Riforma pensioni 2025, Perfetto: Abolizione finestre, Quota 41, cumulo gratuito

La discussione estiva in vista della prossima legge di bilancio resta concentrata sulla tematica previdenziale, molti lettori si stanno interfacciando direttamente col Dott. Perfetto, il nostro esperto previdenziale, che non ha mai smesso di fornire supporto e di rispondere ai dubbi relativamente alla proposta di cui é primo firmatario, e di questo lo ringraziamo a nome della redazione e di tutti i lettori.

Tra questi vi é Matteo che suggerisce al Dott. Perfetto di fondare un partito che porti avanti tra i punti proprio la riforma pensione di cui é firmatario insieme a Gibbin ed Armiliato dal momento che molti degli obiettivi che persegue la proposta sarebbero in linea con i desiderata dei lavoratori, tra questi Quota 41 senza penalità e indipendentemente dall’età anagrafica, Abolizione finestre mobili, cumulo gratuito dei contributi versati in più casse e altro ancora : Gentilissimo Dott. Perfetto visto che i partiti cosiddetti di sinistra e i sindacati hanno da tempo voltato le spalle ai lavoratori dipendenti e ai pensionati non potrebbe essere forse giunto il momento di fondare un partito laburista o socialdemocratico che ponga al centro del programma il lavoro e la sua moderna e geniale proposta di riforma? I partiti di destra hanno il loro bacino elettorale nei lavoratori autonomi, in alcune caste di intoccabili ecc. ma noi lavoratori dipendenti e pensionati siamo milioni e ci scommetto pronti a votarlo.

Ma per il Dott. Perfetto il problema non é tanto fondare un partito ma far sì che “qualcuno abbia una vision, uno sguardo verso il futuro, che viene sintetizzato in un motto, o in un’affermazione che tutti riescano a comprendere“, purtroppo in Italia, spiega nella sua risposta a Matteo, partiti ve ne sono tanti, forse anche troppi, ma sono carenti di vision. Ecco perché sarebbe sufficiente che qualcuno di quelli già in essere comprendesse l’importanza della proposta previdenziale Perfetto-Armiliato e Gibbin e la facesse propria, appoggiandola e spingendola affinché divenisse legge. Una Legge, conclude, che potrebbe offrire, per come pensata, “concreti benefici a Famiglie, Imprese e Stato”. Vi lasciamo alla sua risposta, Perfetto spiega bene obiettivi e programma per realizzare tale vision al fine di far sì che diventi da un’idea ad una possibilità concreta.

Riforma pensioni 2025, da PdL 857 a proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin, la vision diventa mission

Così Perfetto:Ciò che manca all’Italia, più che un partito, è la “visione” (la vision) di un partito. Più precisamente, manca la persona (alla guida di un partito) che abbia una vision.

La “vision” è uno sguardo sul futuro, che viene sintetizzato in un motto, o in un’affermazione che tutti riescano a comprendere.

Il titolo della Proposta di Legge 857 del 2013 di Damiano-Baretta-Gnecchi, per esempio, riflette una vision: “Consentire la libertà di scelta nell’accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico”.

La Proposta Perfetto-Armliato-Gibbin si appropria della “vision” espressa nella PdL857 e la traduce in “mission”, ovvero traduce una idea astratta (“consentire la libertà di scelta nell’accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico”) in qualcosa di concreto, in una dichiarazione di intenti:

Obiettivi: ricambio generazionale, creazione occupazione, crescita e sviluppo economico;

Programma per raggiungere gli obiettivi: Abolizione delle finestre di uscita; Cumulo gratuito di contribuiti versati in diverse casse previdenziali; Riconoscimento e valorizzazione del lavoro di cura; Pensionamento per i disoccupati inoccupabili; Pensionamento con 41 anni di contribuzione indipendentemente dall’età anagrafica e con calcolo misto qualora vi si rientrasse; Opzione Donna con requisiti originari (58 anni di età, 35 anni di contribuzione) mantenendo il calcolo misto qualora vi si rientrasse; Ape sociale, lavori gravosi e usuranti, e lavoratori precoci da privilegiare; Istruzione, formazione, avviamento al lavoro per i giovani coerentemente con l’evoluzione delle professioni e delle modalità di produzione in un mondo che cambia costantemente per effetto della robotizzazione e dell’automazione; ed altro ancora…

Programma ottimo staranno pensando in molti, ma il nodo risorse come si risolve? In realtà nella proposta di legge di più di 50 pagine che é stata presentata si affronta anche il nodo ‘strumenti per finanziare il programma’, ecco come sarebbe realizzabile.

Riforma pensioni 2025, strumenti per finanziare il programma, IRAUT o aumento aliquota IRES

Strumenti per finanziare il Programma: Applicazione della nuova imposta IRAUT — Imposta sul reddito prodotto dagli automi (Robot, Intelligenza Artificiale, o equivalenti) — oppure, in alternativa, aumento di “x” punti percentuali dell’aliquota IRES — Imposta sul reddito delle società — in base al livello di automazione, ovvero di digitalizzazione delle società

Ecco, sig. Matteo, cosa occorrerebbe fare: avere una vision e indicare una mission.

Poi, occorrerebbe convincere tutti i Parlamentari che siedono alla Camera e al Senato (sia dei partiti al Governo che di quelli all’Opposizione) di una tale vision e di una tale mission, al fine di trasformare una Proposta di Legge in Legge che offra concreti benefici a Famiglie, Imprese e Stato.

Le leggi italiane vengono scritte e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. Eppure, leggo che i lavoratori e le lavoratrici sono talmente contrariati dalle leggi approvate dal Parlamento che li rappresenta, al punto da utilizzare termini assai crudi, del tipo “macelleria sociale”, quasi come se quelle leggi, scritte proprio per loro lavoratori e lavoratrici e a beneficio delle generazioni future, venissero scritte su carta utilizzata per avvolgere, in una sorta di sudario, la carne da macello“.

Ora per curiosità vi chiediamo: l’idea di Andrea potrebbe avere seguaci, un partito con a ‘guida’ il Dott. Perfetto lo votereste? Fatecelo sapere nella sezione commenti del portale. Ci interessa di fondo sapere quanti , comprendendo in questi giorni sempre meglio la proposta, la vorrebbero vedere sponsorizzata prima ed attuata poi.

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114 commenti su “Riforma pensioni 2025, Perfetto: Abolizione finestre, Quota 41, cumulo gratuito”

  1. BASTA penalizzare i lavoratori che devono andare in pensione, per noi non sono diritti acquisiti aver lavorato per anni con il sistema retributivo? Per voi politici si… Dovete prendere i soldi dagli extra profitti delle banche, dovete combattere la grande evasione fiscale, dovete abbassare i vostri stipendi e privilegi, abolire i senatori a vita, con una legislatura non dovete percepire tutti quei soldi!!!! il popolo è stanco…e non regge più…cosa volete la rivoluzione? Siamo arrivati al limite.

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  2. Speriamo che Salvini continui a fare quello che ha sempre fatto, cioè niente, perchè se passano le sue proposte e tolgono la legge Fornero, per tutti quelli come me che hanno già 41 anni di lavoro, sarà un furto.

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  3. Rispondo al SIG. GUIDO (suo commento del 26 Agosto 2024 alle 13:58).

    Sig. Guido, è possibile che io le abbia mostrato una “visione strabica” (per così dire) del suo problema.

    Mentre da un lato le parlo di “cumulo dei contributi” (cioè, in parole semplici: sommare tra loro i contributi versati presso più gestioni previdenziali ed ottenere una sola pensione); dall’altro lato le indico il sito che parla di “ricongiunzione delle posizioni assicurative” (cioè in parole semplici: ottenere una sola pensione mettendo insieme due pensioni).

    Ebbene, se con il “cumulo” lei è in una botte di ferro (come le avevo precisato), allora con la “ricongiunzione” lei non è più in una botte di ferro.

    Tuttavia, da un documento dell’INPS datato 2017 (ma credo che il contenuto valga anche nel 2024), leggo:

    – CUMULO: “E’ la possibilità di cumulare i periodi assicurativi con contribuzione versata in più gestioni previdenziali per conseguire il diritto ad un’unica pensione.”

    – A CHI SI RIVOLGE: “Soggetti con contribuzione versata in due o più delle seguenti gestioni previdenziali:
    • Assicurazione generale obbligatoria (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti e Gestioni Speciali dei Lavoratori Autonomi: commercianti, artigiani, coltivatori diretti)
    • Gestioni sostitutive dell’Assicurazione generale obbligatoria
    • Gestioni esclusive dell’Assicurazione generale obbligatoria
    • Gestione separata
    • Iscritti alle casse professionali”.

    – REQUISITI: “Il cumulo può essere utilizzato per ottenere la pensione di vecchiaia, di inabilità, indiretta ai superstiti o dal 2017 per ottenere la pensione anticipata”.

    FONTE: https://servizi2.inps.it/docallegati/InpsComunica/Documents/Cumulo.pdf

    Sulla base del documento INPS appena indicato, traggo le mie conclusioni:

    1. Il cumulo si rivolge a soggetti con contribuzione versata in più gestioni previdenziali, per esempio all’INPS e ad una cassa professionale (per esempio la Cassa ragionieri);

    2. Il cumulo può essere utilizzato per ottenere la pensione di vecchiaia a 67 anni di età;

    3. Poiché lei, sig. Guido, ha versato 21 anni di contributi all’INPS e 12 anni di contributi alla Cassa ragionieri, allora con il cumulo gratuito e previa domanda di cumulo dei contributi che lei potrà farsi compilare gratuitamente da qualsiasi Patronato, anche se il CNEL dovesse avanzare la Proposta di dover andare in pensione a 67 anni con 25 anni di contributi, e se il Governo dovesse accettare tale Proposta del CNEL, lei, sig. Guido, non verrebbe affatto toccato dalla Proposta del CNEL e, avendo maturato complessivamente 33 anni di contribuzione (21 di INPS e 12 della Cassa ragionieri) potrà andare tranquillamente in pensione con la pensione di vecchiaia Fornero con 67 anni di età anagrafica.

    Se c’è qualcosa che ancora mi sfugge, e lei, sig. Guido, volesse farmela notare, sarei ben lieto di ricevere la sua annotazione.

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    • Scendi sotto e leggi la risposta dell’ Dott.Perfetto,dove spiega chiaramente come è possibile,che uno che ha lavorato X 20 anni,ed è andato a 67 anni in pensione,possa prendere più di chi va con l’anticipata a 43 anni.E spiega pure i motivi.

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      • Il problema è uno solo i nostri politici non affrontano mai seriamente il problema delle pensioni, perché non è vero che soldi non c’è ne sono in realtà quando vogliono i soldi li trovano,il vero motivo è che questi personaggi di sistra / destra non conosco il vero lavoro perché non hanno mai lavorato , quindi hanno trovato questo grande bisnis nella politica ed è tutto facile x loro..,..popolo Italiano svegliamoci altrimenti per noi sarà la fine

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  4. Buongiorno a tutti,
    italiani qui bisogna muoversi, positivo il fatto di interagire con scambio di idee su questo UTILE portale, ma a mio avviso dobbiamo inondare di messaggi sulla piattaforma di X ex twitter
    @matteosalvinimi
    @ClaudioDurigon
    RIFORMA PENSIONI QUOTA 41 SENZA PALETTI
    Cordialità ai gestori e a tutti i lettori
    Marco Mandelli

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  5. La cosa più avvilente è che quasi nessuno fa’ i conti per se stesso , si calcola cosa prende il mio vicino e se avrà più di me…. Io lavoro da quando avevo 14 anni oggi ne ho 65, penso che a 94 anni mi riesumeranno per darmi la pensione, ebbene sì! Ci sono e forse la grande realtà italiana è questa “lavoratori in nero” il titolare mi informava (domani non venire , c’è un controllo) … Beato chi non è mai stato ricattato dalla miseria e non è rimasto orfano da piccolo come me…. Io ho lavorato molto più degli altri ( per gli egoisti preciso che ho anche fatto vertenze e che venivano diramate tra i vari commercianti creando ancora più difficoltà a trovare un lavoro miserabile) oggi a destra e manca ritrovo gente 50 enne in pensione “chi con lo scivolo chi con l’amianto ecc…” Che faccio? Mi danno? Tiro avanti e continuerò a lavorare perché ormai è andata… P.S. pago il fitto di casa e sono capofamiglia

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    • Hai tutta la mia solidarietà e ti comprendo benissimo, perché sono nella tua stessa situazione. Ho iniziato a lavorare a tredici anni e mezzo ma ho incontrato una serie di “brave persone” ed ho lavorato per undici anni senza contributi. Intorno ai sedici anni ho incominciato a chiedere di essere messa in regola ma tutti tiravano fuori le scuse più assurde e nessuno lo ha mai fatto (a me non dicevano di non andare quando sapevano che ci sarebbe stato un controllo, mi nascondevano nello sgabuzzino e mi dicevano di non fiatare). A ventiquattro anni, finalmente, sono stata assunta in ospedale e da allora faccio turni, comprese le notti. Ora di anni ne ho cinquantanove, i turni cominciano a pesare ma non posso fare nulla perché, a meno ché di un miracolo, dovrò lavorare fino ai sessantasette. Sono ancora in buona salute, a parte la schiena rotta, ma tra qualche anno non sarò più molto lucida e agile per lavorare in reparto ma a chi vuoi che gliene freghi? L’importante è che continui a fare il mio lavoro, bene o male non importa. Per chi non avesse fatto il calcolo, quest’anno sono quarantacinque che lavoro ma di contributi ne avrò trentacinque a gennaio..spero capiate perché non ce la faccio più e spero in un miracolo.

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  6. Sono entrato nel sito Inps,X consultare il simulatore,inserendo i dati richiesti.Il problema è che chiede la prima data di contribuzione,poi gli anni attuali di contribuzione,poi continua a chiedere di inserire,quale gestione di competenza.Peccato che poi non riesca a proseguire.Secondo me non è molto semplice da utilizzare.Ricordo che anni fa,ti scriveva automaticamente,alla data di quel giorno,quando saresti andato in pensione,visto che i dati cmq li hanno già.Hanno complicato la cosa.

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  7. … Errata corrige… Lo scrittore latino Marco Tullio Cicerone sosteneva:” Mala tempora currunt, sed peiora parantur”. ( Corrono tempi cattivi, ma se ne preparano di peggiori). Speriamo che non sia così, per quanto riguarda il sistema pensionistico. Ringrazio tutti infinitamente.

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  8. Buon pomeriggio! Lo scrittore latino Marco Tullio Cicerone sosteneva:”Mala tempora currunt, sede peiora parantur”. Speriamo che non sia così, per quanto riguarda il sistema pensionistico. Ringrazio tutti infinitamente.

    Rispondi
    • Salve
      Perché i marittimi non fanno parte dei lavori usuranti quelli di macchina si,quelli di coperta no eppure lavoriamo sulle navi avendo tanti disagi?

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      • Buongiorno, se è per quello per assurdo, non ne fanno parte neanche i marmisti, cioè la mia categoria. Fabbro da 6 e attualmente marmista da 35. 41 anni lavorativi ad ottobre è precoce…… Come la mettiamo…..

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  9. Aumento contributi da 20 anni a 25 anni vanno bene se fatti in modo graduale, cioè mi spiego: nel 2025 21 anni, 2026 22, 2027 23 anni , 2028 24 anni , nel 2029 si raggiungono i 25 anni, senza danneggiare nessuno.

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  10. buongiorno dott. Perfetto,
    sarebbe possibile versare una parte del proprio tfr come contributi per riscattare gli ultimi 5 anni che mancano alla pensione?
    grazie
    saluti
    Piero

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  11. Se 20 anni di versamenti,sta alla pensione minima,normalmente sarà 600 e l’anticipata con circa 43 anni, sarà 1400’1500 penso . saluti

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  12. Vorrei che qualcuno mi spiegasse una volta x tutte come mai x i politici i soldi nn mancano e nn bastano mai e x la povera gente è sempre la solita scusa.togliete i vitalizi,gli stipendi troppo spropositati e dimezzare i partiti,vediamo come escono i soldi .grazie

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  13. È scandaloso il fatto che un lavoratore deve lavorare per 43 anni per avere la pensione anticipata, farei lavorare i nostri politici in officina per 40 anni e poi sarei curioso di sentire se la pensano ancora allo stesso modo… Ci avete ridotto alla schiavitù lavorativa!!! Vergogna!!!

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    • Molto bene, sig. Guido, è senz’altro un’ottima notizia per lei.

      Le Casse professionali sono 23 in tutto e la CNPR (la Cassa professionale per ragionieri e periti commerciali) è tra queste.

      Pertanto, stando alle notizie che lei ha raccolto su youtube (che però sarebbe opportuno verificare direttamente con la sua Cassa professionale o con l’INPS) lei potrà effettuare il cumulo gratuito tra la Cassa ragionieri e l’INPS.

      Quindi lei è davvero in una botte di ferro, al riparo da qualsiasi modifica che il CNEL potrà apportare alla legge Fornero riguardo al pensionamento a 67 anni di età anagrafica ma con 25 anni di versamento contributi e non più con 20 anni (stando a quanto riporterebbero i giornali).

      Rispondi
      • Dottor Perfetto, buongiorno. Dalla Sua posizione, privilegiata vista l’esperienza e professionalità, è possibile che cancellino l’anticipata 41 (42) e 10 mesi ?
        grazie

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      • Le chiedo: ho iniziato a lavorare part time al 50% a 15 anni per poi passare a tempo pieno cambiando datore di lavoro. Quest’anno sono 41 anni che lavoro. C’è chi mi dice che sono troppo giovane e chi invece sostiene mi bastino ancora 10 mesi per poter andare in pensione. Può dirmi con le norme attuali qual’é la mia posizione? La ringrazio anticipatamente

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        • Sig.ra Franca Meschi, con le regole attualmente in vigore nel 2024, lei potrà andare in pensione con l’anticipata Fornero, ovvero con 41 anni e 10 mesi, indipendentemente dall’età anagrafica (quindi anche se è “troppo giovane”).

          Tenga presente che dal momento in cui matura i requisiti 41 anni e 10 mesi di contribuzione, a quando le verrà erogata la pensione dovranno trascorrere tre mesi di attesa (la cosiddetta “finestra”).

          Ma se andrà in pensione con 41 anni e 10 mesi e lavora ancora per tre mesi, ovviamente non dovrà più attendere i tre mesi di finestra per ricevere la pensione, ma solo il tempo tecnico dell’IPNS per erogargliela (circa 1 o 2 mesi che comporteranno anche il ricevimento degli arretrati).

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  14. Vorrei chiedere al dott. Perfetto se ritiene che, nell’ipotesi fosse approvata la proposta della Lega su quota 41 per tutti, verrebbe mantenuta la pensione anticipata ordinaria prevista dalla Fornero (41 anni e 10 mesi donne, e 42 anni e 10 mesi uomini).

    Rispondi
    • Sig. Annamaria, nell’ipotesi che fosse approvata la proposta della Lega su quota 41 anni per tutti, NON verrebbe mantenuta la pensione anticipata ordinaria prevista dalla Fornero (41 anni e 10 mesi donne, e 42 anni e 10 mesi uomini).

      La proposta della Lega (quella che conosco io, e che è riportata nella Proposta di Legge 2855 del 2021 a prima firma Durigon) sostituisce l’anticipata ordinaria prevista dalla Fornero.

      Differentemente dall’anticipata ordinaria Fornero, che prevede l’applicazione del sistema di calcolo misto (per chi ci ricade), la “Quota 41 per tutti” della Lega espressa nella PdL 2855 del 2021 (ma presumo anche nella futura proposta che avanzerà la Lega) prevede invece l’applicazione del sistema di calcolo contributivo (meno favorevole del misto), per uomini e per donne (anche per coloro che ricadrebbero nel sistema di calcolo misto).

      Rispondi
  15. Non possiamo accettare che aumentino da 20 a 25 anni in un solo anno. Peccato che il Presidente e la Corte stanno li a dormire. E gli italiani sono pecorelle paurose.

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    • Buongiorno, è io che con la legge fornero sono passato da 35 anni a 43, cosa dovrei dire? Per lo più sono marmista precoce e la categoria non rientra nemmeno nei gravosi usuranti!

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  16. Cumulo gratuito per chi ha versato in più casse, e va benissimo, ma io che ho versato in AGO e Gestione separata i miei contributi non valgono niente, prima da disoccupata non sono riuscita ad accedere ad Opzione Donna perché non mi cumulavano i contributi e ora da disoccupata non posso chiedere Ape Sociale perché ho avuto un contratto Co.co.co. per 14 anni, e prima 23 in AGO.

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  17. Rispondo al SIG. PIERPAOLO (suo commento del 24 Agosto 2024 alle 11:20).

    Sig. Pierpaolo, purtroppo la sua domanda è molto specifica e pertanto mi coglie impreparato.

    Non ho strumenti adeguati per dirle quanto potrebbe pagare qualora intendesse riscattare i periodi non coperti dalla contribuzione.

    Per questo genere di problematiche (che peraltro sono estremamente delicate) è sempre opportuno rivolgersi ad un Patronato, e qualora si riscontrassero risposte contraddittorie, è opportuno rivolgersi direttamente all’INPS utilizzando il Servizio “INPS Risponde” il cui link si trova in basso a destra nella pagina sul sito dell’INPS https://www.inps.it/

    Rispondo al SIG: ANDREA (suo commento del 24 Agosto 2024 alle 15:10).

    Sig. Andrea, il sig. MARIANO le ha fornito la risposta corretta.

    L’ammontare dell’importo pensionistico dipende fondamentalmente dalla quantità di contributi versati, oltre che dall’età anagrafica (come ben sappiamo).

    A parità di importi versati in contributi, chi ha versato i contributi per 42 anni e 10 mesi (pensione anticipata) arriverà a prendere molto di più di chi andrà in pensione a 67 anni con la pensione di vecchiaia avendo versato i contributi per 20 anni (ci sono ben 22 anni di differenza di contribuzione).

    Ma chi va in pensione di vecchiaia a 67 anni avendo versato per 20 anni moltissimi contributi, più di chi andrà in pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di versamenti contributivi, allora è possibile che chi ha versato per 20 anni avrà un importo pensionistico maggiore di chi ha versato per 42 anni e 10 mesi.

    Rispondo al SIG. DAVIDE (suo commento del 24 Agosto 2024 alle 15:10).

    Sig Davide, per quanto riguarda il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), abbiamo provato a fare una simulazione con dati preparati da uno dei firmatari della Proposta Previdenziale, Maurizio Gibbin, esperto di robotica e di AI.

    Chiediamo innanzitutto alle Istituzioni di sottoporre il nostro modello di simulazione ad esperti di Scienza delle Finanze, a chi si occupa di Fisco (es. Agenzia delle Entrate).

    Proprio in data 3 giugno 2024 ho inviato una mail all’attenzione dell’Avv. Ernesto Maria Ruffini, Direttore dell’Agenzia delle Entrate, un documento su “Entrate contributive e crescita economica”, ritenendo che (riporto l’espressione della mia mail) “in qualità di esperto di Diritto tributario, possa fornirci la sua opinione sulla concreta possibilità di poter applicare almeno in Italia (anche se non proprio a livello europeo o internazionale come avviene per la Service Digital Tax e per la Global Minimum Tax) l’imposta sul reddito da lavoro prodotto dagli automi”.

    Sino ad oggi, 24 agosto 2024, a distanza di 2 mesi, non ho ricevuto alcuna risposta dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate Avv. Ernesto Maria Ruffini.

    ARGOMENTO 1: Rilancio dell’SSN

    Nel nostro documento di Proposta Previdenziale, al paragrafo 8.4.4 “Stima economico-finanziaria previsionale” (pag. 41), anche in riferimento alla Sanità pubblica, abbiamo scritto:

    “Sulla base delle nostre approssimative stime, riteniamo che l’applicazione dell’imposta IRAUT potrebbe riequilibrare il bilancio del settore previdenziale-pensionistico dell’INPS sia dal punto di vista economico (rapporto costi/ricavi) che finanziario (rapporto monetario entrate/uscite) con una prospettiva virtuosa positiva che si estenderà per i prossimi decenni.

    Riteniamo altresì che entrate provenienti dall’imposta IRAUT possano verosimilmente superare il fabbisogno finanziario per il settore pensionistico, e costituire un contributo a fondi finanziari a sostegno dei settori assistenziali della Sanità pubblica, Istruzione Pubblica e welfare per le Politiche Sociali”.

    ARGOMENTO 2: scuola pubblica /Università per orientare meglio i giovani al mondo del lavoro.

    Per quanto riguarda la scuola pubblica/Università per orientare meglio i giovani al mondo del lavoro, abbiamo sviluppato il paragrafo 7.14 “Istruzione, formazione e avviamento al lavoro per i giovani”. In detto paragrafo abbiamo scritto che sono in corso nostre iniziative (più che altro avviate da me in prima persona):

    “Le nostre iniziative sono rivolte verso le Università italiane e riguardano l’opportunità di inserire nei corsi di laurea l’Insegnamento della “Economia Informatica”. Di tale iniziativa abbiamo informato via PEC il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Ministero dell’Istruzione e del Merito”.
    Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il cui Ministro è il Prof. Giuseppe Valditara, viene chiamato in causa perché ritengo che la nuova disciplina STEM “Economia Informatica” possa essere studiata non solo all’Università (per Laurea specialistica triennale, per Laurea magistrale, e per Dottorato di Ricerca), ma anche nelle scuole superiori, come, per esempio, nei Licei Digitali di recente formazione.

    ARGOMENTO 3: ordine pubblico PS.

    Per quanto riguarda l’ordine pubblico con aumento di risorse ai membri della PS, la nostra Proposta Previdenziale non ne fa cenno.

    ARGOMENTO 4: lotta all’evasione fiscale e contributiva.

    Per quanto riguarda, infine, la lotta all’evasione fiscale e contributiva (che diverrebbero reati penali), ne abbiamo parlato nel capitolo 8 “Strumenti per finanziare il Programma” (pag. 34). Non siamo entrati, però, in merito all’attribuzione del carattere di penalità all’evasione/elusione fiscale perché ciò esula dalle competenze dei firmatari della Proposta Previdenziale. Abbiamo comunque scritto che:

    “La nostra Proposta Previdenziale è fondata sull’occupazione. E col termine “occupazione” intendiamo riferirci sia alle attività lavorative relative all’occupazione umana che alle attività lavorative svolte dall’occupazione robotica.

    Riportiamo qui un estratto dall’articolo di Erica Venditti pubblicato sul sito ‘Pensioni Per Tutti’ in data 10 gennaio 2024 che pone in evidenza la relazione tra pensioni, occupazione e imposte sul lavoro svolto dai robot:

    “Poiché le pensioni dipendono dall’occupazione, l’attenzione va focalizzata sia sull’occupazione umana che su quella robotica. Se non si applicheranno nuove imposte sui robot e sull’intelligenza artificiale, si potrà andare incontro ad una perdita di entrate fiscali, che derivano per il 73 per cento dal reddito di lavoro e per il 17 per cento dalle imprese (come viene evidenziato a pag. 13 nello studio “A Tax on Robots?” della ricercatrice Germana Bottone pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in settembre 2018)”.

    “Dunque, oltre al recupero di entrate dall’evasione fiscale-contributiva (entrate che servirebbero per non avere decurtazioni/penalizzazioni sulle pensioni), occorrerebbe provvedere anche al recupero di entrate dalla “evasione fiscale-contributiva” robotica (entrate che servirebbero per avere più pensioni/pensionati)”.

    Il recupero di entrate dalla “evasione fiscale-contributiva” robotica può avvenire con l’introduzione della nuova imposta IRAUT”.

    Questo (e molto altro ancora) è quanto abbiamo scritto nel documento di Proposta di Riforma Previdenziale flessibile e strutturale Perfetto-Armiliato-Gibbin.

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    • Mi scusi ma allora non capito nulla io.Ma.se uno ha lavorato X 20anni,avrà 20 anni di contributi,o no??Perché non capisco quando afferma :’se uno ha lavorato X 20 anni,versando moltissimi contributi’,qualcosa mi sfugge.

      Rispondi
      • Se vai sul sito dell’INPS e fai una simulazione futura della tua pensione il sistema ti da anche la situazione attuale con il tuo montante contributivo registrato fino a circa 2 mesi fa e con anche le quote della pensione retributiva sei sei nel misto.
        Se sei anche un minimo esperto di Pc c’è anche un software che si chiama Carpe Pc, che è quello che uso io, da scaricarsi dal sito INPS sul proprio Pc e con il file dell’estratto conto che sempre scaricato dal sito INPS hai una situazione molto precisa di quanto prenderesti ad oggi di pensione.

        Rispondi
      • Se vai sul sito Inps ed accedi con il tuo Spid c’è una funzione dove puoi calcolare la tua pensione futura, questa funzione tra le altre ti dà la situazione attuale a circa 2 mesi indietro e questa è ovviamente precisissima con il dettaglio per anno del tuo montante contributivo accumulato e le quote della tua parte retributiva, tutto molto semplice.
        Sei sei un minimo esperto di PC e ti muovi abbastanza bene in quel mondo, l’Inps sempre dal sito ti da l’opportunità di scaricare un software che si chiama “Carpe PC”, e con il tuo estratto conto sempre scaricabile dal tuo fascicolo pensionistico, hai una situazione precisissima con anche un dettaglio elevatissimo di tutti i conteggi che fa l’Inps per quello che prenderesti di pensione ad oggi o anche se inserisci gli opportuni dati anche in breve futuro, io uso quest’ultimo software che trovo fantastico. Per usarlo ripeto devi avere un po’ di dimestichezza su queste cose, niente di drammatico per carità, ci sono anche tutorial in rete che ti spiegano le funzioni di “Carpe PC”,

        Rispondi
      • Sig. Andrea, provo a chiarire l’affermazione “se uno ha lavorato X 20 anni, versando moltissimi contributi”.

        Le porto un semplice esempio numerico.

        Per essere chiari e pragmatici, farò riferimento al mio salario annuale di lavoratore autonomo che nel 2016 è stato di 66.813 euro. Su 66.813 euro mi è stata applicata l’aliquota contributiva di 0,27%. Nel mio “Estratto conto del montante contributivo gestione parasubordinati” l’INPS mi certifica, in relazione alla mia Retribuzione imponibile di 66.813 euro, il versamento di 18.039 euro in contributi.

        Supponiamo ora che un lavoratore autonomo come sono stato io abbia guadagnato 66.813 euro lordi annui e che abbia versato in 20 anni contributi pari a 18.039 euro l’anno. Dopo 20 anni il montante contributivo risulta essere pari a 18.039 x 20 = 360.780 euro.

        Supponiamo ora che un lavoratore dipendente guadagni 27.000 euro lordi annui (che suddivisi in 13 mensilità equivalgono a 2077 euro lordi mensili). Al lavoratore dipendente viene applicata l’aliquota contributiva del 33% e pertanto il lavoratore dipendente verserà 27.000 x 0,33 = 8.910 euro all’anno in contributi. Dopo 40 anni, il montante contributivo del lavoratore dipendente sarà dato da 8.910 x 40 = 356.400 euro.

        CONCLUSIONE.

        Il lavoratore autonomo che per 20 anni ha versato in contributi 18.039 euro l’anno avrà accumulato un montante contributivo pari a 360.780 euro, che è maggiore del montante contributivo di 356.400 euro che avrà accumulato in 40 anni il lavoratore dipendente che ha versato 8.910 euro l’anno.

        Ecco dunque spiegata l’affermazione “se uno ha lavorato X 20 anni, versando moltissimi contributi” (dove col termine “moltissimi contributi” si può intendere la cifra di 18.039 euro l’anno che ho versato io).

        Rispondi
      • Se uno ha lavorato x 20 anni con uno stipendio da 10000 euro al mese verserà contributi come uno che ha lavorato 40 anni a 5000 euro al mese, circa il 33% dello stipendio mensile ambedue i soggetti .

        Rispondi
    • Grazie della sua risposta Dr Perfetto.
      Non solo avrebbe il mio voto nel caso volesse fondare un partito, ma mi attiverei fortemente per farla votare.
      Cordiali saluti.
      Davide

      Rispondi
  18. È inutile parlare di quanto prende uno di pensione. Dipende da quanto hai pagato sul retributivo e contributivo. Il conto è uguale per tutti che si trovano nella stessa condizione

    Rispondi
  19. La cosa assurda, è che ci sia poca differenza tra la pensione di vecchiaia,con minimo 20 anni di contributi e quella di anzianità, visto che quella di vecchiaia prevede assegno 1.5 volte maggiore della minima,che è di 800 euro.

    Rispondi
  20. Quest’articolo della Dott.ssa Erica Venditti mi piace!

    “Vision” e “Mission” sono due parole importanti.

    La vision indica che cosa si vuole realizzare, quale problema si vuole risolvere.

    La mission indica la via che si vuole percorrere, il modo in cui la vision diventa realtà.

    Ma non sentiamo quasi mai pronunciare queste due parole. In quest’articolo le abbiamo sentite leggendole.

    Le abbiamo udite forse dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali? o dal Ministro dell’Economia e delle Finanze? o dal Presidente del Consiglio dei Ministri?

    No. Non le abbiamo udite.

    Invece, è vero che forse abbiamo visto scritto la parola “missione” nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Sì, questo è vero; e riguarda la digitalizzazione e l’innovazione, l’istruzione e la ricerca, politiche per il lavoro e per le famiglie, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale.

    Eppure, devo constatare, quelle “missioni” sembrano “lettere morte”, prive di vita, espresse senza convinzione e per questo poco convincenti; e non sono convincenti perché non sono animate da una vision, parola peraltro mai utilizzata nelle 273 pagine che compongono il documento del PNRR.

    Sono definiti gli “Obiettivi generali del Piano”, questo è vero. C’è il richiamo al programma Next Generation EU (NGEU) che “segna un cambiamento epocale per l’UE” (così è scritto a pag. 9 del documento PNRR), questo è vero.

    Ma senza una vision si va incontro ad una possibile irrealizzabilità della mission. Come attuare, per esempio, la mission relativa all’innovazione tecnologica “che vede in nostro Paese al 24° posto fra i 27 Stati membri dell’UE” (pag. 17 del documento PNRR) con la presenza massiva di lavoratori anziani che frenano l’innovazione tecnologica?

    Nel PNRR si parla di “Cambiamento epocale per l’UE”, senza peraltro spendere una sola parola sul cambiamento epocale per l’IT (Italia) che della UE fa parte.

    Dobbiamo forse aspettarci che del cambiamento epocale per l’Italia si parlerà nella Legge di Bilancio 2025? Nel mantenere i lavoratori anziani sempre più a lungo al lavoro mettendoli in competizione impari con il loro futuri “colleghi digitali” (Robot e AI)? Nel vedere le donne sempre più relegate e represse nel loro doppio ruolo di lavoratrici e di facenti funzioni di assistenti sanitari territoriali? Sarà forse questa la “visione” che esprimerà la Legge di Bilancio 2025?

    E allora ecco spiegato il motivo per cui mi piace quest’articolo della Dott.ssa Erica Venditti, che ha saputo inserire l’argomento “Pensioni” nel capitolo che potrebbe essere denominato “MISSIONE 7” che, a differenza delle altre 6 MISSIONI presenti nel PNRR, è supportata invece da una “VISIONE”:

    “Consentire la libertà di scelta nell’accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico”.

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  21. Salve. Vorrei porre un quesito. Sono nato nel 1962 e al 31 agosto 2024 maturerò 39 anni 11 mesi e 21 giorni. In questo conteggio non sono considerate le 52 settimane di disoccupazione( solo nel pubblico) maturate a cavallo tra la fine degli anni ottanta e inizio anni novanta. Da una parte mi dicono che non posso riscattarle, dall’altra che un eventuale riscatto sarebbe non conveniente dal punto di vista economico. Chiedo: il costo dell’eventuale riscatto quanto costerebbe? Grazie.

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  22. Complimenti,da sottoscrivere appieno la proposta pensionistica del Dr Perfetto .
    Voterei un suo partito se in termini di “vision” ponesse prioritario nel suo programma anche :
    -rilancio dell’SSN
    -scuola pubblica /Università per orientare meglio i giovani al mondo del lavoro
    -ordine pubblico con aumento di risorse ai membri della PS
    – lotta all’evasione fiscale e contributiva ( che diverrebbero reati penali)

    Rispondi
    • Condivido tutto…sarebbe un nuovo inizio..per noi e per i nostri figli..ma come si può realizzare tutto ciò …se il governo non fa altro che proteggere le classi già ricche che già hanno i soldi per curarsi..e per mandare i figli all’estero per studiare e non certo si pongono il problema della futura pensione..quando si diventa più fragili per l’età che avanza….allora cosa fare ? I partiti e sindacati che condividono tutto ciò devono organizzare manifestazioni e proteste e sensibilizzare i cittadini a partecipare..come avviene in Francia…dove la gente ci crede che insieme si può far cambiare rotta alle decisioni politiche impopolari….insieme si può…..

      Rispondi
    • Sto chiedendo da 2 ore al Dott.Perfetto,ma non.vengo pubblicato,ci riprovo.Se uno che va in pensione di vecchiaia,con 20 anni dì contributi, prenderà sui 1500 euro, cioè 1.5 la sociale,quanto arriverà a prendere uno che va in pensione con l anticipata,cioè con 42e10 mesi?? La logica direbbe molto di più,o no??

      Rispondi
      • Dipende dall’entità dei contributi versati ovvero dallo stipendio percepito, puoi lavorare per il doppio degli anni , ma se prendi la metà dello stipendio….

        Rispondi
        • prende 3300 euro quel signore a cui ha risposto il Dottore?? Io ne.prendo 1650…se lui arriva a 1500 di pensione,con 20 anni di contributi,io con questo stipendio,e con 42 di contributi,mi aspetto molto molto di più,sennò veramente sarebbe assurdo.A.meno che quel signore non prenda il doppio di me. Se è come dice lei.

          Rispondi
          • Andrea, ma è ovvio! l’assegno dipende dal montate che hai … puoi averlo maturato in 20 anni o in 40,col reributivo, misto o contributivo … la pensione in sisntesi è legata a quanto si è versato e ai calcoli/rivalutazioni ed età conseguenti.
            Saluti

      • andrea, provo a risponderti io; dipende da tanti fattori: intanto dallo stipendio che tu percepisci di base; da quanti anni nel retributivo e quanti nel contributivo e poi soprattutto dall’età: i coefficienti di trasformazione della parte contributivasono diversi in base all’età; tutto chiaro? vai da un patronato e chiedi; un saluto a te e ai gestori del sito

        Rispondi
      • Non sono un esperto, ma credo che 1,5 la pensione sociale che si aggira sui 500 euro sia circa 800 euro. 1 sta a 500 + 0,5 che sta a 250 circa.
        Saluti
        Fabio

        Rispondi
      • Non e’ detto , se uno che va in pensione con 20 anni e, in questi venti anni ha avuto una RAL ( rendita annuale lorda ) di es. 100000 € potrebbe addirittura prendere anche di più, mentre se uno va in pensione con 43, 10 di contributi ma la sua RAL annuale è sempre stata ad es, di 15000 € prenderà paradossalmente di meno , voglio dire dipende sempre dallo stipendio che una persona percepisce durante la propria carriera lavorativa , credo che non ci va una scienza.

        Rispondi
      • Ma in quale mondo vivi come fai a prendere 1.500 euro al mese con 20 anni di contributi, allora io che ho lavorato per 43 anni arrivo appena più di 1000 euro 😡

        Rispondi
  23. Domanda X il Dott. Perfetto,ma se uno che va in pensione di vecchiaia con soli 20 anni di contribuzione, prenderà sui 1500 euro,quanto ne prenderà uno che andrà in pensione con l’anticipata Fornero,con quasi 43 anni di contributi??

    Rispondi
  24. Ma come è possibile che chi ha solo 20 anni di contributi,prenda 1500 euro,e chi si è ammazzato di lavoro X 42 anni,quanto dovrebbe prendere??con l’anticipata,intendo.

    Rispondi
  25. Ma perché non inserite i commenti? moderazione de che??ho solo chiesto come è possibile che se ho 41 o 42 anni di anzianità,prenda meno di chiva in pensione a 67 anni,con soli 20 anni di contributi.

    Rispondi
    • ‘Moderazione de’ manina….se non accendo il pc perché sono in auto in viaggio, 12 ore di ritorno dalle vacanze, non leggo i commenti. Semplice!

      Rispondi
    • Se 20 anni di versamenti,sta alla pensione minima,normalmente sarà 600 e l’anticipata con circa 43 anni, sarà 1400’1500 penso . saluti

      Rispondi
  26. Lo voterei soprattutto per il suo lato profondamete umano, e per la sua innata disponibilità all’ascolto, che riserva a tutti .
    Le sue osservazioni, inoltre, non si rilevano mai “saccenti”, estremamente “convincenti”, sempre esposte con garbo, stile ed eleganza.
    Approfitto : Per quanto mi riguarda, Proposta Perfetto-Armliato-Gibbin, ad oltranza.

    Rispondi
    • Perfettamente d’accordo col suo commento….il problema sta ne fatto che appena si cercano alternative serie e competenti i poteri forti trasversali in tutti i partiti scatenano i giornali flessibilità potere(non sto a specificare) con incredibili allarmismi se qualcuno prospetta un minimo di flessibilità….x questi inetti l’unica soluzione è mantenere al lavoro le persone il più possibile dicendo che le priorità sono altre.
      .falsi ipocriti mistificazioni….

      Rispondi
  27. Salve. Sono nato nel 1962 e al 31 agosto 2024 maturerò 39 anni 11 mesi e 21 giorni di contributi. Pongo un quesito: nel mio box previdenziale risultano 52 settimane di disoccupazione tutte svolte nel “pubblico”. Mi sono informato da più parti e ho avuto risposte diverse: 1. non posso riscattare questi periodi, 2. posso riscattarli ma costano parecchio. Se sì, quanto costerebbe? Potreste darmi una risposta?

    Rispondi
    • Caro PierPaolo, il discorso è complesso: vai intanto sia all’inps che a un patronato; in linea di massima secondo me è riscattabile ma ti costa un sacco di soldi; a che scopo? la prospettiva è di minimo 2 anni per la pensione se passa il concetto dei 64 anni ma ci sarebbero penalizzazioni; stai alla finestra; chiedi come detto prima all’inps e anche al patronato (magari 2); alla fine ci vuole tempo; tutto chiaro? saluti a te e ai gestori del sito

      Rispondi
    • Io nel 2019 ho riscattato gratuitamente 3 mesi che avevo nel pubblico riferito all’anno 1983. Adesso ho i miei 42 anni di contributi tutti nel privato. Prova sentire l’INPS se è cambiato qualcosa nel frattempo.

      Rispondi
  28. EGR. Dott. Perfetto la ringrazio delle sue precisazioni. Mi manca quella dei 25 anni che io non ho raggiunto. Ma lei mi ha detto che sono in una botte di ferro. Grazie.

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    • Sig. Guido, le ho risposto proprio poco fa al suo precedente commento. Le riporto quanto avevo scritto.

      Sig. Guido, deve scusarmi, ma avevo male inteso.

      In pratica lei ha versato i contributi dal novembre 1992 a maggio 2014 e cioè per 21 anni e 7 mesi.

      Avendo versato contributi per 21 anni, in base alla legge Fornero, lei potrà andare in pensione a 67 anni di età anagrafica.

      Per chi va in pensione a 67 anni con 20 anni di contribuzione, la legge Fornero richiede che l’importo pensionistico sia pari a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale che per il 2024 è di 801,61 euro.

      Lei, sig. Guido, mi informa che andrebbe in pensione l’1 agosto 2025 a 67 anni con assegno di oltre i 1.500 euro. Pertanto, in base alla legge Fornero, ha tutti i requisiti per andare in pensione l’1 agosto 2025.

      A questo punto la Proposta del CNEL potrebbe effettivamente impedirle di andare in pensione l’1 agosto 2025 qualora modificasse la legge Fornero e dicesse che si potrà andare in pensione a 67 anni con almeno 25 anni di contribuzione (che lei, attualmente, non ha con l’INPS).

      Tuttavia, lei mi informa che ha versato contributi per 12 anni alla Cassa Ragionieri nel periodo antecedente al 1992 (se ho capito bene).

      In tal caso lei potrebbe cumulare i contributi versati all’INPS (21 anni e 7 mesi) con i 12 anni versati alla Cassa Ragionieri (non ha specificato se lei abbia già fatto il cumulo).

      SE LEI HA CUMULATO I CONTRIBUTI INPS E DELLA CASSA RAGIONIERI, non verrebbe affatto toccato dalla eventuale variazione che il CNEL potrebbe apportare alla legge Fornero elevando il requisito da “67 anni di età e 20 anni di contribuzione” a “67 anni di età e 25 anni di contribuzione”.

      Se lei NON ha cumulato i contributi INPS e della Cassa Ragionieri, potrebbe trovarsi in difficoltà, in quanto il cumulo dei contributi INPS e della Cassa Ragionieri è oneroso. Le riporto a riguardo cosa afferma la Cassa Ragionieri in merito alla Ricongiunzione dei contributi:

      La Ricongiunzione “Consiste nell’unificare i periodi di contribuzione obbligatoria, volontaria o figurativa maturati in enti diversi presso un unico ente previdenziale per acquisire il diritto ad un’unica pensione o per incrementare l’importo della pensione.

      La ricongiunzione è onerosa e il costo equivale all’importo della riserva matematica necessaria a finanziare il maggior importo di pensione”.
      Segnalo il link alla Cassa Ragionieri (che forse lei già conoscerà) anche ad altri lettori al solo scopo informativo: https://www.cassaragionieri.it/ricongiunzione

      Rispondi
      • Qua abbiamo perso il senno. Devo andare a lavorare anche se ho un montante di circa 400mila Eur?
        I figurativi tipo militare non contano?
        Si possono pagare i contributi mancanti per i 25? Non dormo più la notte.

        Rispondi
        • Capisco il tuo stato d’animo chi non lo sarebbe al posto tuo, però di ufficiale non c’è ancora nulla, poi la proposta se fosse così deve passare il vaglio delle forze politiche, e poi seguire un iter parlamentare non semplice.
          Comunque il militare se non l’hai richiesto puoi richiederlo e conta un anno figurativo e anche il pagamento volontario dei contributi non vedo nulla osta che io sappia.

          Rispondi
        • Sig. Guido, le consiglio di rivolgersi ad un Patronato, il quale dispone di procedure operative aggiornate.

          I siti istituzionali non sono sempre chiari.

          Sul sito dell’INPS, per esempio, leggo che è possibile l’“Accredito dei contributi figurativi per il servizio militare volontario” ( https://www.inps.it/it/it/dettaglio-scheda.it.schede-servizio-strumento.schede-servizi.accredito-dei-contributi-figurativi-per-il-servizio-militare-volontario-50249.accredito-dei-contributi-figurativi-per-il-servizio-militare-volontario.html)

          E allora mi verrebbe da domandare all’INPS: “L’accredito dei contributi figurativi per il servizio militare obbligatorio è anch’esso possibile?”

          I contributi mancanti per arrivare ai 25 anni si possono certamente pagare.

          Ad ogni modo, sig. Guido, non si lasci influenzare più di tanto da ciò che legge sui giornali.

          Il modo migliore per dormire bene la notte è non crearsi aspettative. È difficile, lo so. Ma è un eccellente sonnifero.

          Rispondi
          • Condivido tutto…sarebbe un nuovo inizio..per noi e per i nostri figli..ma come si può realizzare tutto ciò …se il governo non fa altro che proteggere le classi già ricche che già hanno i soldi per curarsi..e per mandare i figli all’estero per studiare e non certo si pongono il problema della futura pensione..quando si diventa più fragili per l’età che avanza….allora cosa fare ? I partiti e sindacati che condividono tutto ciò devono organizzare manifestazioni e proteste e sensibilizzare i cittadini a partecipare..come avviene in Francia…dove la gente ci crede che insieme si può far cambiare rotta alle decisioni politiche impopolari….insieme si può…..

        • Cioè uno che ha soli 20 anni di contributi prenderà 1500 euro??e chi va con l’anticipata della Fornero,cioè con più del doppio di contributi,allora quanto prenderà

          Rispondi
          • Inutile pubblicare 100 volte ilmedesimo commento sono da moderare a mano quasi tutti,quindi se non siamo al pc non li vedete pubblicati, anche perché mettendo 5/6 volte il medesimo commento rallenate l’approvazione appena ci mettiao al lavoro,grazie della comprensione.

        • Caro Guido, le alternative sono: o lavori, o paghi la ricongiunzione; speriamo che non alzino a 25 anni; se però hai già fatto il cumulo non ci sono problemi; vai a parlare con la cassa ragionieri per trovare una soluzione; in bocca al lupo e saluti a te e ai gestori del sito

          Rispondi
      • Ma se uno va in pensione a 67 anni con 20 anni di contributi,e l’assegno deve essere 1.5 volte il minimo,chi va in pensione anticipata,con 42 o 43 anni di contributi, rischia di prendere meno???maaaaaahh

        Rispondi
      • Scusi,ma chi va in pensione con 42 o 43 anni con l’anticipata,allora prende meno,di chi ci va,con soli 20 anni di contributi??mah

        Rispondi
      • Vede, sig. Andrea, è proprio il “serve agire ora” che ci fa agire in affanno, in emergenza.

        Puntelliamo la nostra società emanando leggi fragili, che non reggono nemmeno un anno, e che di anno in anno vanno ristrutturate perché perdono di efficacia.

        Vorrei dire al Ministro Giorgetti: “Non possiamo mandare in pensione i lavoratori anziani perché cresciamo dello zero-virgola per cento. Ma è proprio perché non mandiamo in pensione i lavoratori anziani che cresciamo dello zero-virgola per cento”.

        Rispondi

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