Riforma pensioni, Damiano: Quota 41 definizione impropria, serve flessibilità per tutti

Il 23 agosto Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro e Presidente dell’Associazione Lavoro & Welfare, è stato ospite di Aurora Vena a Tg Plus su Cusano Italia Tv. Nel corso dell’intervento si è discusso della tanto osannata quota 41, ormai cavallo di battaglia di moltissime forze politiche che si presenteranno alle prossime elezioni, e della sua eventuale sostenibilità nonché fattibilità e della proposta già presentata nel 2013, il Ddl 857, che potrebbe trovare nuova luce se venisse ‘rispolverata’ ed attualizzata. I principi in essa contenuti riguardavano infatti l’uscita con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età e la flessibilità in uscita con una piccola penalizzazione per ogni anno di anticipo. Vediamo le parole pronunciate da Cesare Damiano nel corso del suo intervento ove ci tiene a precisare che però il termine quota 41 in realtà è erroneo. Ecco perché.

Riforma pensioni, Salvini propone quota 41 fattibile?

Questa una delle domande che la collega pone all’ex Ministro del lavoro che ci tiene subito a precisare che quota 41 è in realtà un termine improprio, per quota, spiega, si intende la somma tra l’ età e i contributi della medesima persona che si devono raggiungere per andare in pensione. Dunque si tratta di una definizione propagandistica ma impropria, l’età in questo caso non c’entra, una persona potrebbe accedere alla quiescenza a 60 anni se ha lavorato 41 anni ed ha iniziato a 19, oppure a 62 qualora avesse iniziato a lavorare 21 e così via. Quindi con la quota 41 i n realtà si riconosce che una persona avendo lavorato continuamente per 41 anni hai il diritto al riposo.

Nel 2013 avevo già inserito nella proposta di legge 857, l’ uscita con 41 anni di contributi , che purtroppo non venne presa in considerazione perché i costi calcolati furono relativamente alti, i conti, a mio avviso erano gonfiati. Ma va da sé che ogni movimento ha dei costi, io comunque resto favorevole alla soluzione e dunque alla quota 41, spiega Damiano per poi aggiungere, ma vorrei dire che il vero problema nel tema della previdenza è di inserire in un sistema rigido come quello Monti-Fornero un sistema più flessibile. Al momento esiste la Vecchia regola lavori usuranti, anticipo con quota 97 per minatori, palombari, lavori pesanti, poi è stata introdotta l’ ape sociale, assegno plafonato al massimo 1500 euro ampliandone la platea dei Lavori gravosi, ma quel che manca al nostro sistema è una flessibilità in uscita per chi svolge un lavoro ‘normale’, un contabile, ad esempio. Su questo fa intendere Damiano si dovrebbe lavorare

Riforma pensioni, manca la possiilità di uscita anticipata per chi compie lavori normali

Per chi svolge un Lavoro normale non è previsto un anticipo pensionistico di alcun tipo ed é qui che bisogna intervenire, noi lo avevamo proposto con Il Ddl 857, si potrebbe partire dall’idea di andare in quiescenza dai 63 anni con una penalizzazione sulla parte retributiva della pensione.

Relativamente alla possibilità di alzare le pensioni in essere a 1000 euro come propone Berlusconi, invece, Damiano sostiene di essere pro aumento delle pensioni che sono basse, ma non danneggiando, fa intendere, chi i contributi li ha effettivamente versati, perché se mai fosse approvata una misura di questo tipo che permetteresse di alzare le pensioni in essere, anche le minime, a 1000 euro, ci sarebbe un problema evidente per quanti hanno pagato per 40 anni i contributi, pensiamo ad un operaio, arrivando ad una pensione lorda di 1500 euro pari al netto 1.150. Questo lavoratore se venissero aumentate tutte le altre pensioni a 1000 euro, anche di coloro che hanno lavorato poco o non hanno mai versato, potrebbe sostenere di ‘essere stato gabbato e che avrebbe avuto più senso lavorare in nero’.

Quindi giustissimo aumentare le pensioni in essere ma in modo corretto, ossia alzare il valore dell’assegno agendo piuttosto sulla quattordicesima e sull’abbattimento del cuneo fiscale.

Cosa ne pensate delle considerazioni di Cesare Damiano? Anche a vostro avviso sarebbe sì corretto concedere la quota 41 dopo 41 anni di lavoro, ma altresì pensare ad una flessibilità in uscita, oggi non esistente, per chi svolge lavori ‘normali’? Fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti del sito.

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46 commenti su “Riforma pensioni, Damiano: Quota 41 definizione impropria, serve flessibilità per tutti

  1. Indro Montanelli diceva: gli italiani non hanno memoria.
    Peraltro è stato più volte verificato, da diversi sondaggi, che gli italiani leggono poco.
    Quindi chi non ha voglia di leggere e non è interessato passi ad altro e tanti saluti.

    E’ possibile che a giudicare sulla vita contributiva e presidenziale dei pensionandi attuali siano persone che dal sistema italiano previdenziale precedente (fino al 2010) hanno avuto, avuto ed ancora avuto (od avranno), più pensioni, vitalizi, pensioni parallele ai vitalizi e predicano austerità e sacrifici agli altri …….monti, draghi,cazzola…..e/o altri parlamentari e/o giornalisti e/o opinionisti attuali ?
    E magari sono gli stessi che hanno votato la legge n. 214/2011 conosciuta come legge fornero.
    Le votazioni sono in rete, nomi cognomi e partito.
    Passò con la maggioranza bulgara dei voti parlamentari. PD E PDL (poi forza italia e fratelli d’italia) votarono quasi tutti “favorevole”.
    Prima di parlare degli aspetti previdenziali altrui…….chiunque si presenti in televisione, sui social, nei giornali pubblichi il proprio conto previdenziale dove sia chiaro da quando versano contributi previdenziali, chi li versa e per quale motivazione o pubblichi gli importi della/le loro pensione/i e dei loro vitalizi.
    Comincino loro a fare sacrifici ed ha rinunciare a qualche cosa e siano d’esempio per molti altri italiani che ricevono pensioni o vitalizi da 38 – 39 – 40 anni e non si occupino più dei contributi previdenziali altrui e di chi non è ancora in pensione, semmai si preoccupino loro e gli italiani che ricevono pensioni o vitalizi da 38 – 39 – 40 anni, a restituire qualcosa e gli italiani Certo questo non sarà sufficiente a risolvere il problema del debito pubblico italiano, ma è un inizio ed un segnale.
    E’ dal 2012 che la lega, i cinquestelle, damiano del pd (solo damiano) promettono i 41 anni di contributi per avere una pensione.
    Un msg a damiano …… ma ti conoscono nel PD ….oppure fai lo specchio per le allodole?????
    Le seguenti domande sorgono spontanee e premesso che il costo annuale previsto è di 4,5 miliardi l’anno (la cgil dice per il 2023 1,3 miliardi …….):
    Con quali risorse economiche verrà finanziata l’eventuale QUOTA 41 PER TUTTI?
    Perchè avete promosso e consentito Q100 E Q102 con soli 38 anni di contributi per quattro anni ed hai abbandonato quota41?
    Con l’eventuale QUOTA 41 (di contributi previdenziali) per tutti il calcolo della pensione sarà, per chi ancora ne ha diritto, misto retributivo/contributivo?
    Se non vi fossero risorse economiche sufficienti per QUOTA 41 PER TUTTI è stata valutata l’ipotesi QUOTA 42 PER TUTTI (per le donne è già sostanzialmente così e quindi costerebbe molto meno)?
    Si aggiunge in Francia vige la QUOTA 42 PER TUTTI difesa con proteste e manifestazioni più convincenti che in Italia e forse per Bruxelles sarebbe più accettabile se fosse adottata anche in Italia.

    PERALTRO SOTTOLINEO CHE IN ITALIA DAL 2014 IN POI HANNO TROVATO RISORSE PER:

    2014 – UTILIZZO 10 MILIARDI DI EURO L’ANNO PER DISTRIBUIRE E NON A TUTTI 80,00 EURO MENSILI; campagna elettorale europee l’allora presidente del consiglio e segretario pd, vincitore seriale di primarie pd, poi senatore semplice con i voti del pd, ora ex, ex, ex;

    2019 – 2020 – 2021 – 2022 QUOTA 100 PER TRE ANNI E Q102 PER 2022 COSTO 12/13 MILIARDI DI EURO

    2019 – 2020 – 2021 – 2022 REDDITO DI CITTADINANZA COSTO 9 MILIARDI EURO L’ANNO

    2021 – 2022 SUPER BONUS 110% ET ALTRI BONUS COSTO 110 MILIARDI EURO

    E’ possibile non si trovino 4,5 miliardi di euro l’anno per quota 41 per tutti o ancora meno (molto meno) per fare quota 42 per tutti (ma veramente per tutti e per le donne è sostanzialmente già così) come in Francia?
    Altrimenti si dica con franchezza che i pensionandi in Italia con 41-42-43 anni di contributi previdenziali si vogliono “suicidati”, se non 67 enni od oltre, se non professori universitari, se non primari ospedalieri, se non ex parlamentari o parlamentari a vita, se non ex-sindacalisti, se non dirigenti pubblici e/privati, se non militari, se non invalidi almeno al 74%, se non malati terminali, se non minatori e se da pensionandi riescono a diventare pensionati devono diventare morti di fame.
    In passato si sono consentite pensioni con 14 anni 6 mesi e 1 giorno di contributi previdenziali, molti/e percepenti dette pensioni la stanno ancora percependo. Sono più di 500.000 le persone in Italia che percepiscono da 38-39-40 anni la pensione (e retributiva) ed a loro non è stato chiesto nemmeno un contributo di solidarietà.
    Ora si mettono in discussione pensioni da contributi previdenziali di 42 e 43 anni e con calcolo largamente contributivo.
    Si mettano in discussione tutte le pensioni e o vitalizi sopra i 2.000, 00 euro mensili se non giustificate dai contributi versati.
    VEDREMO I RISULTATI IL 26 SETTEMBRE 2022.

  2. Gian Paolo lavoro da 45 anni e sono del 59.ho sempre pagato le tasse ma ho un buco contributivo di 15 anni perché non esisteva a suo tempo un fondo dove la mia categoria potesse versare contributi(broker assicurativo).quindi oggi ho 64 anni e 28 anni di contributi.basta con le quote voglio avere la libertà di levarmi dal mondo del lavoro in base a quello che ho versato. Sono soldi miei.quindi il nuovo governo deve prevedere flessibilità senza penalizzazioni oppure solo su quota retributiva ma recuperabile poi a 67 anni. Ma tanto lo so che non cambierà nulla sono tutti inconcludenti.

  3. Giusta.equa e condivisibile la proposta dell’onorevole Damiano. Solo vorrei sapere se è la proposta del partito che rappresenta (PD) od una sua semplice valutazione personale.
    Se fosse la proposta del PD….. bèh! non me ne sono proprio accorto. Un saluto.
    Fausto

  4. Considerate le difficoltà contingenti (Debito pubblico, Inflazione, denatalità guerra Ucraina, ecc.) credo che nessuno sia in grado, allo stato attuale, di proporre idee concrete e realmente fattibili. Tuttavia, da non addetto ai lavori, ma favorevole all’ipotesi di flessibilità in deroga alle rigidità della Legge Fornero, mi chiedo se una formula di questo tipo o meglio elaborata sia assurda:
    Importo pensione = Montant_versato x Media_coeff_rivalutazione_pensione / (Speranza_di_vita – età_di_uscita)
    Ossia, mi si calcola la pensione sulla scorta di quello che ho versato e della mia speranza di vita. Al che ognuno si regola se gli conviene o meno. Non mi pare che così ci sarebbero regali di sorta da parte dello stato.
    Boh, magari ho detto delle fesserie…

  5. 41 anni di lavoro indipendentemente dal tipo di lavoro sono una vita!!!
    Dispiace solo che quello che era il partito dei lavoratori se ne strafrega e ci perde consensi (il mio compreso).

  6. Parlare di FLESSIBILITÀ .. quando si è in pensione da tempo , a chi ha già 41 anni di lavoro alle spalle e in questi anni si è visto cambiare le regole almeno 3 .. 4 volte e mandare in pensione signori con molti meno anni di contributi, risulta stridente .. ci vuole coraggio ! Dopo tante promesse disattese all’inizio del 2023 a moltissime persone mancherà ormai poco per raggiungere i requisiti dell’anticipata della Fornero ! (Che non la tocchino, altrimenti molti resteranno fregati !) I signori del centrodestra, della Lega (.. con l’appoggio dei Sindacati ) PARLANO TUTTI I GIORNI DI QUOTA 41 ALL’ INIZIO DEL 2023 !!! OK BENISSIMO !!! Se vogliono il voto di centinaia di migliaia di lavoratori il 25 settembre ci dicano ORA se la loro QUOTA 41 È SENZA PENALIZZAZIONI !!! “Sì” o ” NO” !!!!! Ripeto : Sì o No .. non ci vuole molto a rispondere e fare chiarezza !!!
    QUESTO PUNTO È FONDAMENTALE ! Noi al lavoro dai primi anni 80 .. siamo stanchi ed esasperati, ma non stupidi !!! STIAMO ATTENDENDENDO ANCORA LA RISPOSTA !!!!

    1. Franco, ancora credi alle favole? 41 senza penalizzazioni? puramente impossibile; se c’è una minima possibilità è la proposta tridico perchè non ti danno tutta la pensione ma a parti; a partire da che età: se avviene il miracolo dai 63 anni ma credo piuttosto dai 64 e magari fosse così ; per il resto legge fornero ; sempre che non la peggiorino e sono capaci anche di farlo ; tutto chiaro franco? poi se avvengono i miracoli ma i miracoli avvengono per gli altri, non per noi; saluti a te e ai gestori del sito

  7. Ma 41 anni di contributi calcolati come? Se sono tutti con il contributivo anche no, grazie!!!
    Bella fregatura per chi rientra nel misto…
    Nessuno che dica come intendono calcolare i contributi in q41: questo è un punto fondamentale, si faccia chiarezza

  8. Ora stanno studiando quota 104 per allontanare sempre più i nati nel 1960 dall’anticipo della pensione e si favoriscono sempre le stesse fasce di età. Ma una persona nata lì1 gennaio 1960 che ha 63 anni di età e 40 di lavoro non ha diritto ad andare in pensione come è stato permesso a chi è nato il 31 dicembre 1959 con soli 38 anni di contributi?

  9. Concordo pienamente con chi dice 41 ma con sistema misto altrimenti noi lavoratori precoci lo prenderemo sempre in quel posto. Tanti politici dicono 41 anni di contributi ma se ne guardano bene di specificare come. 41 anni di contributi con sistema misto affiancata (come da tempo diciamo) alla possibilità di andare in pensione 62/63 anni questa sarebbe la cosa giusta e comunque tante promesse ma dopo non faranno niente

  10. Onorevole Damiano può magari la prossima volta illustrarci la sua idea su:
    Ormai anche noi stessi non ci ricordiamo più che l’ 80% dei morti per covid non percepisce + la pensione.
    E allora conti alla mano vi dico che l’ 80% di 175000 morti ( a oggi) sono 140000 mila
    Prendendo atto che molti moltissimi di questa gente erano pensionati degli anni 80-90 dove la pensioni a oggi erano tranquillamente sui 1300,00/1400,00 euro mensili netti che moltiplicati per 140000 mila fa 182000 euro mensili che moltiplicati per 13 mensilità fa 2 miliardi e 3660000 mila euro che se li moltiplico stando a quanti indicano che Q41 ad andare al 2025 costa 18 miliardi be con le pensioni non + elargite siamo già a 7 miliardi. Meno almeno la metà del reddito di cittadinanza che è costato 23 miliardi in 3 anni e wuualaaa ecco sul piatto per i prossimi 3 anni la bellezza di 18,5 miliardi di euro.
    Come vedete abbiamo anche un resto di 500 mila euro.Spolpateli pure voi politici tanto siete abituati ma il restante deve essere per Q41.

    1. fausto, vedo che sai fare i calcoli; dimentichi un particolare e sicuramente il dott. perfetto te lo sa spiegare molto meglio di me: parliamo di debito pubblico e rapporto deficit pil: l’italia, a parte la Grecia, è quella messa peggio in Europa; l’italia vive facendo debiti: con questi paga stipendi e pensioni ; grandi investitori stranieri (Germania) comprano il nostro debito pubblico ma vogliono gli interessi; le agenzie di rating danno giudizi sulla capacità dell’italia di pagare gli interessi e se il giudizio è positivo bene altrimenti siamo messi male; se noti Draghi dice che non vuole aumentare la spesa pubblica adesso con il caro energia, tutto questo discorso per spiegarti che cosa fanno: non pagano più stipendi e pensioni? sarebbe un bel problema; chi è già in pensione beato lui; chi non lo è: povero lui; io tra 3 giorni termino e mi mangio la pensione integrativa; magari la proposta tridico dai 63- 64 anni; meglio che aspettare 5 anni; detto questo: forza e coraggio che ne abbiamo veramente bisogno entrambi; saluti ai gestori del sito

  11. Va bene la proposta Damiano con piccole penalizzazioni a partire da 63 anni ma il problema è che il PD non ne parla e non la fa sua, a cominciare da Letta che dovrebbe farne il cavallo di battaglia e chissà quanti voti prenderebbe- quindi Damiano dovrebbe spingere col PD e pretendere che sia messo nel programma del partito, altrimenti è solo fumo e noi non ne possiamo più di cose fumose e chiacchiere.

    1. Hai centrato l’argomento, il PD si è fatto sfilare l’argomento pensioni che è diventato di totale appannaggio del centro destra.
      La sinistra non ha capito che esiste un gran numero di lavoratori ormai esausti da lavori che sono ormai diventati, con la rincorsa della produttività o riforme sempre più complesse, quasi tutti usuranti. Lavoratori che vorrebbero giustamente andare in pensione, Lavoratori che dopo 40 anni di lavoro continuano a vedere privilegiati e assistiti utilizzare i propri contributi versati.
      Ben venga la proposta di Damiano che sarebbe un primo passo verso un sistema più equilibrato.

  12. L’onorevole Damiano è l’unico che sa navigare nella nebbia del populismo. Uomo coerente, capace e affidabile.

  13. è indispensabile dare la possibilità a tutti coloro che sono stanchi di lavorare di uscire prima dal lavoro a partire dai 62/63/64 anni anche con una piccola decurtazione ma la possibilità di scelta è indispensabile.
    Non dimentichiamo che sono soldi nostri e che non ci regala niente nessuno!!

  14. Forse mi sbaglio ma sembra che andare in pensione Dopo 41 anni sia un regalo!!
    Ma come si fa a non tenere conto che 41 anni consecutivi di lavoro sono tantissimi alla fine potranno dire quello che voglio ma in questo Paese a rimetterci sono sempre i più vulnerabili.

  15. sono pienamente d’accordo con l’onorevole Cesare Damiano. Il Pd dovrebbe aprirsi sulla riforma pensionistica ad iniziare dalla proposta Damiano con anticipo dai 63 anni e con lieve penalizzazione solo sulla parte retributiva.
    saluti

  16. fatti e non parole:
    i fatti si concretizzano con le azioni, i discorsi, le supposizioni, i progetti inconcludenti dei nostri amati politici, sono solo una perdita di tempo.
    Diamoci una mossa, apriamo bene gli occhi e soprattutto cerchiamo di essere quello che l’uomo con grande capacità, ha rappresentato gli anni 60.
    La storia ci dice ancora una volta, che i diritti legittimi si conquistano con le lotte e quindi con i fatti e le azioni.

  17. Se Letta dicesse solo una parola in sintonia con quelle di Damiano guadagnerebbe almeno tra il 5 e 10 per cento in più, invece cosa fa? Si inventa proposte non ricevibili da nessuno a partire dal jus fino a tutte le altre menate.
    Non c è speranza non lo capisce. Rassegnamoci.
    Magari mettessero nero su bianco la proposta di Damiano, ma cosi non sarà….
    Saluti

    1. Mi spiace profondamente che il PD non ha minimamente parlato di pensioni,avrebbe dovuto farlo, invece lo ha lasciato fare alla lega che guadagnerà in consensi elettorali come per esempio io che nn voterò più il PD .

  18. Nel programma del PD non vedo traccia di quello che dice Damiano….. Sono tutti fumosi….nessuno si sbilancia…nemmeno Salvini..omette di dire se è completamente contributiva.

  19. Si, finalmente una cosa giusta per chi dopo tanti anni di duro lavoro potrà uscire a 41 anni di contributi e… SENZA ALCUNA PENALIZZAZIONE. La penalizzazione la darei ai parlamentari che scaldano i banchi e che a conti fatti lavorano un decimo dei lavoratori privati.

  20. Premesso che 41 anni di servizio debbano essere la soglia massima,senza limiti di età e senza penalizzazioni, sono d’accordo sulla flessibilità proposta da Damiano a partire dai 63 anni. Tuttavia bisogna chiarire che la penalizzazione va calcolata non facendo riferimento a 67 anni per tutti, ad esempio una persona che ha 39 anni odi contributi e volesse andare in pensione dovrebbe avere la penalizzazione di 2 anni , che sono quelli che mancherebbero al raggiungimento dei 41 anni non di 4 anni. Viceversa chi non raggiungerebbe comunque i 41 anni in quel caso ne perderebbe 4.

  21. oggi si comincia a parlare, per il 2023, di Q104 come possibile mentre Q41 irrealistica.
    Personalmente nel 2023 avrò 64 anni e 38 di contributi (per diverse ragioni non da me determinate) e quindi la mia età pensionabile rimarrà 67 anni come da Fornero perché il prossimo anno porteranno la quota a 106.
    io credo che ci sia un diabolica malvagità a ipotizzare questi scenari sulla pelle di cittadini. personalmente chiedo l’opportunità di scegliere e ricevere quello dovuto al momento della scelta. invece devo vivere come uno zombie in una azienda che non investe su di me e che non toglie occasione a farmi sentire un peso. non è vero che sono una risorsa, sono invece un semplice costo.
    sono molto amareggiato e anche un po’ depresso per quello che vedo.
    un saluto a tutti

      1. mimmo 60; forse volevi usare un altra parola; che facciano anche quota 104 ma se è 63 e 41 è una cosa, se è 64 e 40 è un’ altra; c’è l’anno dei sacrificati; siamo noi del 1960; forza e coraggio saluti a te e ai gestori del sito

    1. Questa è la realtà di molte aziende!
      Siamo considerati dei costi da tagliare il prima possibile e noi ci ritroviamo tra l’incudine ed il martello…

  22. Il Cavaliere ci ha abituati a questo e sparate pre-elettorali. Vive in un mondo tutto suo dove l’idea di giustizia è asservita ai suoi bisogni 😁

  23. Davvero, non ne posso più di leggere opinioni e previsioni. Io ho lavorato tutta la vita, ho 63 anni, sono disoccupato da 4 anni, vorrei solo vedere la luce in fondo al tunnel, ma vedo invece solo una massa di politici arraffoni pieni di soldi, capaci solo di pensare al proprio vitalizio, al proprio stipendio da nababbi. È per ingrassare quegli stipendi da nababbi che ogni anno della mia vita lavorativa ho rinunciato a circa la metà del mio stipendio?

  24. I costi su quota 41 sono stati gonfiati come ammesso da Damiano, proprio ieri facevo un commento in merito sull’altro articolo, che per comodità riporto:
    >>
    Quando si parla di quota 41, si legge che costa 4 miliardi nel 2023, ma come li fanno questi calcoli? Cioè, in confronto a cosa? Se uno va con i 42 e 10 mesi ed 1 anno in meno le donne, la differenza, con quota 41 sono 4 miliardi in più? Ma non ci credo neanche un po’!
    Poi, in aggiunta, i pensionati non pagano le tasse? Nel calcolo bisognerebbe scalare questi importi dal costo…. In verità, secondo me, è solo una volontà politica!
    >>>
    Per il resto sono d’accordo con quanto scrive l’Onorevole Damiano!

    1. Giusto e indiscutibile,la spesa sostenuta per q41 e solo un anticipo di 10 mesi per le donne e 22 mesi per gli uomini. Magari calcolano q41 tutta con il contributivo a lavoratori che tra 10 o 22 mesi andrebbero col misto.

    2. Anch’io sono perplesso dal modo “facile” con cui vengono proclamati i costi delle varie proposte alternative alla Fornero. Infatti non sono mai riuscito a trovare uno schema analitico che descriva tali cifre, né ho ricevuto alcuna soddisfazione quando, qualche tempo fa, ho provocatoriamente chiesto se ci fosse qualcuno che potesse dare chiarimenti.

  25. Con quello che sta succedendo a livello internazionale, scordiamoci qualsiasi intervento sulle pensioni.
    Questa è la dura realtà a cui le forze politiche dovranno sottostare .
    L’Italia con il debito pubblico altissimo e con la crisi del gas verrà presa di mira come già si può vedere e quindi nessuno potrà fare niente da qui alla fine dell’anno.
    Mettiamoci il cuore in pace ma sarà così.
    La flessibilità anche con penalizzazioni resterà un sogno.

    1. Condivido il commento di Mario: l’on. Damiano da anni è un vero esperto in materia pensionistica, ma il suo partito anche a me sembra che ignori completamente le sue proposte !
      Lo trovo una assurdità …chi ha la fortuna di avere un esperto in casa dovrebbe ascoltarlo !

  26. Buongiorno il Ddl 857 mi trova pienamente d’accordo, bene se come nel 2013 l’età per la quiescenza era fissata a 41anni , ma essendo secondo me assai improbabile da attuare va bene anche uscita a 63 anni con una penalizzazione sulla parte retributiva della pensione purché di lieve entità.

    1. forse non ci siamo capiti. ma se già adesso è quota 102 con i 64 anni tornano indietro a 63 anni? può essere ma a condizioni talmente improponibili da convincere non più 3 gatti, 1 gatto; piccole penalizzazioni? campa cavallo; tutto contributivo? forse a quella condizione; proposta tridico? probabile ma da che età? magari 63 anni ma credo 64 anni così 3 inc per noi del 1960; poi speriamo che avvengano i miracoli ma …………………………………….; saluti a te raffaele e ai gestori del sito

  27. Buongiorno a tutti. Si continua a girare intorno al problema, chiamatela come volete questa quota o non quota 41,l’importante che sia concepita senza alcuna penalizzazione, 41 anni di lavoro non sono un numero sono anni di Lavoro e rinunce, poi se vogliamo l’uscita anticipata anche per “i lavori normali” c’è la Fornero, quindi ,dato che sicuramente ,qualcuno, sta pensando a qualche furbetta all’italiano, affiancate la nuova uscita a quella della Fornero, non credo sia onesto per i Lavoratori che stanno raggiungendo il requisito Fornero, con il misto/retributivo ,vengono truffati con la scusa di abolire l’odiata legge.
    Buon Lavoro

    1. Sottoscrivo la sua chiusa. Sarebbe una fregatura colossale per chi fra poco raggiungerà i 43 anni di contributi.

    2. Parole sacrosante Raffaele !!! Nessuno commenta che potrebbero peggiorarla la riforma Fornero pensando che siamo una manica di rincoglioniti

  28. Sono d’accordo con tutto quanto detto dall’onorevole Cesare Damiano. Non c’è da aggiungere una virgola in piu.

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