Riforma Pensioni 2023: Damiano contro il centrodx: Quota 41 non basta, si a Opzione donna

In attesa delle prossime elezioni politiche che si terranno tra poco più di un mese, continua a tenere banco nell’agenda pubblica il tema della riforma delle pensioni da effettuare entro il 2023: Dal primo gennaio prossimo infatti è concreto un ritorno alle Legge Fornero, che potrà esser evitato soltanto agendo in fretta. Cesare Damiano, come già aveva fatto la settimana scorsa, è tornato a parlare di Pensioni a 360 gradi in una lunga intervista al Riformista, rilanciando la sua ricetta che prevede l’uscita dai 63 anni, la quota 41 e non solo… Damiano ha poi toccato altri punti fondamentali della campagna elettorale, come la Flat Tax e il mondo del lavoro.

Ultime novità sulla Riforma delle Pensioni per il 2023, parla Damiano su quota 41 e uscita a 63 anni

In questa campagna elettorale quasi tutti i partiti hanno la loro ricetta sulle Pensioni, Cesare Damiano ha detto la sua durante l’intervista al Riformista rilanciando il ddl 857 e la quota 41: “Occorre superare la legge Monti-Fornero. Va bene prevedere una flessibilità in uscita dai 63 anni, non solo per i lavori usuranti o gravosi, prevedendo una leggera penalizzazione per ogni anno prima dei 67 anni di età, da calcolare solo sulla parte retributiva. Va poi abbassata a 41 anni di contributi l’uscita dal lavoro per i cosiddetti precoci”.

Oltre a queste misure poi, l’ex Ministro spiega che serve anche altro, per le donne e per chi percepisce pensioni troppo basse: “Ma non basta: vanno resi strutturali sia l’Ape sociale che Opzione Donna e vanno valorizzati i contributi delle figure più fragili: donne e giovani, considerando i periodi di maternità e di formazione“.

E ancora: “Un segnale chiaro va dato a chi percepisce pensioni troppo basse: vanno rivalutate le pensioni fino a 1.500 euro lordi mensili, estendendo fino a quel limite la quattordicesima mensilità e tenendo conto dei contributi versati. . La previdenza non ha bisogno di propaganda e di altri aggiustamenti provvisori, ma di soluzioni definitive che facciano passare il sistema dall’attuale e anacronistica rigidità ad una moderna flessibilità”.

Riforma Pensioni 2022-2023 e aumento minime: Damiano contro Berlusconi

Infine nell’ultima parte dell’intervista Damiano evidenza come il centrodestra non sia chiaro sul punto relativo all’aumento delle pensioni e sulla Flat Tax, punto fermo della campagna elettorale del centrodestra: “Rivalutare le pensioni solo fino a 1.000 euro, a prescindere dai contributi, esclude quelle degli operai e incentiva il lavoro nero. E poi, posso aggiungere? Basta con l’inganno sulla flat tax. La Costituzione prevede un principio di progressività, non di proporzionalità. Un imprenditore ha una aliquota al 43%, un suo dipendente al 23. Portarla al 23% per tutti, come dice Berlusconi, fa guadagnare 20 punti al primo e niente al secondo.”

Infine Damiano tocca anche il tema del lavoro: “Bisogna puntare sulle assunzioni a tempo indeterminato che sono la nostra stella polare facendo in modo che il lavoro stabile costi meno del flessibile. Basta, poi, con l’osanna alla flexicurity: è stato un imbroglio che ha prodotto soltanto precarietà. Bisogna puntare sulle assunzioni a tempo indeterminato che sono la nostra stella polare facendo in modo che il lavoro stabile costi di meno di quello flessibile”. Voi cosa ne pensate di queste parole? Come sempre fatecelo sapere nei commenti qui di seguito!

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38 commenti su “Riforma Pensioni 2023: Damiano contro il centrodx: Quota 41 non basta, si a Opzione donna”

  1. Vorrei sapere dai politici che legiferano sulle pensioni e non hanno inserito cuochi e camerieri nei lavori usuranti , sono certo che nessuno di loro ha fatto questo lavoro ma come si può accettare che un giovane percepisce il reddito di cittadinanza e uno a 62 anni di età’ con 41 anni di contributi può sentire penalizzazioni sul retributivo e non sa ancora quanto tempo deve lavorare . Il nostro calvario comincia già come arrivare al lavoro , dove parcheggiare perché spesso dobbiamo usare mezzi propri per gli orari notturni che abbiamo ecc.ecc. Vorrei solo un po’ di giustizia sosciale ma difficilmente potrà’ arrivare da questi politici che rappresentano solo se stessi

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  2. ATTENZIONE QUESTIONE DA CHIARIRE MOLTO BENE e SUBITO ! Nell’intervista di ieri sera alla 7 Salvini ha parlato di QUOTA 41 a 63 anni di età !!!! ( potete risentirvela !) ATTENZIONE alla “fregatura” che sta arrivando ! Se ciò fosse che non tocchino l’anticipata della Fornero !!! Non scherziamo ! Noi al lavoro dai primi anni ’80 se ci mandassero a 63 anni CI MANDEREBBERO CON 44 ANNI DI CONTRIBUTI E DI LAVORO. PRATICAMENTE UNA QUOTA 107 !!!!

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  3. Buongiorno a tutti. Leggo da articolo de ” IL MESSAGGERO” : leader del Carroccio contatta Cgil, Cisl e Uil. La proposta di lasciare il lavoro dopo 41 anni di contributi è la stessa che avevano fatto i sindacati a Draghi.Quindi si interpellino anche le confederazioni sindacali per avere delucidazioni in merito, la chiarezza e l’onestà è la chiave di lettura in tutte le cose.Attendo una risposta all’argomento a prescindere dal voto del 25 settembre, il mio dovere da Lavoratore onesto, anche se qualcuno dirà questo fesso, lo farò in ogni caso.
    Buon Lavoro e un saluto ai Sig del Sito

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  4. Curiosa l’idea di Damiano che la quota 41 debba essere solo per chi ha iniziato a lavorare prima dei 19 anni, escludendo di fatto tutti coloro che hanno conseguito un diploma di maturità. Cosa c’entra l’età con cui si inizia a lavorare? 41 ani di lavoro sono 41 per tutti se ho iniziato dopo vado dopo ma con le stesse regole e gli stessi diritti. Purtroppo i politici parlano di pensioni senza aver mai lavorato e senza aver mai messo piede in una fabbrica…

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    • Dei “giovani” aspiranti pensionandi lavoratori precoci giustamente qui si parla eliminare i tanti “paletti” che fanno male.

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  5. Scelgo un esempio a caso, me stesso….Ma fino ad ora, ho ben 42 anni e 3 mesi di contribuzione, 62 anni e sei mesi d’età (quindi avrei anche superato abbondantemente l’ipoteca quota 104) che cosa ha fatto il suddetto politico(tecnico) del PD che ormai è una star delle ipotesi pensionistiche che spende e spande dal lontano anno 2013??? IL NULLA ELEVATO ALL’ENNESIMA POTENZA. Se poi si mette pure a fare le pulci alla flat tax, di cui ne usufruiscono già 2 milioni di partite Iva, neanche al 23% ma bensì al 15%, beh allora alziamo le mani, diciamo arimo e andiamo tutti quanti al mare. Però sotto l’ombrellone, perché ci siamo già scottati troppo dalle chiacchiere!!!

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  6. NON SCHERZIAMO ! QUOTA 41 DEVE ESSERE FATTA ENTRO IL 31/12/2022 CON IL MISTO, SENZA PALETTI E PENALIZZAZIONI !!! ALTRIMENTI NON TOCCATE LA PENSIONE ANTICIPATA DELLA FORNERO !!!!!!!! PROPORRE 41 ANNI TUTTI CON IL CONTRIBUTIVO PER CHI HA INIZIATO A LAVORARE NEI PRIMI ANNI 80 SAREBBE UN FURTO INDECENTE !!! UNA “ROBA DA LADRI” !!! DI CERTO SAREBBE VERGOGNOSO VEDERSI CALARE COME CONQUISTA UNA QUOTA 41 TUTTA CONTRIBUTIVA CHE DI FATTO TI FAREBBE PRENDERE UNA PENSIONE “DIMEZZATA” RISPETTO ALL’ULTIMA BUSTA PAGA !!! RIPETO NON SCHERZIAMO !!! SIAMO DISGUSTATI E NON NE POSSIAMO PIÙ ! ALTRO CHE FLESSIBILITÀ ! I SIGNORI DEL CENTRODESTRA CHE CI DIANO UNA RISPOSTA UNIVOCA ORA, PRIMA DEL VOTO DEL 25 SETTEMBRE !!! ATTENDIAMO !

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  7. Buonasera Erica spero vivamente che Salvini chiarisca questa cosa perché è molto importante, se così non dovesse essere inviterei tutti a NON VOTARE SALVINI perché sicuramente lui evita di chiarirlo perché sa già che 41 anni di contributi saranno solamente con il sistema contributivo

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  8. Buongiorno.
    Volevo scrivere riguardo quelle persone con più di 41 anni di contributi e più di 62 anni di età che hanno un livello di invalidità inferiore al 74% (soglia che se non vado errato consente di ottenere la pensione, correggetemi se sbaglio) ma che comunque, proprio a causa di questa invalidità, non possono più svolgere determinati lavori o mansioni ormai fisicamente insostenibili, e di conseguenza senza avere più una fonte di sostentamento per loro e per le loro famiglie.
    Questo è il grave disagio economico di molti, troppo, nel nostro Bel Paese.
    Cosa è stato fatto finora per porre rimedio?
    È stato fatto il reddito di cittadinanza. Giusto. Però bisogna considerare che ha causato un enorme sperpero di denaro visto che lo si è e lo si sta ancora erogando anche a persone che non hanno diritto di percepirlo.
    Sono stati creati vari bonus, come quello del 110% che ha dato sì impulso al settore edile e al suo indotto ma ha anche creato altri enormi sprechi, basti guardare a come è stato gestito da alcune imprese a causa delle caotiche norme del governo.
    Insomma, potrei fare ancora altri esempi su come svariati miliardi di Euro sono stati sprecati con iniziative del genere ma mi fermo qui. Su ciò non aggiungo altro.
    Invece voglio parlare delle persone a cui mi riferivo sopra, quelle che secondo le attuali normative stanno nella grottesca fascia aritmetica di oltre 62 anni di età, oltre 41 anni di contributi e con una percentuale di invalidità troppo alta per fare certi lavori ma troppo bassa per poter andare in pensione.
    Lo Stato ha il dovere di mandarle immediatamente in pensione.
    Immagino già cosa direbbero molti politici: “ma da dove si prendono i soldi per fare ciò?”.
    Sarebbe semplice se i nostri governi avessero davvero a cuore il benessere del cittadino e si applicassero davvero a conseguirlo.
    Intanto si devono fare maggiori controlli su come vengono spesi i soldi pubblici affinché non si facciano mai più sprechi abnormi di cui tanto ci indignamo ma che poi stiamo presto a dimenticare.
    Maggiori controlli significa anche lotta all’evasione, uno dei più grandi cancri del nostro Paese.
    Ah, se soltanto i nostri governanti e rappresentanti istituzionali si impegnassero su questo, concretamente, nei fatti, e non invece soltanto con belle parole e ammiccanti slogan, tutto così falso perché vuoto. Se soltanto si occupassero di chi ha lavorato 40 e passa anni e non può andare in pensione perché “non ha lavorato abbastanza” e invece non si occupassero di aumentare i loro stipendi e le loro pensioni dorate.
    Poi dicono: “è giusto che un politico percepisca uno stipendio così alto, sennò come si può pretendere che lavorino bene”. Okay, ma almeno che lavorino bene caspita! Bisogna pretendere che lavorino bene! Per il bene dei cittadini e dei contribuenti.
    Concludo dicendo che l’Unione Europea è stata fondata anche dal nostro Paese, e se è vero che l’obiettivo di essa è il perseguimento del benessere e la tutela dei cittadini di tutti gli stati membri, allora non potrà opporsi ad una misura come quella del pensionamento immediato per le persone di cui ho scritto, dato che è una misura che persegue lo stesso obiettivo.
    Sto dicendo cose sensate e realizzabili, o sono solo cose folli, marziane?

    Per la redazione:
    se Vi fosse possibile, desidero che il mio messaggio venisse trasmesso alle varie segreterie dei partiti e dei sindacati.
    Grazie.

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  9. Ma damiano mentre dice queste cose si ê accorto che il partito al quale appartiene candita cottarelli con la sua idea di riforma tutti a 80 anni il pd meglio tenerlo fuori dai giochi abbiamo gia subito orlando.

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  10. Buon pomeriggio! Anch’io, come il Dott. Damiano, penso che sia necessario puntare sulle assunzioni a tempo indeterminato. Ritengo, altresì, che debba essere raggiunta la parita’ retributiva tra donne e uomini. Grazie di vero cuore!

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  11. Chiedo ai responsabili del sito un bel regalo. Un’intervista che metta alle strette Salvini e/o Durigon riguardo alla loro proposta di quota 41. Così noi del 1960 capiamo bene e ci regoleremo:
    1) andrà a sostituire l’anticipata Fornero o quella rimarrà in ogni caso?
    2) manterrà il calcolo misto o diventerà opzione contributiva?
    Se eliminerà l’anticipata Fornero e diventerà solo contributiva, se la possono risparmiare… Attendo fiducioso lumi in tal senso da Pensioni per Tutti. Grazie

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        • Buona sera Walter.

          Tutti i partiti parlano di quota 41, io credo che nessuno potrà pero attuarla senza consistenti penalizzazioni.
          Prima era Salvini, ora la propaganda si sta allungando come il brodo, ma di brodo si tratta.
          Per non avere penalizzazioni quello che resta, al momento, è solo la via della anticipata ordinaria 42,1 e 43,1, con la speranza che permanga almeno fino al 2026.

          Draghi oggi, stranamente, ha riparlato di Ucraina, lo vedo molto interessato a questo argomento, non scordate che di lavoro faceva il banchiere; al contrario il problema pensioni non esiste nell’agenda Draghi la quale la prevede da sempre solo “tutta contributiva”.
          Ma tra un poco toglierà il disturbo … chiedere al terzo polo per capire da orfani cosa penseranno di fare!
          Temo che quello che ci attenderà saranno pensioni lunghe e scarne, bollette mensili e pesanti … i politici non ne sentiranno il peso grazie al loro lauto stipendio.
          Il prezzo del gas, quello che ci raccontano ogni giorno si contratta sul mercato olandese; se non erro si riferisce a quello liquido da destinarsi ai rigasificatori e, considerata la forte spinta a costruirli, ho il timore che ce lo dovremo sorbire con un prezzo alto e per lungo tempo.

          Le crisi continuano, questa economia vive di crisi.

          Bene chiedere chiarimenti prima del voto, ma non fermatevi alle pensioni, chiedete spiegazioni anche sull’energia e su questi prezzi dei combustibili che il Nord Europa sembra voler mantenere alto e non scordate di pressare i politici su di un possibile allargamento della guerra, non vorrei che certe scelte ci possano portare dalla padella alla brace.

          Saluti

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    • Buon pomeriggio a tutti. Egregio Giuseppe, io credo e spero che non facciano fesserie ,anche perché non è roba di poco conto .Se sono persone intelligenti e responsabili non toccheranno la Fornero, bloccata fino al 2026 , ma affiancheranno la 41 con il ricalcolo contributivo e chi conviene ne usufruisce, fermo restando che è comunque gravissimo se lo facessero. Quello che è brutto in questa fase è l’onestà e la trasparenza nel dire le cose.
      Buon Lavoro e un saluto ai Sig del Sito

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    • Questo è il vero problema: se consentono ulteriori nuove anticipazioni oltre all'”anticipata Fornero”, dove prendono i soldi? secondo me li prenderanno dalle quote di quest’ultima. E’ ovvio che hanno tutto l’interesse a tenere la questione più nebulosa possibile per non esporsi e non perdere ne voti ne la faccia.
      Per quanto riguarda la proposta dell’on.Damiano non mi vanno bene: uscita a 63 anni e penalizzazioni per ogni anno prima dei 67 anni di età, da calcolare solo sulla parte retributiva ed inoltre non mi va bene la sua classificazione di lavoro usurante. BASTA PENALIZZAZIONI.
      Occorre superare la Fornero solo se ciò che segue è migliorativo, altrimenti per favore, ci lasci la Fornero anticipata, grazie

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  12. 43 anni e un mese chiamarla anticipata è un insulto a chi ha lavorato tutti quegli anni magari anche da precoce e lavoro usurante !!! Speriamo veramente non sia intenzione di questi incapaci di voler cancellare il sistema misto per passare alla nuova ricetta chiamata “Flessibilità” Hanno criticato tanto la Fornero che ora vogliono peggiorarla !!!
    Al peggio non c’è mai fine !!!
    È dal 1995 con la riforma Dini che giocate esclusivamente al ribasso sulla pelle della povera gente !!!

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  13. buongiorno …ho 60 anni e 38 anni di contributi. vorrei fare una domanda molto semplice: ma e’ normale arrivare a questa eta’ e non sapere quando potro’ andare in pensione? e’ questo degno di una “grande democrazia occidentale”? oppure semplicemente viviamo in un paese che fa schifo?

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  14. 41 anni calcolati tutti col contributivo??? Ma anche no, grazie! Così chi è nel misto si ritrova una “bella” penalizzazione! Spero non tocchino i requisiti per l’anticipata Fornero, a questo punto…requisiti che sono congelati fino al 2026

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  15. 41 anni tutto col contributivo??? Ma anche no, grazie! Così chi è nel misto si ritrova una “bella” penalizzazione…Spero che non tocchino i requisiti per l’anticipata Fornero, requisiti che sono congelati fino al 2026

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  16. “Così parlò Zaratustra” … no mi sbaglio!
    Era il buon Damiano del 2018 come riporto nello stralcio di un suo intervento su questo sito:

    … “Noi vogliamo le quote, cioè la flessibilità, e il Reddito di inclusione allargato a una platea più ampia, che altri per consolarsi chiamano di ‘Cittadinanza’, per combattere le nuove povertà. Questa deve essere la scelta sociale del Pd “.

    …“Non dobbiamo trasmettere ancora una volta l’idea che il Partito Democratico non presti attenzione agli ultimi e a coloro che hanno pagato maggiormente il conto salato della crisi.
    Bisogna invece incalzare il Governo a mantenere le promesse fatte.
    Purtroppo le risorse messe a disposizione, che verranno ulteriormente tagliate dall’Europa, non basteranno.
    Il Pd rivendichi la lotta alla povertà, la flessibilità previdenziale con le Quote, i 41 anni di contributi, la prosecuzione di Opzione Donna … Diamo una vera svolta sociale alle politiche del nostro Paese”.

    Oh … Cesare, Cesare del mio cuore … tra una verità (l’Europa) e quattro chiacchiere al Bar, forse non si è accorto che ciò che proponeva le ha fatte, in parte, il governo gialloverde.

    Ma è mai possibile che il “letargo delle idee” finisce sempre alla vigilia delle elezioni, quando torna utile parlare di: stare vicino agli ultimi, alla povertà, a chi ha pagato maggiormente il conto.
    Perché non considera di rivolgersi a qualcuno veramente di sinistra tra i partiti e non al PD … guardi che a sinistra c’è spazio!
    Aspetto sue nuove … ha ancora un mese di tempo quale suggeritore del PD… dopo si potrà nuovamente ritornare tutti al calduccio del letargo, in attesa delle prossime elezioni

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  17. Attenzione lavoratori! Damiano, i Partiti (tutti) e i sindacati hanno ormai un solo obiettivo: togliere la cosiddetta pensione anticipata Fornero (avete notato che nessun politico la cita come punto fermo da difendere?) con il sistema di calcolo misto ottenendo così risorse per quota 41 ma con calcolo solo contributivo e soldi per qualche mancetta elettorale come per es. OD per le benestanti delle ZTL, non a caso roccaforti del PD, mantenute dai mariti! Questo significa che i lavoratori prossimi alla pensione dopo 43 anni di lavoro (per es. i celebri inc. del 60) dovranno rassegnarsi a subire una forte decurtazione dell’importo della pensio (circa il 30%!) oppure rassegnarsi a continuare a lavorare fino a 67 anni (o come sostiene Cottarelli cioè il PD fino a 71 anni.

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    • Vero Damiano ha scritto una legge, diversi anni fà, sbandierandola ai 4 venti e poi non la ha mai portata alla discussione parlamentare….chi vuol capire capisca

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    • Buongiorno a tutti. Egregio Matteo, se facessero questo sarebbe una porcata davvero senza precedenti e non so se a limite della legalità, inoltre con una condizione del genere al limite della sopportazione, il Lavoratore deve stare attento solo ad una cosa ,tanto loro fanno quello che vogliono perché tutti noi non abbiamo le capacità di contrastare la cosa ,quella di non finire in galera. Mi auguro che le sue considerazioni non si avverano sia per una giustizia umana sia per una stabilità sociale.
      Buon Lavoro

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    • Concordo in pieno: i 41 anni tutti calcolati col contributivo sono una bella inc. per tutti quelli che sono nel misto (30% di decurtazione come minimo)…Occhio!

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  18. Buongiorno a tutti. Leggo questo :”Va poi abbassata a 41 anni di contributi l’uscita dal lavoro per i cosiddetti precoci”. Ma scusate qua o c’è un errore di chi scrive o sono io disinformato e lo escludo,quota 41 per i precoci già esiste ,quindi l’onorevole cosa dice?Forse voleva dire quota 41 per tutti senza penalizzazioni?Mi permetto di dirlo perché è stato già detto più volte.
    Buon lavoro

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    • Per tua informazione 41 per i precoci solo per quelli con alcune caratteristiche(lavori gravosi, con familiari non autosufficienti etc…) non per tutti i lavoratori precoci

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  19. Concordo pienamente è soprattutto sul discorso che il lavoro a tempo indeterminato dovrebbe costare meno del lavoro a tempo determinato, fino ad ora chi ci ha guadagnato sono state solamente le aziende.
    Esempio se un lavoratore a tempo indeterminato guadagna 1000 euro quello a tempo determinato dovrebbe guadagnare 1300 euro

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