Riforma Pensioni 2023 ultime novità su aumento minime e Opzione donna

Sulla prossima riforma delle pensioni, che vedrà luce in legge di bilancio, arrivano dubbi da parte dell’ex Ministro del lavoro Orlando. In un convegno al quale è intervenuto, Orlando ha spiegato come Opzione Donna non dovrebbe esser modificata e come sia necessaria una battaglia sulle pensioni di Garanzia. Intanto Forza Italia vuole presentare un emendamento sulle pensioni minime, per il loro aumento, ecco tutte le novità

Ultime news Riforma Pensioni 2023: Orlando su Opzione donna

L’ex ministro del lavoro ha detto: “Si deve iniziare ad affrontare oggi il tema dei lavoratori che, con basse contribuzioni e bassi salari, vanno in pensione con condizioni sotto la soglia di povertà. Era un punto su cui avevamo iniziato a discutere con le forze sociali e sul quale ci trovavamo tutti d’accordo”

Poi interessante il passaggio su Opzione donna: “Non scherziamo con Opzione donna. Non si incentivano le donne sulla soglia della pensione a fare i figli. Non è questa la via per sostenere la maternità in questo Paese. Non è questa la strada che, invece, è quella di aumentare gli asili nido e le reti sei servizi. È soltanto un segnale di carattere ideologico che va respinto“.

Conclude: “Opzione Donna va lasciata così com’era nella legge di bilancio precedente, così come mi auguro non si mettano le mani sulle categorie dei lavoratori gravosi che erano state definite. Per fare cassa hanno poi toccato pensioni che, al netto dell’inflazione, stanno andando verso una soglia di criticità”.

Aumento Pensioni minime e Riforma: emendamento in arrivo?

Il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Alessandro Cattaneo, in una recente intervista ad affaritaliani ha parlato degli emendamenti che il partito di Berlusconi vuole proporre alla Camera e che sta mettendo a punto. Oltre alla detassazione per i giovani e per favorire l’ occupazione, saranno presente anche emendamenti relativi alle pensioni.

Cattaneo spiega: “Bene che ci sia già stato un ritocco per le minime (derivato dalla rivalutazione), anche se in misura minore rispetto a quanto avevamo chiesto. E’ dall’inizio del 2000, con Berlusconi presidente del Consiglio, che le pensioni minime non vengono innalzate. Ci voleva proprio il ritorno al governo di Berlusconi affinché ciò accadesse. Vedremo nelle maglie delle coperture si può rafforzare questo miglioramento che, sempre verificando bene le coperture, secondo noi dovrebbe interessare anche pensioni di invalidità”.

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4 commenti su “Riforma Pensioni 2023 ultime novità su aumento minime e Opzione donna”

  1. Solito discorso, in campagna elettorale promettono mare e monti pur di raccattare voti, poi la realtà si dimostra più ardua.
    Speravo in questo governo per risolvere molti problemi, soprattutto per pensioni e sociale, ma purtroppo ahimè si dimostra come tutti gli altri: inutile.

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  2. Sono profondamente deluso ed amareggiato da questo governo. Ero convinto che avrebbero fatto qualcosa di giusto, riparato alle malefatte dei predecessori. Ma, la partenza non è delle migliori. I primi 3 passi sono tutti nella direzione sbagliata. Per quanto riguarda il capitolo delle pensione hanno messo in atto una proposta indecente, ingnobile che crea ulteriori ingiustizie, che penalizza ancora una volta i precoci, che “Castiga le donne”. Per questo capitolo bastava non lo guardassero minimamente e nel contempo rinnovassero per un anno quanto in scadenza, invece hanno messo mani ed hanno creato un nuovo “mostro”.
    Sono proprio deluso.

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  3. Ma dov’era Orlando quando da Ministro riceveva le suppliche dei lavoratori di fare qualcosa per rendere da subito più flessibile la Legge Fornero modificando le inique quote 100 e 102 senza muovere mai nemmeno un sopracciglio? Ora non spende una sola parola per la vergognosa quota 103 ed i suo paletti incostituzionali mentre caldeggia ed invoca invece OD, palesemente incostituzionale! Il suo immobilismo e le sue contraddizioni hanno fatto perdere tantissimi voti al Pd e consegnato la vittoria al Governo degli imprenditori e dei lavoratori autonomi; la sua “brillante” uscita ora renderà di fatto impossibile al nuovo Governo fare marcia indietro su OD e rimangiarsi quanto deciso per non perdere la faccia.
    Come diceva Totò: ma mi faccia il piacere!!!

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  4. Udite udite, finalmente si sente la voce del ex ministro Orlando.
    Dopo due anni di letargo, nel periodo che guidava il Ministero del lavoro, finalmente si fa vivo. Mi chiedo ma cosa ha da suggerire oggi che è all’opposizione, quando in due anni non ha fatto nulla, e ricopriva una carica che gli consentiva di “fare” delle riforme?. Scusate ma certe cose proprio non le capisco e non le accetto.
    Bisognerebbe almeno avere la decenza di stare zitti quando nei fatti si è stati immobili per 2 anni dimostrando la propria incapacità a ricoprire quel ruolo.
    Poi se passiamo alla proposta di riforma lo abbiamo capito tutti che è ingiusta, non serve a niente e che privilegia una piccola cerchia di fortunati. Sappiamo che è peggiorativa rispetto a prima e che era da evitare. E’ evidente che il nuovo governo a TOPPATO alla grande.
    Ma non accetto critiche da ORLANDO, visto che quando poteva non ha fatto nulla.

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