Riforma pensioni Proietti, esclusiva sui lavori gravosi

Riforma pensioni 2023, si torna in toto alla Legge Fornero? ne parliamo con Proietti (Uil)

Se cadesse il Governo, data la crisi attuale, si tornerà in toto alla Riforma Fornero? Questa é la domanda che in tanti sul sito ci stanno e si stanno ponendo in queste ore, domanda a cui cercano di rispondere anche diversi colleghi su giornali e media online. Le risposte date chiaramente risultano vaghe e trasmettono poca serenità ai lavoratori che sono in procinto di accedere alla quiescenza, in quanto vorrebbero comprendere se dal 1 gennaio 2023 vi sarà qualche misura di uscita flessibile per evitare il famoso ‘scalone’ o se post quota 102 si tornerà in toto alle regole della riforma Fornero, messa attuamente in stand-by, ma mai cancellata, nonostante i vari proclami. Cerchiamo di fare il punto della situazione e poi vi riportiamo le considerazioni al riguardo del segretario confederale della Uil, Domenico Proierri che abbiamo sentito telefonicamente e che ringraziano per la solita disponibilità al confronto.

Riforma pensioni 2023, cosa potrebbe succedere dato il contesto attuale?

La situazione certo non é delle più rosee, La possibile caduta del governo Draghi potrebbe mettere a rischio i progetti messi in piedi nel precedente incontro a Palazzo Chigi in cui si era prefissato entro fine luglio di riaprire il tavolo con i sindacati al fine di discutere proprio della riforma pensioni e rendere meno traumatico ai lavoratori il ritorno alla Legge Fornero. E’ un dato di fatto che al 31/12/2022 verrà meno la quota 102, e sicuramente non verrà prorogata, infatti nessuno ne ha più parlato, terminerà altresì ape sociale e opzione donna.

Il Ministro Orlando, nei giorni scorsi, si era espresso positivamente sulla proroga per il 2023 di entrambe le misure, difficile che qualsiasi nuovo Governo verrà a formarsi possa ostacolare queste due misure, anzi é probabile che la linea tracciata da Orlando permanga e che la proroga di entrambe sia una delle poche possibilità che il 2023 concederà ai futuri pensionati.

Per gli altri esisteranno margini di flessibilità o si tornerà in toto alla Fornero? Visti i tempi stretti anche se si insediasse un nuovo esecutivo vi sarebbe appena il tempo per realizzare la legge di Bilancio, difficile che si riesca entro fine anno ad arrivare ad una vera riforma previdenziale. Al più si potrebbe andare incontro a mini correttivi, magari una quota 103 o quota 104 per rendere meno invasivo in ritorno alla Legge Fornero.

Troppo pessimismo o un fondo di verità vi é? Che intenzioni hanno i sindacati al riguardo, siamo alla resa o in ogni caso si proseguirà per raggiungere quota 41, e la flessibilità in uscita dai 62/63 anni? Lo chiediamo a Domenico Proietti, Uil.

Riforma pensioni 2023, sindacati continueranno a lottare o si é alla resa?

Come Uil, ma credo di centrare anche il parere di Cigl e Cisl, non rientra nelle nostre intenzioni quella di arrenderci al contesto, certo la situazione, inutile negarlo, non sarà e non é delle più facili, ma come sindacato faremo sempre di tutto per proseguire nel nostro pressing, indipendentemente dal Governo con cui dovremmo confrontarci. Il nostro scopo, come triplice, resta sempre uno: convincere l’esecutivo che una flessibilità in uscita permetterebbe anche quel turnover generazionale tanto importante per i nuovi ingressi nel mercato del lavoro.

I lavoratori più anziani dopo 41 anni di lavoro o con 62 anni d’età meritano di poter avere un’alternativa, é giusto che sia concessa loro la possibilità di accedere alla quiescenza con qualche anno di anticipo rispetto alla rigida Riforma Fornero. E poi inutile dimenticarci che i lavori non sono tutti uguali, vi é chi a 62 anni potrà ancora avere il piacere e la forza di lavorare e chi non può più permettersi di salire su un ponteggio o lavorare in linea o commettere errori in ospedale. Insomma su questi punti cardine la nostra ‘lotta’ proseguirà affinché si avvii col Governo in carico, qualunque esso sia, una proficua discussione che porti ad una vera, equa e condivisa riforma delle pensioni che i lavoratori attendono ormai da troppi anni”

Ringraziamo di cuore il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, per averci concesso questo interessante confronto e speriamo che le sue parole possano, anche solo in minima parte, rincuorare i tanti lavoratori in ansia .

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34 commenti su “Riforma pensioni 2023, si torna in toto alla Legge Fornero? ne parliamo con Proietti (Uil)

  1. Faremo?abbiamo fatto?non farete niente come non avete mai fatto niente sindacati buffoni al pari dei politici.(venduti).

  2. Ritorno a commentare; l’esperienza in Norvegia in bici diciamo che per errori di alimentazione miei si è dovuta interrompere ma tutto fa esperienza e pazienza; sulle pensioni? ieri ho saputo che è caduto il governo; e quindi? bella domanda; adesso vedremo le promesse elettorali che i vari partiti faranno; personalmente non crederò a nessuna; e finiti gli esami di maturità pochi impegni a fine agosto e poi vai con la RITA; saluti a tutti e in particolare alla dott.ssa Venditti

  3. Concordo con il sig. Fortunato i sindacati pensano solo per se stessi, sono anni ormai che si incontrano con i vari Governi solamente per il proprio tornaconto e poi ci raccontano la solita favolina che hanno ottenuto il massimo che potevano e generalmente è sempre quello che il Governo vuole, mai quello che vogliono gli operai. Il sindacato ormai non esiste piu mettertelo in testa.

  4. Avanti popolo…….. ed ora che si fa? rivedremo il film di qualche anno fa? Si va a votare, ovviamente non ci sarà un partito vincitore e quindi si dovranno trovare nuovamente delle coalizioni, e la riforma pensioni tornerà ad essere l’ultimo dei loro problemi, anche se sicuramente assisteremo a tante promesse pre-elettorali.
    Ovviamente del sindacato non se ne vede l’ombra, perennemente in letargo.
    Poveri noi….

  5. Ora è tutto nero su bianco Draghi ha detto che di flessibilità si può parlare solo se viene accettato il metodo contributivo.
    Di cos’altro avete bisogno per avviare la vostra protesta? Magari di essere riconvocati altre 5 o 6 volte fino a maggio 2023?

  6. Bene, finalmente tutti coesi. Si perché è importante ….bisogna svegliarsi; lavoro in un azienda grossa …ma non voglio fare il nome. Sapete cosa è successo da noi ? 2 sindacalisti su 3 hanno sistemato i loro figli in azienda …e sapete come? Ci vendono continuamente ….ad ogni ristrutturazione proposta dall’azienda si oppongono ma solo per ricevere qualcosa in cambio….(assunzione figli/o qualcos’altro) poi aprono i recinti ..e aggirando l’ostacolo asseriscono che e meglio per tutti approvare quello che l’azienda propone. Ma quello che è ancora peggio che il Dirigente di turno che attua le regole della ristrutturazione pattuita nemmeno lo fa in quanto minacciando i lavoratori e trasferendoli fa quello che vuole…Si chiamano i sindacati per essere protetti …..tutto inutile i sindacalisti non ci sono mai ….introvabili ti fanno capire di arrangiarti e che quel dirigente è più forte di loro ed ha carta bianca in quanto il baratto è stato già perpetrato. I sindacati sono tutti venduti non servono nemmeno per il rinnovo contratto…gli stipendi in Italia sono di molto inferiori a quelli esteri.
    FIGURIAMOCI CHE CASINO FARANNO ADESSO SULLE PENSIONI …SICURAMENTE CON LA SCUSA DI FAR ANTICIPARE L ‘ETA CI VENDERANNO AL CALCOLO CONTRIBUTIVO CON ASSEGNI DA MISERABILI ….E QUALCUNO DI LORO AVRÀ IL FIGLIO SISTEMATO IN QUALCHE MINISTERO…..LASCIASSERO IL MONDO COME È ALTRIMENTI CI VENDERANNO E QUANDO CE NE ACCORGEREMO SARÀ TROPPO TARDI…..FACCIAMO LE PERSONE SERIE

    1. Buonasera a tutti. Il problema più grande Egregio Francesco è che stanno istigando le persone a una rivolta sociale ,ma il problema ancora più grave è che lo snobbano ,non credono possibile che possa accadere qualcosa di grave.Vede Sig Francesco, con il mio Lavoro ho contatti con molte persone e ne sento tante ,al limite della sopportazione,ma quello che mi preoccupa in maniera esponenziale e l’assenza delle sfere alte dello stato ,come se la situazione fosse tutta rose e fiori ,purtroppo non è così, stanno portando all’esasperazione le persone.Speriamo bene .
      Buon Lavoro

  7. SIGNOR PROIETTI, LEI DICE LA NOSTRA ” LOTTA PROSEGUIRÀ ??? .. MA QUALE “LOTTA” ?
    SIGNOR PROIETTI È ASSOLUTAMENTE NECESSARIO CHE CHI HA GIÀ 41 ANNI DI LAVORO ED È DISOCCUPATO DA TANTI ANNI POSSA “FINALMENTE” ANDARE IN PENSIONE SENZA PENALIZZAZIONI ! IL LAVORO NON LO TROVERÀ MAI PIÙ ! SIAMO DA DA SEMPRE DIMENTICATI DA TUTTI !!!

  8. Cade o non cade il governo non cambia nulla…i sindacati non organizzano scioperi partono con grandi proclami e poi coda in mezzo alle gambe e …si padrone 😂😂😂

  9. Il governo dei migliori con a capo il superlativo ha chiamato la Dott.ssa Fornero come esperta,eheheh, bhe questo per far capire l’epilogo. Signore e signori spero che tutto ciò sia chiaro. l’Italia grazie ai superlativi sta affondando e ad affogare ci stiamo solo noi. Guarda caso chi leggifera è già in pensione e che pensioni . In Francia ciò non sarebbe accaduto. Buona giornata a tutti chi vi parla tiene 63 anni e cardiopatico. Grazie draghi salutami i tuoi compari

  10. C’ e’ proprio un abisso tra la realta’ dei cittadini e il mondo fantastico dei politici, sindacalisti, ecc
    Qua nei commenti e’ chiaro

  11. Ma veramente io ho 61anni lavoro da quanto avevo 16 anni dovrei andare in pensione a luglio 2023 con 42anni e10 mesi, ma ne ho lavorati 3 in più ma non mi sono stati versati i contributi. Ho ritrovato le buste paga di un anno di lavoro ma non mi contano perché sono andati in prescrizione, dovevo essermi accorto entro i 10 anni. E questi continuano ha fare tutti questi giochetti per non darti quello che ti sei guadagnato con il sudore nell’arco della tua vita lavorativa.

    1. Guarda che se sei in possesso di documentazione e magari anche di un testimone ( collega di lavoro) puoi pagare all’ INPS i contributi che ti mancano ed andare in pensione. Vedi CONTRIBUTI OMESSI E PRESCRITTI. Comunque anche un buon CAF dovrebbe saperlo.

  12. Ogni scusa è buona per rinnegare i lavoratori il tessuto economico nazionale.
    È vomitevole sentirsi dire sempre le stesse cose. Che da lassù qualcuno possa sbrogliare la matassa degli inadempienti.
    Buona giornata.

  13. Gradirei un Vostro commento su un aspetto poco dibattuto in merito alla riforma delle pensioni che però riguarda tanti lavoratori, in particolare quelli che obbligatoriamente devono versare nelle casse private ma che possiedono anche contribuzione INPS; ovvero quello di abolire l’onerosità della ricongiunzione dei contributiva verso INPS. Da svariati anni si sono succedute diverse proposte in questo senso (On.Damiano, Ichino, Gnecchi, lo stesso Tito Boeri, all’epoca come presidente INPS). Sistematicamente la ragioneria dello Stato le ha classificate come troppo onerose…
    Sono a conoscenza delle possibilità alternative a titolo gratuito (cumulo e totalizzazione), ma purtroppo questi istituti non consentono , ad esempio, di accedere ad opzione donna. Grazie per la Vostra risposta.

  14. Buongiorno.
    La verità, l’unica verità è che il governo (qualunque esso sia) non farà nulla, così come i sindacati. Entrambi stanno solo recitando una parte per poi giungere alla conclusione che non è possibile venire incontro ai lavoratori per mancanza di fondi. Sono veramente patetici, tutti quanti……….specialmente i sindacati!!!!!

  15. i sindacati ci prendono in giro più dei governanti. Non molleranno il loro pressing…..ma quale pressing? Sono 10 anni che si va avanti con la legge Fornero e più che proroghe e proroghette o quote varie non sono stati capaci di fare.
    Ringraziamo la dott.ssa Venditti per l’intervista (meno male che c’è lei…), ci mancherebbe pure che Proietti non fosse disponibile, se non lo intervista lei, chi lo intervisterebbe mai?
    Ce ne facciamo una ragione o no che a parte noi, della riforma delle pensioni, non è interessato nessuno?
    Buona giornata.

    1. Buongiorno a tutti. Faccio solo una breve riflessione sul sindacato, allegandomi al commento del Sig.Agostino che condivido,ma dico quando è stata annunciata la riforma Fornero, con lacrime incluse, qualcuno si ricorda 1 minuto di sciopero o protesta da parte del Sindacato? Io no .
      Buon Lavoro

      1. Raffaele, solo gli esodati fecero manifestazioni massicce perché in quel momento si sono visti crollare il mondo addosso e se non ricordo male vi fu pure qualche suicidio.

  16. SCIOPERO a oltranza e proteste serie. Ci stanno prendendo solo per i fondelli. I sindacati stanno solo recitando la parte, ma non fanno niente. Ho 59 anni di età. 39 di contributi ( 4 non me li hanno versati) e sono pieno di acciacchi. NON ce la faccio più. 41 anni di lavoro e/o 62 anni di età, sono già troppi. BASTA !!! Eliminiamo la disumana e crudele legge Fornero

    1. Con il probabile nuovo governo di meloni salvini end compagni è sicuramente a rischio la flessibilità in uscita.. Peraltro necessaria per l’attuale mondo del lavoro sempre più complesso e difficile. Flessibilità in uscita a partire dai 62 anni!

  17. Mi sembra che l’intenzione di Proietti di combattere sia veramente anomala,perché finora non abbiamo notizia di azioni serie e ficcanti del sindacato per scardinare la resistenza di Draghi e Orlando- nemmeno una parvenza di lotta sindacale è stata notata da noi , che non siamo scemi e capiamo perfettamente che non vogliono mettersi di traverso, pur sapendo di tradire il popolo che per colpa loro continua a soffrire nelle gabbie da cui non si riesce ad uscire- poca serietà in giro non ci porterà nulla di buono, niente più voti e tessera sindacale, è la nostra vendetta per questa fase di assoluta noncuranza nei nostri confronti.

  18. In effetti, non esiste alcun dibattito, nè ,tantomeno ,alcuna trattativa in corso per quanto riguarda la riforma del sistema pensionistico in Italia. Al contrario, da trent’anni a questa parte, stiamo assistendo ad uno scientifico e pervicace smantellamento dello stato sociale e dei diritti dei lavoratori e dei cittadini in generale, ai quali solo negli ultimi anni si è offerta la ridicola contropartita dell’elemosina di cittadinanza, fonte a sua volta di ulteriori iniquità e ben lungi dall’aver anche solo in parte affrontato il problema della disoccupazione. Purtroppo una classe politica indecente e sindacati da decenni inqualificabili e totalmente asserviti ai potentati economico-finanziari offrono ogni giorno lo spettacolo desolante della loro insipienza e nequizia. Lo stato di emergenza continua (ma se un problema esiste da anni come si fa a definirlo emergenza?) costituisce l’alibi per non affrontare le questioni, vitali, che riguardano tutti tranne lor signori che, avendo il sedere al caldo, problemi non ne hanno, almeno per il momento, domani, chissà, forse qualcuno si sveglierà e allora anche loro dovranno cominciare a correre, velocemente….altro che riforma delle pensioni!

  19. Chi ha scritto in questo editoriale quello CHe segue qui sotto (Sig.ra Erica Venditti) è una persona da ELOGIARE!!! Grazie!!!!!

    “I lavoratori più anziani dopo 41 anni di lavoro o con 62 anni d’età meritano di poter avere un’alternativa, é giusto che sia concessa loro la possibilità di accedere alla quiescenza con qualche anno di anticipo rispetto alla rigida Riforma Fornero”

    ORNELLA

    1. Buonasera a tutti .Egregia Ornella mi complimento anche io per il suo commento e sicuramente non voglio assolutamente rovinarle il suo momento di soddisfazione nel vedere i nostri compiacimenti ,ma vede Sig Ornella se fosse come dice Lei la cosa sarebbe bella e giusta per tutti i Lavoratori ,ma la realta’ è un’altra, basti pensare che le persone che devono interessarsi alla cosa sono persone che guardano solo i numeri ,per noi per loro manco a dirlo e non credo che abbiano tanta sensibilita’verso le persone ,quindi difficilmente apporteranno una modifica all’argomento pensioni che vada nella sua nobile considerazione ,al massimo se lo faranno ,ci porteranno prima a desiderarla questa condizione ,tipo come un sorso d’acqua nel deserto ,poi procederanno dando un taglio significativo all’assegno della pensione applicando un ricalcolo interamente con il contributivo .Le sembra onesto tutto questo per chi ha Lavorato una vita?
      Buon Lavoro ,un saluto ai Sig del Sito e di nuovo a Lei Sig. Ornella

  20. …”come sindacato faremo sempre di tutto per proseguire nel nostro pressing”… Visti i risultati degli ultimi mesi, mi vien da pensare che è un “pressing” che lascia molto a desiderare. E’ distante anni luce da quello famoso ed “asfissiante” che vuole il Cholo Simeone dai calciatori dell’Atletico Madrid!…Con tutto il rispetto, quello dei sindacati mi è sembrato un po’ più all’acqua di rose. Il ministro se ne fa poco più che “un baffo”. Purtroppo!

  21. Ma veramente lo facciamo o ci siamo? Parlo seriamente abbiamo capito tutti o quasi che con Draghi e U.E. la Fornero non si cambia se cade il governo copia e incolla quindi domando a chi ha intervistato Proietti cosa cambia in tema pensioni a prescindere dagli eventi? Rispondo per primo NULLA ha un senso continuare con la stessa litania per sentirsi rispondere da “politici” e sindacalisti sempre allo stesso modo?

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