Riforma pensioni, news al 4/12: Lo sportello risponde

Buongiorno a tutti,

Eccoci al consueto appuntamento con lo sportello risponde. Come vi avevamo anticipato la sezione guide sarà costituita da video e articoli che hanno l’obiettivo di rispondere alle vostre domande più frequenti. Oggi 4 dicembre 2017 ci dedicheremo ad alcune domande che in questi giorni stanno continuando ad arrivarci in privato e sul sito.  Dal momento che molti ci hanno fatto presente di trovarsi in difficoltà nella visualizzazione del video, proviamo a rispondere di seguito alle questioni pervenute. Confidando questa modalità sia più facile e più fruibile, lasciateci, gentilmente,  un vostro commento per dirci quale tipologia (video) o articolo preferite. Grazie.

Ecco le principali risposte:

  • Quando verranno erogati gli assegni per quanti hanno avuto conferma dell’accettazione dei propri requisiti per la pensione anticipata ? 

L’Inps  fatto sapere di essere in ritardo con i pagamenti per quanti abbiano già ottenuto l’ok alla prima istanza e la conferma attraverso la lettera del maturato diritto alla pensione. L’ente di previdenza conferma, però, è questa ci pare una buona notizia, che il versamento della prima rata di pensione avverrà dal 1 gennaio 2018. Infatti L’Inps comunica, come riporta il Sole24Ore, che ai precoci e agli ‘apisti’ sociali che hanno già ottenuto la conferma verranno pagati a gennaio tutti gli arretrati, ben 8 mesi per chi parte da maggio 2017 e da febbraio riceveranno il pagamento mensile dell’indennità pensionistica.

  • Coloro che hanno presentato domanda tra il 15/7 ed il 30/11 ossia nella seconda data utile riceveranno l’assegno da gennaio 2018?

Occorre però specificare che la data di pagamento indicata sopra varrà solo per le pratiche caricate online entro e non oltre il 15 luglio 2017. Mentre chi ha effettuato l’invio tra il 16 luglio e il 30 novembre dovrà attendere inevitabilmente almeno altri 3-4 mesi. Il 30 novembre si è conclusa la seconda finestra disponibile per l’invio in formato telematico delle istanze. L’Inps ha chiarito che sono pervenute 16.917 pratiche totali, di queste 8294  riguardano i precoci . Per questi lavoratori e per tutti gli ‘apisti ‘ occorrerà del tempo prima di avere una risposta sullo stato della pratica; gli addetti dovranno verificare i requisiti.

  • Chi ha ricevuto accoglimento della domanda di pensione ed ha una rata dei contributi volontari in scadenza deve pagarli?

Se la persona in questione è probabilmente un lavoratore autonomo disoccupato che ha fatto domanda di pensione precoci, avendone i requisiti, terminata la naspi da almeno tre mesi, ed ha ottenuto risposta positiva con lettera di decorrenza della pensione è ovviamente esentato dal pagamento dei contributi volontari che gli sarebbero serviti, nel caso di non accoglimento della domanda, per cercare di raggiungere i 42 anni e 10 mesi necessari per accedere alla quiescenza.

  • Chi ha fatto in contemporanea la domanda di precoci e la domanda di pensione con 42 anni e 10 mesi, ed ha ottenuto da poco l’ok sul riconoscimento della quota 41, convenga vada con quota 41 o aspetti l’esito della domanda con quota 42 e 10 mesi, che è ancora in lavorazione?

A nostro avviso chi ha avuto la ‘fortuna’ di rientrare tra i beneficiari di quota 41 è bene che colga questa opportunità, avendo diritto da gennaio anche alla liquidazione di tutti gli arretrati accumulati da maggio, se già aveva tutti i requisiti rispettati al momento della domanda. Sarebbe un peccato, visto che non vi sono penalità sulla quota 41, ma anzi si ha diritto agli arretrati non usufruirne.

  • Le donne che ambivano ad opzione donna devono rassegnarsi? 

Questa domanda mi viene posta in continuo dalle donne che ambiscono alla proroga dell’opzione donna al 2018, io non mi sento di dare una risposta soggettiva, perché ognuno è libero di continuare a lottare in ciò in cui crede . Quel che posso fornire sono considerazioni a partire dalle ultime notizie, al momento il Governo non pare intenzionato nel prossimo futuro a proseguire con l’opzione donna, ma sembrerebbe al più indirizzato al riconoscimento del lavoro di cura e a sanare la stortura del cumulo gratuito dei contributi che al momento ha escluso opzione donna e esodati.

  • Ci sono ancora speranze, cosa dicono i dati del contatore?

sebbene siano risultate risorse in avanzo, dalla relazione trasmessa alle Camere da parte del Ministero del Lavoro, la stessa precisa che sebbene, alla data del monitoraggio, l’ammontare a suo tempo richiesto e stanziato per sostenere la misura dell’ Opzione donna risulti non utilizzato completamente, questo non verrà utilizzato per l’eventuale attuazione di altri provvedimenti aventi carattere previdenziale, ivi compresa la proroga della misura stessa. La ragione è insita nel fatto che, sebbene i dati del contatore sembrino dare ragione a quante sostengono che le risorse vi sono, in realtà, le stesse, come ci aveva già spiegato l’onorevole Anna Giacobbe servono per coloro che hanno già maturato il diritto alla pensione, ma non ne hanno ancora fruito. In sostanza il diritto risulta ‘cristallizzato’ e le beneficiarie potrebbero farne richiesta in qualsiasi momento, ragione per cui i fondi non possono essere destinati per altro, tra cui la proroga al 2018.

Vi ricordiamo di condividere l’articolo sui social per far girare il più possibile queste informazioni e di contattarci nei commenti qui di seguito per farci sapere se preferite una modalità video o risposte scritte per le nostre future guide!

 

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