Arrivano novità importanti sul contratto per il settore della sanità. L’obiettivo è di definire un nuovo patto contrattuale nazionale che, come afferma il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, “dovrebbe risultare un po’ più agevole, visto che nel contratto precedente 2019-21 abbiamo rivisto il sistema di classificazione professionale e mi auspico che su questo aspetto non si debba più tornare”. Naddeo si mostra ottimista in vista dell’inizio delle trattative del rinnovo per il settore sanitario nel triennio 2022-24.
Contratto sanità 2024, ultime notizie: le parole di Naddeo (Aran)
“Mi auguro che non sia una trattativa molto lunga come è stata quella del contratto precedente”, dichiara Naddeo a Fortune Italia, evidenziando alcune priorità all’ordine del giorno, tra cui il lavoro a tempo parziale, i congedi di paternità, lo smart working (argomento già affrontato nel contratto precedente) e le ferie. “In altre parole, gli strumenti che favoriscono un equilibrio tra vita personale e lavorativa”.
Il Contesto La sfida principale è quella di rendere nuovamente attraente lavorare nel settore sanitario pubblico, dato il fenomeno della fuga dei professionisti verso il settore privato o all’estero. “Noi facciamo i contratti in base alle indicazioni dei datori di lavoro e del comitato di settore, dunque sulla base dell’atto d’indirizzo. Naturalmente, poi, ho una certa autonomia”, sottolinea Naddeo.
È innegabile che un tema ‘caldo’ sia quello delle “condizioni lavorative, che risultano molto complesse, tanto che abbiamo avuto difficoltà sia nel contratto di settore, sia in quello dei medici. In questo senso, la contrattazione può offrire un contributo, ma” per avere un impatto significativo “sono necessarie altre misure specifiche”, avverte Naddeo.
Rinnovo contratto sanità 2024: part time, congedi e retribuzione
“L’indirizzo fornito, comunque, – chiarisce il presidente dell’Aran – “Focalizza l’attenzione su alcuni istituti, come il part-time, che rivestono una notevole importanza anche tenuto conto della composizione della forza lavoro della sanità, che si sta femminilizzando. Si tratta di temi importanti, e nell’atto di indirizzo c’è proprio il fatto di lavorare non solo sulla retribuzione, ma anche su alcuni istituti compresi i congedi parentali e paternità, che permettano di supportare i lavoratori e le lavoratrici”.
“Ciò che mi preoccupa un po’ – aggiunge – è che le risorse finanziarie sono definite: rispetto al triennio precedente sono più alte, disponiamo di un budget di circa il 5,80%, mentre nel contratto precedente era del 3,8%. Ma in quel contratto c’erano leggi speciali che attribuivano particolari finanziamenti ad hoc sia per gli infermieri, sia per i medici. Pertanto, sarà necessario ragionare”, afferma Naddeo, considerando possibile qualche protesta da parte dei sindacati. “Possiamo negoziare con ciò che abbiamo: se le risorse finanziarie non sono sufficienti, è necessario attendere aspettare una legge”.
Conclude poi il numero uno dell’ ARAN: “il contratto collettivo stabilisce le regole, ma le condizioni per rendere più o meno attraente un luogo di lavoro non dipendono solo dal contratto: occorre tener conto dell’organizzazione delle amministrazioni e delle aziende sanitarie. Insomma, occorrono strumenti e una buona organizzazione, però se poi manca il personale tutto viene vanificato. Penso a infermieri e medici, e al fatto che la sanità deve fornire servizi essenziali ai cittadini”
Buonasera! Spero che il Governo Italiano, accolga le richieste dei lavoratori del settore sanitario, per quanto riguarda il rinnovo del contratto. Ringrazio tutti vivamente.
Buon pomeriggio! Spero che il Governo Italiano, accolga le richieste dei lavoratori del settore sanitario, per quanto riguarda il rinnovo del contratto. Ringrazio tutti vivamente
La Sanità pubblica, con tutti i professionisti che vi lavorano, è un patrimonio prezioso di tutti i cittadini e un servizio fondamentale dello Stato.
Cerchiamo con tutte le forze e in tutti modi di tutelarla e migliorarla, a vantaggio di tutti noi.
Sono stato due volte degente all’Ospedale.
Tutto il personale è eroico. Lavorano tanto e prendono poco o pochissimo. Probabilmente è più importante finanziare l’acquisto di armi………Siamo alla follia e gli italiani muti.
Dire “vergogna” non basta.
L’Ucraina va sostenuta con le armi, altrimenti un domani se in Serbia va al potere un Putin qualsiasi si sentirà in dovere di prendersi anche Trieste.L’Europa non deve dimostrarsi debole,nel 1982 ho fatto il militare in Libano e sono fiero di aver contribuito a quella forza di pace.Le dico di più, in funzione anti Trump ci vuole l’esercito europeo.
L’Ucraina ha già perso la guerra. Pensava davvero che potesse sconfiggere la Russia?
Intanto hanno pure quasi azzerato il bonus acqua potabile. Chi vuole arruolarsi con gli Ucraini è libero di farlo.
Aforisma di C.Regismanset.
E’ sempre saggio ascoltare un consiglio. E’ spesso pericoloso seguirlo.
Saluti
Putin non attaccherà mai Paesi Nato. Mica è scemo. Sta arricchendosi con Cina, India e Co. Siamo noi che ci stiamo impoverendo da stupidi.
Dopo la conferenza di Monaco che diede la facoltà a Hitler di prendersi i Sudeti, tutti erano convinti che non avrebbe mai attaccato la Polonia, abbiamo visto com’è finita.Lo ripeto ancora una volta, se ci si dimostra deboli di fronte a certi dittatori, non si sa mai come finisce.
Se andrà come dice lei altro che argomentare sulle pensioni
Nessuna novità sui medici specializzandi? Borse di studio ferma da anni.
Caro Stefano, cosa vuoi che ti rispondiamo? chiedi informazione ma non ho idea a chi? forse all’università; avete un’associazione? saluti a te e ai gestori del sito
Nessuna novità sui medici specializzandi? Borse di studio ferma dal 1999.