Riforma pensioni cosa farà Il Governo nel 2024? Proroga Quota 103 o verso quota 104?
Sulla prossima riforma pensioni si stanno interrogando i nostri lettori, dopo l’ultimo articolo in cui ci siamo interfacciati col Dott. Claudio Maria Perfetto é emerso sul sito un dibattito davvero interessante, in moltissimi hanno commentato chiedendo al nostro esperto ulteriori lumi o sue considerazioni circa le possibili intenzioni del Governo per il 2024, il Dott. Perfetto, come ci ha abituato da anni ormai, non ha negato la sua puntuale risposta ai vari lavoratori che lo stimano e lo ringraziano.
Di seguito alcune delle domande e delle risposte più significative tra le tante pubblicate nella sezione ‘commenti’ del sito. Grazie sempre al nostro esperto per dedicarci e dedicare ai nostri lettori il suo tempo e condividere la sua preparazione sulla tematica previdenziale. Ricordiamo che Il Dott. Perfetto ha presentato la sua proposta di pensione al Governo, per chi fosse interessato può leggerla qui. Di seguito il ‘botta e risposta’ con i lavoratori.
Pensioni 2023, lavoratori: Quale riforma per il 2024, proroga di quota 41+62 o altro?
Il Signor Brave, scrive: ” Vi leggo sempre volentieri e oggi ho letto questa intervista al Dotto Perfetto che credo, se sbaglio correggetemi, sia già PENSIONATO, come altri illustri PENSIONATI che intervistate periodicamente i quali ci illustrano le loro opinioni.
NOI che scriviamo i commenti invece NON siamo pensionati, lavoriamo da decenni e non sappiamo quando potremo andare in pensione in quanto con più ci avviciniamo al traguardo, con più questo si allontana.
Avrei una semplice domanda per voi della redazione, da girare a chi può rispondere:
– se il Governo riproponesse a fine anno e quindi per il 2024 la quota 103 (62 anni di età e 41 di lavoro)
come dovrebbero comportarsi gli attuali 61enni che già oggi hanno 41 anni di lavoro, ma compiranno i 62 anni di età nel 2024, possono GIA’ DA ORA stare a casa dal lavoro ?
Così Il Dott. Perfetto: “Sig. Brave, effettivamente io sono già pensionato, dall’1 gennaio 2021, con Quota 100 (62 anni di età e 38 anni di lavoro), avendo maturato un’età anagrafica di 65 anni e un’anzianità contributiva di 41 anni (quindi, se vogliamo, Quota 106).
Lei domanda: “se il Governo riproponesse a fine anno e quindi per il 2024 la quota 103 (62 anni di età e 41 di lavoro) come dovrebbero comportarsi gli attuali 61enni che già oggi hanno 41 anni di lavoro, ma compiranno i 62 anni di età nel 2024, possono GIA’ DA ORA stare a casa dal lavoro ?”
PREMESSA: se il Governo riproponesse a fine anno, e quindi per il 2024, la quota 103 (62 anni di età e 41 di lavoro), ovvero, se il Governo prorogasse nel 2024 Quota 103 ancora in via sperimentale, allora il Governo specificherebbe che i requisiti (62 anni di età e 41 di lavoro) dovranno essere raggiunti entro il 31 dicembre 2024.
MIA RISPOSTA: gli attuali 61enni che già oggi hanno 41 anni di lavoro, ma compiranno i 62 anni di età nel 2024 NON POSSONO già da ora stare a casa dal lavoro, ma dovranno attendere il giorno in cui matureranno anche l’altro requisito, ovvero 62 anni di età anagrafica (e quindi nel 2024).
Pensioni 2024, i lavoratori: cosa dovremmo aspettarci nella prossima riforma?
Luigi, scrive: “Dottor Perfetto dopo la sua disamina avrei da porle una sola domanda a ciò che lei ha scritto in grassetto dove afferma che le decisioni in materia lavoro e pensioni sono state già prese quindi cosa partorirà il governo per l’anno 2024? Una proroga di quota 103 qualcosa di analogo o ci saranno sorprese al riguardo?“
Così il Dott. Perfetto: “Sig. Luigi, lei mi domanda che cosa partorirà il Governo nel 2024, ovvero se prorogherà Quota 103 oppure se ci saranno sorprese.
Non so che cosa partorirà il Governo nel 2024. Posso solo immaginare che cosa potrebbe partorire.
In risposta al commento del sig. Marco ( Di seguito riportato) ho affermato che le linee guida del Governo sono dettate dagli eventi. Gli eventi-guida principali sono: calo delle nascite e invecchiamento della popolazione. A causa di tali eventi, anche la Francia, la Cina, la Russia stanno pensando di innalzare l’età di pensionamento. Questa posizione da parte di nazioni così importanti rafforza la posizione governativa italiana nel proseguire verso l’innalzamento progressivo dell’età di pensionamento.
Il passaggio da Quota 100 (62+38) a Quota 102 (64+38) ha mantenuto fissi i 38 anni di contribuzione ed ha aumentato l’età anagrafica. Il lavoratore ha accettato psicologicamente l’innalzamento dell’età anagrafica. Il passaggio da Quota 102 (64+38) a Quota 103 (62+41) ha ridotto di 2 anni l’età anagrafica ma ha aumentato di 3 anni gli anni di contribuzione portandoli da 38 a 41 (è come se si avesse aumentato l’età anagrafica di 1 anno). Il lavoratore ha accettato psicologicamente l’innalzamento degli anni di contribuzione.
Avendo il lavoratore accettato psicologicamente l’innalzamento degli anni di contribuzione, ed avendo già accettato l’innalzamento dell’età anagrafica, si trova ora nelle condizioni psicologiche di accettare il passaggio da Quota 103 (62+41) a Quota 104 (63+41). Nel 2024 non ci saranno quindi sorprese: il Governo comincerà a far circolare la voce di Quota 104 (voce che, peraltro, circolava già nel 2022) per fare accettare al lavoratore Quota 104 (63+41).
Il Governo Meloni sa bene che l’opposizione parlamentare non avrà obiezioni a riguardo, e l’opposizione parlamentare non si opporrà perché potrà giocare la sua carta pensioni nelle promesse elettorali che seguiranno. Il Governo Meloni non teme nemmeno le Organizzazioni Sindacali che, al più, potranno organizzare qualche sciopero (di venerdì, naturalmente).
Il Governo Meloni si trova (almeno in Italia) in una posizione di schiacciante superiorità su tutti (unica minaccia per la sua sopravvivenza potrà provenire solo dalla mancanza di coesione degli alleati interni).
Riforma pensioni, Marco: se non cambierà nulla in meglio perché paghiamo i nostri rappresentanti?
Marco adirato sul fatto che nulla cambierà in meglio nel 2024, ma anzi forse la riforma pensioni potrebbe, a logica, propendere, come ha accennato il Dott. Perfetto, verso quota 104, inasprendo ulteriormente i requisiti, scrive in modo provocatorio: “ Ma se come affermato dal Dott. Perfetto, non cambiera nulla … chi mi dice per cosa paghiamo tutta questa gente? intendo ministro viece ministro segretari vari ecce…. per fare cosa? grazie a chi vorrà e saprà rispondere“
La risposta del nostro esperto non é tardata ad arrivare: “Sig. Marco, lei domanda per che cosa paghiamo ministri, vice ministri, sottosegretari. Li paghiamo per guidare la Nazione, ci verrebbe da dire.
Li paghiamo per far crescere il reddito pro capite di milioni di italiani (e quindi il PIL nazionale), e per ridurre la povertà assoluta in cui versano milioni di italiani. Da anni il PIL nazionale cresce dello zero virgola per cento, e quindi da anni il reddito pro capite di milioni di italiani non aumenta. È aumentata, invece, la povertà assoluta di milioni di italiani.
Ci hanno provato tanti Governi a migliorare le condizioni degli italiani. Ma ogni Governo che si è succeduto ha prodotto risultati di gran lunga inferiori alle aspettative. Ogni Governo potrebbe dire “senza il nostro intervento sarebbe potuto andare peggio”. Può darsi. Ma è un’affermazione che non può essere provata, e quindi priva di valore. Vede, sig. Marco, non è facile guidare una Nazione. I nostri governanti ci provano. Imparano. Non ci riescono. Passano il comando. Ci riprovano altri. Nemmeno ci riescono. Perché? I governanti non riescono a governare la nazione, perché sono gli eventi che governano la nazione: calo delle nascite, allungamento della vita, invecchiamento della popolazione, emigrazione, immigrazione, pandemia, guerra, inflazione. E ad oggi, nessuno dei nostri governanti è in grado di governare nessuno di questi eventi.
Paghiamo ministri, vice ministri, sottosegretari perché imparino a governare gli eventi. Perché imparino a guidare la Nazione. Perché imparino come migliorare le condizioni di vita di milioni di italiani.“
Le risposte sono lunghe, articolate e mai scontate, crediamo che il Dott. Perfetto abbia questa dote saper sviscerare i problemi al punto da rendere quasi ‘digeribile’ quanto sarebbe indigesto per molti. La vertià spesso non é apprezzata specie se porta a misure che non corrispondono ai desiderata dei lavoratori, ma quando qualcuno spiega almeno le ragioni potenziali che potrebbero stare dietro ad una scelta governativa, motivandola con qualcosa di più delle semplice parole ‘vuote’ corroborando con dati, analisi, ragionamenti, ecco che allora diviene più semplice, mi viene da dire, ‘accusare il colpo’, seppur l’amareza in termini previdenziali probabilmente resta e resterà. Voi dalla vostra cosa ne pensate del dibattito? avete altre domande da porre?
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Al sig. Brave chiedo se secondo lui verrà modificata o tolta la Fornero anticipata ordinaria., visto che nel 2024 maturo i requisiti.
Grazie
Tanto é ancora possibile sulle pensioni .
E di razionale , cioé provvisto di ragione, inquanto rispondente a una esigenza di logicitá, cosa abbiamo visto negli anni?
Solo il fatto che a decidere siano persone che hanno tutte altre regole e si mantengono con il sangue i privilegi rispetto ai destinatari delle loro decisioni fa vedere una non razionalitá.
Il comportarsi in maniera equilibrata esiste in questo caso specifico?
Il risultato é che i lavoratori sono messi al muro e quando sei in quella posizione hai pochissime possibilitá di cavartela e quindi subisci per anni e continui a subire ingiustizie che ti logorano e consumano dentro fino a farti diventare un niente dal punto di vista di un giusto agire, diventi inconsciamente plasmabile a piacere.
E chi si metterebbe a fare una rivoluzione per le pensioni oggi come oggi da noi ?
A quel punto puoi permetterti anche di proporre e imporre, ovviamente per esigenze economiche , perché il sistema non é sostenibile, perché lo chiede l Europa ecc, una quota 104, 105 o 110, tanto si sá a priori che dal muro non ti sposterai; e poi sottovaluti un particolare, caro lavoratore che attendi di andare in pensione, i sacrifici che ti vengono chiesti per l’ennesima volta li dovrai fare tu e soltanto tu.
No caro Manuel, qualcuno li ha votati questi legislatori. Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Si sapeva che mentono eppure gli hanno creduto e li hanno votati.
Buongiorno,,
ho 58 anni e 42 anni di contributi. A fine anno potrei andare in pensione con i 42 anni e 10 mesi.
Mi sono dilettato a simulare la pensione futura con il sito dell’INPS. Il risultato è che la mia pensione verrà decurtata del 40% rispetto all’ultimo stipendio.
Risultato? Non posso andare in pensione. Devo ancora lavorare per almeno altri 2 anni così il coefficiente di ricalcolo è più favorevole (così non muoio di fame).
Morale? Se potete lavorate da liberi professionisti, guadagnate di più, pagate meno, e la pensione poi qualcuno ve la darà lo stesso.
Ovviamente, buon lavoro a tutti.
Tito, il coefficiente di rivalutazione si aggiorna ogni 2 anni, e quello attuale in vigore vale per il 23 e 24. In genere, in passato, tale coefficiente è sempre diminuito, solo in questo biennio è aumentato, per i motivi che sappiamo, quindi occhio! Sono degli infami!
Egr. dott. Prefetto,
Le rispondo dicendo che meno male che c’è ancora qualcuno a questo mondo capace di indignarsi e, di fronte a ragioni, più o meno biecamente complici ( in modo convinto?) di teorie economicistiche, gridare la propria rabbia, magari anche a tratti scomposta, ma ancora autenticamente umana e vera.
Nessuna teoria finanziaria , pur anche di Oxfordiana memoria ( e mi creda, le conosco fin troppo bene…), potrà pretendere di risolvere questioni macro economiche, soprattutto se questa pretende di partire dall’assunto che l’uomo sia schiavo delle leggi dell’utile e del tornaconto di pochissimi straricchi il cui immorale profitto finisce per impoverire i tantissimi che per decenni si alzano tutte le sante mattine per andare a guadagnarsi da vivere.
La storia ( che conosco decisamente bene e, mi auguro anche lei) è lastricata di apparenti benevoli e paternaliste lezioni di micro e macro economia volte ad educare cittadini responsabili e proni alla volontà di chi gioca a fare Dio con le sorti del modo: tutte miseramente fallite!
Detto questo, egr. dott. Prefetto, io mi misuro ogni giorno con la mia razionalità e la mia coscienza e , dopo oltre quarant’anni di “onorata professione”, non permetto a nessuno, neppure a chi si fregia di proferire lezioni cattedratiche ( e , mi creda, ne ho tenute tante anche io) dall’alto del proprio scranno, di farmi sentire dalla parte sbagliata : anche una questione apparentemente banale ( se paragonata ad altre), come quella delle pensioni, non può essere seriamente affrontata senza prescindere da un elementare senso di civiltà e giustizia dovuto, al di là delle teorie , anche le più “razionali”, economiche , confezionate ad usum delphini.
Buona vita
Riporto qui il commento che ho postato in data 3 aprile 2023 ore 18:38 in risposta al commento del sig. Alessandro Barucci in un altro articolo (che però non è stato pubblicato a causa dei soliti ritardi di pubblicazione). Lo riporto perché è un approfondimento del mio commento in risposta al commento del sig. Fausto Valtorta.
Sig. Alessandro Barucci, la pensione anticipata Fornero con 42 anni e 10 mesi (1 anno in meno per le donne) era senza finestre fino al 2018.
Le finestre sono state introdotte dal Governo Conte 1 con il Decreto legge 28 gennaio 2019 n. 4, precisamente nell’Articolo 15 dal titolo “Riduzione anzianità contributiva per accesso al pensionamento anticipato indipendente dall’età anagrafica. Decorrenza con finestre trimestrali” in cui si afferma testualmente “l’accesso alla pensione anticipata è consentito se risulta maturata un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Il trattamento pensionistico decorre trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei predetti requisiti”.
La Riforma Fornero aveva tolto le finestre e le aveva inglobate nella pensione di vecchiaia (aumentando l’età anagrafica) e nella pensione anticipata (aumentando gli anni di contribuzione).
Il Governo Conte 1 ha lasciato inalterata la pensione anticipata Fornero, ma ha reinserito le finestre.
Il Governo Conte 1 ha creato le premesse per portare la pensione anticipata a 43 anni. Infatti la pensione anticipata 42 anni, 10 mesi e tre mesi di finestra equivale, di fatto, a 43 anni e 1 mese.
Dopo che la pensione anticipata sarà stata portata a 43 anni e 1 mese, eliminando le finestre, il Governo che si alternerà aggiungerà nuovamente le finestre. E così via, fino a far convergere la pensione anticipata verso la pensione di vecchiaia la quale è destinata a raggiungere i 71 anni di età anagrafica.
Rispondo quindi alla sua domanda se sia fattibile o meno eliminare le finestre. Seguendo la strategia del Governo, eliminare le finestre è fattibile, ma aumentando l’età anagrafica e gli anni di contribuzione.
La politica è senz’altro l’arte del compromesso. Intendo riferirmi alla politica nel senso nobile della parola, alla politica che mira al rispetto degli oppositori, a dare le dimissioni dal Parlamento piuttosto che cambiare casacca per formare un gruppo autonomo al Senato o alla Camera, a far valere le proprie ragioni politiche piuttosto che a dequalificare l’avversario politico sul piano personale.
La politica è anche un’arte psicologica (chiamiamola così): fare accettare al popolo ciò che il popolo non desidera accettare. In quest’arte, forse, non tanto i politici, quanto invece i cosiddetti “spin doctor” (gli esperti di comunicazione che fanno da consiglieri ai politici), sono da ritenersi piuttosto bravi.
I lavoratori non hanno accettato nessuna quota, hanno solo subìto delle condanne a partire dalla Fornero in poi.
Quota 104 non deve nemmeno essere pronunciata! Quota 103 ha già passato ogni limite: sindacalisti buffoni svegliatevi!!
Il sistema a quote (età + contributi) è già di per se un sistema perverso ma se proprio dobbiamo accettarlo come scelta, in alternativa alla Fornero ancora per un anno, allora quota 102 SENZA alcun vincolo è il massimo tollerabile.
E dopo questo, vogliamo una volta per tutte una riforma della legge Fornero al ribasso: 41 anni di contributi per tutti oppure 65 anni di età.
Un saluto a tutti i condannati e un ringraziamento ai gestori del sito
caro Tiziano62; stanno semplicemente applicando la stessa formula applicata ai noi FREGATI DEL 1960; ma ancora voi siete fortunati; pensavi che da 64 anni abbassassero l’età di 3 anni? già una sorpresa abbassarla di 2 anni; se l’anno prossimo facessero 63 e 41 vi trovereste quasi come noi del 1960; l’hai capita che per chi comanda esiste la fornero e quasi niente? poi noi non sappiamo ancora la formula per l’anno prossimo ma tieni conto che al di fuori della legge fornero ormai mezzo gatto e pure spelacchiato; comunque dopo pasqua avremmo una vaga idea di cosa ci aspetta; saluti a te e ai gestori del sito
D’accordissimo con Tiziano , basta con queste quote perverse, se deve essere un sistema a quote , che sia libero da paletti e non perverso, perchè siamo stufi di queste limitazioni che favoriscono pochi- i precoci e gli anziani devono essere messi sullo stesso piano, quindi si creino i range legati ESCLUSIVAMENTE ALLA SOMMA DI ETA ‘ E CONTRIBUTI…..da 61-42 a 66-37- se poi vogliono passare per forza da 103 a quota 104, sempre senza paletti e i Sindacati che stanno discutendo di manifestazioni, si facciano finalmente sentire, perchè il loro silenzio è inquietante e vergognoso- il tempo è scaduto.
Deliranti le affermazioni del dott. Perfetto; ma che cosa vuol dire:” il lavoratore ha accettato psicologicamente…”. Ma scherziamo?
Ma ci sta prendendo in giro o dice sul serio?
Ma cosa succederà fra 2 o 3 anni???
“ il lavoratore ha accettato psicologicamente di essere mandato alla camera a gas a fine attività lavorativa per permettere ai conti dello Stato di stare in equilibrio e di aiutare le giovani generazioni ad avere un futuro decente?” .
Cosa da pazzi… a cannonate vi prenderei!
Buona serata a tutti . Anche al delirio del dott . Perfetto…
Sig. Fausto Valtorta lei può senz’altro (anzi, deve) contestare il pensiero col quale si trova in disaccordo. Ma deve farlo adducendo dei razionali, non già sull’onda emotiva.
Nessuno le sta dicendo che nel 2024 ci sarà Quota 104 (63+41), ma solo che può essere una possibilità, ed io ho portato dei razionali. Possono essere razionali non condivisibili, certamente, ma sono pur sempre dei razionali. Sono razionali fondati sul fatto di:
“essere abili a fare accettare al lavoratore ciò che il lavoratore non desidera accettare”.
Tutto qua. Cos c’è di delirante in questo principio (tra l’altro molto utilizzato dai manager nelle aziende)?
Quali sono invece i suoi razionali, sig. Valtorta? Potrebbe dirmi perché, a suo avviso, non si potrà fare Quota 104 (63+41)?
Oggi sono i lavoratori stessi che difendono la Riforma Fornero perché temono che si potrebbe arrivare a peggiorarla. Non si potrebbe dunque affermare che i lavoratori hanno accettato “psicologicamente” la più odiata Riforma delle pensioni?
Diciamo pure che il mio è un pensiero delirante. Aspetto di conoscere il suo pensiero non delirante su una possibile ipotesi di riforma pensioni che si basi su dei suoi razionali (evitando di dire, ovviamente, “facciamo come fanno i francesi”).
Vede, sig. Valtorta, ad un’idea si risponde con un’altra idea. Non con l’emotività.
Lei è il personaggio più preparato del forum. Si ricordi per favore dei disoccupati “non occupabili”, di chi non puo’ anticipare con INPS e Casse obbligatorie, e che in Italia abbiamo 20 milioni di poveri assoluti o relativi. Non servono molti soldi. Grazie
Mi è difficile rispondere a zig-zag quando i miei commenti non vengono pubblicati.
A quanto pare noi abbiamo pagato per quelli prima
Paghiamo per quelli dopo
E per noi vaselina per tutti
Ottimo, Fausto!
Ma perché scrivete cazzate. I lavoratori non accettano “psicologicamente “l’innalzamento dell’età. Il problema è che non abbiamo un sindacato con le palle come in Francia. Io ho già 41 e 61 di età spero l’anno prossimo con quota 103 di andare finalmente in pensione. Se fanno quota 104 io e quelli come me saremmo ancora più incazzati. Altro che accettare psicologicamente
Il problema sono le quote. O 41 o l’età, magari meno di 67. Altrimenti si creano disparità e ingiustizie.
visto che le quote ormai vanno di moda io proporrei col 2024 60 anni compiuti + 42 anni di contributi
che mi sembra un buon compromesso , naturalmente la Fornero con i 43 indipendente dall’età rimane
uscita facoltativa a 63 anni col maturato e 66 vecchiaia .
PS . sono consapevole che sto dando i numeri….
La Signora Meloni
Con gli occhi rossi
Degusta dei buon prosecchi
Italiani al VinItaly
E al momento giusto
Di sobrieta’ : di
Preconfezionare una
bella quota Pegeot 104
Che ai francesi non
Piace, ma ai lavoratori
Italiani deve andar giù
Senza bollicine……
103 x 104 , oppure 121 e 165 anni di età.
Oppure la carica dei 101…….
hahaha e i 44 gatti in fila x……
Buongiorno,
da assiduo lettore del vostro sito e dopo aver letto tanti, ma tanti commenti,
continuo a domandarmi : “ma siamo tutti ignoranti (che ignoriamo) … (?)
dobbiamo ancora affidarci su sommatorie illusionistiche di età + contributi, con limiti ulteriormente penalizzanti (es. è il paletto Q103, pari a 5 volte la minima lorda )..,
oppure la possibile che quota 104 sarà senza limiti max erogabili (?)
se l’attuale governo limiterà, definendo ancora una volta gli importi massimi lordi da erogare, non dando nessuna possibile via d’uscita “normale/senza paletti”, allora si che per la maggior parte dei futuri pensionati, a questo punto dovranno dire ancora e purtroppo “viva la Fornero ” (!!)
QUOTA 41 PER TUTTI SENZA LIMITI DI ETA’ E/O “TETTI” MINIMI O MASSIMI !!!!!!!!!!!!!!!!
Caro Pietro, purtroppo è proprio come dici tu, ed io aggiungerei ancora, che il motivo non è che le risorse economiche, come vogliono farci credere, non ci sono, ma (haimè) stanno raschiando di quà è di là, sulle pensioni, sulla sanità, sulla scuola, per poi magari sperperarli per fare la fla tax, che è una specie di Robin Hood al contrario, togliere al ceto medio per dare ai più ricchi!! ha… poveri noi!!!!
Una buona serata a te ed i gestori del sito.
Cronaca cronologica semiseria di un trombato del 1960.
2022 – Quota 102 (64+38) – mia situazione: 62+38 –> Giuseppe, sei in ritardo di un anno – Ritenta, sarai, più fortunato!
2023 – Quota 103 (62+41) – mia situazione: 63+39 –> Giuseppe, ci sei quasi – Ritenta, sarai, più fortunato!
Ipotesi 2024 – Quota 104 (63+41) – mia situazione: 64+40 –> Giuseppe, in questo caso, la somma algebrica non vale – Ritenta, sarai, più fortunato!
Secondo me, mi tengono d’occhio per capire come fregarmi…
Il Ministro Lollobrigida ha affermato con fierezza e sprezzo del pericolo che è meglio fare l’agricoltore che stare sul divano a godersi i 500 Eur. del RDC. Non sapevo che Sua Eccellenza zappasse la terra prima di darsi alla politica.
Ha sposato la sorella di Giorgia Meloni…..si saranno conosciuti durante la mietitura…..
Caro Giò, questi non sanno proprio cosa dire dopo che hanno tolto un sussidio che c’è in tutto li mondo capitalistico per proteggere i poveri in attesa di poter lavorare e poi fanno battute senza senso, ed inoltre oggi hanno approvato il decreto-legge per il bonus villette. Non c’è che dire non c’è fine al peggio.
Ti saluto. Lilli Reolon
Ciò che dice il dott. Perfetto mi pare fin troppo chiaro!
Ma per favore, che lascino le cose come stanno questi venditori di fumo del governo, che lascino la Fornero poichè dopo aver peggiorato OD sono capaci di tutto!!! Questi signori sono diventati come il Re Mida al contrario, ciò che toccano diventa cacca!!
un saluto e Grazie ai gestori del sito.
Ma il colpo di genio l’hanno avuto con la sanità: da anni si parla del lavoro in ps come usurante (c’è la fuga dei medici dai reparti d’emergenza) e quindi il ministro della sanità ha promesso di rendere più attrattivo il lavoro in ps agendo anche sulla previdenza; tu ti aspetti che finalmente …… e invece cosa ti partoriscono? maggior peso contributivo per ogni anno lavorato in ps pari a 2 mesi fino ad un massimo di 24 per coloro che hanno cominciato a lavorare dopo il 1 gennaio 1996 e andranno in pensione nel giugno del 2032; ora mi chiedo chi mai potrà andare in pensione con 36 anni di contributi (da un punto di vista economico come se ne avesse 38). Ovviamente questa norma non serve a chi ha magari già 40 anni di contributi (risalenti quindi a prima del 1996) e quindi da anziano sente di non poter più svolgere un lavoro che è davvero usurante. Complimenti davvero per questa norma che non serve a nessuno se non a fare falsa propaganda, però devo ammettere che chi ha partorito questo decreto è davvero un genio da premio nobel. Povera Patria cantava qualcuno….
Pare che la pensione flessibile a costo zero per INPS non riceva molti consensi. Provate voi a 65 anni a vivere con meno di 500 Eur.
dopo aver pagato imposte e contributi per 37 anni. Non si pensa ai poveri. Mai.
Quindi una eventuale quota 104 premierebbe 63+41=104 ed escluderebbe 62+42=104 ?
Ergo: un 62enne che lavora un anno in più dei 41 sarebbe escluso ?
Direi che PIU’ PRESA IN GIRO DI QUESTA non ne possa esistere un’altra!
Cara o Caro brave, vedi di capirmi bene: sono tutte ipotesi; come detto in un altro mio commento e te lo ripeto il principio base è che chi comanda non vuole che vadano in pensione troppe persone per il debito pubblico italiano, per i soldi del pnrr se non tocchi la legge fornero etc; se un eventuale quota 104 verrà fatta e noi non possiamo saperlo adesso ma a breve lo capiremo la gamma di ipotesi su questa quota è varia: tu hai evidenziato 2 situazioni : 63 e 41 e 62 e42; potrebbero essere anche altre ma concentriamoci su queste 2; con 63 e 41 tu escludi chi ha meno di 63 anni; con 62 e 42 tu escludi chi ha meno di 42 anni di contributi; credi che chi comanda i calcoli non li sappia fare? li sanno fare; tu guarda cosa hanno fatto con noi fregati del 1960; nel 2021 non avevamo l’età ma i contributi si; nel 2022 la stessa minestra, nel 2023 abbassano l’età ma alzano di 3 anni i contributi; io ho terminato solo grazie alla rita e alla pensione integrativa; comunque a breve vedremo la nota al documento economia e finanza che ci chiarità le idea ma la vedo brutta; saluti a te e ai gestori del sito
Gentile Brave, pare che lei sia sorpreso/a solo oggi da questa possibilità. Sono 4 anni che le cose funzionano così, sin da quando è nata quota 100. Allora si poteva andare in pensione con 62-38 ma non con 61-42, ben tre anni in più di lavoro. Una risposta del Dott. Perfetto direttamente a lei 4 gg fa, il Dottore faceva riferimento alla sua ” se vogliamo quota 106 ” raggiunta con 65-41, dimentico che lui non ha raggiunto nessuno dei due requisiti Fornero a cui sono sottoposti i restanti milioni di lavoratori, ne l’età della vecchiaia 67, ne l’anticipata contributiva a 43,1. In entrambi i casi si è risparmiato due anni di lavoro. In effetti parlare di quota raggiunta è fuorviante, non vuole dire niente. Se il Dott. Perfetto fosse stato sottoposto come tutti alla Fornero, avrebbe raggiunto la quota 110 (67-43 ). Io ho raggiunto la quota 105 (62-43,1 ). Cosa vuol dire questo, che il Dott. perfetto avrebbe lavorato 5 anni più di me ? NO !! Solo che il Dottore ha iniziato a lavorare in età più avanzata della mia che ho iniziato a 19. Quindi io con una quota inferiore alla sua ho lavorato più anni di lui. Io 43,1 ……. lui 41. I motivi che lo avrebbero obbligato a iniziare un’attività lavorativa ad un’età più tarda della mia sono certamente nobili, come l’aver studiato ed essersi laureato, a differenza mia che sono una capra con licenza media, ma il suo livello di istruzione lo avrà anche portato ad avere un reddito più alto del mio, quindi trovo ingiustificato avergli permesso di pensionarsi con 2 anni di anticipo. Nessuno me ne voglia, ma questa constatazione non è un’opinione ma un dato di fatto. Saluti.
E sarebbe proprio così molto probabilmente Brave! Ed io sarei nella condizione, l’anno prossimo, proprio di 42 e 62….
Sono proprio stufo di essere preso in giro…..
Ma perché non 105, 106, 107, venghino signori, venghino, avanti, chi offre di più? Intanto, con il 45% di affluenza, i signori, tutti , compresi quelli che hanno perso, festeggiano per le elezioni in FVG….
Basta con queste quote, studiate a posta per innalzare l’età pensionabile. Un lavoratore ,faccio il mio esempio ma come me tanti altri, sono uscito da quota 100,102 per non età raggiunta pur avendo i requisiti retributivi/contributivi ,ed anche con quota 103 pur avendo 103-11mesi 13giorni e 63,5 anni,mi mancheranno 13 gg la 31/12/2023.Quindi dovrò aspettare l’ennesima presa dei fondelli del governo con il benestare dei sindacati. Signori la Francia insegna.
caro italo, intuisco che anche tu sei tra i fregati del 1960; sai cosa ti rispondono i signori che comandano? sei troppo giovane per andare in pensione; e adesso hai pochi contributi; al 99 % riuscirai l’anno prossimo salvo che il minimo sia 42 di contributi; trova il lato positivo: ti tengono attivo così poi camperai di più; tieni duro, manca poco alla pensione; saluti a te e ai gestori del sito
Se per l’anno 2024 il mantenimento della situazione attuale e quindi anche la proroga di quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi) mi sembra più accettabile e plausibile, considerato che il governo promette come obiettivo entro fine di questa legislatura la pensione con 41 di contributi senza paletti di età, mi domando come potrebbe giustificare, per il 2024 di proporre una quota 104 (63 anni di età e 41 di contributi) lasciando inalterati i 41 di contribuzione e aumentando l’età anagrafica, andando quindi in direzione diametralmente opposta appunto all’obiettivo che si pone a breve (entro fine legislatura) di cancellare il requisito del limite di età (senza paletti) una volta raggiunti i 41 anni di versamenti contributivi.
Il problema è sempre il solito, vogliamo fare quota 100,101,102,103 ,104,105 , facciamolo pure ma non come ambo secco , perché è una cosa assurda e maledetta perché premia pochi che lo centrano- la quota 103 o 104 deve essere la somma di età e contributi e solo così si darà la via d’uscita agli anziani senza molti contributi ed ai precoci con tanti contributi- ma sarà mai fattibile questa soluzione con questo Governo è questi sindacati? Penso proprio di no ………abolizione dei paletti……..questo è il motto con cui scendere in piazza…….francesi AIUTATECI !!!!!!!!!!
Hai ragione, ma da questi ci si può aspettare di tutto!
41 ok. Ma 67 sono troppi per tutti. Vogliamo diminuire un po’ la povertà?
41 di contributi ok, ma 67 anni per tutti sono troppi. Calcoliamo di anche che i “non occupabili” o gli dai una pensione alla Tridico o un sussidio di Stato, RDC o MIA che sia.
Il requisito contributivo deve rimanere slegato da quello anagrafico. I 20 milioni di poveri assoluti e relativi non possono sopportare solo
chiacchere
Buongiorno il mio collega di Lavoro e stato al Caf maturerà i requisiti per 42 anni e 10 mesi a Luglio 2024
e avrà 60 anni di età ,gli hanno già confermato che andrà con questi requisiti , anche se faranno una nuova riforma . (quindi si sa già che la Fornero in Parte Resterà)
Già siamo passati al 2024! Questi ci stanno prendendo per il c..o!!
Lascino la Fornero, dove toccano peggiorano… accontentare 2 o 3000 lavoratori e lavoratrici sa di presa per i fondelli, non fate niente che è meglio!
come sempre ringrazio il dott. Perfetto per le sue spiegazioni approfondite; saluti ai gestori del sito