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Riforma pensioni, novità oggi: donne e precoci contro Galasso

Le ultime novità sulla riforma pensioni al 12 aprile 2018 derivano dalle critiche mosse dai lavoratori precoci e dalle donne a Vincenzo Galasso, a seguito della pubblicazione del nostro articolo che riportava la sua dettagliata intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore. Il docente dell’università Bocconi di Milano è tornato a parlare dei pregi della Riforma Fornero e dei costi esagerati delle ‘generose’ uscite anticipate. Puntualizzando, altresì, il fatto che si potrebbe concedere la pensione anticipata solo a chi accetta la logica ‘dell’andare prima prendendo meno ‘, in caso contrario si rischierebbe di penalizzare eccessivamente i giovani, che pagherebbero il conto sulle loro spalle. Le critiche mosse al docente dai lavoratori:

Pensioni 2018, donne contro Galasso: far uscire gli anziani per dare spazio ai giovani

Silvia Antonelli del gruppo opzione donna proroga al 2018, scrive: “Quando leggo articoli di illustri docenti della Bocconi o sento alla televisione di teorie secondo le quali noi dovremmo lavorare di piu’ perche’ con la pensione che tra l’altro ci  siamo sudata e strapagata non pensiamo al futuro dei nostri giovani, mi chiedo: ma noi pensionati o pensionandi siamo nati vecchi? Ma a noi quando eravamo giovani ci ha mai pensato nessuno? Poi rivolgendosi ai politici afferma: “Siete voi cari politici che con le vostre politiche scellerate ci avete portato a questo punto ed ora volutamente mettete in campo questi mezzucci da quattro soldi per giustificarvi, a noi la pensione ai giovani il LAVORO questo dovete fare e basta, basta prendere in giro la brava gente che si e. fatta un mazzo tanto per mantenere anche voi e tutti I vostri privilegi” Poi precisa ed allo stesso tempo accusa Noi non abbiamo proprio niente da farci perdonare dai nostri giovani, voi piuttosto che avete fatto? Avete tolto tutto ai nostri giovani dalle tutele sul lavoro alla visione di un futuro roseo”

Miro Shabby sul gruppo opzione donna proroga al 2018 scrive commentando il post contenente il nostro articolo: Agendo oggi sulla tanto ‘odiata’ legge, spiega, si continuerebbe a dare risorse alle generazioni anziane – ai sessantenni da mandare in pensione prima – togliendole ai giovani – a cui rimarrebbe da pagare il conto, in termini di maggiori contributi e minore occupazione. “.. Invece facendoli lavorare, i sessantenni, mentre i giovani stanno a guardare la TV perché non trovano lavoro, è una cosa sensata?” A questa critica, mossa non solo dalla signora ma pensiero comune ai più, aveva già risposto nell’articolo il docente Galasso spiegando come le cose non stiano proprio così a livello empirico e come in realtà la Fornero non abbia impedito l’ingresso dei giovani, anzi

Riforma pensioni, Galasso: mandare in pensione gli anziani non garantisce l’ingresso dei giovani

L’altra critica- dice Galasso scrivendo su Il Sole 24 Ore-  riguarda proprio i giovani: se tratteniamo i lavoratori anziani al lavoro non ci sarà posto per i giovani. Questa affermazione non ha riscontri empirici. Come ben sanno i direttori del personale, lavoratori giovani e anziani hanno competenze e livelli di istruzione molto diverse, che li portano spesso a svolgere lavori diversi. Ciò che tiene i giovani fuori dal mercato del lavoro non è la presenza dei lavoratori anziani, bensì l’elevato costo del lavoro, su cui incidono drammaticamente i contributi previdenziali necessari proprio a finanziare le generose pensioni anticipate. Certo, le riforme Sacconi e Fornero non sono perfette.

Riforma pensioni, precoci contro Galasso: 40 anni sono più che sufficienti, i contributi li abbiamo versati

Moreno Barbuti del gruppo ‘lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti’ , commenta così: “ Ma gli anni di lavoro effettuati e i conseguenti quattrini versati alla previdenza non contano proprio nulla? Come mai questo economista non dice che se uno lavora per più di 40 anni ha pure versato i soldini all’INPS per lo stesso numero di anni? E non ci vuole un genio per capire che se uno ha versato contributi per molti più anni di altri si è già pagata la cosiddetta uscita anticipata rispetto chi, pur uscendo con qualche anno in più di età, ha lavorato molto meno e conseguentemente ha anche versato meno quattrini alla previdenza!!! “

Antonio Cocco del gruppo ‘lavoratori precoci insieme per la quota 41 senza penalizzazioni’ , scrive rivolgendo si al docente: “perchè non chiedete a chi usufruisce della pensione da piu di 30 anni di contribuire!!in particolare a coloro che con 16 anni di contributi hanno avuto la pensione???” E voi cosa ne pensate delle parole del docente Galasso?

1 commento su “Riforma pensioni, novità oggi: donne e precoci contro Galasso”

  1. forse non sa che per colpa sua all’età di 52 anni non ho neanche 20 anni di contributi e sono fortunata. le mie colleghe ne hanno meno!!! colpa (non a causa loro) di chi ancora lavora, purtroppo e delle leggi che mi hanno “impedito” di essere assunta in regola prima e contratti co.co.co….

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