Nella serata di ieri il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon è stato ospite su La 7 della trasmissione “In Onda” ed ha parlato nuovamente della proroga dell’opzione donna, confermando ancora una volta che sarà sicuramente prorogata per il 2019-2020.
Vediamo le sue parole e i commenti dei vari movimenti e gruppi di facebook relativi all’Opzione Donna, partendo da Paola Viscovic del gruppo Opzione donna le escluse, per passare poi a Lucia Rispoli del “movimento Opzione Donna” ed infine ad Orietta Armiliato del Comitato Opzione Donna Social.
Pensioni proroga Opzione Donna, ultime novità da Durigon
Paola Viscovic, amministratrice del gruppo “Opzione donna: le escluse” ha postato il video in cui Durigon parla della proroga, scrivendo: “Ancora una volta il sottosegretario Durigon sgombra il campo da dubbi e incertezze! Opzione Donna sarà prorogata ancora! La serietà e la coerenza saranno premiate! Grazie Claudio Durigon!Le sue parole: “ribadisco che verrà sicuramente rinnovata nella prossima finanziaria”. A fine articolo potete trovare il video postato da Paola Viscovic, della durata di circa 3 minuti e 50.
Pensione opzione donna, le parole di Lucia Rispoli
Lucia Rispoli amministratrice del gruppo Movimento Opzione Donna ringrazia invece Durigon dopo la trasmissione: ” Il Movimento Opzione Donna ringrazia l’On. Claudio Durigon per la costante attenzione alla problematica previdenziale c.d. Opzione Donna e per le Sue dichiarazioni rilasciate stasera nel corso della trasmissione In Onda che rassicurano migliaia di donne circa la approvazione della proroga di Opzione Donna al 2019 nella prossima legge di bilancio. In attesa di una piena ed equa riforma previdenziale a tutela della donne, Opzione Donna rappresenta tuttora un bisogno primario e, per questo, deve essere mantenuta in essere dal governo, quale libera scelta delle donne che, purtroppo ancora faticosamente, maturano 35 anni di contribuzione“.
Ultime novità Pensioni: Armiliato più critica su Opzione donna
Per chi non ha seguito la trasmissione dal vivo Orietta Armiliato, amministratrice del gruppo Comitato Opzione Donna Social ha scritto un post con il riassunto di quanto accaduto durante la puntata di “In Onda”, ma è stata critica con le parole di Durigon e ha ribadito il bisogno di rilanciare il lavoro di cura: “Qui, la sintesi di quanto é stato dibattuto durante la trasmissione “In Onda” appena terminata, dove erano ospiti oltre al sottosegretario al lavoro On. Claudio Durigon, anche la sociologa e filosofa Chiara Saraceno ed il giornalista Franco Bechis direttore del quotidiano ‘Il Tempo’.
L’argomento su cui si è sviluppata la discussione durante la puntata di questa sera é stato proprio il “lavoro di cura” del quale le donne si fanno carico sopperendo alle carenze del sistema. Ciò detto, il sottosegretario Durigon ha assicurato, come già per il passato, che Opzione Donna sarà proposta fra i capitoli della prossima LdB per essere rinnovata ma, non ha aggiunto alcun maggior dettaglio né relativamente alla possibilità che i requisiti attuali siano mantenuti né fino a quando, in termini temporali, potrà essere estesa (2019/20 od oltre). Invece, Durigon, ha fatto nuovamente balzare alla ribalta, sottolinenando proprio come il tema della difficoltà nel raggiungere i requisiti necessari per pensionarsi da parte delle donne causa “lavoro di cura” sia oramai più che evidente, la possibilità di mettere in campo provvedimenti per riconoscere 6 mesi/1 anno di contribuzione per ogni figlio, ipotesi già proposta nella finanziaria 2019 poi abbandonata perché troppo onerosa, soluzione che a noi del CODS piace davvero poco poiché non inclusiva e chiaramente discriminante.
Da parte della prof. Saraceno c’è stata invece una dura presa di posizione rispetto alla misura dell’Opzione Donna che la stessa ha definito essere “un grande imbroglio” perché oltre a fare perdere alle lavoratrici oltre il 40% di quella che sarebbe la pensione piena, molte donne ricorrono a questa possibilità che ha visto, dopo la sua riattivazione, aderire circa 15.000 lavoratrici che percepiscono però, meno di 1.000,00 euro al mese (il nostro sondaggio infatti rilevava un importo medio pari a 983,00 euro) ma che potranno, avendo una maggiore disponibilità di tempo, continuare ad erogare welfare gratuito a beneficio di tutti, Stato compreso, escluse loro stesse (ed anche di questo abbiamo già discusso ma ritorneremo presto sull’argomento)”. DI seguito ecco il video con Durigon:
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Affermare che le agevolazioni contributive(6mesi o 1 anno per figlio) per le donne sono discriminanti rispetto alle donne che non hanno prole(per problemi di salute o per scelta personale) fa sorgere dei dubbi. Come mai non si parla delle agevolazioni di cui godono a livello contributivo le colleghe del pubblico rispetto al settore privato in riferimento al partime? E poi che dire delle mansioni di cura svolte dalle donne con un reddito basso rispetto alle donne con un reddito agitato. Queste rivalse nascondono qualche paura di perdere un potere sulle altre donne che comunque vanno avanti forti della loro dignità in barba a sindacalisti o onorevoli che sono bene sistemati…. Pensateci!
Bisogna valutare con coerenza il lavoro delle donne che scelgono di andare in pensione con l’opzione donna.
Non considero onesto il pensionamento delle donne con il sistema contributivo, dato che la maggior parte delle donne che potrebbero scegliere di andare in pensione con l’opzione donna, ha maturato i requisiti per il sistema contributivo misto.
Mi sembra doveroso rivedere i requisiti di accesso per il pensionamento Opzione Donna, al fine di non penalizzare sempre il genti sesso. grazie.
È un’opzione importante per le donne, al momento l’unica che abbiamo e probabilmente l’unica possibile. È stata riattivata solo da questo governo. Grazie!
Opzione donna ha delle penalizzazioni a livello economico. Ma è una scelta. Una donna può decidere se andare in pensione con opzione donna oppure aspettare. Perciò dato che al momento è l’unica opportunità per una donna di poter accedere prima alla pensione sono d’accordo che venga prorogata per altri anni augurandoci che nel frattempo trovino soluzioni più convenienti per noi donne.
Opzione donna va bene …… ma troppe gioire mi sembrano inopportune visto la penalizazione che ha , mentre con quota 100 i paletti che sono stati fissati ,sopratutto quello dei contributi a 38 anni come per gli uomini ,dove probabilmente una donna non arriverà mai mi sembra troppo penalizzante.
Purtroppo nessuno ne parla ,sarà un caso?