Nelle ultime ore è circolata un’indiscrezione riportata anche da money, in cui viene spiegato come negli scorsi giorni si è tenuto un confronto tra Matteo Salvini, leader della Lega, e Giorgia Meloni, riguardo alla riforma delle pensioni. Pare che durante questo incontro, Salvini abbia sollecitato Meloni a fornire garanzie per evitare un possibile ritorno della legge Fornero nel 2024 estendendo a tutti i lavoratori la possibilità di accedere alla pensione con 41 anni di contributi.
Ultime notizie Pensioni 2023: Quota 41 per il Governo si può fare solo con penalizzazioni (e ricalcolo)
Come sappiamo, il premier Giorgia Meloni ha fatto scivolare la questione previdenziale in fondo alle priorità già programmate per il 2024. Tuttavia, il pressing della Lega non può essere ignorato, e ciò sta portando a un confronto in corso. Nonostante l’intento di raggiungere un punto di svolta prima di ottobre, sembra che ci siano ancora ostacoli da superare. Per questo allo studio c’è come rendere sostenibile Quota 41 per tutti per far si che venga approvata come chiede la Lega, ma senza gravare sui bilanci dello stato in maniera importante.
Secondo le stime della Ragioneria di Stato, l’estensione a tutti della possibilità di accedere a Quota 41 comporterebbe un elevato costo annuo di 5 miliardi di euro, con picchi addirittura di 9 miliardi. Questo importo è considerato troppo elevato e rappresenterebbe un serio rischio per la stabilità del sistema pensionistico. Per evitare compromettere l’equilibrio finanziario del sistema, sembra che il governo sia incline ad accettare solamente una versione di Quota 41 con penalizzazioni.
Riforma Pensioni ultime novità: Quota 41 light e il taglio dell’assegno pensionistico
L’ipotesi più plausibile, sebbene non gradita dai sindacati, riguarda un ricalcolo interamente contributivo dell’assegno per coloro che decidono di andare in pensione con 41 anni di contributi, invece di attendere di raggiungere i requisiti per la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, uno in meno per le donne).
Questo ricalcolo comporterebbe una penalizzazione sull’importo della pensione, mettendo parzialmente a carico dell’interessato il costo necessario per anticipare la pensione. Di conseguenza, ciò potrebbe limitare il numero di beneficiari, poiché molti potrebbero preferire continuare a lavorare per circa 2 anni in più, rinviando l’accesso alla pensione fino al raggiungimento dei requisiti stabiliti dalla legge Fornero, piuttosto che subire una decurtazione dell’assegno pari al 10%-15% (a seconda dei casi).
Infine, c’è anche la possibilità che venga reintrodotta la Quota 96 (61 anni di età e 35 di contributi), ma questa opzione sarebbe riservata esclusivamente ai lavoratori che svolgono mansioni riconosciute come gravose o usuranti, in conformità con la normativa vigente. Ciò comporterebbe una platea di beneficiari già piuttosto circoscritta, limitando quindi anche l’impatto finanziario complessivo, ma tutelerebbe quei lavoratori che meritano di andare in pensione in anticipo vista la gravosità della professione svolta. Voi cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!
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Buonasera! Mi auguro che il Governo Italiano ed il Parlamento adottino misure previdenziali confacenti alle esigenze di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici. Grazie di cuore a tutti!
In realtà temo stiano (senza peraltro neppure scaldarsi troppo) meramente cercando il modo di uscire dall’angolo in cui si sono messi da soli attraverso anni di promesse elettorali.
Non mi stupirebbe, ad esempio, se il rivangare la cosiddetta quota 96 (che ovviamente NON sarà per tutti, bensì solo per categorie specifiche particolarmente sfortunate) preluda il fatto di poter, poi, annunciare al mondo intero che, finalmente, hanno superato la legge Fornero, consentendo l’uscita flessibile a partire dai 62 anni, così come avevano promesso.
Un po’ come presentarsi a casa con una bistecca di passero, e dire ecco ora la carne è a tavola come vi avevo assicurato
La proposta Tridico è la più giusta perché coniuga equilibrio dei conti con aspettative esistenziali di lavoratori ultrasessantenni che già hanno dato….
La quota 41 è una grande stronzata…. chissà quanti hanno raggiunto l’età oltre sessant’anni con meno di 35 anni di contributi…..a ché età ci devono andare in pensione a quella quota ?….devono invece fare uscire gli sessant’anni dal posto di lavoro per dare spazio ha tanti giovani disoccupati.
Ancora? Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, quote intere Light ma L’Unica vera RIFORMA è quella di abbassare l’Eta’ Pensionabile per Tutti a 63 64 anni senza paletti e senza Ma, in Francia vanno in Pensione a 62 anni e forse solo dal 2030 a 64 anni e perchè Noi no? Abolite la Legge Fornero e consentite una flessibilità in Uscita per Tutti anche a chi ha pochi contributi è un questione anche di Giustizia Sociale.
Quote, quote ed ancora quote, sono riusciti a fare diventare la Fornero il meglio che possiamo aspettarci, almeno in questo caso c’è una programmazione possibile; non è umano dover aspettare ogni anno di vedere cosa potranno inventarsi per quello successivo con la speranza di appartenere ai pochi che ne beneficeranno.
Per favore basta discutere la proposta di Tridico, mi viene il mal di pancia e soprattutto non è la migliore, cosi pure questa porcheria di quota 41 light calcolata tutto con il contributivo.
Smettiamola di dare suggerimenti che remano contro noi stessi. e/o che prevedono penalizzazioni
Tra tutte queste forse la proroga della 103 per tutto il 2024 è la migliore, in quanto non prevede penalizzazioni.
Infatti
Molto meglio quota 103 almeno non ci sono penalizzazioni
Sig.Salvo buongiorno.Dipende dalla posizione anagrafica e contributiva.Fac59
L’unica forma di flessibilità esistente senza penalizzazioni è la quota 103. Tutte le altre proposte di flessibilità prevedono penalizzazioni di vario tipo. Sono proposte che vengono dal passato Tridico , UTP , Rizzetto etc.. . , 41 light etc… . Flessibilità vuole dire anticipare le uscite fornero e il governo già ai tempi di draghi diceva che questo è possibile solo nel solco del contributivo cioè accettando la penalizzazione . I sindacati e la maggiore parte dei lavoratori non sono disposti ad accettare alcuna penalizzazione e si continua a parlare di 62 anni come vecchiaia o ( non e) 41 anni di contributi senza penalizzazioni e siamo lontanissimi dalla fornero ma abbassando l’asticella l’idea forse è quella di ottenere qualcosina. Quindi bene va se questo muro contro muro alla fine fa mantenere quota 103 anche per il 2024. Nessuna forma alternativa anche con penalizzazioni temporanee e non definitive tipo la tridico verrà implementata perchè amplierebbe la platea dei pensionati anche se tale uscita risolverebbe il problema sociale di tanti ultrasessantenni disoccupati o in altre situazioni critiche che non hanno i 41 anni di contributi , ma il governo attuale giudica tali persone un costo e non persone. Avere poi annullato di fatto OD (200 milioni) per lasciare posto , per la falsità di un accordo elettorale , ad una quota 41 ( 4 miliardi) mostra una mancanza di considerazione totale di una donna per le donne.
scommetto che Lei rientra in questa “quota” di fortunati. Ma finiamola di farci i cazzi propri! La flessibilità deve essere per tutti considerando in primis il fattore anagrafico che è quello da cui derivano le maggiori problematiche esistenziali che possono determinare la scelta di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro.
Quota 103 libera, cioè la somma dell’età più i contributi con anche frazioni di anno!
Ottimo Libero, la questione anagrafica deve stare al primo livello, perché siamo in migliaia che i 41 non li raggiungeremo mai e quindi? Che dobbiamo fare…. morire? la flessibilità deve essere per tutti ed in maniera equa- come il precoce con 41 anni ha il sacrosanto diritto di uscire, così l’anziano da 63 a 66 deve staccare la spina, indipendentemente dai 41 che non raggiungerà mai…… ve lo volete ficcare bene in testa? Oggi intanto un’altro fiasco all’incontro sulla flessibilità e ce lo hanno ficcato in quel posto un’altra volta- rivoluzione, questa è la ricetta per distruggerli.
Se non si capisce che i veri poveri sono gli ultrasessantenni disoccupati allora è inutile neanche parlarne
I poveri veri hanno bisogno di assistenza altrimenti la previdenza sembra costare tropo e chi la critica ha gioco facile. E comunque anche l’assistenza deve essere mirata. Con il reddito di cittadinanza la Banca D’Italia affermava che toglierlo avrebbe portato a 1 milione di nuovi poveri. Peccato che sul sito del governo si dicesse che veniva erogato a 2,9 milioni di nuclei.
Quota 41 tutta contributiva è un furto!
Già le pensioni sono misere di loro con il misto e vogliono ulteriormente dimagrirle.. Siamo alla follia.
Per me se potessi scegliere quota 103 tutta la vita altrimenti Fornero, furti se le facciano sulle loro pensioni.
La proposta tridico di contributivo da 63 64 anni fino ai 67 anni poi misto allargando tale proposta ai 41 isti è la più giusta perché terrebbe così conto di età e contributi e la penalizzazione non sarebbe per sempre.
Fai o faccia la redazione una serie di esempi numerici che dicano l’entità dell’assegno contributivo e per quanti anni e l’entità della penalizzazione. Poi giusto o sbagliato lo capiamo meglio.
Perchè non se le fanno sulle loro pensioni “le penalizzazioni”. Il furto l’hanno già fatto con il tetto all’importo con quota 103. Ora pensano a un’ ulteriore ruberia riempiendosi sempre la bocca con il numero 41.
Che si vergognino !
Per una donna l’anticipo sarebbe di soli 10 mesi e per un uomo di un anno e dieci mesi, quindi un lavoratore dovrebbe rinunciare alla quota retributiva per tutta la vita per risparmiarsi solo meno di due anni ? Caro governo e caro Salvini, quelle sporche decine di euro in più ci servono per vivere dignitosamente, non per andare al Papeete o al Twiga. Inoltre chi è andato con soli 38 della quota 100 avrebbe un assegno più alto di chi dovrà andare con 41 ? Ma quale demente accetterebbe un tale siffatta proposta ? E voi lavoratori, quando finirete di farvi prendere per il culo da questi saltimbanchi ?
Il raffronto con la quota cento è vero, tuttavia, fino ad un certo punto. La quota 100 prevedeva obbligatoriamente un’età di 62 anni assieme ai 38 anni di contributi, questa quota 41 light non prevede limite di età, in teoria si potrebbe lasciare il lavoro anche a 56-57 anni per chi ha incominciato a lavorare molto precocemente.
Resta il fatto, però, che, secondo me, la misura non può essere considerata soddisfacente per un lavoratore. In fondo è un anticipo minimo rispetto ai requisiti Fornero di fronte ad una decurtazione sostanziosa della pensione. Potrebbero fruirne principalmente coloro che hanno avuto redditi alti o molto alti durante la vita lavorativa.
Saluti a tutti
Basterebbe indicare un età, diciamo 63 anni, con la quale poter andare in pensione con gli anni che hai maturato. Se non basta l’erogazione che indica l’INPS continui a lavorare, altrimenti prendi l’una, lavori pagando quanto devi e vai avanti. La 41 secca della Lega è un colpo di mannaia a tutti coloro che hanno dai 50 anni in giù e che ai 41 anni ci arriveranno molto dopo i 67 anni della Fornero. La formula Tridico è la più savia, meno dispendiosa e più opportuna
l’importante che la Meloni e Salvini Garantiscano gli evasori (ancora una volta) con la gestione dei contenziosi attraverso legge delega, contro l’agenzia delle Entrate, ed a favore di chi non paga le tasse! un’autentica vergogna! (dimenticavo di ricordare che la Presidente del Consiglio a Catania ha detto che le tasse sono pizzo di stato), poveri illusi che siamo, che ci lascino la Legge Fornero, altrimenti, credetemi, questi faranno più danni della grandinata di ieri l’altro!!
Concordo con Beppe
Quota 41 senza paletti altrimenti meglio il rinnovo di 103 intanto per il 2024 (e che non si tocchi l’anticipata della Fornero).
Anche perché la storia della decurtazione pari al 10/15% è l’ennesima presa in giro…. Avete provato a farvi fare i calcoli? Io si e nel mio caso la decurtazione dovuta al tutto contributivo è OLTRE il 35%!
Non servono commenti credo, nel concreto a queste condizioni l’uscita con 41 anni tutto contributivo non la utilizzerà nessuno…. Io credo sia proprio cio a cui questo governo punta, quindi:
SINDACATI NON POTETE FAR PASSARE ANCHE QUESTO, sulle spalle di chi ha lavorato oltre 40 anni, è indegno!
A questo punto resta sempre più logica la proposta Tridico.Fac59
Anche basta a queste supercazzole come fosse antani….
Il taglio piu’ onesto e corretto sarebbe quello dei loro attributi, cosi’ avitiamo che li utilizzino come sempre nel nostro deretano
PALETTI… 62 anni età e poi ognuno deve poter scegliere. In FRANCIA 62 è l’età pensionabile. Con la nuova riforma, se passerà, diventerà 64 nel 2031. Noi cosa siamo???
Anche oggi si parla di penalizzazioni , avanti PAGLIACCI !
Prima contributi e tasse e poi penalizzazioni oltre a 4 decenni di lavoro. Direi tutta roba orribile e magari disonesta visto che lor signori politici e sindacalisti per lo stesso beneficio evitano tali esperienze come la peste.
I paletti se li mettano loro…. ai loro vitalizi… e in qualche altro loro posto
concordo pienamente!!!
Questi Signori non hanno ancora capito che noi lavoratori non siamo passibili di ricatti e compromessi quei soldi che versiamo servono per aver diritto, una volta terminato di lavorare, se si è ancora in vita, a percepire una pensione dignitosa. Se non sono in grado di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale che si tacciano e non raccontino altre fregnacce.
Va bene quota 41 con ricalcolo contributivo. D’altronde, non si può pretendere di avere la botte piena e la moglie ubriaca, mi sembra logico. Ma, ripeto per l’ennesima volta: non è sufficiente! Chi ha iniziato a lavorare a 25-30 anni, cioè la maggior parte delle persone, non sa che farsene di quota 41, perché andrebbero in pensione a settant’anni. Lo volete capire si’ o no? Vi entra in testa o siete talmente ottusi da non capirlo, cari politici? È necessario introdurre la flessibilità in uscita per tutti a partire dai 62 anni col sistema contributivo. Così chi si accontenta di una pensione più bassa ma gli basta poter andare in pensione prima, può farlo: prenderà tanto quanto ha versato durante la carriera lavorativa. Non mi pare una cosa impossibile, mi sembra una proposta equa e soprattutto sostenibile per le casse dello stato. Opzione tutti! Come aveva proposto Giorgia Meloni appena andata al governo.
Caro Francesco B. ti spiego una cosa: i calcoli li sanno fare bene: facciamo 2 calcoli: mettiamo una persona di 62 anni con 34 di contributi; loro non glielo permettono perchè dicono che è troppo giovane e oltretutto ti dicono che avrai una pensione scarsa con 28 anni di contributivo e solo 6 di retributivo; quella del 41 tutto contributivo invece è buona per loro perchè ti fregano 14 anni di retributivo; alla fine il loro obiettivo è fregare la gente; tutto qui; per loro esiste solo legge fornero e basta; saluti a te e ai gestori del sito
Penalizzazioni, ricalcolo interamente contributivo, pali, paletti, lacci, lacciuoli…basta!!…NO GRAZIE!!
Rivoluzione e così i paletti glieli infiliamo in quel posto, perché siamo stanchi di sbattere nei pali, mentre chi se la gode da 40 anni grazie alla pensione che gli paghiamo noi, i paletti non li prendono mai e poi mai- ma è giusto tutto ciò? RIVOLUZIONE
Considerando che si tratta di una opzione che ogni singolo lavoratore può decidere di accettare o meno, benvenga quota 41 light seppure con il ricalcolo contributivo della pensione. Sarebbe anche ora dare la possibilità di andare in pensione a chi ha già lavorato per 41 anni. Chi invece vuole la pensione più alta e se la sente, potrà continuare a lavorare come dovrebbe comunque fare senza la quota 41 light.
lo ribadisco: e per chi non arriva a 41? n ce ne sono tantissimi; l’uomo e la donna sono sempre di carne e ossa, non d’acciaio; qualcuno pensa diversamente; il paragone è questo: prima si chiedeva di sollevare un peso di 10 chili, ora si pretende che la gente sollevi pesi di 50 chili; non funziona così; saluti ai gestori del sito
Se vogliono introdurre una quota 41 contributiva che non elimina l’anticipata ordinaria della L. Fornero facciano pure. E’ una ulteriore opportunità e ognuno farà le sue valutazioni e le sue scelte. Non è quanto promesso in campagna elettorale sia chiaro ma facciano pure. L’anticipata ordinaria nella forma della L. Fornero però non si tocca.
Quota 41 senza paletti si era detto e così deve essere altrimenti meglio il rinnovo di quota 103 intanto per il 2024. Caro governo e smettiamola di mettere sempre penalizzazioni (LADRI).
Concordo con Beppe
Concordo con Beppoo