Riforma Pensioni 2023, ultime novità dai lavoratori: le richieste al Governo Meloni

Due giorni fa abbiamo fatto il punto su cosa succederà alla Riforma delle pensioni, in particolare a quota 41 e quota 102, con l’insediamento del nuovo Governo targato Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, e sono molti i commenti arrivati al nostro articolo, in cui i lavoratori esprimono i propri dubbi, le proprie richieste e le proprie opinioni a proposito. Oggi diamo spazio alla loro voce, riportando le analisi più significative che ci sono giunte in questi giorni.

Riforma Pensioni ultime news: poco tempo per la prossima legge di bilancio

Il primo lettore, Stefano, solleva subito il punto delle tempistiche molto ristrette per fare una nuova riforma delle pensioni che sia inserita in Legge di Bilancio ed entri in vigore già nel 2023: “Purtroppo credo che il tempo sia molto limitato per poter fare una riforma delle pensioni entro fine 2022. Mi dispiace per chi vorrebbe andare in pensione nel 2023 ma attendiamo una riforma da 10 anni e sarebbe un peccato fare una riformetta di fretta e furia. A me mancano ancora diversi anni quindi magari sono di parte ma si dovrebbe trovare delle deroghe per il 2023 magari per quelle persone che hanno già maturato 41 anni di contributi e impostare una riforma seria, sostenibile e soprattutto con la flessibilità in uscita a partire da 62/63 anni. Resto dell’idea che si deve trovare una formula generale ma poi ogni singolo lavoratore deve poter decidere se e quando andare in pensione in base anche ai contributi versati. C’è chi può accontentarsi di prendere meno e avere più tempo libero e invece quelli che preferiscono lavorare un po’ di più per avere una pensione più alta. L’importante è essere liberi di scegliere“.

Anche Lorenzo rispetto ai tempi molto stretti per la nuova riforma lancia una proposta: “Buongiorno. Considerato che la riforma pensioni avverrà non prima del 2023, intanto come tamponamento parziale al ritorno della Fornero con la legge di bilancio proporrei e spero se ne faccia promotore qualche sindacato : UNA QUOTA 103 APERTA. Nello specifico 62-41 oppure 61-42 e infine 60-43. Non si può dire no. È il minimo sindacale”.

Ultime su riforma Pensioni 2023, addio quota 41 e 102: unica soluzione la proposta Tridico?

Il nostro lettore che si firma Aldebaran, analizza lo scenario possibile per la prossima riforma pensionistica e giunge alla conclusione che la proposta realizzabile (considerati anche i costi) è soltanto quella di Pasquale Tridico: “A mio giudizio, qualsiasi ragionamento si faccia, è necessario tenere conto di 3 aspetti: 1)Superamento definitivo della legge Fornero; 2) Flessibilità in uscita a partire dai 63/64 anni; 3) Sostenibilità economica per le casse dello Stato.

L’opzione più ragionevole, rivolta ai lavoratori in regime misto, mi sembra essere quella formulata dal Presidente dell’INPS pasquale Tridico: uscita a 63 o 64 anni, quota minima 20 anni di contributi, liquidazione della quota contributiva maturata a partire dal 1 gennaio 1996 e quota retributiva (con i contributi maturati sino al 31 dicembre 1995) liquidata al compimento dei 67 anni. La sostenibilità per le casse statali è già stata accertata, si affronterebbe con successo lo “smaltimento progressivo residuo” dei lavoratori in regime misto e si garantirebbe ad una quota importante di disoccupati (penalizzati dall’anagrafe nella ricerca di occupazione) di usufruire di un utile anticipo pensionistico.

Il quadro restante è che quota 102 non dovrebbe essere prorogata, quota 41 avrebbe costi esorbitanti (4,3 mld da gennaio 2023 fino a toccare 9,2 mld nel 2029) e resterebbero sul tavolo (se prorogate) solo le misure di Ape sociale e Opzione donna. Una riflessione finale vorrei farla sulle (presunte?) critiche rivolte da alcune rappresentanze sindacali alla proposta Tridico.

Si è affermato che sia una soluzione penalizzante, in realtà la quota contributiva non viene ridotta ma semplicemente parametrata a partire dal 1 gennaio 1996 e poi integrata con la restante quota retributiva a partire dal compimento dei 67 anni. Si tratterebbe, a mio parere, di un’opzione in più sul tavolo, un compromesso equo che ogni lavoratore dovrebbe poter essere in grado di valutare ed eventualmente scegliere su base assolutamente volontaria”.

49 commenti su “Riforma Pensioni 2023, ultime novità dai lavoratori: le richieste al Governo Meloni

  1. La proposta di Tridico è ottima perché dà la possibilità a tantissime persone in difficoltà, senza redditi e senza lavoro, di andare in pensione con qualche anno di anticipo e quindi di percepire qualcosa.
    Chi si oppone a questa proposta sono i soliti privilegiati.

  2. Buongiorno a tutti
    quanti numeri vengono tirati in ballo per poter andare in pensione “102 103 20 41 60 62 63 64 ecc.” potremmo giocarli al Super Enalotto magari siamo fortunati e vinciamo.

    DEVONO TOGLIERE SUBITO la legge Fornero E FARE QUOTA 41 indipendentemente dall’eta’ e a 62 anni si possa andare TUTTI in pensione in base hai propri contributi versati.

  3. La Meloni speriamo impari dai “nuovi esperti” del suo “giovane” partito esempio: Crosetto, Rizzetto….. perché quando era nel pdl (poi …sciolto per trucco semantico …. per far dimenticare agli italiani …… popolo di smemorati) …..dell’attuale 86enne oggi italo-forzuto per quanto riguarda la legge fornero Lei votò favorevole ….. non mi sembra abbia dimostrato …. consapevolezza e conoscenza di quella legge anzi ….dichiarò di aver votato ascoltando gli esperti del pdl ….. non era Crosetto che era assente, non era Rizzetto (che se c’era non era pdl…..era forse il premio nobel mancato? ora non è più in parlamento …. finalmente).

    Per quanto riguarda il meccanismo del calcolo dell’aspettativa di vita deciso dalle legge sacconi prima della fornero….previsto per l’età anagrafica è stato applicato anche alle pensioni di anzianità contributiva “anticipata” (unico caso in Europa) e diversificate per sesso (i maschi per ottenere la pensione chiamata pensione ordinaria “ANTICIPATA” altra presa per il “c**o semantica, devono versare contributi per 42 anni e 10 mesi di contributi + 3mesi di finestra le femmine 12 mesi in meno……divide et impera).

    Inoltre dal 2013 al 2018, durante i governi piddini del sereno enrico, del vincitore seriale di primarie piddine poi senatore semplice del pd, poi ex pd e del dimenticabile gentiloni, “la flessibilità in uscita” per ottenere la pensione, grazie al meccanismo subdolo e rateizzato agganciato all’aumento della speranza di vita, è stata solo in aumento ed è aumentata di 24/25 mesi finestre incluse e se nel 2019 il governo conte1, non fosse intervenuto a congelare i requisiti raggiunti, fino al 31/12/2026 (poi aumenterà……ma più lentamente rispetto al periodo piddino 2013-2018……il conte1 ha modificato anche le modalità di applicazione) sarebbe già aumentata ancora di altri 11/12 mesi.

    Della progressività dei requisiti minimi per anzianità contributiva o età anagrafica gli aspiranti pensionandi italiani (che leggono poco e ricordano ancora meno) se ne sono resi conto dal 2013 in poi (quasi uno alla volta) quando si sono rivolti ai vari patronati convinti di averne già diritto e sono stati informati che dovevano lavorare e/o pagare contributi per mesi ancora.

    Sarebbe stato bello 41 per tutti ancora da 2018 poi i giallo-verdi hanno fatto Q100 con soli 38anni di contributi e 62 anni di età …….Adesso Q41 per tutti sembra l’ennesima presa per i fondelli ….. insieme alla Q41 per i lavoratori precoci ma se ………appartenenti ad alcune categorie di più o meno fortunate……ma alcune solo meglio rappresentate o più temute e quindi privilegiate.
    Ritengo che i 41per tutti ….. sembra ormai un feticcio …. da sventolare pre-elezioni….
    In ogni caso giustificare zero interventi ….. tirando in ballo ….i presunti debiti alle giovani generazioni…….è una vigliaccheria colossale ………………….
    Sottolineo che sono stati proprio i contributi versati dalle persone
    che oggi hanno sommato o stanno sommando
    se uomini 42 anni e 10 mesi di contributi + 3 mesi di finestra
    se donne 41 anni e 10 mesi di contributi + 3 mesi di finestra
    a consentire a circa 476.000 mila pensionati di ricevere una pensione da oltre 40 anni
    e continuano a riceverla senza che a loro sia richiesto nemmeno un contributo di solidarietà una-tantum.
    Forse permettere a loro di lavorare almeno qualche mese in meno sarebbe un segnale di rispetto verso di loro, piccolo ma meglio di nulla e meglio che lasciare andare persone con soli 38 anni di pensione o con 35 anni decurtando la loro pensione del 30%.

    Mi permetto di chiederle sempre sommessamente di farsi parte attiva per porre in essere delle verifiche ….. un suo “cavallo di battaglia” …… delle pensioni d’oro e di vitalizi parlamentari regionali e provinciali….. in certi casi sono stati richiesti dei rimborsi ….. con dei ricorsi …. persi da chi doveva restituire ….. ma le restituzioni non sono avvenute.

    Onorevole Meloni, prossimo Presidente del Consiglio, mi permetto sommessamente di suggerirle di documentarsi meglio nella materia previdenziale, che dalle risposte che ha dato, anche in recenti interviste conosce molto superficialmente …….. chieda a Rizzetto che mi sembra più ferrato in materia.

    Sottolineo che la pensione di opzione donna 35 anni di contributi e 58/59 anni di età con il calcolo totalmente contributivo = 30% in meno del calcolo misto in assenza di altre entrate o reddito, da sola non permetterebbe certo l’indipendenza economica della o del percepiente …….. ed oggi meno che mai.

    Le pensioni future saranno sempre più contributive ……… quindi basate sui contributi previdenziali versati ..consentiti da retribuzioni in chiaro, degne di questo nome ……mi permetto di suggerirle sommessamente di favorire, con l’esenzione da tasse la previdenza complementare privata a proposito di giovani generazioni ……….

    Sottolineo che la legge conosciuta come fornero adottata dal governo monti nel 2011(premiato con la nomina a senatore a vita) e approvata dalla maggioranza bulgara dei voti parlamentari del pdl e del pd (compreso quello dell’onorevole Meloni allora del pdl) è una legge che subdolamente ed a rate ha modificato la vita a tutti gli italiani ha eliminato alcuni privilegi ma non tutti (Q41 per i precoci ma non tutti e se …… appartenenti ad alcune categorie alcune più o meno sfortunate altre solo ….. privilegiate – Q100 62+38 altro privilegio solo per chi aveva redditi alti o altre entrate, chi ha redditi medi e bassi in assenza di altre entrate non ha potuto permettersela) non è equiparabile ad una legge di modifica del codice della strada e nemmeno, con tutto il rispetto alla 194, l’aborto pone le persone e le donne in particolare, davanti ad una scelta difficile, possibilmente da evitare anche evitando il concepimento di una vita non voluta ed è la dimostrazione di un fallimento a diversi livelli: personale, familiare, educativo, sociale ma non mi sembra oggi tema da campagna elettorale.

    Auspico alla Meloni buon lavoro ….. ma sulle prossime leggi della previdenza e sui contributi previdenziali versati dalla maggioranza degli italiani per avere il diritto alla pensione (non ad un vitalizio parlamentare o regionale)…….. sia meno generica e più puntuale (l’opzione donna è solo una piccola parte ….. e non tutte possono permettersela) e si faccia aiutare da Rizzetto e da Crosetto magari anche da Antonio Brambilla di Itinerari previdenziali del quale alcune relazioni in materia sono in rete a disposizione di tutti.

    Ringrazi prima putin poi letta, calenda, renzi, emiliano, salvini e l’86enne per le castronerie che hanno detto in campagna elettorale e anche prima permettendole a lei una campagna elettorale poco più che mediocre passata a difendersi dalle accuse di fascismo, di famiglia irregolare e parlando della Legge 194, legge triste che testimonia di fallimenti personali, famigliari, educativi e sociali ma forse inopportuna da trattare in questa campagna elettorale e per altri versi molto generica…… della serie w la mamma, w l’italia..

    I suoi predecessori matteo 1 e matteo 2 dopo i presunti trionfi nel 2013 e 2018 si sono esaltati alle successive europee……… per poi franare alle successive politiche.
    Ad maiora.

  4. C’è una cosa fondamentale che nessuno ne parla, eliminare le tabelle dei coefficienti di trasformazione legati all età, bisogna dare più peso ai contributi versati e non all’età anagrafica. Finché non si ragiona in tal senso, tutte le modifiche che faranno, sono pagliativi alla stessa legge fornero.

  5. Volevo solo rammentare a TUTTI in primis i mas media , giornalisti conduttori di trasmissioni televisive , politici , sindacalisti che è ora di finirla di AFFERMARE CHE CON LA LEGGE FORNERO LA PENSIONE ANTICIPATA SI RAGGIUNGE DOPO 42 ANNI E 10 MESI perchè la VERITA’ è che devi lavorare 43 Anni e 1Mese prima di ricevere la pensione I 3 MESI DI FINESTRA VELI SIETE DIMENTICATI TUTTI? a meno che TUTTI VOI possiate permettervi di rimanere per 3 MESI (finestra) senza ne stipendio e ne pensione .
    ULTERIORE BELLA PORCATA FORNER O !!!!!!

  6. Proprio perchè c’ è poco tempo farei una pensione basata sempre su ambi dove però e penso che non sia una cosa giusta e corretta si deve premiare chi a data di più perchè questo vuol dire vivere in un paese meritogratico altrimenti continuamo a dare a chi a dato meno o addirittura diamo a chi non fa un c..o (vedi RDC)
    QUINDI:
    Quota 98 dove solo chi ha 41 anni di contributi può accedere ( età 57 anni)
    Quota 99 dove solo chi ha 40 di contributi può accedere ( età 59 anni)
    Quota 100 dove solo chi ha 39 di contributi può accedere ( età 61 anni)
    Quota 103 per tutti coloro che non hanno contributi pari o superiori a 39 anni. ( età che va dai 62 fino ai 67)
    Se notate ogni 2 anni esiste la possibilità di lasciare il lavoro sia per chi ha parecchi anni di lavoro sia per chi ne a meno

    1. fausto, nel libro dei sogni è stupenda la tua proposta; vediamo perchè è puramente impossibile; ora come ora sei da pensione diciamo a , e dico una cifra non esagerata, secondo i nostri governanti a 63, 64 anni; se tu arrivi a legge fornero puoi anche andare in pensione a 58 (15+43); calcoliamo quante persone , secondo il calcolo tuo , sarebbero potenziali pensionandi; se erano 800.000 con il limite a 62 anni diciamo che potrebbero essere 2 milioni di persone; possono far andare in pensione 2 milioni di persone? non difficile, impossibile; ora con il caro energia, i soldi dell’u.E se non tocchi la legge fornero, lo spread che è risalito la vedo dura; una cosa è certa; tra novembre e dicembre vedremo cosa ci aspetta; la proposta tridico ha una minima possibilità proprio perchè allo stato costa meno delle altre; se poi vedi il programma del partito della Meloni sulle pensioni ci sono tutte cose molto generiche e quota 41 o ancora meno non ne parla; quindi?………………………………….. saluti a te e ai gestori del sito

  7. Sono d accordo con tutti coloro che hanno risposto al mio primo post, 41 x tutti non è fattibile er tempi e denaro da mettere in bilancio cerchiamo un’ alternativa e aggiungo se ognuno guarda al suo orticello non ne veniamo fuori ho pure scritto ahimè agli under 60 non resta che la Fornero è sono il primo a non essere contento ma ripeto è una piccola alternativa al non fare nulla

    1. E lei nel suo orticello cosa coltiva ? Quale sarebbe la sua “verdura” che le porterebbe gratificazione ? Non basta dire di essere dispiaciuti e scontenti che saranno puniti gli under 60 per lavarsi la coscienza.

  8. DOPO “41 ANNI” SENTIRE PARLARE DI PENSIONE A RATE, CON IL CONTAGOCCE È PURA FOLLIA ! GLI ULTRASESSANTENNI DISOCCUPATI DA ANNI CHE HANNO GIÀ 41 ANNI DI LAVORO E DI CONTRIBUTI ALLE SPALLE DEVONO POTER ANDARE IN PENSIONE SENZA PENALIZZAZIONI DAL 1° GENNAIO 2023 !!!
    È CERTO CHE IL LAVORO NON LO TROVERANNO MAI PIU’ E STANNO VIVENDO UN PERIODO TERRIBILE DI DISPERAZIONE DIMENTICATI DA TUTTI !!! È INDECENTE NON CAPIRE CHE TRATTENERGLI ANCORA IL PROPRIO DENARO ACCANTONATO DI UNA VITA LAVORATIVA EQUIVALE AD UN FURTO A UN ATTO INCIVILE !!! COME PURE È INSOSTENIBILE CHIEDERGLI DI PAGARE ANCORA “UNA MONTAGNA” CONTRIBUTI VOLONTARI PER INSEGUIRE “PENSIONI MIRAGGIO”.
    SINDACATI DOVETE CAPIRE CHE CI SONO CATEGORIE COME QUESTA DEI DISOCCUPATI CHE HANNO INIZIATO A LAVORATE NEI PRIMI ANNI 80 ESASPERATA E IN GINOCCHIO DA TANTISSIMO TEMPO CHE CHIEDE AIUTO !!! FALLIRE QUESTA VOLTA VORREBBE DIRE SCATENARE UNA RIVOLTA SOCIALE .

    1. Chi è disoccupato e con 41 anni di contributi può andare in pensione dal 2017 certo c’è il paletto di avere un’anno di contributi prima dei 19 anni di età (pensione precoci)

      1. Vero, è una delle categorie della Quota41 per i lavoratori precoci ma ……….. solo per alcune categorie ……… più o meno fortunate ……… più o meno numerose ……. alcune con occupazioni gravose o usuranti…… alcune solo meglio rappresentate o più temute.

    2. per situazioni come le tue vai all’inps, a un patronato e chiedi per il reddito di cittadinanza, indennità di disoccupazione; quella della proposta tridico è un’opzione che potrebbe entrare con la tua situazione ma dipende se la fanno e quanti anni hai tu; forza e coraggio; un saluto

  9. la pensione da lavoro dovrebbe essere contributiva per tutti e per il diritto si dovrebbe parlare di montante contributivo da raggiungere non solo del numero di anni /settimane di lavoro permettendo l’accesso all’assegno pensionistico volontariamente da una certa età raggiunto un minimo di contributi versati (dai 60 anni per tutti… Opzione TUTTI ).
    Il resto delle lamentele e’ solo assistenza che dovrebbe essere gestita con un assegno di integrazione sociale da erogare rispetto all’effettivo stato di bisogno / situazione patrimoniale. Se la pensione minima sarà 1.000,00 euro il montante contributivo da raggiungere per l’uscita anticipata da 60 anni dovrà essere quello necessario rispetto l’aspettativa di vita. In questo modo se l’aspettativa di vita aumenta aumenterebbe il montante contributivo necessario per l’accesso anticipato. Nel montante contributivo permetterei l’integrazione dei fondi pensione.
    Inoltre per permette introduzione di questo sistema permetterei ai nati 1960 – 1969 di andare in pensione oltre con la flessibilità sopra rappresentata secondo le regole attuali 42,10 uomini 41,10 mesi donne.

    1. roberto; il ragionamento non mi è chiaro; parli dei 42 anni e 10 mesi e parli dei 60 anni; chiariamo 1 punto: con i 42 anni e 10 mesi in pensione ci vai con la legge fornero; parli di pensione contributiva per tutti? e chi ha una bella fetta di anni nel retributivo come la mettiamo? per ultimo il discorso dei 60 anni; a quell’età lì, salvo aver iniziato prestissimo, non aver avuto pause, pochissimi ci arrivano in pensione; se ci arrivano con la legge fornero hanno il diritto di andare in pensione; altrimenti……………………………….. ; adesso si ragiona sui 64 anni salvo pensione integrativa e RITA dai 62 anni; vedremo credo tra 1 mese cosa verrà fuori; saluti a te e ai gestori del sito

  10. Tutti ricchi gli scriventi di questo sito se a voi va bene la proposta Tridico di cosa vi preoccupate? Continuate a vivere la vostra vita agiata di aperitivi e ristoranti con relativi viaggi cosa importa della riforma a voi Patrizi?

    1. Luigi; ti spiego perchè potrebbe essere valida la proposta tridico con 1 esempio: tu arrivi a un bivio e sei in bicicletta (non elettrica); da una parte una strada molto lunga in salita e la salita ha una pendenza media; l’altra strada è più corta ma è un muro; quale scegli? se hai scelta scegli quella che ti conviene; ma se non hai scelta e la strada è solo una ti attacchi al tram; detto questo la proposta di tridico è bruttissima ma meglio poco che niente; l’alternativa qual’è? legge Fornero; attendere i 67 anni? quota 102 con i 64 anni che però scade a dicembre e dubito che riducano a 63 anni; quota 41? speriamo ma con l’aria che tira, tra Unione Europea, BCE, soldi del piano riserva e resilienza se non tocchi la Fornero etc ; poi potrebbe essere che avvenga il miracolo ma i miracoli non avvengono; saluti a te e ai gestori del sito

      1. Se c’è una cosa che odio di Lei sono gli esempi che fa ogni volta, ed ogni volta sembra di dover chiedere l’elemosina e non non un po di equità e giustizia.

  11. Hanno avuto 10 anni di tempo per derubarci e adesso sicuramente finiranno l’ opera… a questi non interessa null’ altro che il loro interesse personale e di cricca..

  12. Buongiorno,quota 41 a Mio avviso Devono farla,in questi 10 Anni hanno dato Denaro a tutto e a tutti…hanno lasciato fuori le persone i lavoratori più vulnerabili, vediamo se questi hanno le Pa..e..

  13. Buongiorno, qualcosa non, scrivete: L’opzione più ragionevole, rivolta ai lavoratori in regime misto, mi sembra essere quella formulata dal Presidente dell’INPS pasquale Tridico: uscita a 63 o 64 anni, quota minima 20 anni di contributi. Scusate e chi a già maturato 40 nn di contributi? Quota 41 costa troppo? E si danno i soldi a chi non ha voglia di lavorare? vedi reddito di cittadinanza!!!
    Che vergogna!!!!
    Ludovico

    1. Mi dispiace ma la proposta Tridico è troppo penalizzante per chi ha il misto e 40 di servizio. Non solo perdo 14 anni di retributivo, ma dovrò aspettare 67 anni per aggiornare, forse la pensione. Come al solito si pensa a chi ha versato meno e chi ha versato di più paga per tutti.

      1. Buongiorno Angela, la proposta tridico vale appena appena una scorsa con un occhio solo per capire che non vuol dire altro dare mezza carota ora e mezza carota dopo anni. Provate a fare lo stesso con un coniglio. Lilli Reolon.j

      2. l’ho detto ad altri e lo dico anche a te; è una proposta quella di tridico; certo che è brutta perchè ti danno la pensione a parti; al di là che la parte contributiva non deve essere inferiore a 1,2 volte la minima; conviene o non conviene? ognuno si fa i suoi calcoli e poi dice: me lo posso permettere? quanto sono sfinito dal lavoro? resisto 1 altro anno o anche 2? quanti anni ho? anche perchè conta a che età la fanno partire; è comunque 1 opzione in più; tutto chiaro Angela? io dico magari venisse fuori; meglio a 63 anni di 64 ma meglio a 64 che a 67 anni;

        1. Non è giusto che io debba accettare la Tridico con 40 di servizio e 63 oppure continuare fino a 42 per non rimetterci. E quelli che sono andati a 38 anni era giusto mandarli con meno anni e senza penalizzazioni. L’unica giusta è 41 anni se ho versato di pìù è giusto che anch’io possa essere agevolata in parte(solo 10 mesi) come è stata data ad altri questa opportunità? La Tridico ovviamente favorisce chi ha meno contributi, e poi perchè prendere l’intera pensione a 67 e non quando si raggiungono i 42 anni o43? Va solo a vantaggio dello stato.

      3. Sono sempre più d’accordo con lei, Angela. Resta da chiarire se per chi ha già 40-41 anni l’assegno sarà tutto contributivo fino al raggiungimento dell’anticipata Fornero o fino ai 67 della vecchiaia, la differenza economica non è di poco conto Chi sarebbe quello sciocco che raggiunti i 41 anni accetterebbe di farsi conteggiare i restanti 1,10 anni tutto contributivo quando potrebbe trovare una marea di escamotage per continuare a ricevere lo stipendio pieno, in attesa dell’assegno di pensione misto sin da subito? La proposta Tridico per loro è una fregatura. E’ un po come la fregatura di OD: Se una donna raggiunge oggi i 59 anni ma ha già 40 anni di contributi ( non 35 ), chi glielo fa fare di accettare il tutto contributivo per il resto della vita quando con un po di sopportazione e malattia raggiungerebbe tranquillamente il sistema misto a 41,10 senza perderci niente. Inoltre la pensione minima a 1000 euro è una boutade: Una donna che accetta OD tutta contributiva prenderebbe dopo 35 anni di lavoro e di versamenti meno di chi riceve la sociale. Siamo alla follia.

      4. Angela, hai sentito l’ultimissima; parlano di Opzione tutti; la differenza con la proposta Tridico è che mentre con quella di tridico a 67 anni la parte retributiva te la danno con opzione tutti la perdi per sempre; speriamo che non siacosì come prospettano; non ci resta che attendere; saluti a te e ai gestori del sito

  14. Che non si trovino scuse per rimandare la riforma Fornero.
    La riforma Fornero-Monti è stata fatta in minor tempo e in più retroattiva, quindi…….
    Si faccia quota 41 senza penalizzazioni.
    AVANTI TUTTA!!!!!!!!

    1. La riforma Fornero fu varata all’istante perché non comportava esborsi ma introiti per lo Stato. Adesso bisognerebbe trovare risorse che non ci sono in bilancio

  15. Vorrei richiamare l’attenzione di tutti e specie dei vincitori delle elezioni su quello che sta succedendo in queste ore in Francia, dove di fronte all’intenzione di Macron di aumentare l’età pensionabile dai 62 attuali a 65 anni entro il 2031, quindi con aumento di 4 mesi per anno, il popolo è sceso in piazza coi sindacati che li supportano a dovere- il risultato già si sa , non se ne farà niente- e qui da noi si esce a 67 e si discute di flessibilità improbabile ,per giunta con penalizzazioni? dico alla Meloni di guardare i nostri cugini francesi come agiscono e come scendono in piazza con forza e determinazione, per capire che la dobbiamo finire di essere l’ultima ruota del carro europeo, e di adeguarci in materia previdenziale agli altri stati, perchè prima o poi anche noi avremo il coraggio di scendere seriamente in piazza per far valere una volta per tutta le nostre ragioni ed i nostri bisogni, da tempo schiacciati senza difesa alcuna.

  16. Se è vero, quanto è vero, che non ci sono i tempi per fare una riforma pensionistica organica, è altrettanto vero che gli anni passano e che questa “scusa” porta a delle grandi ingiustizie. Ragion per cui , se non si vuole affrontare l’argomento nella sua globalità si puo’ sempre fare dei piccoli passi ad esempio deliberando che dal 1/1/2023
    – si può andare in pensione con 42 anni di contributi.
    – si può andare in pensione con 63 anni e 41 anni di contributi.
    – si può andare in pensione con 64 anni e 38 anni di contributi.

    Con l’impegno di definire la nuova riforma entro giugno 2023.

    1. Scommetto che Lei rientra in una delle 3 categorie. Ma non se la prenda, la mia non è polemica è solo la conferma che ognuno si coltiva il proprio orticello e l’unica cosa che ci accomuna è l’essere trattati da sudditi dai nostri governanti dal l’indomani che sono eletti.

      1. Scommessa persa, io ho ampiamente superato i 42 e usciro’ con la Fornero, se non cambia. Ma le assicuro che lavorare 43 anni + 12 mesi (persi per strada) non è cosa da poco.

  17. Stamattina sui quotidiani aleggiava l’ipotesi di proroga di quota 102.
    La montagna sta partorendo il topolino!! Un dèjà vu!

  18. Buongiorno, per prima cosa ringrazio i gestori del sito che danno questo spazio a noi “vox populi”, e nella speranza che la nostra voce, venga presa in considerazione cerco di esprimere il mio pensiero a riguardo; leggo sui quotidiani che non ci sarà il tempo per varare una vera e propria riforma pensionistica ovvero smantellare entro fine anno la Legge Fornero cosa fortemente voluta da Lega e Sindacati e sinceramente sono anche d’ accordo visto che in questo momento il Paese ha problemi più urgenti da risolvere. Leggo inoltre che l’alternativa è prorogare quota 102, Opzione Donna, Ape Sociale, Precoci e altre alternative d’ uscita. Ma un programma di Governo e pur sempre un impegno che si prende con l’elettore, vero è che la vincitrice Meloni è stata cauta sulla 41 x tutti, ma il punto 9 dell’ Accordo quadro di programma per un Governo di centrodestra parla chiaro “Flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e accesso alla pensione, favorendo il ricambio generazionale”. Non fare nulla e aspettare tempi migliori non è rispettare questo impegno. Una veloce soluzione per dare un minimo segnale a chi ha votato questo programma ci sarebbe, almeno per la forma anticipata, una quota 102 aperta a tutti, 60 + 42, sulla Fornero si anticiperebbe di soli 10 mesi , 61 + 41 / 62 + 40 / 63 + 39 / 64 + 38 / 65 + 37 / 66 + 36 e dove aimè almeno per ora fino ai 59 anni resterebbero le regole vigenti, che darebbe agli over 60 un minimo di Flessibilità ed equità come sostenuto da tutte le forze di Centrodestra. Per le donne una minima modifica, all’ Opzione Donna già esistente con il calcolo con il sistema contributivo dai 35 anni di contributi, ovvero calcolarla con il sistema misto se superiore ai 40 anni di contributi. Un ultima nota la farei sulle così dette finestre (odiate dai più) che le trovo assurde, nel caso che il futuro pensionato faccia domanda per tempo diciamo almeno 3 mesi prima, e giustamente dovute se la domanda viene fatta a ridosso o a requisiti acquisiti.

    1. Quella auspicata da Mauro, potrebbe essere un’ottima soluzione da inserire subito in legge di bilancio, cioè la quota 102 aperta a tutti, con giusto bilanciamento tra età e contributi- permetterebbe a chi ha 63-64-65 e via dicendo, di uscire anche con meno di 38 anni di contributi- così anche per chi ha meno di 64 anni e molti contributi c’è la possibilità di uscire- quindi cara Meloni e sindacati, valutate bene questa quota 102 aperta a tutti, potrebbe essere la soluzione che accontenterebbe tutti.

      1. E’ SI MA NON PER TUTTI.
        E come la mettiamo con quei ragazzi del ’65 che hanno iniziato a lavorare a 15 anni? Oggi avrebbe 57 anni e 42 di contributi cosa pensate sia giusto fare con loro? Continuiamo a prenderli in giro e li facciamo lavorare fino ai 43 anni e nel frattempo premiamo chi ne ha lavorati meno o chi ha evaso i contributi? Questo è il dilemma?

    2. Mauro; quota 102 o 103 aperta? finiamola con il farci prendere in giro; sarei già in pensione con una pensione; la realtà è un’altra: il lavoro terminato, la RITA attivata e chissà quando la 1° rata; e la attivi se hai 62 anni; altre formule? quota 102? si , con i 64 anni; e tornano indietro dai 64 anni? forse con la proposta tridico; dite che con la proposta Tridico non si vive? intanto la parte contributiva non deve essere inferiore a 1,2 volte l’assegno sociale; ognuno si fa i propri conti ; è un’opzione quindi una persona non è obbligata; se può permetterselo meglio, altrimenti continua; se la prospettiva è non avere nulla fino ai 67 anni meglio poco a 63, 64 che niente; comunque vedremo quello che verrà fuori credo tra novembre e dicembre ma la vedo dura; saluti a te e ai gestori del sito

      1. Perdonami Paolo ma trovo la proposta Tridico penalizzante perchè agevola chi ha un reddito alto con uno stipendio medio di circa 1400/1500 mensili quanto percepisci come quota iniziale? Dai su siamo ragionevoli continuiamo a farci del male qualcuno qui scrive di riferire alla Meloni sul comportamento del popolo francese in materia pensioni ma guarda un pò è da mesi che lo ribadisco ma caro Sergio diciamolo al popolo non ai politici contro Macron sono scesi i lavoratori e noi? Sulle panchine aspettando che arrivi qualcuno che risolva i nostri problemi. Mi spiace dirlo ma abbiamo ciò che meritiamo ovvero NULLA.

        1. ho detto che è brutta o bruttissima la proposta tridico; ma le alternative sono peggiori; il problema non è quella che ci piace di più, è quella che ci concederanno; quella ha più probabilità proprio perchè è dura, difficile; poi di quanto si prenderà al mese sono calcoli complessi; intanto l’importante è che la facciano possibilmente dai 63 anni visto che parlano di 64 anni; poi vedremo credo minimo tra un mese cosa verrà fuori; saluti a te e ai gestori del sito

  19. Ribadisco le mie forti perplessità sul fatto di ricevere la pensione a “rate” (Tridico). Solleciterei, se rimane ancora il tempo per farlo, governo e sindacati a tirare fuori la “BASE-DATI” fino ad oggi utilizzata nel sostenere le varie proposte, per accertarne (finalmente e una volta per tutte) la loro VALIDITA’ SCIENTIFICA E QUINDI SOSTENIBILITA’ economica e sociale! Senza ciò si rischia di continuare a fare teoremi demagogici e basta. Ed ora il tempo sta per scadere.
    Saluti

    1. Buonasera a tutti..io mi limito solo a dire che con 41 anni di lavoro una persona ha il sacrosanto diritto di poter andare in pensione qualsiasi sia l’età anagrafica.
      I soldi sono stati trovati sempre per tutto ma per le pensioni mai niente, è una vergogna ad iniziare dalla Fornero in lacrime(ma chi la creduta!!) che vergogna!! pensava che noi Italiani siamo degli sciocchi.

  20. La proposta Tridico troverà adesioni solo su chi potrà contare su un’altro stipendio una persona sola almeno che non sia un manager calcolando uno stipendio medio di un’operaio o di un’impiegato non potrà aderirvi. Siamo alla solita farsa vedi opzione donna usuranti e Tridico tradotto per pochi eletti. Che paese di bla bla bla l’Italia e poi ci chiediamo perché i giovani se possono scappano all’estero nonostante questo dato chi dovrebbe governare e fa spallucce. Il popolo? Lasciamo stare facciamo pena quanto chi ha creato il debito pubblico.

  21. Indubbiamente la proposta Tridico andrebbe più che bene, in confronto a quello che ci aspetta dal 1′ gennaio se nulla viene fatto- darebbe la possibilità alle migliaia di persone del misto e con una certa età, di scegliere liberamente di uscire a 63 anni con la quota contributiva- però resta il fatto che da diversi mesi c’è sul piatto un lavoro preciso e ben fatto che è la soluzione per addivenire alla riforma pensioni, cioè la proposta UTP, che è all’insegna dell’equità e della ragionevolezza- mi sembra da folli da parte del nuovo Governo, non analizzarlo, discuterlo con tutte le forza politiche e sindacali e approvarlo in tempi brevi, inserendolo in legge di bilancio e farlo partire dal 1′ gennaio 2023- mi appello a tutti a che si spinga in questa direzione , per il bene di tutti, sperando che il nuovo esecutivo sia più sensibile del governo Draghi, mantenendo fede anche alle promesse fatte in campagna elettorale.

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