Riforma Pensioni 2023: novità su riscatto laurea, bonus figli e integrazione al minimo

Il governo ha avviato un cantiere per riformare le pensioni, con il primo incontro con i sindacati che ha prodotto alcuni risultati. I primi passi sono stati fatti e si è manifestata la disponibilità del governo a valutare l’ipotesi di un anticipo pensionistico di 4 mesi per ogni figlio e l’integrazione al minimo per i millennials con carriere discontinue. Inoltre arrivano novità sul riscatto della laurea. Tuttavia, l’ostacolo da superare è costituito dalle limitate risorse finanziarie a disposizione.

Riforma Pensioni 2023: chiesto Bonus figli e eliminazione vincolo assegno sociale

Il primo punto su cui si discute è il “bonus figli” per le lavoratrici. Durante il primo incontro tecnico sul riassetto del sistema pensionistico, il tema della copertura previdenziale per donne e giovani è stato centrale. I sindacati CGIL, CISL e UIL hanno proposto di garantire alle lavoratrici madri un anno di anticipo pensionistico per ogni figlio. Il governo non ha chiuso la porta a questa proposta, ma si è dichiarato disponibile a valutare un anticipo limitato a quattro mesi per ogni figlio, in quanto il costo di un anno intero non sarebbe sostenibile. Si stima che un anticipo di quattro mesi per figlio costerebbe almeno 700 milioni di euro l’anno.

Una seconda modifica al sistema pensionistico proposto dai sindacati è l’eliminazione del vincolo di 1,5 volte l’assegno sociale per la ‘vecchiaia contributiva’. Attualmente, per accedere alla pensione di vecchiaia “contributiva”, che richiede 67 anni di età e almeno 20 anni di versamenti, l’importo deve essere superiore di 1,5 volte quello dell’assegno sociale. Questo parametro minimo è stato introdotto principalmente per i lavoratori interamente contributivi, ovvero quelli che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995.

Tuttavia, il requisito di 1,5 volte l’assegno sociale impedisce ai lavoratori con carriere discontinue e, soprattutto, alle donne di accedere alla pensione di vecchiaia contributiva. Per questo motivo, i sindacati hanno proposto di eliminare o ridurre significativamente questo vincolo, ed il governo sembra non avere preclusioni su questa ipotesi.

Pensioni 2023 ultime novità su riscatto laurea e integrazione al minimo per i giovani

Vi sono poi altri due punti importanti, il primo riguarda l’integrazione al minimo per i giovani. I giovani, infatti, hanno percorsi lavorativi frammentari che non garantiscono una copertura previdenziale sufficiente. Per questo motivo, i sindacati hanno riproposto l’idea di creare una pensione di garanzia, che potrebbe prendere forma sotto forma di integrazione al minimo.

L’integrazione al minimo permetterebbe ai giovani di avere un trattamento pensionistico non inferiore a una certa soglia, anche senza aver versato sufficienti contributi. Con le novità introdotte dall’ultima legge di bilancio, questa soglia è stata fissata a circa 600 euro mensili. Il governo ha mostrato interesse nell’ipotesi dell’integrazione al minimo e ha dichiarato di valutarla attentamente nelle prossime settimane.

Il secondo punto riguarda il riscatto della laurea. Governo e sindacati stanno discutendo anche la possibilità di prevedere il riscatto di anni di studio effettivi dopo la maggiore età, indipendentemente dal conseguimento del titolo di studio. Allo stesso tempo, si sta considerando l’opzione di introdurre altre forme di contribuzione figurativa mirate, in alternativa al riscatto della laurea.

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56 commenti su “Riforma Pensioni 2023: novità su riscatto laurea, bonus figli e integrazione al minimo

  1. Fosse per me Io la pensione la toglierei dalla busta paga e me la farei da sola Questo dovremmo fare dovremmo impedire che ci decultino lo stipendio per i contributi pensionistici

  2. Melona a casa questa stronza ha basato la sua campagna sull’uscita a anticipata e sull’opzione donna e non ha fatto ne uno né altro il Salvini è solo un quaquaraquà tutti a casaaaaaaaaaaaa a calci bel sedere sindacati i primis!!!

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  6. Scommetto che la redazione non riuscirà a intervistare Salvini o Durigon in tema di pensioni per molto tempo…si negheranno a lungo per motivi che ben conosciamo …

    Tra l’altro Durigon tempo fa aveva criticato l’ex ministro Orlando per la riforma che non ha fatto …ora che c’è lui al ministero invece … sembra quasi non voglia parlare della riforma, mi sembra che ne parli poco e raramente, e in linguaggio politichese che quindi non risulta chiaro .
    E mi sembra che Salvini non ne parli proprio più …

  7. Quando speravo in Q41 si parla di ormai 5 anni fa e avevo nel mio cassetto previdenziale 36 anni di contributi continuativi. Oggi sono prossimo ai 41 anni di contributi e detto papale papale incomincio a sbattermene di quello che decidono a Roma sulla mia futura pensione .Come fatto già presente alla mia età la salute oggi c’ è domani non c è.
    Pace per i conti mutua dello stato ma se la salute non c è non ho nessun problema ad andare dal medico della mutua.Sempre più convinto che come me oggi siamo a ~ un milione di lavoratori che stanchi ma sopra tutto stufi di farci prendere per il culo agiscono in questo modo. Questo governo rischia sempre di più CHI MENO SPENDE PIU’ SPENDE

      1. Grazie Elviro per la buona salute.Ma i buoni consigli arrivano dai nonni.Dove mi dicono LASCIA STARE LE MEDICINE SONO DROGHE LA COSA MIGLIORE E IL RIPOSO

  8. Certo che seguire l’informazione ufficiale con i media più importanti è uno strazio. Si parla pochissimo delle difficoltà in cui è situato i poveri italiani e gli europei in generale. Anche le informazioni sulla guerra in Ucraina sono sempre le stesse. Delle pensioni non frega niente a nessuno tantomeno ai sindacati.
    Pensate che pochi giorni fa c’è stato un disastro ferroviario in Ohio negli Stati Uniti. È deragliato un treno carico di materiale chimico terribile. Che sta bruciando ancora adesso. Si parla di una specie di Chernobyl.
    Eppure sulla RAI e sull’Ansa io non ne ho visto traccia. Bisogna uscire dalla informazioni pubblica per saperne qualcosa. Pensate che tutti i giorni dicono che la Russia bombarda l’Ucraina. Oggi hanno aggiunto che l’ultimo bombardamento ha causato morti zero. Certo probabilmente riusciremo andare in pensione se……. ce la concederanno gli Stati Uniti. A loro saremo eternamente grati per quello che hanno fatto nella prima e nella seconda guerra mondiale. Ma adesso veramente ci stanno trascinando in un tunnel senza uscita.

  9. Ribadisco che bisogna passare da un sistema rigido ad uno facoltativo.
    Esci prima prendi meno. Ma devo deciderlo io non i sindacati o qualche altro per me. Il resto sono chiacchiere inutili.

  10. Parlano, ripeto parlano di tutto ma di di quota 41 il nulla totale…….
    Che vergogna.
    Viva ai sindacati francesi….. quelli si che hanno le palle.
    Non ci resta che andare in piazza e di farci un partito tutto nostro ” QUOTA 41″.

  11. Non si può certo dire che la nostra classe politica manchi di fantasia (unicamente per formulare proposte che restano tali).
    Evidentemente troppo costoso il riscatto della laurea per chi ha conseguito il titolo, forse soprattutto per le lauree ricadenti nel periodo retributivo, si sta pensando di puntare ad una proposta a vantaggio di chi non ha conseguito il titolo. Ma vi rendete conto?
    Nessuno che abbia il coraggio di dire che non c’è volonta’ di affrontare una riforma strutturale che avrebbe un’impatto su una voce di bilancio che la riforma Fornero, a discapito dei lavoratori dalla classe 60 in su, ha fatto rientrare nei parametri previsti dalla UE.
    Non si può riformare il sistema pensioni facendo debito. E’ la triste realtà. Ci siamo presi questa …fregatura e non si torna indietro. Abbiamo finanziato le baby pensioni e ogni porcata possibile e ora siamo costretti sul posto di lavoro fino a 67 anni

    1. E invece è stato fatto debito nel 2018 con quota 100, costata ben 23 miliardi di euro, questa è la vera triste realtà. Un aumento del debito pubblico che pagano anche chi al contrario, la legge Fornero se la deve sorbire tutta per intero. In pratica: Io che sono costretto alla Fornero devo sostenere il debito pubblico per permettere a te di anticipare la tua pensione con la quota 100. Tu lavori meno anni e io che lavoro da più anni mi devo sobbarcare il tuo debito.

      1. Quota 100 non ha implicato è un debito strutturale, proprio perchè era limitata nel tempo. E’stata destinata una cifra a copertura, e questo trovando la copertura è sempre possibile farlo infatti quota 102 ne è la prova. Cosa diversa è cambiare la legge Fornero in maniera stabile per migliorarla a vantaggio dei lavoratori

        1. Giovanni, ma cosa dice !!! Debito strutturale perchè limitata nel tempo ? Ma quale copertura !!!!! La copertura di una spesa avviene quando trovi soldi non spesi in precedenza e quindi è una rimanenza del passato, quello che chiamano tesoretto. Sia il RdC che le quote sono state fatte a debito pubblico che infatti è aumentato enormemente. Lo sanno tutti tranne che Lei.

        2. Caro giovanni; vero che hanno trovato la copertura per quota 100; anche lì hanno messo tutta una serie di paletti e hanno calcolato il numero potenziale; grazie ai paletti messi tra cui il minimo d’età (noi i fregati del 1960) e altri paletti ( non poter fare altri lavori, il tfs dopo anni etc) invece di 800000 persone potenziali meno della metà; per quota 102 invece è stata la furbata (alzo di 2 anni l’età); chi voleva scappare era già scappato, e gli altri non gliene fregava niente e poi i noi fregati del 1960 per la 2° volta; cambiare la fornero? si, certo, se passa l’idea di qualcuno in europa la cambiano ma in peggio; quota 100 ha bloccato l’aspettativa di vita a 42 anni e 10 mesi, vorrebbero riaumentarla ; saluti a te e ai gestori del sito

  12. Alle 12,18, l’Ansa ha battuto questa notizia: “Oggi è l’ultimo segnale, dal 7 marzo blocchiamo tutto”: il leader della sinistra radicale de La France Insoumise (LFI), lancia l’appello a scioperi ad oltranza se il governo non ritirerà il progetto di riforma delle pensioni. In che pianeta sono i francesi?…Eppure dovrebbero essere nostri confinanti!!!
    Tanto vicini…tanto lontani!!!

  13. Ma se con DPCM 9 settembre 2022 , pubblicato in Gazzetta ufficiale serie generale n. 277 del 26 novembre 2022, diventa operativa la disciplina della piattaforma on line per la raccolta delle firme necessarie per i referendum.
    Una bella raccolta di 500000 firme per l’ abrogazione delle fornero e una raccorta di 50000 firme per una proposta di riforma popolare pensioni. No?
    siamo nell’ambito della costituzione quindi come in Frankenstein Junior….
    “SI PUO FARE!!!!”

    1. Penso che basterebbe l’abrogazione della Fornaro, a quel punto automaticamente tornerebbe valida la normativa precedente, o sbaglio ?

      1. Buongiorno Dome61 e Paolo1959

        Vi riporto, come provocazione, un virgolettato tratto da un articolo un pochino datato (2017) ma tuttora valido apparso su la:
        La Città Futura dal titolo – Pensioni l’estremismo di Banca D’Italia e Corte dei Conti – autore Vincesko.
        Io lo ho letto nel tentativo di chiarirmi le origini delle più recenti riforme e ne ho dedotto che siano un tantino tutte legate da radici che si allungano agli anni 90.

        Io non sono in grado di valutare il periodo nel suo insieme.
        Ma visto quello che voi immaginate e comunque prima di poter supporre di abolire la Fornero, dovreste farvene come ragione che si tratta di 30 anni di riforme … per cui prima di “fantasticare”, meglio chiarirsi le idee.

        …“Le nuove norme pensionistiche sono comprese in due provvedimenti legislativi organici, che vanno sotto il nome, rispettivamente, di “Riforma delle pensioni Sacconi” e “Riforma delle pensioni Fornero.
        Esse completano un ciclo di incisive riforme pensionistiche iniziato nel 1992.”..

        Il link che vi riporto vi permetterà di leggere l’intero articolo:

        https://www.lacittafutura.it/economia-e-lavoro/pensioni-l-estremismo-di-banca-d-italia-e-corte-dei-conti.

        Se poi lo si desidera, spulciando in rete, potrete rendervi conto dei costi se visti da una parte, o dei risparmi se visti dall’altra, cifre che l’autore assegna alla riforma Sacconi e alla riforma Fornero.
        Ma un giudizio, forse, potrebbe essere dato solo da un esperto, quale??? Qui noi abbiamo Perfetto.

        Saluti

        1. caro wal 52, mi sono anche letto l’articolo dal link che hai postato; ma possiamo andare indietro anche di 50 anni; per farla in breve: fino a 30 anni fa si è esagerato in un senso e non parlo di coloro che raggiungevano i loro 35 anni di contributi, ma delle baby pensioni: mi viene in mente una collega che a 40 anni è andata in pensione (età 40 anni, non contributi); poi situazione regolare e poi riforma sacconi e legge fornero; e ora? come detto in altri commenti a mio parere tutti provvedimenti per poche persone a parte legge fornero; fanno i loro calcolini e dicono: ogni anno, a parte legge fornero, 20000 persone (dico una cifra a caso) ; come facciamo: una volta alzano l’età e tengono bassi i contributi ma devi avere entrambi i requisiti; poi ti abbassano l’età ma ti alzano i contributi (quota 103); e per l’anno prossimo? stessa minestra; una ricetta ci sarebbe: ricetta dott. Perfetto ; creo che la prenderanno in considerazione ma il problema è quando: fanno prima a mandare l’uomo su marte ( pare che sia previsto attorno al 2040); poi spero tanto di sbagliarmi, saluti ai gestori del sito e a te

          1. Il senso del mio post era che non si tratterebbe di eliminare con un referendum (non ammissibile) la riforma Fornero.
            Reterebbe la Sacconi e tutto quello fatto di interconnesso giù, giù fino al 92.
            Perché l’autore, se io ho ben compreso, ci dice che molta parte di Fornero era già presente nella Sacconi.
            Quando le richieste UE/BCE che hanno portato a dimettersi l’allora governo in carica ha volutamente ignorato la pesantezza della riforma esistente già da un anno… per quale ragione????
            Questo sempre che io ne abbia compreso il senso (ma è troppo complicato per la mia testolina e le mie competenze).

            Ciao Prof

  14. Parole parole parole e niente fatti!
    Ma è meglio così, sennò sfasciano pure la Fornero inasprendola!
    Pinete fine a questo circo indegno.

  15. C’è poco da fare con queso esecutivo, senza una forza sindacale che li ostacoli ,questi fanno come gli pare e tutti paghiamo a caro prezzo l’assenteismo sindacale – ambi secchi, quote con paletti, Od con paletti, ci stanno massacrando, premiando pochi fortunati e condannando tutti gli altri a sacrifici enormi per arrivare a 67 anni- ormai non ci sono più parole per giudicare il comportamento dei sindacati che è peggiore dei politici che se ne strafottono dei problemi della gente, con la compiacenza di chi ha il compito di tutelare i lavoratori- quindi siamo rimasti abbandonati e non ci sono vie d’uscita, a meno che non ci organizziamo e facciamo l’unica cosa che ci è rimasta……la piazza.

    1. In che modo possiamo organizzarci? Che giorno che ora e in quale città? Io sarei disposto a tutto. Si deve passare dalle parole ai fatti, senza aspettare i sindacati che si prendono gioco di noi.

      1. Io direi di organizzarci col gruppo delle donne che già sono scese in piazza, se sono d’accordo- non credo che ci siano altri disposti ad aiutarci, a partire dal gruppo di Marino o questo sito

  16. Purtroppo sono arrivato ad una amara conclusione per noi che speriamo in una riforma delle pensioni:
    – OD non sarà modificata con i vecchi requisiti e così obbligherà migliaia di donne a
    continuare a lavorare;
    – non ci sarà nessuna flessibilità in uscita e quindi per i prossimi 10 anni andremo tutti in
    pensione con la tanto odiata Legge Fornero che a questo punto speriamo che non
    modifichino in peggio;
    – da questo Governo ma soprattutto da questi Sindacati non dobbiamo aspettarci nulla di
    buono, spece dai Sindacati che vivono staccati dalla realtà e che non ci rappresentano piu’

  17. Ai giovani laureati o non laureati che hanno fatto corsi vari: il riscatto di laurea in forma light circa 5000 euro l’anno che è valido per chi è nel sistema contributivo comporta alla fine della carriera un incremento del montante contributivo di 2 o 3 euro al mese … un caffè.
    Comporta però di potere guadagnare 4-5 anni di tempo sulla pensione di anzianità o anticipata ( che ridere ) . Ora considerando che le pensioni di anzianità e di vecchiaia sono in ascesa e si andrà intorno ai 45 anni di contributi e 70 anni di età per la vecchiaia; ognuno dovrà fare i suoi conti ma sarà difficile fare i conti non potendo prevedere il futuro e quindi di potere lavorare per tutta la vita senza interruzioni . Insomma occhio a regalare soldi allo stato! . E’ una scommessa può andare bene ma anche male e rimetterci i soldi . Fate voi . Grazie ai gestori per potere inserire liberi commenti .

    1. Aggiungo per chi fosse interessato che fa differenza economica sensibile fare domanda di riscatto da inoccupato e da occupato. Nell’apposita sezione INPS si trovano facilmente i dettagli.

    2. Paolo, cosa sono 5000 euro l’anno se in un anno di pensione anticipata ne guadagni almeno il triplo. Su via siamo ragionevoli. Se vai 5 anni prima in pensione significa che godi la pensione per 5 anni e calcolando 1200 euro mese sono 78.000 euri che porti a casa (1200*5*13). Ora se ne paghi 25.000 (5anni x 5000) mi pare che ci guadagni un sacco o sbaglio?
      Non sono i 2 euro mese che fanno la differenza ma i 5 anni che non devi lavorare e per i quali percepisci la pensione… E dire che hai fatto l’università, io ho solo la 3 media. (e quei 5 anni li devo lavorare non posso usufruire di questa agevolazione)
      Buona salute

  18. Comunque, tranquilli tutti…ci sono sempre da superare i soliti immancabili ostacoli!
    Ovviamente, quasi sempre…insormontabili!!!!

  19. posso solo dire che si vergognino; parlano di pensioni a coloro a cui mancano 20 anni alla pensione o 15; a quelli a cui manca 1 anno o meno nulla; stendiamo un velo pietoso; saluti ai gestori del sito

    1. concordo….
      sono ormai alcuni anni che tutti (esperti, sindacati, partiti) parlano della riforma delle pensioni per ‘dare certezze ai lavoratori e permettergli di pianificarsi la vita’
      ed invece si va avanti con emendamenti temporanei per pochi fortunati (che rientrano ‘nei paletti’), creando così anche disparità nei trattamenti

    2. Hai visto di che carriere contributive e di che importi parlano? Tutti concordi compreso i sindacati? e in termini di garanzia per i giovani. meno male che li garantiamo! Garanzia de chè? Nessuno che parli di ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse, di lavoro, di valorizzazione delle competenze e della capacità di attrarne, in sostanza di reazione a quella che altrimenti è l’unica prospettiva cioè l’entropia economica e sociale. Non è una gran garanzia e non solo per i giovani.

    3. Caro Paolo Prof, starò diventando vecchia, ma questa fraseologia è per non dire assolutamente nulla o c’è qualcosa che mi sfugge. Puoi aiutarmi a capire?

      1. cara lilli, a questo punto guarda i tuoi interessi, e prego sempre per te che non cambino le regole quest’anno e tu possa andare in pensione senza soffrire al 1 / 1 /2024; io la quota 103 l’avrei presa ma dipende dal fatto che durante la vita lavorativa da prof ho sofferto e appena ho avuto l’occasione sono fuggito; col senno di poi aspettando 1 anno avrei anche avuto la pensione ma non lo si sapeva 1 anno e mezzo fa; e non mi pento della mia scelta ; adesso mi sto organizzando per andare, con treno, nave e treno a capo nord in bicicletta; è complicato, difficile, dura ma se lavoravo non potevo; saluti a te e chissà, se organizzano una manifestazione a Venezia, ci si conosca di persona (l’altra volta , nel 2021, eravamo in 2); saluti a te e ai gestori del sito

    4. Prof. di quelli non si parla, tanto si sa’ si mandano in pensione con i 43 e 1 mese, quello è il loro destino. Sono circa 10 anni che continuano a reinviare. Le classi dal 1958 al 1970 sono le più penalizzate in assoluto.

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