Riforma Pensioni 2025: incentivi per posticipare l’uscita, e dubbi su Quota 103 e OD

La crisi delle nascite e il conseguente invecchiamento della popolazione stanno mettendo a dura prova il sistema pensionistico e il mercato del lavoro italiano. In risposta a questa situazione, il governo sta valutando nuove misure per incentivare i lavoratori a rimanere più a lungo nel mondo del lavoro, disincentivando al contempo le uscite anticipate come la quota 103 e simili.

Riforma Pensioni 2025: Le strategie del governo per disincentivare i prepensionamenti

Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha recentemente illustrato al Meeting di Rimini la gravità della situazione: nei prossimi 15 anni, l’Italia perderà circa 5,5 milioni di lavoratori a causa della denatalità. Questo calo demografico avrà un impatto significativo non solo sulle aziende, che già faticano a trovare manodopera, ma anche sulle entrate dello Stato, fondamentali per garantire un futuro pensionistico alle nuove generazioni. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha più volte sottolineato l’insostenibilità dell’attuale sistema previdenziale di fronte al calo delle nascite, affermando che “nessuna riforma previdenziale tiene con questa natalità”.

Per far fronte a questa situazione, il governo sta elaborando strategie volte a disincentivare le uscite anticipate dal mondo del lavoro e a incoraggiare i lavoratori a rimanere attivi il più a lungo possibile. L’obiettivo principale è quello di offrire incentivi economici che rendano attraente la scelta di posticipare il pensionamento. Una delle misure già adottate è il cosiddetto “Bonus Maroni”, riconfermato per il 2024. Questo bonus è rivolto a coloro che, pur avendo i requisiti per accedere a Quota 103, scelgono di continuare a lavorare. Il bonus consiste in un esonero dai contributi a carico del dipendente, pari al 9,19% per i lavoratori del settore privato e all’8,80% per quelli del settore pubblico. Questa misura si traduce in un aumento dello stipendio netto, senza comportare costi aggiuntivi significativi per lo Stato.

Riforma Pensioni 2024-2025: dopo quota 103 cosa succederà?

Con la scadenza di Quota 103 prevista per la fine dell’anno, il governo sta valutando diverse opzioni per il 2025. Una delle ipotesi sul tavolo, che avrebbe già il sostegno del ministro Giorgetti, prevede la proroga del “Bonus Maroni” per coloro che, pur avendo maturato i requisiti per Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi), decidono di continuare a lavorare.

Un’alternativa in discussione, soprattutto nel caso in cui si decidesse di abbandonare il sistema delle quote, riguarda l’introduzione di una maggiorazione del valore dei contributi versati all’INPS a partire da una determinata età. Questa misura permetterebbe ai lavoratori di ottenere un assegno pensionistico più elevato al momento del pensionamento ordinario. Inoltre, si sta valutando l’introduzione di nuovi bonus specifici per determinate categorie di lavoratori, similmente a quanto fatto l’anno scorso per i medici (per i quali il limite d’età pensionabile è stato innalzato a 72 anni). In particolare, l’attenzione si sta concentrando sulle forze dell’ordine, che attualmente vanno in pensione relativamente presto secondo le regole vigenti. Per i militari e i poliziotti, l’età pensionabile ordinaria è fissata a 60 anni per sottufficiali e truppa, mentre può arrivare fino a 65 anni per ufficiali e dirigenti, a seconda del grado, con un minimo di 20 anni di contributi versati.Per prolungare la vita lavorativa di queste categorie, il governo sta considerando l’introduzione di sgravi contributivi o bonus che aumenterebbero il loro stipendio netto, rendendo così più attraente la prospettiva di rimanere in servizio più a lungo.

Per quanto riguarda la pensione anticipata, con la fine del 2024 scadono Quota 103, Opzione donna e Ape sociale. Nonostante la Lega prema per sostituire Quota 103 con Quota 41 «light», il numero di lavoratori che usufruiscono delle “quote” si è ridotto a numeri quasi irrisori a causa degli stringenti paletti imposti dal Governo. Stesso discorso per Opzione donna, causa l’introduzione da parte del governo Meloni di molte limitazioni che rendono più conveniente lavorare ancora un poco e accedere al prepensionamento ordinario con un assegno più alto. Alla luce di tutto questo, rinnovare anche per il 2025 Opzione donna e Ape, ma anche Quota 103, non costerebbe molto al bilancio pubblico e quindi potrebbe essere un ipotesi molto probabile un’ennesima proroga di queste misure, nonostante non risolva i problemi di chi vuole andare in pensione.

147 commenti su “Riforma Pensioni 2025: incentivi per posticipare l’uscita, e dubbi su Quota 103 e OD”

  1. Conti fatti al caf per ipotesi di pensione prossimo anno ultimo stipendio 1901€ netti assegno pensione 1070€ netti. Vedo un futuro di anziani poveri e di persone che girano sul monopattino. L’ unica alternativa e” fuggire da pensionati in Albania visto che ormai anche in Portogallo le pensioni degli italiani sono tassate. Complimenti Salvini stai “superando la Fornero ” e nessuno fa nulla. Se questa gente governasse in Francia Parigi brucerebbe.

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  2. Per frenare il buco previdenziale e rallentare i prepensionamenti necessita in toto sulle varie ANTICIPATE applicare solo il metodo incentivante con BONUS economici, senza creare ulteriori malesseri nel mondo del lavoro…si applica così uno stesso criterio adottato per garantire le nuove assunzioni di giovani! In caso di risoluzioni alla FORNERO spero che sindacati e lavoratori, a questo giro, scendano in piazza come avvenne in Francia per la riforma pensioni!!!!!!

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  3. Penso che poche nascite siano un vantaggio. Potrà essere un problema per 15-20 anni, poi tutto si ripianerà. Nel frattempo si trovino soluzioni. In Italia siamo troppi, uno dei paesi più popolosi in base al territorio. Saluti

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  4. Quindi la geniale soluzione al problema demografico, che guardacaso incombe sempre più, per Lorsignori è quella di far lavorare a oltranza gli anziani. Ma che geni. Mi viene in mente un detto locale che traduco liberamente in italiano: “l’asino sardo cade una volta sola nello stesso buco”. Ebbene, i nostri evidentemente illuminati ‘gestori del Paese’ (definiamoli così, per non violentare rispettivamente le parole ‘governanti’ e ‘uomini delle istituzioni’, che presupponerebbero l’esistenza di facoltà manifestamente a loro aliene) perseverano – anche quest’anno e in previsione per l’anno prossimo – diabolicamente nel cercare di curare la fame sottraendo al paziente il cibo. Totale rovesciamento all’incontrario, data una patologia la cura è quella di adottare delle … politiche procicliche alla malattia stessa (scusate il parlare forbito, ma spendo questa immagine e queste parole così che anche il prof. Monti – nell’improbabile ipotesi legga queste poche righe – possa comprender meglio). Dunque, dicevo, gli attuali ‘gestori del Paese’ riescono perfino a batter l’asino. Continuano pervicacemente ad azzoppare e render sempre più anemica la nostra comunità con politiche devastanti, prive di qualsiasi logica, che conducono sempre più al fosso. E – ironia della sorte – tutto ciò al dichiarato scopo di evitare il fosso stesso

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  5. Ma fanno di tutto per peggiorare il calo demografico…?!?
    Se aumenti finestre ed età lavorativa non puoi più contare sugli aiuti famigliari/suoceri per guardare i figli…non si può contare sui stipendi risicati in Italia…
    Perché fanno tutto il contrario?!

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  6. Siamo ormai pronti per la morte. Ci daranno l’ok alla pensione quando saremo già morti.. Questi erano coloro che dovevano smantellare la Riforma Fornero.. Certo lo stanno facendo non accorciando l’età lavorativa ma allungando all’infinito sino a che morte non ci separi.. Le pensioni saranno pagate solo a loro… Vorrei vedere chi fa le leggi, se capiscano se un operaio edile può andare a lavorare su in ponteggio a 70 anni più… Poi si lamentano per gli infortuni sul lavoro.. Siamo veramente al delirio…

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    • Condivido pienamente ed aggiungo anche che è impensabile per certi lavori, aumentare l’età pensionabile: un maestro/a a 67 anni cosa può insegnare a dei piccoli alunni? la mente e il fisico a quell’età non sono più adatti per quel tipo di lavoro… si sclera e si crolla, non si è più idonei, non nascondiamoci dietro un dito. Il governo non ha pietà ne’ per gli insegnanti ne’ per gli alunni….vergognoso!

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  7. Rispondo al SIG. FABIO che nel suo commento del 27 Agosto 2024 alle 9:11 pone due domande di carattere generale che trovo piuttosto interessanti:

    PRIMA DOMANDA del sig. FABIO: “se in Italia ci sono circa 2 milioni di disoccupati Nel 2023, nel 2024 non so, mi dite cosa c’entra la denatalita’ ?”.

    SECONDA DOMANDA del sig. FABIO: “Anche se nascessero bimbi come funghi dove andrebbero a lavoro?”

    MIA RISPOSTA ALLA PRIMA DOMANDA DEL SIG. FABIO

    L’ISTAT comunica che in maggio 2024 il numero di occupati (lavoratori attivi) è pari a 23.954.000, il numero di disoccupati è di 1.753.000 e il numero di inattivi (coloro che non lavorano e che non sono neanche in cerca di lavoro) è di 12.330.000 (https://www.istat.it/wp-content/uploads/2024/07/CS_Occupati-e-disoccupati_MAGGIO_2024-1.pdf).

    NOTA 1 ALLA PRIMA DOMANDA IN MERITO AI DISOCCUPATI:

    Riguardo al numero di disoccupati, credo proprio che il Governo lo ritenga un numero adeguato: infatti, risulta che il tasso di disoccupazione (riportato a pag. 6 del documento ISTAT) è 6,8% (dato dal rapporto tra la forza lavoro disoccupata e la forza lavoro disponibile, ovvero da: 1.753.000/(23.954.000+1.753.000)). Il tasso di disoccupazione 6,8% potrebbe essere chiamato “tasso naturale di disoccupazione”, un termine coniato da due economisti Milton Friedman e Edmund Phelps negli anni Sessanta. Il tasso naturale di disoccupazione è quel tasso da mantenere per non far insorgere l’inflazione da domanda, in quanto, se il tasso di disoccupazione diminuisce (ovvero se aumenta il tasso di occupazione) l’inflazione aumenta (l’esistenza di questa relazione inversa tra tasso di disoccupazione e tasso di inflazione è stata resa evidente dalla “Curva di Phillips” che prende il nome dall’economista che l’ha ricavata, Bill Phillips).

    Quello che secondo me deve preoccupare (e pure molto) il Governo, sono i 12 milioni di inattivi. A mio avviso, la disoccupazione è un problema, ma pure la inattività è un problema: milioni di persone talmente scoraggiate che non vanno nemmeno in cerca di lavoro (o che lavorano in nero).

    NOTA 2 ALLA PRIMA DOMANDA IN MERITO AL RAPPORTO OCCUPATI/PENSIONATI: L’INPS comunica che al 31/12/2022 il numero di pensionati è pari a 16.131.414 (https://servizi2.inps.it/servizi/osservatoristatistici/api/getAllegato/?idAllegato=1007)

    Anche se facciamo riferimento a due anni differenti (2024 per gli occupati e 2022 per i pensionati) ipotizziamo che il numero di pensionati si sia mantenuto a 16.131.414 anche nel 2024.

    Pertanto, il rapporto tra lavoratori attivi e pensionati è dato da 23.954.000/16.131.414 = 1,48 (molto prossimo al valore ideale stimato in 1,5). Il rapporto ci dice che, per ogni pensionato, occorrono 1,48 lavoratori (diciamo 1 lavoratore a tempo pieno e 1 lavoratore part-time).

    Questo rapporto ritenuto favorevole tra attivi e pensionati è dovuto anche al fatto che si tende sempre di più a mantenere i lavoratori anziani (ultrasessantenni) al lavoro. E il mantenere i lavoratori anziani sempre più a lungo al lavoro è legato alla denatalità.

    NOTA 3 ALLA PRIMA DOMANDA IN MERITO ALLA DENATALITÀ:

    Le proiezioni demografiche per l’Italia nel periodo 2024-2050 non sono affatto promettenti: https://www.populationpyramid.net/italy/2023/

    Si registra un progressivo assottigliamento della base (sempre minori nascite) che porteranno ad una diminuzione progressiva della popolazione (linea di tendenza che punta verso il basso) e con una presenza sempre maggiore di ultraottantenni.

    Se ci sono poche nascite, ci saranno sempre meno lavoratori attivi nella fascia di mezzo della piramide demografica, e questo significa che un numero crescente di pensionati (perché si vive più a lungo) dovrà essere sostenuto da un numero decrescente di lavoratori attivi (perché si nasce sempre meno). Il sistema previdenziale non regge. Il rapporto occupati/pensionati che ad oggi è 1,48, potrebbe scendere ad 1 (1 lavoratore mantiene un pensionato) o addirittura sotto 1.

    IL VERO INCUBO DEL GOVERNO E DEI POLICY MAKER È LA DENATALITÀ.

    A mio avviso, il problema “pensioni” non si risolve affatto trasferendo una parte del TFR a Fondi Pensione per potersi costruire una pensione complementare. NO!

    Il trasferimento di una parte del TFR ai Fondi Pensione è uno specchio per le allodole, un’alchimia finanziaria che va favore dei Fondi Pensione (gestiti peraltro anche dai Sindacati, i quali da tempo spingono per la pensione complementare) e non va a favore dell’intera popolazione.

    Perché, per esempio, non impiegare allora quella parte del TFR per “contribuire” al pagamento delle pensioni e quindi mandare in pensione i lavoratori anziani e permettere il ricambio generazionale? Perché il Governo è così favorevole a privatizzare anche le pensioni?

    Il Governo ha bisogno di sgravare la spesa pubblica dal peso delle pensioni e quindi carica il peso sui Fondi Pensione che sono ben lieti nell’accogliere questo peso. Ma ciò non vuol dire affatto che poi il lavoratore potrà andare in pensione quando vorrà. Anche con la pensione complementare forzosa il Governo potrà sempre fare una legge che afferma che si va in pensione a 70 anni di età anagrafica. Perché? Ma perché il Governo (l’ho già detto altre volte ma lo ripeto) ha bisogno di lavoratori per mantenere il rapporto occupati/pensionati vicini a 1,5. E come fare a mantenere il rapporto vicino a 1,5 se non nascono bambini a sufficienza? Occorre mantenere i lavoratori anziani più a lungo al lavoro.

    Un’altra possibilità potrebbe essere quella di aumentare il flusso regolare di migranti come suggerisce il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta. (https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2024/04/23/panetta-leuropa-invecchia-serve-flusso-regolare-migranti_a23a02ba-d72f-412b-97ed-3751192aff96.html).

    Va bene, aumentiamo il flusso regolare di migranti! Ma per poter aumentare il flusso regolare dei migranti, Governatore Fabio Panetta, occorre anche GARANTIRE LAVORO REGOLARE AI MIGRANTI! E allora, Governatore Fabio Panetta, quali sono i suoi suggerimenti per creare lavoro?

    MIA RISPOSTA ALLA SECONDA DOMANDA DEL SIG. FABIO.

    Sig. Fabio, rispondo alla sua seconda domanda: “Anche se nascessero bimbi come funghi dove andrebbero a lavoro?”.

    Qui entra in gioco l’istruzione, la formazione e l’avviamento al lavoro.

    Oggi la scuola, nel suo complesso, a livello di medie superiori e di università, è fallimentare.

    Non a caso il Ministro dell’Istruzione e del Merito Prof. Giuseppe Valditara ha ritenuto opportuno ideare il “modello campus”: ‘Il modello “campus” prevede una vasta flessibilità didattica e organizzativa. Inoltre, prevede una stretta connessione con il mondo del lavoro attraverso l’apprendistato formativo di primo livello e il potenziamento delle ore “on the job”. Le novità non si fermano qui: il progetto prevede anche una forte connotazione internazionale e l’incorporazione di docenti esterni’. (https://www.orizzontescuola.it/istruzione-tecnica-e-professionale-ecco-la-riforma-valditara-tutti-i-punti-chiave-si-partira-a-settembre-2024/).

    Il Progetto del Ministro dell’Istruzione e del Merito è in perfetta sintonia con quanto viene espresso nella Proposta di Riforma Previdenziale Perfetto-Armiliato-Gibbin al paragrafo 7.14 intitolato “Istruzione, formazione e avviamento al lavoro per i giovani”, in cui si propone l’insegnamento della disciplina STEM “Economia Informatica” che è un Insegnamento nuovo e innovativo sotto il profilo della didattica, della ricerca e del lavoro. In particolare, sotto il profilo del lavoro:

    “da un lato prepara gli studenti all’accesso al mondo del lavoro già durante il corso di studi con una sorta di “stage scolastico”, mettendo loro a disposizione tecniche e strumenti che utilizzeranno nelle aziende; e dall’altro consente a chi già lavora di perfezionare le proprie conoscenze o di acquisirne delle nuove nel caso di riqualificazione professionale”.

    CONCLUSIONI.

    Mi rendo conto che nei miei commenti mi dilungo molto, e che questo potrebbe appesantire la lettura e persino annoiare il lettore.

    Ma mi preme trasmettere il seguente messaggio: non è solo una questione di spendere meno per le armi, di combattere l’evasione fiscale, di eliminare taluni privilegi, di eliminare gli sprechi della Pubblica Amministrazione. Questo, è ovvio, occorre farlo.

    La questione è soprattutto l’equazione “PENSIONI = LAVORO”.

    LE PENSIONI DIPENDONO DAL LAVORO.

    Questa frase andrebbe scritta a caratteri cubitali in tutte le sedi istituzionali proprio come nelle sedi di tribunali viene scritto “LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI”.

    La questione è creare LAVORO, e per creare lavoro occorre fare ragionamenti più orientati all’ECONOMIA nel suo insieme (famiglie, imprese, Stato) contestualmente alla CONTABILITÀ (entrate e uscite), e non solo ragionamenti orientati alla sola contabilità (entrate contributive e uscite per pensioni).

    La Proposta di Riforma Previdenziale Perfetto-Armiliato-Gibbin offre soluzioni:

    • a denatalità e all’invecchiamento della popolazione (attraverso l’impiego di Robot e Ai, che vanno ad occupare la fascia di mezzo della piramide demografica lasciata vuota dai lavoratori mancanti a causa del calo delle nascite e che viene forzatamente riempita con i lavoratori anziani);

    • alle pensioni e al lavoro (attraverso l’equiparazione del lavoro robotico al lavoro umano e quindi facendo versare le imposte contributive a Robot e AI, in modo da compensare i vuoti contributivi che si verrebbero a creare a causa della mancanza di lavoratori giovani, e quindi permettendo il pensionamento dei lavoratori anziani e di conseguenza l’assorbimento di forza lavoro giovanile al fine di attuare il ricambio generazionale);

    • al debito pubblico e alla crescita economica (attraverso i nuovi consumi che determinerebbero maggiori entrare erariali attraverso l’IVA, attraverso nuova produzione e quindi nuovi investimenti che determinerebbero maggiore crescita economica oltre l’attuale zerovirgola per cento).

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  8. La crisi demografica? Si cura tenendo gli anziani al lavoro così togliendolo ai giovani … ma cose da matti!!!!!
    Come curare uno che sta morendo di fame nascondendogli il cibo.
    Siamo nelle mani di sciocchi carnefici, materiali esecutori di politiche (anche) economiche farneticanti, che neppure comprendono ma che comunque eseguono.
    Accelerano un processo di cancrena volontariamente indotto

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  9. Ragazzi ste proposte sono inaccettabili , bisogna scatenare una rivoluzione ,bisogna andarli a prendere sotto casa a questi delinquenti, prima hanno cercato di farci morire con i vaccini adesso vogliono farci morire di fame , la corda si sta spezzando , facciamogli vedere con chi hanno a che fare .

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  10. Cari pensionandi compagni di sventure ma lo vogliamo capire che qui per come stanno le cose ci continueranno a massacrare addossando tutti gli errori e latrocini da loro commessi su chi ha raggiunto i requisiti per andare in pensione vedendosi spostare regolarmente il traguardo con fatica raggiunto egregi signori dobbiamo capire che qui nessuno ci tutela sindacati, politici tutti una massa di corrotti vergogna!!!!! e vi abbiamo pure votati, svegliamoci oggi piu’ che mai bisogna lottare per riconquistare i diritti acquisiti che ci vogliono togliere illeggittimamente dobbiamo organizzarci e marciare su Roma in massa o siamo persi ci faranno morire lavorando.

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  11. Buongiorno,
    Scusate, ma se in Italia ci sono circa 2 milioni di disoccupati Nel 2023, nel 2024 non so, mi dite cosa c’entra la denatalita’ ? È più facile prendere soldi dal bancomat INPS che creare posti di lavoro. Anche se nascessero bimbi come funghi dove andrebbero a lavoro? INCOMPETENTI BUGIARDI MALEDETTI che con 5 anni di legislatura hanno diritto alla pensione. OCCHIO che la corda su sta spezzando davvero!!!!!!

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    • Buongiorno.
      Si, ma nel frattempo, abbiamo 1,4 lavoratori o poco più per ogni pensionato e, al sud, gli articoli che circolano ci dicono che si è già inferiori a 1 su 1.
      Non è che il sistema debba reggere solo fino a Natale e poi chi si è visto si è visto. Il sitema, per chi è già in pensione e per chi lo sarà dal prossimo anno, deve necessariamente guardare al fututo e qui entra in gioco la denatalità; la piena occupazione in una condizione di solo libero mercato resta un miraggio.
      Questo quando il dottor Panetta che se da un lato ci chiarisce la sistuazione, dall’altro non fa altro che riproporre le vecchie soluzioni.

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    • Hai ragione Fabio, prima di tutto eliminare il diritto alla pensione dopo 5 anni di legislatura, è vergognoso nei confronti di tutti, anch’io come te credo che la corda si sta per spezzare, però la colpa è solo nostra che rimaniamo impassibili e non facciamo niente per rimediare ai disastri che questi politici stanno combinando quotidianamente. anche se non li sopporto ma i francesi ci insegnano……

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      • RIBELLIAMOCI RIBELLIAMOCI RIBELLIAMOCI,
        Che il sistema non regge è una politica dettata da chi eredità vitalizi e da coloro che hanno iniziato a lavorare tardi, in posizioni di prestigio a loro riservate e che andranno in pensione con soli 20 anni di contributi e un buon assegno.

        Vi è un calo demografico importante, tante fuga di cervelli, tanti extracomunitari lavoratori che poi rientrano al loro paese non convenzionato con la ns. Previdenza, tante morte per Covid e un futuro incerto per i vaccinati; sparita la tenacia e la forza di quelli nati negli anni 30, l Italia si troverà a gestire un bacino di persone molto esiguo e se avrà problemi previdenziali sarà dovuto a distrazione dei fondi o malagestione.
        Mi fanno sorridere coloro che si gongolano atteggiamdosi a super colti dicendo che il sistema non poteva tenere! Certo, a fronte di tante nefandezze artatamente create, nulla tiene, neanche l universo.
        LAVORATORI È tempo di unirci e far valere il ns. meritato riposo.

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      • Quando il buono è esasperato e diventa cattivo, è più cattivo dei cattivi . Ho 61 anni e 42 di contributi non sono mai rientrato in nessuna quota per mancanza di età , ora che mi accingo alla pensione nel prossimo anno con “””solo 43,1 anni “”” di contributi mi cambi le regole ???? Salvini ti vengo a cercare Giuro !!!

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        • Esatto, io ho 62 anni e 42 di contributi e avrei i requisiti di quota 103 versione penalizzata ma passo.
          Anche per me “giù le mani dalla Fornero”.

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    • Praticamente per andare in pensione col calcolo misto contributivo/retributivo l’unico modo è lavorare fino a 67 anni. Il prossimo passo quale sarà? Lavorate fino alla morte?

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    • Condivido pienamente ,visto che anche i sindacati ci lasciano soli bisognerebbe organizzare di scendere in piazza da soli bisogna ribellarsi e bloccare tutto .

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  12. Ho sentito della proposta di allungare la finestra per le pensioni fornero,
    così un lavoratore è costretto a fermarsi per altri sette mesi, che astuti che sono! Ma la finiamo di giocare a monopoli con la pelle delle persone?
    Pensate a ridurvi le Vs pensioni e i vs. vitalizi e a promuovere leggi oneste.

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    • esatto … e non solo : stanno pensando che ai misti della Fornero ( 42a+10m) di calcolare la pensione tutto col CONTRIBUTIVO….. bello cambiare le regole mentre si sta giocando … La cosa più equa sarebbe una riforma del genere a partire da un certo anno , tanto più che il misto si sta esaurendo. Le regole disoneste le possono fare solo loro che comandano….. se andasse in porto una modifica del genere , straccio la tessera elettorale.

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      • NON STRACCIARE LA TESSERA ELETTORALE, E’QUELLO CHE SPERANO, PER LORO E’ MEGLIO, VAI SEMPRE A VOTARE E VOTA CHI TI TUTELA, CI SONO ANCORA POLITICI ONESTI!

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    • Il Sole 24 ore parla di solo contributivo anche con l anticipata della Fornero,a 43 anni e 4mesi,con l’allungamento dellre finestre. Siamo al delirio.

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      • Politicamente sarebbe la loro fine, centinaia di migliaia di voti persi letteralmente, siamo in tanti, dubito facciano tutto contributivo, poi per carità, tutto poi succedere, ma ripeto per me sarebbe un suicidio politico e ai voti loro sono molto sensibili, vedremo.

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          • Si ma non sufficienti, se fanno una cosa simile secondo me cade il governo, vedi già le razzi di salvino, e poi si va al voto e vediamo cosa succede, non credo vogliano rischiare, vedremo!

          • Perdere centinaia di migliaia di voti li fa rischiare, dubito lo facciano, mettere tutto contributivo anche la Fornero è molto rischiosa anche per loro, evasori o non evasori, comunque tra non molto sapremo.

          • Più che alto, gli evasori sembrano molto consapevoli di dove stia il loro vantaggio, mentre i lavoratori dipendenti, di cui faccio parte anch’io, sembrano un branco di scemi, sparpagliati e non coesi, che non colgono mai chi sia il nemico, o il più nemico, e si fanno sempre fregare con le storielle del bene comune: bene comune che agli evasori frega zero.
            Gli evasori non sono di più: sono più furbi

  13. Il governo, per far fronte alla grave situazione del calo delle nascite, con le sue conseguenze nefaste evidenziate impeccabilmente dal dott. Panetta al Meeting di Rimini, “starebbe elaborando strategie volte a prolungare quanto più è possibile la vita lavorativa” .
    Io propongo una soluzione che metterebbe d’accordo tutti : utilizziamo l’intelligenza artificiale per creare la formula perfetta per “l’ elisir dell’eterna giovinezza”. E siamo tutti contenti.

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  14. Con l’inasprimento delle finestre siamo arrivati alla frutta, a queste persone, salvini in primis, consiglio di fare richiesta di scorta, devono cominciare ad aver paura della gente normale, come il Sottoscritto, non dei delinquenti. Se penalizzano la Fornero spero che ci mobilitiamo tutti, come in Francia.

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  15. Dobbiamo mobilitarci,anche scrivendo in massa al sindacato.Qualcuno conosce email CGIL, quella ufficiale che fa riferimento alla Direzione??Dobbiamo minacciarli di ritiro di centinaia di tessere.Se accetteranno ulteriori rinvii di pensionamento, dovranno rendere conto ai lavoratori.

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  16. C’é da chiedersi: Cosa hanno promesso a Bruxelles ? Probabilmente “” Les jeux sont faits, rien ne va plus “” (i giochi sono fatti e non c’è più niente da fare). Non spremiamoci troppo le meningi …… ci hanno venduto.

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  17. notizie fresche stamattina al Tg
    allungamento finestre mobili
    soluzione semplice ed efficiente x ritardare l’incasso
    ci governa il marchese del Grillo

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    • Caro Luca, e non solo: dai 3 ai 6-7 mesi oltre ai requisiti Fornero; ma la frase che mi ha raggelato è stata: metodo contributivo anche con i requisiti Fornero; ma è un’ipotesi molto distante ma non esclusa: all’interno dei partiti ci sarebbero grossi problemi come pure con i sindacati; poveri noi, in che mani siamo; saluti a te e ai gestori del sito

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    • Non sono neache in grado di capire che chi oggi ha 63/64 anni ed ha già fatto 42/44 anni di lavoro è sfinito, spesso sta male e quindi farà gli ultimi mesi in malattia che comunque pagherà l’INPS.
      Quale sarà il risparmio per le casse dell’INPS?

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  18. Salvini, non fai commenti?
    Mattarella, se ci sei batti un colpo!
    Landini, sei ancora in vacanza?
    Giorgetti, fatti vedere da uno bravo!

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    • Salvini che deve dire??Uno che ha l’ardire di proporre una riforma che penalizzerebbe il lavoratore,col 41 solo contributivo, dovrebbe vergognarsi,lui Durigon,e tutta la Lega.E il bello che questa riforma la considerano come un superamento della Fornero.Allucinante.
      Al vergognoso aggiungo i sindacati,che già all’epoca minacciarono fuoco e fiamme (c era la Camusso),quando volevano cancellare i 40anni di contributi X andare in pensione.Cosa che ovviamente il Governo di allora fece.

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    • Certo anche landini, con i suoi 7000 euro lordi al mese, le vacanze se le può permettere, magari mezza pensione, fa più “sindacalista”!

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    • Abbiamo il governo che ci meritiamo.
      Del resto li abbiamo eletti noi con i nostri voti.
      Ormai non ci resta che sperare in una crisi di governo, molto improbabile.
      Oppure attendere la sua scadenza naturale nel 2027.
      Poi però ricordiamoci di questi regali e ricordiamo anche a chi è ora lontano dalla pensione.
      E’ una ruota che gira…

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  19. Sono del tutto senza parole in questi due anni stanno togliendo tutto quello che hanno dato in vent’anni… Non si può far pagare.. il prezzo a tutti i lavoratori che hanno oltre 41 anni di lavoro tagliando le loro.pensioni .. assolutamente non si ha rispetto per chi ha lavorato una vita vergogna!!!!

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  20. Ragazzi,oramai sappiamo che con le parole nn si otterrà mai nulla,tanto quelli se ne fregano totalmente d noi,o ci diamo una mossa andando tutti a Roma e farci sentire veramente oppure cominciamo a scavarci la fossa,tanto con tutta la gente che nn c’è la fa più abbiamo già un piede dentro.i politici in Italia stanno troppo bene e nn gli verrà mai in mente d pensare al popolo,solo poltrone e soldi a palate…..i nostri

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    • Hai ragione, qui non si muove nessuno tantomeno i sindacati. Forse è il caso di muoversi . Ora se ne stanno uscendo con l’aggiunta di altri mesi per l’uscita anticipata , ma stiamo scherzando?

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      • I sindacati aspettano una proposta ufficiale. Al momento, quelli che dovrebbero farlo, stanno farneticando idee strampalate e pericolose: 7 mesi di finestra? …e poi diventeranno 10, poi 12. Insomma, pensi di arrivare alla pensione e i primi anni di fumi il TFR

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    • Non lo vogliono capire che le proteste qui non servono a niente bisogna rimboccarsi le maniche e scendere in piazza questi ci fanno sotto i piedi sindacati falsi come sono con loro rubano solo soldi ai tesserati da parte mia non sono iscritto a nessun sindacato da anni

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  21. Primo punto il consueto allarmismo propagato in maniera subdola e consueta dai soliti giornali servi dei poteri trasversali (corriere della sera in prima linea) poi arrivano i veggenti su cosa accadrà fra 15 20 30 anni ad appesantire ancora di più la situazione…poi arrivano quelli che fingono di preoccuparsi dei nostri giovani …situazione già vissuta molte volte chi come il sottoscritto ha già compiuto 62 anni…più ci penso più mi rendo conto che la proposta dott.Perfetto è l’unica innovazione che ho sentito negli ultimi 15 anni. La mia paura è che purtroppo conoscendo la falsità e l’ipocrisia di chi governa anche solo x motivi di orgoglio personale questi siccome l’idea non è partita da nessuno dei famosi esperti in materia pensionistica difficilmente ahimè verrà presa in considerazione….spero chiaramente di sbagliarmi

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  22. Ormai il lungo periodo dei successi delle pensioni di anzianità o anticipate è, credo, definitivamente terminato, con l’ultima, vera fiammata di Quota 100 che ha consentito il collocamento a riposo senza penalità di circa 450.000 lavoratori. Tutte le altre quote sono state volutamente un fallimento programmato. Ed il rischio dell’allungamento della finestra da 3 a 7 mesi dell’anticipata ordinario dal 2025 ritengo sia probabile. Quanto al ricalcolo contributivo della stessa, non penso sia un’ipotesi realistica, tanto tra non molti anni avverrà naturalmente.
    Un saluto a tutti,
    Mars

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  23. Avrei pensato ad una mossa strategica con una ultima ma flessibile quota 104 tra anni di contributi ed eta’anagrafica indipendentemente dal mix a partire da 62 anni ovvero: 62 +42, 63 +41, 64 +40, 65 +39, 66 +38. Sarebbe stata equa per tutte le fasce di eta’ e avrebbe consentito a tutti di fare le proprie scelte, ovviamente piu contributi hai e piu prendi. Ma questi politici sono tutti dei bigotti, gente signorsi che dice solo YES a Bruxelles e non hanno attributi per farsi valere. Pensavo che la Lega li avesse quando fanfarava contro la Fornero. Dimostrazione di una quaqquaraquá di eccellenza…. beh che dire… aspetto i miei 67 e a questo punto se ho sempre odiato la spregevole legge Fornero, devo dire che ci ha visto lungo e ha capito da molto tempo che aria tirava. Il vero problema lo ha creato la politica PRIMA, e anche DOPO. La Fornero é stata esecutrice, per riposizionare equilibrio, Ho saltato tre quote, adesso il ridicolo 41 light? ma per favore… aspettero’ 6 mesi in piu’ e andro’ a 67 con i contributi retributivi riconosciuti. La Lega ha fallito. Punto.

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    • Danno sempre meno soldi a fronte di più anni lavorati. Stanno mettendo le basi per futuri pensionati costretti a lavorare in nero per quadrare il bilancio familiare. Alla faccia della staffetta generazionale.!!!

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    • Anche secondo me la Lega ha fallito e sta collezionando una figuraccia dietro l’altra con gli elettori, dopo tanti proclami risultati basati sul nulla.
      Ci manca solo che allunghino la finestra mobile, così peggioreranno maggiormente la legge Fornero
      Spero solo che i sindacati non aspettino a farsi sentire quando la riforma peggiorativa sarà ormai fatta…
      A quel punto una giornata di sciopero sarebbe una reazione tardiva è inutile !

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    • Claudio, ma se continuano a dare la colpa a quota 100 che comunque aveva la doppia quota ; potevi avere 39 di contributi ma se non avevi i 62 niente da fare; e se avevi 63 e 38 niente da fare; adesso una quota 104 flessibile? per loro la quota flessibile è semplice: 42 anni e 10 mesi, magari una finestra allungata; oppure i 67 anni ; anzi, incentivi se rimani al lavoro oltre misura; poveri noi, in che mani siamo; saluti a te e ai gestori del sito

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    • Trovo equa l idea quota 104 che estenderei fino ai 70 anni, età che estenderei per il requisito di vecchia. Aggiungerei sconti per le madri in funzione ai figli: in fondo il loro dovere contro la crisi demografica l hanno fatto….

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      • Bravo, suggerisci 70 anni per la vecchiaia! Ma ti pagano per pensarle ste genialate? Non bastano i politici e tutti gli altri pezzi di mer…

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    • Almenochè strada facendo non allungano pure l’eta di 67 anni per andare in pensione di vecchiaia con la faccia da c..o che si ritrovano possono fare questo ed altro. Aiuto se tutto va bene siamo rovinati.

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  24. Tra 15 anni, come dice Panetta, ci saranno 5,5 milioni di lavoratori in meno e presumo che parli di lavoratori fiscalmente riconosciuti. Poi mi viene un dubbio e vado a cercare su internet quanto sono stimati i lavoratori sconosciuti al fisco, cioè lavoratori in nero, e mi imbatto nella mostruosa cifra di 2,9 milioni di lavoratori che non pagano tasse, ai quali i loro imprenditori non versano contributi e oltretutto hanno magari forme di sostentamento dallo Stato. Se poi ci mettiamo anche chi è davvero disoccupato e senza lavoro, forse si potrebbe dire che in Italia non mancano lavoratori ma l’onestà.

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    • Sono assolutamente d’accordo con te, la corruzione e la disonestà si mangiano i nostri sacrifici. Ma questo governo non ha un piano di lotta all’evasione nè penalizza i disonesti, anzi ogni 6 mesi predispone un condono per i furbi e se non pagano il condono gli rottama le cartelle!

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  25. Come si può leggere oggi sul.CdS, punterebbero ad allungare le finestre fino a 7mesi,se dovessero approvare l uscita con 41 anni tutti contributivi,quindi becchi e bastonati,ma udite udite,non è esclusa la possibilità,di trasformare l’anticipata della Fornero,42e10 X gli uomini,che sappiano essere.col.sistema misto,in tutta contributiva con relative finestre,pure x.le.donne.!!

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  26. Invito a digitare Riforma Pensioni e leggere articolo di oggi,CdS….puntano ad allungare le finestre X chi volesse il 41 tutto contributivo,fino a 7mesi,e non è esclusa,ma poco probabile,ma ripeto.non esclusa,l’idea malsanoa.eaberrantedi trasformare pure l’anticipata della Fornero,in tutta contributiva!!!

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  27. Leggo un articolo sul corriere dal titolo “Pensione anticipata, per il 2025 allo studio l’allungamento della finestra fino a 7 mesi”..ma per favore!! Non toccate la Fornero!!!

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  28. Nel mare magnum di tutte queste notizie sulle pensioni dove ogni giorno c’è una puntata sempre tendente al peggio, siamo arrivati a 4 mesi dal nuovo anno e non si sa ancora nulla di quello che succederà fronte pensioni, questa è l’Italia signori mai dare certezze ai propri concittadini… giovani se potete fuggite subito da questo triste paese.

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    • Non avrei mai immaginato di rimpiangere la Fornero, altro che 41 anni di contributi , qui ci vogliono togliere l’unica cosa certa che erano i 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e i 42 e 10 mesi per gli uomini spostando ancora di 7 mesi l’uscita e portare tutti sul contributivo pertanto con una pensione ancora più bassa. Ma la cosa imbarazzante che come fu con la legge Fornero i sindacati non dicono assolutamente nulla. Cancelliamoci tutti in massa dal sindacato dobbiamo dare un segnale forte se anche questa volta non agiamo non vedremo più i soldi che abbiamo versato in contributi e tantomeno la nostra pensione.
      È veramente vergognoso!!!!!

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  29. Comunque complimenti a tutti, politici, sindacalisti, capitalisti ed élite finanziaria, banche centrali, commissione ue, macron, ursula, biden, giornalisti e, ultimo, ma non ultimo, l’ineffabile istat, mirabile esempio di istituto centrale di statistica, che propala da anni bufale sull’ aspettativa di vita ( in continuo aumento secondo loro), grazie alle quali altrettanto ineffabili governi possono continuare a perpetrare impuniti i loro crimini contro tutti noi, in particolare se cittadini onesti, tenuti al giogo come animali da tiro finché morte non sopraggiunga. Ebbene, signori tutti, io vi maledico, ora e sempre, e confido possiate pagare il fio della vostra crudeltà (o dabbenaggine, perché, in fondo, a mio avviso, tanto dotati intellettivamente proprio non mi sembrate).

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  30. Purtroppo in Italia si usa il metodo dei privelegi che progressivamente vengono limati a danno di chi viene dopo. Quota 100 e 102 risultano, con il senno del dopo, appaiono come vere e proprioe oscenità che hanno consentito la fuori uscita di miglia di lavoratori, pregiudicando ulteriormente la tenuta del sistema previdenziale. La tanto vituperata legge Fornero è risultata una signor legge rispetto ai provvedimenti assunti dai governi che si sono succeduti. Allora tanto vale ammettere che il governo dei tecnici aveva visto loontano e che non appare verosimile inventarsi altre “quote” demenziali. Una legge previdenziale ce l’abbiamo e quindi teniamocela, non alimentiamo ulteriori speranze. Chi scrive ha visto passare il treno di quota cento per un anno di ritado nei requisiti, poi quota 102, sempre con il medesimo anno di ritardo e in ultimo quota 103, praticamente irraggiungibile per chi non ha inniziato a lavorare in “trenera” età. Quindi basta con le alchimie, i politici abbiano il coraggio e la serietà di ammettere che non esistono possibilità di anticipazioni e/o ulteriori privilegi temporanei!

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  31. Lo stato deve pensare anche chi non c’è la fa’ più…..senza tante polemiche e lotte tra poveri,lavoro gravoso non gravoso,usurante ,non usurante,figli non figli e tanti Infiniti bla,bla’ …..a 59….60 anni specialmente noi donne non ne possiamo più di lavorare in casa ,fuori casa ,assistere anziani e fare i nonni ,non passiamo conciliare tutto qst,come se avessimo 30 anni….è vergognoso che uno stato non permetta la scelta di uscire dal mondo del lavoro con una pensione dignitosa…..perché dobbiamo rimediare al disastro economico che i nostri politici hanno fatto 40 anni fa’…capito noi di qst eta’ dobbiamo risanare il debito pubblico e pagare le pensioni baby ,oltre a mantenere i politici …..chi se lo può permettere si licenzia e chi non può rinunciare a lavorare ,rimane schiavo e lo stato confida purtroppo su’ tanti schiavi….bella Italia civile e democratica……Vergogna e basta …sindacati uguale ai politici.

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  32. La questione è che ogni anno noi poveri LAVORATORI dobbiamo sempre aspettare che qualcuno a Roma decida sul nostro futuro pensionistico e mentre in anni passati i nostri governanti mandavano in pensione le persone con 30 anni di lavoro o anche meno ora l’obiettivo è farti morire prima della pensione.
    VERGOGNATEVI.

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  33. Necessita una volontà politica, prima di tutto una lotta all’ evasione fiscale, no a condoni, soglia contributiva per tutti, pubblici ,privati e previdenza parlamentare, con 41 anni, ridotta per i lavoratori che svolgono lavori pesanti e gravosi, il sistema di calcolo retributivo.

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  34. Ansa delle 16,21:…”per la legge di Bilancio, secondo quanto si apprende, si starebbe esaminando la possibilità di introdurre un allungamento delle finestre per l’accesso alla pensione anticipata”…
    Che si fa?…Si piange o si ride?!

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    • Ecco questa cosa è quella che temevo di più, non potendo agire sull’aspettativa di vita agiscono lì se la fanno ennesima grande porcata, vedremo.

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    • Che poi a gente con 42 e 10 mesi di lavoro e un anno in meno per le donne agire così sulle finestre e’ veramente da infami se lo facessero, tra non molto sapremo.

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    • Ah, altra “bella” novità!
      Quindi semmai dovessero far passare la cosiddetta riforma “Quota 41 per tutti” avremmo due bei paletti in quel posto:
      1. Ricalcolo tutto contributivo
      2. Finestra che diventa un bel finestrone magari di un anno
      Tradotto, puoi andare in pensione anticipatamente ma con una bella decurtazione e il primo bonifico ti verrà versato con mooolta calma.
      Una pazzia dopo l’altra.
      Sindacati, SVEGLIA!!!

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    • Quella se uno vuole andare con 41 anni tutta contributiva,fino a 7mesi di finestra,becco e.bastonato,ma.la cosa peggiore che avrebbero in mente di trasformare pure l’anticipata Fornero,in solo contributivo.Ma ci sta che rinuncino,pena.sommosse popolari..ahahah..così si legge sul CdS

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    • No, Alexx, non si piange ne si ride.
      Si va in piazza: ma non con i sindacati, contro i sindacati!
      Che non hanno mai fatto nulla contro le varie “quote”, sempre più stringenti e non stanno facendo nulla per aiutare chi non ce la fa più.

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  35. Incentivi a continuare a lavorare! Serviranno a pagare medicine antidepressive per superare le difficoltà e le fragilità, che il datore di lavoro e l’esigenze lavorarive non perderanno occasione a ricordarti che sei superato. Che proposta indecente!! Si deve parlare di solidarietà da parte dei vecchi pensionati che hanno una pensione calcolata, con il metodo retributivo, dopo i 10 anni, per cominciare destinati ai giovani. Stoppare privilegi fuori da ogni buon senso. MA BISOGNA INIZIARE ! Per i laureati ante 1996, quota 41 per tutti è una follia! Deve rimanere un aggancio all’età dei 62 anni.

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  36. Ci vorrebbe tanto pelo sullo stomaco a cancellare O.D. anche per invalide, caregiver e disoccupate (tra l’altro, non tutte).
    Anzi, con tutti i privilegi che hanno loro, dovrebbero togliere i paletti e riportarla alle origini.

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  37. E’ incredibile con la Lega al governo che si possa immaginare una nuova legge sulle pensioni peggiorativa della Fornero. Non ho parole ……

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  38. I giovani non trovano lavoro perché i sessantenni lavorano ancora. Mandiamo in pensione chi ha lavorato 40 anni. È una vergogna vedere questi politici, di tutte le direzioni, inciuci, e giochi di palazzo, susseguirsi prendendo in giro il popolo Italiano. Ricordatevi che il popolo è sovrano e vi manda….

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  39. Buongiorno…da parte mia 41 sono anche troppi…io faccio “forse”41 a novembre e faccio lavori da pochi giorni a poche settimane…sbattuta in giro x cosa… diciamo che ci vogliono far morire prima di andare in pensione..

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  40. Far diventare un reato penale l’evasione fiscale ( come in USA) e contributiva no?
    Altro che pizzo di stato…VERGOGNA pensare di penalizzare onesti lavoratori dopo 42 anni e 10 mesi !
    Ci ricorderemo di tutte le false promesse…
    NON TOCCATE LA FORNERO

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  41. Per me questo governo vuol peggiorare la Fornero , con la scusa del debito è della insostenibilità sono pronti a fare un’altra manovra lacrime è sangue ,l’intenzione è di fare andare in pensione la gente dopo morta , perché per loro un pensionato è un parassita da eliminare da questa società.Infatti hanno già tentato di peggiorare i requisiti col togliere il blocco dei 67 anni ,nonostante l`aspettativa di vita non è salita ,poi hanno aumentato la finestra di un mese ogni anno per chi raggiunge i 43 anni è stanno per proporre una revisione peggiorativa delle aliquote di trasformazione in modo da dare un assegno simile a quello sociale in modo da obbligare al lavoro oltre l’età pensionabile nella speranza che schiatti prima per evitare il pagamento della pensione

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  42. io avrei una soluzione; rimanderei il ministro Giorgetti di nuovo a scuola; unica materia : anatomia umana; chissà che qualcuno gli insegni che a tenere a lavorare i vecchi oltre misura è contro la fisiologia umana; poveri noi, in che mani siamo; saluti ai gestori del sito

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  43. Buonasera, chiedo se fosse possibile cumulare ai contributi inps anche i versamenti fatti alle casse previdenza per gli agenti di assicurazioni del settore assicurativo. in buona sostanza vorrei sapere se sommando i contributi INPS con quelli della cassa di previdenza possiamo ottenere i requisiti per ottenere la pensione. ( esempio 41 anni di Inps più 33 anni di cassa previdenza ).

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  44. Ma anche gli incentivi per far stare al lavoro più a lungo sono un paliativo che rimanda il problema. Ma poi la questione si ripresenta più avanti; prima o poi questi andranno in pensione e mancheranno quelli che li sostituiranno e con la peggior conseguenza che quelli migliori già se ne saranno andati in altri paesi. Insomma è il “cerino acceso” che si vuole passare ad altri così si scottano loro (che poi siamo di nuovo noi). I problemi vanno risolti subito e alla radice.

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    • Inoltre per gli autonomi che versano nella gestione commercianti di tasca loro non esiste nessun incentivo per restare, bisogna versare i contributi del 24% sul reddito imponibile e non viene scontato ovviamente, quindi per pochi mesi di differenza non è giusto perdere il conteggio con il sistema misto, senza nessuna agevolazione, Mi domando ma, Salvini ragiona o va avanti solo con il suoi soliti slogan che non portano a nulla di concreto?

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  45. Propongo di fare un articolo su ricongiunzione, cumulo e totalizzazione.
    Così come l’integrazione degli anni mancanti. Se ne sa poco. Ma possono essere un ancora di salvezza per molti.

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  46. Succede che se sindacati, televisioni -a cominciare dalla RAI-, partiti politici, giornali ecc si fingono tutti morti come l’opossum quando è in pericolo e non spendono una parola, non danno un minimo spazio, non concedono voce a chi è in crisi profondissima per queste continue vessazioni previdenziali, può passare qualsiasi cosa.
    Ripeto quanto ho scritto a commento di qualche post più giù: il primo passo non è individuare una formula millimetricamente esatta per alleggerire le norme previdenziali. Ce ne possono essere tante, di buone. Il punto è che se stiamo solo a urlare dentro dei blog o dentro i posti di lavoro o comunque senza la luce di una esposizione pubblica, senza la possibilità di un dibattito ove esporre le nostre ragioni, sarà tutto inutile.
    A questo punto della storia serve VISIBILITA’. Il resto eventualmente verrà da sé. Ma se questa rimane una protesta da carbonari, se i sindacati continuano a fare ogni mestiere eccetto il loro, se la sinistra si preoccupa molto dei non binari e poco dei lavoratori, se la televisione dà voce solo a una parte, niente ci salverà da ulteriori peggioramenti che sono evidentemente in preparazione, e per i quali i “giornaloni” stanno già alacremente preparando il terreno

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    • E quindi noi paghiamo pensioni baby, pensioni di anzianità a 35 anni col retributivo, quote e anticipi per tutti, poi quando tocca a noi diventa una cosa brutta e cattiva? Noi paghiamo da bere a tutti i clienti del bar, ma guai a pensare che gli alti paghino da bere a noi?

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  47. “… l’Italia perderà circa 5,5 milioni di lavoratori a causa della denatalità”. [cit.] Se ci costringono a lavorare fino a 64/67 anni anzichè dare il posto di lavoro ai giovani: come cavolo fanno a sposarsi, e fare figli ? Già non si arriva a fine mese con gli stipendi da fame che abbiamo, e chi ha la fortuna di avere un posto fisso… ci pensa bene prima di mettere al modo dei figli

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  48. “… l’Italia perderà circa 5,5 milioni di lavoratori a causa della denatalità”. [cit.] Se ci costringono a lavorare fino a 64/67 anni anzichè dare il posto di lavoro ai giovani: come cavolo fanno a sposarsi, e fare figli ?
    Già non si arriva a fine mese con gli stipendi da fame che abbiamo, e chi ha la fortuna di avere un posto fisso… ci pensa bene prima di mettere al modo dei figli

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    • Beh, secondo me, no. I bonus (veri, non con il ricalcolo contributivo fatto a gente che fino a oltre sessant’anni sapeva di pensionarsi col retributivo) tipo quota 103 o simili salverebbero quella mezza generazione di persone sui 60 che hanno visto quelli poco più vecchi di loro andare in pensione a età e cifre ragionevoli, e non finirebbero nel calderone dei giovani, che però non solo non hanno mai avuto nessuna promessa, ma comunque avranno tempo e modo per cercare di portare la questione a livelli ragionevoli anche per loro.

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  49. Quota 103 versione penalizzata non è per me accettabile, infatti io non l’ho accettata, però potrebbe essere utile per chi non ce la fa più per diversi motivi o non ha altra scelta. Diciamo per me è meglio che c’è perché comunque l’ho cristallizzata e in caso di non auspicabili peggioramenti delle condizioni odierne sulla Fornero e’ un ancora di salvataggio che spero ovviamente di non usare.

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    • Io come il Signore sopra jo accettato questa pensione che se pur ridotta nella mia situazione mi da la possibilità nonostante i miei 41 anni di lavoro e sino già tanti di poter ritirarmi fopo un aneurisma aortico, e di vivere qualche anno ancora sereno con la mia famiglia con pochi soldi dat in modo vergognoso e perché chi lavora 41 anni ha il diritto di avere una pensione dignitosa come hanno fatto i nostri padri quindi credo che chi decide il futuro di noi deve pensare che sta mettendo alla fame tante brave persone che hanno dato 41 di lavoro. Ma un poco di vergogna no.

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    • Io ho quasi 40 di contributi( mi mancano 9 giorni) e 62 anni. Anche a me stanno dicendo di non sfruttare, sempre che resti, la quota 103 e di aspettare i 42 anni e 10 mesi. Tra l’altro avrei anche 52 settimane di disoccupazione, che appaiono ne mio box previdenziale, non conteggiate nei 40 citati. C’è chi mi dice( alcuni sindacati) che non posso riscattarle perché sono tutte “svolte nel pubblico”, altri sindacati invece mi hanno detto di sì ma con costi piuttosto alti( ma non mi hanno detto quanto…)

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      • Io nel 2019 ho riscattato 3 mesi dal pubblico al privato ( avevo lavorato 3 mesi nel mio comune nel 1983 con un contratto breve) gratuitamente, avevo sentito l’INPS di Pavia come fare e loro mi avevano dato la procedura da seguire. Non so per la disoccupazione dal pubblico al privato come funziona, prova a sentire anche l’INPS.

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