Rivalutazione Pensioni 2024, aumenti da gennaio 2024: simulazioni e tabelle delle fasce

Anche quest’anno da gennaio 2024 arriverà un aumento dell’assegno per le pensioni grazie alla rivalutazione che adeguerà gli assegni all’inflazione. Per il 2024, l’indice, stabilito dal Ministero dell’Economia, si attesterà leggermente al di sotto di quello registrato nello scorso periodo, fissandosi temporaneamente al 5,4%. Tale variazione comporterà, tuttavia, un apprezzabile aggiustamento al rialzo delle somme percepite da tutti i pensionati. Analogamente al 2023, il governo ha optato per la riduzione dell’adeguamento in relazione all’incremento degli assegni: seguendo a una specifica tabella che classifica i beneficiari in fasce, la percentuale di adeguamento sarà inferiore per coloro che già percepiscono un ammontare pensionistico più elevato. Sarà garantita la perequazione completa al 100% solamente a chi beneficia di un trattamento fino a quattro volte l’importo minimo. Vediamo tutte le tabelle e le fasce.

Aumento Pensioni 2024, tabella con le fasce per la rivalutazione: tutti gli importi

Con l’ultima legge di bilancio l’esecutivo ha ratificato la medesima strategia di riduzione adottata nell’anno precedente, introducendo però un ulteriore irrigidimento per gli assegni più elevati (che passano dal 32% al 22%). Come precedentemente accennato, la completa perequazione sarà garantita esclusivamente per coloro il cui importo pensionistico non superi quattro volte il trattamento minimo INPS. Ecco la tabella con le fasce e tutti gli importi. delineato nella manovra:

Importo Pensione minima	Euro	Percentuale di Adeguamento
Fino a 4 volte l’importo minimo	Sotto 2.272 €	100%
4 – 5 volte l’importo minimo	2.273 – 2.841 €	85%
5 – 6 volte l’importo minimo	2.842 – 3.407 €	53%
6 – 8 volte l’importo minimo	3.408 – 4.543 €	47%
8 – 10 volte l’importo minimo	4.544 – 5.679 €	37%
Oltre 10 volte l’importo minimo	Oltre 5.680 €	22%

Rivalutazione Pensioni da gennaio 2024: esempi di aumento fascia per fascia

Una volta identificato il tasso di rivalutazione applicato, è necessario eseguire i calcoli in base all’indice di adeguamento all’inflazione stabilito dal governo, pari al 5,4%. Di conseguenza, ecco di quanto aumenterà la pensione secondo le varie fasce sopra citate:

• Chi percepisce una pensione fino a 4 volte l’importo minimo vedrà un incremento completo del 5,4%.
• Coloro che godono di una pensione compresa tra 4 e 5 volte l’importo minimo beneficeranno di un aumento del 4,6%.
• I pensionati con un assegno compreso tra 5 e 6 volte l’importo minimo otterranno un incremento del 2,9%.
• Chi ha una pensione tra 6 e 8 volte l’importo minimo riceverà un aumento del 2,5%.
• Per coloro con una pensione compresa tra 8 e 10 volte l’importo minimo, l’incremento sarà del 2,0%.
• I pensionati con un assegno superiore a 10 volte l’importo minimo vedranno un aumento dell’1,2%.

Esemplificando con alcuni casi specifici: un individuo con una pensione di 1000 euro al mese, rientrante nella prima fascia, beneficerà di un aumento completo del 5,4%, equivalente a 54 euro lordi mensili. Chi percepisce una pensione di 2500 euro al mese, rientrando nella seconda fascia, vedrà un aumento del 4,6%, corrispondente a 115 euro lordi al mese. Nel caso di un pensionato con un assegno mensile di 3000 euro, appartenente alla terza fascia, l’incremento sarà del 2,9%, pari a 87 euro lordi al mese. Si procederà analogamente con le percentuali di rivalutazione decrescenti per le fasce successive

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