Pensioni anticipate 2023, cosa é emerso dall’incontro col Governo? parla Proietti

Cosa é emerso nell’incontro che si é tenuto ieri 7 aprile tra Governo e sindacati? é la domanda che si stanno ponendo in queste ore quanti attendevano da tempo la ripresa degli incontri. Questa mattina abbiamo avuto il piacere di incontrare personalmente il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, che con la solita disponibilità al confronto che lo contraddistingue, ci ha riassunto a cosa ha portato l’incontro di ieri. Qualcosa sulle pensioni, le linee guida almeno, saranno contenute anche nel Def, di cui Proietti ci anticipa i contenuti. Vi lasciamo alle sue parole in esclusiva per il sito.

Pensioni anticipate, quali linee guida nel DEF? Le misure principali

Pensionipertutti: Cosa é emerso nell’incontro tra Governo e sindacati, può anticiparci qualcosa relativamente al DEF, vi é qualcosa in termini previdenziali relativamente alle questioni da voi poste come importanti?

Domenico Proietti: “Ieri nel corso dell’incontro tra Governo e i sindacati il Presidente Draghi ha anticipato a UIL, CISL e CGIL quanto contenuto nel Def in tema previdenziale, confermando l’impegno a voler affrontare gli importanti temi della flessibilità in uscita, delle future pensioni dei giovani, della valorizzazione del ruolo di cura delle donne e del rilancio della previdenza complementare ferme restando le esigenze economiche e gli equilibri di bilancio.

Pensionipertutti: Possiamo dunque dire che siete soddisfatti, in quanto l’impegno preso da Draghi é comunque importanei per i pensionandi ed i lavoratori in attesa di una riforma previdenziale in termini brevi?

Domenico Proietti: “Sì possiamo certamente parlare di un impegno importante ma che non deve essere subordinato a necessità di bilancio che spesso in passato sono stato l’alibi per interventi ai danni di lavoratori e pensionati. I conti previdenziali sono in equilibrio, ma bisogna fare la necessaria chiarezza separando la spesa previdenziale da quella assistenziale che è propedeutica ad una corretta analisi delle nostre pensioni“.

Pensionipertutti: Se dovesse trovare una criticità su tutte che contraddistingue il nostro sistema previdenziale, quale citerebbe? E soprattutto come si potrebbe ovviare tale problematica, con quali interventi mirati?

Domenico Proietti: L’Italia è il Paese con l’età di accesso alla pensione più alta d’Europa, l’unico con il doppio automatismo di aumento legato all’aspettativa a fronte della più alta contribuzione versata da lavoratori e imprese. Abbiamo un sistema rigido che fa parti uguali tra disuguali è iniquo e penalizzante. Per ridurre tale criticità occorre da subito introdurre una maggiore flessibilità in uscita intorno ai 62 anni é ad esempio uno degli interventi necessari per riportare equilibrio nel sistema“.

Pensioni anticipate 2023: anche i giovani e le donne al centro

Pensionipertutti: Per quanto riguarda donne e giovani, che parrebbero rientrare tra le priorità anche di Draghi, a suo avviso su cosa bisognerebbe puntare?

Domenico Proietti: “Bisogna prevedere un meccanismo che dia pensioni adeguate ai giovani nel sistema contributivo, così come è necessario valorizzare pienamente la maternità e il lavoro di cura, che nel nostro paese e svolto principalmente dalle lavoratrici. Parallelamente, a 15 anni dal primo esperimento, è opportuno varare un nuovo semestre di silenzio assenso per rilanciare le adesioni alla previdenza complementare.

Pensionipertutti: Cosa chiedete dunque al Governo a seguito di queste prime promesse?

Domenico Proietti:Chiediamo al governo di riprendere celermente il tavolo di confronto, il lavoro istruttorio degli scorsi mesi è stato utile per affinare le proposte di intervento ora bisogna predisporre le misure necessarie per dare risposte a milioni di lavoratori e lavoratrici“.

Non possiamo che ringraziare per il tempo dedicatoci di persona il Segretario confederale della Uil, e ricordiamo a chiunque volesse riprendere parte delll’intervsita che , trattandosi di esclusiva, é tenuto a citare la fonte.

70 commenti su “Pensioni anticipate 2023, cosa é emerso dall’incontro col Governo? parla Proietti”

  1. Non capisco più nulla, la professoressa Fornero ci dice tutti i giorni che in Italia andiamo in pensione con l’età più bassa mentre al contrario i sindacati ci dicono che abbiamo l’età più alta (vedi Domenico Proietti nell’intervista fatta )ma a chi dobbiamo credere? Almeno si mettessero d’accordo su questo!!!!!Farebbero più bella figura !!!! La prova dell’ennesima dimostrazione che parlano a vuoto ….Insomma cari amici rassegnamoci e,speriamo che nelle migliori delle ipotesi rimanga tutto così com’è mentre non oso immaginare nelle peggiori!!!!🙄

    Rispondi
  2. bisogna predisporre le misure necessarie anche a voi deputatiti e senatori, se è guerra è guerra per tutti, chi ha orecchie per intendere intenda.
    Gian Piero.

    Rispondi
  3. Non versate piu 1euro in tessere sindacali e non andate più a VOTARE è l’unico modo reale che abbiamo per protestare contro questi PARASSITI DELLA SOCIETÀ.

    Rispondi
  4. È avvilente sentire che con più di 40 anni di versamenti e più di 60 anni di età si potrà andare in pensione con calcoli penalizzanti.
    Se così fosse vuole dire che i sindacati e gli organi di informazione sono COMPLICI di questo governo che è fortissimo con i deboli e prono coi forti.

    Rispondi
      • Perfettamente ragione! Non si può più dire ” i sindacati aiutano gli operai”perché da quando sono entrati al governo hanno sempre patteggiato tutti i diritti riservati a persone che per molti anni hanno versato tanti soldi per chi poi? Che fine hanno fatto i nostri soldi prodotti? Speriamo bene…..mha!

        Rispondi
  5. Ma perché oggi , invece di pensare alle pensioni per i giovani , che grazie al reddito di cittadinanza devono ancora iniziare a lavorare ( trovando la voglia di cercare un lavoro ) , non pensano prima a chi a già lavorato e versato fior di contributi da più 40 anni .
    Non ho nulla contro i giovani anzi ! Ma tutto questo mi sembra molto a una scusa per dire abbiamo fatto ma non ci siamo riusciti , come al solito .
    Dobbiamo dire anche noi lavoratori ” SIETE SOLO
    BLA BLA BLA ” ?

    Rispondi
  6. il sindacalista sara’ pure stato disponibilissimo ma in sostanza non ha detto nulla di concreto , nulla si sa sullo stato delle richieste ne’ sui tempi previsti per una riforma.. e per la verita’ neanche gli e’ stato chiesto…

    Rispondi
  7. Purtroppo siamo alle solite, poco fumo e zero arrosto; i sindacati si dicono soddisfatti e noi restiamo ostaggi di questo governo il cui solo interesse è di compiacere all’Europa. Buona domenica ai gestori del sito

    Rispondi
  8. Buon giorno ma di opzione donna si parla? E perché non si possono cumulare gli anni di lavoro pubblico e privato avendo sempre fatto lo stesso lavoro? E sempre versato contributi? Che discriminazione!!! Magari un aiuto dai sindacati visto che ci sono tante donne che per problemi vari e famigliari , maternità passate ecc hanno qs situazione!!!Grazie

    Rispondi
  9. Giusto io ho 41 anni e 2 mesi e non posso andare in pensione ci andrò i primi mesi del 2024 con 42 anni e 10 mesi più 3 mesi vi pare giusto

    Rispondi
  10. Come si può parlare di 41 a prescindere dall eta’ ? Ma chi ci arriva più a 41 di contributi , ci arriviamo con l’ eta’ pensionabile, tutto una presa in giro. Non vogliono dare più pensioni questa è la verità perché chi , arriva logorato e distrutto.

    Rispondi
  11. Nel 2022 andranno in pensione, coloro che hanno solamente 16 anni, di retributivo, entro il 1995. Il contributivo aumenta di un anno, non necessita fare altri tagli alle pensioni. Di seguito nel 2020 e 2021 sono deceduti in misura maggiore ca. 200.000 anziani.

    Rispondi
  12. Sono dipendente di un’azienda di credito da 33 anni, in merito al ruolo dei sindacati ne ho visto di tutti i colori. Iscritto cgil da sempre (vivo di sentimentalismo), negli anni ho dovuto prendere atto che l’espressione “i sindacalisti pensano innanzitutto ai cazzi propri ” ha un fondo di verità. Passo a spiegare, nella mia azienda ho ricoperto per qualche anno il ruolo di RSA CGIL, toccando con mano come sia difficile interfacciarsi con l’azienda in modo serio facendo gli interessi dei lavoratori senza danneggiare gli interessi generali di entrambe le parti.
    Da qualche anno sto vedendo come i rappresentanti sindacali, sia aziendali che territoriali, pur di mantenere i loro privilegi (in alcuni casi totale distacco dal lavoro aziendale) cambiano sigla sindacale con la stessa frequenza con cui si cambia lo spazzolino da denti.
    In un caso, nel giro degli ultimi 10 anni c’è stata una sequenza di questo tipo:
    Riassumo per sigle:
    FABI-FIBACISL-ritorno a FABI-UIL…prossimo approdo UGL, tutto questo pur di non mettere piede in azienda.
    Ovviamente questo è possibile in quanto molti pecoroni lo seguono, come iscritti nelle sue peripezie.
    Ma io dico, i dirigenti sindacali a più alto livello non vedono che questo è un un’arrivista che pensa solo pro domo sua?
    Pur di acquisire tessere non si va per il sottile.
    Allora sulle pensioni, siamo al bla…bla…bla.
    Nulla di buono all’orizzonte.
    Lorello Caruso

    Rispondi
  13. 57 anni ma a giugno del 1980 ho cominciato a lavorare come saldatore , poi ho perso un anno per corso agente di commercio.
    Cmq prima del militare avevo già 5 anni versati, ora a gennaio 2023 sono 41 pieni , penso che sia un sandalo non poter andare in pensione e vedere altri che prendono soldi senza fare…..nulla

    Rispondi
  14. compio 62 a novembre con 41 anni e 3 mesi di contributi con mia moglie disabile grave dal 1989 pensate
    che cè un modo per accedere alla pensione e dedicarmi a mia moglie senza altri problemi gia ho usato il permesso di due anni per aiutare mia moglie ma ora devo aspettare altri 2 anni per andare in persione

    Rispondi
  15. Secondo me se si vuole veramente fare questa benedetta riforma bisogna prendere in considerazione la proposta di Tridico è la più equa e lo Stato non ci rimette nulla grazie che ci permette anche a noi di dire la nostra .

    Rispondi
  16. Dopo 41 anni di contributi quasi tutti lavorati cosa devo commentare? È VERGOGNOSO che a 62 anni e 41 di contributi e 75% di invalidità civile non si sa ancora se si può accedere.🤮🤮🤮🤮

    Rispondi
  17. Io nel settembre del 2023 compio 41 anni di servizio lavorativo e penso che possa bastare, come lavoro faccio il frigorista nel settore agricoltura.Ho iniziato a lavorare nel 1983 e da allora non ho mai avuto buchi contributivi. Speriamo che vada tutto a buon fine.

    Rispondi
    • l’ho detto centinaia di volte; si, proprio noi del 1960 siamo gli inc.; è stato per quelli del 1952 legge fornero; bastava prorogare quota 100 1 anno; o 101 o 102 non aumentando l’età ma i contributi; consoliamoci, c’è stato di peggio; pensa ai ragazzi del 99, in guerra a 17-18 anni; pare che noi del 1960 dobbiamo salvare l’italia dal debito pubblico; saluti a te e ai gestori del sito

      Rispondi
  18. Una donna che come me ha iniziato a lavorare a 17 anni che però gli sono stati versati sempre partaime pur lavorando tutto il giorno che ha cresciuto figli arrivata alla soglia dei 65 anni con la menopausa precoce piena di acciacchi deve ancora lavorare perché non ha 67 anni è assurdo quando come mia madre e tante altre persone a 55 anni erano già in pensione io con 65 anni e 30 di versamenti non posso andare in pensione è assurdo grazie per il vostro interessamento

    Rispondi
  19. 41 anni di contributi bastano per andare in pensione a prescindere dall’ età .Chi lavora nella scuola in qualsiasi ordine di grado non può avere forze e energie che richiedono i bambini e i ragazzi,soprattutto se si tratti di un lavoro che svolge una donna.

    Rispondi
  20. Non è giusto introdurre bonus per le donne madri! Io non ho figli ma mi sono sempre sobbarcata anche il lavoro delle colleghe in gravidanza difficile (?) A casa per anni con la scusa della maternità!!! Pensate invece a quelli che hanno sempre lavorato e non si sono collocati in malattia! I finti malati nel pubblico impiego abbondano.

    Rispondi
  21. Sono 9 anni operata di tumore al seno ho ipoacusia grave operata di colesteamatoso orecchio destro non sento più adenoma surrenale cardiopatica classe mia 2&3 artrosi spondilite lesioni degenerative e tante altre patologie inps invece di aumentare i punti me li toglie ho vinto la causa melanno impugnata non so più come fare io non
    lavoro mio marito disoccupato

    Rispondi
  22. Buongiorno, mi chiamo Catiuscia, sono un infermiera e con una bambina di 8 anni.
    Sole a Piacenza.
    Non esiste in Italia.un legge che tutela o agevoli.le donne della mia situazione.
    L azienda sanitaria, non ha preso,in carico,una situazione come la mia,.
    Parliamo soprattutto di tutelare la salute,cure,assistenza del minore.
    Fate un legge ,che aiuti le donne,madre,lavoratrici,casalinghe.
    Agevolazioni almeno negli orari di lavoro.
    Assicurare l entrata,e l uscita dei bimbi a scuola,accompagnati dalle madre.
    Come me,che sono sola.
    Fino a quando ,i figli,diventano ,autonomi.
    Grazie.

    Rispondi
  23. Fra 1settima faccio 61 anni sto facendo 42 anni di contributi di autista di mezzi pesanti quand’è che andrò in pensione? quando aumentono sempre l’eta anagrafica!! O aspetono che 1 lavoratore muore prima della pensione ? Ma i sindacati non devono fare i diritti dei lavoratori ? dopo che prendono i soldi dale tessere sindacali dei lavoratori ? Tornando a questo governo non vuole fere la legge strutturale sule pensioni . perché nel 2023 ci sono le votazioni…. io e la mia famiglia e da anni che non andiamo più a votare e tempo sprecato…ogni governo nuovo e’ peggio di quello vecchio

    Rispondi
  24. Ma ….porca troja ….ma e possibile dire che chi ha iniziato a lavorare a 18 anni ( deve uscire con 41 anni STOP …………….o che devi avere fatto 1 anno di contributi

    Rispondi
  25. Finalmente si vede un pò di luce…. Nella oscurità di questi ultimi tempi…. Speriamo vogliano fare al più presto questa flessibilità in uscita…. Non possiamo ancora aspettare!

    Rispondi
  26. Chi ora ha 63, 64 anni può avere buchi contributi negli anni 80, 90 perché non gli sono stati versati i contributi ma l’inps nega la possibilità di sanare con versamento volontario. Perché questa ingiustizia?

    Rispondi
  27. Meno male che si è fatto riferimento al lavoro di cura…ho 62 anni, 32 anni di contributi e sono già 6 anni che accudisco mia madre invalida e come tutti mi sbatto tra giorni di L.104 e congedo retribuito…la stanchezza si fa sentire, l’età avanza per tutti.

    Rispondi
  28. Non sapete cosa chiedere al governo o meglio questa istituzione falsa che certo non rappresenta il popolo, chiedete di dira la VERITÀ sulla creazione della moneta dal NULLA, una volta capito il reato la truffa possiamo discutere di tutto perché non è un problema di soldi ma se mai di risorse…venus proget. Futuro by design di jacque fresco. La vita è tutta un illusione della mente

    Rispondi
  29. Buongiorno,perché non riproporre pace contributiva anche nel 2022, visto che siamo uscendo dalla pandemia e le persone che non avendo la possibilità nel 2020 _ 2022 causamancanza di lavoro di poterne usufruire.grazie

    Rispondi
  30. Togliere il privilegio, a coloro (pubblica amministrazione, forze armate etc.) che con 15-20 anni di contribuzione godono per 40-50 anni di sostanziose pensioni.
    Almeno che vengano riparametrate ai contributi effetivamente versati.
    Non sono questi diritti acquisiti bensì “PRIVILEGI ABUSATI”

    Rispondi
    • Caro amico se hai i requisiti che dici rientri alla grande nei precoci!!!! (41 anni e disoccupato più di così) vai di corsa da un patronato che ti aspetta la pensione non perdere altro tempo a mio avviso ne hai già perso troppo, fai valere i tuoi diritti. Auguroni!!!!!

      Rispondi
  31. È chiaro che l aspettativa di vita sia aumentata..ma è altrettanto chiaro che si è innalzata la vecchiaia non la vita. Per cui posso comprendere che si faccia fatica a pensare a ridurre le età pensionabili
    Ma e corretto pensare che persone dopo i 60 anni hanno una energia e una capacità di apprendimento di nuove tecnologie digitali che è un decimo rispetto ad un 20 enne..sommata alla stanchezza di 40 anni dl lavoro ..io sono sempre stato dell’ idea di un affiancamento graduale tra vecchie e nuove generazioni coordinate in modo corretto non dove l anziano comanda e il giovane lavora da manovalanza che è il rischio di tale operazione. Ma non si può pretendere da un ultrasessantenne che non fa il politico un entusiasmo nell’ attesa che possa collocarsi a riposo..

    Rispondi
  32. Io spero solo che opzione donna diventi strutturale. Bisogna dare la possibilità di uscire prima dal mondo del lavoro a chi ne ha bisogno per svariati motivi…Che ci sia un vero impegno da parte di tutti, sindacati e soprattutto del signor Draghi che al momento non sembra molto interessato alla cosa..

    Rispondi
  33. Mi sembra di capire che nulla è cambiato sulle posizioni governo / sindacati quindi un incontro finito a tarallucci e vino !!!! Tutto fermo al palo !!!

    Rispondi
  34. Quando si è lavorato per l ungo tempo le tasse non si pagano per i pensionati di una pensione da fame . Quindi se a ete cervelli sani lasciate che i pensionati facciano i loro ultimi anni con una pensione soddisfacente no che chi come gli enti pubblici. Che non hanno mai lavorato. Prendono una pensione alta e chi ha dato sangue amaro per la vita. Debba morire in miseria. Caro Draghi è sindacati non funziona cosi descriminando i più deboli è chiaro . Grazie

    Rispondi
  35. Governo e sindacati ci prendono solo in giro, bisogna prendere dal popolo francese scioperare duramente abbiamo una classe dirigente che pensa solo ai propri fatti loro vedi il vitalizio,trovano subito i fondi x la guerra per non parlare dei continui aumenti e ora che questa classe dirigente sparisca mi riferisco in particolare modo al PD e 5 stelle non ancora visto questi personaggi prendere parte della classe debole.Non dimenticate che i disoccupati in età avanzata sono tanti

    Rispondi
  36. Buongiorno, è vero che le linee programmatiche sono state definite; comprensibile che in questi giorni si possano posticipare incontri e approfondimenti visto i fatti molto gravi in corso; interessante la distinzione tra previdenza e assistenza, da questa analisi potrebbero emergere elementi a favore del reale peso della previdenza.
    Per quanto riguarda la flessibilità in uscita che, nonostante venga richiesta dai sindacati a partire dai 62 anni di età, sarebbe già bene confermare le attuali condizioni previste a partire dai 63 anni attualmente dall’ Ape Social che corrisponde alla media Europea, già attualmente esistente a favore dei disoccupati di lungo termine e particolati categorie di lavoratori ( chi ti assume più, chi ti offre un rapporto di lavoro a 63 anni ? ). Senza ulteriori fantasie o richieste fuori portata ritengo quelle già attualmente studiate, Tridico ( si percepisce la pensione contributiva maturata dai 63 anni, quella maturata retributiva dai 67 anni, senza penalizzazioni ) e Raitano ( dai 63 la si percepisce interamente maturata fino a tale data con una penalizzazione minima del 2/3 % per anno di anticipo solo sulla quota maturata per la parte retributiva cioè la parte maturata fino al 31/12/2005 dovuto all’anticipo della decorrenza alla pensione). Entrambi i criteri costano relativamente poco in termini di spesa pubblica. La richiesta dell’anticipo per tutti i lavoratori dopo 41 anni di lavoro costa troppo per il semplice motivo che per almeno la metà di pensione e percezione è calcolata sulla parte retributiva e non contributiva. Invece le due proposte Tridico e Reitano utilizzano più il parametro della pensione maturata ai fini contributivi.
    Grazie per non perdere di vista e l’attenzione su quest’argomento caro a molte persone in difficoltà, speriamo che le organizzazioni sindacali si facciano sentire e rispettare.
    Un cordiale saluto.
    Antonio

    Rispondi
  37. Fateci caso… Adesso si parla di anticipare intorno ai 62 anni e di quota 41 nulla. Andrà certamente a finire che il minimo sarà di 64 anni e contributivo, l’anticipata resterà quella della Fornero. Con la benedizione del sindacato, can che abbaia e non morde!

    Rispondi
  38. Possiamo dunque dire che siete soddisfatti,?
    Domenico Proietti: “Sì possiamo certamente parlare di un impegno importante PERFETTO!
    Quasi quasi , con un po’ di impegno … anche io forse potrei fare il sindacalista. COMPLIMENTI !

    Rispondi
  39. Grazie alla proff. Fornero donne e uomini con invalidità oltre il 50% ex esposti all’amianto per oltre 20 anni e disoccupati di lungo corso perché non più utili per gli imprenditori e umiliati dagli uffici di collocamento perché vecchi di oltre 64 anni devono aspettare i fatidici 67 anni se saranno ancora vivi . Grazie Fornero e Draghi.

    Rispondi
  40. Buongiorno a tutti, riassumendo un nulla di fatto, mi viene in mente una scena di un film di Sordi ……dove passando in auto si fa’ una sonora pernacchia a chi lavora.E così a noi…..Dobbiamo cmq sempre pensare che nessuno ci tutela, ricordiamocelo quando andiamo a votare

    Rispondi
  41. Sono intervenuto più volte cercando di spiegare, purtroppo inutilmente, come salvare capra e cavoli, cioè la nostra pensione e l’INPS. Molti pensano che l”INPS sia un Ente di beneficienza, che può pagare pensioni all’infinito. Non parlerò delle pensioni d’oro e baby che vanno abolite del tutto, ma che, per fortuna, si esauriranno nel tempo.
    Allora cominciamo a ragionare che lINPS è un Ente previdenziale pubblico che deve avere un suo bilancio e un suo equilibrio dei conti, per quanto possibile, sulle prestazioni miste e contributive. Faccio un esempio. Non sono d'”accordo che non si possa ragionare sull’aspettativa di vita. Io ho quasi 64 anni.
    Con le mie peculiarità, secondo le tabelle, dovrei campare circa 82 anni. Qui mi fermo un attimo per rispondere ad una signora. Non mi importa sapere se è un dato scientifico, a me basta un corretto dato statistico, cioè approssimativo.
    Qualche buontempone ha detto che non sappiamo quanto viviamo. Che scoperta!.
    Allora dicevo, la mia ipotetica pensione anticipata, mi verrà calcolata in base al capitale, l’età, e la proiezione agli 82 anni.
    Nel bilancio INPS, sarà introdotta una voce che rappresenta un budget di spesa, una previsione. Così dovrebbero essere calcolate tutte le pensioni. Gli scostamenti che potranno verificarsi negli anni futuri, saranno considerate SOPRAVVENIENZE ATTIVE O PASSIVE. Le prime verranno accantonate in un fondo a beneficio di tutti, dopo aver assorbito le perdite. Le seconde costituiranno costi a consuntivo, se superiori alle prime. E’ evidente che chi va prima prenderà di meno e chi dopo di più. Mi permetto di osservare che qui si parla di matematica. Cosa difficilmente confutabile, dato un certo capitale. Concludo che l’INPS è un azienda. In quanto tale bisogna prevederne i costi e i ricavi. Tutti i pensionandi devono cominciare a ragionare sull’ equità del proprio assegno e non pretendere la luna.
    Ognuno ha un capitale accumulato e, con quello, bisogna far di conto. Così facendo ognuno avrà la sua le pensione anche anticipata e elimineremo, finalmente, abusi e privilegi. Non dimentichiamoci delle Casse private. Chi ha contributi anche lì, misti con INPS, ha diritto alla pensione anticipata pro quota, mettendo fine ad una inspiegabile ingiustizia.
    Saluto tutti.

    Rispondi
  42. Fate ridere, avete delle date certe ed a breve per nuovi incontri? No ed allora organizzate immediatamente uno sciopero. Secondo me non serve a niente lo stesso, serve la vera rivoluzione contro il governo e contro di voi

    Rispondi
  43. Anche un tetto contributivo indipendentemente dall’età. 41 anni bastano e avanzano, non avantagiamo solo chi ha iniziato più tardi a lavorare. L’uscita a 41 anni, con il requisito del precoce, è per pochi.
    Grazie!

    Rispondi
  44. Discorsi che sentiamo da mesi, sempre la stessa zuppa che ci propinano e che siamo stufi di sentire- non se ne può più di promesse e discorsi su ciò che chiede il Sindacato e che il Governo non vuole fare- la verità è che i Sindacati ieri dovevano sbattere i pugni sul tavolo di fronte alle solite chiacchiere di Draghi e compagnia bella, cosa da farsi già mesi fa,dicendogli chiaramente che la gente è stufa e che come escono fuori miliardi per spese militari, riforme varie e via dicendo, così vanno tirati fuori i soldi per la flessibilità a partire da 63/64 anni con penalità è un piano pensioni per i giovani- avrebbero dovuto alzarsi e andare via e proclamare seduta stante agitazioni, scioperi e manifestazioni ad oltranza- mi sembra che l’incontro è stato il solito film già visto e rivisto, con la stessa trama, gli stessi attori , le stesse chiacchiere che non portano a nulla, se non l’aumento della rabbia in noi poveri cristi che dobbiamo assistere a questo spettacolo indecente! Ormai ci dobbiamo rassegnare, la combriccola è questa e noi , lasciati soli e indifesi, dobbiamo subire, a meno che non scendiamo in piazza uniti e compatti per sbloccare questa vergogna.

    Rispondi
    • Se mettessero mai la quota 41 x tutti sarebbe una bella batosta anzi brutta batosta xche’ sicuramente tirerebero in ballo il calcolo contributivo e non il misto così alé altri 3 o 400 €in meno di pensione eDraghi, Tridico, Fornero ecc. ecc. si che riderebbero è, direbbero gli abbiamo fregati un’altra volta!!!!! Quindi è meglio che rimanga tutto invariato almeno quei pochi precoci andrebbero in pensione col calcolo misto, quindi cari sindacati aprite bene gli occhi.
      Grazie e, come sempre complimenti al sito

      Rispondi

Lascia un commento