Riforma Pensioni 2023: mercoledì incontro Sindacati-Meloni, quota 41 si o no?

La scorsa settimana è stato fatto un primo passo verso la prossima riforma delle pensioni, con il tavolo tra il Ministro del lavoro Calderone e i Sindacati per trovare una soluzione alternativa al ritorno della legge Fornero. i lavori continueranno questa settimana, con un nuovo incontro tra il premier Giorgia Meloni e le parti sociali, per discutere di diversi temi: dall’energia all’inflazione passando ovviamente per le pensioni.

Riforma Pensioni ultime news: Calderone apre a quota 41, ma con riserva

Nello scorso incontro il Ministro del lavoro Calderone ha ribadito la volontà del governo di evitare lo scalone pensionistico che andrà a crearsi a fine anno dopo il termine della quota 102 ed il ritorno in toto della Legge Fornero.

Ecco le parole del Ministro che ha spiegato: “Dal primo gennaio 2023 , senza correttivi, avremo il cosiddetto scalone previdenziale che in questo momento potrebbe comprimere di più la dinamicità del mercato del lavoro che già presenta criticità. Lavoriamo per riconfermare alcuni interventi e per valutare in che modo introdurre altre forme di flessibilità in uscita che siano sostenibili”.

Ma quali sarebbero queste forme di flessibilità che non gravino troppo sui conti pubblici? Il ministro apre a quota 41, ma con delle riserve: “Quota 41 potrebbe essere un numero di riferimento, ma dobbiamo ancora vedere in che modo e con quali condizionalità, insieme alla proroga di Opzione Donna e di altri strumenti. Le priorità sono l’accesso al lavoro per giovani e donne, il riaccompagnamento al lavoro per chi lo ha perso, le politiche attive attraverso l’investimento delle risorse del Pnrr e dei fondi strutturali europei”.

Ultime News Riforma Pensioni 2023: i sindacati chiedono quota 41 senza paletti

Dopo quest’apertura del Ministro del Lavoro Calderoni, arriva una “frenata” da parte dei sindacati, che hanno ancora diversi dubbi su come il Governo Meloni voglia arrivare a quota 41, e quali paletti intenda usare. Landini ha specificato che “Quota 41? Non è il momento di dare i numeri. Dire Quota 41 non vuole dire nulla, uno può dire 42-43 il problema è quale riforma delle pensioni fare perché se uno dice Quota 41 e poi ci mette di fianco l’età e salta fuori che è quota 103-104-105, di cosa stiamo discutendo?” Poi conclude: “Vogliamo capire se c’è o meno la disponibilità del governo ad aprire una trattativa complessiva. Non è il momento di dare numeri ma serve capire concretamente cosa fare”.

Anche la Cisl è sulla stessa linea e con i segretario Sbarra incalza: “Basta quote. Serve una uscita flessibile a 62 anni oppure con 41 anni di contributi a prescindere dall’età. Faremo di tutto per evitare lo scalone della legge Fornero e gli effetti depressivi che peserebbero sul mercato del lavoro”. Maggiore chiarezza potrà arrivare mercoledì 9 novembre, dopo l’incontro tra Giorgia Meloni e le parti sociali. Come sempre vi terremo informati qui su pensionipertutti di ogni novità sulle pensioni in vista della prossima legge di bilancio.

Pensionipertutti.it grazie alla sua informazione seria e puntuale è stato selezionato dal servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.

116 commenti su “Riforma Pensioni 2023: mercoledì incontro Sindacati-Meloni, quota 41 si o no?

  1. oggi bertinotti e in tv a criticare la quota 41 della dx lui che pensione prende ????
    avra anche i vitalizi ???????????? ma va a cagher,,,,,,,,,,, col cuore,,,,,,,,,,
    landini e altri sindacati oggi andate a scurzer,,, se siete contro quota 41 con limite eta
    ALMENO LA DESTRA CI PROVA,,,,,,,,,,,,,,,,

  2. Chi come me quest’anno ha compiuto 59 anni e 41 di contributi durante i quali ne ha visti di numeri cambiare nel corso del tempo e ha visto anche calare eventuale pensione ma in compenso aumentano gli anni di contributi necessari …solo una cosa è rimasta costante anzi e pure aumentato …chi con pochi anni di mandato politico avvolte solo 2 si porta a casa un vitalizio di qualche migliaio di euro alla faccia nostra …. Che con 41 deve sempre aspettare un anno dieci mesi più la finestra …..come siete umani.

  3. Tizio nato nel 1961 oggi a 61 anni e ha versato 41 anni di contributi.
    Caio nato nel 1965 oggi a 56 anni e ha versato 30 anni di contributi
    Sempronio nato nel 1964 a 57 anni e ha versato 35 anni di contributi
    Fausto nato nel 1966 a 56 anni e ha versato 40 anni di contributi.
    Stando alle ultime dove spunta Q41 con 61/62/63 anni chi è il fottuto?
    Tizio che lavora 41 anni e poi va in pensione
    Caio che lavora 35 anni e poi va in pensione
    Sempronio che lavora 39 anni e poi va in pensione
    Fausto che lavora 45 anni e poi va in pensione.
    Forse avete qualche dubbio vi aggiungo una variabile che è l’ eta secondo l’ aspettativa di vita al momento 80 anni.
    Quanti anni prende di pensione su quanto a versato?
    Caio ~ il 50%
    Tizio ~ il 60%
    Sempronio ~ 54%
    Fausto ~ 46%
    Conclusione Fausto cornuto e mazziato

  4. Intanto incominciamo a levare da subito i 3 o 4 mesi di finestra mobile, per chi è in naspi e deve andare in pensione non è sostenibile, già la naspi ti abbassa la pensione perché sono contributi figurativi che non alzano il montante, poi va bloccato il coefficiente di trasformazione che ci sta penalizzando ulteriormente, più aspetti e meno prendi per colpa della famigerata legge porcata Fornero

  5. Quota 41 a prescindere dall’età, con un massimo di età da fissare per evitare (questo tetto sì…. ) di avere lavoratori che continuano volontariamente sino alla morte per farsi elargire maxi liquidazioni dalle aziende di provenienza, e largo ai giovani, come dicevano a me negli anni 80 i 50 enni di allora.Personalmente ho cominciato a lavorare a 17 anni, quindi sarei un lavoratore c.d precoce, che ne avrebbe abbastanza di queste soluzioni penose e sempre al ribasso. Se proprio volessimo favorire chi ha studiato prima del lavoro ( io mi sono laureato
    in giurisprudenza studiando nelle ore serali e nel tempo libero, ed oggi mi trovo a 41 anni di contributi e 58 anni di età, con l’ennesima buggeratura all’orizzonte ….), potremmo elaborare un meccanismo di assegnazione di contributi figurativi meno onerosi degli attuali e non penalizzare soggetti come il sottoscritto ed altri, che non hanno avuto vita facile.Non saranno questi lavoratori a rovinare il sistema pensionistico, ne sono sicuro. Solo per fare un esempio, basterà togliere il famigerato reddito di cittadinanza a chi non ne ha bisogno, attualmente elargito a pioggia, compresi anche i soggetti criminali o non volenterosi, per recuperare come per incanto ciò che serve per l’assistenza dei veri bisognosi e dei pensionandi di fatto deprivati del diritto ad una pensione dignitosa sotto ogni profilo, compreso quello anagrafico.

  6. Vi rendete conto che siete gli ultimi fortunati ad aver accumulato 41 anni di contributi, dopo la vostra generazione non ci sarà questo montepremi per nessuno, mettete da parte gli egoismi e lasciate che si proceda ad una riforma flessibile che permetta anche a chi ha maturato 35 anni di contributi di scegliere liberamente di accettare una penalizzazione dell’assegno e di andare in pensione. Del resto ogni individuo a 62 anni ha tante motivazioni di carattere familiare personali di salute per fare le sue scelte. Grazie

    1. Bennet, tu la chiami fortuna; una persona magari preferiva non arrivare a 41 ma a 35, 38, 40 e poi magari riuscire ad andare in pensione; d’accordo con il discorso che una persona a 62 anni vuole fare altro; come ha detto una mia collega : adesso si apre un altro capitolo della tua vita; speriamo in buone nuove tra incontri governo sindacati, manovra finanziaria etc: saluti a te e ai gestori del sito

    2. Se ritieni fortunato un ragazzino che all’età di 15 anni con un motorino 50 di cilindrata faceva 100 km al giorno per andare e tornare dal lavoro, e che adesso raggiunti i 59 anni di età e 41 anni e 10 mesi di contributi sente parlare di quota 41e tetto a 62 sai caro egoista che io all’età di 62 anni avrei 44 anni e 10 mesi di contributi allora se io mi sono sacrificato da giovane e ho preso ciò che veniva tu dove eri caro egoista, ogni uno fa le proprie scelte.

    3. Buongiorno Bennet.
      A mio parere è sbagliato rivolgersi ai lavoratori dicendo: “…mettete da parte gli egoismi…”.
      E’ come dire a chi ha fatto il proprio dovere per 41 anni ( che ha pagato tasse anche per 41 anni) che la colpa è loro dopo che costoro da 25 anni subiscono anche di calcolo contributivo.
      Volete capirla che la colpa, se colpa esiste, non sta nei lavoratori ma nel sistema economico nei furbetti!
      Saluti

  7. Io spero che passi la riforma Tridico che da’ la possibilita’ di uscire a 62 o 63 anni e con la pensione in 2 tempi, vale anche per chi ha il sistema misto, e’ sostenibile per le povere casse statali e praticamente non vieni a perdere nulla.
    Non tutti hanno la fortuna di aver sempre lavorato e fare 35 anni o 41 anni, come vuole Salvini, quindi sono piu’ che sufficienti i 20 anni di contributi, come limite di contributi maturati, e dare la possibilita’ a chi vuole, di uacire a 62/ 63 anni.
    Spero che queste regole valgano anche per i lavoratori autonomi, e non solo per i dipendenti.
    Speriamo che il governo in carica sia all’ altezza della situazione triste che c’ e’ in essere e della relativa comprensione, quando fara’ questa riforma tanto attesa.
    Speriamo bene.
    Grazie e saluti

    1. Secondo me le donne dovrebbero andare in pensione a 60 anni con minimo 20 anni di contributi e gli uomini 63 da 20anni in poi liberando posti di lavoro

    2. Ai ragione perché chi come che e stata licenziata e non trovando più lavoro perché ho 63 anni e 21 di contributi devo aspettare ancora quattro anni nel frattempo cosa faccio

    3. Ma perché credete ancora alle favole! Ma davvero pensate che la pensione erogata in due tempi vi permetterà di avere la parte retributiva quando sarà il momento? Quando sarà il momento non ci saranno come al solito soldi e vi resterà la sola parte contributiva. Ricordate che siamo in Italia dove la parola data dalle istituzioni ha meno valore di un euro falso, meditate gente, meditate…..

    4. chiara, se vedi la proposta Tridico ne parlano in pochissimi e sai perchè: per quanto faccia schifo non ti vogliono concedere neanche quella perchè almeno a 67 anni i soldi del retributivo li hai; hanno parlato di opzione tutti e i soldi del retributivo li perdi; proposta tridico a 62 anni? la vedo molto dura, forse a 63 anni ma tanto forse; non ci resta che attendere l’incontro odierno governo sindacati per sapere cosa ci aspetta

  8. Se siete seri e tenete fede a ciò che fin d’ora avete promesso promesso fate 41 senza limiti di età xche se andiamo avanti così non arriverò a 67 di età ma a 67 lavorativi

  9. Se fanno quota 41 con 62 o 63 anni di età allora resta più vantaggiosa la legge Fornero….
    È come se promettessi tutti in pensione con 30 anni di contributi…..però….con un piccolo particolare, 70 anni di età….
    Ma veramente ci state prendendo per deficienti……?

    1. Buongiorno Sandro, concordo pienamente con le tue osservazioni; chi può usufruire della pensione anticipata Fornero sarà chi ha cominciato a lavorare nel 1981 a 21 anni e ha lavorato nel settore pubblico o con imprese oneste come la Luxottica-Essilor.Gli altri lavoratori e lavoratrici devono essere tutelati e non irrisi come fa il nuovo governo con i sindacati e le persone che hanno lavorato in buona fede e sono stati imbrogliati e lasciati senza pensione. Un saluto.
      z
      ,

    2. Concordo pienamente. La creduloneria non è frutto della logica è frutto della disperazione di chi avendo lavorato con datori di lavoro onesti o nel settore pubblico. Chi può usufruire della pensione anticipata Fornero ne avrà la possibilità fino al 31/12/2026 e altre soluzioni eque dovranno essere programmate ed applicate nel frattempo.

  10. 41 anni di contributi senza di limiti di età e non contributivo ma misto altrimenti tanti soldini in meno e non mi sembra giusto ….

  11. Io penso che 41 anni di contribuzioni siano più che sufficienti .. cosa dobbiamo dare pure il sangue a parte I lavori usuranti che dovrebbero uscire a 40 e anche le donne ,io ho 57 anni e già 41 di contributi mi devo sparare ?? Cosa devo aspettare ….

  12. Uscita flessibile a 62 anni oppure 41 di contributi senza limite di età, proroga opzione donna con possibilità di cumulo dei contributi.

  13. La pensione di vecchiaia deve essere riportata al compimento dei 65 anni di età come avviene in tutti gli stati della UE.
    Quota 41 tutelerebbe solo i precoci, penalizzando di fatto coloro che sono entrati nel mondo del lavoro più tardi per motivi di studio o perché all’ inizio hanno svolto lavori senza contribuzione.
    Se i conti economici non consentono soluzioni vanraggiose per i lavoratori si potrebbe pensare ad uscite progressive a partire dai 63 anni di età o con 41 anni di contributi a prescindere dall’ età con piccole penalizzazioni proporzionate agli anni che mancherebbero alla pensione di vecchiaia. Non dimentichiamo la proposta Tridico che non comporterebbe gravi oneri a carico della finanza pubblica. In ogni caso va fatto qualcosa per favorire una ripresa del mercato del lavoro ed il ” sacrosanto” ricambio generazionale.

    1. Scusa ma posso contestarti, la 41 (con 61 o 62 anni) non tutela per nulla i precoci, chi ha iniziato prima dei 18 con 41 anni arriverebbe a 59/60 anni e se prima a 16 o 17 a 57/58 molto lontano dai 61.
      Perciò la proposta tutela solo chi ha iniziato a 20 enni e non è c.d. precoce.

  14. Operaio agricolo 65anni e 37.7 di contributi… Arriverà a 41anni di contributi all età di 68 anni… Credo che quota 41 non considera i lavoratori che si trovano in questa situazione… Unica possibilità. Quota 102 …. E quota 102 flessibile….

  15. Credo che la cosa migliore sia dare una pensione dignitosa alla gente e poi credo che nessuno resterà al lavoro se può andare in pensione .inutile tirare fuori mille finestre se poi non si ha di che vivere . Tutti bravi ad aprire finestre ma sempre togliendo denaro alla gente

  16. Flessibilità in uscita da 62-63 anni con i 20 di contributi poi uno é libero di fare la sua scelta (20-25-30 ecc ), non si può continuare a discutere,con quota 41 é il max che si può raggiungere di contributi.

  17. Che bel cialtroni che sono i nostri 3 sindacati…..prima firmano la legge Fornero insieme a tutte le classi politiche tranne la lega,e poi sopratutto il fenomeno Landini minaccia proteste e scioperi o manifestazioni contro qualsiasi governo per smobilitare la legge Fornero….Caprone….hai fatto 4 ore di sciopero quando avete firmato la legge Fornero la gente non dimentica…..e per colpa vostra dal 2011 a ora si esce a 67 anno col bastone ,e i nostri figli sul divano perché per colpa vostra non trovano lavoro…..Caprone…..

    1. Buongiorno Valter
      Si è mai chiesto quante ore di sciopero hanno fatto quando è stata messa in piedi la legge DINI?
      Gli effetti che avrebbe procurato, a quei tempi non li ha capiti nessuno dei sindacalisti o li hanno volutamente ignorati; ma erano effetti chiari per economisti e per chi comanda la baracca.
      E adesso, gli sfortunati che allora non avevano almeno 18 anni di contributi, oltre grattarsi la rogna, subiscono pure i nuovi tentativi di peggiorare la situazione.
      Saluti

    1. Anche per me che ho 64anni con 35 di contributi, ammalato e disoccupato, con quota 41 resta in vigore la legge Fornero.

  18. Mi sembra giusto uscire con 41 senza paletti… Ho 59 anni e 41 anni di contributi, mi sembra il momento di andare in pensione….. Mimmo

  19. Opzione donna lasciatela per sempre…le donne devono ritirarsi prima dal lavoro…i figli hanno bisogno delle nonne e andare a loro giovani a lavorare,sennò così non si va avanti mai!!lasciamo posto ai giovani se ci fate lavorare all’infinito possiamo aiutarli??

  20. Opzione donna lasciatela per sempre…le donne devono ritirarsi prima dal lavoro…i figli hanno bisogno delle nonne e andare a loro giovani a lavorare,sennò così non si va avanti mai!!

  21. E per chi come il sottoscritto nel 2023 farà 42 + 57 perché ha cominciato a lavorare a 14 anni? spero che venga presa in considerazione anche questa tipologia di persone, saluti a tutti

  22. Mettete una età penzinistica per le donne e per i uomini raggionevole senza anni di contributi ,io 60 anno 35 di contributi .Anto devo aspettare ancora per andarmene fuori dal mondo del lavoro.siete un po’ più chiaro e flexibile.

  23. Discutono?sapete di cosa? Questi sono matti vorrebbero andare in pensione in questa vita?ma neanche a pensarci non ci sono i soldi i pochi a disposizione servono a noi.

  24. Quota 41 la faranno quando nessuno più sarà in grado di raggiungere i 41 anni di contributi.questa ē una certezza.

  25. OD strutturale. Soprattutto per chi ha perso il lavoro e nel 2023 ha tutti i requisiti per usufruirne. Altrimenti non c’è speranza per chi nel 2023 ha 58 anni e 35 di contributi e niente più lavoro. OD strutturale o riconfermata per due anni……..

  26. E chi l’anno prossimo raggiunge i requisiti per la pensione di anzianità prevista dalla Fornero?
    Che fa? Deve continuare a lavorare ancora, perché non ha 62 anni?
    Va bene agevolare chi ha pochi anni di contribuzione, ma aggiungendo altre opzioni alla Fornero e non togliendola, perché altrimenti si penalizzerebbe chi ha iniziato a lavorare da giovane, ma non è precoce, ed ha il sistema di calcolo misto.

    1. Non vorrei sbagliare ma andresti in pensione al raggiungimento dei 41 e 10 mesi di contributi come prevede se non la cambiono la legge fornero.

  27. Io sarei d’accordo per una 102 flessibile, dai 60 anni fino ai 66 che totalizzando con i contributi porti comunque a quota 102.

  28. Sarebbe giusto 65 anni per tutti con almeno 20 di contributi, senza alcuna penalizzazione!!! O quantomeno alle donne!!!

  29. Ma quale quota 41 42, 100 102? Basta Numeri ora la Meloni & C. facciano ciò che hanno promesso, abolizione della Legge Fornero e flessibilità in uscita dal Mondo del Lavoro solo con un’età minima di 62 63 anni ed in minimo di 25 anni di contributi con eventuale una piccolissima penalizzazione per chi anticipa i 65 anni. Si perché il limite deve essere abbassato da 67 a 65 svecchiare uffici cantieri ecc ecc e fare subito lavorare i giovani con il Vero Ricambio Generazionale.

  30. Mi sono ripromesso che tra una settimana sono 40 e quindi novembre prossimo sono 41.Bene dal giorno dopo Q41 mi sentirò libero da questo sistema pensionistico di m…a.Ogni giorno sono libero di fare o non fare a discapito di questo paese governato gestito e difeso da persone che non sono degne di essere nominate.Sto giorno dopo giorna entrando in vortice di gioia e felicità per avercela fatta Ciao cara Italia io ho dato adesso arrangiati

  31. Scusate, ma per chi come me che ha iniziato a lavorare a 16 anni ma a posto con i libretti a 18anni e due mesi, a 62 anni arriverò a quota 106 altro che 102 vanno bene le quote ma se uno ha lavorato 41 o al massimo 42 anni mi sembrano sufficienti

  32. Penso che la 102 flessibile da 62 anni in poi possa essere una soluzione equa + 41 senza limiti di età. Io ho 65 anni e 37 di contributi, ho studiato e mai arriverò a 41 di contributi. Sono un informatore Scientifico del farmaco con contratto di agenzia e mi sparo 3000 km sulle strade ogni mese x portare a casa una miseria ormai di questi tempi. Sono stanco, lasciatemi respirare…..

  33. 41 per tutti a prescindere dall’età!!
    Con il limite di età a 62 o 61 dovrei fare ancora 4 anni??
    Ma scherziamo??
    Perché Noi precoci dovremmo sempre pagare per altri??
    Assolutamente mi sembra che ci vogliano fregare per l’ennesima volta…
    Nel 2023 dovrebbero far uscire i precoci e poi pianificare Bene per Tutti gli altri ….
    41 ANNI SON TANTISSIMI …BASTAAAA

  34. Pensate un pò anche alle donne che i 41 anni di contributi se li sognano e che hanno sempre lavorato il doppio degli uomini ( avendo un lavoro anche a casa). L’ opzione donna è solo una fregatura che fanno passare per privilegio.Tanto è vero che quando hanno cercato di estenderla agli uomini c’ è stata la rivolta. E tra l’ altro è sempre rinnovata di un solo anno per volta quello già passato. I requisiti devi averli già acquisiti per l’ anno precedente a quello in cui esce la legge però per prendere quei 4 spiccioli che ti concedono (tutti calcolati contributivi) devi aspettare una finestra di almeno un anno. Bella concessione! DATE UNA VERA CHANCHE ALLE DONNE. LE DONNE SONO STANCHE!

    1. Sono d’accordo con Viviana al 100%!! Tutti si rempiono “la bocca” con i vari ruoli della donna, e la donna è multitasking, e bla bla bla.. ma alla fine sempre noi ad essere penalizzate !! Che vergogna !

  35. Credo che se Landini continua a fare solo chiacchiere e arrivato anche il momento che si dimetta ,come questo governo ,già incapace di affrontare la riforma delle pensioni, Landini ti pago già da molti anni datti una mossa se pensi di tutelare gli operai

  36. 41 anni con 61 anni di età, minimo,una grande presa per il culo,la prossima volta non blaterate più minchiate in campagna elettorale tanto per illudere chi lavora da 14 anni e arriva a 58 anni e ti dicono che puoi andare con 42,10,vi dovreste solo vergognare

  37. PENALIZZAZIONI, FLESSIBILITÀ, CONDIZIONALITÀ ??? DOPO 41 ANNI ??? Non scherziamo ! Dopo 41 anni e averci cambiato le carte in tavola già quattro volte ??! Le pensioni non sono una gentile concessione, ma un sacrosanto diritto di riavere indietro quanto si è dato dopo una vita intera di sacrifici. Come disoccupato da ormai cinque anni, CINQUE ANNI !!! (senza alcun assistenzialismo) i 41 anni li ho raggiunti da tempo pagando di tasca mia una montagna paurosa di contributi volontari !!! .. Ora voglio proprio vedere che mi si dica che devo attendere ancora perchè non ci sono sufficienti risorse ! … DOBBIAMO VEDERE QUALE CONDIZIONALITÀ ??? OVVERO andare a verificare che i nostri soldi affidati a uno Stato “ladrone” in realtà sono già stati derubati, fagocitati .. da indecenti meccanismi di assistenzialismo e altri infiniti “mangia mangia” ??? ATTENZIONE !

  38. Se il problema è la sostenibilità:
    63 anni + 41 + caregiver + PMI in crisi
    se ci sono ancora risorse:
    62 anni + 41 + caregiver + PMI in crisi
    e così via.
    La verità è che con questi requisiti senza nessun intervento dovrò aspettare altri due anni per la Fornero. Spero che CGIL e CISL lo capiscano.

  39. Ma la ministra Calderoni , che presiedeva la Commissione lavoro che ha studiato e approvato la proposta 102 o 103 flessibile – età + contribuzione, 63/64 o 65anni come soglia d’accesso, con lieve penalizzazione – l’ha già rimossa per dare spazio a quota 41 della Lega? Sarebbe auspicabile, almeno per quelle donne che mai raggiungeranno i 41 di contribuzione prima dei 67 anni d’età, continuare su quella strada.

  40. Secondo voi con un debito pubblico e disoccupazione alle stelle, guerra e speculazione energetica questo è il momento giusto per sedersi con un governo e rivedere il sistema pensioni ??? Ci venderanno la solita nuvola di fumo che condannerà milioni di lavoratori con assegni al ribasso !!!
    Un saluto al nuovo esercito di poveri.

  41. la cosa migliore e’ fare una quota 102 flessibile.Non tutti hanno avuto la fortuna di iniziare giovani;vuoi per l’universita’ ,vuoi per i tempi di attesa(nel mio caso oltre 26 mesi di attesa dala presentazione della domanda e dopo il concorso superato altri 7 mesi ragione per cui ho iniziato a lavorare a 26 anni).Riscattare la laurea e’ costosissimo e si sa.
    Con quota 41 dovrei aspettare i 67 anni come con la Fornero.
    Con la 102 del 2022 avrei tra 1 anno 64+38.Ci perderei qualcosa ma eviterei di lavorare a 67 anni in un mondo del lavoro sempre piu’ difficile con carenze di organico paurose e con difficolta’ crescenti.

    1. Buongiorno. La riforma a mio modo di pensare, deve tenere conto di tutte le differenti realtà, ad esempio: chi ha iniziato a lavorare a 18 anni con le quote di cui si sta parlando, andrebbe i pensione con 43 o 44 anni di contributi versati. Non credo sia la soluzione migliore.

    2. Ancora tavoli e tavolini sono anni che li fanno ma la riforma non vede la luce questi prendono in giro milioni di italiani soprattutto i sindacati incapaci di fatti parlano bene ma senza mai ottenere risultati.lo fanno con la riforma pensione ma anche sulla sicurezza.

    3. Fortuna di iniziare giovani?? Io sono stato costretto dalla condizione economica non rosea della mia famiglia. Ho cominciato a 14anni respirando fumi di acidi… E mi sono rovinato i polmoni. Ma siccome negli ultimi anni il mio lavoro non è considerato gravoso, Oggi ho 41 anni e mezzo di lavoro alle spalle… E devo continuare a lavorare per un altro anno e mezzo (42 e 10 mesi) … Sperando che la legge non cambi in peggio… La chiami fortuna?

    4. quindi swconte io che invece ho iniziato a 15 anni devo lavorare fino a 62 e quindi lavoro la bellezza di 47 anni prima di andare in pensione?
      Mi sembrà un po troppo no??

  42. ribadisco, prima noi fregati del 1960; fregati già 2 volte; verremmo fregati la 3° volta? ; poi se rimangono risorse anche per gli altri; ma se mi si dice che ai 63 anni ne vogliono 41 non ci siamo proprio; non dico 38, ma al massimo 40; questo è il mio pensiero; saluti ai gestori del sito

    1. Noi donne siamo le più penalizzate, abbiamo dedicato tempo e anni per portare avanti famiglia e figli e poi ci ritroviamo con opzione donna che ci toglie quasi un quarto della pensione. Ma vogliamo riconoscere qualcosa per i figli come era stato detto in passato? Rendiamoci conto che le donne raramente hanno una continuità lavorativa di 41 anni e quindi se abbiamo lavorato a fasi alterne andiamo in pensione più tardi degli uomini oppure penalizzate da opzione donna…

  43. Mi rifaccio al post di Erica Venditti del 20 settembre 22 unica siluzione per la flessibilità in uscita è applicare in via OPZIONALE una delle proposte Rizzetto. O Damiano o Tridico o UTc affiancata a Q41 applicabile da chi ha 61 in su.
    Questa è la miia opinione spero che i sindacati al 9 siano una volta tanto realisti e non massimalisti, che in questo senso non ottettanno niente, saluti

  44. La storia delle quote sia rigide che flessibili è una vergogna. Ci sono lavoratori purtroppo che anche a 64 anni raggiungono a malapena 33 anni di contributi. Questo perché, sopratutto al sud in quei tempi anni 70 e primi anni 80, si lavorava in NERO. E questo i sindacati lo sanno benissimo. Per cui quel lavoratore di 64 anni che possiede oggi 33 anni di contributi versati, effettivamente ne ha sulle spalle 45. Praticamente 12 anni non si vedono perchè lavorati in NERO. Non vi sembra ingiusto che quel povero lavoratore oggi debba aspettare altri 4 anno per raggiungere la pensione?. Per cui io dico che la flessibilità si deve fare anticipando solo la data anagrafica dei 67 anni, ad esempio portandola a 62 – 63 anni, fermo restando l’altro requisito dei 20 anni di contributi minimo che, peraltro, è previsto per la pensione di vecchiaia. Mi dite che non ci sono i soldi? Ma stiamo scherzando? Vi ricordo che i contributi sono nostri, sono dei lavoratori.. Per cui se il governo deve fare cassa, i soldi non li può e non li deve prendere dai vecchi che sono stanchi di lavorare e che in base a quanto hanno versato percepiranno la loro MERITATA pensione . Mi auguro che i sindacati, con cui sono daccordo su quello che dicono in merito all’argomento, riescano a farsi sentire dal governo Meloni.

    1. Condivido la tesi di Walter ! Bisogna partire dai punti FISSI : a) 67 anni e 20 anni di contributi b) speranza di vita che ruota intorno ai 77 anni c) esistono delle tabelle mediche, nella medicina del lavoro, sull’invechiamento corporeo d) attualmente alcuni lavori non si possono più svolgere raggiunto una certa età
      Il sindacalista/onorevole DAMIANO ma anche professori ex CGIL, hanno divulgato studi/proposte di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro !
      67a e 20a di contrib = 59a e 35a di contrib
      Equivalenza BASE di partenza

    2. A 62 anni il giusto andare in pensione .35anni di contributi chosi e sarà normale.
      Chi a lavoro pesante .

    3. Ma perché noi lavoratori, dobbiamo avere una vita di contribuzione 28/ 30/33/35/39/o 40 chi 41, 42, 42e 10 mesi poi anche altre 3 mesi ancora da aspettare , loro la chiamano Finestra, avete ragione che il popolo è fesso , seno’ vi facevamo andare noi con soli 5 anni di parlamento, 1000 deputati , si è no se ne servono 50 al paese, forse sono pure troppi.

  45. Basta quote fate 41 per tutti,e uscita dai 62 anni con minimo 20 di contributi poi ognuno deciderà cosa fare, siamo seri per una volta.

    1. Buongiorno, io ho scritto più volte alla Meloni. Non vedo perché noi dobbiamo pagare per chi all’epoca andavano in pensione a 40 anni!!! 😡 Io eseguo un lavoro che non mi permette più per la mia salute. Sono operatore socio sanitario. Quindi continuerò a chiedere che le donne debbano andare in pensione massimo a 59 anni!!! E con 30 anni di contributi!!!! E basta, perché la donna non finisce mai di lavorare, anche le casalinghe lavorano e non percepiscono nulla quindi? Smettiamola di fare i conti per mandare noi in pensione!!! Togliessero tutti vitalizi di gente che non lavora più!!!!!!!! Sapete quanti soldi ci saranno per pagare noi???!!! E senza decultare nulla, anche perché le nostre non sono pensioni come quella che PRENDE LA FIGLIA DELLA FORNERO!!!!!! 😠😠😠😠SPERO CGE QUESTO MESSAGGIO ARRIVI ALLA Meloni!!!!!! Per l’uomo e più giusto che lavori fino a 62 anni con contribuzione di quota 41!!!!!! Spero di essere presa in considerazione ciò che ho scritto grazie buona giornata.

  46. Penso proprio che i Sindacati non faranno fare il “NULLA” , chiedono l’impossibile , nella situazione economica in cui ci troviamo , e resterà la FORNERO. Quindi meglio incominciare con le briciole , la 41 con soglia di eta’ , e magari , in seguito diminuire la soglia di età.
    Se il Sig. Landini riesce in questo intendo ad ostacolare il poco , la migliore cosa che possa fare è dimettersi. D’altronde stiamo parlando di 62 anni di eta’ e 41 di contributi.

    1. Caro amico chi come me ha iniziato tanto presto e a lavorato senza interruzioni a sessantadue anni di contributi mr ha ben quarantaquattro quindi credo che a qul punto più che pensione a me aspetta la casa di riposo perché sarò finito.

    2. Alfredo, perchè 62 e 41 e non 63 e 40? per fregare un’altra volta noi del 1960? magari qualcuno a 63 e 41 ci arriva e sarebbe quota 104;molti non arrivano nemmeno a 40, figuriamoci a 41; comunque alla fine faranno quello che vogliono ; leggiti l’ intervista a Landini che ha detto: 41 è dire niente perchè se la quota è 104, 105 allora dove andiamo? saluti a te e ai gestori del sito

  47. Ripropongo il mio commento relativo all’articolo precedente.
    Basta e’ ora di finirla con le quote; ci vuole una normativa semplice e chiara; questa e’ la mia proposta:
    possibilita’ di scegliere di andare in pensione al compimento dei 62 anni; con 41 anni di contributi possibilita’ di scegliere di andare in pensione a prescindere dall’eta’ anagrafica; per le sole donne possibilita’ di scegliere di andare in pensione al compimento dei 58 anni di eta’ anagrafica. Ma vi pare che genitori o solo uno di essi continui a lavorare e magari ha in casa un figlio disoccupato? Diamo il lavoro ai giovani e non mi si venga a dire che cio’ non e’ sostenibile come costo poiche’ come lo stato ha trovato le risorse per altri interventi li dovra’ trovare per sostenere i costi della riforma.

  48. Per una volta sono parzialmente d’accordo con i sindacati, ma vorrei aggiungere che qualsiasi Riforma o correttivo venga fatta alla Legge Fornero deve portare dei benefici A TUTTI, si rischia che vengano agevolati alcuni ma scapito di altri. Quota 41 o 102 legate ad un età anagrafica (61 o 62) penalizza chi ha più di 41 anni di contributi o raggiunge si quota 102 ma non ha l età. Esempio chi ha meno di 60 anni e 42 di contributi e chi per assurdo ha giusto 60 anni e 42 anni di contributi rimarrebbe fuori da entrambe, pur avendo un anno in più di contributi e 60+42 che fa comunque 102.

    1. Chi ha 60 anni e 42 anni di contributi, già può fare domanda di quiescenza , fra 7 mesi ha raggiunto il massimo di contribuzione

      1. Per onore di cronaca 42+10+3 = 43,1
        Prima di scrivere informarsi meglio PER NON DARE NOTIZIE FALSE E CREARE CONFUSIONE
        GRAZIE

    2. 🤞🤞🤞 Daccordissimo ma la vedo dura che categorie (politici e sindacati) che trovano normale ipotizzare penalizzazioni in capo a chi ha cariere contributive di oltre 40 anni riesca a gestire con successo tutte le variabili specifiche in gioco in termini di miglioramento totale. Ma questa volta non ci sono margini di beneficenza, più propriamente collusione, da parte di chi ha 42 o 43 anni di contribuzione verso chi a 63 anni ha 20 anni di contributi. O si dimostra che uno è stato effettivamente sfortunato o se ci si è cacciato o fatto cacciare in quella situazione bisogna che se la sfanghi con i suoi mezzi. E non ci sono neanche margini verso chi, politico o lobbista accreditato, non ha rafforzato ma ha fortemente indebolito le dinamiche sociali di solidarietà generazionale ed intergenerazionale.

    3. Salve
      Io penso che per un giusto e miglior modo per abolire la odiata legge fornero e attuare un ricambio del mondo del lavoro in modo che il giovanne possa entrare e chi ha ormai trascorso un vita lavorando a volte anche sottopagato e tenuto in nero possa godersi un poco la meritata pensione andando tutti con anni 65 e 40 di contrbuti
      Buona giornata

  49. Wella…. finalmente il sindacato si è svegliato, serviva proprio un cambio di rotta a l governo per farli uscire dal letargo. Ciò detto concordo con un uscita flessibile a partire da 62 anni oppure con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età.
    E questi 2 obiettivi vanno perseguiti con la necessaria tenacia ad oltranza.
    Forza ministro avanti tutta.
    Ai sindacati dico solo una cosa, per tanti anni vi ho dato fiducia e a volte me ne sono pure pentito, spero solo che questa volta facciate i nostri interessi ossia quelli dei lavoratori – proprio per essere chiari.

  50. Penso che la richiesta dei sindacati sia giusta per una riforma previdenziale equa ed uguale per tutti dopotutto 41 anni sono sempre 6 in più di quelli che c’erano prima della Fornero spero ci si impegni anche per una rivalutazione maggiore per le pensioni fino ad una certa cifra e che finalmente si taglino le pensioni d’oro, in questo paese dove per noi non ci sono mai i soldi e ci vengono chiesti sempre sacrifici, 90000 di questi signori costano allo stato (cioè a noi) 8 miliardi di euro l’anno per pensioni che vanno dai 10000 euro in sù al mese, è una vergogna e basta con la storia dei diritti acquisiti,com’è che a questi basta un giorno per aver diritto a tutto e per noi ci vogliono 18 anni (vedi riforma dini sul retributivo).Saluti

  51. Ma basta…non se ne può più. Adesso salta fuori 41 con 62 anni. Con 62 non se ne parla è troppo.
    41 senza paletti BASTA!!!!

    Filippo

  52. 65 anni per tutti. Giustificati dalla diminuzione dell’aspettativa di vita. Criterio anagrafico slegato da quello contributivo, magari ridotto a 42. A forza di dirlo magari qualcuno capisce che non si può mandare in pensione un 60enne occupato e ignorare un 65enne disoccupato. Con le varie crisi che ci sono state, le carriere discontinue non sono certo colpa di chi le ha subite.
    A forza di dirlo qualcuno comincia a capire. Non è difficile fare cose eque e costituzionali. Meglio una pensioncina pagata con i miei contributi che un sussidio di Stato che devono pagarmi tutti. Un grande cantautore diceva che la ragione, a volte, si perde chissà dove.

    1. A brillo …. Capisci bene che non puoi mettere sullo stesso piano
      il lavoratore che ha 42 anni di versamenti regolari, che ha versato tutti i contributi e che non ha accettato lavoro a nero,
      con
      il lavoratore che non ha i 42 anni ma nemmeno 35 e che non ha versato regolarmente tutti i contributi, correggimi se sbaglio.

  53. Siamo alle solite, tanti proclami e promesse elettorali del mondo politico, sopratutto del centro destra, mettendoci pure la faccia e poi eccoci qua a commentare quelli che sono i ragionamenti del Governo per evitare la Fornero- cioè quota 41 che altro non è che un inasprimento della quota 102, già impossibile da raggiungere per migliaia da lavoratori specie del sud per i problemi che tutti conosciamo, ed ora accoppiando 41 a 61-62 e via dicendo si arriverebbe a quota 103-104 e oltre- ma è mai possibile una cosa del genere? Se con quota 102 sono usciti poche migliaia di lavoratori, con queste maledette quote al rialzo chi cavolo uscirà? Usciranno i pochi fortunati che sono entrati al lavoro a 16-17-18-19 anni , mentre i soliti vecchi da 60 a 66 anni che non sono riusciti a centrare gli ambi secchi 100 e 102 per mancanza dei 38 anni di contribuzione, la quota 41 la vedranno col binocolo- Sindacati sveglia e mercoledì 9 fate capire alla Meloni, dopo esservi convinti prima voi, che la soluzione per evitare questo massacro delle quote è la 102 flessibile col range 61-66 anni e 36-41 di contributi anche se ci sono piccole penalizzazioni a questo punto, basta che si da una possibilità a chi lo vuole di scegliere liberamente di passare ad altra vita più tranquilla, così come i super fortunati baby pensionati e pensionati d’oro dell’ultimo periodo, che noi poveracci dobbiamo mantenere con le nostre ossa rotte.

    1. Sergio, corrego il tuo range inserendo 60+42, probabilmente ti è sfuggito.
      ricapitolando
      eta contributi
      66 + 36
      65 + 37
      64 + 38
      63 + 39
      62 + 40
      61 + 41
      60 + 42

      1. Si mi era sfuggito Bernardo, ma speriamo che non sfuggano questi range ai Sindacati, anzi chiederei a questo sito cortesemente di far arrivare alla triplice sindacale questo brillante schema che tanto assomiglia alla proposta Utp, in modo che il 9 novembre ci sia sostanza su cui discutere con Meloni e compagnia- se anche la Meloni nicchia, non ci resta che manifestare in piazza, sperando di non essere manganellati.

      2. Bernardo ! ?
        Sergio !
        Se a 67anni con 20 di contr = 10a per xx€
        Anche 59a con 37 di contr = (10a per xx€ ) + 17 ×(10a per xx€) – x% per ( 67- 59)
        Il TUTTO equivale FLES SSSSI BBBI LIIII TÀÀàààà

      3. Bernardo ?
        Sergio !
        67a × 20a di contr !
        Rappresenta il PUNTO EQUIVALENTE DI QUALSIASI DISCUSSIONE !
        59a × 39a di contr ?
        Equivalente a 67 × 20 + (19× p.Eq) – (8× X% )
        Concedere la possibilità ai 59enni di andare in pensione con il corrispettivo spettante.
        Si AVRÀ come la Q 100 che il 37% degli aventi diritto rinunciano ! ! !

    2. Chi ha iniziato a 26 non era fortunato,ma non poteva permettersi di studiare ed era in giro fare lavapiatti….ma di cosa parliamo.

  54. 41 anni di contributi senza limite di età e penalizzazioni.
    Per recuperare dispnibilità mettiamo un tetto massimo a € 5.000,00 lorde di pensione.
    Saluti e buon lavoro.

  55. Quota 41 serve a chi ha avuto carriere senza problemi,ma tutti quelli che non sono stati così fortunati devono fare la fame fino a 67 anni? Un po’ di flessibilità è assolutamente necessaria

  56. Mi sembra condivisibile: non è il momento di dare i numeri, nè di mettere quote, paletti o penalizzazioni che per molti sarebbero una solenne fregatura.
    Uscita flessibile a partire da 62 anni oppure con 41 anni di contributi a prescindere dall’età, questo l’obiettivo da perseguire con la necessaria tenacia.
    Mentre aspettiamo notizie dall’incontro del 9, dita sempre incrociatissime!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su