIFICI. GENTE CHE IN CAMPAGNA ELETTORALE AVEVA PROMESSO IL CAMBIAMENTO…MA COME SENZA GIUSTIZIA SENZA TOCCARE I RICCHI? UN ESEMPIO QUANDO RECUPERIAMO I SOLDI GUADAGNATI DA ENI ED ENEL CON LA SPECULAZIONE ENETGETICA? SI HA PAURA …DI ATTACCARE ALCUNI VERTICI…MA ALLORA …COSA VOLETE FARE? MAI PIU UN MIO VOTO E DELLA MIA FAMIGLIA ED AMICI …SIETE PEGGIO DELLA SX INCONCLUDENTE

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  12. Durigon ha dichiarato che il tetto di pensione per quota 103 riguarderà una quota ininfluente di persone con stipendi medio-alti che in ogni caso sarebbero rimaste al lavoro… Non mi pare un ragionamento tanto logico, caro Durigon. Se sapevate questo perché avete posto il tetto? O lei non capisce i suoi stessi ragionamenti o spara stupidaggini in malafede sperando che il popolo ci creda. Mi spiace, caro politico da farsa, lei ci ha presi tutti per il sedere… Per l’ultima volta.

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    • Veramente, a mia (anziana) memoria , in politica non si è mai sentita un’assurdità così macroscopica: si introduce un criterio in una legge e poi lo si giustifica dicendo che è quasi ininfluente !
      penso che neanche il suo Segretario Salvini appoggerebbe una simile assurda dichiarazione …e vediamo se i sindacati gli diranno qualcosa …o lasceranno passare la dichiarazione di Durigon nel (loro) silenzio …

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  13. La proposta di Tridico . La proposta fi Trifivo. 62 anni di età 20 di contributi e fino a 67 anni pensione solo contributiva dopo i 67 anni anche lz wuita retributiva. Costa meno delle altre forme di pensione anticipata. Però non piace a chi ha 41 anni di contributi. E si… viva l’egoismo. Chi troppo vuole, però, nulla stringe. Il governo comunque deve dare a tutti la possibilità di andarci in pensione. 62 anni di età possono bastare. Senza i paletti ingiusti degli anni di contributi. E chi ha 41 anni che vada in pensione a qualunque età.. poi i giovani a lavorare. E ha pagare i contributi a chi è in pensione è ha già lavorato fino a 62 anni

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  14. Come volevasi dimostrare, i politici una massa di ciarlatani. Per accaparrare voti hanno promesso mare e monti, poi hanno fatto peggio degli altri. Io con 42 anni ci contributi non posso accedere alla pensione perché non ho neanche 61 anni di età, però ho lavorato da quando ho 18 anni. Non si poteva fare quota 103 ibrida? Sarebbe stato più giusto.

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    • Se avete letto la dichiarazione di questi giorni di Durigon, sostiene che la platea che usufruirà di quota 103 è il triplo rispetto a quota 102 …anche se le sue stime fossero realistiche – ma ne dubito, avendone lette altre ben più basse – in ogni caso dovrebbe dire che si tratta di una platea molto molto piccola rispetto a quella di quota 100 !
      Poi dice che quest’anno faranno ‘QUOTA 41 SECCA’ , ma secondo me avrebbe fatto meglio a non dirlo…Dopo le false promesse della campagna elettorale…voglio vedere quanti gli credono ancora !!!
      Secondo me rischia di perdere lo 0,01 di credibilità che gli attribuisco …e di dover cercare altre scuse per giustificare il mancato mantenimento della promessa …perché credo che finirà così anche stavolta !

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      • Luigi, guarda che durigon ha ragione; chi ha subito tutte e 3 e cioè noi del 1960 se ne è fatto un’ottima conoscenza; vero che su quota 100 tantissimi; e molti non ne hanno approfittato; quota 102 per pochissimi : perchè? chi era già scappato era scappato; con il minimo a 64 anni hanno dato chance a chi l’aveva già avuta; a noi 60 no; quota 103 hanno abbassato di 2 anni l’età, purtroppo hanno alzato di 3 i contributi; rispetto a quota 102 dato più chance ma sempre poche; io a quota 41 senza se e senza ma non ci ho mai creduto, vedremo quest’anno ma la vedo brutta; speriamo; saluti a te e ai gestori del sito

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        • Quando avremo i dati reali, cioè a posteriori, secondo me tutti potranno vedere che grosso fallimento sarà stato Quota 103 fatta cosi !

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    • Gent.mo, basta andare negli atti parlamentari per vedere che gli appartenenti alla attuale compagine governativa hanno partecipato praticamente tutti al dibattito inerente la cosiddetta legge Fornero. In tale dibattito, come in ogni altra discussione parlamentare con ricadute finanziarie, si parlava diffusamente ed accuratamente della situazione economica italiana e se ne parlava in termini drammatici. Quindi colpevoli di aver mentito al popolo con le promesse sulle pensioni. Peccato che non esista un tale reato ma sarebbe opportuno insieme alla incompatibilità alla rappresentanza con decadenza immediata per tutti coloro che ne risultassero colpevoli. Ma siccome le leggi le fanno i colpevoli della situazione attuale e futura in concorso con i loro predecessori, legislatori pure essi, nella prassi senza tanti distinguo di ruoli e sigle, è meglio svegliarsi ed agire sull’unica leva che abbiamo, la partecipazione ed il consenso.

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      • caro stefano 1961: torniamo al 2011: lo spread era a 500; il governo monti disse: la situazione dei conti pubblici era disastrosa: cosa facciamo? eliminò le finestre a 35 anni, (poi fecero 8-9 salvaguardie per chi non aveva lavoro nè pensione) , sulla legge Fornero misero la questione di fiducia; i signori onorevoli di allora, per non perdere il loro vitalizio dissero: ok, la votiamo; buttarono a mare noi per i loro interessi; tutto chiaro? saluti a te e ai gestori del sito

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    • Caro Guglielmo Dimitri, volevi 103 ibrida? sarebbe piaciuta anche a me; tra quello che vogliamo noi e quello che ci concedono passa non 1 fiume, tutti gli oceani della terra; trova il lato positivo: hai già 42 , manca poco alla legge Fornero; tu a 61 anni sei considerato giovane per andare in pensione; in bocca al lupo e tieni duro saluti a te e ai gestori del sito

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    • Si anch’io sono dello stesso parere, quest’anno maturo 42 di contributi e 61 di età farebbe 103 invece dovrò andare con la Fornero 42 e 10 mesi più la finestra di 3 mesi andrò nel 2024 con 43 anni e un mese effettivi, altro che 41 …. Grazie

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      • I sindacati secondo me dovrebbero lottare per abolire questa assurda finestra di 3 mesi, dopo che uno ha lavorato già per 42 anni e 10 mesi. !!!

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  15. Ormai siamo alle comiche finali. Noi ultra60enni non siamo occupabili ma nemmeno pensionabili. In pratica dobbiamo aspettare, da disoccupati, i 67 anni. Chi come me era legato a due casse (Inps + cassa privata obbligatoria) è escluso da tutto. Non sì premia nemmeno chi ha pagato un sacco di imposte e contributi e magari ha fatto pure il militare. Siamo in mano ai dilettanti allo sbaraglio. Pure in malafede. E che ripetono come un mantra che chi non ha il lavoro deve trovarlo. Peccato che l’80% degli occupabili non ha titoli di studio né qualifiche. Fare peggio dei Governi precedenti era difficile.

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    • Caro Giovanni, non so come funziona il discorso delle casse private obbligatorie; io andrei a fargli visita prima gentilmente e poi ………………………………; mi hai capito; per il resto senti un patronato cosa ti suggerisce di fare; in bocca al lupo e forza e coraggio saluti a te e ai gestori del sito

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