Riforma Pensioni 2023, riprende il confronto: il piano del Governo per giovani e quota 103

A giugno si prevede che riprendano i tavoli tecnici tra il governo e i sindacati per discutere della questione previdenziale dopo l’ ultimo incontro avvenuto lo scorso trenta maggio in cui la discussione è ripartita dopo mesi di inattività. L’esecutivo ha l’intenzione di seguire le indicazioni dell’Osservatorio sull’andamento della spesa previdenziale, istituito dal ministro del Lavoro Marina Calderone.

Ultime novità Riforma Pensioni 2023: cambiamenti a quota 103 e anticipi pensionistici?

Secondo Giorgia Meloni, l’Osservatorio sarà di grande utilità nel “mappare l’intera spesa previdenziale e valutare gli effetti di specifiche misure riguardanti la riduzione degli esodi aziendali e il ricambio generazionale”.

Il primo obiettivo su cui si concentrerà l’Osservatorio e che sarà il tema principale dei tavoli tecnici sarà quello degli anticipi pensionistici. L’Obiettivo è quello di limitare l’utilizzo delle quote e degli scaloni previdenziali, che sono stati introdotti in via sperimentale e con una durata limitata nel tempo. Si fa riferimento a quelle varie quote, come ad esempio la quota 100 e la quota 103, che hanno consentito l’uscita flessibile dal lavoro basata su una combinazione di età anagrafica e contributi previdenziali.

Per ottenere maggiori dettagli su come si vorrà procedere, sarà necessario attendere il prossimo incontro tra il governo e i sindacati, che si concentrerà specificamente sugli anticipi pensionistici. La Meloni pochi giorni fa ha ribadito infatti che: “Credo che si possa partire dal lavoro dell’osservatorio e dei tavoli tecnici, per arrivare a soluzioni migliori in una materia molto complessa”

Riforma Pensioni 2023, soluzioni per giovani e turn over con prepensionamenti

Durante l’incontro con le parti sociali, un punto cruciale evidenziato è stato l’attenzione alle generazioni future. Il governo si propone di effettuare un’analisi completa della Marina Calderone. Marina Calderone., comprendendone i costi e valutando l’impatto sui bilanci dell’INPS. L’obiettivo è evitare il rischio di una “bomba sociale” negli anni a venire. La premier ha sottolineato l’importanza di mappare l’intera spesa previdenziale e di valutare gli effetti di specifiche misure in termini di riduzione degli esodi aziendali e ricambio generazionale. L’obiettivo primario è garantire la stabilità del sistema previdenziale e prevenire l’insorgere di una crisi sociale nei prossimi decenni. Per i giovani con carriere discontinue dovrebbe anche scattare una nuova copertura pensionistica di garanzia, stando a quanto ha detto Calderone.

Infine, la stagione della riforma delle pensioni del 2024 dovrebbe prevedere anche una razionalizzazione dei sistemi attuali di prepensionamento. Ci saranno agevolazioni e nuove forme sostenibili di condivisione degli oneri tra il datore di lavoro e lo Stato per facilitare l’uscita dal lavoro dei lavoratori più prossimi all’età pensionabile.

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33 commenti su “Riforma Pensioni 2023, riprende il confronto: il piano del Governo per giovani e quota 103

  1. Buona sera a tutti , io non sono andato a votare , per scelta politica , ma con tanto dispiacere perché in tanti sono morti per darci questa libertà , ma ho dovuto valutare , avendo sempre votato e ho 61 anni , i fatti che sono avvenuti nel tempo , e ho praticamente votato tutti per vedere se cambiava qualcosa , allora sono arrivato alla conclusione che : chi ci governa non sono i politici ma le lobby e la massoneria , è chiaro come il sole , a questo punto è evidente che chi a fallito è il capitalismo , non bisogna aver fatto la Bocconi per vedere che non c’é equilibrio di questo nostro stato sociale .
    Rimane solo disertare le urne , se ci va il 10% a votare e il rimanente 90% no , cosa succede ?
    A proposito , tra una settimana faccio 42 anni di contributi ma non posso richiedere la pensione , anche se raggiungo quota 103 , bello no !
    Un saluto a chi gestisce il sito , siete comunque importanti .

  2. Bisogna fare un taglio una-tantum di TUTTE le pensioni attualmente erogate, con percentuali progressive: 1% fino a 10mila euro annui, 5% fino a 20mila euro, 7% fino a 30mila, 9% fino a 40mila, 12% oltre i 50mila. Questa sarebbe equità sociale. E si mettetebbero a posto i conti.. Ah e per TUTTE si intende TUTTE, anche quelle di parlamentari, ex presidenti, ex magistrati, militari..TUTTE

  3. Il Dado e tratto, questo Paese in Futuro sarà solo per Benestanti tutto il resto verra messo alla gogna come nel medioevo.

    1. Vero Bruno me ne sto rendendo conto anche io,ma purtroppo noi quasi vicini alla pensione contiamo il nulla per loro,la domanda dovrebbero porsela le generazioni di più giovani,perchè se continuano a farsi prendere in giro da questi cialtroni indipendentemente da chi governa per loro la vedo davvero dura.

  4. Quando il consenso elettorale devia dalle aspettative dei cittadini ē molto fragile se n’è accorto Renzi se ne accorgerà Macron poi questo governo ed infine l’Europa.

    1. Ci rimane solo quello, che magra consolazione!
      A questo punto sarebbe meglio prorogarla fino alla fine del 2025 visto che la vera riforma (quota 41 x tutti?) fino al 2026 non verrà fatta.
      Servirà come promessa elettorale per le elezioni di fine mandato…

  5. Pare che proprio che non si capisca che le riforme devono essere uguali per tutti, tranne qualche eccezione. Le quote sono la morte dell’ equità e giustizia. Non è difficile capirlo ma lo intendono in pochi.

  6. E’stata la solita farsa…… dei politici e del sindacato. CHE SCHIFO….. come siamo caduti in basso. C’è solo da sperare che non facciamo niente. Dove mettono mano fanno solo danni…. INCAPACI E SOPRATTUTTO BUGIARDI.

  7. Tutto vero con un però. Quando fu varata la c.d. riforma fornero c’era anche all’epoca una maggioranza di cdx in un governo “tecnico” ma, ci fu chi votò a favore e chi contro. Basta andare sul sito del parlamento e cercare la legge inerente…definita “salva Italia”!!…

  8. L’impatto sui bilanci dell’INPS? Di che cosa? dei costi degli assegni pensionistici o della mancata stabilizzazione dei precari e dei mancati rinnovi contrattuali ed adeguamenti degli stipendi agli standard europei? ecc. ecc.

  9. PROMESSE ELETTORALI: continuano a parlare, rimandare, posticipare… ecc; Ma è così difficile mettere in atto la tanto promessa Quota 41 per tutti, fatta in campagna elettorale, che ha consentito la formazione di questo Governo (Meloni, Salvini, ecc); siete a Palazzo Chigi grazie a chi vi ha votato, grazie soprattutto a quei lavoratori che credevano nelle vostra “Quota 41” (promessa mai mantenuta). Noi lavoratori sessantenni, i contributi li stiamo versando da circa 40 anni e abbiamo il sacrosanto diritto di andare in pensione. Lasciamo il posto ai giovani e abolite una volta per tutte la legge fornero !!!

  10. La cosa da fare è non dare il massimo al lavoro. Stanno cercando di buttare il problema sulle aziende. Vediamo se il personale in età quota 100 si ferma o rallenta la produzione…

  11. La flessibilità per tutti è sparita dallo scenario. Un osservatorio previdenziale che serve solo a ritardare i tempi e a certificare che bisogna ulteriormente ridurre la spesa pensionistica. Solo pochi ritocchi (al ribasso) per una platea piccolissima di lavoratori e questa vorrebbero chiamarla riforma previdenziale?

  12. Ma quali incontri? Da parte sindacale dovete essere chiari, bisogna subito fare la RIFORMA DELLE PENSIONI con Abolizione immediata della Fornero, abbassare età pensionabile a 64 65 anni eliminare tutte le quote ed opzioni e consentendo a Tutti una certa flessibilità in Uscita anche con piccole penalizzazioni e con 25 anni di contributi minimo favorendo una volta e per sempre chi ha pochi contributi non per volontà Sua. Le risorse ci sono e quando Vogliono li trovano certamente! Tutto subito ora ora ora ora, basta tavoli ed incontri ma solo aiutare chi sta veramente male dal punto do vista sociale.

  13. Continuate pure a pensare che votando diversamente sarebbe tutta un’altra cosa.
    Chiunque ci governi ha altre priorità, prima di tutto essere accondiscendenti verso le istituzioni europee.
    Un saluto a tutti

  14. Se vogliono recuperare un minimo di credibilità, mettano in campo da subito la quota 103 più ammorbidita con paletti meno rigidi, favorendo specialmente gli anziani che vicini ai 67 anni non raggiungeranno mai i 41 anni di contribuzione, quindi un range che va da 62-41 a 66-37- poi Od libera dai paletti rigidi e portata a od vecchia maniera- poi quota Tridico con doppia velocità- infine si introduca di nuovo la pace contributiva che darebbe a tanti la possibilità di riempire i buchi contributivi, viste le carriere discontinue e i danni del covid – queste sono le vie di uscita per creare un minimo di flessibilità e recuperare quel minimo di credibilità che questo esecutivo ha perso completamente, dopo le tante promesse, non seguite poi dai fatti concreti, ma da tante menzogne, ipocrisie, incoerenze…..insomma tanto fumo che ancora è capace di ingannare tanti ingenui.

    1. Sergio, lei ha perfettamente ragione.
      La sua è una proposta ragionevole, proprio per questo non vedrà mai attuazione.

      1. Ha proprio ragione Matteo, purtroppo la via maestra tracciata da questi scellerati al governo è basata sull’irragionevolezza e nessuno tenta di fermarli- i francesi dopo qualche giorno di tregua sono tornati a suonare la carica….. mi chiedo…… ma i nostri sindacati non provano un minimo di imbarazzo nel vedere i loro colleghi francesi da mesi in strada col coltello tra i denti ?

  15. Vedremo a consuntivo se questa retorica non nuova porterà a un complesso di cambiamenti realmente politici o sarà valutabile come una retorica di “Troia” (la città) per creare accettazione intorno a provvedimenti che presentati in chiaro sarebbero politicamente inaccettabili. Attenzione signori “incantatori”, il popolo di oggi non la beve facilmente neanche se le proposte sono accompagnate da “studi” che la pensione è insalubre ed il lavoro in tarda età no o che i vecchi al lavoro favoriscono l’occupazione giovanile.

  16. Vediamo quando l’incontro sarà calendarizzato, poi bisogna aspettare l’osservatorio con le sue indicazioni, quindi credo che per quest’anno non se ne farà nulla. Se va bene prorogheranno le attuali ape sociale, quota 103 e opzione donna versione devastata

  17. Le sorprese con questo Governo non finiranno mai, fa quello che vuole, tutto dispone tutto decide, tutto del peggio del peggio, non trovando ostacoli da parte dell’opposizione e dei sindacati e quindi la sua strada è tutta in discesa e noi che siamo l’ultima ruota del carro, faremo la fine dei birilli che aspettano che la palla nera li spazzerà via- ecco lo stato dell’arte, non c’è speranza e non c’è via d’uscita perché l’unica arma che abbiamo a disposizione è non votarli ma si sa ormai che migliaia di persone hanno il coraggio di turarsi il naso e votarli, aggravando la situazione e spingendo se stessi e noialtri verso il baratro.

    1. Perfettamente d’accordo! mi trovo davvero in linea con questo realistico, ma ahimè tristissimo, quadro sociopolitico!!

  18. Come avrete modo di vedere e come anticipato in qualche altro commento, assistiamo giornalmente ad una vera e propria passerella di ministri, viceministri, sottosegretari e una miriade di portavoce che hanno il compito ben preciso di tenerci sulla graticola, Ma, purtroppo, (hainoi!!!) attraverso i mezzi di informazione, se non lo abbiamo ancora compreso, le priorità loro, come dice mamma Meloni, sono altri e comunque non di sicuro la riforma delle pensioni!! poi che volete, ci sono i PNRR e quindi la priorità diventa il ridimensionamento del controllo, della spesa del governo, da parte della Corte dei Conti, poi ci sono gli evasori fiscali ed bisogna aiutare questi poveretti a far loro qualche condono, poi sono troppo impegnati ad occupare tutte le istituzioni, la RAI, ENI, POSTE, ENEL, ecc.. ecc…. figuriamoci se questi hanno tempo di occuparsi della riforma previdenziale!!!! Non trovano nemmeno l’accordo nello spartirsi persino le poche bricioline rimaste, difatti, mentre in Emilia la povera gente, che ha perso tutto e i giovani volontari spalano il fango, non trovano l’accordo sulla nomina del Commissario: Altro che quota 41 per tutti è OD strutturale!!!!
    Quindi, battiamoci la mano nel petto e facciamo “mia colpa, mia colpa, mia grandissima Colpa” solo che a differenza di altri IO NON LI HO VOTATI!!!!!
    Un saluto e grazie ai gestori del sito.

    1. Scusa Peppe solo per curiosità ma chi avremmo dovuto votare perché quelli che hanno preceduto questo governo mi sembra che non abbiano fatto nulla sulla riforma pensioni quindi tra tutti forse questi con le quote (che non mi piacciono) qualcuno in più in pensione hanno mandato e non li sto difendendo sia ben chiaro il problema che le promesse non le ha fatte la Meloni ma la lega infatti lei è molto più cauta su quota 41

      1. SONO TUTTI INVOTABILI, Infatti il problema pensionandi nessuno vuole affrontarlo, invece i pensionati sono ben difesi da tutti (vedi diritti acquisiti e aumento pensioni)

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