Riforma pensioni 2023, da ‘opzione donna’ a ‘opzione mamma’: lo sdegno di Armiliato

In Legge di Bilancio cambia Opzione donna, mentre tutti si aspettavano la proroga della misura insieme ad Ape Sociale almeno per il 2023, salta fuori dal cappello una modifica dei requisiti che lascia davvero spiazzati e basiti. Chi avrebbe potuto immaginare che una misura già altamente penalizzante per le donne, visto che le lavoratrici che vi aderiscono hanno a vita un assegno ricalcolato col sistema contributivo, potesse essere ancorata alla maternità? Già perché come si evince dall’Ansa, 22/11 ore 0.06, ora la discriminante per poter uscire prima con opzione donna sono i numeri di figli.

Sdegno, rabbia, delusione emergono subito sui social, sulla questione abbiamo intervistato chi da sempre richiede maggiore tutela per le donne e la valorizzazione del lavoro di cura ai fini previdenziali delle stesse, ossia la fondatrice del ‘Comitato Opzione donna Social, Orietta Armiliato, che incredula ci ha gentilmente risposto a tarda ora all’intervista in esclusiva che vi riproponiamo. Le sue parole:

Pensioni 2023, ‘opzione donna’ diventa ‘opzione mamma’: cambiano in corsa i requisiti

Pensionipertutti: Leggiamo sull’Ansa ‘ Cambia Opzione donna: l’anticipo della pensione per le lavoratrici con almeno 35 anni di contributi , che in manovra sarà prorogato di un anno, sarà anche legato al numero di figli. Secondo quanto si apprende potranno uscire a 58 anni le lavoratrici con due o più figli, a 59 anni chi ha un figlio, e a 60 chi non ne ha”. Vi aspettavate una modifica in questi termini, la proroga non era ormai data per scontata da giorni con i medesimi requisiti?

Orietta Armiliato: “Che poco ci si potesse fidare delle anticipazioni degli esponenti di questo Esecutivo, ce ne eravamo accorti già dal momento che ha mosso i primi passi ma, che la misura dell’Opzione Donna potesse trasformarsi al punto di diventare “Opzione Mamma” francamente non si poteva immaginare neppure nella peggiore delle ipotesi.

Pensionipertutti: Le donne, come hanno preso la notizia di un’ennesima ‘spada di Damocle’ dopo la Fornero che già le aveva pesantemente penalizzate? Da tempo chiedevano che l’opzione donna divenisse strutturale proprio perché vivono con ansia la proroga annuale, ora invece che reazioni ‘ a caldo’ ha potuto percepire?

Orietta Armiliato: “ La notizia é stata presa malissimo, con il favore delle tenebre, come già fu per la Monti-Fornero, ecco un altro bel regalo che viene fatto con disinvoltura alle donne, andando a colpire soprattutto chi, oltre alla frustrazione per non aver potuto avere figli pur volendone, oggi si vede aggiungere il carico di una ulteriore “punizione.

Riforma pensioni: opzione donna ancorata al numero di figli, Armiliato: inacettabile

Pensionipertutti: Quindi come considera tale provvedimento, ha ancora senso di esistere la misura ‘opzione donna’ riscritta in questi termini?

Orietta Armiliato: Siamo al cospetto di un provvedimento inaccettabile poiché sancisce con una legge la disparità di trattamento ed evidenzia come non ci si preoccupi neppure per un istante di promulgare leggi giuste, ossia uguali per tutti: evidentemente per questo Governo, neppure all’interno del nostro genere siamo considerate uguali e, così riscritta, diventa una norma odiosa perchè dannatamente discriminante ed inoltre, pone interrogativi, uno su tutti: é questa la misura della qualità della società a cui miriamo continuando a creare disuguaglianze fra uguali?

Constatiamo quindi oggi di essere governati da chi sta facendo del concetto di selettività la propria caratteristica nell’ottica esecrabile del “divide et impera” ovvero che usa questo espediente per esercitare il proprio potere al fine di controllare e governare il popolo dividendolo in più parti, in modo da generare rivalità e alimentare discordie“.

Pensionipertutti: Quindi cosa farete? Acceterete a malincuore o lotterete per far sì che qualcosa cambi e che si ritorni almeno all’origine della misura?

Orietta Armiliato:Non staremo zitte e non accetteremo supine questo provvedimento che ci impoverisce moralmente facendoci prendere atto ancora una volta come già per il passato, che diventa premiante “l’aver dato e dare figli alla patria”

Ringraziamo di cuore Orietta Armiliato per essersi prestata nel corso della notte a rilasciarci questa intervista e ricordiamo a chiunque volesse riprenderne alcune parti che é tenuto, trattandosi di esclusiva, a citare la fonte.

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22 commenti su “Riforma pensioni 2023, da ‘opzione donna’ a ‘opzione mamma’: lo sdegno di Armiliato

  1. Inutile negare che i sistemi pensionistici europei stanno tutti muovendo lungo la strada in salita imposta dall’invecchiamento delle persone.
    Vale a dire un innalzamento dell’età pensionabile seppure abbinato alla scelta di renderla flessibile.
    Quello che ne scaturirà sarà sempre più all’interno di un concetto di età media del pensionamento.
    Stabilità un’età di riferimento (se ne vedono ormai anche da noi i tentativi) fermo restando il persistere di una età legale (attualmente 67), il QUANDO iniziare a percepirla, QUANTO percepire e, forse un più in la nel tempo, il COME percepirla andrà necessariamente chiarito al lavoratore sulla base delle regole attuariali in modo da renderlo conscio dei benefici o dei sacrifici a cui andrà incontro.

    Per quanto riguarda opzione donna porto un esempio familiare.

    Donna, 62anni 10 mesi 22 giorni; nella prima decade di Gennaio saranno 63 e il primo dicembre, raggiunti 42,1 di versamenti, arriverà l’anticipata Fornero.

    Figli 2, laureati, invitati e convinti ad emigrare per trovare lavoro in paesi europei che, al momento, si dimostrano culturalmente, economicamente e politicamente più avanzati del nostro.

    Tempo trascorso in maternità 5 mesi e 15 giorni totali per evitare, al rientro, un cambiamento non desiderato di mansioni.
    Giorni di malattia e/o altre assenze nei 42 anni 22 giorni attuai di lavoro, ZERO.
    Tre società cambiate, suo malgrado.

    Nonostante l’impegno sta trascorrendo qualche mese di questa ultima parte dell’attività lavorativa da dipendente privata in cassa integrazione (per sostenere il bilancio aziendale che ultimamente non ha retto. Certamente non per colpa sua).
    La pensione “opzione donna” quando maturata è stata valutata e scartata onde evitare un 30% di penalizzazione e, a quota 100, mancavano solo 13 giorni.
    Sarà stata fortunata, avrà stretto i denti, certamente si è lamentata di essere posta ultimamente in carico allo Stato, comunque sia sono stati 42 anni di una retribuzione non esaltante, dignitosa come tante altre, nella media di un 5 livello impiegatizio.

    Se si vuole si può gareggiare con gli uomini e certamente non fare peggio di loro.

  2. Opzione donna che diventa opzione mamma e solo per alcune categorie…. devo dire che non c’è limite alle scelte prive di senso e che vanno a danneggiare le donne anziché aiutarle. A 58 anni una donna può avere problemi di salute oppure deve prendersi cura dei genitori ….non deve badare ai figli…eppoi cos’è sta storia delle categorie usuranti ecc.
    Vorrei sapere nome e cognome di chi ha proposto queste modifiche che sono state avallate dall’ intero governo. Direi che questo per me è già la prova di cosa questo governo NON SA FARE insieme all’ innalzamento del tetto all’uso del contante e alla flax tax estesa agli 85000 euro per gli autonomi… voto : SCARSO MENO MENO… della serie non potete che perdere voti…. bastava prorogarla senza modifiche,anzi renderla strutturale….. ma qualcuno ha voluto fare il fenomeno !!!

  3. Salvini, Durigon e centrodestra si stanno rivelando peggio di quel che si temeva (e pensare che li ho votati). A partire da quota 103 ( uno schifo ) alla proposta di € 20.000,00 a chi si sposa (staranno già facendo i conti se poi conviene divorziare per poi risposarsi e così avanti
    finchè la rende) a opzione donna, ecc. ecc..
    Con i soldi risparmiati per morte da COVID si fanno la manovrina e avanzano anche soldi magari per l’Ucraina o altro invece che investire su chi a già dato (come avevano promesso).
    Incompetenti, bugiardi, disonesti, ecc. ecc. ecco cosa sono VERGOGNAAAAAAA……….
    Ci ricorderemo…… DISONETIIIIIII……

  4. Vi ricordo che le donne non accudiscono nella loro cerchia famigliare solo i figli ed i nipoti,
    ma soprattutto i loro genitori , cioe’ tutte persone anziane, probabilmente coloro che hanno piu’ bisogno.
    Per fortuna che questo era il governo che doveva venire incontro ai pensionati!
    Vergogna!!
    Non potete prendere in giro così gli Italiani!!

  5. Un altra Mascalzonata!. E dire che doveva essere il governo del cambiamento. Cambiamento si ma in PEGGIO. Chi dice che la Meloni non è ha sbagliata una ora si deve ricredere, con questa sono 3 le scivolate combinate in meno di 30 giorni, come dire una ogni 10.
    AAAAH Annamo bene… proprio bene.

    Non capisco come sia possibile prendersela nuovamente con le donne, già la norma in vigore “opzione donna” è molto penalizzante in termini economici e colpisce una categoria debole, ora ancor di più.
    Siamo alle solite… chi ci governa pensa solo a se stesso non al popolo che sofre, non ha chi ha sostenuto e sostiene questo paese con lacrime e sangue, ma pensano solo a se stessi. In periodi di crisi mica si sono stretti la cinghia, è sempre quella del popolo che deve stringersi non la loro.

  6. Ora c’è una levata di scudi per una opzione pensionistica legata al numero dei figli creando così disparità tra donne madri e non madri. Ci si indigna perchè alcune potranno lasciare il lavoro prima di altre, ma tutta questa mobilitazione di massa non l’ho vista né mai letta quando si parla della disparità che c’è tra le donne che non possono accedere a OD perchè hanno i contributi in più Ago/Casse. Per queste donne non si spende una parola né ci si attiva perchè questa inconcepibile stortura venga sanata.

  7. Qualcuno lì fermi prima che sia troppo tardi- non è più possibile che sono anni che rincorriamo queste quote create da una mente sacrilega, che nemmeno il diavolo avrebbe fatto meglio , ed ecco qua che la frittata è fatta con la madre di tutte le quote, 62-41 , da voltastomaco, partorita da questi nuovi governanti per metterci in ginocchio definitivamente, per poi darci il colpo di grazia finale , togliendoci ogni speranza di sfuggire alla Fornero e ingabbiandoci completamente fino ai 67 anni , se tutto va bene, non mi meraviglierei infatti che andassero ad alzare l’asticella portando la pensione di vecchiaia a 68 anni- ma ci rendiamo conto che la media europea di uscita è di 63 anni e qui 67 e con una nuova quota truffa che fa tremare i polsi- qualcuno lì fermi, che sia l’Europa a questo punto, che sia il sindacato, che sia l’opposizione, che intervenga il Capo dello Stato, chiunque esso sia ma FERMATELI – la linea tracciata è questa e se subiamo passivamente il pugno duro che stanno mostrando, va a finire che le nostre sofferenze arriveranno ad un punto tale che prima o poi scoppieranno scontri sociali stile anni 70, con tutte le conseguenze che ne deriveranno.

  8. Quota 103 inaccettabile. Per spiegare meglio:
    chi aderisce a quota 103, percepirà al massimo 5 volte la pensione minima (600€/mese) fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia (67 anni di età).
    Facciamo un esempio di 2 persone con 41 anni di contributi e 62 anni di età, la prima con una pensione ipotetica di 3.000€, l’altra di 6.000€/mese.
    La prima avrebbe un trattamento pensionistico senza alcuna penalità, l’altra avrebbe una penalizzazione del 50% per 5 anni.
    Ma che senso ha?

  9. Sono un elettore di centro-destra e pur sapendo che il centro-sinistra è stato al governo 10 anni senza mai vincere le elezioni e soprattutto senza mai fare una riforma delle pensioni dopo l’obbrobrio della legge Fornero, sono profondamente deluso non solo per quanto riguarda la quota 103 e l’opzione mamma ma per tutta la manovra.
    La conclusione che vinca una parte politica o l’altra nulla cambia per noi cittadini/lavoratori solo uno schifo totale. Io continuerò ad andare a votare perché il molti paesi del mondo ancora non si vota e perché qualcuno ha lottato per avere il diritto di voto ma se continua così voterò scheda bianca.

    1. Bravo Stefano, io sono stato un elettore del centrosinistra ma la penso come te!
      Se si tratta di salvare lobby i soldi si trovano dalla sera alla mattina, quando si tratta di noi lavoratori se ne vedono una peggio dell’altra!

  10. È una manovra discriminante per chi come me non ha avuto figli. Per non parlare poi del tipo di lavoro: un lavoro mentale e di concetto è meno usurante di un caregiver?
    Siamo sempre alle solite, tante promesse buttate al vento. Vergogna

    1. Ciao Luciana, ormai è chiaro nel nostro paese non diciamo cittadini e cittadine titolari di diritti soggettivi, ma sentiamo parlare e legiferare di opzione mamma con figli numerosi , quote di pensione per erogare meno pensioni, flat tax per redditi da lavoro autonomo fino a 85.000 euro . I nostri nuovi governanti hanno paura dei naufraghi , dei poveri e dei difensori dei diritti civili e soggettivi e dei ricchi elusori ed evasori. Un saluto Lilli Reolon.

  11. Una presa in giro.
    Già per una donna arrivare a quota 41 e 62 anni di età è un’impresa, così si somma beffa a beffa! che poi tutto contributivo è già una mascalzonata!

  12. Sono furiosa! Sì sono tra le donne punite perchè non ho avuto figli. Per questo mi merito di non andare in pensione con OD con 58 o 59 anni, ma forse sì con 60. Dico forse perchè sicuramente c’è anche la finestra di 1 anno, perciò alla fine gli anni saranno 61. Non ho avuto i figli ma ho avuto il cancro, come del resto tante donne della ns. età… ah sì ma quello non conta …devo comunque continuare a lavorare. Che cosa potevamo aspettarci da questo governo?? Dicono che Meloni non abbia sbagliato nulla finora…ecco su OD ha sbagliato tutto, lei che ha urlato con forza e convinzione di essere Donna davanti alle folle, poi cade su temi che riguardano le donne…chissà o forse ha dovuto o voluto cedere ad un ricatto dei suoi alleati maschilisti? Cosa cambia per noi Donne avere una donna al Governo…e una Ministra del Lavoro donna? NULLA! Eppure l’attenzione ai problemi delle Donne dovrebbe essere trasversale sia per Donne di dx che di sx. Sono del 1965 ho sperato fino all’ultimo in un rinnovo almeno biennale degli attuali requisiti, considerato che è una misura che costa allo Stato meno delle altre per via del ricalcolo contributivo. Invece no, ma quale strutturale come promesso nei programmi elettorali, zitti sull’argomento fino all’ultimo, hanno deciso di fare una manovra ponte per il 2023 che lascia presagire una “cancellazione” di OD nella riforma delle pensioni, oppure vedendo l’andazzo, la renderanno irraggiungibile. Grazie infinite ad Orietta Armiliato, seguo da anni il COMITATO OPZIONE DONNA SOCIAL anche se non ho un profilo su Facebook. Un grazie di cuore ad Erica Venditti per averci dato questa possibilità con l’intervista a caldo ad Orietta.

  13. Il discorso delle pensioni per le donne è delicato. Sicuramente la Costituzione vieta discriminazioni tra i sessi. Io, in maniera impopolare, ho sempre scritto che le lavoratrici madri potevano essere agevolate. Non conosco il nuovo provvedimento né quelli vecchi per cui lascio la parola ad altri. Le discriminazioni che le donne subiscono sul posto di lavoro devono essere risolte a monte. Sicuramente, dalle generazioni anni 70 e 80 in poi, vedo che gli uomini si occupano della famiglia come le donne. Almeno qui al nord di sicuro. Spero che il nuovo governo non faccia un pasticciaccio brutto che scontenti tutti. Sino ad ora prevedono di impoverire ancora di più i poveri, e mandano in pensione i 61enni e non i 66enni, spendendo un sacco di soldi. Vogliono tagliare pure l’RDC, invece di migliorare la legge e i controlli. Sino ad ora mi sembrano dilettanti allo sbaraglio. E si che sono mesi che sapevano sarebbero andati al comando. Siamo messi male.

  14. Altra sorpresa dell’ultima ora con ulteriore penalizzazione per le donne, con vergognoso collegamento della quota donna al numero dei figli, quando poi già è penalizzante col calcolo contributivo- ho paura che mettono mano pure all’ape social andando a toccare pure gli invalidi, tanto questi sono capaci di tutto! Ci vuole la piazza ad oltranza, non c’è alternativa, sindacati sveglia , Conte vi sta lanciando messaggi precisi!

  15. trovate il lato positivo: a 58, 59, 60 anni andate in pensione e avete pure una pensione per quanto scarsa; io mi prendo la 3° inc di fila pur avendo raggiunto per 3 volte di fila la quota;
    restiamo in attesa di questa fantomatica riforma che faranno nel 2023 per il 2024; saluti ai gestori del sito

    1. Paolo, un vecchio detto a me caro recita così:
      non c’è il DUE senza il TRE… e il quarto vien da se…
      Pertanto se son 3 di fila ora devi attendere la quarta poi hai fatto en plein.
      Auguri per la tua pensione

  16. La pensione è un diritto di tutti i lavoratori. Se i soldi, versati dai lavoratori non si trovano, è colpa di chi li ha gestiti. E’ una vergogna che per dover andare in pensione oggi bisogna giocare a tombola. 62 e 38 poi 64 e 38 ed ora 62 e 41. VERGOGNAAA.
    L’onorevole Salvini si riempie la bocca per aver fatto quota 41. Bastava seguore l eindicazioni di Tridico, che con solo 400 milioni potevano accedere alla pensione tutti i lavoratori che ne avessero voluto beneficiare. Invece con l’ambo dei 62 anni e 41 di contributi, facciamo andare in pensine solo 45000 fortunati vincitori di una volgarissima tombola, che peraltro costa moooolto di piu dei 400 milioni della proposta di Tridico. Io, poichè purtroppo ho solo 32 anni di contributi, a 64 anni di età devo ancora aspettare di arrivare, se arrivero’, a 67 anni.
    Complimenti

  17. A caratteri cubitali: VERGOGNA!!!
    Non paghi di aver toccato il fondo della loro insipienza, scavano ancora, forse arriveranno all’INFERNO, dove Belzebù li attende impaziente! Fuor di metafora, siamo veramente in mano a farabutti patentati con licenza di uccidere! Grazie a tutti, in particolare agli ineffabili sindacalisti, cui evidentemente frega nulla dei lavoratori, i cui interessi dovrebbero rappresentare!

  18. Lascia basito che si parli spudoratamente di disparità di trattamento omettendo che la vera disparità (l’art. 3 della Costituzione è diventato un optional) è il diverso trattamento nei confronti degli uomini che tante volte hanno avuto vicessitudini familiari e professionali che hanno reso la loro esistenza ben più bisognevole di assistenza che non quella di agiate signore! Ognuno si coltiva il proprio orticello…

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