Pensioni anticipate 2021: post quota 100 finalmente qualcosa si muove

Forse è stato il Recovery Plan, forse sono state le continue richieste sindacali, forse sono stati i gruppi facebook che sono sempre più organizzati e minacciano di portare migliaia di persone a Roma, o forse perché, semplicemente, gli stessi politici pressati da più parti o perché trovano le loro mail istituzionali riempite dalle richieste dei cittadini si stanno rendendo conto che potrebbero perdere consenso, fatto sta che da questa settimana sembra che l’argomento pensioni ritorni prepotentemente di prima attualità e ricompaia dopo mesi di silenzio nelle pagine di tutti i giornali. Adesso addirittura ci sono troppe proposte sul tappeto ma il fatto che almeno se ne parli è già un qualcosa per superare quella calma piatta che abbiamo avuto nei sei mesi precedenti.

Ultime novità Pensioni anticipate: le proposte dei sindacati, di Brambilla e di Tridico

Gli stessi sindacati confederali dopo mesi di assoluto silenzio sembra che abbiano trovato una sintesi e con forza stanno portando avanti una proposta interessante (abbastanza simile a quella del sottoscritto) che prevede 41 anni per tutti e una flessibilità in uscita a partire dai 62 anni. Ed inoltre riconoscimento alla diversa gravosità dei lavori, valorizzazione del lavoro di cura e del lavoro delle donne, un meccanismo che tuteli le future pensioni dei giovani che hanno carriere discontinue e con basse retribuzioni, incentivare l’accesso alla previdenza complementare e garantire un maggior potere d’acquisto ai pensionati. Hanno ripreso anche ad organizzare convegni on line sull’argomento previdenziale e stanno pressando il Ministro Orlando per essere ascoltati. Insomma, finalmente, dopo mesi, stanno facendo quello che è il loro lavoro anche perché preoccupati dalla continua emorragia di tessere sindacali. Dovranno necessariamente organizzare anche, magari con l’appoggio di gruppi facebook, tutta una serie di grandi manifestazioni nazionali portando in piazza centinaia di migliaia di persone.

Altra proposta quella dell’ex Sottosegretario al Lavoro il leghista Alberto Brambilla di quota 102. (64 anni di età sommati a 38 anni di contributi) che strizza l’occhio alle donne, ai “caregiver” e ai lavoratori precoci. Promette particolare attenzione per istituti come l’isopensione e per i contratti di espansione, mantenendo però l’ossatura della legge Fornero con pensione di vecchiaia a 67 anni e anticipata rispettivamente a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Ulteriore proposta quella del presidente dell’Inps Tridico che affronta un argomento importantissimo (spesso dimenticato e da sempre mio cavallo di battaglia), vale a dire l’esiguità degli assegni pensionistici dovuti al calcolo contributivo che con il passare degli anni sono destinati ad essere sempre più miseri. La sua proposta sarebbe quella di calcolare la pensione in due fasi. Dare la possibilità di uscire dal mondo del lavoro a 62/63 anni con almeno venti anni di contributi. Avremmo, quindi, una quota A calcolata solo col contributivo fino a 62/63 anni e una quota B calcolata sul retributivo che si otterrebbe al compimento dei 67 anni di età. Inoltre, propone 1 anno in meno di contribuzione per ogni figlio e 1 anno in meno per ogni 10 anni di lavori usuranti.

Pensioni anticipate news oggi 1 maggio: dopo Quota 100, qualcosa si muove?

C’è poi il giallo di “quota 100”. Nella bozza del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) era citato espressamente il termine del 31/12/2021 per la conclusione di questo istituto. Poi nella versione definitiva e votata tale dicitura è scomparsa. Probabilmente a causa delle pressioni di Salvini che poi ha rilanciato affermando che dopo più di un anno di Covid con 500.000 posti di lavoro persi e due milioni che rischiamo di perderlo non si può pensare di alzare l’età per andare in pensione, casomai, rilancia, bisognerebbe andare verso quota 41 anni di contributi indipendentemente dall’età per garantire quel ricambio generazionale di cui l’Italia ha bisogno.

Come si vede ci sono molte ipotesi sul tappeto che riguardano la previdenza e il Ministro Orlando che fino ad adesso ha preso tempo comincia a capire che c’è la necessita di riaprire il cantiere pensioni che per troppi mesi è rimasto fermo, ed infatti ha deciso di convocare i sindacati per la metà di maggio. Il problema è che comunque sono stati persi diversi mesi, e probabilmente non ci sarà il tempo necessario per affrontare le varie e complesse tipologie che riguardano tutte le categorie interessate all’argomento e si faranno solamente alcuni interventi che non risolveranno completamente i problemi degli italiani in ambito previdenziale.

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9 commenti su “Pensioni anticipate 2021: post quota 100 finalmente qualcosa si muove”

  1. IL LAVORO CHE MANCA A NOI ULTRA 55 ANNI HO 28 ANNI DI CONTRIBUTI E ORA CHE PRENDONO VISIONE DELLA NOSTRA SITUAZZIONE ABBIAMO FAMIGLIA E FININIAMO ANCORA DI ANDARE IN POVERTA PERCHE NON VENIAMO AIUTATI

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  2. Stanno studiando come fregarci facendo contemporaneamente in modo che ne saremo perfino contenti e ringrazieremo votandoli ancora una volta…
    I politici (e i sindacati) non si smentiscono mai nei fatti (non fanno nulla), ma a parole sono bravissimi.

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  3. Ma perché si deve parlare sempre dei lavoratori con 62 anni di età. Ma volete capire che quelli che hanno iniziato a lavorare a 15/16 anni a 62 anni avranno lavorato 47 anni???? La misura è colma avete sistemato tutti fuori che noi, in tutte le misure che avete approvato ci avete sempre lasciato fuori. ADESSO BASTA SIAMO STANCHI, 41 ANNI DI CONTRIBUTI A PRESCINDERE DALL’ ETÀ NON CI PUÒ ESSERE ALTRA PROPOSTA!!!!!!!!!

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    • Caro sig. Mauro, Lei come tanti altri equivoca. Pensione anticipata e pensione di vecchiaia non sono alternative ma strade parallele. Nessuno Le chiederà mai di andare in pensione con 47 anni di contributi!. E’ invece necessario che si instaurino forme di flessibilità legate all’età anagrafica. Da questa punto di vista la proposta Tridico mi sembra congrua.

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      • Caro Emilio, la mia era polemica e comunque la Proposta di Tridico è quella di andare in pensione con 62/63 anni di età e questo significherebbe per quelli come me aver lavorato 45/46 anni, le sembra una cosa giusta? Forse lei ha iniziato a lavorare a 25 anni per cui a 62 anni avrebbe lavorato 37 anni contro i 45 miei. Ok poter andare in pensione a 62 anni ma è anche giusto che dopo 41 anni di lavoro uno possa scegliere non le pare????

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        • Caro sig. Marco, errare humanum est perseverare est diabolicum, guardi che la pensione anticipata 41 e 10 mesi per le donne, 42 e 10 mesi per gli uomini, rimarrebbe sempre in vigore. Ma quali 45/46 anni !?

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  4. finalmente qualcosa si muove; ricapitoliamo: con i risparmi dovuti a quota 100 non usufruita da moltissime persone e purtroppo per tutte le persone morte di covid potrebbero prorogare di 1 altro anno quota 100; vogliamo esagerare: quota 101: 62 e 39 o 63 e 38; calcolo dell’assegno: sistema misto; solo contributivo? pazzesca una proposta del genere; proposta di Brambilla: allucinante; io avrei diritto di andarci quest’anno perchè ho già raggiunto quota 100 e giusto domani compio 61 anni; andando l’anno prossimo lo stato mi fotte 1 anno……. quanti anni mi deve fottere? e comunque se devo andare a Roma a protestare io ci vado

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  5. Al momento la vera svolta e 41 per tutti a qualsiasi età .. può dare la svolta al ricambio generazionale ,vedo ragazzi veramente preparati ma non trovano spazio vedo stagisti veramente capaci ,noi siamo imprigionati nel posto di lavoro e vorremmo uscire loro sono dissocupati
    Dove e il senso di tutto questo.

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