Sondaggi politici elettorali oggi 29 novembre: vola Meloni, PD sempre più giù
Come ogni lunedì, anche ieri sera durante il Tg di La 7 di Enrico Mentana sono andati in onda i sondaggi politici sulle intenzioni di voto degli elettori. Il trend degli ultimi mesi, che ha portato Giorgia Meloni al Governo, continua a rimanere lo stesso. Fratelli d’ Italia è infatti il primo partito, con quasi il doppio dei voti del PD, che continua a crollare e non è più la seconda forza in Italia. Vediamo allora i risultati del sondaggio con tutti i dati raccolti da SWG per la 7.
Ultimi sondaggi politici elettorali: Fratelli d’Italia vola e doppia il PD
Guardando nel dettaglio i risultati del sondaggio elettorale, Fratelli d’ Italia è il primo partito con il 30,3% dei consensi, stabile rispetto alla settimana scorsa. Anche il movimento 5 stelle non subisce alterazioni e resta il secondo partito con il 16,9% dei voti. Male invece il PD, che come abbiamo detto continua a perdere punti e ora si trova al 15,8% perdendo quasi mezzo punto rispetto alla settimana scorsa quando era al 16,2%. Di fatto quindi il partito di Giorgia Meloni ha doppiato il PD che si trova così ad un odei risultati più bassi dalla sua fondazione.
Proseguendo poi la carrellata troviamo il terzo polo, Azione e Italia Viva, stabile in quarta posizione con l’8,1% in leggera salita rispetto a sette giorni fa quando Renzi-Calenda si sono fermati al 7,9%. Quinta posizione per la Lega, al 7,8% seguita poi dal terzo partito dell’alleanza di Governo, Forza Italia, che è al 6,5% (+0.1% rispetto alle ultime rilevazioni).
Tra le forze politiche minori, l’alleanza di Verdi e Sinistra è l’unica sopra la soglia di sbarramento al 4,3%. Seguono poi +Europa al 2,8%, Italiexit con Paragone al 2,2 e in crescita di 0,3% ed infine unione popolare all’1,6%.
Sondaggi politici oggi 29 novembre: il 66% vuole una modifica alla Legge Fornero
Infine è interessante riportare il risultato di un sondaggio effettuato da TermometroPolitico in cui viene chiesto se e come dovrebbe esser modificata la legge Fornero attualmente in vigore. Ecco le risposte: Il 66,9% degli italiani è d’accordo sulla modifica dell’attuale legge sulle pensioni. Di questi il 37,5% pensa che “si dovrebbe andare in pensione dopo una certa età (60 o 62 anni) a prescindere dai contributi” mentre il 29,4% crede che misure come “quota 100 o quota 102, che uniscono criteri di età e di contribuzione, dovrebbero essere permanenti”.
A sorpresa c’è ben il 27,4% degli intervistati che è contrario alla modifica della legge Fornero. Tra questi il 13,3% ritiene che ad oggi non è possibile cambiarla “Ma quando i conti lo permettono è giusto varare occasionalmente provvedimenti provvisori per anticipare i pensionamenti per un anno”. Il 14,1% invece è totalmente contrario affermando che “Non possiamo permetterci di spendere di più per le pensioni, già dedichiamo a questo troppe risorse”. Infine il 5,7% degli intervistati non risponde. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere!
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Buongiorno Renzo.
A queste discussioni, in cui è umanamente facile ritrovarvi interessi individuali, temo nessuno saprà dare soluzione quantunque un anno fa, commentando la proposta sindacale, si poteva ipotizzare che se mai si fosse arrivati ad una trattativa qualcuno avrebbe potuto prospettare di sposare in qualche modo i due numeri sindacali (41 e 62); questo è ciò che sembra capitare e che si dice avrà durata di un solo anno.
Soluzione che visti i paletti a molti non aggrada, che i non pochi che guardando al misto con 43,1 e 42,1 temono possa far rimpiangere la Fornero, o che altri temono sia solo un inizio di sorprese che li attende nel 2023, ancor più indigeste.
Il 41 liberi da tutto e per tutti, senza penalizzazioni, forse lo sarebbero nel paese meraviglioso di Alice, ma noi siamo imbrigliati in quello più austero di Ursula.
Ricordatevi sempre il nome … URSULA.
Alcuni, quasi rassegnati, si consoleranno, dicono, nel tentativo di giustiziare un partito che temo cadrà sotto l’attuale risicato 8%, altri non andranno più a votare.
Peggioreranno solo le cose.
Resta il fatto che quello che ci ha portato a questo, a parere di non pochi, sta all’interno di un’idea economica, nella quale il denaro dal compito iniziale di mezzo per assegnare un valore a qualsiasi cosa prodotta attraverso il lavoro si è fatto esso stesso merce e poi debito; un controsenso se visto che poi talvolta si tramuta in cartastraccia o in banali registrazioni su di un computer.
E se il denaro si è fatto merce il lavoro è sparito.
Tutto questo mentre molte nazioni coi loro popoli sprofondano, nella povertà.
Saluti
Ormai nemmeno le donne riescono più ad andare in pensione!!!…Ma come siamo messi??!!?…Opzione donna è disegnata per poche centinaia di lavoratrici!!!
Dopo tutte le truffaldine promesse preelettorali…una sola parola: vergogna!!!
Ma quali fragili tutte cazzate io ho 104 personale in situazione di gravità comma 3 articolo 3 72%di invalidità sono precocissimo e nn rientro nei fragili gli invalidi sono invalidi anche sotto il 74% chi cazzo li tutela
Antonio comprendo la frustrazione, ma se il prossimo commento ha questi toni non posso approvarlo.
I sondaggi aumentano per la Meloni perché sta favorendo gli interessi dei ricchi e degli evasori, con le scelte che sta mettendo in campo, tipo contanti, flat tax etc, mentre sta massacrando i lavoratori, specie con questa lurida quota 103 secca e con paletti che non stanno in piedi, e poi quota donna peggiorata e imbarbarita per i paletti messi li per devastare ancora di più il popolo femminile – quindi andrebbe cacciata a pedate nel sedere insieme alla sua banda…..altro che sondaggi positivi! Facesse la persona seria, iniziando a modificare la 103, rendendola flessibile sul serio e a portata di tutti e ritorni sui propri passi togliendo questi orribili paletti di quota donna……lo farà? Non credo…….è troppo piena di se ! Allora cari sindacalisti, SVEGLIA che il momento è drammatico, noi dipendenti siamo allo stremo, devastati da queste scelte scellerate……questi sono FUORI DI TESTA e vanno fermati a tutti i costi.
Al tempo …… aspettiamo la prossima legge di bilancio, se non c’è la vera flessibilità in uscita mi sa che il prossimo partito n 1 sarà quello del non voto!
Il partito del non voto è già largamente maggioritario, purtroppo a lor signori frega niente( è la democrazia, bellezza, e tu non puoi farci nulla, salvo prenderlo in quel posto senza proferir verbo, e vorrebbero anche che dicessimo di essere felici!). Dovete……