Sondaggi politici elettorali ultimi dati oggi 8 giugno 2021: FDI sale, giù la Lega

Come di consueto anche oggi 8 giugno 2021 sono usciti gli ultimi sondaggi politici elettorali del tg condotto da Enrico Mentana su La7 e commissionati a SWG. Vediamo i cambiamenti rispetto a sette giorni fa, che confermano la crescita del partito di Giorgia Meloni, ormai sempre più vicino alla Lega di Salvini e al secondo posto assoluto tra i partiti. Bene anche il PD che risale leggermente, così come il M5S.

Sondaggi politici elettorali oggi: bene Fratelli d’Italia, Salvini e Forza Italia alleate?

Partendo dal primo partito in Italia, La Lega scende ulteriormente negli ultimi sette giorni, perdendo uno 0,3% e andando al 21,4%. Come anticipato bene invece Giorgia Meloni che guadagna lo 0,1% e si attesta ora al 20,1%. Proprio questo timore di un possibile sorpasso sta facendo valutare alla Lega un accordo per un patto con Forza Italia in modo da poter far mantenere la leadership del centrodestra a Salvini. Nei prossimi giorni scopriremo di più, ma l’affare sembra interessare anche a Forza Italia che nei sondaggi effettua anche un balzo importante passando dal 6,3 al 6,9% attuale.

Tra gli altri partiti principali segnaliamo poi il PD che risale al 19,2% guadagnando uno 0,2% ed il Movimento 5 stelle che sale di uno 0,1% andando così al 15,9%. Giù Azione (3,4% e una perdita di 0,2%) e Sinistra Italiana (2,6% e un tonfo di 0,4% rispetto a sette giorni fa). Infine tra i partiti più piccoli segnaliamo Articolo 1 vale il 2,1%, come Italia Viva di Matteo Renzi stabile alla stessa cifra. Scende invece +Europa che passa dal 2% all”1,8%. Infine per la prima volta il sondaggio ha incluso anche il nuovo partito di Toti–Brugnaro, Coraggio Italia, che al suo esordio viene inquadrato all’1,0%.

Ultimi sondaggi politici oggi 8 giugno 2021: quanto contano davvero?

Il politologo Piero Ignazi in un editoriale sul quotidiano ‘Domani‘ ha parlato dei sondaggi politici elettorali e della loro valenza fornendo interessanti argomentazioni: “I sondaggi influenzano in maniera profonda la politica. Certamente costituiscono uno strumento utile per conoscere gli umori dell’opinione pubblica, ma non forniscono (più) un quadro attendibile dell’esito finale delle elezioni.

Di conseguenza, lo spostamento di uno zero virgola nelle intenzioni di voto conquista i titoli di apertura. Eppure, abbiamo visto come nelle ultime elezioni italiane, quanto meno dal 2013 in poi, i risultati si sono distanziati clamorosamente da quanto era stato generalmente previsto. Politici e operatori dei media farebbero bene a smettere di compulsare ossessivamente gli ultimi sondaggi e semmai guardare agli umori dei cittadini che emergono dalle ricerche demoscopiche”.

Poi continua: “Se, per esempio, si fosse prestato attenzione a quelle analisi che nei primi anni del decennio 2010 mostravano che gli italiani volevano un cambiamento ‘rivoluzionario’ piuttosto che un percorso di riforme, non sarebbe stata una sorpresa il successo dei Cinque stelle. Più che guardare alle minime oscillazioni delle preferenze partitiche è utile cercare di individuare quali sono le priorità e le aspettative, le paure e le speranze degli italiani”.  Poi conclude spiegando: “Il partito che coglie i sentimenti prevalenti, grazie anche alle ricerche condotte da istituti di ricerca ed equipe accademiche, ottiene una posizione di vantaggio rispetto agli altri”.

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