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Riforma Pensioni 2023, cosa succederà dopo le elezioni? Tutte le proposte dei partiti

Ci sarà davvero una nuova riforma delle pensioni entro fine anno? O tutto rischia di slittare a data da destinarsi? Con le elezioni anticipate del 25 settembre, una volta formatosi il Governo il tempo per smontare l’impalcatura della legge Fornero sarà ridottissimo e il rischio di un nulla di fatto in Legge di bilancio è reale. Oltre al tempo, il secondo grande problema con cui ci si deve confrontare è l’ingente quantità di risorse per effettuare correttivi per permettere la pensione anticipata. I costi per alcuni interventi strutturali è troppo alto e in questo momento storico altre gravi questioni incombono – prima tra tutte quella relativa all’energia e al caro prezzi.

Nonostante tutto però nella campagna elettorale praticamente tutti i partiti hanno trattato l’argomento della Riforma delle Pensioni, cercando di risolvere il problema e soprattutto di far breccia negli elettori con promesse più o meno mantenibili. Di seguito vediamo brevemente un riassunto di tutte le posizioni politiche sul tema previdenziale dei principali partiti.

Pensioni anticipate, le proposte del centrodestra: dalla quota 41 di Salvini alle pensioni minime

Partiamo dai partiti che formano la coalizione di centrodestra e che stando a tutti i sondaggi sono i favoriti per vincere le elezioni e formare il nuovo Governo. La Lega da tempo è molto attiva sul tema quota 41 per superare la discussa legge Fornero, ma il tema andrebbe approfondito post elezioni, visto che non si sa se la quota 41 sarebbe con il contributivo o meno, e visto che nel programma della coalizione di centrodestra non si parla espressamente di Quota 41, ma soltanto di “flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, con una spinta al turn-over“.

Tra gli altri temi toccati nel centrodestra per le Pensioni troviamo poi anche la proposta di innalzare le pensioni minime (a mille euro come ha rilanciato Berlusconi in più occasioni ), sociali e di invalidità, ma anche l’introduzione di una pensione ad hoc per le casalinghe.

Riforma Pensioni ultime news, cosa propone la coalizione di Centro Sinistra?

Nel centrosinistra, la coalizione guidata dal PD ha un’altra ricetta per la riforma delle pensioni, che prevede continuità con quanto proposto negli ultimi anni con l’introduzione di maggiore flessibilità nell’accesso al trattamento pensionistico, a partire dai 63 anni d’età – ma in conformità con il regime contributivo in vigore. Proposte che cercano di equilibrare i costi con le necessità dei lavoratori, privilegiando l’uscita anticipata per coloro che hanno svolto lavori gravosi o usuranti o lavori di cura in ambiente domestico e familiare.

Resta poi viva la proposta di rendere strutturale Ape Social e Opzione Donna. Infine, pur non trovandosi in programma, nel centrosinistra si parla spesso di una pensione di garanzia per le nuove generazioni, che assicuri un trattamento economico dignitoso anche per tutti coloro che hanno avuto carriere lavorative discontinue e precarie.

Cosa succederà alle Pensioni dopo le elezioni? Le posizioni di M5S e terzo polo

Per quanto riguarda il terzo polo, troviamo il M5S che propone anch’esso una pensione di garanzia, e un uscita flessibile per i lavori gravosi e usuranti. Attenzione anche a possibili agevolazioni per aiutare l’uscita di mamme lavoratrici, oltre al potenziamento delle pensioni di invalidità per i disabili.

Infine, la coalizione CalendaRenzi formata da Azione e Italia Viva si focalizza sulle necessità delle nuove generazioni, indicando la possibilità di introdurre regole atte a favorire i nuovi piani di previdenza complementare per le persone con meno di 35 anni di età, mentre non viene reputata una priorità una nuova riforma delle pensioni.

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22 commenti su “Riforma Pensioni 2023, cosa succederà dopo le elezioni? Tutte le proposte dei partiti

  1. Tanto qualsiasi idea abbiano i vari schieramenti in lizza, alla fine deciderà sempre e solo l’Europa (ovviamente con le teste di ponte piazzate in Italia, così da far credere che loro non c’entrano.

  2. Io non capisco certe prese di posizioni (abolizione legge Fornero) personalmente l’ho odiata anche io, si creano alternative di uscita ,logicamente con le penalizzazioni che purtroppo conosciamo, chi vuole o deve lavorare più anni, perché non ci dimentichiamo che anche se si è ultrasessantenni molti hanno ancora “bisogno” di lavorare andranno con l’anticipata Fornero e con il sistema misto, secondo me il vero punto è quel misto che non piace PS, per cortesia chi ha la possibilità di fare domande ai leghisti “misto o contributivo” per quota 41

  3. La Fornero resterà, qualsiasi uscita anticipata avrà delle Penalizzazioni Pesanti,
    come penso noi saremo la Generazione che lavorerà più in assoluto .
    Dopo 40 anni di Lavoro dovrebbe essere un Diritto Andare in Pensione….

  4. La sinistra è a favore della Fornero ( che ha colpito solo la massa e non politici e classi dirigenti, i sacrifici sono stati applicati solo a noi). Il terzo polo è sulla stessa linea tuttalpiù qualche promessa ai giovani ( a cui mancano ancora decenni e modifiche in corso d’opera ). La destra il cui programma elettorale dice una cosa e sulle piazze e in TV ne dicono un’altra : pensate veramente che il non inserire nel programma elettorale della destra il cavallo di battaglia della Lega quota 41 sia una dimenticanza ?
    Perchè sollecitati ( anche dai giornalisti del sito che ci ospita ) in merito se contributivo o misto non rispondono ? Perchè il disegno di legge depositato nel 2018 dalla Lega e fissa tutto nel contributivo quota 41, non è stato ritirato o modificato ? Sui 5 stelle con la proposta Tridico, il quale ha detto che la sua è meno costosa , confermo con 400/500 euro x 3 anni lo stato se la cava, ma il pensionato riesce a vivere ? Anche se le speranze che venga votata anche dagli altri partiti sono quasi nulle. Con queste proposte ci chiedono il voto…………..

    1. Caro o cara tizii perchè non è chiaro; facciamo dei distingui: come spiegato in altri commenti è inutile aspettarsi quota 41 senza penalizzazioni perchè non ci sarà mai; con piccole penalizzazioni? come sopra; tutto contributivo. ha probabilità proprio perchè è tosto; proposta tridico? è quella più probabile: intanto non sappiamo da che età e fa differenza dai 63 ai 64 anni; parli di 400-500 euro? dipende da 100 cose: il lavoro che fai, lo stipendio che hai, i contributi che hai accumulato prima del 1996 e successivamente; e poi è sempre meglio avere una parte a 64 anni e il resto a 67 che niente; detto questo: in queste 4 settimane ne spareranno di grossissime sulle pensioni ; vedremo il tutto tra novembre e dicembre e faranno provvedimenti così duri per far andare in pensione pochissime persone; saluti a te e ai gestori del sito

  5. QUOTA 41 ? CARI SIGNORI DELLA LEGA E DEL CENTRODESTRA, TEMPO SCADUTO !
    Non siamo stupidi ! È evidente che se dopo tanti solleciti non è ancora arrivata una risposta chiara e univoca su QUOTA 41 “SENZA PENALIZZAZIONI” .. il discorso è chiuso ! MAI PIÙ UN VOTO !!! A QUESTO PUNTO NON PROVATEVI A TOCCARE LA PENSIONE ANTICIPATA DELLA FORNERO !!!

  6. sarebbe utilissimo se i responsabili dell’ottimo “pensionipertutti”riuscissero a “stanare” Salvini e la Lega su cosa effetivamente intendono per quota 41 per tutti : e’ da intendersi come noi tutti speriamo col sistema misto?, o e’ come prospettato dal disegno di legge presentato della Lega, solo col ricalcolo contributivo per renderlo meno oneroso e piu digeribile alla Meloni?

    1. Ricorda che, se non vai in pensione con il contributivo, vai in pensione con soldi che non hai versato.
      Saranno altri lavoratori, che magari sono più vecchi e stanchi di te e che non hanno avuto la fortuna di raggiungere quota 41, che ti “regaleranno” parte della tua pensione.

  7. La mia opinione è che ormai non riescano più neppure a mentire. Stavolta, tutto sommato, i toni preelettorali sulla riforma delle pensioni si mostrano alquanto blandi. D’altro canto, ormai anche le pietre sanno perfettamente che le scelte strutturali che orienteranno il Paese si fanno purtroppo nelle stranote sedi sovranazionali, non votate da alcuno, e ciò di qualunque colore sia il ‘governo’ (che non governa), il quale dovrà sostanzialmente attenersi ai suddetti relativi vincoli. Peraltro, una volta regalata la sovranità al di fuori delle istituzioni democratiche, e magari pure fuori dai confini nazionali, va da sè che il risultato sarà sempre invariabilmente questo. Oltretutto, atteso che i politici solitamente non brillano per il proprio curriculum lavorativo, e non hanno nella maggior parte dei casi mai lavorato neppure un giorno nè in fabbrica nè altrove, chissà perché non mi sento nè particolarmente tutelato nè particolarmente ottimista sul tema “riforma delle pensioni”…

  8. Ma la Fornero mandiamola in pensione!!! Lo sa i danni che ha fatto. Ve la ricordate quando si è messa a piangere?
    Quota 41 per tutti senza limiti di eta’ e senza il contributivo.
    Dobbiamo scendere in piazza?
    Scendiamo
    Grazie
    Paolo

  9. Sì però tutte queste belle cose quando le hanno dette? Io seguo molto l’argomento ma non mi pare di aver sentito molte proposte direttamente dalla bocca degli esponenti politici. A parte Salvini, che sbandiera quota 41 come fosse la soluzione di tutti i mali. Cosa che non è. Ma gli altri quando ne parlano? Forse sottovoce, tra loro, in modo che noi non li sentiamo? Di chi hanno paura, non siamo in un paese libero? A me sembra che a discutere su ipotesi varie siamo solo noi qui sui social. Ma i politici: silenzio. E in campagna elettorale, per giunta! Il che è tutto dire. Perché non si organizza un bel dibattito televisivo tra i vari esponenti di destra, sinistra e via dicendo, per intervistarli proprio su questo argomento? Perché non si fa? È veramente tanto difficile parlare chiaro agli elettori? A meno che non si sia in malafede, ovvio.

  10. da una prima analisi TUTTI i partiti sono per la conferma della Fornero. Dì altronde gente che non ha mai lavorato come può immaginare una riforma del lavoro e della previdenza. Ne prendo atto così come gli stessi prendano atto che NON VOTERO’

  11. da una prima analisi TUTTI i partiti sono per la conferma della Fornero. Dì altronde gente che non ha mai lavorato come può immaginare una riforma del lavoro e della previdenza. Ne prendo atto così come gli stessi prendano atto che VOTERO’

  12. Ormai a questi politici non crede quasi più nessuno e comunque vogliamo sapere con certezza se qualsiasi proposta di cambiamento avverrà con sistema misto o contributivo, questo ce lo devono far sapere prima del 25 Settembre

    1. mauro, credi ancora nelle favole? secondo te qualcuno ti risponde? e se ti dice sistema misto gli credi? se ti dice contributivo puoi anche credergli; ma da che età? anche quello conta; proposta tridico ha qualche possibilità ma non tante; non aspettarti nulla di buono; poi speriamo in bene senza farsi tante illusioni; saluti a te e ai gestori del sito

  13. anche se adesso mi dovrei chiamare paolo profpens diciamo che va bene così; cosa faranno? il tempo è ristrettissimo , i soldi non bastano visto il caro energia; qualcosa faranno sulle pensioni; qualcosa per far andare in pensione quasi nessuno tipo quota 103 con i 65 anni; speriamo la proposta tridico ; sarebbe troppo bello dai 63 anni, credo dai 64 anni ; si vedrà il tutto tra Novembre e dicembre saluti ai gestori del sito

  14. Buongiorno! Desidererei ringraziare, moltissimo, tutte le Istituzioni e la Redazione di Pensioni per Tutti. Spero che i partiti politici, diano vita ad un’ equa Riforma delle pensioni e che vengano incrementate anche le pensioni degli invalidi civili totali e parziali. Grazie mille!

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