Le ultime novità sulla Riforma delle Pensioni 2018 arrivano oggi su due temi molto spinosi: l’ APE Volontaria e l’abolizione della legge Fornero che molti partiti hanno inserito nel loro programma elettorale. Vediamo le parole di Susanna Camusso sul nuovo strumento per accedere alla pensione anticipata e le nuove stime sui costi dell’abolizione della Fornero secondo il presidente dell’INPS Tito Boeri.
Riforma Pensioni 2018 ultime novità: Camusso contro Ape Volontaria
Nella giornata di ieri è partita l’Ape Volontaria a cui abbiamo dedicato una guida approfondita sull’APE sul nostro sito. Nella serata sono arrivate le prime reazioni, con Susanna Camusso che è tra i più scettici verso questa misura. La segretaria della CGIL ha detto all’agenzia di stampa DIRE che: ““L’Ape volontaria è una forma molto costosa per le persone“. Ha poi aggiunto: “L’Ape volontaria è uno strumento che ributta sulle persone quello che non si è voluto fare in termini di flessibilizzazione del sistema previdenziale. Non siamo affascinati da questa gara dei numeri: il sistema è troppo rigido e non risponde alle esigenze e difficoltà delle persone”.
Intanto per il momento l’ APE Volontaria resta una forma sperimentale fino al 2019 e non strutturale, ma sono già molti a chiedere che questi strumenti (Ape social e volontaria) vengano resi strutturali nei prossimi mesi, primo su tutti il presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano.
Pensioni anticipate 2018, Boeri sui costi per abolire la legge Fornero: Costerebbe troppo
Intanto la campagna elettorale continua, e al centro di molti dibattiti resta l’abolizione della legge Fornero. A questo proposito il presidente dell’INPS Tito Boeri è intervenuto lanciando un nuovo allarme sull’argomento e sulla possibile cancellazione della legge del 2011: “Ripristinare le condizioni di accesso alla pensione precedenti la riforma Fornero costerebbe inizialmente 14 miliardi di euro l’anno e a regime 20 miliardi”. Boeri ha poi specificato che “Il debito implicito previdenziale sarebbe pari a 5 punti di Pil, ovvero circa 85 miliardi di euro.
Cifre davvero importanti insomma, come ha spiegato anche l’ Ufficio parlamentare di bilancio: “La sostenibilità potrebbe essere messa a rischio in caso di revisioni senza copertura finanziaria nell’ambito dello stesso settore del sistema previdenziale attuale, e in particolare dell’ultima rilevante riforma attuata a fine 2011, che consente notevoli risparmi anche in prospettiva”. Come sempre aspettiamo i vostri commenti di seguito, e vi invitiamo a seguirci ogni giorno qui su Pensionipertutti e lasciare un mi piace sulla pagina Facebook.
COMPIRO’ 63 ANNI IL 9 APRILE 2019 E VOLEVO CHIEDERE APE VOLONTARIA, MA MI E’ STATO DETTO CHE I 20 ANNI DI CONTRIBUTI DEVONO ESSERE IN UN’UNICA GESTIONE
IO PURTROPPO NE HO IN PARTE PUBBLICO IMPIEGO, DIPENDENTE E GESTIONE SEPARATA CHE CUMULATI SAREBBERO QUASI 30 VORREI SAPERE SE E’ VERO QUANTO MI HANNO RIFERITO