Riforma Pensioni 2024, ultim’ora: Governo pensa a sistema contributivo per tutti
Persiste l’intenzione dell’esecutivo di promulgare una riforma delle pensioni entro la conclusione della legislatura, con l’obiettivo di armonizzare i diversi sistemi di uscita anticipata e incoraggiare i giovani a optare per sistemi pensionistici integrativi. Secondo le proiezioni della Ragioneria dello Stato, entro il 2040 la spesa per le pensioni avrà un impatto del 17% sul Prodotto Interno Lordo (PIL). Una prima dichiarazione in merito è giunta da Giorgia Meloni durante quella che può essere considerata la conferenza stampa di “inizio anno”. La leader ha sottolineato che “LA sostenibilità della previdenza «va costruita con equilibrio: il sistema migliore possibile ma uguale per tutti»
Riforma Pensioni 2024, il prossimo anno spunterà quota 104?
Dopo il bis di Quota 103, questa volta in una formulazione “penalizzata”, il governo sta rallentando il passo riguardo alle questioni pensionistiche. L’intenzione rimane quella di procedere con una riforma completa, un obiettivo che Palazzo Chigi mira a raggiungere entro la conclusione della legislatura.
Questa riforma mira chiaramente a adottare il metodo contributivo in modo esteso, applicabile a tutte le pensioni prima dei limiti di vecchiaia. Inoltre, c’è la volontà di ampliare la copertura previdenziale per i giovani, incentivando l’adesione alla previdenza integrativa, che finora ha risentito della mancanza di nuove agevolazioni a causa delle limitate risorse disponibili.
Resta da chiarire cosa accadrà nel 2025. Nel caso in cui la riforma non sia ancora stata implementata (o se non verrà adottata Quota 41, sull’adozione della quale la Lega continua a fare pressione), il governo sarà chiamato a decidere se prorogare ulteriormente di 12 mesi la Quota 103 nella sua forma attuale o passare a Quota 104, un’opzione che è già emersa nelle prime bozze della attuale Manovra e che sicuramente non farà contenti lavoratori e sindacati.
Riforma Pensioni ultim’ora: i bilanci e il contributivo per tutti
Attualmente, il bilancio preventivo dell’Inps per il 2024 indica che le spese previste per le prestazioni pensionistiche ammontano a 310,7 miliardi di euro, registrando un incremento del 5,19% rispetto al 2023. Inoltre, come se non bastasse, secondo l’ultima relazione della Ragioneria generale dello Stato sulla previdenza, si prevede che entro il 2040 la spesa per le pensioni avrà un impatto del 17% sul Prodotto Interno Lordo (PIL), mostrando un trend di crescita ancora più accentuato rispetto a quello attuale.
Questo è il principale motivo per cu i pensionamenti anticipati nelle prossime riforme si baseranno sulle misure temporanee incluse nella legge di bilancio, approvata dal Parlamento alla fine di dicembre 2023. Queste disposizioni vincolano al metodo contributivo tutti i canali di uscita anticipata. L’obiettivo è quello di uniformare le regole il più possibile.
Il Governo ha ribadito che sarà importante affrontare il tema della previdenza coinvolgendo le parti sociali. L’invito è stato accolto dalla Cisl, mentre Cgil e Uil sembrano mostrare una certa resistenza, sostenendo che gli incontri del 2023 non hanno prodotto risposte significative.
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Questa del contributivo secco per tutti sarebbe una gran porcata di Meloni e Salvini. Dovrebbero vergognarsi per le critiche alla Fornero. Pensino piuttosto a combattere l’evasione e togliere la flat tax agki autonomi….. Siamo in un Paese governato da incapaci che credono di essere dei geni. Facciamoci sentire raga….
EVVIVA! rimane la Fornero a 67 anni, mentre tolgono la Fornero anticipata (o meglio puoi andare con 42,1, o 43,1 o 103 o 104 ecc…ma ti tolgono un bel po di soldi).
SINDACATI: smettetela con i diritti acquisiti di chi li ha già acquisiti da decenni e preoccupatevi un po di più dei lavoratori!!!
POLITICI: spero che almeno gli italiani FREGATI si ricordino a giugno di TUTTI coloro che li hanno fregati nei decenni in nome del pareggio di bilancio e dell’EU (bianchi, rossi, gialli, verdi ecc…) e votino il MARRONE: unico colore che rispecchia la situazione attuale.
Grazie se vorrete pubblicare lo sfogo.
voglio essere pessimista fino in fondo;dal 2025 quota 41 per tutti contributivo per accontentare il panzerotto Durigon e l’uomo del ponte Salvini oppure 67 anni (assegno pieno) a salire per i piu’ giovani.La Fornero non esistera’ piu’ cosi’ la lega fara’ la prossima campagna elettorale sbandierando la vittoria e molto ci cascheranno di nuovo.
Per fare chiarezza bisogna dire che la questione del tutto contributivo non riguarda chi esce con la legge Fornero ma riguarderà, eventualmente, altre forme di flessibilità anticipata
Utilissimo grazie.
Signor Marino glielo ha confermato la ministro Calderone oppure e’ una sua speranza?le leggi valide ora ,posso cambiare in un batter d’occhio.Se il governo e’ in braghe di tela la Fornero la puo’ eliminare gia’ da domani mattina:non so come si fa ad avere cosi’ fiducia in politici che hanno detto tutto e il contrario di tutto,che hanno fatto e disfatto in giornata…mah
Ottimo!
Grazie per l’informazione. È una notizia che da’ un po’ di speranzava a noi prossimi alla pensione anticipata Fornero.
Per ora
Per il 2024 ma poi?
La percentuale di occupati non è mai stata così alta, chi lavora paga i contributi per le pensioni altrui. Immagino che il montante contributi non sia mai stato così elevato quindi di cosa parliamo?
Vogliono arrivare al contributivo per tutti solo per mettercelo nel ….
Rimane una sola possibilità: non presentarsi al voto alle Europee, per desautorare questa classe politica inefficiente e prona ai dettati dell’ elite finanziaria mondiale.
E cosa risolvi?
Il conteggio è fatto di consensi sui votanti. Poi nei testi Invalsi di matematica in Europa siamo bassi. Chi non vota paradossalmente in un certo senso rafforza la maggioranza.
Non votare è sempre la soluzione peggiore, mi pare anche che sia stato abbondantemente spiegato che non recarsi alle urne sia sempre controproducente. Non votando non si ottiene nulla di utile, e finisce che i quattro gatti che invece a votare ci vanno, potranno decidere per tutti quelli che non votano. Il voto è basilare, è un diritto, e toglie la possibilità a questa classe politica cialtrona di fare tutto ciò che vuole.
E come al solito pagheranno i soliti noti. Perché non si fa’un calcolo ulteriore: applichiamo il contributivo a tutte le pensioni in essere e vediamo cosa salta fuori. Credo ne vedremo delle belle!!!
Ma è uno scherzo ?
Già è offensivo chiamare “anticipata” la pensione di chi ha lavorato 43 anni … non penseranno davvero di togliere il sistema misto a chi ha iniziato a pagare i contributi nel 1982 e non ha ancora finito oggi ?
Se il governo pensa al contributivo per tutti, l’unica esclamazione ironica che mi sovviene è questa: che genialata!!!!…Intendiamoci nel senso che non ci vogliono dei geni per fare un’operazione alla “togli di qui, togli di là”!…Davvero una grande pensata dei nostri migliori cervelli!!!
È infatti un pensata da fallimentari consenzienti.
Dopo aver lavorato tutta la vita, versato i contributi e pagato le tasse, dovremo affrontare la vecchiaia con pochi spiccioli in tasca.
Naturalmente Meloni, Salvini e combriccola (inclusi centro Sx) si sono aumentati gli stipendi…. poi bisogna aiutare Zelensky (con i nostri soldi) a comprare le armi e quindi, NON ci sono i soldi per mandare in pensione, noi schiavi
Il problema delle quote sono i famosi 41 anni di contributi.Perché non fanno la somma tra età anagrafica e contributi?Fac59
Ottimo !!! Così quelli che sono ad un passo dalla pensione mista si troveranno catapultati interamente nel calcolo tutto contributivo con una perdita consistente dell’assegno. D’altronde qualcuno dovrà ben pagare gli stipendi di Salvini e Durigon. Già gli avete dato il voto e adesso vi toglieranno anche dei soldi. Ma a voi mi piacerebbe proprio vedervi in faccia per capire tante cose.
Si inventano supercazzole per giustificare il furto prospettato a partire dal 2025…. ladri senza scrupoli e dignita’
E proprio così Franco!
Purtroppo molti ci sono cascati alle false promesse.
Detto questo anch’io che non li ho votati non resto per niente tranquillo di fronte a tutte queste voci che spingono forte sul contributivo e non mi resta che dire:
Giù le mani dalla Fornero!
Sempre più convinto che la Fornero non debba essere toccata per noi misti.
Io stesso quest’anno maturo, al compimento del 62esimo anno di età quell’obbrobrio di quota 103 ma aspetto di vedere cosa fanno nel 2025 con l’anticipata Fornero… questa 103, cristallizzando il diritto, la tengo solo come paracadute nel caso facessero porcate sulla Fornero.
Anch’io come Don sarei potuta andare in pensione quest’anno con la famigerata quota 103, ma mai e poi mai accetterò una decurtazione dell’assegno pari a circa il 20% con 41 anni di contributi! Quindi aspetto, sperando che il governo non faccia nessun intervento organico sulle pensioni nel 2024 (tipo la porcata della quota 41 tutta contributiva così caldeggiata da Salvini) e non tocchi la legge Fornero. Tengo le dita incrociate fino al prossimo settembre quando finalmente potrò fare domanda di pensione anticipata Fornero, se si sarà ancora…..
Anch’io
Io vado perché questo è solo l’inizio
Chi può uscire quest’anno faccia come me
caro don, io l’ho capita così: tutte le forme anticipate saranno con il metodo contributivo; perchè? vogliono evitare che la gente vada in pensione in maniera anticipata; chi va con la legge fornero non ha problemi; saluti a te e ai gestori del sito
Per carità logica equitativa, sono il primo a sostenerla ed è sostenibile per lo stato. Però mi chiedo: quei colleghi andati in pensione negli ultimi 2 anni con 43 anni e 1 mese di contributi ed un assegno di 1200, 1300 €/mese con il totalmente contributivo riuscirebbero a sbarcare il lunario visto tra l’altro che se hai bisogno di servizi sanitari rapidi spesso te li devi pagare, non siamo i frugali. Se si passa al contributivo puro devi rivedere pesantemente i fattori di conversione altrimenti la pensione è la fabbrica dell’influenza. Poi mi chiedo: considerando che su 16 milioni di pensionati 7,5 sono in toto o parzialmente assistiti, cioè in toto o parzialmente mancano di giustificazione contributiva a quanto percepito, non varrebbe la pena rivedere larga parte dell’assistenza magari privatizzandola con idonei strumenti assicurativi? È in programma entro la legislatura una virata dello stato in senso proattivo o continuiamo nella gestione passiva per tutti tranne i privilegi per qualcuno? Tanto per dire.
Bravo Bernardo, sono d’accordo con te!
Passare al contributivo puro con gli attuali coefficienti di rivalutazione vuol dire affamare i pensionandi che sono nel range di pensione da te scritti che sono la grande maggioranza.