Riforma pensioni Proietti, esclusiva sui lavori gravosi

Riforma pensioni 2023, ma gli incontri tra Governo e sindacati? L’intervista a Proietti (Uil)

In molti ci stanno scrivendo per sapere che fine hanno fatto gli incontri tra Governo e sindacati per discutere sui temi previdenziali che dovrebbero portare ad una nuova Riforma Pensioni, effettivamente dopo la seconda riunione del 13 febbraio, non si é più saputo nulla e non sono stati fissati nuovi tavoli di confronto. Per questa ragione ci siamo interfacciati direttamente con Domenico Proietti, segretario confederale della Uil, di seguito l’intervista in esclusiva che ci ha rilasciato.

Pensioni 2023, tavolo di confronto col Governo? Proietti: ‘Si sono perse le tracce’

Pensionipertutti: Domenico Proietti in molti ci chiedono ma quando sarà il prossimo incontro tra Governo e sindacati per discutere della riforma pensioni? Avete una data?

Domenico Proietti (Uil): “Ad oggi, nonostante gli impegni presi dal Governo sui temi previdenziali del Tavolo di confronto aperto dal Governo per discutere una riforma strutturale della legge Fornero, si sono perse le tracce. Dopo la seconda riunione del 13 febbraio il Tavolo si è praticamente eclissato“.

Pensionipertutti: Ma quindi la riforma previdenziale non é più una priorità del Governo?

Domenico Proietti (Uil):In materia previdenziale l’atteggiamento del Governo è imbarazzante, dopo che il Governo stesso aveva preso solenne impegno a Palazzo Chigi di avviare un confronto con i Sindacati, tutto è fermo da mesi. Su questi temi la UIL ha avanzato proposte precise e concrete che si articolano in una serie di interventi che nel loro complesso sono strutturati per riportare equità sociale nel sistema.

Per la UIL una riforma del sistema previdenziale è necessaria e improrogabile, ma per raggiungere l’obiettivo di una maggiore equità nel sistema il confronto con le parti sociali è dirimente perché le pensioni non sono solo numeri di bilancio, ma persone e famiglie che hanno precise necessità“.

Riforma pensioni 2023, le richieste della Uil al Governo: parla Proietti

Pensionipertutti: Se aveste modo di sedervi nuovamente a quel tavolo, quali sarebbero le richieste su cui fareste pressing?

Domenico Proietti (Uil):Per noi é urgente intervenire in maniera organica con una riforma complessiva che parta da una vera e diffusa flessibilità di accesso alla pensione intorno ai 62 anni che riallinei l’Italia alla media europea. Flessibilità che non può assolutamente risolversi con interventi spot o il varo di un nuovo meccanismo temporaneo.

Pensionipertutti: Quindi oltre alla flessibilità in uscita dai 62 anni, quali misure potrebbero, se attuate, garantire equilibrio al sistema previdenziale?

Domenico Proietti (Uil): “Come UIL riteniamo che per dare un vero equilibrio al sistema la riforma delle pensioni deve agire da subito anche per i giovani e i futuri pensionati, che a causa della precarietà di questi anni rischiano di avere prestazioni pensionistiche inadeguate. Per questo chiediamo ed abbiamo chiesto a tutti i governi che il tema di un meccanismo che assicuri pensioni future adeguate, parallelamente, ad una revisione dei criteri necessari per l’accesso alla pensione anticipata nel sistema contributivo. Gli attuali paletti reddituali, infatti, penalizzano le carriere più fragili e discontinue, ovvero, proprio le categorie più meritevoli di tutela.

Misure che devono essere accompagnate da interventi volti a tutelare le lavoratrici per eliminare tutte le penalità che riguardano le donne, a valorizzare il lavoro di cura ai fini previdenziali, a riconoscere un anno di anticipo d’accesso alla pensione per ogni figlio e ripristinando Opzione Donna nella versione originale.

Infine, bisogna riaccendere i riflettori sulla previdenza complementare attraverso un nuovo semestre di silenzio assenso e una campagna istituzionale di informazione“.

Ringraziamo per il tempo dedicatoci Domenico Proietti, segretario confederale della Uil, nella speranza che il Governo riprenda i tavoli con le parti sociali al fine di arrivare ad una riforma pensioni strutturale nel più breve tempo possibile.

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52 commenti su “Riforma pensioni 2023, ma gli incontri tra Governo e sindacati? L’intervista a Proietti (Uil)

  1. dimenticavo di dire che, probabilmente i sindacati Italiani non saranno come quelli francesi, ma nemmeno noi italiani siamo come i cittadini francesi!!!!

  2. Leggo tante farneticazioni e critiche spietate. ma mi chiedo, dov’eravamo quando i vari Meloni, Durigon, Salvini, Giorgetti e company che, in questo governo si sono “riverginati”, facevano le promesse ad oggi non mantenute, di cui oggi ci lamentiamo?? e non mi pare che l’abolizione della Fornero l’abbia promesso Landini ne tantomeno Proietti o altri, oppure sbaglio???????
    Che cominci col dare l’esempio la Lega di Salvini con la restituzione dei 49 milioni di rimborsi elettorali (percepiti indebitamente) e cominci a farlo restituendoli tutti e subito e non spalmati in 80 anni. credo che questo aiuterebbe a realizzare quota 41, non credete????
    Saluti e Grazie ai gestori del sito che ci permettono di esprimere liberamente le nostre opinioni.

  3. Ghiselli dice che il comportamento del governo in materia previdenziale è imbarazzante, invece secondo me è il silenzio e la passività dei sindacati ad essere imbarazzante !

  4. La posizione del governo e’ imbarazzante..dice il sindacato .
    E allora che fate ? E’ molto piu’ imbarazzante l’immobilismo dei sindacati tutti …da anni ..da anni su questo tema !!
    Marco

    1. Ben detto, perché questa è la cosa più vergognosa che contraddistingue questi sindacalisti , dire che è imbarazzante l’immobilsmo del governo, quando invece il loro dolce far niente è indecoroso- farebbero bene a zittirsi ed a farsi un esame di coscienza , perché per colpa loro siamo in una situazione di stallo totale, con gente che non ne può più di lavorare e deve uscire in qualche modo , con tanti che se ne vanno all’altro mondo, senza godersi nemmeno un anno di pensione- ma non gli pesa sulla coscienza a questi ipocriti vermi? Meloni calderone Landini sbarra bombardieri e tanti ancora, vergognatevi e tacete che è meglio……fate vomitare.

  5. Salve, probabilmente c’è bisogno di rappresentanti dei lavoratori che possano portare delle istanze maggioritarie delle varie categorie e che siano rappresentative del mondo del lavoro. Il discredito dei sindacati in buona parte meritato dalle stesse organizzazioni è stato orchestrato a dovere dai governi autoritari e Confindustria, che spesso si sono serviti dei media per inculcarci l’idea che non ce n’è bisogno. In questo modo l’organizzazione del lavoro viene gestista dai burocrati e industriale che in negli ultimi anni in Italia non hanno avuto una controparte. Il lavoro, le retribuzioni e il welfare sono politiche decise dai partiti e discusse dagli esperti del lavoro, professori che saranno anche preparati teoricamente ma che le mani se le sono sporcate solo per rimettere a posto la catena della bicicletta e non conoscono le varie realtà lavorative. Non si discute la loro cultura ma ai tavoli ci vogliono anche i rappresentanti dei lavoratori che abbiano potere decisionale. Purtroppo c’è sfiducia e qualcuno si sente forte da poter decidere da solo, “strappiamo le tessere”, offese ai sindacalisti e talvolta ad altri lavoratori che svolgono mansioni diverse. Come dimostra questo blog, che potrebbe essere una buona banca dati delle problematiche pensionistiche, le proteste individuali sono solo inutili lamenti di auto commiserazione.

    1. Ho appreso stasera che le truffe il credito d’imposta hanno provocato una perdita di 9 miliardi,e poi questi incompetenti si preoccupano di trovare 10 miliardi x quota 41, B….rdi.

      1. Lei é uno dei potenziali lavoratori che sarebbe andato con quota 41 ma non hs potuto a causa del paletto anagrafico quota 103? mi faccia sapere che Mediaset sta cercando qco da intervistare tra oggi e domani. se disponibile mi scriva a erica.venditti@yahoo.com, grazie. Erica

  6. Io non voglio assolutamente parlare male del dott. Perfetto o di qualsiasi persona in particolare ma se è pur vero che in Italia ci sono problemi economici dai Francesi a noi è pur vero che la loro Pensione MINIMA è di 1200€ mentre in Italia circa l’80 per cento delle pensioniMEDIE è di ben 1000€ ma qualcuno si fa qualche domanda nei nostri Sindacati? Perché in Francia per passare Udite Udite dai 62 ai 64 per andare in Pensione scioperi a tutto andare e noi che siamo passati dai 35 anni per andare in Pensione ai 43 cosa hanno fatto i nostri Sindacati? Che qualcuno risponda, a già ma noi abbiamo problemi economici infatti un operaio per avere 30€ lorde aspetta anni mentre in Sicilia ( non è che un esempio perché l’hanno fatto in altre regioni d’Italia come l’anno scorso in Valle D’Aosta se non ricordo male), i signori Senatori che mi sembra che già prendono oltre 10000€ , si sono dati Poverini 😪😪😪 900 € al mese NETTI di aumento e di notte i VERGOGNOSI. Ecco una domanda, per questi esseri e gli altri loro simili i soldi ci sono sempre pensate quanti 30€ ci sarebbero ogni volta di aumento per Pensionati e Lavoratori con quei 900€ e anche più che si danno per ognuno di loro a
    prescindere che ci siano i soldi o meno? Ma perché non facciamo un Referendum dove obblighiamo visto che non ci sono i soldi PER NOI, questi signori a prendersi ogni volta al Massimo l’aumento medio dei Lavoratori Italiani visto che prendono stipendi di dieci o più volte di ognuno di noi? E non quando lo decidono loro ma solamente quando hanno il diritto di prenderlo anche gli altri lavoratori Italiani ( ogni 5 o 10 anni a volte)? Che vivono in una Italia diversa dalla nostra? E comunque concludendo secondo me o i signori Sindacalisti si danno una mossa o altrimenti a cosa servono? Perché teniamo le Tessere? Svegliaaaa

  7. Siamo gli schiavi della Von Der Leyen, di Macron e della Lagarde. Meloni, Salvini, Durigon e combriccola (inclusi anche i governi precedenti) obbediscono pedine gli ordini dei padroni testé citati mentre la recita dei sindacati continua. “Cari”sindacalisti, se siete così tanto bravi ad organizzare uno sciopero e tante manifestazioni a favore della pace in Ucraina (regalando armi a Zelensky, con i nostri soldi); perché non riuscite ad organizzare una protesta a favore dei lavoratori sessantenni e stanchi, in tutte le piazze ?

  8. Anche le domande che ponete ai sindacati sono FLEBILI come il loro ignobile comportamento.
    Ho visto Macron che mostrava ai giornalisti un grafico dove la Francia era posizionata, nonostante la riforma verso i 64 anni, da lui fortemente voluta, ai primi posti delle nazioni europee come giustificazione verso l’opinione pubblica che comunque il popolo francese andrebbe in pensione molto prima degli altri.
    Nel grafico ho visto l’Italia all’ultimo posto con i suoi 67 anni…
    Quando fate le domande agli esponenti del nostro caro sindacato perché non dite che la gente è tanto incazzata dal loro immobilismo. Perché non chiedete quando avranno intenzione di scendere in piazza e di bloccare il paese come è successo in Francia. Chiedete a Proietti che differenza c’è tra il suo sindacato e quelli francesi. PROTESTATE ANCHE VOI. In queste pagine c’è la stessa “MORBIDEZZA” che avvertiamo in televisione, sui giornali, negli interventi pubblici. Questo stato di cose ci mortifica. Questa non è democrazia ma una sottile e subdola forma di dittatura. Non siamo rappresentati da nessuno e completamente ignorati.

  9. L’intervista a Proietti è imbarazzante. Esattamente uguali alle precedenti. Mi aspettavo almeno un sollecito per richiedere altri incontri, una finta minaccia di mobilitazione invece il nulla.
    Landini nel suo discorso al congresso della CGIL non ha detto una parola sulla previdenza.
    Nell’agenda politica dei partiti idem.
    Lasciamo ogni speranza purtroppo…
    La realtà è che del problema pensioni non frega niente a nessuno.

  10. Ovviamente la farsa continua ,non ci sarà nessuna riforma delle pensioni in quanto L’Europa non gradisce alcuna forma di demolizione della legge Fornero,le piccole modifiche apportate quest’anno sono state ampiamente gradite dai ns padroni Europei ,per cui initile illudersi , i sindacati non faranno niente come sempre, per quanto ci riguarda noi siamo quattro gatti numericamente ininfluenti sui numeri elettorali,In Francia le proteste vengono portate avanti da tutto il Paese giovani e meno giovani ,da noi ce lo possiamo scordare.

  11. Stiamo ancora aspettando perché cancellate alcuni messaggi senza motivo. La cosa non quadra e dispiacerebbe sapere che sarebbe a vs. Insindacabile giudizio. C’è aria di scelte politiche. Voi direte di no. Ma alcuni messaggi cancellati “odoravano” di critica politica.
    Attendi con fiducia.

    1. Sig. Giovanni, perché attendere? Attendere che cosa? Attendere la risposta alla domanda del perché alcuni messaggi vengono cancellati? Ma forse i messaggi non vengono cancellati, piuttosto non vengono pubblicati.

      Forse i messaggi non vengono pubblicati perché sfuggono all’attenzione dei Redattori di Pensionipertutti. Forse, i Redattori di Pensionipertutti vengono fuorviati dal software che gestisce il sito web, o forse perché hanno da soddisfare impegni con priorità maggiori. Non lo sappiamo.

      Ma ci interessa davvero saperlo?

      Quello che la indispone, io credo, è di essere ignorato. Questo fenomeno, cioè “essere ignorati”, è facile che si realizzi nei servizi digitali. Nei servizi digitali opera la società umana, ma i contatti non sono umani, sono digitali, spersonalizzati.

      Il processo di digitalizzazione attualmente in corso di rapido sviluppo nella nostra società (e nel mondo) segna il passaggio dai servizi gestiti dagli umani ai servizi gestiti dalle tecnologie digitali. E nelle tecnologie digitali non c’è ascolto, comprensione, empatia, umanità.

      Vede, sig. Giovanni, io leggo i suoi commenti, e so che lei è inascoltato dal Governo, dai Sindacati, da Pensionipertutti.

      So, sig. Giovanni, che la sua voce rimane inascoltata nel frastuono delle parole dei politici, dei sindacalisti, dei giornalisti.

      Ma le voglio anche dire, sig. Giovanni, che in mezzo a tutto questo frastuono di voci e parole io leggo le sue parole e ascolto la sua voce.

      1. La ringrazio. Io sono più di 30 anni che scrivo alle principali testate nazionali, su problemi vari di educazione civica, fisco e tanti altri. Ho scritto anche valanghe di lettere al Presidente, Alla Corte C., a discendere sino alle Commissioni.
        A quasi 65 anni e disoccupato, è evidente che ho spostato il tiro sulle pensioni.
        Continuerò a battermi persino anche al bar del mio paese.
        Peccato che chi dovrebbe, cioè sindacalisti e giornalisti, non collaborino alla crescita di questa tormentata Italia.
        Nessuno pretende di fare come Impastato o Pecorelli, ma siamo sotto il limite della decenza.

        1. Buonasera Giovanni, mi permetto una proposta per farle comprendere tutta la nostra buona fede: perché non ci scrive qualcosa a partire dalla sua storia personale per finire a quella che a suo avviso dovrebbe essere la prossima riforma pensioni da suggerire al Governo? sarò più che lieta di pubblicarla. Da quel che colgo é solito scrivere per diverse testate, saremo onorati di averla tra gli autori di uno dei nostri articoli, se le fa piacere mi scriva pure a erica.venditti@yahoo.com inviandomi il suo elaborato. Buona notte, Erica

        1. Cancellato !
          Mi cercherò altre testate dove mi hanno già pubblicato dei pezzi.
          Qui c’è qualcuno che si diverte

          1. Non se la prenda più di tanto, sig. Giovanni, non ne vale proprio la pena.

            Più volte la Dott.ssa Venditti ci ha ricordato che è lei a moderare i commenti e che questi talvolta sono anche un centinaio.

            Supponga che la Dott.ssa Venditti si sia ammalata, oppure che stia partecipando ad un Convegno, oppure che abbia un problema in famiglia. Non sarebbero queste motivazioni più che comprensibili perché i commenti non vengono approvati nei tempi che noi ci aspettiamo?

            A volte i filtri vengono rimossi, e i nostri commenti vengono pubblicati in tempo reale. Quando ciò accade, noi tutti siamo testimoni che sono presenti anche commenti scritti in una lingua illeggibile (ma anche in lingua leggibilissima e contenenti espressioni non di certo in linea con il codice etico di qualsiasi testata giornalistica).

            Perciò, sig. Giovanni, se lei è consapevole di avere espresso il suo pensiero in termini eticamente corretti, pensi al fatto che la Dott.ssa Venditti probabilmente non si trova nelle condizioni più favorevoli per approvare i commenti (in particolare, quelli più lunghi e che richiedono maggior tempo per essere moderati).

          2. Grazie Claudio ha centrato il problema, oggi non ho infatti nemmeno scritto e neppure ieri, ho spesso impegni di lavoro che mi portano fuori casa in questo periodo e devo ringraziare Stefano per fare quanto possibile per aggiornarvi quotidianamente. Dalla prossima settimana dovrei riuscire a tornare più regolare e spero di essere anche più rapida nei commenti. Graziea tutti per la comprensione e grazie di cuore a lei Claudio per le belle parole che spende sempre in mia difesa. Erica

          3. Mi scusi Sig. Giovanni ma questa vicenda dei suoi messaggi non pubblicati
            è veramente strana e allo stesso tempo interessante.
            Non conosco personalmente i gestori del sito ma leggendo i loro articoli e in certi casi gli interventi ai messaggi pubblicati non danno proprio l’idea di essere dei censori, anzi mi sembrano molto tolleranti nella pubblicazione dei nostri messaggi spesso molto “coloriti”.
            Messaggi non pubblicati per scelte politiche? Non mi sembra: si leggono messaggi che fanno pensare a persone di ogni appartenenza politica.
            Inoltre, la pubblicazione dei messaggi è quasi immediata il che mi fa pensare ci sia un software per eventualmente filtrare i messaggi troppo oltre le righe.
            Personalmente non mi è mai stato, come dice lei, “cancellato” alcun intervento.
            Non se ne abbia a male, un caro saluto a lei e a tutti.
            Naturalmente grazie e complimenti ai gestori del sito

          4. Buongiorno, è esattamente come dice lei, non viene cancellato nessun messaggio da noi, può al massimo capitare che il filtro automatico ogni tanto “blocchi” in approvazione qualche messaggio che andava pubblicato. E appena ce ne accorgiamo lo pubblichiamo manualmente (ovviamente a volte ci posson volere ore prima che ce ne accorgiamo non essendo 24 ore al giorno online). Non so a quale messaggio “cancellato” si riferisca il sig. giovanni, ma in caso non lo trovi pubblicato lo invito a rimandarcelo, e provvederò a pubblicarlo come sono stati pubblicati i suoi altri 294 messaggi che ha scritto qui sul sito 🙂

          5. Personalmente se qualche mio commento salta non mi preoccupo, tanto se ritorna a galla lo stimolo, io sono sempre io, e tornerò a commentare in quel senso. Grazie ai gestori del sito che comunque ci mantengono informati con una informazione di qualità anche in mezzo ai perigli della vita. A Giovanni non mollare perchè nessuno è indispensabile ma tutti siamo comunque importanti. Quello che mi preoccupa, anche se non attinente alle pensioni è che, come dice magistralmente il dott. Perfetto, “Il processo di digitalizzazione attualmente in corso di rapido sviluppo nella nostra società (e nel mondo) segna il passaggio dai servizi gestiti dagli umani ai servizi gestiti dalle tecnologie digitali. E nelle tecnologie digitali non c’è ascolto, comprensione, empatia, umanità.” Ormai si confonde la forma dei rapporti e contatti umani con la sostanza degli stessi per cui li si digitalizza con perdite enormi in termini di qualità e solidità sociale complessiva. Ad esempio i ragazzi assediano gli psicologi non per problemi patologici ma per carenze da assenza di costante contatto umano. Le aziende che interrompono il dialogo quando non gli fai più comodo in barba alle basi della buona educazione. Le istituzioni che spesso con i loro risponditori automatizzati non ti rispondono a tono. Credo che in qualche decennio questa carenza di umanità, di ascolto, comprensione ed empatia mostrerà tutta la sua negatività sociale. Poi diventa una abitudine il disumano e magari si mente e promette senza intenzione di mantenere consapevolmente e con più facilità.

      2. Bellissima risposta, Claudio Maria Perfetto. Sopratutto alla fine. C’è qualcuno in questo mondo, digitale o non, che è rimasto umano ed ascolta.
        Grazie.

  12. il governo inconcludente, i sindacvati invece concludono, eccome se concludono!
    Pecoroni al servizio dei governanti

  13. Innutile bussare qui, non vi aprirà nessuno.
    Siamo alle solite, nessun governo vuole assumersi la responsabilità di mettere mano alle pensioni, se non per peggiorare gli attuali requisiti.
    Sapete quando avverrà il cambiamento? Fra 15 anni quando ormai sarà tutto contributivo. Quindi il problema si risolvera parzialmente da solo. Intanto teniamo incatenati i lavoratori e proviamo a farli schiatare sul lavoro così non ci saranno uscite per le loro pensioni.

  14. Ē andato in letargo con il bla bla bla si ē svegliato dal letargo con bla bla bla che personaggi i nostri sindacati simili ai politici.

  15. Lo dicevo che si svegliavano dal letargo in primavera per dire senza fare.stanno già pensando alle vacanze per prepararsi al prossimo letargo .ci risparmiate almeno la solita litania.

    1. Proprio così Bruno, almeno stessero zitti e tornassero a dormire, perché ne abbiamo le tasche piene delle stronzate che dicono, senza poi fare un cavolo per non dire peggio- tacete che è meglio, perché le vostre parole fanno più male di quelle della Meloni…….che voi venerate ormai, altrimenti le riservereste ben altro trattamento………..quello che il popolo francese sta riservando a Macron……..altra gente, altro sindacato, altra classe…..la classe dei combattenti veri !!!!!!!!!!!!

  16. Ormai la riforma delle pensioni è uscita dall’ agenda della politica nonché dei sindacati che inspiegabilmente tacciono mentre ora come non mai dovrebbero alzare la voce.

  17. sa qual’è il problema dott. proietti? adesso glielo spiego: c’è un vecchio detto: quando l’acqua tocca il c………. tutti imparano a nuotare ; il problema è che a voi sindacati l’acqua non è arrivata al c. ; state però attenti: se vi arriva all’improvviso non vi salvate e affogate; choi ha orecchie da intendere in tenda, gli altri in roulotte; saluti al dott. Proietti e ai gestori del sito

  18. Eppure, con l’attenzione pubblica trascinata sugli avvenimenti in corso in Francia, per i sindacati confederali sarebbe stato proprio il momento ideale, direi perfetto, per mobilitare i lavoratori, o quantomeno per far qualcosa. Ed invece, come volevasi dimostrare, ancora una volta, il Nulla Assoluto. Rigidità mortuaria. Lo zero assoluto.

  19. Temo che la riforma sarà accantonata a lungo. Temo che il Governo abbia fatto i suoi calcoli ed abbia preso coscienza che il tema pensioni è troppo scottante in questo momento, non possiamo permetterci di far arrabbiare l’Europa, dobbiamo portare avanti le riforme volute dalla UE, quelle riforme che prevedono solo rigore, così come dettato dai padroni d’Europa, cioè i tedeschi. I sindacati sono accondiscendenti, cagnolini del potere politico. D’altronde l’Italia degli anni d’oro ha troppo sperperato in materia previdenziale, toccherà a noi pagarne le conseguenze. E se non abbiamo fatto un plissé quando fu emanata la Fornero, i nostri politici sanno bene che gli Italiani sono pecoroni e mai potrebbero mettere in scena le sommosse di Francia. Facciamocene una ragione e riconosciamo i nostri limiti. Che tristezza!

  20. Se andiamo a prendere l’ultima intervista su questo sito , ci accorgeremo che è un copia incolla di quello che Proietti già ha detto e continua a ripetere, senza poi fare niente-a Proietti , quando voi della UIL insieme a Cgil e Cisl incomincerete a fare i fatti allora ne riparleremo- la pazienza è finita, non vogliamo sentire sempre le stesse storielle, senza che seguano azioni concrete.

    1. Giustissimo, se il governo avesse di fronte i sindacati francesi penso che sarebbe soggetto a proteste sindacali quotidiane, e non potrebbe ignorare il problema con questo lungo silenzio…. accompagnato dal silenzio sindacale !

      1. Infatti, vorrei proprio vedere di fronte ai sindacati francesi se la Meloni farebbe il bello e cattivo tempo, come le permettono di fare Landini e compagnia bella- purtroppo questi della triplice pensano di intervenire con le chiacchiere a vuoto, che non portano a nulla, tranne che a ingigantire la supponenza e la malvagità dell’esecutivo.

  21. Gent.ma Erica
    Potrebbe dire a Ghiselli che ad avviso di molti lavoratori il governo si permette di ignorare completamente la riforma previdenziale e le promesse di tavoli frequenti perché i sindacati non protestano energicamente ..anzi non protestano proprio…e aggiungono il loro silenzio a quello del governo !
    Non si può aspettare sempre passivamente, basterebbe un cinquantesimo dell’energia che ci mettono i sindacati francesi !

  22. Ma un “normalissimo” insegnante ( di sesso maschile) che ovviamente con 42 anni di servizio supera al lordo il limite di 5 volte il minimo per un solo anno di anticipo rispetto alla Fornero dovrebbe perdere 5 anni di differenze?
    Una insegnante non avrebbe alcun anticipo.
    Quindi guardandolo dal lato dell’insegnante sarebbe assurdo ma guardandolo dal lato dello Stato avrebbe un guadagno?
    quindi come sono calcolati i maggiori costi per lo Stato della quota 103?

    1. Caro collega visto che lo siamo; intanto hai fatto bene i calcoli? superi 5 volte la minima o no? poniamo l’ipotesi che superi 5 volte la minima; tu hai 2 alternative: o legge fornero o quota 103; in entrambe ci sono vantaggi e svantaggi; tutto dipende da quanto ti piace il tuo lavoro, da quanto non ne puoi più; non ho idea di che anno tu sia: sei del 1960? la conosci la storia dei fregati del 1960? se sei del 1961 avete vinto un terno al lotto; non avrei mai pensato che abbassassero l’età di 2 anni ; l’altro ieri sono stato a scuola a salutare la preside, colleghi e la mia classe che adesso è in 4 superiore; c’è un po’ di nostalgia ma poi meglio così aver terminato; certo mi mangio la pensione integrativa; per ultimo l’hanno fatto apposta a mettere i paletti dato che per loro la base è la riforma fornero; tutto chiaro; saluti a te e ai gestori del sito

  23. Purtroppo solo parole e niente fatti.. Capisco che in Italia i sindacati sono depotenziati con zero forza, ma un minimo di azioni concrete bisognava pure fare, invece che il nulla!
    Credibilità crollata a zero!

  24. Non è giusto tutto questo il governo non ci calcola proprio solo parole è non fatti siamo stanche di sentire parole è ora di agire.Opziona Donna strutturale.

  25. Proietti invece di aspettare che qulcuno vi chiami (magari il prossimo anno magari solo per chiederti… come stai) perchè non muovete il CULO (vedi i vostri parenti francesi per esempio).
    Bla bla bla e torniamo a dormire.
    Tra politici e sindacati non so chi si stà comportando peggio….
    Bla bla bla e torniamo a dormire.
    Siamo proprio messi male…… sinceramente non pensavo cos’ì male.
    Bla bla bla e torniamo a dormire. BUONA NOTTE A TUTTI.

    1. Hai proprio ragione Beppoo , questi non alzano il culo nemmeno sotto minaccia di un’arma e sarebbe il caso che gli ottimi Rodino’ e Venditti ponessero la seguente domanda a Proietti o a qualche altro poltrone che dorme: perché non proclamate manifestazioni, scioperi e quant’altro, così come stanno facendo eroicamente i cittadini francesi e i sindacati che li rappresentano? Questa è la domanda e aspettiamo la risposta e vediamo cosa si inventano ….. ammesso che rispondono…….scommettiamo che non lo fanno ?

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