Riforma pensioni, ultime news Meloni: ok proroga misure vigenti, ma nulla più

Se negli ultimi giorni si é discusso di molte proposte che potrebbero essere messe in campo per dar vita alla nuova riforma pensioni: dall’opzione uomo, su cui pareva propendere Giorgia Meloni, alla quota 41 con limite anagrafico, sui cui ancora punta la Lega e sui cui il Dott Perfetto ieri ha fatto la sua ipotesi di età da cui potrebbe essere applicata la quota 41, alla quota flessibile, che é stata attribuita al neo ministro del Lavoro, sono comunque in molti a temere che in realtà nessuna di queste proposte, dati i tempi stretti, vedrà la luce. Ed in fondo pare che Giorgia Meloni si sia in realtà espressa in questi termini. I dettagli:

Riforma pensioni, Meloni: rinnovo misure in scadenza nulla più

Nella prossima legge di bilancio, dati i tempi brevi a disposizione, non si potrà pensare a nessuna misura specifica ed a nessuna radicale modifica della Legge Fornero.

A farlo intendere senza troppi giri di parole Il nuovo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che nel suo lungo discorso alla Camera dei Deputati in cui ha chiesto la fiducia per il nuovo Governo nei giorni scorsi si é espressa anche sul fronte previdenziale.

Ha toccato il tema pensioni dicendo che per quanto concerne la legge di Bilancio 202 ci si limiterà al rinnovo delle misure in scadenza a fine anno.

Pensioni 2023, proroga opzione donna, quota 102, e ape sociale

Dunque per evitare il ritorno in toto della Riforma Fornero dal 1 gennaio 2023, l’intento del Governo Meloni o meglio di Giorgia Meloni sarebbe prorogare opzione donna, la quota 102 e l’ape sociale per un altro anno.

Non é dato sapere se si proseguirà su questa linea e dunque se la Lega deciderà di accettare o se intenderà proseguire col pressing su una quota 41 con soglia d’età dai 61/62 anni. Anche i sindacati, basta vedere le ultime dichiarazioni di Landini (Cgil), hanno più volte ribadito che il Governo deve coinvolgerli prima di prendere decisioni. Pensiamo dunque che proseguiranno nella ricerca del dialogo al fine di portare a casa da un lato la quota 41 per tutti e dall’altra la flessibilità in uscita dai 62 anni.

A vostro avviso la proroga delle misure vigenti potrebbe comunque essere un modo per evitare il ritorno della Legge Fornero o vi aspettavate molto di più?

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50 commenti su “Riforma pensioni, ultime news Meloni: ok proroga misure vigenti, ma nulla più

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  2. Un chiarimento se possibile o eventualmente un’indicazione a dove rivolgersi per avere questa informazione.
    quando si parla di età anagrafica associata ai contributi versati, si fa riferimento esclusivamente all’anno di compimento o alla data esatta di compimento?
    (es. pratico: se ipoteticamente volessero “inventarsi” una nuova combinazione fra età anagrafica 62 e contributi 41, l’età anagrafica deve essere reale o è sufficiente l’anno di riferimento?)
    Nella speranza di essere stato chiaro resto in attesa e saluto cordialmente i gestori del sito

  3. Buongiorno a tutti, a prescindere di tutti i commenti dei lettori del sito, mi piacerebbe però sapere il parere del professor Cazzola e della prof.sa Fornero sull proposta del gruppo UTP, sono veramente curioso se anche nei confronti di quanto proposto dal dott. Marino e soci rimane il loro più completo ostracismo. Dott.sa Erika pensa che sia possibile?
    Cordiali saluti
    Vincenzo

  4. 41 o 42 e 10 mesi onestamente… poco cambia ..se hai iniziato presto a lavorare e ti sei potuto permettere una continuità contributiva. Queste persone potranno continuare ad andare in pensione con il calcolo misto dell’assegno (come previsto dalla Fornero): unico a appunto a chi non ha una pensione calcolata con il sistema contributivo non si dovrebbe più permettere più di lavorare!
    Opzione Uomo sarebbe la tanto auspicata flessibilità… dare finalmente la possibilità di decidere per se stessi.. a chi vuole smettere di lavorare ad una età decente, a chi non e’ piu in condizione o non puo di lavorare… a chi si accontenta di percepire il tanto o poco versato nei limiti dell’importo e dei parametri definiti (1,5 volta ? ammontare della assegno sociale?)
    Non si tratterebbe quindi di un obbligo ma di ulteriore possibilità e di una scelta rispetto alla 42 e 10 mesi che continuerà ad esistere come possibilità! Si potrebbe introdurre una sorta di maggiorazione di rivalutazione sui montanti aggiuntivi agli anni che si lavorano eccedente il minimo di 35 anni.
    Chi vuole puo’ anche continuare a lavorare anche fino a 80 anni, nessuno glielo impedisce!
    Non dite che solo il 25% delle donne l’hanno scelta… il 25% e’ gia una buona adesione visti alcuni vincoli e la non possibilità di cumoli che questa Opzione presenta!
    restano comunque da bloccare per tutte le opzioni gli aumenti automatici dell’eta pensionabile fissando la pensione di vecchiaia a 67 anni e da eliminare le odiose finestre!!!
    Sindacati che criticano queste soluzioni non sono capibili!

  5. Fortunatamente non mi sono fatto ingannare dalle immense promesse della campagna elettorale….
    Un saluto a tutti i lavoratori

  6. … Errata corrige… Buon pomeriggio! Spero che il Governo Italiano, entro fine anno, riesca a contrastare il caro bollette, ad ideare una proficua Riforma delle pensioni e ad aumentare le pensioni degli invalidi civili parziali. Grazie a tutti di vero cuore!

  7. Buon pomeriggio! Spero che i Governo Italiano, entro fine anno, riesca a contrastare il caro bollette, ad ideare una proficua Riforma delle pensioni e ad aumentare le pensioni degli invalidi civili parziali. Grazie a tutti di vero cuore!

  8. Vogliono che le persone vadano in pensione si o no ? Risposta NO; quanti potranno essere ad usufruire di ape sociale o quota 102 che non lo hanno già fatto ? Quanti nuovi posti di lavoro si libereranno per coloro che non usufruiranno più del reddito di cittadinanza ? Il risparmio sulle pensioni comporterà un ricarico sulle spese assistenziali…indovinate chi pagherà.
    Grazie ai gestori del sito che comunque cercano di tenerci aggiornati.

  9. CHI È DISOCCUPATO DA ANNI E HA GIÀ 41 ANNI DI CONTRIBUTI DEVE POTER ACCEDERE ALLA PENSIONE ANTICIPATA SENZA PENALIZZAZIONI DA SUBITO ANCHE SE NON HA LAVORATO PRIMA DEI 19 ANNI DI ETÀ !!! SIAMO DIMENTICATI DA TUTTI !!!
    IN QUESTI ANNI ABBIAMO VISTO SIGNORI CON MOLTI MENO ANNI DI CONTRIBUTI PENSIONARSI PRIMA DI NOI. ABBIAMO VISTO NULLAFACENTI PRENDERE SOLDI SENZA FAR NULLA. ORA DOPO TANTE PROMESSE DA PARTE DEL CENTRO DESTRA, CHE NON SI TROVINO DUE SOLDI PER “LIBERARARE” DA QUESTA VERGOGNA I DISOCCUPATI CON OLTRE 41 ANNI DI CONTRIBUTI, .. DA PARTE DEL CENTRODESTRA SAREBBE INDECENTE !!!! NELLE NOSTRE CONDIZIONI ANCOR PIÙ INCIVILE SAREBBE POI VEDER PROROGARE UNA QUOTA 102 CHE DI FATTO ANTICIPA LA PENSIONE A SIGNORI CON 38 ANNI DI CONTRIBUTI !!! SINDACATI DOVE SIETE ???

  10. E no! Un minimo di flessibilità in uscita nella prossima legge finanziaria va cercato magari con una quota 102 flessibile e poi andare avanti con una vera riforma pensionistica (102 significa età più contributi) non dimentichiamo che la classe 1960 e’ stata penalizzata al massimo!

  11. Faccio osservare che la proposta di quota 41 anni di contributi con 62 anni di età è peggiorativa della Fornero che consente di andare in pensione con 42 e 10 mesi a chi come il sottoscritto ha la sfortuna di aver iniziato a lavorare molto presto

  12. I c.d. contributivi puri (post ’95) possono dal 2016 avvalersi del canale d’uscita dei 20 anni di contributi e 64 anni d’età, della vigente legge. Tale possibilità non è prevista per i c.d. “misti”; e dunque trattasi di palese iniquità che continua nel tempo. Al riguardo, la Corte dei conti ha richiamato più volte i legislatori a fissare un’unica età d’uscita per tutti. Perciò, se fosse dato corso dal 2023 alla proposta di Tridico (presid. Inps) rivolta solo ai “misti” per il pensionamento in due tranche, tale aspetto sarebbe sanato. Inoltre, anche i “misti” potrebbero utilizzare l’opzione di un ulteriore canale d’uscita, similmente ai contributivi puri; ed il costo per il 2023 (500 milioni, stima Inps) unito a quello di Quota 102, sarebbe inferiore al miliardo, ipotizzato per la riforma.

  13. non avevo dubbi, l’ennesima presa in giro pre elettorale. io comunque non li ho votati… brucia di piu’ a chi gli aveva dato credito.

  14. E’ assurdo che Landini si ostini a rifiutare la generosissima proposta del premier Meloni di concedere anche agli uomini la facoltà di poter andare in pensione con i 35 anni di contributi (leggi Opzione Uomo), praticamente la stessa condizione di pensionamento prevista per tutti fino alla riforma Dini del 1995.
    E’ vergognoso che questo privilegio sia attualmente disponibile esclusivamente per i cittadini di sesso femminile, come se questi ultimi fossero italiani di serie A e gli uomini cittadini di serie B, costretti a lavorare fino a 67 anni, oltretutto proprio loro che svolgono i mestieri più faticosi, vivono meno delle donne e contano la stragrande maggioranza delle morti sul lavoro.
    Ed è altresì una vergogna che la CGIL, che tanto si vanta di voler garantire più diritti ai lavoratori, privi i cittadini maschi di questa opportunità e per puro spirito ideologico.
    Oltretutto, Opzione Uomo sarebbe semplicemente una possibilità in più per chi vuole smettere di lavorare ad una età decente, non si tratterebbe di un obbligo: se uno vuole, può continuare a lavorare anche fino a 70 anni, nessuno glielo impedisce! Ma permetti a chi è stanco, di potersi ritirare dal lavoro se per lui è sufficiente ciò che percepirà con 35 anni di contributi!
    Eppoi, mica tutti hanno iniziato a lavorare a 15/20 anni! C’è anche chi ha cominciato la sua carriera lavorativa magari a 25 o a 30 anni, per svariate ragioni, tra cui lo studio. Cosa dovrebbero fare questi ultimi? lavorare fino a 70 anni perchè non riescono ad accumulare prima i 41 anni di contributi? Non hanno diritto anche loro ad andare in pensione ad una età dignitosa, almeno decente?
    Caro Landini, puoi solo che vergognarti! Fingi di tutelare i lavoratori, invece tuteli solo chi fa comodo a te.

    1. Completamente d’accordo con Francesco- condivido tutti i punti specie sulla sventura di chi ha iniziato a lavorare tardi per studi universitari o per difficoltà a trovare lavoro o per carriere discontinue- che devono fare costoro che a più di 64 anni non arrivavano mai a 38, figuriamoci a 41, si devono mettere l’animo in pace ? Vergogna anche a questo governo che ne ha sparate grosse in campagna elettorale ed ora è scattato il tradimento- dove siete Sindacati del cacchio? Nemmeno ora che c’è il Centrodestra al governo tuonate? Allora toglietevi dai co……ni e sparite !!!

  15. Vedremo nei prossimi giorno quali misure a costo zero o addirittura vantaggiose per le casse dello stato. Vedremo anche l’onestà intellettuale dei detrattori della riforma pensionistica per motivi di integrità dei conti che non devono essere scassati. Come diceva Falcone seguiamo i soldi per capire.

  16. Andrà come previsto: NADA DE NADA!! Anche se fosse messa la toppa a colori (ennesima) di quota 102 almeno personalmente (ma temo di essere in buona compagnia) non cambierebbe nulla!
    Tante belle cose!

  17. A questo punto non cambiare nulla e lasciare la famigerata Legge Fornero così com’è appare come l’unica possibilità per non rendere ancora più fosche le prospettive di pensionamento dei lavoratori anziani. Nel dibattito alla Camera per la fiducia al Governo dell’altro ieri l’esponente di + Europa ha dichiarato che si opporranno a qualunque proposta di anticipo pensionistico (41 anni di lavoro, praticamente una vita, sono considerati anticipo??) tra applausi e urla di giubilo dei Deputati alleati del PD, deputati che non dimentichiamolo mai maturano il diritto alla pensione dopo 5 anni di contributi! Sul principale quotidiano italiano ieri è apparso in grande evidenza un articolo di un pezzo grosso dell’Istat che dichiarava che nel 2070 (che arroganza! noi poveri umani non sappiamo neanche se ci saremo fra un anno tra rischio di guerra nucleare e recessione e questo fenomeno sputa certezze sul 2070!) ci saranno 11 milioni di italiani in meno; la ricetta che propone per salvare il Paese? Innalzare al più presto l’età pensionabile!! Ma quanto guadagna a spese dei contribuenti questo fenomeno?
    Questo purtroppo è in vento che tira e per noi lavoratori l’unica certezza ormai è che se qualcosa cambierà in merito all’età pensionabile sarà solo in peggio.

  18. Sintesi : i precoci e le precoci che non svolgono lavori gravosi e/o usuranti, non abbastanza ammalati o invalidi, possono andare in pensione solo dopo 41 anni e 10 mesi se femmine o 42 anni e 10 mesi se maschi fino al 31/12/2026 per anzianità contributiva (per contributi pagati) con requisiti congelati dal governo Conte1.
    Per loro non vi sarà nessuna riduzione dei requisiti (nemmeno 1-2 o 3 mesi …….. nulla…..zero) malgrado le reiterate e mai mantenute promesse di salvini e della meloni ….la flessibilità in uscita….promessa, se ci sarà, non sarà per tutti …… e forse non sarà gratis…..men che meno QUOTA41 per tutti senza se e senza ma.

  19. Date le dichiarazioni fornite in campagna elettorale, credo che occorra senz’altro dare un segnale forte e chiaro di superamento della Fornero già a partire dalla prossima legge di bilancio.
    Continuare a sostenere che non ci sono le risorse oltre che poco credibile non cambia nulla rispetto alle posizioni del governo passato

  20. A punto questo “proroga delle misure vigenti e nulla più”, i Sindacati dovrebbero salvare il salvabile, ossia perorare la proposta di Tridico per i soli “misti” (pensione in due tranche), il cui costo per il 2023 è di circa 500 milioni (stima Inps). Che unito al costo di Quota 102 per il 2023 di 3-400 milioni di euro, resta inferiore al costo max di 1 miliardo fissato per riformare le pensioni nel 2023. La ministra del Lavoro dovrebbe convenire su ciò, almeno come soluzione ponte valevole per il 2023. E questo sarebbe un intervento serio, non in area “quote”, da abolire per sempre, sostengono gli esperti.

  21. Io percepisco 308 Euro di Pensione d’Invalidità, e da 13 anni a questa parte, me l’hanno aumentata di 20 Euro
    Cosa dovrei aspettarmi?

  22. siamo alle solite, promesse promesse e poi una volta eletti nulla di fatto!!! Vergogna!!! per fortuna che io non ho votato questo elemento anzi non ho votato proprio nessuno e sono sempre dell’idea che devono andare tutti a casa e si deve ripartire con gente nuova seria e onesta

  23. Bene mi sa che anche questi ci hanno
    Fregato stasera la meloni al senato
    Ha detto quota 102 draghi bis….
    Quindi ANCORA PER PRECOCI 60
    SCALONE DRAGHI ALLA FACCIA
    DEL CAMBIAMENTO… ALTRA VOLTA COL KAISER CHE VADO A VOTARE….

  24. 9 giorni fa avete postato questo articolo: “Riforma Pensioni: Opzione uomo nel 2023 è la ricetta della Meloni” dove si dice “Per andare in pensione con Opzione Uomo quindi i requisiti sarebbero 58 o 59 anni di età, 35 anni di contributi versati ed un ricalcolo dell’assegno con metodo contributivo, che potrebbe portare ad un taglio della pensione percepita dal 13% fino a a quasi un terzo dell’emolumento (31%).” e ora dite che la Meloni dice “Riforma pensioni, ultime news Meloni: ok proroga misure vigenti, ma nulla più”??? Ma stiamo scherzando? Ma volete farci credere cha la Meloni ha compiuto questo voltafaccia in 9 giorni? Siete INCREDIBILI cioè “NON CREDIBILI”. Dove e quando la Meloni avrebbe detto queste due cose completamente contrastanti? Date le fonti per cortesia. Perchè volete infangare la Meloni? Siete di sinistra? Sono profondamente deluso (da voi)

    1. Sign Uno come tanti non siamo né di dx né di sx ma riportiamo sempre fatti e fonti, basta leggere gli articoli e dentro troverà dove sono state dette le dichiarazioni. Saluti

    2. Gent.mo UNO, spero come pochi, guardando ai dati, farsi molte illusioni, con buona pace del sempre utile ottimismo, non era fondato. Non movendosi lo stato per miracoli, attendersi azioni dispendiose in questa congiuntura con il deficit attuale, con pochissimo tempo, una unità intracoalizione non da subito al 100%, una opposizione più arrabbiata che altro, era ottimista. Chi ha creduto si è fatto una esperienza. Quello che più mi preoccupa è che proposte razionali anche sul piano delle risorse, o considerazioni ragionevoli ed utili emerse anche su questo sito non vengono nemmeno degnate di essere contraddette, ignorate e basta. Uscire da modalità di dialogo razionale, di confronto con chi è costruttivo mi pare pericoloso, quali altre strade restano a chi non viene ascoltato e ha bisogno? Che democraticità ha la vision istituzionale di chi ci governa?

  25. Solita storia, fanno quota 41 e per le migliaia di persone che non arrivano a 41 pur avendo 63-64-65 anni che non arrivavano nemmeno a 38 per usufruire di quota 102 che si fa? Nulla di nulla, e poi questi politici di mer….parlano pure… ma stiano zitti- ci avete preso per i fondelli ancora una volta- c’è la proposta Utp che costa poco e loro se ne strafegano- ci sta pure la quota flessibile del consulenti e la Calderone se ne frega- ora e ‘ il momento di scendere in piazza.. Sindacati del cacchio dove siete……dormite dormite tanto i vostri benefici li avete sempre avuti alla faccia nostra.

  26. Buongiorno Erica la proroga delle misure vigenti significherebbe ritornare alla legge della “signora” dalle lacrime di coccodrillo e come scritto precedentemente al suo collega Rodino’ basterebbe chiedere a lor signori quanto denaro pensano possa servire per modulare quota 41 e con quale soglia. Arrivo a dirle che anche se fosse attuabile con un’età pari a 63/64 anni difficilmente ad oggi andrebbe in porto. Purtroppo la misura più facile per lo stato Italiano per rimpinguare le casse dell’INPS e non avere esborsi è che tutto rimanga così come è. Tutto questo dopo fiumi di parole dopodiché nei libri di storia come dico sempre non ho mai letto la rivoluzione italiana tradotto L’animus pugnandi quello sconosciuto. Si associa cara Erica alla mia disamina o crede ci siano ancora i presupposti per essere moderatamente ottimisti?…..

    1. Non saprei Luigi di natura sono ottimista, ma sulle pensioni non vorrei illudere nessuno, ascolto come voi, provo a sentire gli esperti per chiedere, e vi informo di volta in volta. Tanti cari saluti, Erica

  27. Se si intende rinnovare la quota 102 (38 +64 età), rimangono fuori per la terza volta i nati del 60, che vantano già una quota di 41 anni di contributi. Siamo in molti ad inizio 2023 ad essere già a quota 104. Mi chiedo se questo sia giusto e democratico, quando la vera lotta in Italia è l’evasione fiscale e sprechi a non finire.

  28. si sperava in qualcosa di più ma obiettivamente il margine di tempo era ristrettissimo e i problemi erano talmente tanti ; inoltre più che decidere noi si deve fare quello che altri organismi decidono (BCE,UE) etc anche a causa del nostro debito pubblico; speriamo in un minimo margine tenendo conto che la lega e forza italia fanno parte del governo ma dubito tanto; saluti ai gestori del sito

  29. Proroga dell’esistente!?…Non è un gran modo di rinnovare l’Italia!!
    Prorogare…fa rima con “lubrificare”…teniamo vagoni di vaselina a portata di mano…non si sa mai!
    In Italia non c’è nulla di più definitivo del provvisorio. Proroga…prorogare…tirare a campare…ma molto mediocremente!
    In Italia quando non si vuol scegliere…si proroga. Si proroga quando non si sa programmare con lucidità. Si proroga tutto o quasi.
    L’unica cosa che non si può prorogare, per i comuni mortali, è l’appuntamento con l’aldilà. Nell’attesa ci beccheremo anche la proroga delle misure in scadenza!! Alè!!

  30. Che dire, rabbia, solo una grande rabbia, che il mondo di internet, con i suoi vari strumenti, sterilizza e rende innocua. Frustrazione e impotenza, questi gli stati d’animo diffusi. Le parole non servono a nulla, ormai non costituiscono più nemmeno uno sfogo, occorrerebbe l’azione, ma genuina, non eterodiretta e strumentalizzata. Sperare che governanti ,collusi e totalmente asserviti alla finanza globalizzata che domina e impone i suoi interessi agli Stati, possano, anche solo accidentalmente, pensare al benessere dei loro concittadini, è pura illusione. Dunque sul tema pensioni, che rappresenta un nervo scoperto solo per chi è prossimo all’agognata meta (dunque una piccola parte di popolazione, chi ha raggiunto l’obiettivo è fuori dai giochi, chi è ancora lontano non si rende conto del problema), questi signori (i governanti) hanno buon gioco nel continuare a non fare nulla, a rinviare ogni decisione, trovando ogni alibi e possibile scusa per la loro inazione. Però il Karma esiste e su questo dobbiamo confidare perché paghino il fio della loro insipienza e malvagità!
    Sinceri ringraziamenti agli amministratori del sito, nei quali mi sembra di scorgere buona fede e ottima professionalità .

  31. SINDACATI TOCCA A VOI.
    ALTRO CHE STOP FORNERO, SOLO PROMESSE PER AVERE I VOTI.
    FATE QUALCOSA
    NON STATE A GUARDARE!!!!
    ABBIAMO BISOGNO DEL VOSTRO AIUTO
    41 ANNI DI LAVORO SONO TANTISSIMI

    CLAUDIO

  32. Ieri ho avuto una discussione con dei colleghi su quote, flessibilità, 41 per tutti ecc ecc. Premetto che siamo tutti circa 60 enni con 40 42 anni di contributi perciò chi più chi meno prossimi alla pensione. È emerso che non importa cosa venga fatto ma quel poco o tanto venga fatto PER TUTTI. Il gruppo unanime concordava che il nuovo Governo dovrebbe dare a tutti un beneficio ognuno diceva la sua esempi; finestrelle varie da togliere, limare qualche mese alla Fornero anticipare l uscita per vecchiaia, agevolare le categorie disagiate, ma alla fine il discorso cadeva sempre sul non ci sono i soldi, ma questo si sapeva anche ad Agosto quando i programmi elettorali venivano sbandierati, certo che non è mica mai stato detto entro quando le promesse elettorali venivano esaudite. Ma quello che mi urta, e prendiamo ad esempio la 41 per tutti, non mi aspetto sicuramente che venga fatta in 10 gg anche se il Sig. SALVINI la sbandierata da subito, ma almeno venga piano piano ritoccata, tra i 43,1 (42+10+3) e 41 ci sono in ballo 2 anni non credo ci vogliano sforzi enormi a ridurre inizialmente di qualche mese le quote Fornero tanto più che è una quota variabile legata alla aspettativa di vita per anni e aumentata se con lo scopo di arrivare a 41 si abbassase di qualche mese da subito sarebbe per tutti e un piccolo esempio che c’è la volontà di perseguire questo intento. Poi oggi leggo “Giorgia Meloni lapidaria sulle pensioni: per il momento saranno rinnovate solamente le misure in scadenza alla fine dell’anno. No ad altre misure di flessibilità”. Grave errore secondo me dopo un “siamo pronti”, e vero che è donna e di norma quando dicono di essere pronte ne passa ancora del tempo prima di partire, bisogna da subito dare quel imput di cambiamento. Ma Presidente Meloni, Ministro e Vicepremier Salvini non fatemi pentire di avervi dato fiducia.

  33. Erica Buongiorno,
    Va precisato che la riforma Fornero non è mai stata modificata, quindi non si può parlare di ritorno della Fornero. Semmai sono state create alcune agevolazioni riservate ad alcune catergorie per evitare che questi dovessero sottostare interamente alla legge.
    Per coloro che non rientrano in queste agevolazioni vale tutt’ora la legge Fornero.
    Cio’ detto evitiamo di continuare con questo linguaggio fuorviante e dicamo le cose come stanno. Poi se il nuovo governo deciderà di prorogare opzione donna, la quota 102 e l’ape sociale per un altro anno, credo sia il minimo sindacale. Nel frattempo e in attesa di una riforma strutturare potrebbe per il solo 2023 cancellare la Finestra di 3 mesi e ridurre di un anno i requisiti portandoli a 41,10 come per le donne.

    1. Rosario lo abbiamo detto un milione di volte in un milione di articoli che il termine abolire la Fornero non era corretto, qui ci stiamo solo attenendo alle ultime dichiarazioni di questi giorni dove per comodità lessicale si parle di ritorno alla Fornero….intendendo con questo che se le misure, quelle poche ora in vigore ,non verranno prorogate al 31/12 dal 1 gennaio tornerà, dico da sempre, in toto ( ossia nella sua totalità) la legge Fornero. Nessun linguaggio fuorviante, non nel nostro sito dove stiamo attentissimi a quello che diciamo

  34. Se proprio non “può” intervenire già dal 2023, in coerenza con quanto da sempre sostenuto sull’eliminazione dell’aspettativa di vita dovrevve quanto meno eliminare le finestre attualmente previste.

  35. Premesso che delle misure in scadenza l’unica che ha un senso è l’ape social in quanto opzione donna o un eventuale opzione uomo se la può permettere solo chi ha un reddito abbastanza alto e quota 102 è una presa per i fondelli per chi ha lavorato di più legare l’età ai contributi versati per me è inaccettabile uno pùò avere 70 anni e averne lavorato 20 e non è la stessa cosa di chi ne può avere anche58/60 ma ne ha lavorato 40/42 magari come il sottoscritto facendo i turni in fabbrica,quindi per la gran parte degli italiani come me da gennaio ci sarà comunque solo la Fornero e tanto a forza di rimandare e di opzioni varie noi del 60 volenti o nolenti ci faranno lavorare 43 anni

  36. La riforma delle pensioni sarà affrontata nell’arco della legislatura (5 anni) sig.ri 41nisti e illusi vari, come si dice dalle mie parti: ci possiamo asciugare il muso!

  37. Che delusione, non si pretendeva la 41 per tutti fin da subito, ma prorogare quello che già c’è, non è dare un segnale di cambiamento, la Fornero c’è e resta, non credo ci vollesse tanto tempo o tante risorse per togliere la finestra dei 3 mesi che con la legge Fornero non c’entra nulla e di fare una sorta di scalare ad esempio una 42,6 uomini – 41,6 donne nel 2023, 42 e 41 nel 2024 per arrivare a 41 per tutti nel 2025. La Fornero è stata messa in piedi in 15 gg, la Signora Meloni che professa il siamo pronti e cambieremo k Italia, non riesce a togliere 6 mesi ad una cosa che c’è già. Sempre più pentito di averla votata e di essere andato a votare.
    Ha forse ragione il 40% degli Italiani ? Quando arrivano a Palazzo anche se cambia il colore della maglietta, cambiano i giocatori ma la squadra gioca sempre alla stessa maniera.

  38. La legge Fornero e vigente fino al 2026 per tantissimi lavoratori con 41,10 anni e dieci mesi per le Donne e 42,10 anni e dieci mesi per gli Uomini.
    Con le quote non si va da nessuna parte finche io non vado in pensione la mia azienda non assume, i giovani restano al palo ,se tolgono il reddito di cittadinanza questi dovranno trovare un posto di lavoro ;ma sarà già occupato da lavoratori come me con 40 e passa anni di contributi.

  39. Evidentemente il premier non ha imparato nulla dalla storia. Ci fu un tal fiorentino che dal 40,8 delle europee dovette poi aggregarsi con Calenda per poter entrare ancora in parlamento questo giro altrimenti sarebbe scomparso dai radar, poi fu il turno di un altro Matteo che dal 34% veleggia ora all’8%, se le premesse sono di rimandare ancora il tema pensioni, il 28% accreditato dai sondaggi credo evaporerà senza nemmeno dovere aspettare il calore dell’estate 2023.
    Se non si riesce ad approvare quota 41 e si vuole prendere tempo ancora un anno per fare questa misura nella prossima finanziaria, bisogna almeno dimostrare di voler cambiare passo rispetto al passato, diventa più che necessario approvare opzione uomo con uscita a 58 anni subito visto che praticamente ha un costo 0 visto le penalizzazioni intrinseche, altrimenti chi è causa del suo mal pianga se stesso.

  40. Buonasera a tutti. Sicuramente chi non si auspicava qualcosa in più,però visto tutte le problematiche in campo sono d’accordo a rinnovare le opzioni in scadenza e visto che quota 41 con limite a 61 max 62 anni ,avrebbe un costo molto più limitato rispetto a quella integrale,almeno così dicono,inserirei questa opzione ,per dimostrare la buona volontà del governo.Avendo queste misure e avendo in essere l’anticipo Fornero si permetterà l’uscita ai Lavoratori che hanno o stanno per raggiungere il requisito, sperando che le cose migliorino e si potrà aggiustare sempre meglio la riforma e renderla strutturale.
    Buon Lavoro

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