Riforma Pensioni 2023, ultime dai lavoratori su quota 103, opzione donna e quota 41
Il confronto tra Governo e Sindacati per una nuova riforma delle pensioni è ripreso nei giorni scorsi, ma i lavoratori non sono fiduciosi che entro l’anno possa arrivare una riforma strutturale. Probabilmente tutto è rimandato al 2024 e quest’anno in legge di bilancio saranno introdotti soltanto alcuni correttivi. Vediamo le parole dei lavoratori e delle lavoratrici che ci hanno scritto in queste ore sul nostro sito, per mostrare la loro delusione e chiedere quota 103, opzione donna, quota 41 e altre misure di uscita anticipata come la proposta Tridico.
Ultime novità Riforma Pensioni 2023-2024: i lavoratori su quota 41 e quota 103
Sergio ci scrive: “Se vogliono recuperare un minimo di credibilità, mettano in campo da subito la quota 103 più ammorbidita con paletti meno rigidi, favorendo specialmente gli anziani che vicini ai 67 anni non raggiungeranno mai i 41 anni di contribuzione, quindi un range che va da 62-41 a 66-37– poi Opzione donna libera dai paletti rigidi e portata a od vecchia maniera- poi quota Tridico con doppia velocità- infine si introduca di nuovo la pace contributiva che darebbe a tanti la possibilità di riempire i buchi contributivi, viste le carriere discontinue e i danni del covid – queste sono le vie di uscita per creare un minimo di flessibilità e recuperare quel minimo di credibilità che questo esecutivo ha perso completamente, dopo le tante promesse, non seguite poi dai fatti concreti”.
Peppe è rassegnato: “Assistiamo giornalmente ad una vera e propria passerella di ministri, viceministri, sottosegretari e una miriade di portavoce che hanno il compito ben preciso di tenerci sulla graticola, Ma, purtroppo, attraverso i mezzi di informazione, se non lo abbiamo ancora compreso, le priorità loro, come dice la Presidente Meloni, sono altre e comunque non di sicuro la riforma delle pensioni! Poi che volete, ci sono i PNRR e quindi la priorità diventa il ridimensionamento del controllo, della spesa del governo… Altro che quota 41 per tutti è OD strutturale!
Riforma Pensioni 2023, al Governo viene chiesto di valutare la proposta Tridico
Nunzio lancia un appello ai sindacati: “Non mi stancherò mai di dirlo che da sindacalisti dovrebbero trattare, negoziare, spingere ma non per ottenere l’impossibile, ma per trattare su quota 103 pura e proposta Tridico, cioè cose più alla portata che non appesantiscono le casse statali e che aprono uno spiraglio a tutti noi che stiamo con la bava alla bocca ad aspettare-avverrà il miracolo? Dubito- spero altresì che ove mai la Meloni si sognasse di fare una proposta decente, questi sindacalisti non si irrigidiscono ma prendano tempo , sottoponendo al giudizio degli iscritti e non la bontà dell’eventuale proposta– è inutile alzare mura”.
Un altro lettore riferendosi ai sindacati ci dice: “Ormai la fornero è vicina e la piattaforma sindacale è lontanissima e senza speranza- quota 103 con paletti più abbordabili per precoci ed anziani, doppia quota Tridico e Opzione donna vecchia maniera….. questo devono discutere, senza perdere altro tempo e sperare in altri incontri- la partita va chiusa al più presto perché ci sono migliaia di lavoratori che stanno con l’acqua alla gola…..per troppi anni di lavoro sulle spalle e per troppi anni di età che pesano sul groppone e donne che scalpitano per i troppi fardelli che si portano dietro”.
Matteo non ha grande speranze in una riforma delle pensioni nel 2023: “Purtroppo sappiamo già come andrà a finire: come scritto anche in un recente articolo dalla Gabanelli l’anticipata Fornero è ritenuta da tutti i partiti e i sindacati un lusso che non ci possiamo più permettere. Temo che probabilmente per usufruirne verranno presto posti paletti e restrizioni tipo quota 103 e OD. Dovremo rassegnarci: la maggior parte dei lavoratori andrà in pensione a 67 anni con la Legge Fornero indipendentemente dagli anni di contribuzione”. E voi cosa ne pensate? Diteci la vostra nei commenti!
va ripristinata OPZIONE DONNA SENZA PALETTI cioè LA VERA OPZIONE DONNA QUELLA UNICA CHE PUO’ FAR DECIDERE ALLA DONNA SE RIMANERE A LAVORO OPPURE NO…….VI PREGO QUELLA CI VUOLE PER LE 20 MILA DONNE CHE STANNO ASPETTANDO DA QUASI SEI MESI ….GRAZIE
Buongiorno! Anch’io ritengo che sia necessaria una riforma strutturale del sistema pensionistico. Grazie di cuore a tutti!
OK alla riforma strutturale, ma per far pagare il costo anche ai pensionati che non hanno versato i contributi corrispondenti. TUTTI DEVONO CONTRIBUIRE AL RIPIANAMENTO DEL BUCO CREATO DALLE PENSIONI, quindi tutti devono percepire una pensione adeguata ai contributi versati.
Basta con i PRIVILEGI ACQUISITI, non si può far pagare il conto solo AI LAVORATORI ATTUALI e ai GIOVANI costringendoli a lavorare fino ad 70 anni (ma anche oltre) e per avere una PENSIONE DA FAME dopo aver pagato le PENSIONI DEGLI ALTRI magari per 55 anni?, ma dove starebbero l’equità, imparzialità e la giustizia?.
Altrimenti è meglio che rimanga la FORNERO.
Ci metteremo in riva al fiume ad aspettare che passi il cadavere del nemico. Questo governo, in termini di pensione , in campagna elettorale, ha venduto molto fumo. Giudicheremo l’operato del governo e valuteremo di conseguenza chi votare le prossime elezioni. Non bisogna prendere per i fondelli le persone che credevano alle parole dette in campagna elettorale tipo di rendere strutturale opzione donna. Grande delusione.
Mi tocca commentare vari passaggi che sono stati evidenziati dal buon Rodino ‘ e che mi appartengono e sui quali pongo di nuovo l’accento, perché sono da tempo sempre più convinto che la partita delle pensioni con il governo è complicatissima per innumerevoli motivi – primo fra tutti che non vogliono tirare fuori i miliardi che occorrerebbero per fare una riforma strutturale che porti a 41 per tutti e quindi tanto vale focalizzare l’attenzione su ciò che potrebbe passare alle forche gaudine del bilancio statale- mi riferisco a quota 103 più morbida con range che vanno da 61-42 fino a 66-37 , che accontenterebbe quasi tutti e con pochi miliardi di spesa- poi la proposta Tridico che con mezzo miliardo aprirebbe la strada a chi non vuole tirare avanti per svariati motivi…. di salute, personali etc – poi il ripristino di OD vecchia maniera che con 100 milioni si fa- ecco la piattaforma che i sindacati dovrebbero fare propria, cestinando la loro obsoleta piattaforma ferma da mesi su uscita a 62 o con 41, che non ha e non avrà mai possibilità di successo- tutte proposte ragionevoli quelle citate , ma che vanno a cozzare col muro dell’ irragionevolezza che sta contraddistinguendo questo esecutivo, che ha raggiunto vette di impopolarità ormai da Guinness dei primati, col risultato che in tanti li votano, senza rendersi conto che così facendo scavano la fossa per loro stessi e per tanti di noi che non li votiamo, non li vogliamo e non li tolleriamo più per tanti, evidenti , passi falsi che stanno compiendo, senza un minimo di pudore e di sensibilità.
Ci hanno ormai lessati a dovere pronti per la portata .spero di vedere la morte di parecchi politici.
Buongiorno la Verità, sono i fatti noi della generazione del 1960 saremo quelli che lavoreranno più in assoluto ,la beffa maggiore che andremo in pensione con una miseria ,Questa e Democrazia?
Il governo aspetta gli osservatori ,studia, prende tempo… nell’attesa dell’eventuale riforma non si può lasciare tutti nel limbo, dovrebbe dare risposte immediate a chi ne ha bisogno con proposte magari temporanee ma serie .Invece ha tolto anche le poche certezze che c’erano tipo opzione donna.
prossimo anno 42 anni di servizio e 61 di età, assurdo che non possa andare ancora in pensione
Ciao Giacomo, io sono del 62, ne faccio 61 a ottobre e a dicembre ne faccio 43 di lavoro (senza i mesi perse per strada negli anni giocanili). Che cosa devo dire?
Auguro tanta salute a tutti.
Perchè si parla soltano di pensione anticipata “quota 41”
e non di anticipo pensione di vecchiaia dei 67 anni …
chi è giovane può andare in pensione e chi è vecchio deve lavorare?
41 anni di lavoro sono già tantissimi, figuriamoci se chi ha iniziato a lavorare es; a 15 anni, e deve aspettare anche il vincolo dell’età anagrafica…. ..altro che 41.
La devono smettere con queste Quote farlocche !!!
SINDACATI INESISTENTI .
La maggior parte dei lavoratori andrà in pensione a 67 anni con la Fornero, vale fino al 31/12/26, poi (?) noi del 1960 non li avremo ancora. Siamo veramente gli incu..ti del ’60.
Prima di salire sul palco, Vasco ha spiegato che “è importante guardarla in faccia, la realtà, perché oggi nell’aria c’è una narrazione edulcorata da parte di chi dice che va tutto bene. I politici dovrebbero pensare a quello e a risolvere i problemi, invece pensano soltanto al consenso”. E poi: “La politica ci racconta solo favole, sento solo dei gran discorsi, discorsi, discorsi ma nessuno fa niente. I politici non fanno gli interessi del Paese ma solo i loro personali”. Sul palco cantando “T’immagini” se la prende con i politici e fa i nomi: “Cosa racconta la Meloni? Favole. E Berlusconi? Favole… ormai da 50 anni. E Salvini? Favole. Ah, e i comunisti? Favole. I Cinque Stelle? Favole”..