Riforma pensioni 2024, si farà qualcosa post tavolo Governo-sindacati? Parla Perfetto
Abbiamo provato ad interfacciarci con il nostro esperto il Dott. Claudio Maria Perfetto per comprendere il suo sentire post incontro Governo-sindacati, abbiamo chiesto: “A seguito delle dichiarazioni del premier Meloni, che sentore ha avuto circa la possibilità concreta che si metta mano alla Riforma Pensioni in tempi brevi? Si farà qualcosa o la previdenza pur essendo in agenda, visti gli incontri con i sindacati, non é comunque al momento una priorità?“Eccovi le sue considerazioni:
Riforma pensioni 2024: l’analisi dei temi chiave, Potere d’acquisto, PNRR, Previdenza e Fisco
Riporto le mie riflessioni sull’incontro tra il Presidente Meloni e i Sindacati tenutosi il 30 maggio 2023. Le mie riflessioni si basano su quanto è stato riportato da Ansa.it (https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/politica/2023/05/30/meloni-ai-sindacati-lavoreremo-su-pensioni-future-evitare-una-bomba-sociale-_5e79b33b-d63d-4b9c-ab4d-51a8fc7e6fe1.html)
I temi chiave citati (ma non sviluppati) sono stati: Potere di acquisto, PNRR, Previdenza e Fisco. Il fatto che tali temi non siano stati sviluppati nell’incontro che si è tenuto il 30 maggio è comprensibile: l’incontro serviva, come il Presidente Meloni stesso ha precisato, “per darci una organizzazione più cadenzata del lavoro e per un dialogo strutturato e spero proficuo, nel rispetto delle priorità che il Paese ha”. In effetti, ci si aspettava che l’incontro sarebbe stato a titolo interlocutorio, di carattere preliminare.
Il Presidente Meloni ha fatto un’affermazione importante che non può passare inosservata: “Quando ci si mette al tavolo bisogna scegliere le priorità con le risorse di cui si dispone”. Questo approccio ci è ben noto, perché viene spesso ripetuto soprattutto in ambito previdenziale.
TEMA da approcciare: Potere d’acquisto.
Il presidente Meloni afferma: “Voglio istituire a Palazzo Chigi un osservatorio governativo sul tema del potere d’acquisto: salari, monitoraggio dei prezzi e della politica dei prezzi”. C’è già un Osservatorio simile, ed è l’Osservatorio CPI (Conti Pubblici Italiani). Ma forse il Presidente Meloni vorrebbe dotare l’Osservatorio che ha in mente non solo della capacità di monitorare salari e prezzi ma anche della facoltà di incidere sui salari e prezzi. Se così fosse, ci sarebbe perfetto accordo con i Sindacati ma disaccordo con le imprese. Ci sarebbe un accordo tra Governo e Sindacati solo a livello formale, perché a livello sostanziale i Sindacati vorrebbero che fossero loro a trattare la politica salariale con le imprese.
TEMA da approcciare: PNRR.
Il Presidente Meloni afferma: “Il Pnrr è una delle questioni principali, una grande occasione. Le risorse devono arrivare a terra per essere spese nelle cose più strategiche”. È solo una dichiarazione di intenti. I fatti dimostrano che i lavori espressi nel PNRR non vanno avanti, o vanno avanti a rilento, e questo più volte ha messo a rischio l’accesso alle risorse che l’Europa ha destinato per l’Italia. Non si intravede in che modo il Governo possa accelerare i lavori del PNRR. Il Presidente Meloni tiene a sottolineare che “c’è un finanziamento importante nel Pnrr, oltre 15 miliardi, che richiede un approfondimento perché è una grande occasione per migliorare il nostro sistema sanitario con strumenti che ci consentano di migliorare il sistema e non immaginare cattedrali nel deserto”. Ebbene, non siamo riusciti a migliorare il nostro sistema sanitario quando era il momento di farlo durante l’esplosione della crisi pandemica, che cosa fa pensare di poterci riuscire ora che la crisi pandemica sembra essere alle nostre spalle e quindi senza più una motivazione forte per migliorare il sistema sanitario?
Previdenza, il problema restano i fondi?
TEMA da approcciare: Previdenza.
Il Presidente Meloni afferma: “Si lavorerà sul rafforzamento del sistema previdenziale, con particolare riguardo alle pensioni future. Dobbiamo garantire la tenuta del sistema ed evitare il manifestarsi di una bomba sociale nei prossimi decenni”. Va bene, occorrerà rafforzare il sistema previdenziale. Ma come fare a rafforzarlo? il Presidente Meloni aggiunge. “Sarà utile per mappare tutta la spesa e per valutare anche gli effetti di determinati provvedimenti in tema di esodi aziendali e ricambio generazionale”. Ma perché “mappare”, “valutare”, finora che cosa è stato fatto? Il Presidente Meloni precisa. “Credo che si possa partire dal lavoro dell’osservatorio e dei tavoli tecnici, un lavoro di studio, per poi proseguire con un confronto complessivo sul sistema”. In altre parole, tra le righe, sembra che il Presidente Meloni abbia detto nella sostanza: sulle pensioni non faremo nulla! Questa sensazione appare rafforzata quando, parlando del fisco, il Presidente Meloni afferma: “È inutile pensare a come ottimizzare il sistema previdenziale, se abbiamo sempre meno persone in età lavorativa”. Ecco: poiché nessuno al Governo sa come aumentare il livello di occupazione (francamente, è difficile immaginare che il progetto GOL – Garanzia di Occupabilità Lavorativa – espresso nel PNRR possa dare i risultati attesi) occorrerà mantenere sempre più persone al lavoro, e quindi si tenderà a mandare in pensione i lavoratori in età sempre più tarda. E questa soluzione è già contemplata nella legge Fornero. Perciò, non si farà nulla sulle pensioni.
TEMA da approcciare: Fisco.
Il Presidente Meloni afferma: “vogliamo rendere strutturale il tema dei fringe benefit e la detassazione del contributo del datore di lavoro per i lavoratori ai quali nasca un figlio. La denatalità è un’altra grande questione economica, che se non affrontata per tempo renderà molto meno efficaci tutti gli altri provvedimenti”. Agire sul cuneo fiscale detassando il contributo del datore di lavoro per i lavoratori ai quali nasca un figlio… è un a logica difficile da recepire. Creare asili nido vicino ai posti di lavoro, è invece una logica più ragionevole, ed anche vincente se si ricorda, per esempio, l’iniziativa sviluppata ad Ivrea da Adriano Olivetti.
Conclusioni.
Il Presidente Meloni ha espresso molti obiettivi ambiziosi, ma finora il Governo che presiede non sembra possedere le caratteristiche per raggiungere traguardi così ambiziosi. Ciò che il Presidente Meloni ha esposto ai Sindacati è una lista di desideri, che dovrà fare i conti con la lista della spesa. Poiché la lista della spesa richiede che si ordinino i desideri su base prioritaria, tra i temi da approcciare (Potere di acquisto, PNRR, Previdenza e Fisco) ci sarà chi andrà in cima e chi andrà in fondo.
Non sappiamo con certezza chi sarà in cima alla lista delle priorità da affrontare. Ma sappiamo con certezza chi sarà in fondo alla lista delle priorità da affrontare: la Previdenza“.
Cosa ne pensate delle riflessioni del Dott. Perfetto? Le condividete? Ed in particolare concordate con questa sua ultima frase: “Non sappiamo con certezza chi sarà in cima alla lista delle priorità da affrontare. Ma sappiamo con certezza chi sarà in fondo alla lista delle priorità da affrontare: la Previdenza“. Fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti del sito.
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Come sempre ringrazio il dott. Perfetto dei chiarimenti dati; speravo, dopo un viaggio di oltre 20 giorni in bici attraverso la Scandinavia fino a Capo Nord, in buone nuove ma non ci confidavo troppo; saluti ai gestori del sito
Ogni incontro è “preliminare”…cioè ogni incontro ovviamente preliminare serve ad organizzare al meglio il successivo tavolo (naturalmente) a sua volta preliminare. Ergo, siamo sempre ai preliminari…ormai gli specchi strabordano di politicanti che cercano di arrampicarsi…senza mai neanche avvicinarsi al “dunque”!
Premesso che il lavoratore non è una risorsa infinita, che ha una sua curva di rendimento che inevitabilmente tende a zero e che quindi il fine carriera non può essere allungato a piacimento a quando una soluzione razionale al problema della scarsità incrementale dei lavoratori rispetto ai pensionati?
Vergogna, avevano promesso di spazzare subito la Legge Fornero e fare una giusta riforma previdenziale. Ora ci dicono che non sia più prioritaria ma ci sono o ci fanno? La gente li ha votati per avere fatti non chiacchierare. Le risorse anche attraverso il PNRR ci sono basta fare delle pensioni una grande questione sociale e di giustizia, abbassando l’età pensionabile a 64 anni come è ora in Francia e favorendo soprattutto una certa flessibilità in uscita per tutti anche con piccole penalizzazioni. Bastaaaaaaaa subito la RIFORMA senza se e senza ma.
Grazie Dott. Perfetto…
Non ci sono sufficienti lavoratori a garantire la stabilità del sistema pensionistico? La soluzione è semplice, aumentare la permanenza dei lavoratori al lavoro e in modo generalizzato. A settant’anni pompieri, forze dell’ordine, insegnanti e docenti di ogni ordine e grado, infermieri, trapezzisti ed acrobati in genere, operai qualificati, informatici di ogni ordine e grado, chirurghi, ecc. Chissà perchè non ci si era pensato prima. Forse per la scarsa rilevanza riconosciuta al principio di realtà. Poi il concetto si può estendere. I collaudi delle funivie costano troppo? riduciamo i parametri da controllare. La sicurezza ferroviaria costa troppo? Riduciamo gli addetti e i sistemi di controllo. ecc. E non voglio disturbare i risultati INVALSI in eu su matematica e problem solving. I paesi che hanno maggiore natalità hanno comunque salari più alti, maggiore sostegno alle spese genitoriali, meno preoccupazione dei genitori per la stabilità lavorativa e di conseguenza alti pil procapite e deficit/pil inferiori.
Voglio vedere se ti fa piacere sapere che non c’è futuro migliore che tu possa immaginare (stenti rinunce sogni infranti che rimangono nel cuore.) Governare è saperlo fare é essere vicino al Popolo no remare contro.
Meloni bugiarda ! In campagna elettorale per avere i voti promise Opzione Donna !!
Sempre le solite cazzate, la Meloni ha vinto con la promessa delle pensioni…..troppo facile dire non ci sono soldi …potevi fare a meno di promettere. E i soldi andate a prenderli dai ricchi…
Quei fenomeni dei sindacati sono immagino di nuovo in letargo appena si sveglieranno faranno la solita manifestazione.
Gli ultracinquantenni costituiscono la maggioranza della platea dei votanti, la LdB sarà in piena campagna elettorale per le europee, dove di va col proporzionale.
Dubito fortemente che il tema previdenziale sarà il fanalino di coda.
In occasione delle elezioni è sensato pensare che i nodi delle promesse elettorali disattese vengano al pettine.
Non credo che in ambito Previdenza non si farà nulla: troppo impopolare! L’osservatorio servirà a fare maggior analisi sulle situazioni particolari, compresa quella delle Donne con obiettivo di risparmiare. Le opinioni tranchant del Dott. Perfetto a cui siamo abituati le sto trovando poco bilanciate e sempre rivolte nella stessa direzione: pessimismo cosmico.
Sig.ra Cristina Filippo, i miei ragionamenti sono fondati sul rapporto causa-effetto.
Un approccio in termini di causa-effetto è per esempio il seguente:
1. meno nascite determinano meno lavoratori futuri
2. meno lavoratori futuri determinano minori versamenti contributivi
3. minori versamenti contributivi determinano minori risorse per pagare le pensioni
4. minori risorse per pagare le pensioni determinano meno pensionati
5. meno pensionati significa mantenere i lavoratori più a lungo al lavoro
Il Presidente Meloni ha sintetizzato questa catena di causa-effetto nell’affermazione “È inutile pensare a come ottimizzare il sistema previdenziale, se abbiamo sempre meno persone in età lavorativa”.
Si hanno sempre meno persone in età lavorativa a causa della denatalità.
A proposito della denatalità il Presidente Meloni afferma: “La denatalità è un’altra grande questione economica, che se non affrontata per tempo renderà molto meno efficaci tutti gli altri provvedimenti”.
Uno dei provvedimenti che il Presidente Meloni ritiene di attuare è quello di “rendere strutturale il tema dei fringe benefit e la detassazione del contributo del datore di lavoro per i lavoratori ai quali nasca un figlio”. Questa misura, secondo il Presidente Meloni, dovrebbe incentivare le famiglie a generare più figli.
Il trend che i demografi prevedono per la popolazione italiana è il seguente:
– 2023: 58.870.762 di individui
– 2030: 57.544.258 di individui
– 2040: 55.258.471 di individui
– 2050: 52.250.483 di individui
– e così via, a decrescere, per i decenni successivi
Il fatto che la popolazione tenda a diminuire potrebbe non essere di per sé un problema. Il problema è che al tempo stesso la popolazione invecchia, vive più a lungo, e il rapporto attivi/pensionati non potrà col tempo garantire la sostenibilità del sistema previdenziale (questo non è “pessimismo cosmico” come lo chiamerebbe lei – bella espressione, comunque – ma un “dato matematico”) .
Il Presidente Meloni suggerisce di far pagare meno contributi al datore di lavoro per quei lavoratori che fanno figli.
Io suggerisco di far pagare i contributi al datore di lavoro che impiega come fattore lavoro i robot (o qualsiasi altro strumento di automazione, come casse automatiche, per esempio) al posto dell’uomo.
Sig.ra Cristina Filippo, lascio a lei il giudizio su quale dei due suggerimenti (tra quello del Presidente Meloni e quello mio) vale la pena fondare la sostenibilità del sistema previdenziale.
Infine, sig.ra Cristina Filippo, lei afferma “Non credo che in ambito Previdenza non si farà nulla: troppo impopolare!”
Il punto non è ‘fare qualcosa per la Previdenza per evitare di diventare impopolare’.
Anche se lo volesse, il Governo non può fare nulla per la Previdenza, perché è la maggiore voce di spesa per lo Stato, e con un debito pubblico al 142,9% del Pil nel 2023 e con un basso tasso di crescita del Pil che nel 2023 rasenterà appena l’1%, la spesa pensionistica sarà la prima voce di spesa da tagliare.
Cosa occorrerebbe fare per la Previdenza? Ritengo di avere idee vincenti, realistiche, e le ho già espresse alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nessun pessimismo cosmico. La forza lavoro in età 15÷64 anni si sta contraendo a doppia cifra su base decennale e gli studi veri in tal senso si moltiplicano per cui o aumenta la produttività pro capite o si ridurrà il tenore di vita. L’ottimismo, quello vero ed utile, si basa sulla concretezza e non sulla simpatia comportamentale. Più siamo collegati alla realtà anche nelle sue dimensioni numeriche e meno è facile che ci manipolino con prospettive edulcorate quanto inconsistenti che non sarebbe la prima volta. Questo a prescindere che sia il dott. Perfetto od altri che analizzano e sui dati traggono conclusioni.
Cara Cristina Filippo, vorrei che tu avessi ragione ma hai torto marcio e adesso ti spiego perchè: se volevano far andare in pensione tante persone avrebbero fatto altre scelte del tipo: mantenere opzione donna come era prima; avrebbero tenuto quota 102 alzando di poco i contributi cioè da 38 a 39 e non 41; invece hanno fatto ben altro; basta ora la frase della Meloni: con sempre meno persone in età lavorativa non si può pensare alla previdenza come priorità; quindi il dott. Perfetto, nella sua analisi, ha ragione al 1000% purtroppo; saluti a te , al dott. Perfetto e ai gestori del sito
Almeno avessero lasciato tutto com’era, invece hanno eliminato anche OPZIONE DONNA. Perfino la Fornero l’aveva mantenuta. L’attuale Governo è davvero vergognoso nei confronti delle donne.
Cara Paola, l’ho già detto tante volte e te lo ripeto: anche con penalizzazioni ti dovevano dare una pensione; se un uomo non riesce con 40 anni figurati con 35 anni; se un uomo non riesce a 61 anni figurati se una donna riesce a 59; sempre tenendo conto che una donna vive 3-4 anni in più dell’uomo; quest’anno le donne con opzione donna vanno se sono in situazioni estreme; tutto qui; questo è stato il ragionamento, a mio parere, di chi decide, non è il mio; saluti a te e ai gestori del sito
Anche questi non sanno fare altro che peggiorare le condizioni di vita di chi lavora e paga i contributi.
Chi vive di proprietà parassitarie vive benissimo e chi non vuole lavorare ci riesce benissimo, alla faccia di quelli che si sono visti allungare l’obbligo lavorativo già tre volte nella vita (grazie Dini, Maroni e Fornero!).
Sono d’accordo con il Dottor Perfetto
Purtroppo questo governo ha disatteso tutte le promesse fatte in campagna elettorale sul superamento della Fornero, annullando di fatto anche quel poco di buono che che la Fornero aveva lasciato: l’ OPZIONE DONNA resa inaccessibile!
Giorgia Meloni ci deve spiegare una volta per tutte a noi delle 20.000 donne beffate da Opzione Donna che ci è stata tolta dall’oggi al domani dopo che ci era stata data come certa, a 59 anni chi ci mantiene a noi licenziate da aziende in crisi ma di piccole dimensioni???? Se me lo dice così lo faccio, magari mi mantiene lei, intanto credo non abbia problemi economici 😡
Io invece credo che qualcosa faranno sulla previdenza e opzione donna. Stanno mettendo a rischio i prossimi 5 anni di legislatura e anche questa ….anche perché tantissimi la prossima volta cambieranno voto perché delusi dalle loro parole e promesse .
Mah! Un’intervista per tirare fuori quello che ormai sappiamo da almeno 10 anni. Ca’ va sans dire. Eurekaaaa
Gent. Dr. Perfetto
Neanche la assurda è incostituzionale finestra di 3 mesi (dopo 42 anni e 10 mesi di lavoro!) verrà eliminata da questo governo e questi sindacati , secondo me .
Altro che l’abolizione immediata della Fornero di cui parlava la Lega in vista delle elezioni !!!
È troppo facile dire che questi non vogliono fare niente in termini di riforma previdenziale!
Pensiamo invece a proposte concrete per rendere il sistema previdenziale più equo.
Quante persone sono andate in pensione prima dei 60 anni, ormai da anni, e quanti stanno percependo pensioni con importi esagerati e quanti percepiscono pensioni dopo pochi anni in parlamento. È questa l’equità sociale? È possibile che tutti i nostri soldi versati siano spariti e solo noi siamo costretti a lavorare fino ai 67 anni e oltre? Dobbiamo pagare una carenza di natalità quando noi i figli li abbiamo messi al mondo? Parlo anche a nome di tante donne che hanno studiato, si sono laureate, hanno messo al mondo figli, si sono sposate e curano una casa, una famiglia, sempre pronte, sempre presenti, tra spesa, cucina, pulizie, genitori anziani, figli e nipoti e lavoro lavoro lavoro ancora oggi fino almeno a 67 anni, salute permettendo.
Ma pensate che noi, siamo ora, delle superdonne, a differenza della schiera di persone andate in pensione per anni, prima dei 60 anni? e poi tutti quelli andati da poco con quota 100? Vedo uomini alti e fisicati pieni di energia, in pensione a 62 anni e noi a 67 se va bene, ancora qui a combattere…. è questa equità sociale? L’unica cosa che sanno forse dire è ripristiniamo opzione donna…..che vuol dire 30% in meno per sempre! (che significa per una persona che ha un lavoro a tempo indeterminato dall’età di 25 anni ad oggi, andare in pensione a 62 anni e 36 di contributi con il 30% in meno) è questa equità sociale?
Sono stufa di sentire non faranno niente, non ci sono i soldi, dobbiamo pensare al futuro (intanto i soliti continuano a riempirsi ingiustamente la pancia con i nostri soldi) , e invece di ripetere sempre la stessa nenia di pessimismo fate proposte intelligenti per un sistema più equo. E non dimenticatevi che noi degli anni 60 siamo stati fregati, imbrogliati, entrati nel mondo del lavoro con un sistema pensionistico che non richiedeva riscatto di laurea, non richiedeva pensioni integrative ora ci troviamo in questa situazione dove siamo noi quelli che devono salvare il futuro dell’Italia (e gli altri continuano a riempirsi la pancia)
Cara Roberta, capisco il tuo sfogo e adesso ti faccio l’avvocato del diavolo; ripristinare opzione donna come era prima? impossibile; tu mi dirai: prendo il 30% in meno; la meloni ti risponde: si , ma io la pensione te la devo dare; ma io ho 62 anni; e la meloni ti risponde: la do la pensione all’uomo con 41 di contributi che ha una vita media di 3-4 anni inferiore alla donna; tu mi dirai: ma prima si andava in pensione anche a 58-59-60 anni; e la meloni ti risponde: erano altri tempi, parliamo di 15 anni fa; tu mi dirai: ma io devo accudire genitori anziani, figli, nipoti marito etc; la meloni ti risponde: i genitori anziani hanno accudito te e ora è il tuo turno e guarda che alla fine quando non ci saranno più tu, alla mattina, quando ti alzerai ti guarderai allo specchio e dirai: ho fatto il mio dovere? se sarà si vivi in pace (te lo dice uno che è stato dietro alla mamma fino ai 97 anni con grandi sacrifici personali); tieni duro e speriamo in qualcosa di buono; io in pensione ti manderei ma non decido io, la meloni si; saluti a te e ai gestori del sito
Tante parole tanta confusione tante idee che non porteranno da nessuna parte e lo sa anche lei Dottor Perfetto. Abbiamo voluto automatizzare nel mondo del lavoro? Questi sono i risultati ovvero tra circa vent’anni avremo un mondo di cui aver paura.
Ma non ē meglio che fanno tutti una bruttissima morte
Ma spazzare via la legge Fornero non era priorità quasi assoluta nella loro campagna elettorale?? E adesso che cosa ci vengono a raccontare…a 65 anni insegnare ancora nella scuola è davvero molto, molto difficile!
Quei signori dovrebbero venire a vivere il nostro quotidiano, ma sono troppo distanti sui loro piedestalli!
Faremo,diremo,cambieremo.Tutte balle.Mi piacerebbe rivedere Salvini con la Fornero.Fac59
Hai visto
La mamma ha fatto tutto quello che si poteva fare
Cioè NULLA
D’accordo con Dott. Perfetto, anche secondo me non faranno nulla sulle pensioni, le priorità per loro sono altre, e per noi non ci resta che la Fornero, sperando non peggiorino pure questa. Vedremo!