Si é tenuto ieri nel tardo pomeriggio l’incontro tra Governo e sindacati e si é affrontato anche lo spinoso tema della previdenza, al momento però pare che ‘Draghi sia riuscito ‘ad avere la meglio su Cgil, Cisl e Uil’, come dice il Professor Cazzola in un brillante editoriale redatto quest’oggi per Il Sussidiario.net. La mobilitazione annunciata dai sindacati non dovrebbe più tenersi, in quanto la promessa del Premier é stata quella di invitare i sindacati a sedersi intorno ad un tavolo per discutere di riforma delle pensioni già dai primi giorni di Dicembre. Un rinvio in realtà che ancor prima dell’incontro di ieri era già nell’aria, in legge di Bilancio oltre alle modifiche sui requisiti opzione donna, che restano quelli origiari, vi sarà unicamente la quota 102, per buona pace di quelli che ambivano all’uscita anticipata dai 62 anni o alla quota 41 per tutti senza vincoli anagrafici.
Ci siamo confrontati già nella tarda serata di ieri con Ghiselli, segretario confederale della Cgil, Proietti, segretario confederale della Uil, e Ganga, segretario confederale della Cisl, e si sono resi disponibili ad un confronto compatibilmente con gli impegni, non pochi, che hanno in queste ‘calde’ ore. Confidiamo dunque ti potervi nel corso della giornata darvi aggiornamenti direttamente da loro. Per ora, al fine di aggiornarvi, facciamo il punto della situazione prendendo a riferimento le considerazioni fatte stamane dal Prof Cazzola su quanto é emerso.
Riforma pensioni 2021, nulla di fatto: Draghi ha convinto Cgil, Cisl e Uil?
Al momento non vi sarebbero le risorse disponibili per mettere mano ad una riforma delle pensioni, ragion per cui si é deciso di confermare la quota 102, una sorta di rimpiazzo alla quota 100, ma modificata nei requisiti anagrafici al rialzo. Per i sindacati servirà ad un platea davvero minima, ma ad oggi é l’ultima alternativa proposta al ritorno ‘secco’ alla Legge Fornero, dunque é pur sempre meglio di nulla. Da dicembre 2021 si tornerà, i sindacati lo confermato, ad incalzare il Governo affinché si tengano in conto le richieste dei lavoratori, già tradotte più volte in proposte dalla piattaforma unitaria, ossia: uscita anticipata dai 62 anni al fine di al fine di andare verso una maggiore flessibilità in uscita, uscita dai 41 anni per i lavoratori ‘quarantunisti‘ senza limiti anagrafici, pensione di garanzia per i giovani, riconoscimento del lavoro di cura delle donne ai fini previdenziali, ampliamento categorie ape sociale.
Per il Professor Cazzola, però tutto il sistema proposto dai sindacati vacilla, e sono le stesse misure a non tener conto del patto generazionale e delle generazioni future, egli nel suo ultimo editoriale pubblicato su Il Susssidiario.it afferma, infatti: ” Come si fa ragionare di pensioni estraniandosi completamente dalla “questione demografica”? Non ha senso considerare solo il tempo in cui si è lavorato e versato contributi: occorre mettere nel conto anche il tempo in cui il trattamento sarà erogato, perché è qui il legame dell’equità intergenerazionale. I pensionati che – secondo le proposte dei sindacati – andassero in pensione a partire da 62 anni (con 41 anni di versamenti a prescindere dall’età i baby boomers arriverebbero a varcare la soglia del Paradiso in un’età ancora inferiore come dimostrano i dati di chi ha usufruito del pensionamento ordinario di anzianità con i requisiti bloccati fino a tutto il 2026) sarebbero totalmente a carico delle generazioni future per più di venti anni (secondo quanto evidenziano le attese di vita)”.
Poi conclude il suo ragionamento facendo notare che proprio perché Draghi conosce a menadito questi problemi le poche volte che si é espresso sui temi previdenziali ha parlato di pensione anticipata ma ancorata al ricalcolo dell’assegno con contributivo.
Riforma pensioni 2022, anticipo ma con contributivo, unica via perseguibile?
In realtà secondo il Professore, anche questa non sarebbe la strada maestra in quanto si commetterebbe un errore di fondo: “con gli scenari demografici che si prospettano – tempestati dal duplice fenomeno dell’invecchiamento e della denatalità – non ha molto senso mandare in pensione anticipata persone che potrebbero ancora lavorare, ma erogare loro un trattamento più basso. Andando avanti nel tempo crescerà nelle anzianità di servizio la quota di contributivo che – come tutti dovrebbero sapere – è calcolata sulla base di coefficienti ragguagliati all’età del pensionamento“.
Dunque quale potrebbe essere la strada da percorrere dal 2022 in poi sono ormai in molti a chiederselo, a dir il vero, sul nostro portale tra i tantissimi commenti lasciati quotidianamente si fa sempre più insistente, paradossalmente, o forse nemmeno tanto, una richiesta: ‘ Se dovete peggiorare tutto, parlando di contributivo, lasciate perdere e non toccate la Fornero’.
Voi che idea vi siete fatti giunti a questo punto, posto che per allo stato attuale Draghi ha concesso solo la quota 102 e non si é ancora lavorato in direzione di una nuova riforma pensioni? Vi sarà dal 2022 in poi o vi sarà un ritorno in toto alla Fornero? Fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti del sito.
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Che bella figura che hanno fatto i nostri SINDACALISTI vorrei sapere che si sono seduti a fare ad un tavolo dove tutto era stato già deciso avrebbero fatto più bella figura se voltavano le spalle e se ne andavano ora sarebbero più rispettati invece hanno dimostrato di non saper fare il loro lavoro ANDATE a CASA fate più bella figura
SALVE SONO GIANNI CON LA MASSIMA CORTESIA CHIEDO DEL COMMENTO INSERITO IN FASE DI ELABORAZIONE DI QUALCHE GIORNO FA’ MA NON E ‘STATO PUBBLICATO ALMENO PER PURA CURIOSITA’ MANDATEMI LA RISPOSTA AL MIO INDIRIZZO EMAIL GRAZIE
Sono del 60 , Giugno 2022 compirò 62 anni al primo settembre 2025 maturerò 42 anni 10 mesi. Vista la presa per il culo sapete che fò? Gli ultimi 3 anni farò un part time praticamente prenderò gli stessi soldi che prenderei con il contributivo , e spero di non morire prima del 25 o subito dopo. Sono stanco , lavoro dal Novembre del 1974 ma con diversi anni in nero purtroppo comunque lavoro da quella data e , dopo 47 anni ho due palle grosse come un paracadute in più vivo solo e vorrei più tempo per la mia persona e per la casa, conciliare queste cose ultimamente per me sta diventando pesante. Alla mia età non ho più tempo ne pazienza. Non ho più voglia di capire tutto e tutti , e non mi va di essere preso in giro da persone che se ne fregano di noi.
Attenzione ai Sindacati a non fare danni: se dovete peggiorare tutto, per favore lasciate la Fornero, almeno la Fornero anticipata col MISTO.
Ok a Draghi successore di Mattarella, almeno non fa danni con le pensioni.
No a proposta 41 della Lega in quanto è tutta col contributivo (Durigon).
No a revisione lavori usuranti (Damiano), alcuni usuranti fanno sorridere e poi discriminano i lavoratori.
PS: quando si propone di far lavorare i vecchi ad oltranza … ma davvero si pensa che un lavoratore dopo i 60/73 anni, abbia la stessa resa di un ventenne? … aumenteranno a dismisura le malattie.
Per un disoccupato di lungo corso ultrasessantenne senza sussidi l’unica possibilità per la sopravvivenza è
la pensione a 63 anni senza paletti di date ed importi. Meglio di niente qualsiasi importo può andar bene. Ognuno riscuoterà sulla base dei contributi versati.
non mi dilungherò; in questo istante mi cadono le braccia; era tutto chiaro; stanno facendo pagare a noi le porcate di una vita, non hanno il minimo pudore; ti farebbero faticare fino a 70 anni sperando che schiatti prima; ma alla fine tutti , nessuno escluso, moriremo; noi almeno con la coscienza a posto saluti ai gestori del sito
salve non vedo il mio commento di gianni volevo sapere non e’ stato approvato? rispondetemi
sulla mia email grazie
su questo articolo vedo solo questo, lo ha postato su una ltro articolo forse? vanno approvati manualmente, se non era offensivo dovrebbe vederlo li approviamo tutti.
1) “Al momento non vi sarebbero le risorse disponibili per mettere mano ad una riforma delle pensioni,”.
Quindi aspettiamo che le risorse ci vengano a trovare o ci guardiamo attorno e vediamo cosa fanno quei paesi che hanno una protezione sociale migliore della nostra, più costosa, e non ricevono inviti alla diminuzione della spesa?
2) “Per il Professor Cazzola, però tutto il sistema proposto dai sindacati vacilla, e sono le stesse misure a non tener conto del patto generazionale e delle generazioni future,”
Professore mi consenta, mi pare come qualcuno che ti pesta i piedi e ti dice di non urlare perchè disturba, il problema non è chi urla.
Non è chi oggi dopo aver lavorato una vita e non vuole e protesta per l’impoverimento coatto a cui lo si vuole condurre a non tenere conto del patto generazionale. é chi ha governanto negli ultimi decenni varie partite pubbliche in modo inprevidente ad aver creato oggi le condizioni in cui ci troviamo ed avere rotto il patto generazionale e di fiducia politica con la presente e le future generazioni. Detta in sintesi causa causatur causa finale est. (la causa della causa è la causa finale). Abbiamo almeno questa onestà.
3) “duplice fenomeno dell’invecchiamento e della denatalità”. A parte che a rigor di logica sono un unico fenomeno in quanto l’invecchiamento è principalmete causato dalla denatalità mi chiedo come mai in EU siamo i più bassi. Mi chiedo se ci limitiamo a constatare o ci sono politiche adeguate e paragonabili a chi se la passa meglio.
BENE, BENE. I LAVORATORI, E GLI INVALIDI RIMANGONO SEMPRE NELLE STESSE CONDIZIONI,
PUR TOPPO I SOLDI SERVONO PER I MINISTRI , I POLITICI , I CAPI SUPREMI, DANDO STIPENDI DI LUSSO , VITALIZZI, E ALTRO , MA LO SGUARDO VERSO LE PERSONE BISOGNOSI QUESTO NO.
E’ STATO SOLO UNO SPRECO CHE SI FA ANCORA ELARGENDO IL REDDITO DI CITTADINANZA,
A CHI NON LO DOVREBBE AVERE , SONO D’ ACCORDISSIMO PER I BISOGNOSI MA I NOSTRI SOLDI
IN MANO A BENESTANTI , MAFIOSI, CAMORRISTI ECCC, QUESTO NO, PER TANTO DA QUESTO PREGIATISSIMO PRESIDENTE DRAGHI CI ASPETTIAMO CON ANSIA CHE COME HA FATTO PER TANTE COSE, PORGESSE LA MASSIMA ATTENZIONE ED ELARGISSE UN QUALCOSA PER VIVERE DIGNITOSAMENTE ,AGLI INVALIDI, AI LAVORATORI DI ANNI AVANZATA PER PENSIONI , E GENTE CHE VERAMENTE HA BISOGNO DI SOLDI PER VIVERE SPERO TANTO CHE IL TUTTO SI AVVERI
Sono certo che oggi le tessere sindacali si pagano solo per la forte paura di restare “dentro” in qualche licenziamento collettivo….perché il costo di un avvocato giuslavorista chi se lo può permettere !
Licenziamenti collettivi dove i sindacati negoziano i licenziamenti invece di subirli…partecipano alla formazione della lista….firmano gli accordi…. perché meglio di così non si poteva fare…ed inviano una fattura al datore di lavoro con esposta, nel corpo della fattura stessa, una qualche “prestazione strana”. Pagamento: rimessa diretta con bonifico bancario.
Questo è il sindacato di oggi.
Ma cosa ci tocca sentire…….
In questi 40 anni ne ho sentire raccontare davvero tante di favole sulle pensioni.
1) All’inizio ci raccontavano che i nostri contributi servivano per pagare le pensioni degli anziani (di coloro che ricevevano una pensione senza aver versato contributi sufficienti).
2) poi ci hanno raccontato che 35 anni di lavoro non erano sufficienti per garantirsi una pensione e si sono allungati gli anni portandoli agli attuali 43,1 (8 anni in +).
3) Nel mezzo hanno pure modificato il sistema di calcolo per ridurci le pensioni, in pratica lavori 8 anni in più e percepisci meno.
4) Oggi ci raccontano che i nostri contributi servono per i giovani, che dobbiamo pensare al loro futuro .
Ma la realtà è un’altra…. La verità è che la “CASTA” in questi 30 anni ha sprecato il denaro pubblico ha volontà, non si è mai preoccupata minimamente di cio che faceva, spreco spreco spreco.
Ancora oggi loro non vanno in pensione con la legge “Fornero” ma con i loro privilegi. E’ qui che bisogna colpire non sempre e solamente sul popolo.
Oggi le persone vanno in pensione anticipata con 43,1 anni di contributi versati e, se va bene, ci resteranno vent’anni con una misera pensione calcolata, , con sistema misto (ancora per pochi). Orbene credo che con 43.1 anni di contributi ci si pagano profumatamente le pensioni dei prossimi 20 anni.
– DRAGHI dovrebbe far verificare tutte quelle pensioni che sono state o verranno elargite con un emolumento superiore a quanto versato – ricalcolandole con il sistema misto. Molto probabilmente i saldi tornerebbero in attivo velocemente e ci si dovrebbe inventare qualche altra scusa per ritardare la pensione al popolo.
– Mi chiedo come mai non possiamo procedere con il ricalcolo di queste pensioni con il sistema misto restituendo il maltolto.
– In definitiva ritengo che le persone che possono vantare 41 anni di contributi si trovino in una situazione + che positiva nei confronti dell’inps. Non ho dati alla mano ne tanto meno elementi per dimostrare matematicamente il mio pensiero (spero che qualche professore ci aiuti in queto) ma ritengo che i soldi versati coprano ampiamente quanto la persona riceverà come pensione nei restanti anni di vita.
Questo però non accade per le pensioni dei Politici, dei Tecnici, dei super tecnici, dei professori, e in genere di tutte quelle persone che hanno beneficiato di legge “ad personam” e che ora si godono la pensione con il sudore dei lavoratori e che però si guardano bene dal farsi ricalcolare la pensione con il sistema contributivo e restituire quanto ricevuto in eccesso.
Cos’altro ci racconteranno in futuro???
Mario draghi è andato in pensione nel 2006 a 59 anni con 40 di contributi, quindi si è fatto quota 99 lui
Dato che ormai noi italiani non siamo più rappresentati da nessuno l’unica proposta sensata è che qualunque nuova riforma delle pensioni debba passare da un referendum almeno confermativo (propositivo sarebbe chiedere troppo)
D’accordissimo.
Nulla di fatto C.V.D. (Come Volevasi Dimostrare, vedasi mio commento datato 11 Novembre collegato all’ intervista a Ghiselli). La barzelletta più divertente, migliore anche di quella dei sindacati che continuano ad aprire tavoli che non chiudono mai, è però di Salvini che appoggerà una quota 41 dal 2026 cioè quando tutti quelli che avrebbero potuto usufruirne ci saranno già andati con l’anzianità Fornero. Dubito che dal 2026 in poi, con le politiche del lavoro che abbiamo (inesistenti o inutili) ci sarà qualcuno che riuscirà a versare 41 anni di contributi nella cloaca INPS. Un consiglio ai giovani: non riscattate gli anni di laurea versando nella cloaca INPS, godetevela o investiteli ma per conto vostro altrimenti vi fagociteranno anche quelli. So che vado contro il mio stesso interesse (chi mi pagherà la pensione ?) ma per la verità sono disposto a fare questo ed altro.
Immagino che anche le pensioni e il vitalizio di Cazzola pesi su qualcuno… Che ovvietà ci tocca sentire! Se qualcuno si svegliasse, direbbe a Draghi che il contributivo per tutti non è accettabile, pena minare i patti stabiliti. E basterebbe considerare che a forza di far slittare quota 41 (eh, Salvini!?), tra poco non ci saranno più 41nisti! Perché non mettere subito in legge di bilancio quota 42 per tutti? Una anticipata che ridurrebbe di 10 mesi la quota Fornero. Sarebbe già un passo in avanti.
Fantastico Cazzola! 😀
Intervista immaginaria al Prof. Cazzola (ma le risposte mica tanto immaginarie).
Prof. Cazzola, i pensionamenti prima dei 67 anni?
“ORRORE! Un affronto alle generazioni future, che dovranno pagare per molto tempo in più le pensioni a gente che può ancora lavorare e che, se si ascoltano quegli irresponsabili sciagurati perditempo perdigiorno farlocchi sognatori nostalgici dei sindacati, ci sarebbe andata a “soli” 64 anni o addirittura (doppio orrore!) a 62!”
Beh, allora facciamoceli andare con il contributivo puro, dando loro un assegno molto più basso …
“NO! Perchè possono ancora lavorare e non ha senso mandarli in pensione con un assegno più basso. Invece andando avanti nel tempo crescerà nelle anzianità di servizio la quota di contributivo che è calcolata sulla base di coefficienti ragguagliati all’età del pensionamento.
Quindi lo Stato dovrà pagare pensioni più alte a chi ci sarà andato ai 70, 71, 72 anni”.
Ehm … ma … professore … già oggi è così: chi va in pensione a 64 anni prende di meno, chi vuole rimanere oltre i 67 prende di più.
Perchè lei vuole mandare la gente in pensione a 70 anni e rotti (con la prostata, la cataratta, l’artrosi, il mal di schiena ecc. ecc.), accettando così che prendano di più (a carico delle nuove generazioni ecc. ecc.) invece di consentire loro di scegliere se andarci ben prima, se non ce la fanno più, ma prendendo molto meno?
Mica sarà (scusi, eh …) che lei ha fatto il calcolo che prendendo di più ma SCHIATTANDO PRIMA, allo Stato conviene?
” …. ”
Grazie Professore, è stato molto istruttivo parlare con lei.
Conclusione (mia): finchè non si capirà
1) che le pensioni non sono altro che una parte del WELFARE, l’equivalente di ciò che la società umana ha sempre fatto per gli anziani, che quando non potevano più lavorare venivano sostenuti, sfamati, curati ed assistiti dai giovani della famiglia, dai tempi delle caverne fino ai primi decenni del secolo scorso.
Non so se ai tempi delle caverne ci fosse un Cazzola che, coperto da una pelle d’orso, brontolava contro “i vecchi che non vanno più al lavoro e diventano un peso sui giovani” ma credo che se ci fosse stato avrebbe ricevuto una bella randellata in testa per farlo rinsavire, da uno dei “vecchi” ma probabilmente anche da un “giovane”.
Le pensioni non sono uno “spreco di denaro pubblico a favore di gente improduttiva” (questo virgolettato non lo sentirete mai così esplicitamente ma sono certissimo che i “Fornero Boys” lo pensano).
Fino a quando, con una mentalità da ultraliberismo contabile, si rimarrà a questi ragionamenti disumani e pure “immorali” non si potrà fare un passo avanti.
2) che il mondo del lavoro sta cambiando e che nei prossimi decenni l’AUTOMAZIONE (ma anche cambiamenti nelle tecnologie prevalenti, vedi l’auto elettrica che richiede molti meno operai o il già presente boom delle vendite on-line, e il perdurare della globalizzazione che delocalizza) richiederanno MENO posti di lavoro in Occidente, Italia compresa.
E che quindi non si può fare la previsione pensionistica su un castello di carte basato sul “decremento demografico” (visto solo come tragedia epocale in termini di introiti per lo Stato) ma bisogna farlo sul come ricavare risorse (leggi: soldi) dall’automazione stessa (cosa che timidamente si sta cominciando a fare, con la mini-tassa del 15% sui profitti delle multinazionali del web), in modo da poter pagare (anche) le pensioni pur con un numero minore di occupati.
Di questo indispensabile cambio di paradigma ne ha parlato qui spesso il Prof. Perfetto.
Certo, è molto più facile fare i “conti della serva” alla Fornero o alla Cazzola, infischiandosene oltretutto degli aspetti sociali immediati e prospettando ipotetici vantaggi sociali futuri in un mondo del lavoro che non esisterà più come è oggi.
Ma è anche il modo per far vedere di essere rimasti INDIETRO.
Il Prof. Cazzola critica i sindacati perchè pensano agli “anziani/giovani che sono entrati nel mercato del lavoro in un’epoca probabilmente irripetibile per le condizioni economiche, occupazionali e per quelle che allora si chiamavano ‘conquiste'”.
Anche il fatto stesso che deprechi il termine ‘conquiste’ (lo erano!) mostra bene che tutto il suo pensare, dire e scrivere è figlio della sbornia ultraliberista degli anni ’90.
Ma l’ultraliberismo è fallito nel 2007, ha dimostrato la sua fragilità ed inutilità nella pandemia e perfino nel fallimento della COP26, con il non prendersi impegni concreti neppure dagli USA sul nuovo”business Green”, io ci vedo forti dubbi sulla credibilità residua di un modello da “buttiamoci sul business [verde], tutti si arricchiranno e staranno meglio” (che va bene per Cina e India, favorite dalla globalizzazione, non per l’Occidente, come si è visto).
Per cui, se i sindacati possono essere “nostalgici” degli anni ’70 (e fanno bene ad esserlo), Cazzola mi pare un nostalgico degli anni ’90, certo non meno “fuori tempo massimo” di coloro che critica.
Chissà che il Prof Cazzoli capiti sul sito, cometalvolte accade, e decida di risponderle, sarebbe davvero molto interessante. Attendo anch’io fiduciosa.
6 Troppo lungo, si perde il filo
Draghi se li è messi in saccoccia tutti questi sindacalisti e loro nemmeno se ne sono accorti ! Sveglia !
il “professore” sarebbe pure ora che si ritirasse a coltivare l’orto … ha fatto il suo tempo (e pure i suoi danni).
Sarà come dice lei….io spero di invecchiare, dalla mia, con la lucidità del Prof Cazzola, uomo brillante e colto. Poi sulla questione previdenziale ci sta che ognuno abbia le proprie idee, ci mancherebbe, ma sarebbe un vero peccato se il Prof Cazzoal si ritirasse ‘ a fare l’orto’, o meglio speriamo lo faccia continuando a scrivere per la sottoscritta.
62 anni con il solo calcolo contributivo e un furto da malviventi. Che fine ha fatto la proposta di Tridico?
Se si tratta di abbandonare completamente il retributivo (che sia totale o misto), meglio restare alla Fornero, senza alcun dubbio. Sarebbe una tragedia. Molti, costretti a lasciare il lavoro per tante ragioni, stanno versando contributi volontari(con enormi sacrifici) e si troverebbero con una pensione da fame, pur avendo rispettato tutti i dettami della Fornero. Sarebbe scorretto cambiare la carte in tavola.
Non avrei mai pensato di arrivare a dirlo ma, in effetti, ben venga (oggi) la Fornero, viste le alternative.
Luigi
Prof. Cazzola . Per liberare dei posti di lavoro ai giovani credo sarebbe opportuno non consentire a chi già percepisce la pensione (come Lei ) di continuare a lavorare e a maggior ragione se con pensioni calcolate sul solo retributivo o peggio ancora con privilegi/fitalizi di vario genere. Le Auguro un buon soggiorno nelle varie località balneari dove i tanti sui coetani vivono una serena terza età
Mi pare che si sta facendo parecchia confusione, peggiorare la Fornero è impossibile: 67 anni di età (più incrementi legati all’aspettativa di vita) e 41 e 10 F o 42 e 10 M NON VERRANNO TOCCATI. Il problema riguarda la flessibilità e quà, al di la dei voli pindarici, l’unica alternativa realistica appare la proposta Tridico che però a mio avviso va modificata nel senso che bisogna prevedere anche una flessibilità legata agli anni di contribuzione tipo: 63 anni contributivo + 67 retributivo o 37 e 10 F/38 e 10 M contributivo 41 e 10 F/42 e 10 M retributivo. E vissero tutti felici e contenti …
Emilio…. è da tempo che ti sento ripetere che la anticipata ordinaria Fornero 43,1 e 42,1 per intenderci non sarà toccata! Metaforicamente parlando direi che quando ti leggo mi rincuori per il sostegno morale che la tua convinzione mi infonde.
Scherzi a parte.
Nella prima decade di dicembre da noi sembra arriveranno Confindustria e Sindacato e i venti sono quelli che minacciano tagli e risanamento.
Alla sottoscritta, da quella data, mancheranno 8 mesi e 10 giorni per gli agognati e sudatissimi 42,1 anni.
Tenteranno di fregarmi sul traguardo dopo che mi hanno fregato per 11 giorni con quota 100.
Spero vivamente che tu abbia ragione; ma mio marito mi ha insegnato a non dire mai Gatto fino a che non lo hai nel Sacco.
Un saluto.
Bla Bla Bla.
Si dia inizio ad assemblee di fabbrica generalizzate e scioperi autoproclamati senza beneplacito dei sindacati se necessario, i datori di lavoro hanno ripreso coi licenziamenti.
Dove lavoro iniziano a contattare individualmente i dipendenti con lo spauracchio di riduzione del personale altro che contratti di espansione…. Le proposte sono di licenziamenti e Naspi poi al termine esodati in massa.
Incredibile ma vero !! Sono d’accordo con Cazzola. Piuttosto che continuare con queste quote che a nulla hanno portato se non malcontento e divisioni, meglio, ma molto meglio, lasciare la Fornero che almeno aveva il pregio di essere equa con tutti. Il problema demografico esisteva già tre anni fa e i nostri politici se ne sono fregati; Qualcuno sta usufruendo già di uno stra-anticipo della pensione e percepirà più a lungo rispetto a tutti gli altri che non sono rientrati nella quota 100 e non rientreranno nemmeno nella quota 102 e anche qui se ne sono fregati. L’errore e l’orrore sta proprio nella formulazione delle quote. Non aveva senso già tre anni fa mandare in pensione chi un lavoro e un reddito mensile lo aveva ancora e con la quota 102 accadrà la stessa cosa. Se si passerà al tutto contributivo, solo i benestanti lo accetteranno, gli altri milioni di lavoratori saranno costretti giocoforza a rimanere al lavoro. Chi ha inventato il sistema quote ha fatto un danno incalcolabile a milioni di lavoratori per favorirne poche migliaia e il risultato oggi lo vediamo tutti. Consiglio a tutti i precoci di difendere la Fornero e il sistema misto. Anch’io l’ avevo accusata di massacro sociale all’epoca, ma giunti a questo punto, con queste schifose proposte oscene, inique e ingiuste, sto rivalutando almeno il suo operato, che ricordiamoci è avvenuto in un periodo difficilissimo per il paese. I politici di oggi invece guardano al proprio tornaconto elettorale e non badano a spese che poi non pagano loro.
…E se vogliamo essere veramente equi e solidali poniamo un limite agli importi delle pensioni pubbliche (vitalizi dei politici, pensioni dei magistrati, funzionari ecc.) legandola alle pensioni sociali. Io avrei pensato a un massimo di 10 o 15 volte la pensione sociale. In questo modo se proprio devono aumentarsi la pensione, devono farlo a cominciare dai più bisognosi. La parte eccedente va a favore della fiscalità generale.
1) Confermate la “Fornero” così com’è.
2) Lasciate libera scelta se anticipare il pensionamento con “Opzione Tutti” e “Quota 41”, “Ape Sociale”, “Opzione Donna” e con calcolo interamente contributivo con penalizzazioni decrescenti all’avvicinarsi dei requisiti “Fornero”.
3) Inserite le forze dell’ordine (VV.FF., Polizia, Carabinieri, GdF, Guardia Costiera, ..) fra i lavori usuranti ed eliminate tutti i privilegi e le eccezioni esistenti.
5) In ultimo ma non per ultimo le regole devono valere per tutti indistintamente, compreso i politici e le altre categorie privilegiate.
La realtà è che ancora una volta Draghi l’ha spuntata senza che i Sindacati siano riusciti a strappare qualcosa nell’immediato- il Governo ha nuovamente preso solo tempo ed i Sindacati che da mesi hanno presentato le loro proposte, non hanno fatto altro che riproporle accettando supinamente l’apertura di altri tavoli… MA QUALI TAVOLI…. LASCIAMO STARE!- se anche si vuole discutere per una riforma strutturale, perchè mai si deve andare al 2023? i problemi sono tanti ed è vergognoso che passi il tutto senza ostacoli da parte sindacale- di fronte all’ennesimo passo indietro di Draghi I SINDACATI DOVEVANO ALMENO STRAPPARE LA PROPOSTA TRIDICO O DAMIANO DA INSERIRE SUBITO IN MANOVRA in modo da dare la possibilità da gennaio 2022 di fare uscire i tanti, come me CHE NON NE POSSONO PIU’- poi il Governo non ha proprio accennato a opzione per tutti ed i Sindacati non hanno battuto ciglio- quindi è desolante questo quadro che si è delineato ieri ….SINDACATI PRESI PER IL SEDERE senza combattere come era giusto fare- se Draghi ha abbandonato la riunione di ottobre, avrebbero dovuto abbandonare subito la riunione minacciando scioperi e discese in piazza…. quando si è capito ancora una volta che si è trattato di UN’ALTRA RIUNIONE INTERLOCUTORIA…. PER DIRE COSA?…. CI VEDIAMO PROSSIMAMENTE- VERGOGNA !ormai non nutro più speranze , stiamo assistendo ad uno spettacolo desolante senza avere difesa da parte di organizzazioni sindacali che avrebbero il dovere di tentarle in tutti i modi per strappare almeno L’UOVO SUBITO INVECE DI ASPETTARE LA GALLINA CHISSA’ QUANDO, per tutelare quindi i diritti dei lavoratori contro le malefatte dei politici che ci meritiamo…. a proposito hanno trovato l’escamotage di PRENDERE LO STESSO LA PENSIONE SE NON RAGGIUNGONO I 4 ANNI E 6 MESI DI LEGISLATURA….COME ? VERSANDO I CONTRIBUTI MANCANTI- VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA- a noi che non arriviamo ai 38 anni col sistema misto, col cavolo che ci danno la possibilità di recuperare gli anni senza lavoro!!!!!!!
Esito scontato, tutto rimandato
Il problema è cercare di capire subito se è tutto tempo perso o qualche possibilità di non ritornare alla Fornero esiste ed il burocrate conceda qualcosa.
Speriamo che entro Marzo si arrivi a qualche decisioni.
Sperando anche che nel frattempo il governo non salti e si rimandi tutto a data da destinarsi
Tri
Trppo lungo, sii più conciso
COME DICE Greta Thunberg BLA BLA BLA .
Cari Sindacalisti non Vi crede più nessuno. Potete evitarle tutte queste tavole rotonde con il governo del Ca..o !!!!
Cosa significa :
“sarebbero totalmente a carico delle generazioni future per più di venti anni”
E noi ultrasessantenni cosa abbiamo pagato fino ad ora e continuiamo a pagare , le porcate che hanno fatto nei tempi passati.
Rimango disgustato e cresce sempre di piu’ la voglia di scappare da questo paese
Dal momento che tutto è rimandato al 2022 allora lasciate la quota 100 per tutto il 2022 la quota 102 non ha senso nella sua temporaneità!
Perché non introdurre il contributivo puro come facoltà e non obbligo.
È pur sempre una opportunità che il lavoratore valuterà secondo proprie esigenze.. Non siamo tutti uguali e non abbiamo tutti le stesse necessità
Niente rivalutazioni al minimo poi! Però!
Sig. Renzo, anche la quota 100 come la quota 102 era temporanea e se non ha senso la 102 non l’aveva nemmeno la 100. Dica la verità: La quota 100 oggi le verrebbe bene a Lei, di quelli già fregati dalla quota 100 e rifregati dalla quota 102 a Lei poco importa. Chiedere che sia prolungata solo per un anno ha il sapore di interesse personale.
E quindi?
Si è pensato solo a danneggiare i nati 1960, innalzandogli l’età anagrafica.
Grazie a tutti coloro che si sono spesi per risolvere e ridurre lo scalone della Fornero: Spero che almeno Lei si compiaccia per la sua amatissima riforma, insieme allo scienziato ex sindacalista di Cazzola.
Ovviamente un vivo ringraziamento va ai nostri rappresentanti sindacali, che quotidianamente si sono spesi per una riforma a favore dei lavoratori.
Un grazie anche a tutti gli altri (economisti, esperti in previdenza , politici ecc. ecc.) e che il Signore vi benedica veramente.
Ma come di fa a sostenere che le ns. Pensioni ricadranno sulle generazioni future? Suvvia Professore non ci prenda in giro! Non siamo mica baby pensionati o d’oro! Questi parlano senza avere un contraddittorio!
Buongiorno a tutti. Sicuramente tutto questo serve a perdere altro tempo .
Il fatto di dire ” non ci sono risorse ” , è un discorso vecchio e infantile , in quanto hanno dimostrato in altre occasioni di trovare miliardi di euro dalla sera alla mattina.Altro punto , che si devono pensare le generazioni future , quindi anche i nostri figli , è fuori discussione che va fatto, fermo restando che chi deve andare adesso , con una riforma giusta , non è giusto buttarlo nel water .A questo punto , sarebbe il caso che tutti questi paladini che pensano al futuro , mettessero da parte i loro diritti acquisiti e si decurtassero le varie superpensioni / vitalizi vari , almeno per il 50% ,creando un fondo per il futuro , così facendo non Spresiano sempre i poveri Lavoratori.
Buon Lavoro.
Raffaele, sono ridicoli .. prima dovevamo versare contributi per le pensioni dei ns anziani, ora dobbiamo versare i contributi per i giovani .. ma dai, voi questa cosa come la chiamate ?