Vi riportiamo i dati più interessanti degli ultimi sondaggi politici di oggi, sia per quanto riguarda l’imminente referendum sul taglio dei parlamentari sia le intenzioni di voto per le elezioni regionali 2020 che si terranno in sette regioni il prossimo 20-21 settembre. I dati raccolti da SWG ci confermano come i Si siano in netto vantaggio, mentre quelli dell’agenzia Noto per Quotidiano Nazionale ci svelano i candidati in vantaggio in Veneto, Toscana, Puglia, Liguria, Campania e Marche.
Sondaggi politici elezioni regionali 2020: gli ultimi dati, vittorie schiaccianti in Veneto, Campania e Liguria
Partiamo a vedere il risultati del sondaggio regionale di Noto per Quotidiano Nazionale, rilevati alla fine della scorsa settimana e che ci da un’idea su come andranno le prossime elezioni regionali. In Veneto tutto confermato con Zaia sempre più vicino ad una vittoria con percentuali bulgare. Il presidente attuale ottiene infatti una forbice tra il 71/75% delle preferenze, seguito da Lorenzoni del centrosinistra che si ferma tra il 18 ed il 22%. Chiude Cappelletti del m5s tra il 2 ed il 6%. Pochi dubbi anche il Liguria, dove nonostante il M5S corra con il PD, la vittoria di Giovanni Toti del centrodestra non sembra in discussione (54/58%). Sansa si ferma invece al 37/41%, senza praticamente possibilità di rimonta.
In Toscana resta invece in vantaggio il candidato del centrosinistra Eugenio Giani, con il sondaggio regionale che lo vede al 42/46 contro il 39/43% di Ceccardi; più indietro la candidata Galletti del m5s al 7/11%. Per la regione Marche invece ecco le forchette secondo le intenzioni di voto del sondaggio Noto: Acquaroli del Centrodestra al 47/5, Mangialardi del centrosinistra al 35/39%, mentre Mercorelli del M5S si ferma al 9/13%. In campania De Luca è sicuro della vittoria con il 46/50 contro Caldoro del centrodestra al 34/38 e Ciarambino (M5S) al 11/15. Infine la battaglia più equilibrata sembra essere in Puglia, con i candidati piuttosto vicini: Fitto del centrodestra è al 39/43, mentre Emiliano del Centrosinistra al 36/40. Stando a questi dati avremmo quindi 4 Presidenti su 6 del centrodestra e questo porterà sicuramente ripercussioni anche sull’attuale maggioranza di Governo.
Sondaggi politici ultimi dati oggi su referendum: vittoria del Si
Sul Refendum ci affidiamo ai sondaggi di La7 condotti da SWG e andati in onda venerdì scorso. Nel TG di Mentana il sondaggio vede la vittoria schiacciante dei SI alla conferma del taglio del numero dei parlamentari con il 68-72% Il No al taglio dei parlamentari si ferma invece al 28-32%. Da notare come le percentuali siano cambiate molto rispetto al 26 giugno scorso, ma non abbastanza per mettere in dubbio la vittoria dei SI. Tre mesi fa infatti sempre secondo i sondaggi SWG i NO erano soltanto al 14-18% contro l’82-86% dei SI.
La volontà di tagliare i parlamentari e far vincere il SI sembra trasversale in quasi tutti i partiti, secondo quanto raccolto da IXE‘ infatti I favorevoli alla riduzione sono ben l’82% nei Cinque Stelle, il 65% in Fratelli d’Italia, il 62% nella Lega, il 58% nel Pd ed il 47% in FI. E voi cosa ne pensate di queste intenzioni di voti e di questi sondaggi regionali? Fatecelo sapere nei commenti qui di seguito come sempre!
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di primo acchito ho pensato: bene fuori alcuni, sono troppi, ma poi pensando che 350 milioni spesi per risparmiarne 50 l’anno, che se avessero voluto fare un risparmio bastava eliminare la diaria, l ‘indennità che spetta a chi oltre il parlamentare fa un altra attività, i rimborsi forfettari, i contributi per i “collaboratori” ,e altri benefit,
vedendo poi che in Europa in proporzione alla popolazione l’Italia non ha più rappresentanti di altri stati e con la vittoria del Si sarà’ quella con il minor numero in assoluto (sempre in proporzione ai votanti)
ma la vera ragione che mi ha fatto decidere per il NO e’ che la vittoria del Si distruggerà i piccoli partiti, che sono l ultimo baluardo di una parvenza di democrazia, secondo la mia umile opinione.
IO VOTO SI
Malinconico autunno
I conti del Paese e dei cittadini precipitano nel buio pesto e il CONTE se ne frega. Il popolo si trastulla col taglio del numero dei parlamentari, ma tralascia quello delle loro teste vuote, danneggiando in tal modo sé stesso e la Nazione. Il dramma che ne deriva è preoccupante. Lo Stato si sta indebitando in misura insopportabile, il Movimento Cinquestelle si sta impegnando per dissipare gli aiuti (non regali) della Unione Europea, creando i presupposti di un inglorioso fallimento. Il cannone di Osmano sta per vomitarci addosso la legge proporzionale e le orde islamiche sbarcano in Sicilia con la benedizione del Papa.
Votare NO è un dovere patriottico!
Questo taglio è uno specchietto per allodole o meglio ancora per allocchi, serve solo per inocularci il coglionevirus della legge zombi o legge elettorale proporzionale!
Folle folle idea!
Ecco come risparmiare veramente sul costo dei parlamentari: dal momento che le liste elettorali sono composte dalle segreterie dei partiti, l’assegnazione dei candidati alle liste circoscrizionali è sempre decisa dai partiti senza alcun mandato di rappresentanza territoriale e nel voto in aula le segreterie esigono la disciplina di partito, facciamola finita con questa farsa di democrazia parlamentare! Si elegga per ogni partito, che si aggiudichi il diritto di essere rappresentato, un solo parlamentare ed al suo voto si attribuiscano tanti punti quanti i seggi conquistati o, se preferite, razziati. Il deputato di partito, indipendentemente dal suo peso elettorale, disporrà di un gruppo professionalmente qualificato che curerà, la corretta redazione lingua italiana e la successiva verifica di congruità costituzionale, delle proposte di legge che presenterà.
Risultato: efficienza, velocità decisionale, dibattiti stringati, trasparenza, risparmio enorme!
– Si va tutto bene, ma la democrazia?
– Cosa c’entra adesso anche la democrazia! Qui si parla di partiti! Tu pensa solo a votare che il resto è cosa nostra!
Perché tagliarne una parte è meglio un taglio netto tanto non servono.
Spero che sia solo la fase iniziale poi si dovrebbero tagliare gli stipendi .
Il taglio dei parlamentari è un provvedimento inutile e demagogico serve solo a dare ai grillini una facile vittoria dopo una serie di legittime sconfitte e permette ai sinistri si infettare ulteriormente il perse con una legge partitocratica proporzionale. Ecco come risparmiare veramente sul costo dei parlamentari: le liste elettorali sono composte dalle segreterie dei partiti, l’assegnazione dei candidati alle liste circoscrizionali è sempre decisa dai partiti senza alcun mandato di rappresentanza territoriale, nel voto si esige la disciplina di partito e allora facciamola finita con questa ipocrisia di democrazia parlamentare! Si elegga un solo parlamentare per ogni partito che si aggiudichi il diritto di essere rappresentato ed al suo voto si attribuiscano tanti punti quanti i seggi conquistati o, se preferite, razziati. Risultato: efficienza, velocità decisionale, dibattiti stringati, trasparenza, risparmio enorme!
50 milioni di risparmio annuo diviso per 60 milioni di italiani fanno 83 centesimi a testa: rinuncio .
Le liste elettorali sono fatte dai partiti ed i candidati vengono assegnati alle liste circoscrizionali sempre a discrezione degli stessi partiti e senza alcun mandato di rappresentanza territoriale, quindi facciamola finita con questa ipocrisia di democrazia parlamentare. Mandiamo in parlamento un solo rappresentante per ogni partito che si aggiudichi il diritto di essere rappresentato ed attribuiamo al suo voto tanti punti quanti sono i seggi conquistati. Efficienza, risparmio, dibattiti concisi e puntuali.
Anche se può sembrare un successo ridurre il numero dei parlamentari, ritengo che sia solo uno specchietto per le allodole. Sicuramente avremo minor rappresentanza locale con i nuovi parlamentari che non saranno scelti dagli elettori ma dai soliti noti e sicuramente più controllabili. E’ auspicabile una riduzione del compenso piuttosto e una riduzione di vari segretari, portaborse e autisti che ogni parlamentare ha al proprio seguito e che sono pagati dai cittadini e non dal parlamentare che se li sceglie. Prima deve essere fatta una riforma sostanziale della legge elettorale. PER QUESTO VOTO NO.
la proporzione tra i parlamentari è sempre la stessa e per le regioni si parla
di riduzione della rappresentanza minima che non significa necessariamente
una riduzione di rappresentanza delle regioni.
Siamo il paese che ha più parlamentari con minor presenze in aula ciò significa
che una buona parte di questi non serve o serve solo ad ostacolare le leggi
Quindi per snellire un po il parlamento e senato ed eliminare della vecchia savor-
ra. IO VTO SI.
Perchè tu adesso hai la possibilità di scegliere il candidato ???? A me risulta che li sceglie il partito o la lista e li piazza in maniera preferenziale. Allora se questo obbrobrio esiste ancora, purtroppo, meglio tagliare le poltrone, poi quando potrò scrivere nome e cognome chi intendo eleggere allora sarà vera democrazia.
A sensazione, voteranno in pochi e questo potrebbe essere determinante nei due sensi.
Chi invoca i padri Costituenti, i Diritti fondamentali, Sant’Eusebio ecc ecc è in mala fede!!! Si decide la riduzione dei parlamentari. STOP
Chi vota SI si illude che 345 parlamentari dovranno cercarsi un lavoro vero… non hanno capito invece che verranno ripescati tra Task Force e Commissioni varie. Questo taglio non è certo in favore del popolo, ma per avere un Parlamento più controllabile. Voto NO.
io sono per il no,Perchè:
Avremo 345 disoccupati in più , meglio sarebbe stato portare gli stipendi a chi fa finta di lavore – remo grande equilibrio fra (ce la fa-remo , studie-remo
poste-remo , arrive-remo questo povero Remo deve fare tutto per tutti e chi è questo che non fa niente.
Ora gli stipendi 3 volte tanto quanto i Metalmeccanici che percepiscono in un
mese pari a circa 2.000.00 € x3 uguale 6.000.00 € mensili a tutti i compari,si risparmierebbe circa 72 milardi all’anno e non avremmo altri 345 che chiederebbero il Sussidio.
Non mi sorprende che il SI al taglio dei parlamentari sia in vantaggio, è la volta buona che 345 di loro dovranno poi cercarsi un lavoro vero, così sperimenteranno sulla loro pelle cosa vuol dire lavorare 40 e più anni prima di prendere la pensione, almeno una piccola parte di loro saranno vittime delle loro stesse pessime leggi.