Riforma pensioni e rumors su Cnel: 64+44, NO Quota 41, 67+25: tutto vero?

Stanno trapelando da questa mattina rumors sulle possibili direzioni verso cui parrebbe propendere il Cnel, Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, guidato dall’ex Ministro Brunetta, relativamente alle misure da consigliare per la prossima Riforma Pensioni. L’obiettivo degli studiosi, una commissione di 12 esperti di Cnel, Istat, Bankitalia, Inps, sindacati e università resta quella di uniformare le modalità per arrivare alla pensione di vecchiaia. Il rapporto che dovrebbe venir presentato entro settembre potrebbe, dicono le voci su differenti testate giornalistiche, disencentivare l’uscita anticipata a favore delle Casse dello Stato.

Riforma pensioni 2025, facciamo il punto: 64-72 anni, 67+25, No Quota 41

Tra le misure che sono circolate e che già stanno portando i lettori a fortissime lamentele si legge: Flessibilità strutturale, la possibilità di accedere alla pensione dai 64 ai 72 anni, solo se si puà contare su un assegno almeno pari a 800 euro. Chi decidesse per l’uscita anticipata dovrà accettare il ricalcolo dell’assegno contributivo o almeno una penalizzazione pari al 3-3.5% per ogni anno di anticipo, le voci al riguardo non sono ancora precise.

Una cosa parrebbe più certa leggendo tra le varie testate ossia l’incremento di 5 anni per poter accedere alla pensione di vecchiaia da 67+20 attuali, a 67+25. Questa notizia circola da tempo e parrebbe confermata nelle ultimenews diffuse oggi.

Tempi più lunghi parrebbero anche vociferati per accedere alla pensione anticipata si passerebbe da 42+10 mesi attuali a 44 di contributi e 64 di età, aggiungendo non solo l’incremento contributivo ma un paletto anagrafico nella riforma Fornero inesistente. Questa modifica per quanto ci riguarda é la prima volta che la sentiamo sebbene molte testate da stamane ne parlino.

Non vi sarebbero più cenni all’eventuale Quota 41, anzi le Quote in generale non parrebbero più menzionate.

Insomma i rumors diffusi dalle varie testate non parrebbero affatto rassicuranti, ma da poco é uscita una nota del Cnel, che smentisce, come si può leggere su ‘La Stampa’.

Pensioni 2025, il Cnel smentisce: non esiste nessun testo di legge ad oggi

Su La Stampa si legge, che relativamente a quanto apparso stamani su molte testate giornalistiche, il Cnel in una nota ha ribadito quanto già aveva chiarito con un comunicato diramato già a giugno scorso: “Nessun testo di legge di riforma delle pensioni é stato predisposto dal Cnel, né esistono tantomeno documenti ufficiali ascrivibili al Consiglio nazionale dell’economia e del Lavoro”

Allarme rientrato dunque? Non resta che attendere che il Cnel si pronunci poi ufficialmente del resto Brunetta ha aggiunto:

Le risultanze degli approfondimenti di natura tecnica posti in essere dal gruppo di lavoro saranno trasmesse alla competente commissione istruttoria permanente swl Cnel per le opportune valutazioni di merito ai fini dell’esame da parte dell’assemblea, così come usualmente previsto per ogni atto deliberativo del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, in coformità alle attribuzioni di cui l’articolo 99 della Costituzione. Solo allora si potrà parlare di una eventuale pronuncia o posizione del Cnel in merito alal riformadel sistema previdenziale e pensionistico“. Qualche certezza in più proviene da Cazzola che é uno dei componenti del Cnel e stamane ha rilasciato un’intervista a Repubblica, vi riportiamo alcune sue affermazioni, trapelate dall’intervista del collega.

Cazzola su Riforma Pensioni: Quote “La stagione delle Quote é ormai morta e sepolta”

Così su Repubblica, facciamo una super sintesi delle affermazioni principali, poi nei prossimi giorni riporteremo l’intervista in modo più integrale: “ Quota 41 é una proposta inutile e sbagliata. Ho dubbi di costituzionalità sul possibile obbligo di versare una parte del Tfr ai fondi pensioni, gli autonomi non lo hanno . Rifletterei sul ripristino dell’Ape volontaria, salverei Ape sociale e opzione donna anche se é stata demolita. La stagione delle Quote é finita, nel tempo hanno cambiato finalità”

Abbiamo cercato di darvi qualche specifica aggiuntiva in attesa di informazioni più precise, al fine si smorzare un pò le preoccupazioni.

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36 commenti su “Riforma pensioni e rumors su Cnel: 64+44, NO Quota 41, 67+25: tutto vero?”

  1. Ricordo che esiste anche una pensione di vecchiaia contributiva con 5 anni di lavoro effettivo fruibile a partire dai 71 anni.Tutti quelli che hanno versato a questo punto pochi contributi cosa succede? Come minimo se non danno la pensione devono restituire tutti i contributi versati con gli interessi, altrimenti siamo di fronte ad una truffa.

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  2. massì che vuoi che sia qualche anno in più
    l’importante e che alcune categorie previlegiate (e non sono poche ) vadano a 60 anni se non prima

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  3. Il cavallo di battaglia del centro destra alle elezioni era l’abolizione della Fornero….l’hanno solo peggiorata VERGOGNA!
    NON TOCCATE LA FORNERO!

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  4. Se è vero che la commissione di 12 esperti di Cnel ha partorito questa cosa dei 44 + 64 (una quota 108) per risolvere i problemi della previdenza, mi viene il forte dubbio sull’ utilità di aver formato tale commissione di esperti, visto la banalità formulata di un’altra quota, che non tiene conto dei lavoratori/trici precoci. Se questo è il risultato di esperti che Dio ce ne scampi!

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  5. I sindacati ed i loro segretari in silenzio. Tutti! Invece di minacciare ed organizzare azioni in stile Francese (e lo scrivo volutamente con la F maiuscola, perché un popolo come quello Francese lo merita) stanno seduti complici e compiacenti ai tavoli del potere in attesa di candidarsi a deputati e senatori alle prossime elezioni. Nel 94 portarono milioni di persone in piazza contro la riforma dellle pensioni proposta dal governo Berlusconi ora sono a braccetto di questi squallidi personaggi. Il tutto a danno e sulla pelle di persone che hanno lavorato già 40 anni ed oltre. Vergognatevi tutti. Cgil Cisl Uil per primi.

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  6. Mi spiace , un governo che è stato eletto anche per la quota 41 senza nessuna penalizzazione ora ci toglie anche la speranza della peggior riforma che sia stata fatta la fornero

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  7. Meglio non esplicare nessun commento su quei personaggi tragicamente conosciuti nel periodo 2020-2022 per le loro esternazioni..
    Oggi sono ancora li’ a terrorizzare la vita delle persone proponendo il massacro di cio’ che resta delle pensioni.
    Ai giovani : scappate da questo paese finche’ siete in tempo !

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  8. Fosse vero ci sarebbe per Brunetta il TSO…ma scherziamo??? Lo gnomo che vorrebbe partorire un qualcosa di abominevole, gli amici Salvini e Durigon cosa dicono?? E perché nessun esponente di FDI dice qualcosa..le comiche ormai..spero che nessuno vada a vitsre sta massa di accattoni

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    • FDI che deve dire??Sono stati il governo a incaricare Brunetta e il CNEL,poi ultima parola spetta al governo,ma l’incarico di studiare un piano x la riforma pensioni,gli è stato dato dal Governo.La.Meloni non è mai stata sulle posizioni di Salvini sulle pensioni,e nemmeno Forza Italia

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  9. Brunetta lo gnomo idiota,che pensa cose di questo genere,e solo che le pensa per garantirsi qualcosa solo per sé stesso,pensate che sappia cosa vuol dire lavorare,ma né sarebbe capace di lavoy un solo giorno,ma lo vedete in che condizione e messo,lui e la meloni, e l’altro idiota di Salvini

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  10. il CNEL ha smentito documenti ufficiali in merito ma non ha smentito i contenuti.. questa proposta dei 44 anni di contributi più 64 anni di età ribadisco che è da ricovero immediato con TSO se fosse vera.

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  11. E’ spaventoso ! Aumentare gli anni contributivi minimi per accedere alla pensione pensione. Non é certo migliorativa rispetto alla Fornero. Migliora solo le entrate INPS e non si può certo considerare una forma di flessibilità in uscita. Un idea così non poteva che arrivare da Brunetta.

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  12. io dei 44 anni ho sentito; la doppia combinazione 44-64 non l’ho vista; sarebbe pazzesca perchè se una persona parte dai 16 anni sarebbero 48 anni di contributi; saluti ai gestori del sito

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  13. Io a 64 anni,di contributi ne avrò quasi 67!!…ma questi si sono bevuti il cervello!!Spero il sindacato sì faccia sentite,anche se dubito fortemente.Non resta semmai che scendere in piazza,come in Francia.Brunetta,vergognati!!!

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    • Andrea ai ragione da vendere non c’è tempo da perdere i sindacati ormai non esistono più perchè sono parte integrante di questi balordi al Governo (anche se haime….. li ho votati per le note promesse che Salvini e Compagnia bella hanno fatto) e ora di svegliarsi da questo torpore dobbiamo fare come i cugini Francesi subito conquistare nuovamente i nostri diritti, i diritti sacrosanti di tutti i lavoratori che per oltre 40 e più anni anno sputato sangue devono pagare loro questi e altri politici che ci hanno ridotto a questo stato. E mi chiedo ma Giorgetti è della Lega o di un’altro partito?

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    • Il problema forse è che spesso chi ha solo 20 anni di contributi si ferma lì al minimo..non va molto oltre…
      D’altronde neanche le aziende in giro passata una certa età si guardano bene nei curriculum l età anagrafica prima di assumere…

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    • Ciao, dove lom hai letto questo? Mia moglie potrebbe essere una di quelle che penserebbe al suicidio…farà 20 anni di contributi a 68 anni e lavora in una corsa di ospedale…potete immaginare cosa significherebbero per lei 5 anni in piu…

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