Riforma pensioni 2023, Durigon promette, Giorgetti smentisce: Quota 103 si farà?

In questi giorni sulla riforma pensioni vi é un gran dibattito, talvolta, dicono i nostri lettori, a ragion veduta, pare che il Governo sia costituito da persone diverse che non si parlano. Pochi giorni fa infatti Durigon, sottosegretario al Ministero del Lavoro, in un’intervista a Il Tempo che abbiamo ripreso ieri, ha dato conferma circa la proroga di Quota 103 per il 2024 ed é tornato a parlare di Quota 41, come possibile entro fine legislatura. Poche ore dopo, ci segnalano i lettori nei commenti che poi riporteremo, il Ministro dell’Economia Giorgetti sembra smentire quanto detto da Durigon, facendo presente come con i numeri della natalità che abbiamo oggi in Italia nessuna riforma previdenziale potrebbe ‘tenere’. Allora i lettori si domandano, ma la verità dove si trova? Quota 103, data almeno quella per certa da Durigon, si farà o no? Cerchiamo di analizzare a fondo il contesto ad oggi 22 agosto:

Riforma pensioni 2023, Giorgetti al meetingi di Rimini: ‘ nessuna riforma previdenziale regge’

Il Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti intervenendo al meeting di Rimini, ha definitio la prossima manovra davvero ‘complicata’ facendo subito notare che ‘non si potrà fare tutto’.

Poi estrapolando la parte del discorso più cara ai nostri lettori, sulla riforma previdenziale, sembra chiudere ad ogni misura : “Il tema della natalità è un tema fondamentale: non c’è nessuna riforma previdenziale che tiene nel medio-lungo periodo con i numeri della natalità che abbiamo oggi in questo Paese”.

Peccato che Durigon al ‘Il Tempo’ in un’intervista rilasciata il 15 agosto avesse detto, rassicurando in parte almeno alcuni lavoratori: Stiamo studiando il percorso per arrivare, nell’arco della legislatura, alla pensione con 41 anni di contributi. Valutiamo per questo le risorse già nella prossima legge di Bilancio. Ma partiamo con una certezza minima: Quota 103 (l’uscita a 62 anni e 41 anni ndr) sarà rinnovata per un altro anno“.

A questo punto sono molti i lettori che si interrogano e ci scrivono:

Riforma pensioni 2023, i lavoratori: Giorgetti ‘No riforma’, Durigon ‘Vi dò certezze su Quota 103’

Don, scrive: E oggi Giorgetti ha ribadito che per le pensioni poco o nulla.
A questo punto visto che Durigon ha detto che la quota 103 è una piccola certezza per il 2024
adesso temo proprio che neppure questa faranno!

Ettore: “Dopo tante promesse ora dicono che non ci sono i soldi e la natalita’ e’ bassa e i 41 anni per la pensione non si possono fare. Alle prossime elezioni vedremo quanti voti prendera’ la Lega. Le promesse tanto sbandierate e non mantenute SI PAGANO !!

Giuseppe, dalla sua dice facendo un ragiornamento più generale sulle promesse ad oggi non mantenute: “Questi della Lega adesso che sono al governo sono diventati come quelli che erano al governo e criticavano quando loro, sapendo di non rischiare nulla, strombazzavano stupidate contro la Fornero da abolire al primo respiro quando sarebbero stati al governo. Ci hanno messo poco a capire che governare è diverso dal propalate utopie“.

Ma la cosa singolare che ci tengo a riportare dell’intervista di Giorgetti, sentendomi tirata in causa in quanto facente parte di coloro che informano, e la seguente affermazione detta al collega, Giorgio Vittadini, che chiedeva al Ministro del MEF quale sarà il principio cui si ispira il governo tra sviluppo e vie innovative:

Per capire come ci muoviamo? La prima cosa da fare è non leggere i giornali o seguire i dibattiti quotidiani, perché fioccano le proposte più strampalate senza che neanche i diretti interessati le conoscano”, ironizza.

Peccato che poi Durigon abbia egli stesso rilasciato dichiarazioni a ‘Il Tempo’ praticamente smentite cinque giorni dopo da Giorgetti, quindi forse il problema non sta tanto nei canali d’informazione.

Voi cosa ne pensate al riguardo? Si farà alla fine questa Quota 103 o no?

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60 commenti su “Riforma pensioni 2023, Durigon promette, Giorgetti smentisce: Quota 103 si farà?

  1. Ma perché non si tiene conto di chi ha fatto il care-giver per Anni in passato!!!! E anche per due persone. Ma che regole sregolate. Saluti

  2. Mi scusi sig Paolo Prof ma il presidente della Repubblica non dovrebbe intervenire con il governo e dirle di mantenere le promesse fatte e che il popolo Italiano non è da prendere in giro?

    1. Art. 67. costituzione italiana

      Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le
      sue funzioni senza vincolo di mandato.

      non hanno nessun obbligo a rispettare le promesse elettorali, sta a noi scegliere bene chi ci rappresenta

      1. Comunque gli unici che hanno mantenuto la promessa del reddito di cittadinanza sono stati i 5stelle(che non ho votato),cosa fatta male e mal controllata però l’hanno detto e dopo pochi mesi l’hanno fatto! Questi invece tante promesse ma fino ad ora non si è visto nulla compreso la riforma delle pensioni, ah già hanno ancora 4 anni di tempo,ma se questi non arrivano a primavera 2024 di cosa stiamo parlando? Tra qualche mese implodono. Saluti a tutti e buona giornata

        1. La promessa nello stesso governo giallo-verde l’aveva mantenuta anche Salvini con la quota 100, fatta male anche questa e terminata dopo 3 anni di sperimentazione. I governi che si sono succeduti dal 2011 al 2018, e dal 2019 al 2021 invece, non hanno fatto un bel nulla in materia previdenziale.

    2. Caro Roberto, ma i politici in campagna elettorale fanno tante promesse; alcune sono molto credibili, altre lo sono un po’ meno; cosa vuoi che faccia il presidente della repubblica? può intervenire ma fino ad un certo punto; e il nostro Presidente ha una storia pregressa molto particolare e mi riferisco all’uccisione del fratello da parte della mafia; detto questo vedremo a Novembre quali cambiamenti in positivo ci saranno ma ho poca fiducia; saluti a te e ai gestori del sito

  3. Riescono a mettere una pietra tombale su un problema che interessa milioni di persone.
    Tutte le televisioni, ripeto tutte, aboliscono la parola “pensioni”.
    Belpaese?…..lo era……

  4. C’è una solita spiegazione per tutte queste chiacchiere e promesse non mantenute: sai che parli a una stragrande maggioranza di utili idioti.
    Se qualcuno ha un’altra spiegazione……

  5. Io e quelli come me (anno 1963) hanno versato x anni i contributi ed è indecente che stiano facendo di tutto x non ridarceli.
    Noi non stiamo chiedendo un prestito, vogliamo indietro i ns soldi.
    Hanno per anni spolpando economicamente l’INPS e adesso ci chiedendo cosa?
    I soldi li trovano come trovano i soldi x gli strampalati ed inutili progetti che fanno per tutta l’Italia.
    Punto!!
    Altrimenti sarà la rivoluzione……

    1. Caro Riccardo, in pensione riuscirai ad andarci; quando? questo è il problema; con la legge fornero con i 42 anni e 10 mesi più finestra; prima? guarda che sono specialisti: danno l’opportunità a chi l’ha già avuta ed escludono chi non l’ha avuta; non mi sorprenderebbe che alzassero a 104 con i 63 anni e 41; fra qualche mese vedremo ma ho poca fiducia; saluti a te e ai gestori del sito

  6. Per il dott. Perfetto. Le faccio dottore un esempio. Io ho 64 anni. Mio figlio è sposato e sia lui che la moglie lavorano ed hanno un mutuo per l’acquisto del loro appartamento. Hanno il desiderio di avere dei figli e sperano di averli quando io e mia moglie andremo in pensione. Certamente non ci voleva Bankitalia a certificare che una delle cause della bassa natalità in Italia è legata all’ allungamento dell’età della pensione. Mi fanno ridere i vari bonus che mette in campo il governo per incentivare le nascite. Sono veramente MIOPI. E credo che il mio non sia un caso eccezionale ma è la norma per le persone che vivono del loro stipendio.

    1. Sig. Rino, quello che lei dice è vero, e cioè che spesso i figli dei propri figli vengono allevati dai nonni, e questo accade perché non sempre si ha la disponibilità finanziaria per far fronte alle spese di una struttura adeguata alla custodia dei figli, soprattutto quando si ha già un mutuo da pagare.

      Perciò, se i lavoratori, come lei, potessero andare in pensione già a 64 anni, sarebbe un vero sollievo per le giovani famiglie potere affidare i propri figli ai nonni, e ciò potrebbe effettivamente incrementare il tasso di natalità.

      A questa conclusione è arrivato lo studio di Edoardo Frattola della Divisione Ricerca di Banca d’Italia e tale conclusione è riportata nel documento in lingua inglese dal titolo “Parental retirement and fertility decisions across family policy regimes” (traduzione: “Pensionamento dei genitori e decisioni sulla fertilità attraverso i regimi di politica familiare”) pubblicato da Banca d’Italia nella collana “Temi di discussione (Working Papers)” N. 1417 in data Luglio 2023.

      Nelle conclusioni del documento è riportato: “In many European countries, retirement age has been raised in the last three decades to limit the pressure of population ageing on public spending. However, as argued in the introduction, these pension reforms may have unintended consequences on fertility rates, thus reinforcing population ageing itself”.

      Mia traduzione: In molti paesi europei, negli ultimi tre decenni, l’età pensionabile è stata innalzata per limitare la pressione dell’invecchiamento della popolazione sulla spesa pubblica. Tuttavia, come sostenuto nell’introduzione, queste riforme pensionistiche potrebbero avere conseguenze indesiderate sui tassi di fertilità, rafforzando così l’invecchiamento della popolazione stessa.

      Più in là, sempre nelle conclusioni, il documento avanza una ipotesi di soluzione: “… a good countermeasure to limit the side effects of pension reforms on fertility would be, for instance, to increase the supply of formal childcare”.

      Mia traduzione: una buona contromisura per limitare gli effetti collaterali delle riforme pensionistiche sulla fertilità, potrebbe essere, per esempio, quella di incrementare l’offerta di servizi formali di assistenza all’infanzia.

      Come dice lei, sig. Rino, (cito testualmente) “non ci voleva Bankitalia a certificare che una delle cause della bassa natalità in Italia è legata all’allungamento dell’età della pensione”. Ma il fatto che Bankitalia l’abbia detto, attraverso un documento fondato su una ricerca di natura scientifica, è proprio una sorta di “certificazione” del sentiment popolare di cui il Governo non potrà non tenerne conto.

      Il tema della natalità è certamente all’attenzione del Governo, come si rileva dalle parole stesse del Ministro Giorgetti riportate proprio nel presente articolo: “Il tema della natalità è un tema fondamentale: non c’è nessuna riforma previdenziale che tiene nel medio-lungo periodo con i numeri della natalità che abbiamo oggi in questo Paese”.

      Ma nelle parole del Ministro Giorgetti si coglie un rapporto di relazione natalità-pensionamento differente da quello messo in luce da Bankitalia. E cioè, mentre per Bankitalia la riduzione del tasso di natalità dipende dall’allungamento dell’età pensionabile, per il Ministro Giorgetti l’allungamento dell’età pensionabile dipende dalla riduzione del tasso di natalità. Entrambe le “visioni” sono corrette.

      Il punto di incontro tra la visione di Bankitalia e la visione del Governo sembra essere nella Proposta di Legge N. 1019 a prima firma di Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) dal titolo “Disposizioni per la promozione della natalità, il sostegno delle famiglie e del lavoro femminile e la sicurezza in ambito scolastico, nonché deleghe al Governo in materia di gratuità dei servizi educativi e delle scuole per l’infanzia e di revisione del trattamento tributario del reddito familiare” presentata alla Camera dei Deputati in data 17 marzo 2023.

      Nella PdL 1019 si propongono misure a favore della famiglia, tra cui (tra altre cose di rilievo) proprio quelle suggerite nel documento di Bankitalia in riferimento all’incremento della offerta di servizi formali di assistenza all’infanzia: adeguamento dei posti disponibili negli asili nido comunali, prolungamento degli orari di servizio degli asili nido, apertura degli asili nido anche nei mesi estivi a supporto di tutti i genitori che lavorano.

      Insomma, a quanto pare le intenzioni politiche di favorire la famiglia, sia da parte dei Parlamentari che da parte del Governo, ci sono. Sembrerebbe, quindi aprirsi uno spiraglio di luce sia per la natalità che per le pensioni.

      Tali intenzioni vengono però sigillate dall’affermazione del Ministro Giorgetti che vale la pena rappresentare a caratteri cubitali: “NON SI POTRÀ FARE TUTTO”.

      E lo spiraglio di luce svanì.

    2. Caro Rino, non sarò brevissimo; SACRIFICI, SACRIFICI, SACRIFICI; e li capisci quando li fai veramente potenti; quando facevi una cosa e non la puoi più fare per i più svariati motivi; ti faccio un esempio: dopo 1 anno di lavoro una persona vuole riposarsi, fare le FERIE: STACCARE; LE MIE FERIE, per 10 anni, erano andare in piscina; ero abituato ad andare al mare almeno 1 settimana; non potevo dovendo seguire mia madre, pace all’anima sua, morta 3 anni fa a 97 anni; il ragionamento era: meglio la piscina che niente; sacrifici, sacrifici, sacrifici; chiaro Rino? saluti a te e ai gestori del sito

      1. Infatti per evitare di essere sommersi dai sacrifici, meglio non fare figli, perché oltre ad occuparti dei genitori anziani, devi contemporaneamente occuparti di figli e nipoti e contemporaneamente devi lavorare, IMPOSSIBILE SOPRAVVIVERE IN ITALIA.

        1. Aggiungiamo il vantaggio che nessuno si occuperà di tè ne indirettamente come pensionato ne direttamente come genitore anziano ed i vantaggi li abbiamo elencati tutti.

          1. (sarcastic mode on)
            Mah, è strano, a Natale le località turistiche invernali sono tutte piene … sono i servizi di apertura dei telegiornali
            (sarcastic mode off)

  7. La vera certezza è una sola, e una soltanto: sul tema regna una grande “incertezza”. O, se si preferisce, confusione!!

  8. Giorgetti si riferisce alla riforma strutturale nona quota 103 quota 103 sarà rinnovata lo spero se non viene rinnovata succede un terremoto nella lega

  9. Qualche giorno fa in merito a questa stagnazione, leggevo su un articolo questa frase: “… Allo stato attuale, in modo piuttosto singolare, gli italiani appaiono largamente indifferenti alla sfortunata realtà. Al contrario, in nazioni come la Francia, c’è stata una forte resistenza in risposta a preoccupazioni simili. Che tipo di circostanza è questa? In verità, è tutt’altro che piacevole. Entro l’anno 2026, le persone avranno la possibilità di andare in pensione all’età di 67 anni, a condizione che abbiano contribuito per un minimo di 41 o 42 anni.” … Oggi in televisione sentivo che tra il IX e il X secolo, occorrevano incursioni saracene lungo le coste italiane e dove succedeva, i confinanti si consolavano del fatto che questo non stesse accadendo a loro, piuttosto che coalizzarsi con il vicino e combattere uniti tale fenomeno ” … L’altro giorno ho chiesto alla mia sindacalista come fare per risolvere un problema generale che riguarda una categoria di persone e lei mi ha suggerito piuttosto una soluzione individuale … mi resta ancora in mente il parlamentare Razzi con i suoi “fatti li c…. tua perché qui tutti si fanno li c…. loro”. E’ questo il nostro problema, non siamo mai stati un popolo unito, mai sotto una stessa bandiera, ma solo un popolo bandiera che cambiava direzione così come buttava il vento, non ci siamo mai “destati” dal Franza o Spagna basta che se magna. Pertanto, non avendo una visione unitaria saremo e resteremo gli unici in Europa (si, l’Europa ci piace, almeno quello, più della nostra nazione perché siamo da sempre filo esteri e lo pensiamo con tale tenacia che anche i nostri figli hanno assimilato l’addottrinamento e non vedono l’ora di abbandonare quanto prima questa barca dalle assi marce) a non avere voce in capitolo perché dalla nostra parte si sente solo un rumoreggiare di vociaccie contrastanti, non in grado di coalizzarsi nemmeno sui grandi temi come potrebbe essere quello di questa riforma e poco importa se da millenni i nostri benamati politici hanno messo mano nelle nostre tasche dilapidandoci dei sacrifici di una vita, la nostra diffidenza tra noi e verso di noi, non ci renderà mai grandi e meritevoli di rispetto agli occhi del mondo, il nostro spirito nazionale è morto e dobbiamo chiedere scusa a tutti gli italiani che ci hanno creduto e che sono morti credendoci. Fatti loro i più direbbero e già li sento. Mah …

    1. Guido hai perfettamente ragione. la tua è l’Analisi più vera che abbia letto qui. I politici ci hanno tolto ogni speranza e il futuro proprio perché siamo ciò che hai scritto. Non abbiamo speranza di cambiare le cose e sogniamo che i nostri figli scappano via in Europa lontano da questo paese. Io sarò al mio posto di lavoro fino a 68 anni ma con rendimento ZERO se facciamo tutti così vedrai come si attiveranno le aziende per mandarci via prima a casa.

  10. gira che ti rigira ci sono poche cose da fare subito per sistemare l’Italia, ma nessuno le vuole fare perchè scomode.
    -1- ridurre la spesa pubblica. (qui c’è molto da fare)
    -2- ridurre il debito pubblico (se serve vendendo immobili – non regalandoli o svendendoli)
    -3- ridurre il costo della politica introducendo un compenso massimo omni comprensivo di qualsiasi benefit a 5000 euro mese.
    -4- pensioni ai politici dopo 40 anni di contributi versati, calcolati con lo stesso metodo degli altri lavoratori.
    -5- ridurre costo della RAI – o diventa una società con utili o la si vende.
    -6- ridurre i partiti politici a 3 introducendo un tetto del 30%
    -7- dividere l’assistenza dalla previdenza

  11. Ma se il sistema contributivo garantisce la sostenibilità delle pensioni allora perché non anticipare su base volontaria ? I contributivi puri hanno la soglia dei 64 anni e 20 di contributi. Perché non si estende a tutti? Ho il dubbio che neanche in questo modo il sistema inps possa reggere. Hanno dato troppo ai tempi delle vacche grasse e ora neanche i soldi che abbiamo versato ci verranno restituiti.

    1. No, alex, i 64 anni e 20 di contributi hanno una clausola: non mi ricordo quante volte superiore al minimo; in pratica quasi nessuno raggiungerà questa quota quindi oltre i 70 anni; e anche così ti devono dare la pensione; se pensi che con la RITA anche a 62 tu non hai nulla; ti gestiscono la pensione integrativa; chiaro il concetto? vedremo a novembre-dicembre; saluti a te e ai gestori del sito

  12. Il problema della denatalità ha avuto una risposta da studi di Bankitalia non più tardi di qualche giorno fa che afferma, in buona sostanza, che mandare in pensione le persone in età avanzata é principale causa che non si fanno figli, perché le giovani generazioni non hanno aiuto dai nonni… e allora Giorgetti come la mettiamo?
    Ma bastaaa!

    1. Già. E non ci voleva certo uno studio della banca d’Italia per arrivare all’ovvia conclusione che allungando a dismisura l’età pensionabile e impedendo agli anziani di andar via si preclude ai giovani la possibilità di trovar posti di lavoro e conseguentemente di far famiglia e quindi figli. Ma evidentemente Giorgetti – che non conosco, ma mi pare aver il classico volto da scolaro dell’ultimo banco, che improvvisamente catapultato in prima fila automaticamente ritiene d’aver ricevuto sul campo la medaglietta di capoclasse – preferisce attenersi alla regola che se il gatto si morde la coda sarà forse giusto lasciarlo fare

  13. Quota 103 “bis” la faranno , ma peggiorandola ulterormente , introcendo ulteriori “paletti e restrizioni”. Nel 2023 meno di ventimila persone dei quarantacinquemila previsti ne usufruirà. Quindi un risultato questo governo di “furbacchioni” l’ha già ottenuto. Perciò si replicherà ! Disincentivare .. disincentivare .. disincentivare ! Questa è la parola d’ordine ! Ovvero , restituirti i tuoi soldi regolarmente versati il più tardi possibile .. o “ancor meglio” .. mai più !

  14. Viva i giovani viva i nostri figli che
    aime’ sono più furbi e intelligenti delle classi 60/70/.
    Ma Secondo Voi ne conoscete
    qualcuno di questi giovani
    Che incominciano a lavorare a 16 anni attualmente? No io no
    Per ingrassare quei cravattari
    poltronari del governo?
    Non penso , diano l esempio
    i loro figli prima che poi qualcuno gli seguirà.
    E poi i giovani sanno fare 2piu’2
    Che la Fornero pensa alle
    Pensioni dei giovani.Seeee
    a 67 anni seeeee
    Campa Fornero campa.
    L individuo o l essere umano
    non e nato per lavorare
    e per pagare le tasse.
    Seeeee aspettaaaaaaa

  15. Tutti noi utili idioti dobbiamo ancora digerire il fatto che i singoli stati hanno perso la sovranità nazionale.
    L’unica cosa che chiedo ai miei consimili è di scegliere una badante con una faccia diversa dalla Lagarde. Almeno questo.

  16. Si dara’ un colpo al cerchio e uno alla botte……no quota41 secca perche’ troppo costosa ma proroga quota 103 che alla fine costera’ per il 2024 solo 300 milioni per buona pace di tutti . Poi con gli anni seguenti prepararsi ad una riforma lacrime e sangue,tipo 41 secca solo con ricalcolo contributivo e visto che non ci riesci a comprare neanche il gelato al nipote con quello che percepirai(-25/30%) tutti aspetteranno di raggiungere i 42 e 10 della Fornero,e finira’ per tutti a tarallucci e vino. E’ cio’ che meritiamo ,siamo un branco di pecoroni che pagano sindacati conniventi con politici che solo poco fa si sono ripristinati i vitalizi…….e’ tutto dire.

    1. Lo spero anch’io, anche se qua ha detto che dovranno confermare alcune misure di anticipo già in essere, di cui anche quota 103 aggiungo io… Mai una volta che dicano chiaramente di si o no a domanda diretta!

    2. Esaustiva?
      la quota 103 lei la può confermare? domanda l’intervistatore.
      Risposta Calderone: “Io confermo il fatto che non torneremo indietro su alcune situazioni che sono ovviamente legate agli anticipi pensionistici…”. Non ha risposto alla domanda diretta.

  17. La legge Fornero non la cancellerà mai nessuno. Gli spot e le promesse elettorali continueranno ad essere funzionali solo al loro tornaconto ed alle loro carriere con tutti i privilegi che ne derivano, con buona pace di noi italiani pecoroni e allocchi. Sarebbe già un piccolo miglioramento eliminare la ripresa degli adeguamenti all’aspettativa di vita che ripartiranno dal 2026. Ma non oseranno tanto, continueranno a fare qualche altro provvedimento temporaneo sbandierandolo orgogliosamente come grande risultato, ma poi, spariti loro e fatto un nuovo governo, la Fornero continuerà purtroppo ad imperare per i prossimi 40 anni. Saluti

  18. Trovo veramente vergognoso che da un anno sentiamo e leggiamo promesse, dette pubblicamente e scritte su programmi elettorali di FdI, che vengono regolarmente smentite. In sintesi si chiamano BUGIE!!
    Anche in TV abbiamo sentito dire dal Ministro Salvini -espressamente e non so a quale titolo visto che sarebbe Ministro di altro Ministero poco affine al tema pensioni- che Opzione Donna era stata rinnovata. Solo parole, peccato che il Ministro Salvini non ha specificato che e’ stato rinnovato solo il nome di Opzione Donna, con gli ormai noti contenuti completamente diversi, restrittivi e penalizzanti. Purtroppo i troppi elettori che ancora “tifano” FdI + Lega”, forse, ascoltano solo i proclami della continua propaganda che caratterizza questo Governo, che ad oggi nulla ha fatto per le pensioni, nulla ha fatto per superare la legge Fornero che a grandi passi si avvicina, ne’ nulla ha fatto soprattutto per salvaguardare Opzione Donna, che e’ naufragata contestualmente al decesso dell’On. Maroni che la aveva introdotta.
    D’altro canto, anche il decreto agostano sugli extraprofitti delle banche (che cosi’ come e’ impostato colpirebbe anche Banca Mediolanum) e’ uscito pochissimo tempo dopo il decesso di Silvio Berlusconi.
    Speriamo che i Ministri Calderone e Salvini, l’On. Durigon e la Premier Signora Meloni non attendano la morte delle attuali 58enni senza figli, senza invalidi a carico e conviventi e senza infermita’ e con “soli” 35 anni di contributi versati. Sarebbero forse felici di incamerare contributi a fronte di 58enni cadute sul lavoro?
    Ma purtroppo questa campagna elettorale (o meglio propaganda) continua e ne sentiremo delle belle man mano che ci avviciniamo alle elezioni europee….con buona pace delle esodate di Opzione Donna, che vergogna di paese il nostro !!

  19. Qui si parla del nulla , perché l essere umano è un animale addomesticato , lo diceva anche il prof.Roger Wescott antropologo, scienziato con la “S” maiuscola.Perché ti fottono, perché non capisci come funziona un cervello. Siamo noi a creare i presupposti della nostra realtà a causa dei programmi mentali che il cervello crea per confrontarsi con ciò che crede sia il mondo esterno. Siamo prigionieri non solo del nostro modello di pensiero, ma per fino del modello di società condivisa e anche di una religione condivisa. Pensa un isola come Cipro divisa tra greci e turchi basta essere nati a distanza di un metro dal confine per avere due modelli diversi sociali e religiosi. In verità siamo ingabbiati in un sistema di credenze che crediamo di essere nostre , mentre invece c’è stato inculcato fin da giovanissimi. Eppure liberarsi degli schemi preconcetti, televisivi pregiudiziali, basta fare un piccolo sforzo di cambiamento mentale. Una volta che sappiamo che la realtà per cui non potremmo far nulla per cambiarla non è fatta di materia statica ma di probabilità per cui abbiamo il potere di mutarla, cosa facciamo per introdurre nella nostra vita diretta conseguenza del nostro modo di pensare, cosa facciamo per introdurre qualche modifica che la migliori .Nulla ,perché abbiamo paura dei cambiamenti. Questo vivere in questa società falsa, non è altro che un Truman Show. Non serve essere laureato per capire , perché laureato non significa intelligente.

  20. Posso sbagliare ma una quota 103 o qualcosa di simile la lega e il governo la faranno in quanto Durigon e Salvini non possono giocarsi l’elettorato della Lombardia insomma chi vivrà vedrà.

    1. Secondo me l’elettorato se lo sono già giocato, c’è un limite anche alle false promesse elettorali !
      Facile individuare le coperture economiche a parole in campagna elettorale e poi dire che non riescono a trovarle una volta eletti !
      Ma gli elettori li freghi al massimo una volta !!! Elezioni europee in avvicinamento !!

  21. non è possibile contiunare con queste quote, 41 anni di contributi non sono facili da raggiungere. Io ho 64 anni e 35 di contributi !! non è possibile vedere colleghi che vanno in pensione a 62 anni ed io restare a lavoro per pagare la loro pensione, è ingiusto!!

    1. Sara’ anche ingiusto dal tuo punto di vista. Ma sicuramente il collega che esce con 59 anni dopo averne lavorati e versati per 43 anni ha diritto di pensionarsi o sbaglio?

      1. D’accordissimo con te’. Uno che esce a 59 anni con 43 di contributi vuol dire che ha sacrificato la propria gioventù e si è rimboccato le maniche fin da subito. Non per divertimento ma per necessità.

      2. ALT! un momento!, va bene se gli anni sono lavorati effettivamente ma se comprendono contributi figurativi o meglio regalati (tipo forze dell’ordine che ti regalano uno ogni 3) per me non sono giustificati, si chiamano privilegi

  22. Qui non è questione di partiti. Sono quasi tutti al soldo della Grande Finanza. Finché comandano loro, mettetevi il cuore in pace. O preparate i forconi.

    1. ESATTO! (realta’ semplice … ma che pochi vogliono comprendere …)
      – L’importante e’ “non pestare” i piedi alle caste .. –

  23. Qualcosa faranno: magari una 103 o una 104 con 63 e 41 e poi una 105 e così via. Poi sarà sovrana la legge Fornero, lo è già tuttora, ma sara applicata integralmente con buona pace di tutti.

    1. Certamente!! ci prendono per i fondelli, questo è quello che fanno…
      Ho mancato quota 100, ho mancato quota 102, ho mancato quota 103.
      Il prossimo anno se la rinnovano ci vado in pensione ma non con la 103 (62 anni + 41 di contributi) ma con la Fornero 43,1mese che tradotta in quota è quota 105 (62+43). E’ qui che ti portano, continuando a giocare con le quote ti obbligano a lavorare fino al raggiungimento della Fornero.

  24. Strano questo continuo contraddirsi fra vari ministri. Forse hanno una strategia loro Forse si trovano in difficoltà. Di sicuro eliminare quota 103 ( che è il minimo) con vista su elezioni europee e ancora 4 anni di legislazione secondo me è un suicidio in piena regola…..

    1. Certamente non prolungare quota 103 per il prossimo anno sarebbe un vero autogol in vista delle elezioni europee.
      Inoltre, guardando più avanti, sarebbe interesse della maggioranza prolungarla fino al 2026 in modo di riutilizzare nuovamente lo slogan “Quota 41 senza se e senza ma a partire dal 2027 per tutti!!!” in campagna elettorale per le politiche.
      Passati gli anni la gente, purtroppo, dimentica e tanti ricadrebbero nel tranello delle promesse elettorali.
      Un saluto a tutti e un sentito grazie ai gestori del sito

  25. SCANDALOSO !!! Già 41 anni di lavoro e di contributi versati sono tantissimi, ma la cosa ancor più vergognosa, sono le promesse elettorali fatte dalla Lega e soci. Ce l’aspettavamo il volta faccia ? Francamente SI !!! Tuttavia la speranza era l’unica cosa che avevamo. Vedremo alle prossime elezioni: Lega, FdI, FI, spariranno, perchè NON è giusto prendere voti in base a dei programmi e poi TRADIRE i propri elettori.
    Come al solito, i sindacati non fanno niente.

    1. Marco B ha perfettamente ragione,non hanno mantenuto una che sia una promessa fatta! Delusione totale,intanto loro sono li grazie alle promesse fatte! Vergognatevi

      1. Strano questo continuo contraddirsi fra vari ministri. Forse hanno una strategia loro Forse si trovano in difficoltà. Di sicuro eliminare quota 103 ( che è il minimo) con vista su elezioni europee e ancora 4 anni di legislazione secondo me è un suicidio in piena regola…..

        1. Infatti, l’importante per loro è non dare certezze.. ed intanto io sono a 41 anni di contributi e se va bene, devo lavorare ancora un anno se prorogano quota 103 nel 2024 ma con 42 anni di contributi e 62 anni di età!

          1. Caro Don, una cosa è certa: nel 2025 in pensione ci andrai ……..con la legge fornero; per il 2024 l’unica è sperare e non farsi tante illusioni; se cerchi certezze da chi comanda non te le daranno mai; lo fanno apposta; saluti a te e ai gestori del sito

          2. Don tieni duro e punta al 2025 in pensione con la legge Fornero.
            Diversamente con il ricalcolo sistema contributivo rischi di perdere un sacco di soldi.
            Tieni duro…

        2. Certamente non prolungare quota 103 per il prossimo anno sarebbe un vero autogol in vista delle elezioni europee.
          Inoltre, guardando più avanti, sarebbe interesse della maggioranza prolungarla fino al 2026 in modo di riutilizzare nuovamente lo slogan “Quota 41 senza se e senza ma a partire dal 2027 per tutti!!!” in campagna elettorale per le politiche.
          Passati gli anni la gente, purtroppo, dimentica e tanti ricadrebbero nel tranello delle promesse elettorali.
          Un saluto a tutti e un sentito grazie ai gestori del sito

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