Riforma Pensioni, proroga opzione donna o opzione tutti? Ultime news

In questi giorni il capitolo pensioni sembra essere passato in secondo piano si sente sempre più spesso parlare purtroppo di morti sul lavoro e di caro bollette, due argomenti importantissimi che stanno catalizzando l’attenzione del Governo in carica e di quello che a breve prenderà le redini del Paese, la tematica previdenziale sebbene importante potrebbe, ci chiedono molti lettori sul sito, essere nuovamente rinviata a data da destinarsi? Vi sarà o no la possibilità di una riforma delle pensioni in corner prima che risubentri in toto la Riforma Fornero dal 1 gennaio 2023? Queste solo alcune delle tante questioni che stanno emergendo sul nostro portale.

Pensioni 2023, nessuna certezza fino alla formazione del nuovo Governo

I politici con cui ci interfacciamo abitualmente, l’onorevole Claudio Durigon, Lega, o Walter Rizzetto, Fratelli d’Italia, che fanno parte della coalizione del centrodestra uscita vincente alle elezioni scorse, ci hanno espressamente detto che fino a quando la squadra di Governo non sarà formata non hanno modo di esprimersi e di rilasciare dichiarazioni puntuali sul fronte pensioni.

Per quanto concerne la proroga dell’opzione donna Giorgia Meloni si era lasciata sfuggire nel corso di una delle ultime interviste di essere addirittura pro opzione tutti. Si è detta infatti favorevole alla proroga dell’opzione donna, ma contraria a discriminazioni in campo pensionistico da qui la proposta di optare su qualcosa di analogo per gli uomini. Dal canto suo si è mostrata in passato già in piena campagna elettorale più prudente rispetto alla quota 41 caldamente voluta dalla Lega. Non abbiamo dichiarazioni recenti che ci permettano di fare il punto su qual opzione potrebbe prevalere sull’altra, ma il dubbio, visto il contesto socioeconomico che stiamo vivendo è che il futuro Governo per sopperire alla crisi delle famiglie circa i rincari delle bollette possa optare per misure meno dispendiose, l’opzione donna essendo interamente calcolata sul contributivo potrebbe effettivamente pesare poco sul bilancio. Dalla sua Orietta Armiliato, amministratrice e fondatrice del Comitato opzione donna social, ha, attraverso un post pubblico su Facebook, cercato di dire la sua alle tante donne che in questi giorni stanno chiedendo il suo parere in merito ad un eventuale riforma pensioni ed una proroga dell’opzione donna.

Pensioni 2023, Armiliato su Riforma: difficile si concretizzi rapidamente

Così Armiliato: “Siccome ricevo una marea di messaggi dove mi si chiede cosa penso, stante la mia ormai datata esperienza sulla materia previdenziale per quest’anno, provo ad esprimere il mio parere rispondendovi collettivamente.

Dunque, ho ragione di credere che fino alla fine del prossimo anno la Monti-Fornero che contempla anche l’istituto dell’Opzione Donna resterà esattamente lì, nel nostro ordinamento previdenziale da dove mai é stata scardinata, con qualche probabile variazione, seppur non sostanziale, così come é stato fatto fino ad ora giacché, quando fu varata nel 2011, quello fu l’orizzonte temporale per riuscire a garantire il rispetto degli impegni internazionali e con l’UE, il pareggio di bilancio, la stabilità economica ed il rafforzamento della sostenibilità di lungo periodo. Insomma fu l’architrave costruito per reggere l’impianto del decreto Salva Italia.

Per poter contare su una riforma, degna di tale nome, ho idea che si debba aspettare ancora..”

Cosa ne pensate dalla vostra delle sue considerazioni? Fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti del sito.

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35 commenti su “Riforma Pensioni, proroga opzione donna o opzione tutti? Ultime news

  1. Ottima cosa rendere opzione donna strutturale. Bisogna eliminare quell'”odiosa” finestra di 12 mesi, che è veramente un controsenso.

  2. Legge Fornero..quota 41..per me sono Fantascienza..nel senso che ho 60 anni di eta’ e quasi 33 anni di contribuzione, sono lavoratore autonomo e ho ben 2 ernie discali che di frequente mi obbligano a stare bloccato a letto con l’impossibilita’ di lavorare..come pensano che io possa lavorare fino a 69 anni????..qualcuno puo’ darmi dei suggerimenti?

  3. quota 41 per tutti anche i sindacati dovrebbero insistere e specialmente nelle aziende private dove molte volte lavori usuranti non riconosciuti vedi operari e magazzinieri che a oltre 40 di lavoro non ce la fanno piu cambio con i giovani che anche aziende chiedono
    anche perche il mondo del lavoro cambia e aziende chiedono sempre piu persone preparate
    I politici devono mantenere le promesse

  4. Sono nato a gennaio 62 . Ho fatto 41 anni tutti di metalmeccanica il 1 ottobre 2022 e ho pure pagato di tasca mia i buchi creati dalla stessa INPS. Adesso ne avrei veramente basta. I soldi ci sono basta togliere il reddito di cittadinanza a tutti i fan cazzisti che ci sono in Italia. Scusate lo sfogo.

  5. È una vergogna! Ancora si vuole far cassa con le pensioni, fra l’altro più basse d’Europa? La legge Fornero è stata solo un furto per i lavoratori! Ritornare al sistema retributivo sarebbe il minimo visti gli stpendi da fame italiani.! Non è sostenibile? Andate a vedere ciò che non quadra , che pensioni vengono pagate e a chi! I soldi, se si vuole, si trovano!!!

  6. Sono nella tua stessa situazione, concordo pienamente. Se da 58 alzano l’età di 2-3 anni….che opzione è? Non vale più la pena di accettare una pensione così penalizzante! Mi auguro che venga confermata così com’è

  7. Serve un riconoscimento Giuridico/Previdenziale ed Economico pro famiglia CAREGIVER dove uno dei conugi lascia il proprio lavoro, quindi l’altro conuge gli dovrebbe essere riconoscimento Previdenziale/Giuridico ed Economico senza decurtazione alla pensione anche tenendo presente che la vita dei Caregiver ha una aspettiva di Vita Terrena minore di diciassette anni ecco che va’ il riconoscimento Previdenziale/Giuridico ed Economico perché le famiglie che assistiano i loro cari sono esauste quindi bisogna Subito Legiferare una legge nazionale pro CAREGIVER con Riconoscimento Giuridico/Previdenziale ed Economico !

  8. Penso che sarebbe sostenibile la proposta Tridico, oppure una lieve penalizzazione per ogni anno di anticipo. Rispettando quindi chi aveva diritto al sistema misto. A partire dai 64 anni

  9. Tra un mese entro nel 41nesimo anno di lavoro.Sicuramente perché sono una persona positiva ottimista fiduciosa mi aspetto Q41 a partire da 01/2023.Nel mio DNA c e anche però lati negativi nascosti che di solito sono il piano B. A voi politici spetta quale piano attuare dal 2023 di parecchi lavoratori precoci

  10. Perché no ? Potrebbe andare bene anche “OPZIONE TUTTI “. magari a partire da 62 anni con minimo 35 anni di contributi.

  11. Buongiorno! Spero che tutte le forze politiche diano vita, entro il 2022, ad un’ equa Riforma delle pensioni, che non gravi molto sui conti pubblici. Grazie a tutti di vero cuore!

  12. In questo sconfortante profluvio di parole infarcite di pessimismo sulla riforma previdenziale, non resta che attendere poche settimane. Giusto il tempo di varare la legge di bilancio. Dopodichè sarà tutto nero su bianco…ma scuri sono soprattutto i nuvoloni che si stanno addensando sulla tanto discussa riforma.
    Nel panorama dei continui rinvii e scaricabarile tra i vari politici che sino a ieri si pronunciavano bellamente sulle varie ipotesi e proposte di riforma, ormai siamo pronti a tutto! Tra la sarabanda di scuse che saranno prospettate per giustificare l’ennesima inconcludenza in materia, una mi sembra particolarmente urticante: quella che dice “c’è poco tempo per approntare la riforma”, e quindi avanti con la Fornero. Eh no, eh…..i cassetti del ministero sono pieni di enciclopedici documenti studiati con proposte analitiche e dettagliate (vedi UTP). Non ri-prendeteci in giro per l’ennesima volta!

    1. Quello che continua a stupire è che non ci sia almeno un quotidiano nazionale che parli della proposta del gruppo UTP … spero di sbagliarmi ma mi sembra proprio che nessun giornale di grande tiratura ne abbia parlato !

    2. Concordo in pieno con le tue parole, ad oggi sono 42 anni e 5 mesi ( un anno perso grazie a non so chi) che faccio il fabbro saldatore, con la schiena a pezzi ,tunnel carpale ed una protesi parziale al ginocchio con solo 57 anni. Penso d’avere dato abbastanza anche se i nostri amici dicono che la mia categoria non rientra nei lavori usuranti. Continuerò a stringere i denti aspettando tempi migliori, se mai verranno.

  13. Guardate che c’è sempre stata e sempre ci sarà una “emergenza” che faccia slittare la riforma delle pensioni di qualche anno. Una volta è lo spread, un’altra volta la guerra o l’inflazione od ancora una crisi di governo o la bolla speculativa …
    Si tratta di capire se si vuole veramente rimediare ad una grave ingiustizia che ancora oggi penalizza i lavoratori o se ci si limita a fingere di voler rimediare.

  14. Non si può vivere di speranza. Ci servono certezze. Con quota 100 non sono rientrato per 2 mesi, ora speravo con quota 41, e sicuramente non se ne farà nulla. Ho perfino votato Salvini. Io che sarei di sinistra. Ovviamente Non voterò più. A proposito di speranza.
    Speriamo nei sindacati.

    1. Il disegno di legge 2855 del 2021 di Durigon (Lega) è una fregatura perché prevede il contributivo e basta a differenza di quota 100 sempre della Lega. È anche per questo che la Lega nelle ultime settimane è scesa in picchiata nelle preferenze degli elettori, compreso il sottoscritto.

  15. Mi piace quanto scritto da Franco Giuseppe e voglio rafforzarlo.
    “Cari amici, diciamoci la verità, una rendita di 15.000 euro più benefit vari mensili valgono bene un minimo di vergogna.”

  16. Opzione tutti o qualcosa di simile potrebbe essere accettabile alla condizione che non sia col contributivo per sempre; ormai quasi tutti noi che apparteniamo al c.d.sistema misto abbiamo circa 2/3 come contributivo, perché non permetterci di scegliere se accettare l’uscita a 62 o 63 anni con penalizzazione salvo poi ottenere l’importo che ci spetta al raggiungimento dei 67 ? Un saluto a tutti

  17. Purtroppo credo che l’argomento riforma delle pensioni sarà accantonato per far spazio a cose più urgenti come costo dell’energia e inflazione che sta massacrando noi lavoratori e le imprese. Mi dispiace per quei lavoratori che speravano di andare in pensione nel 2023 con quota 41, non credo che riusciranno a farla nel giro di due mesi scarsi o quanto meno non nella finanziaria lacrime e sangue che ci aspetta.
    Sono anni che aspettiamo una riforma e non è auspicabile che venga fatta una riformetta in poco tempo che poi dovremo tenerci per una decina d’anni. Quindi dobbiamo avere un po’ di pazienza se vogliamo ottenere quota 41 e flessibilità in uscita a 62/63 anni senza penalizzazioni. L’importante è che il centro destra non tradisca le nostre aspettative altrimenti faranno una pessima figura e avranno i lavoratori in piazza.

    1. Stefano, se una cosa la vogliono fare veramente la fanno in pochi giorni altro che mesi; è che non vogliono farla, punto e basta, ma voi ci avete creduto alle promesse elettorali che hanno fatto? io personalmente no; ora cosa faranno? credo, a parte legge Fornero, nulla; i 4 gatti ormai se li sono mangiati i Vicentini (pare che sia così); saluti a te e ai gestori del sito

    2. Chi ha ottenuto il nostro voto a fronte di precise promesse ora deve mantenere quanto promesso; se c’è la volontà sappiamo tutti che il modo si trova… e dopo aver ottenuto il voto la volontà ci deve essere !

  18. Naturalmente, concordo. Tuttavia, guardo con timore all’ipotesi di variazione dell’età anagrafica. Sono nata a giugno ’64, con 36 anni di servizio, quindi esclusa per ora, da Opzione donna per sei mesi. Se dovessero (nuovamente, ricordiamocelo), innalzare il requisito anagrafico, sarei di nuovo esclusa. Non vorrei ci fosse la volontà di tagliar fuori le nate nel 1964 che mi risulta essere l’anno più numeroso. Considerata anche la finestra di 12 mesi dal perfezionamento della domanda, a quel punto mi avvicinerei sempre più al raggiungimento del requisito di anzianità di servizio e quindi è probabile che opterei per quest’ultimo. Forse il gioco è proprio questo? Nel caso, lo trovo molto scorretto. Opzione donna dovrebbe diventare strutturale e basta e rimanere una misura solo per le donne, per ovvie ragioni, che, seppur con le dovute eccezioni tra gli uomini, non sto nemmeno a elencare. Cordiali saluti.

    1. Cara signora le “dovute eccezioni” possono essere questioni esistenziali di vitale importanza! e poi non capisco che fastidio le darebbe se tale opportunità fosse concessa anche agli uomini!!

    2. verissimo che voi del 1964 siete l’anno con più nascite; parli che dovrebbe diventare strutturale solo per le donne? lo stato ci guadagna di brutto con opzione donna; e gli anni di retributivo? opzione tutti? ti vengono rubati gli anni di retributivo; la differenza è che una parte con meno di 60 anni, l’altra con i 63 anni ; e quanti anni vive in più una donna di un uomo? nei giardinetti dove si trovano gli anziani quante donne e quanti uomini? Consuelo, andavano in pensione le donne a 60 anni ma quando? ante legge Fornero a parte le eccezioni prima del 1995 quando colleghe di 40 anni sono andate in pensione; certo, se una se lo può permettere beata lei; saluti a te e ai gestori del sito

    3. Non so a cosa si riferisca quando parla di ovvie ragioni..io credo che l’opzione contributiva debba essere estesa a tutti (come scelta possibile,intendo)uomini e donne che siano.I miei contributi sono uguali ai suoi,la mia aspettativa di vita anche minore,in quanto uomo..

  19. Una bella dichiarazione e una bella promessa, nella speranza che sia mantenuta dai due parlamentari, sarebbe che ” Se non si farà la quota 41 promessa …… mi dimetto seduta stante dalle cariche istituzionali”. Visto che tale promessa non è stata mantenuta 5 anni fa e non sarà mantenuta nemmeno questa volta e visto che il detto popolare dice che “non c’è due senza tre”, non manterranno nemmeno quest’ultima. Cari amici, diciamoci la verità, una rendita di 15.000 euro più benefit vari mensili valgono bene un minimo di vergogna.

  20. Eh! Non c’è niente da fare! Non serve che ALTRI abbiano pensato e studiato una riforma alternativa alla Fornero (proposta UTP: si prende e si attua, gratis), no, in questi anni hanno partorito le quotine 100 e 102….ci avranno pensato un botto! Non sia mai che qualcuno poi si sogni di suggerire qualcosa di buono al futuro governo chè ci penserà con calma: altre le priorità al momento. Eccerto! In Italia bisogna fare sempre tutto dall’inizio e soprattutto disfare ciò che quelli prima di te hanno elaborato. Fosse utopia lo capirei, ma la proposta UTP è fattibilissima subito. Manca proprio la volontà. A quando una pagella per la bocciatura diretta del politico tendenzioso, supponente e incapace? Non se ne può più.

  21. Brava Meloni! L’opzione donna deve diventare strutturale e, soprattutto, deve essere estesa anche agli uomini. Bisogna rendersi conto che questa opportunità (purtroppo molto penalizzante in termini economici) può essere un salvagente per chi, donna o uomo, si ritrova a 58 anni senza un lavoro. Avanti tutta con opzione tutti! Attendiamo fiduciosi che questa dichiarazione diventi realtà. E con altrettanta impazienza ci aspettiamo una seria riforma pensionistica, partendo magari dalla proposta dei sindacati/Lega (quota 41 o 62 anni). Complimenti ai gestori del sito

  22. In piazza a difendere i nostri sacrosanti diritti. Basta con le promesse elettorali. E’ arrivato il momento di far sentire la voce delle lavoratrici e dei lavoratori, di quelli che hanno votato e di quel 40% che non hanno votato. Di nuovo rinviare la riforma previdenziale per le sopravvenute emergenze non è più tollerabile…La legge Fornero è stata votata in “24 ore” ,il sistema contributivo dal 1996 ha cambiato in peggio le pensioni dei lavoratori, soprattutto quelle più basse…allungando la vecchiaia e l’anticipata con il terribile meccanismo di calcolo legato alla “speranza di vita “(o più corretto di morte).Opposizione dura senza sconti a questo governo e a qualsiasi governo di qualunque colore,di questa legislatura.Buon lavoro alla presidentessa Meloni e tutto il nuovo governo.

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