Riforma Pensioni 2023, news dal decreto lavoro: cambia poco per le uscite anticipate
Durante la scorsa campagna elettorale e nella successiva discussione della legge di bilancio, uno degli argomenti più dibattuti è stato quello della riforma complessiva delle pensioni, con molte proposte riguardanti la modifica della Quota 100 attuale. La Lega aveva promesso di intervenire per portare la soglia per la pensione senza limiti di età a 41 anni di contributi per tutti i lavoratori.
In particolare, il ministro del lavoro, Calderone, aveva dichiarato l’impegno a reintrodurre una maggiore flessibilità per le donne attraverso modifiche all’Opzione Donna e per i lavoratori con mansioni più pesanti.
Riforma Pensioni 2023 ultimissime: nel decreto lavoro assenti Opzione donna e usuranti
Purtroppo, il documento approvato dal Governo riguardante la situazione finanziaria e le possibili destinazioni delle risorse disponibili non prevede alcun capitolo specifico per la previdenza, il che sembra indicare che non saranno destinate ulteriori risorse per ampliare la spesa per le pensioni.
Anche il Decreto Legge sul lavoro e il disegno di legge approvati ieri dal Governo non contengono alcuna informazione riguardante eventuali modifiche all’Opzione Donna o alle mansioni usuranti. Il disegno di legge propone soltanto una misura agevolativa per la ricongiunzione dei contributi e adeguamenti amministrativi per le domande di accesso all’APE sociale.
Nel frattempo, è stato sviluppato un progetto di legge che prevede un maggiore sostegno agli anziani attraverso l’aumento delle indennità di accompagnamento per l’invalidità e l’implementazione di nuove misure di assistenza domiciliare. La concretizzazione di tale progetto richiederà i necessari decreti attuativi, che dovrebbero essere previsti entro 12 mesi e il cui completamento probabilmente avverrà nel 2025.
Pensioni e decreto Lavoro: novità solo per contratto di espansione (anticipo di 5 anni)
Unica novità sulle pensioni anticipate riguarda il contratto di espansione, ovvero quella misura che consente il prepensionamento con 5 anni di anticipo rispetto alle regole previste per l’accesso alla pensione di vecchiaia o anticipata.
La scadenza del contratto di espansione, inizialmente prevista per il 31 dicembre 2023, verrà prorogata fino al 31 dicembre del 2025, autorizzando quindi ulteriori 2 anni per gli accordi tra le aziende (con almeno 50 dipendenti) e i lavoratori. È importante ricordare che il contratto di espansione prevede, previo accordo tra le parti, un’uscita anticipata fino a 5 anni con il lavoratore che, nel periodo che lo separa dalla pensione, andrà a percepire un’indennità mensile pari all’importo della pensione che ha maturato fino a quel momento, la quale verrà finanziata dall’azienda stessa. Allo stesso tempo, l’azienda si impegna a procedere con nuove assunzioni per favorire il ricambio generazionale.
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Ormai è fin troppo chiaro, gli illusionisti, nonchè venditori di fumo al governo, dicono una cosa e poi fanno l’opposto di quel che dicono, infatti, ad esempio, sulla questione delle pensioni, con il tanto sbandierato Decreto Lavoro che, per approvarlo, questi “poveracci” si sono “sacrificati” finanche il 1° Maggio, avevano preannunciato, tra le altre cose, di voler fare politiche del lavoro per consentire di far aumentare gli occupati, al fine di impinguare le casse previdenziali e poter modificare la Legge Fornero (a fine legislatura, però) invece, udite udite, cosa fanno? danno ulteriori facilitazioni ai contratti a termine e reinseriscono i “voucher” (che grandi geni!!!) vedrete con questi provvedimenti come le giovani coppie faranno più figli, e si potrà fare pure quota 41!!;
Sono veramente penosi!!! che vergogna!!!!
Però, purtroppo (haimè) ogni popolo ha il governo che si merita!!!!!!!!!!
Grazie e Saluti ai gestori del sito.
Vergogna. Voglio indietro i contributi versati. È un mio diritto andare in pensione prima o dopo. Basta con le scuse a campate e discriminazioni. Se uno non ha figli deve aspettare mentre se hai un handicapped o assisti u n familiare o (con tutto il rispetto per questi ultimi). Ma mentre alcune categorie sono già protette noi altri siamo allo sbando.
Buonasera,ma voi pensate veramente che i sindacati,che non sono capaci di difendere le nuove generazioni di lavoratori,possano essere interessati a noi,in odore di pensione.
Noi prossimi pensionati,siamo abbandonati a noi stessi,il nostro abbaiare alla luna e’ patetico.
Dobbiamo solo avere la forza,la salute e la fortuna di superare tutti gli ostacoli e i paletti che ogni anno il governo di turno ci mette davanti.
Questo governo,non e’ ne migliore ne peggiore di quelli che lo hanno preceduto.
In campagna elettorale,anche i governi di sinistra hanno fallito.
Chi dice il contrario e’ in malafede,i vari Renzi,Letta cosa hanno fatto per il mondo del lavoro.Elemosine,senza uno straccio di programma a media/lunga scadenza.
In conclusione,auguro buona fortuna a tutti,e contiamo solo sulla nostra determinazione,i sindacati non servono a nulla.
Viva i francesi.
Gli sbagli si pagano. Il problema del Pd è che son 20 anni che sbaglia e manco se ne è accorto.
Quelle poche volte che ha avuto dei cavalli da corsa, li ha messi in un angolo e se li è scordati. Anamooo bene proprio bene
Mi spiace Marco ma il PD sono anni che sbaglia segretario, l’unico che ha fatto arrivare il PD al 40% è stato Renzi. Con la segretaria di adesso è più facile che arrivi al 15% e non certo per i meriti della Meloni per la mediocrità dei nostri politici sia di DX che di SX. Tutti capaci solo di promettere mare e monti prime delle elezioni e poi il deserto più assoluto. La riprova è che ci hanno preso in giro con la riforma delle pensioni e invece dobbiamo sperare che non tocchino la Legge Fornero perché sarebbero capaci di peggiorarla. E anche la sinistra e i sindacati devono solo vergognarsi, sono stati al potere per 10 anni, per altro senza mai vincere le elezioni e come risultato niente riforma delle pensioni, niente aumento dei salari, aumento della povertà, allarme sicurezza, sanità e scuola allo sfacelo, accoglienza pessima dei migranti che vengono trattati come bestie o scaricati nelle periferie delle città. Siamo diventati davvero il bel Paese……..
Sono convinto che se il PD non avesse sbagliato segretario adesso,dopo le clamorose balle della dx,avrebbe il 40% e più.SalutiFac59