Ultime notizie pensioni 2018, Lega: quota 100 (64+36) e quota 41 con contributivo?
Le ultime novità sulle pensioni al 2018 al 29 marzo 2018 giungono dall’autore del capitolo previdenziale del programma elettorale della Lega, Alberto Brambilla, che come riporta il Sole 24 Ore, avrebbe calcolato una spesa di 50 miliardi per poter garantire l’uscita anticipata con quota 100 e quota 41, entrambe con paletti ben descritti. Ricordiamo altresì, come avevamo anticipato nell’articolo di ieri, che proprio colui che ha redatto il programma previdenziale del Carroccio non menziona mai l’abolizione della Legge Fornero, come invece continua a ribadire Matteo Salvini. I dettagli dalle sue parole.
Pensioni 2018, quota 100 da 64 anni e quota 41 con contributivo?
Il Sole 24 Ore spiega che secondo i calcoli di Alberto Brambilla, le uscite dal lavoro sarebbero garantite con il raggiungimento di “quota 100” o in alternativa, con la maturazione di almeno 41 anni e 6 mesi di contributi. Fin qui tutto ok , rispetto ai desiderata dei lavoratori precoci e di chi ambiva alla pensione anticipata con quota 100 come somma di età anagrafica e contributiva. Vediamo però in dettaglio le due misure, che prevedrebbero comunque dei limiti di accesso e requisiti specifici, nello specifico
- per quota 100 s’intende: almeno 64 anni di età e non meno di 36 anni di contribuzione con la possibilità di utilizzarne fino a una massimo di 2 “figurativi”, maternità escluse
- Per quota 41, invece si intende la possibilità per quanti abbiano almeno maturato 41 anni e 6 mesi di accedere alla pensione ma con un calcolo dell’assegno interamente contributivo a partire dal 1° gennaio 1996 (decollo della riforma Dini), e non più dal 2012, a meno che prima di quella data non si siano già maturati 18 anni di contribuzione. Anche in questo caso è possibile utilizzare fino ad un massimo di due anni figurativi.
Riforma pensioni 2018, Brambilla e Cazzola: abolire la Fornero guai a farlo
Le dichiarazioni vanno a completare il quadro di ieri in cui Brambilla, come riporta Repubblica, ha comunque precisato che le intenzioni della Lega non sono mai state quelle di abolire la Fornero: “toccare la previdenza è dinamite, ha detto Brambilla, guai a farlo. Ma di rivederla, questo sì”. Dello stesso parere Cazzola, che ad Adnkronos precisa: ” la prima cosa da fare è impedire che vadano avanti i progetti di abolizione della riforma Fornero”. Poi precisa, per evitare una Fornero Bis, basterebbe: “ripristinare la riforma del 2011 al netto delle correzioni dirette o indirette che vi sono state apportate nella trascorsa legislatura in particolare abolendo le norme sui cosiddetti quarantunisti e la cosiddetta 14esima, evitando accuratamente di aggiungere nuove categorie di lavoro disagiato con le relative deroghe, ripristinando il limite dei 62 anni per andare in quiescenza anticipata senza penalizzazioni economiche”.
Avevo delle aspettative da questa riforma ,avendo raggiunto i 41 anni di contributi ….vuol dire che la legge privilegerà gli anziani e coloro che andranno in pensione fra un triennio….. Onestamente mi sento presa in giro. Spero tanto che vengano rivisti alcuni aspetti sottovalutati promessi nella tanto agognata riforma.
C
Sono nata il 1.12.1953 ho 37 anni di contributi riesco ad andare in pensione con quota 100?
2 paletti certi e imprescindibili per la quota 100: 38 anni di contributi e 62 d’età, se ne ha 37 non può usufruire della quota 100
Quota 100 e 41 prevedono il ricalcolo per la quota B della pensione ,,,attenzione vuol dire perdita del 20%
Dell’assegno pensionistico