Riforma pensioni, previsto un nuovo disegno di legge: Quota 103 bis? Quota 41?

Si é appreso nei giorni scorsi che un gruppo di tecnici starebbe lavorando ad una nuova riforma pensioni, il gruppo di lavoro al CNEL, Consiglio Nazionale Economia e Lavoro, sarebbe alle prese con l’elaborazione di una riforma pensioni, diciamo una sorta di bozza, sulla quale dovrebbe poi lavorare l’Esecutivo. Il Gruppo di lavoro sarebbe stato istituito in febbraio e si occuperebbe proprio di ‘Riforma e prospettive del sistema previdenziale’ . In molti si domandano se vi saranno possibilità per una sorta di Quota 103 bis o della famosa quota 41 a lungo promessa da Durigon. Molti esperti come il Dott. Perfetto, sembrano essere decisamente più cauti e sostengono che a meno che non vi sia un cambio di prospettiva e l’adozione di misure più ‘audaci’, come quelle contenenti della riforma previdenziale firmata Perfetto-Armiliato-Gibbin, difficilmente si potrà pensare a misure nuove, al più si cercherà di prorogare per qualche tempo quelle esistenti.

Riforma pensioni, quali speranze per la quota 41 per tutti nel 2025?

Il Consiglio Nazionale Economia e Lavoro (CNEL) sta appunto elaborando una riforma pensioni non é chiaramente dato ora sapere su quali misure si stanno concentrando i tecnici che certamente però dovranno tenere conto della sostenibilità del sistema previdenziale. Denatalità ed invecchiamento della popolazione sono due fattori di cui ormai si sente parlare e che non potranno essere ignorati, perché come tutti ben sanno il nostro sistema é aa ripartizione é le pensione dei futuri pensionandi non sono pagati dai contibuti da loro versati ma dai giovani che lavoreranno al posto loro. Quindi se pur lecita l’amarezza di quanti affermano ‘la pensione me la sono abbondanteemnte pagata versando per 35/40 anni i contributi’ in realtà i loro contributi hanno permesso ad altri, andati in quiescenza prima di loro, di poter oggi godere dell’assegno di pensione. Ecco perché é fondamentale non solo pensare a misure di pensionamento per chi é prossimo alla pensione, ma anche e soprattutto a politiche per il lavoro al fine di avere sempre gente attiva lavorativamente che versi i contributi.

Il gruppo che dovrà poi consegnare la proposta all’esecutivo ha predisposto un cronoprogrammasi legge sui canali ufficiali- che prevede la realizzazione entro i primi di luglio di quattro documenti tecnici dedicati a: casse dei liberi professionisti; previdenza complementare; previdenza obbligatoria; contribuzione. Entro la fine del mese di luglio verrà predisposto un documento unico, nel quale saranno evidenziate le criticità dell’intero sistema e tracciate le linee di riforma. Infine, per i primi di ottobre è prevista la messa a punto di una proposta di Disegno di legge di riforma del sistema pensionistico

Riforma pensioni 2025, disegno di legge di rifrma pensioni entro ottobre

Cosa conterrà? Difficile poterlo immaginare, se si volesse rimanere su una riforma di ‘basso profilo’ é possibile, come sostiene Perfetto, che al più vengano prorogate con piccole variazioni le misure oggi vigenti, come appunto Quota 103 e opzione donna, già abbondantemente ritoccate con requisiti al rialzo rspetto al passato.

Se si volesse azzardare, potrebbe forse essere varata la Quota 41 per tutti senza limiti anagrafici, come suggerito da Durigon, ma si andrebbe incontro all’assegno contributivo, c’é da chiedersi quanti accetterebbero dopo 1 vita di lavoro di vedersi tagliare il proprio assegno, a maggior ragione le donne che dopo 10 mesi potrebbero optare per l’anticipata Fornero.

Ad oggi non parrebbe nell’aria nessuna riforma atta a stravolgere l’impianto della Legge Fornero, che nel bene e nel male, ha lasciato le basi di una riforma strutturale ed uguale per tutti. Molti infatti confidano nessuno tocchi quei pilastri saldi ormai noti da tempo. Si spera, sebbene sempre più vengano mal viste le misure sperimentali ed a scadenza, che creano solo confusione, che si ragioni sulla riduzione di qualche requisito o si rivaluti la quota 41 per tutti senza contributivo, anche perché i veri precoci sono ormai, come dicono loro stessi, ‘quasi estinti’. Si confida poi in misure a favore delle donne che tengano in conto il lavoro di cura che quotidianamente svolgono e che nessuno remunera, sebbene faccia comodo a tutti. Le donne, da sempre lo vanno dicendo, sono in credito e sarebbe ora che qualcuno ne tenesse conto in una prossima riforma pensioni.

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46 commenti su “Riforma pensioni, previsto un nuovo disegno di legge: Quota 103 bis? Quota 41?

  1. E molto facile intuire perché le forze dell’ordine vanno in pensione a 60 anni, se no non si metterebbero con l’elmetto vicino a Montecitorio per difendere gli scalda poltrone del governo

  2. L’unico competente che ha affermato in tv che chi ha versato contributi per 41 anni la propria pensione se l’è guadagnata è stato il Presidente di itinerari previdenziali prof. Brambilla in polemica con un esponente del pd ieri oggi Italia Viva e la correlazione anzianità contributiva ed aspettativa di vita è stata voluta dalla legge più monti e draghi che fornero e nel 2012 per i “maschi” aumentata dalla sera alla mattina di un’anno e fortunatamente congelata nel 2019 dal vituperato Di Maio fino al 2026, ma già messa in discussione dall’attuale governo, per ora dilatando a rate il limbo delle finestre.
    Resta che la legge del 2011 ha colpito più draconiamente i pensionandi uomini per anzianità contributiva (dal 2011 al 2018 il limite minimo pensionabile (da 40 anni) è aumentato per loro di 34/37 mesi fino a 43 anni
    Poi sono arrivati i legaioli che hanno fatto quota100 con soli 38anni di contributi se 62enni ….. 60 mesi in meno …..e senza nessun tipo di penalizzazione promettendo agli altri una generica quota41 dopo tre anni ……
    I tre anni sono passati e la quota 41 ……. sarà forse possibile se tutta contributiva e quindi ulteriormente ridotta. Peraltro pensare di poter tornare indietro è possibile solo riducendo gli importi delle pensioni…..e come spesso esponenti del governo dichiarano a saldi invariati.
    Si frenano, si discutono le pensioni con 43 anni (42 per le donne) di contribuzione avvenuta quando la stessa legge fornero consente “teoriche” pensioni a 67 anni con soli 20 anni di contributi ed esistono ancora ex-vitalizi (con calcoli diversi dal passato) dopo 4 anni 6 mesi e 1 giorno……. e diversi vitalizi di parlamentari o ex-parlamentari o a loro parenti sono stati ripristinati.
    Concludo: l’unico effetto della legge monti/fornero è stato chiarire che per una pensione degna servono versamenti contributivi altrettanto degni e per un tempo congruo ……… oltre i 40 anni.
    Poi per alcuni (500.000 circa) ne sono bastati 38 o pensioni a 67 anni con soli 20 anni di contributi .
    Oggi le donne con 42 anni di contributi e gli uomini con 43 se non 67 enni sono ostacolati frenati ………, le mitiche pensioni di anzianità contributiva le vogliono eliminare …….. per confondere e magari ridurre di un’anno o due il limite anagrafico facendo dimenticare l’elusione INPS e IRPEF ……. perchè l’Inps non pubblica ogni fine anno i numeri delle donne con 41 anni di contributi e gli uomini con 42 anni …….e successivamente i e le seguenti con meno …….. magari suddivisi per età anagrafica?

  3. Qualcuno mi dovra spiegare perché carabinieri,esercito,polizia e compagnia vanno in pensione a 60 anni!.. perché?? Qualcuno dirà impegno gravoso allora medici e infermieri? Tante ingiustizie in un sistema pensionistico pessimo

  4. Leggo che la Meloni canta vittoria anche se il suo partito ha preso 600 mila voti in meno rispetto alle precedenti elezioni …cosa dovrebbe dire la Schlein che ne ha presi 300 mila in più ?
    E lo dico essendo super partes, perché personalmente ho votato per un partito che non ha superato la soglia minima …

    1. Anche la Lega di Salvini che ha perso più di 350 mila voti canta vittoria, dicendo che le astensioni sono un problema di tutti… dimentica che ci sono partiti che hanno preso aumentato i voti presi, nonostante le astensioni !

        1. Ha dovuto ammettere la sconfitta, anche perché il movimento 5 stelle di voti ne ha persi circa 2 milioni…
          Però rimane che anche Lega e Fratelli d’Italia ne hanno persi a centinaia di migliaia…e provano a cantare vittoria giocando sulle percentuali

          1. Dove pensi siano andati i voti persi dai 5 Stelle? Travaso al PD quindi nulla di fatto.

          2. Perchè poi le finanze italiane soffrono! L’abitudine alla mistificazione per via matematica non aiuta a capire e governare. Le teste che valutano i voti sono quelle che amministrano i bilanci.

  5. Possono fare qualsiasi riforma che vogliono ma la Fornero non potrà mai essere superata davvero definitivamente. Ma ve lo immaginate quel lavoratore/trice che il prossimo anno, dopo tanta attesa, magari avendo anche rifiutato in questi anni la possibilità offerta dalle varie quote di pensionarsi prima, finalmente raggiungerà i fatidici requisiti Fornero e che improvvisamente si troverebbe al 1 gennaio 2025 la 41 tutta contributiva ? Si troverebbero nella situazione di avere 41,10 o 42,10 ed invece del misto si trovano l’assegno tutto contributivo avendo anche lavorato 1-2 anni in più. Non mi stupirei se qualcuno scendesse giù a Roma con cattive intenzioni. Caro Durigon, caro Garavaglia, qualche precauzione sarebbe meglio prenderla.

    1. Ma Franco Giuseppe che dici ? La quota 41 contributiva dovrebbe essere una opzione alternativa alla Fornero non per forza sostitutiva tout court … poi uno sceglie in funzione del proprio contesto … perché sempre questi allarmismi fondati sulle chiacchiere? Scrivi come se dovesse passare per forza tutto al contributivo…ma perché?

      1. Allora non sarebbe una riforma, sarebbe semplicemente un’altra opzione. Stiamo andando avanti a norme e opzioni, ma la Fornero resterebbe al suo posto. Allora ho capito male io quando si dice che bisogna superare la Fornero ? Che cosa si intende quando si parla di cancellare la Fornero ? Esiste solo una legge attualmente in vigore e porta quel nome. Se ci fosse un’altra legge si chiamerebbe legge “pinco pallino”, e sarebbe una legge per tutti.

    2. Giusto quello che dici. Quest’anno potevo andare con quota 103 e non ci vado. Il prossimo anno vado con la Fornero. Ma se dovessero esserci sorprese giuro che vado a Roma con il mitra. E come me ce ne sono tanti!!!

    3. Sig. Franco certamente il problema di chi ha rifiutato di andare prima con le quote non sussiste, perchè c’è la cristallizzazione del diritto acquisito di cui possono usufruire.

  6. Una domanda x il dott. Perfetto che stimo tantissimo:Personalmente la mia piu’ grande paura e’ che facciano la Fornero contributiva come ipotizza anche qualcuno in questo sito…Lei crede che qualcuno avrebbe veramente il coraggio di farlo? Grazie

    1. Caro Roberto, qualcuno che ipotizza tutta contributiva con la legge Fornero non ha capito proprio nulla ; potrebbero farla? certo che potrebbero farla ma si butterebbero la zappa sui piedi; perche? valanghe di ricorsi, denunce, perdite di voti a dismisura; a chi comanda è sufficiente eliminare tutte le forme anticipate rispetto alla legge Fornero salvo casi disperati; a loro è sufficiente il tutto contributivo sulle forme anticipate; io la penso così; speriamo in bene; saluti a te e ai gestori del sito

        1. Vero Delfina, ma questa volta sarebbe un governo politico ben riconoscibile e a livello di voti sarebbe fatale per loro fare una cosa simile, vedremo!

    2. Sig. Roberto, lei mi domanda se si potrà ritoccare la Legge Fornero rendendola completamente contributiva.

      Immagino che lei voglia riferirsi sia alla pensione anticipata Fornero che a quella di vecchiaia Fornero.

      Per quanto riguarda la pensione anticipata Fornero (42 anni e 10 mesi di contribuzione per gli uomini; e 41 anni e 10 mesi di contribuzione per le donne) la proposta avanzata della Lega è quella di sostituirla con la pensione anticipata 41 anni di contribuzione indipendentemente dall’età anagrafica (sia per gli uomini che per le donne) rendendola completamente basata sul sistema di calcolo contributivo.

      Ciò è stato anticipato nella Proposta di Legge (PDL) 2855 a prima firma On. Durigon presentata alla Camera dei Deputati l’11 gennaio 2021.

      Se viene proposto di applicare il sistema di calcolo contributivo alla pensione anticipata Fornero (modificata da 42 anni e 10 mesi di contribuzione a 41 anni di contribuzione per tutti), viene naturale pensare che si possa essere indotti ad applicare il sistema di calcolo contributivo anche alla pensione di vecchiaia della legge Fornero (67 anni di età anagrafica).

      Secondo la mia visione, in merito alle pensioni il Governo si trova a percorrere una via che si stringe sempre di più. In altre parole, si tenderà ad avanzare proposte che permetteranno il pensionamento ad un numero sempre minore di lavoratori e lavoratrici. Con Opzione Donna non è stato forse così? Opzione Donna non è divenuta accessibile ad un numero sempre minore di lavoratrici, introducendo requisiti di accesso alla pensione sempre più stringenti? Anche qui viene naturale pensare che un tale irrigidimento di requisiti possa essere applicato a tutte le altre forme pensionistiche.

      Occorre osservare che le proposte riguardanti l’applicazione del sistema di calcolo contributivo alle varie forme pensionistiche è solo uno degli aspetti di cui si parla. Bisogna vedere soprattutto su quali requisiti di accesso al trattamento pensionistico il Governo ha intenzione di intervenire (oltre, ovviamente, al possibile allungamento delle finestre di attesa).

      Concludo dicendo che il mettere mano alle pensioni non è una questione di coraggio, ma di numeri.

      Se i numeri che vengono indicati dalla Ragioneria dello Stato, dalla Corte dei Conti, dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, da Banca d’Italia indicano che la spesa pensionistica deve essere tagliata, allora il Governo dovrà tagliare la spesa pensionistica.

  7. Che fatica per molti pensare di votare di Sabato o di Domenica; la stessa per cui quando s’indicono gli scioperi li si devono fare nel fine settimana.
    Il problema non è chi ha perso alcuni milioni di voti nell’illusione che ciò sia accaduto a causa delle promesse mancate sulle pensioni.
    Il problema, se così si può dire, è dove siano andati a finire poiché nessuno tra chi li avesse raccolti riuscirà mai a risolvere questo “tormento” di molti.
    Qualcuno po’ dire di aver sentito, a voto concluso, parlare in TV di pensioni? No! Altrimenti vi avrebbe confermato che: alla legge Fornero non si è in grado di dare alternativa migliore.
    All’orizzonte non vi è alcuna nuova: “epoca dell’oro”, si vedono solo il moltiplicarsi di guerre e di instabilità economica.
    Vale il detto per cui: La realtà si può ignorare ma non le conseguenze di aver ignorato la realtà.
    Saluti

  8. Mi sembra che la cautela, così come espressa anche dal dr. Perfetto, sia decisamente d’obbligo!!
    Non riesco proprio a pensare che dopo tutti i malefici balletti di questi ultimi anni, possa saltare fuori dal cilindro una proposta che vada incontro alle esigenze di coloro che sono prossimi alla pensione. Sembra piuttosto l’ennesima puntata di una telenovela dallo scontato esito deludente, come ne abbiamo già viste tante. Troppe!!

  9. QUOTE NO GRAZIE. Costano tanto e non risolvono il problema per la massa. E fate una cosa che valga per tutti! Spendeteli bene sti soldi!

    1. Stando alle dichiarazioni dell’on Garavaglia il suo progetto è risolutivo…quindi non dovrebbe trattarsi di Quote, notoriamente non risolutive

    2. Per la verità quota 103 contributiva quest’anno costa veramente poco e sarà sfruttata anche da meno persone previste, me compreso!

  10. Ennesimo ente che deve occuparsi della questione pensionistica, l’anno scorso un comitato che doveva occuparsi di queste questioni condito da incontri “finti” con i sindacati di cui non se ne è saputo più nulla, adesso il Cnel deve partorire l’ennesima proposta su cui fare un disegno di legge, ma alla fine resta sempre la Fornero, e meno male mi viene a questo punto da dire, visto che leggevo che tra i partecipanti allo studio del Cnel c’è anche il Prof Cazzola, un falco dell’inasprimento dei requisiti pensionistici.

  11. Avevo letto anch’io il mese scorso queste dichiarazioni di Garavaglia, peccato che non è dato sapere in cosa consiste tale proposta, ma la vedo difficile che accontenti tutti anzi…

  12. Letto su Ansa.it :
    “Sto lavorando a un progetto che secondo me funziona e risolve il problema delle pensioni e supera la Legge Fornero, ma ora non svelo ancora i dettagli”.
    Ad annunciarlo ad Affaritaliani.it è Massimo Garavaglia, presidente della Commissione Finanze del Senato, ex ministro del Turismo ed esponente della Lega.
    “Si tratta di una soluzione praticamente già pronta e che può funzionare, risolve un sacco di problemi e a mio avviso potrà partire già dal prossimo anno.
    Anzi, farà anche guadagnare soldi allo Stato”, assicura. “E’ un mio progetto al quale lavoro da tempo ed è praticamente ultimato e che riguarda in generale tutto il capitolo delle pensioni. In estate spiegherò bene i dettagli del progetto. Sono sicuro che non solo avrà il consenso degli alleati, ma anche delle opposizioni. Di tutti, compresi i sindacati”

    1. Se fa guadagnare soldi allo stato lì fa perdere al contribuente soprattutto se virtuoso ed onesto, la storia insegna. La coperta è corta e la matematica è esatta. Se non mettono mano giustamente a evasione ed elusione possono fare solo danni. L’economia non è la filosofia e non si esaurisce in una abilità diversamente retorica.

  13. Brunetta al Cnel, hanno dovuto far spuntare dal nulla una norma per fargli avere lo stipendio da pensionato….. ho detto tutto….

  14. …..ed il sig. Brunetta ne è presidente del CNEL
    …… “e ho detto tutto” …… diceva il grande comico Totò

  15. Non contiamoci troppo, queste famose commissioni per altro piene di pensionati, sono solo capaci di peggiorare la situazione. Siamo il Paese che ha la pensione di vecchiaia a 67 anni mentre la maggior parte dei paesi europei hanno la pensione di vecchiaia molto più bassa. Quindi che la commissione non peggiori e aumenti l’età per tutti oppure il contributivo per tutti. Non dobbiamo essere noi a pagare per gli errori dei passati governi di qualsiasi colore politico.

  16. Temo che siano azzeccate le parole dell’on. Mari alla commissione lavoro della Camera (riportate da Ansa):
    “Dopo la finta tredicesima di Meloni è in arrivo il grande imbroglio sulle pensioni, quello che il sottosegretario Durigon chiama quota 41. La Lega, infatti, sta studiando il superamento della legge Fornero basato, tuttavia, sull’estensione spinta del sistema contributivo.
    E’ inutile creare la suspense: sappiamo già di cosa si tratta. Consisterà sicuramente nella possibilità di andare in pensione prima ma con quattro spiccioli che non ti consentono nemmeno di fare la spesa al discount… “

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