La legge di bilancio è stata approvata e per il 2023 porterà diverse novità relative alla previdenza e all’occupazione. Vediamo tutto quello che è stato confermato, dalla quota 103 alle novità che riguardano lo smart working per i lavoratori fragili, fino all’aumento delle pensioni minime.
Riforma Pensioni 2023 ultime news: in manovra Quota 103, fine reddito cittadinanza e Smart Working
La legge di bilancio è stata approvata, e aspettando il prossimo incontro tra Governo e Sindacati (atteso il 19 gennaio) si ripartirà da queste novità introdotte in manovra. Vediamole punto per punto per capire da quale base ci saranno i confronti tra parti sociali e Governo.
Quota 103, nel 2023 si potrà andare in pensione con 62 anni di età e 41 di contributi (la somme dei due parametri dà infatti 103). Confermato l’incentivo per chi resta al lavoro, il cosiddetto “bonus Maroni”. Poi ci sono novità sulla rivalutazione automatica degli assegni, in base all’andamento dell’inflazione (che nel prossimo anno è fissato al 7,3%). La rivalutazione sarà al 100% per gli assegni fino a 4 volte il minimo e dall’80 all’85% dell’indicizzazione per quelli tra 4 e 5 volte (le pensioni tra 2.000 e 2.500 euro), con un riduzione – invece – per gli scaglioni più alti.
Smart working: per i lavoratori “fragili”, sia nel pubblico che privato, viene prorogato fino al 31 marzo. Tornano i voucher per il lavoro occasionale (con limite massimo di compensi che sale a 10 mila euro) e possono essere usati per l’agricoltura ma anche per gli esercizi di svago e intrattenimento (dalle discoteche alle spiagge). Stanziati 150 milioni di euro per gli investimenti delle piccole e medie imprese, per l’acquisto di macchinari e beni strumentali.
Il governo ha previsto la revisione, e poi lo smantellamento dal 2024, per il Reddito di cittadinanza. Per gli occupabili (dai 18 ai 60 anni), nel 2023 il sussidio resta solo per sette mensilità e decade dopo il primo rifiuto di un’offerta di lavoro, anche se giudicata non “congrua”. Per i 18-29enni che non hanno finito la scuola dell’obbligo è subordinato alla frequenza di corsi formativi. Per chi assume stabilmente percettori del Reddito, così come donne in condizioni svantaggiate e under 36, previsto un esonero contributivo totale fino a 8.000 euro.
Pensioni 2023 e novità della legge di bilancio: dalle pensioni minime alla flat tax.
Nel 2023 le pensioni minime saliranno a 600 euro, ma solo per gli over 75. L’obiettivo, secondo il governo – in particolare per impegno di Forza Italia – è di portare le pensioni minime a mille euro al mese, entro la fine di questa legislatura, quindi in 5 anni. Sempre in tema previdenziale, la Manovra prevede che l‘Opzione donna sia legata al numero dei figli. L’anticipo per le lavoratrici che vogliono andare in pensione sale a 60 anni (che si riducono di un anno per figlio, fino ad un massimo di due) e per tre categorie considerate svantaggiate. Con queste restrizioni la platea dei beneficiari pare scendere soltanto a 2900 lavoratrici.
Sulla flat tax, la cosiddetta “tassa piatta” per lavoratori autonomi e partite Iva, sarà al 15% sui redditi fino a 85 mila euro. Prevista per gli autonomi anche una flat tax incrementale. Confermato, rispetto al recente passato, il taglio del cuneo fiscale di due punti percentuali per i redditi fino a 35 mila euro. Il taglio sale invece a tre punti per gli stipendi fino a 25 mila euro.
L’assegno unico si rafforza per chi ha figli (fino a un anno, fino a tre anni per chi ha almeno tre figli). Per i nuclei con 4 o più figli la maggiorazione sale a 150 euro. Novità anche per il congedo parentale, che passa dal 30% all’80%, con un mese aggiuntivo, fino al sesto anno di età del figlio, anche per i papà, in alternativa tra di loro.
In tema di welfare, arriva il “Reddito alimentare”, una sperimentazione destinata a chi è in povertà assoluta: stanziato un fondo da 1,3 milioni di euro nel 2023 e di due milioni nel 2024 per distribuire pacchi alimentari con prodotti invenduti dalla grande distribuzione (supermercati, ipermercati).
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Uno stato che favorisce i privilegi a scapito del diritto dei lavoratori alla pensione non ē serio e ne subirà le conseguenze.ai giovani dico scappate da questo infame paese.
….Errata corrige… Buonasera! Spero che le misure economiche adottate dal Governo Italiano aiutino tutti i cittadini e i ceti meno abbienti della società. Ringrazio tutti vivamente!
Il punto vero mi pare che non sia stato sufficientemente focalizzato: “una riforma delle pensioni equa, ecc.”, il governo sarebbe nettamente in grado di farla…ma NON la vuole fare!! Non è che non può…NON VUOLE!!
Sono due cose ben distinte ed assai diverse!!!
Se si tengono in considerazione solo le ragioni a sfavore (peraltro, in larga parte, note da tempo), è chiaro che l’esito sia soltanto uno: se non si peggiorano le cose, si fa pochissimo o quasi nulla! Con buona pace di tanti, come me, che rimangono con un palmo di naso!
Io sono convinto, senza fare della facile ironia, che se mettessimo insieme i migliori cervelli di questo forum (ne bastano un paio) faremmo una riforma delle pensioni equa, meno costosa e che copre un amplissima platea.
Ho già detto molte volte che per fare meglio di questi non ci vuole Leonardo da Vinci o Galileo Galilei.
Le ultime news sono esilaranti.
Mattarella ha detto che lo Stato Italiano è di chi paga le tasse. Peccato che lui convoca al Quirinale, con feste e onori, anche chi è residente a Montecarlo…….
La prossima notizia però la definirei grottesca.
Lo Stato stanzia un milione e mezzo, destinato alla grande distribuzione, per cibi ancora buoni destinati ai poveri,
dopo aver inventariato, si dice, una spesa di 450 milioni per armi all’Ucraina.
Da ultimo, per terminare questo film dell’orrore, hanno anche tagliato 35 milioni destinati alle carceri, con i risultati che vediamo tutti i giorni sul telegiornale. Se voi avete ancora qualcosa da dire, io non saprei proprio cosa scrivere.
Se avessero un po di sale in zucca , questi politici da strapazzo dovrebbero immediatamente riformare il sistema, visto che con la legge di bilancio hanno fatto la peggiore frittata possibile- il 19 gennaio si incontreranno con i sindacati e spero che le forze sociali spingano per arrivare presto al traguardo, che poi sarebbe o proposta utp o quota 103 libera dai paletti o abbassamento a 65 anni della pensione di vecchiaia- e non cominciassero a perdere e a prendere tempo……il tempo è finito e la pazienza è a zero- per la fornero ci sono volute 2 settimane, quindi la finissero di dire che la riforma partirà dal 2024. ….per aprile ci aspettiamo la riforma che parta subito senza tentennamenti…..ripeto la pazienza è finita e pure la calma……qua prima o poi qualcuno perderà la testa a furia di essere preso in giro da questi illusionista di infimo ordine.
Per essere precisi e corretti l’indicizzazione delle pensioni da 4 a 5 volte il minimo corrisponde a 2100 a 2625 lordi, cioè da 1550 netti.(vogliono impoverire altra gente) Comunque per gennaio non hanno dato l’aumento. Triste e irrispettoso comportamento verso i pensionati, come sempre!!!! Sicuri che la loro protesta è inefficace ……
Andare in pensione al raggiungimento dei requisiti previsti dalla legge è innanzitutto un dovere etico e morale: solo uno Stato incapace e mal governato può vantarsi di proporre incentivi per rimandare il pensionamento dei lavoratori anziani favorendo così sottrazione di posti di lavoro a persone giovani, motivate e con maggiori competenze digitali costrette sempre più frequentemente ad emigrare! A mio avviso sarebbe giusto invece penalizzare economicamente chi non accede alla pensione pur avendo maturato i requisiti!
Buonasera! Spero che le misure economiche adottate dal Governo Italiano aiutino tutti i cittadini e i ceti meno abbienti della società. Ringrazio tutti vivamente!
Incentivi per chi resta al lavoro pur potendosi pensionare. Cari giovani, il ricambio generazionale ve lo potete scordare ed è meglio che emigrate all’estero, questo non è un paese per voi.
RdC solo per sette mesi, giusto in tempo per la stagione estiva del Twiga e del Papeete, dove i nostri ministri Santanchè e Salvini potranno guadagnare e divertirsi alle spalle dei giovani disoccupati e sfruttati con paghe e orari infami e dove i lavoratori autonomi e partite IVA con la tassa piatta Flat Tax potranno spendere quanto risparmiato dalle tasse e anche quanto evaso.
Giovani, ci aspettiamo un rigurgito di non rassegnazione e molti di noi anziani saremo con voi in prima fila, perchè non ci siamo mai rassegnati a questa deriva che sta distruggendo il paese naturalistico, artistico, più bello del mondo. Avanti, i giovani Iraniani hanno più coscienza di voi.
vedremo cosa uscirà dall’incontro del 19 gennaio; speriamo che non sia come per le altre volte per fissare l’agenda di lavori dei mesi successivi; saluti ai gestori del sito