Sondaggi Politici USA: chi vincerà le elezioni tra Harris e Trump?

Secondo gli ultimi sondaggi politici elettorali, la corsa alla presidenza degli Stati Uniti vede attualmente Kamala Harris in vantaggio su Donald Trump. L’ultima rilevazione condotta da Morning Consult mostra un quadro favorevole alla vicepresidente in carica, che si posiziona quattro punti percentuali avanti all’ex presidente repubblicano. Il sondaggio, effettuato tra il 23 e il 25 agosto, attribuisce a Harris il 48% delle preferenze contro il 44% di Trump. Questo risultato non è isolato, ma riflette una tendenza più ampia: la media dei sondaggi nazionali calcolata dal portale 538 conferma infatti lo stesso vantaggio del 4% per la candidata democratica.

Sondaggi politici 2024: In usa è battaglia tra Trump e Harris

Entrando nel dettaglio delle preferenze, emergono alcuni dati significativi. Il sostegno al Partito Democratico appare solido: il 92% di chi si dichiara democratico sostiene Harris, mentre solo il 4% di questo gruppo propende per Trump. Tra coloro che hanno votato Biden nel 2020, il 90% confermerebbe il voto al partito scegliendo Harris, con un passaggio ai repubblicani limitato al 4%.

Sul fronte repubblicano, Trump gode del sostegno dell’89% degli elettori del suo partito, ma si registra una piccola fuga verso Harris, che attrae il 7% dei repubblicani. Tra chi ha votato Trump nel 2020, il 90% riconfermerebbe la scelta, mentre il 5% passerebbe ai democratici.

Un elemento di particolare interesse è rappresentato dagli elettori indipendenti, che risultano molto divisi. In questo gruppo, il 42% sceglierebbe Harris, contro il 38% di Trump. Da notare che il 9% voterebbe per altri candidati e il 10% si dichiara indeciso, segnalando un’area di potenziale conquista per entrambi i candidati principali.

Sondaggi Trump vs Harris per le elezioni USA: chi vince?

Il sondaggio mette in luce il comportamento di due fasce demografiche cruciali: i giovani tra i 18 e i 34 anni e l’elettorato afroamericano. Entrambi questi gruppi mostrano una netta preferenza per il Partito Democratico. Tra i giovani, Harris è in vantaggio con il 49% delle preferenze contro il 41% di Trump. Ancora più marcata è la differenza nell’elettorato afroamericano, dove Harris raccoglie il 72% dei consensi, mentre Trump si ferma al 19%.

Questi dati evidenziano come Harris possa contare su un sostegno particolarmente forte in queste fasce demografiche, tradizionalmente cruciali per le vittorie democratiche. Il quadro politico potrebbe subire variazioni nei prossimi mesi. Un fattore da considerare è la recente sospensione della campagna elettorale di Robert F. Kennedy Jr., che ha ufficialmente appoggiato Donald Trump. Nelle ultime rilevazioni prima del suo ritiro, Kennedy raccoglieva tra il 4% e il 5% dei consensi. Non è ancora chiaro come questo elettorato si ridistribuirà tra i due candidati principali.

È importante notare che l’annuncio dell’appoggio di Kennedy a Trump è avvenuto proprio durante il periodo di svolgimento del sondaggio (tra il 23 e il 24 agosto), quindi è possibile che l’elettorato non abbia ancora pienamente “assimilato” questa notizia.

Nel sondaggio di Morning Consult, il 4% degli elettori si è dichiarato indeciso e un altro 4% ha espresso l’intenzione di votare per candidati diversi da Harris e Trump. Questi numeri suggeriscono che c’è ancora spazio per movimenti nelle preferenze elettorali, soprattutto considerando il potenziale riposizionamento dei sostenitori di Kennedy. Le dinamiche in evoluzione, come il ritiro di Kennedy e il suo sostegno a Trump, potrebbero influenzare il panorama elettorale nei prossimi mesi. Sarà cruciale monitorare come questi fattori influenzeranno le preferenze degli elettori, in particolare quelle degli indipendenti e dei sostenitori dei candidati minori, man mano che ci si avvicina alle elezioni.

10 commenti su “Sondaggi Politici USA: chi vincerà le elezioni tra Harris e Trump?”

    • Gli USA in generale hanno sempre portato avanti le guerre o rovesciato governi WW. I DEM e i repubblicani (il Golfo e Panama di Bush Senior, l’Afghanistan, Iraq, il protezionismo verso Guantanamo, gli Stati Canaglia di Bush Junior).

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    • Harris è una figura importante pienamente compatibile con l’idea degli USA come democrazia, almeno nei principi. Trump nel mondo è visto come una personalità non degna della grandeur della democrazia statunitense. Viviamo un periodo difficile di guerre e di un modello di vita incompatibile con la Natura. Comunque credo che solo l’Europa e le democrazie occidentali possano salvare la nostra civiltà. Possibile riconoscere in Trump un politico in grado di smettere con un linguaggio non degno dell’Universo Culturale dei nostri paesi?

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  1. Se vince Kamala Harris, oltre a proseguire le guerre e quindi i nostri soldi continueranno a finire nelle tasche di Zelensky, la democrazia già barcollante, finirà del tutto. Le lobbies aumenteranno e la “simpaticona Von Der Leyen, dominerà sempre più. Cosa c’entra con le nostre PENSIONI ? Semplice: l’italia succube e al servizio dell’UE, con il prossimo PRNN dovrà inasprire ulteriormente le regole per accedere alla pensione; per esempio innalzare l’età minima pensionabile, inventarsi quote farlocche con finestre sempre più abbondanti, ecc; ecc; QUOTA 41 x tutti non la faranno mai, ma non perchè non vogliono o perchè non ci sono i soldi, ma perchè è l’UE che ci vuole schiavi fino alla fine dei nostri giorni

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  2. Ma speriamo di no! In ogni caso saranno brogli. La democrazia non esiste! La più grande truffa della storia dell’umanità (comanda il denaro e, un tempo, comandava anche la spada)

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    • Sono molto d’accordo con Mariano
      L’essere umano non possiamo cambiarlo e le nefandezze non le fermeremo mai!!!
      Possiamo solo scegliere il meno peggio.
      Che vincano i repubblicani, almeno vedremo finire la guerra in Ucraina, la cultura woke e la cancel culture …..

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